Edizione n° 30 del 06-09-2009 (pdf da 4.689 KB) - Webdiocesi

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14 6 settembre '09 Speciale parrocchia di Quartirolo Grande successo per la Sagra 2009 esidero, al termine della Sagra, ringraziare tutti coloro che vi hanno partecipato: da Sua Eccellenza monsignor Elio Tinti, ai sacerdoti, dalle autorità a tutto il popolo di amici che ogni anno vive con noi l’“avventura della Sagra”; al comando della Polizia Municipale per le serate con l’etilometro, alla Croce Blu, al Gruppo Alice, al Gruppo Alzheimer, a Telefono Amico, alla Caritas parrocchiale per le Missioni, a tutti gli sponsor. Il grazie più grande e sentito a tutti coloro che hanno fatto, come sempre, tanto, tanto lavoro. Grazie per la fatica, per l’impegno e per lo spirito di sacrificio dimostrato. Dovrei fare tanti nomi, ma li faccio al Signore perché sia Lui a ricompensare ciascuno. Don Claudio Il prossimo 8 dicembre benedizione della nuova aula liturgica e dedicazione dell’altare Per onorare la Madonna I lavori per la nuova aula liturgica, terminati quelli della zona pastorale giovanile, proseguono con la tempistica prevista. La parrocchia e tutta la nostra Chiesa di Carpi pertanto si preparano a celebrare il prossimo 8 dicembre la dedicazione dell’altare e la benedizione della nuova aula liturgica. Un nuovo tempio innalzato a gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito, luogo di incontro della presenza di Dio con il suo popolo. Tante persone, sia della parrocchia che amici di altre comunità, ci hanno suggerito di onorare la Vergine Santa con una bella immagine davanti alla quale accendere una candela o fermarsi per una preghiera. Abbiamo tutti bisogno di correre dalla Mamma! Secondo quanto ci ha proposto il professor Guido Lodigiani, sarà realizzata una grande immagine sottoforma di bassorilievo in polvere di marmo dell’ampiezza di 3.50 metri per 2.50 metri. E’ un trittico: Iscrizioni al catechismo Invitiamo i genitori dei bambini di 2ª elementare, per i quali inizia il cammino catechistico, a contattare entro il 20 settembre la parrocchia nei giorni indicati per la prima iscrizione dei loro ragazzi. Per la privacy non possediamo nessun elenco dei minori. Tel. parrocchia per informazioni: 059 694231 Sono aperte le iscrizioni nell’ufficio parrocchiale nei giorni: DIOCESI DI CARPI Parrocchia “MADONNA DELLA NEVE” 41012 CARPI (MO) Via Carlo Marx, 109 - tel. 059 694231 ISCRIZIONI CATECHISMO 5-6 12-13 2009-2010 sette mbre Chi non avesse ricevuto il modulo di iscrizione lo può ritirare in segreteria Per tutte le classi II - III - IV - V elem. e 1 ACR - Castorini Lupetti - Coccinelle Scout - Guide a media e per S. Messa di inizio anno catechistico domenica 20 settembre ore 9.45 NB: 7 Settembre ore 20,30 S. Messa e incontro Catechisti - Educatori - Capi Agesci (Lupetti e Coccinelle) - Capi Castorini Una partecipazione corale D innnazitutto è raffigurata la Vergine adolescente nella cui vita irrompe la Parola di Dio, la stessa Parola che riempie il sogno di Giuseppe, addormentato ai piedi della Madonna; in secondo luogo l’incontro di Maria con Elisabetta, che rappresenta la sollecitudine della Madonna per la cugina, ma anche per tutte le nostre necessità; infine la Vergine Madre che ci affida il Figlio, ricevuto e celebrato nella Santa Eucaristia, da portare al mondo. Ci rivolgiamo a tutti coloro che desiderano contribuire invitandoli a contattarci o a versare direttamente presso BANCO S. GEMINIANO E S. PROSPERO Ag. “B” di Carpi, di via C. Marx 64 - intestato a “Parrocchia Madonna della Neve” via C. Marx, 109 - COD. IBAN IT 41 L 05188 23302 000000033000, indicando chi si desidera ricordare o in memoria di chi si fa l’offerta. Ogni offerta sarà un dono fatto alla Madonna, non importa la cifra. Doposcuola si parte Sono aperte le iscrizioni al doposcuola per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. Il doposcuola è aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.45 alle ore 18.30. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi in parrocchia allo 059 694231 in orario di ufficio (9-12; 14-18.30) e chiedere di Giuli. 6 settembre '09 - pag 14 TI PROPONIAMO DI CONTRIBUIRE A FINANZIARE IL BASSORILIEVO DELLA VERGINE MARIA (2.5x3.5 metri) DEL VALORE DI 50.000 DONANDO UNA QUOTA DI 500 OPPURE 1.000 NELLA TORRE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO SARANNO RICORDATI TUTTI I BENEFATTORI, VIVI E DEFUNTI. PER I CONTRIBUTI RIVOLGERSI AGLI INCARICATI IN PARROCCHIA O PRESSO LA SALA MOSTRA DELLA NUOVA CANONICA
Benedetta Bellocchio na battaglia ideologica più che una questione U sostanziale. Giudica così la polemica di mezza estate sull’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di secondo grado Silvano Fontanesi, ex preside dell’istituto “Vallauri” a Carpi e direttore, in Diocesi, dell’ufficio che si occupa del coordinamento e della formazione dei docenti. Il riferimento è alla sentenza del Tar del Lazio del 17 luglio scorso, con cui si stabiliva che la frequenza all’ora di religione non poteva contribuire all’assegnazione del credito scolastico per l’esame di maturità e che gli insegnanti di religione non potevano partecipare a pieno titolo agli scrutini. Tale decisione, frutto del ricorso presentato da diversi soggetti che ben poco hanno in comune l’uno con l’altro (i curiosi possono digitare il numero della sentenza, la 7076/ 2009, dopo aver cercato su Google il Tar del Lazio), e contro la quale anche il ministro Gelmini ha annunciato un ricorso al Consiglio di Stato, è nei fatti già annullata da un decreto che, nel definire i principi di valutazione dell’ora di religione, ripristina la situazione. Ma qual è questa situazione? La scelta di avvalersi dell’Irc non “regala” punti allo studente, tanto meno contribuisce automaticamente, negli ultimi tre anni di scuola superiore, all’assegnazione del cosiddetto “credito scolastico” dato dalla partecipazione ad attività interne alla scuola o da essa proposte. E nulla c’entra il credito formativo (attività a cui lo studente partecipa e che può documentare: corsi sportivi, volontariato, servizio in parrocchia, impegno culturale, ecc). In entrambi i casi si tratta di impegni non obbligatori che la persona sceglie di svolgere perché, almeno così dovrebbe essere, li ritiene significativi per la sua crescita. E proprio su queste sue scelte viene deciso se e quanto assegnare di quel credito, un valore che varia da uno a ben tre (!) punti aggiuntivi rispetto al punteggio principale, dato dalla media matematica dei voti delle materie scolastiche obbligatorie (in cui non vi è la religione cattolica). E l’Irc allora, dove sta? “Essendo disciplina scolastica – spiega Giordana Cavicchi, insegnante dell’Uciim distaccata presso il Servizio nazionale per l’Irc – non ha senso che dia credito formativo; semmai, scolastico”. Ed effettivamente può contribuire a que- L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole superiori, tra ideologia e realtà Che ora è? sto punteggio, ma tale scelta rientra nell’autonomia delle singole scuole. È dunque il collegio docenti a stabilire i criteri in base ai quali assegnare il credito. Cioè: è legittimo che la valutazione degli insegnanti di religione, pur non facendo media, possa contribuire alla formulazione del credito, perché la legge riconosce ad essi pieno titolo. La situazione: “in molte scuole è così, in altre no. A discrezione”. Sembra quindi che ad essere penalizzato sia chi frequenta l’ora di religione cattolica, visto che ad essa non è attribuito con certezza un valore formativo. Insomma la laicità, se presa sul serio, dev’essere L’ora di religione cattolica è stabilita dall’art. 9 del Concordato, che la prevede espressamente nelle scuole pubbliche e la cui legittimità è stata riaffermata più volte dalla Corte Costituzionale. “Ma se è legittima la presenza dell’insegnante di religione cattolica nella scuola pubblica – chiariva su Avvenire-Bologna 7 del 23 agosto Stefano Spinelli, presidente dell’Unione giuristi cattolici di Forlì- Cesena - allora la sua attività educativa e valutativa deve essere quella di tutti gli altri insegnanti. La sentenza adotta una concezione solo intimistica del fenomeno religioso ed un principio di laicità inteso nel senso che le varie confessioni debbano avere uno stesso identico AGENZIA ONORANZE FUNEBRI SALVIOLI SRL V ita della C hiesa I numeri 91,1% alunni che frequentano l’ora di religione 94,6/ nella scuola primaria 92,7% nella scuola secondaria di primo grado 84,5% nella scuola secondaria di secondo grado Fonte: Avvenire a doppio senso. Tanto più che l’Irc, come commenta in un comunicato il segretario nazionale del sindacato degli insegnanti di religione, Orazio Ruscica, “è facoltativo ma curriculare. Questo significa che i programmi sono definiti a livello ministeriale, le lezioni tenute da docenti di ruolo e in orario scolastico”. Tale insegnamento è impartito, oc- Il giurista trattamento e rilevanza nell’ambito dell’ordinamento giuridico. In realtà, la garanzia da parte dello Stato per l’aspetto religioso, in un regime di pluralismo, ben può assumere intensità differenti, in ragione dei contenuti e della cultura religiosa di riferimento”. E infatti, a differenza di altre confessioni, la presenza di tale ora è stata motivata sotto un duplice aspetto: in primo luogo la cultura religiosa ha un valore formativo di per sé stessa, inoltre “i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, quale elemento specifico della religiosità cattolica in Italia”, come afferma la Legge 121/1985. Serietà e professionalità in ogni nostro servizio corre non dimenticarlo, “nel quadro delle finalità della scuola” (Legge 121/1985) ed è “compreso tra gli altri insegnamenti del piano didattico, con pari dignità culturale”. Chi opta per l’Irc ha dunque “diritto a vedersi riconosciuto l’impegno con cui frequenta le lezioni e il profitto che ne trae” (lo stesso Tar del Lazio lo ribadiva con una sentenza Nessuna discriminazione, dunque, se ad essere valutata non è l’adesione alla fede cattolica quanto, piuttosto, la crescita culturale, la capacità di riconoscere e dialogare con gli altri, l’approfondimento del proprio progetto di vita, così come emerge dagli obiettivi d’apprendimento definiti per legge. Tutto sistemato, comunque, grazie a un decreto del presidente della Repubblica (n.122/ 2009) che porta la data del 22 giugno ed è quindi precedente alla sentenza del Tar, ma la sua entrata in vigore il 20 agosto permette di superare Attenzione e rispetto per la sensibilità religiosa dei nostri clienti Stefano Spinelli nel 2000). Per ora è invece “un’opzione sui generis – aggiunge Giordana Cavicchi – perché lo studente non ha un’alternativa reale (se oltre all’Irc non c’è nulla, non è una vera scelta) e chi non se ne avvale si priva della possibilità di crescere in una dimensione, quella religiosa, che è presente in ciascuno ma che viene ignorata”. E su questo insiste il direttore carpigiano Fontanesi: “occorre capire e far capire bene cosa sia l’ora di religione”. Anche don Raffaele Buono, responsabile dell’Ufficio diocesano per l’Irc di Bologna, commenta il rischio di confondere, per ogni incertezza. Esso così dispone (art. 6): “In sede di scrutinio finale il consiglio di classe, cui partecipano tutti i docenti della classe, compresi… gli insegnanti di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest’ultimo insegnamento, attribuisce il punteggio per il credito scolastico”. La valutazione dell’Irc resta invece disciplinata dall’art. 309 del Testo unico 297/1994, secondo cui “i docenti incaricati dell’Irc fanno parte della componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri docenti”. “Sfuma così – conclude Spinelli -, almeno per il momento, l’ennesimo tentativo di delegittimare l’Irc”. Sede di Carpi via Falloppia, 26 - Tel. 059.652799 15 6 settembre '09 Scuola primaria Sempre più maestri vogliono insegnare religione Se alle secondarie gli insegnanti di religione hanno una specifica formazione professionale, alle elementari invece i maestri di classe possono insegnare religione, se sono interessati e motivati. Ogni Diocesi ha le sue regole per formarli e abilitarli; a Carpi è previsto un corso base di trenta ore più la frequenza obbligatoria – è la novità di quest’anno - ad alcuni corsi della Scuola di Formazione teologica “San Bernardino Realino”, per un totale di altre trenta ore (e un aggiornamento ogni tre anni per il mantenimento dell’idoneità). Ad esso partecipano, a partire da mercoledì 2 settembre, i circa sessanta maestri che tra Carpi e Mirandola hanno fatto richiesta di poter insegnare anche la religione cattolica. “Si è voluto proporre un percorso più sostanzioso per i contenuti – spiega Silvano Fontanesi -. Ci sembra giusto che chi è motivato a insegnare anche questa materia possa farlo, ma con le adeguate competenze”. Il rischio che la scelta possa essere strumentale all’innalzamento del proprio monte ore, infatti, vi può essere, “ma in questo modo – chiarisce - speriamo di scongiurarlo e contemporaneamente di offrire una buona formazione”. ignoranza o malafede, un insegnamento curricolare pienamente inserito nelle finalità della scuola con un’ora di “catechismo”: “lo Stato italiano – spiega - ha voluto garantire questa materia per la storia particolare del nostro Paese, così profondamente legato all’esperienza cristiana sotto tutti gli aspetti”. Tra l’altro, proprio su questa particolare ora potrebbero essere trovate importanti convergenze sul piano della conoscenza e dell’approfondimento del cristianesimo nel dialogo interreligioso e nel confronto tra culture, utili alla crescita del sistema scuola e, soprattutto, agli studenti. “Ad essere valutata non è infatti la fede in quanto tale – ribadisce Fontanesi - e in questo senso è una possibilità davvero aperta anche per i non credenti, o a chi appartiene a un’altra religione. È un momento di dialogo e crescita per lo studente e per la classe nel suo complesso, che contribuisce a formare le persone e a costruire relazioni sempre più significative. L’insegnante che fa bene il suo lavoro è capace di partire dalla vita dei ragazzi, dalle loro domande, per suscitare – conclude - una ricerca autentica di pienezza”. Filiale di Limidi di Soliera via Carpi Ravarino, 427 - Tel. 059.652799 Filiale di Bastiglia via Marconi, 44/46 - Tel. 059.652799
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