Tecnologia della fotorivelazione basata su dispositivi a ... - Matematica
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Consideriamo l’estrazione delle lacune minoritarie: il nuovo campo (indicato, in figura 22, con la linea rossa)<br />
provoca uno svuotamento totale di lacune presso xn*, dove np diventa minore di ni 2 . Si viene quindi a formare un<br />
considerevole gradiente di concentrazione di minoritari orientato lungo l’asse x, per cui, in osservanza alla legge<br />
<strong>della</strong> diffusione di Fick, s’instaura una diffusione orientata in modo opposto all’asse x, tale da attenuare la<br />
differenza di concentrazione di lacune. Questa diffusione servirebbe, in assenza di campo elettrico “svuotante”, a<br />
ristabilire la legge dell’azione di massa presso xn*, ovvero a ristabilire l’equazione np = ni 2 . Tuttavia in una<br />
posizione contigua a xn* viene a mancare una frazione di concentrazione, che ha diffuso verso sinistra, per cui si<br />
forma un secondo gradiente (minore del primo), e quindi un’ulteriore diffusione verso sinistra. Iterando questo<br />
ragionamento per posizioni x contigue una all’altra, si arriva al bulk p, luogo in cui avvengono processi di<br />
generazione termica indispensabili al rifornimento di lacune; nel bulk p il profilo pn(x) as<strong>su</strong>me un valore pari a<br />
pn0. Considerando un volume di Si tipo n, interamente posizionato a destra di xn*, possiamo scrivere la ben nota<br />
“equazione di continuit{” per le lacune minoritarie:<br />
= –<br />
+ G – R [e19]<br />
Il primo membro è la velocità con cui la concentrazione di lacune varia nel volume, mentre nel secondo<br />
riconosciamo la variazione, lungo x, <strong>della</strong> densità di corrente totale di lacune e il rate di generazione netto (G – R)<br />
di lacune all’interno del volume. La corrente Jh(x,t) è la somma dei due contributi di diffusione e di drift e può<br />
essere scritta nella forma:<br />
Tenendo conto che:<br />
siamo a regime<br />
a destra di xn* il campo è nullo<br />
G – R = –<br />
Jh(x,t) = Jhdiff(x,t) + Jhdrift(x,t) = – qDh<br />
+ qµhpn(x,t)ε(x,t) [e20]<br />
, dove è la concentrazione di lacune di eccesso (in questo caso eccesso negativo),<br />
mentre è il tempo di vita medio delle lacune in quella regione<br />
pn(x,t) = pno + p(x,t)<br />
e sostituendo la [e20] nella [e19] si arriva ad una forma più semplice dell’equazione di continuità, qui di seguito<br />
riportata:<br />
La soluzione fisicamente accettabile è:<br />
Dh<br />
p(x) = p(0)<br />
dove Lh rappresenta la lunghezza di diffusione delle lacune, pari a . La condizione al contorno dello<br />
svuotamento totale di lacune, presso xn*, impone che:<br />
Possiamo concludere che:<br />
p(0) = – pno<br />
pn(x) = pno(1 –<br />
) [e21]<br />
Con considerazioni del tutto analoghe per gli elettroni svuotati nei pressi di –xp* si ottiene:<br />
np(x) = npo(1 –<br />
) [e22]<br />
dove Ln è la lunghezza di diffusione degli elettroni, pari a . Sia nella [e21] che nella [e22] l’origine dell’asse<br />
x è presa solidale con la regione di estrazione di interesse, ovvero rispettivamente in xn* e –xp*. Valutando le<br />
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