Edizione n° 30 del 06-09-2009 (pdf da 4.689 KB) - Webdiocesi
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O<br />
Annalisa Bonaretti<br />
gni tanto se ne parla:<br />
accade un fatto come il<br />
furto in San Giuseppe<br />
Artigiano lo scorso anno, proprio<br />
dopo la visita <strong>del</strong>la statua<br />
<strong>del</strong>la Madonna di Lourdes, e<br />
il pensiero va immediatamente<br />
alle sette sataniche, poi tutto<br />
rientra e quel lugubre timore<br />
se ne va. Ritorna quando sui<br />
muri, nei pressi di alcune chiese<br />
cittadine come è accaduto<br />
in questi giorni, compaiono<br />
scritte provocatorie. Una bravata<br />
fuori <strong>da</strong>ll’ordinario di<br />
qualche ragazzo fragile e annoiato<br />
o vera e propria setta?<br />
Personalmente propendo per<br />
la prima ipotesi, confortata tra<br />
l’altro <strong>da</strong>lle dichiarazioni dei<br />
rappresentanti <strong>del</strong>le Forze <strong>del</strong>l’ordine.<br />
Il vicequestore<br />
Ignazio Messina precisa che<br />
“di accertato non c’è niente,<br />
per noi sono solo ragazzate.<br />
Monitorare fenomeni di deviazione<br />
fa parte <strong>del</strong> nostro<br />
mestiere e, per quanto ne sappiamo,<br />
non dovrebbe esserci<br />
nulla di fon<strong>da</strong>to nella nostra<br />
realtà. A mio avviso – prosegue<br />
Messina – è qualcuno che<br />
emula qualche simbologia,<br />
anzi propendo per singoli di<br />
passaggio in città. A mio modo<br />
di vedere, gli autori di certe<br />
scritte sono persone con una<br />
gran voglia di appartenenza e<br />
non si accorgono che certe<br />
scritte non sono che una forma<br />
di pavidità. Scrivere così è<br />
l’espressione di un pavido che<br />
non ha altra forma di comunicazione<br />
se non quella. Noi,<br />
Polizia di Stato, siamo chiamati<br />
a non sottovalutare nulla,<br />
ma poi dobbiamo rispondere<br />
su elementi concreti, fon<strong>da</strong>nti<br />
come possono essere il<br />
ritrovamento di teschi, falò con<br />
forme particolari, animali<br />
sgozzati, <strong>da</strong>nneggiamento di<br />
tombe, cancelli dei cimiteri<br />
manomessi, scritte sulle lapidi.<br />
Qualche scritta sui muri –<br />
conclude Ignazio Messina –<br />
mi sembra opera di alcuni ragazzi<br />
che vanno più aiutati<br />
che colpevolizzati”.<br />
Dello stesso tenore le affer-<br />
Solido, sicuro, CMB<br />
Vuoi affi<strong>da</strong>re i tuoi risparmi in buone mani? Se acquisti un immobile CMB, l’affi<strong>da</strong>bilità è<br />
compresa nel prezzo. Perché si verifica la combinazione di 3 fattori: affi<strong>da</strong>bilità <strong>del</strong>l’azien<strong>da</strong>,<br />
qualità degli immobili e la convenienza di investire sul mattone. CMB vanta un secolo di<br />
esperienza, una provata stabilità finanziaria e un’interessante offerta di prodotti di qualità.<br />
Valuta le nostre proposte: è tempo di investire sulle certezze.<br />
Gli appartamenti <strong>del</strong> Carpine<br />
Venti appartamenti di varie metrature<br />
in una zona residenziale tranquilla e sicura.<br />
Nel Carpine, il quartiere progettato e realizzato <strong>da</strong> CMB,<br />
si aprono nuovi progetti di edilizia ad alta vivibilità.<br />
<br />
<br />
<br />
CronaCarpi Apparse sui muri cittadini alcune scritte provocatorie probabilmente opera<br />
di un perditempo, ma c’è chi non esclude, in città, la presenza di una setta<br />
Tra segni e simboli<br />
mazioni <strong>del</strong> capitano dei Carabinieri<br />
Paolo Lando che<br />
dichiara: “Per il momento non<br />
ci risulta niente, non abbiamo<br />
notizie di messe nere né a Carpi<br />
né nella Bassa. Nessuna segnalazione<br />
nemmeno di riunioni<br />
particolari, ma per quanto<br />
riguar<strong>da</strong> quelle scritte apparse<br />
sui muri di Carpi verso il<br />
10 di agosto, posso solo dire<br />
che abbiamo attivato un’in<strong>da</strong>gine,<br />
ma mi paiono scritte che<br />
non portano a nessuna setta<br />
satanica”.<br />
“L’unica chiesa che illumina<br />
è quella che brucia”, presa in<br />
prestito <strong>da</strong> un anarchico<br />
Tel. 059-6322<strong>30</strong>1<br />
www.cmbcarpi.it<br />
<strong>del</strong>l’800, stampata su un muretto<br />
privato all’angolo di via<br />
Tre Febbraio con via<br />
Berengario è sempre lì, <strong>da</strong> una<br />
ventina di giorni. Nessuno l’ha<br />
cancellata e chi ci passa spesso,<br />
ormai, non la guar<strong>da</strong> neanche<br />
più. “A mio parere – osserva<br />
Paolo Lando – se avessero<br />
voluto fare un atto dimostrativo,<br />
l’avrebbero scritta il<br />
15 agosto, non è stato così.<br />
E’stata usata una bomboletta<br />
spray, niente di eccezionale”.<br />
Particolare non <strong>da</strong> poco perché,<br />
spesso, per le loro scritte,<br />
i satanisti usano una cera liqui<strong>da</strong><br />
speciale, fatta <strong>da</strong> sostanze<br />
precise tra cui, dicono<br />
gli esperti, anche ossa di ca<strong>da</strong>veri<br />
che le renderebbe in<strong>del</strong>ebili,<br />
comunque di difficile cancellazione.<br />
Se le dichiarazioni <strong>del</strong>le Forze<br />
<strong>del</strong>l’ordine tranquillizzano,<br />
c’è qualcuno che preferisce<br />
rimanere anonimo ma la<br />
pensa diversamente. “I simboli,<br />
anche qui in città, si<br />
moltiplicano ovunque; vediamo<br />
tanti graffiti che invece<br />
sono dei monogrammi satanici,<br />
dei simboli che entrano in<br />
noi in modo subdolo e<br />
subliminale. Chi li disegna è<br />
un aggregato e preoccupa che<br />
ce ne siano parecchi vicino<br />
alle scuole e addirittura nei<br />
giardini pubblici, sulle giostre<br />
frequentate <strong>da</strong>i bambini.<br />
Gli stessi simboli sono sparsi<br />
in tutte le città d’Europa, non<br />
possiamo far finta di niente”.<br />
Sarà, ma più che un alfabeto<br />
magico per la stesura di un<br />
patto con il diavolo sembrano<br />
dei gran paciughi. Detto questo,<br />
non sarebbe saggio ignorare<br />
certe indicazioni dunque<br />
facciamo nostre le riflessioni<br />
<strong>del</strong> Vescovo che incoraggia<br />
tutti a vigilare. “Non accontentiamoci<br />
<strong>del</strong>le risposte ovvie<br />
– considera monsignor<br />
Elio Tinti -, è il momento di<br />
usare tutta la nostra acutezza e<br />
discernimento per impedire<br />
che i nostri figli partecipino a<br />
gruppi inusuali. Ascoltiamoli<br />
e facciamo attenzione a vocabolari<br />
nuovi e incomprensibili,<br />
atteggiamenti disinibiti e a<br />
malcelata violenza, anche verbale.<br />
Se vedete qualcosa di<br />
particolare non temete, an<strong>da</strong>te<br />
a riferire alle Forze <strong>del</strong>l’ordine<br />
o, se non ve la sentite,<br />
parlate con il vostro parroco,<br />
saprà indicarvi il percorso giusto.<br />
Non temete di essere soli,<br />
il Vescovo con i suoi sacerdoti<br />
vi è accanto”.<br />
C’è chi, invece, teme che in<br />
città e in provincia di Modena<br />
Roberto Arletti, consigliere comunale eletto nelle file<br />
<strong>del</strong> Pd, commenta le scritte blasfeme apparse<br />
nel mese di agosto nei pressi <strong>del</strong>le chiese<br />
Una Chiesa che brucia, ma di “tizzoni ardenti”<br />
“L’unica chiesa che illumina è quella che brucia”, sta scritto<br />
con l’inchiostro rosso, a due passi <strong>da</strong>lle chiese <strong>del</strong> centro.<br />
Bravata di pessimo gusto, ragazzacci o satanisti, ognuno al<br />
proposito si è fatto la propria idea e, tra quelli che l’opinione<br />
ce l’ha chiara e non hanno timore di svelarla, Roberto Arletti,<br />
consigliere comunale eletto nelle file <strong>del</strong> Pd ma soprattutto<br />
cattolico. Ed è così che si definisce lui stesso quando afferma<br />
che “come cattolico, come educatore, come cittadino, come<br />
consigliere comunale, non posso non esprimere tutto il mio<br />
sdegno, la mia più profon<strong>da</strong> amarezza e preoccupazione nel<br />
con<strong>da</strong>nnare gli autori <strong>del</strong>le scritte contro la Chiesa, apparse <strong>da</strong><br />
qualche giorno su alcuni muri <strong>del</strong>la città.<br />
Alle vili mani, autrici di queste scritte blasfeme, mi corre<br />
l’obbligo di ricor<strong>da</strong>re che la Chiesa di Carpi è sempre stata<br />
fecon<strong>da</strong> di ‘tizzoni ardenti’ (il vescovo Dalla Zuanna, Odoardo<br />
Focherini, don Dante Sala, Mamma Nina, don Zeno, don<br />
Francesco Cavazzuti, e molti altri), ‘vera luce’... che non<br />
hanno esitato un solo istante a donare la propria vita per<br />
salvare o prendersi cura di quella degli altri, degli ultimi,<br />
senza ba<strong>da</strong>re alla razza, alla religione, al credo politico o al<br />
colore <strong>del</strong>la pelle.<br />
Questo attacco di intolleranza verso la Chiesa - conclude<br />
Roberto Arletti - non è <strong>da</strong> sottovalutare ma ci deve far<br />
riflettere e ‘tenere alta la guardia’, in questa <strong>del</strong>icata fase di<br />
decadenza morale e perdita di valori che sta attraversando il<br />
nostro Paese.<br />
A.B.<br />
6 settembre '<strong>09</strong><br />
9<br />
“La situazione è molto <strong>del</strong>icata,<br />
il problema è chiaro<br />
che c’è. Noi <strong>del</strong>la Comunità<br />
Papa Giovanni XXIII ci<br />
siamo attivati <strong>da</strong> diversi anni<br />
per contrastare il dilagante<br />
fenomeno <strong>del</strong>le sette occulte<br />
che creano vittime e nuove<br />
forme di schiavitù nella<br />
nostra società - osserva don<br />
Aldo Buonaiuto, responsabile<br />
nazionale <strong>del</strong> Servizio<br />
Anti Sette Occulte <strong>del</strong>la<br />
Papa Giovanni -. Il nostro è<br />
un monitoraggio nazionale<br />
e certamente ci sono zone,<br />
come la vostra, particolarmente<br />
toccate <strong>da</strong> questo fenomeno<br />
diffuso più di quanto<br />
si possa immaginare. Il problema<br />
c’è, bisogna stare<br />
molto attenti e non sottovalutare<br />
niente, nemmeno giochi<br />
e videogiochi. All’inizio<br />
– prosegue don Aldo<br />
Buonaiuto – il mondo <strong>del</strong>l’occulto<br />
può apparire suggestivo,<br />
ma nel tempo diventa<br />
una vera e propria trappola<br />
infernale. Si entra per<br />
gioco, e uscire diventa difficile.<br />
Dietro c’è il mondo<br />
degli adulti che organizza<br />
tutto questo per scopi di<br />
profitto, non per semplice<br />
follia”.<br />
Info: Servizio Anti Sette<br />
Occulte Papa Giovanni<br />
XXIII antisette@apg23.org;<br />
numero verde: 800228866<br />
la situazione sia tutt’altro che<br />
rassicurante. Per motivi<br />
comprensibili preferisce mantenere<br />
l’anonimato ma ribadisce<br />
che “certi segni potrebbero<br />
non essere fatti <strong>da</strong> perditempo<br />
e non è detto che siano<br />
frutti di una mo<strong>da</strong> temporanea,<br />
potrebbe essere che chi li<br />
disegna è aggregato a un invisibile<br />
corpo che cerca proseliti<br />
tra i giovani e i giovanissimi.<br />
Nelle scuole molti giovanissimi<br />
sono inseriti in gruppetti di<br />
fascino esoterico; gradualmente<br />
sono iniziati a riti e<br />
‘liturgie’ dove non appaiono<br />
limiti alla trasgressione. Sono<br />
iniziati al concetto <strong>del</strong>la forza<br />
e <strong>del</strong> forte, <strong>del</strong>la potenza e <strong>del</strong><br />
potente, <strong>del</strong>la bellezza e <strong>del</strong>la<br />
perfezione così che in questi<br />
cuori giovani si crea una griglia<br />
che blocca il povero, l’insufficiente,<br />
il debole. Si sta<br />
creando una generazione che<br />
potrà portare in sé effetti di<br />
incalcolabile dolore. Non è<br />
solo un’emergenza educativa<br />
e morale, stiamo osservando<br />
una risacca silenziosa che prepara,<br />
arretrando, uno tsunami<br />
di conseguenze imprevedibili”.<br />
Limitiamoci ai fatti e, almeno<br />
per adesso, registriamo le scritte<br />
provocatorie, il resto ci pare<br />
troppo ma non ci nascondiamo<br />
dietro un silenzio che, invece,<br />
sarebbe complice. Siamo<br />
consapevoli che le sette<br />
sataniche esistono e che non è<br />
sempre vero che il male è lontano<br />
<strong>da</strong> noi.<br />
In un libro edito <strong>da</strong> Piemme,<br />
“Michela”, un ragazza racconta<br />
la sua esperienza in una<br />
setta satanica e la sua immensa<br />
fatica per uscirne. Quella<br />
ragazza sarebbe <strong>del</strong>la provincia<br />
di Modena. Un elemento<br />
che può bastare per tenere alta<br />
l’attenzione verso un fenomeno<br />
in espansione e non certamente<br />
“illuminante”.