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Tecnologia della fotorivelazione basata su dispositivi a ... - Matematica

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In assenza di luce <strong>su</strong>l catodo un qualunque elettrone, localizzato all’interno dell’elettrodo, può essere descritto,<br />

come già osservato, da una funzione d’onda ψe(x,t) a quadrato sommabile, la quale consta di una dipendenza<br />

spaziale e di una temporale; queste due funzioni fattorizzano, dal momento che gli operatori hamiltoniano e<br />

temporale commutano.<br />

ψe(x,t) = ψe(x) −<br />

La dipendenza spaziale ψe(x) è ricavabile risolvendo l’equazione di Schrödinger, indipendente dal tempo, nel<br />

caso monodimensionale (si osservi la [g8]):<br />

quindi:<br />

dove:<br />

k1 =<br />

ψe(x,t) = −<br />

ђ<br />

k2 = k2(x) =<br />

ђ<br />

[E – U(x)] = 0 [e3]<br />

k3 = k3(x) =<br />

si noti come le interfacce fotocatodo/vuoto e vuoto/anodo comportino la riflessione di un’onda di De Broglie<br />

progressiva, dando luogo ad una regressiva. Le costanti complesse A, B, C, D, F e G sono calcolabili imponendo le<br />

condizioni al contorno di continuità per ψe(x) e per la <strong>su</strong>a derivata.<br />

ψe(x,tB), ad un generico istante tB precedente l’evento luminoso ed il conseguente assorbimento fotonico (tB =<br />

istante di buio), ha la rappresentazione grafica mostrata qualitativamente in figura 7.<br />

Fig. 7<br />

Rappresentazione qualitativa <strong>della</strong> dipendenza spaziale <strong>della</strong> funzione d’onda associata ad un elettrone del metallo catodico, quando questo<br />

non è irradiato dalla luce.<br />

A causa dell’effetto tunnel c’è una densità di probabilità non nulla, seppur abbastanza piccola (rappresentata da<br />

|ψe(x,tB)| 2 ), che un elettrone, anche in assenza di luce incidente <strong>su</strong>l fotocatodo, attraversi la barriera compresa<br />

fra le coordinate x2 e B e riesca a raggiungere l’anodo, dando luogo ad una corrente di uscita (un valore tipico, a<br />

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