L'ARBORE DELLA CARITÀ - Missionarie della Scuola

O gloriosa Caterina,
suscita in noi l’amore ardente
che ti spinse a dare la vita
per sollecitare la riforma interiore della Chiesa
e favorire la pace tra gli Stati.
A te affidiamo il nostro Santo Padre Benedetto XVI,
perché il Signore gli conceda vita e salute
e lo conservi come guida e Pastore dell’umanità.
Difendi, soccorri e conforta l’Italia e l’Europa,
di cui sei stata madre
predicando il Vangelo dell’amore,
in piena fedeltà alla Chiesa di cui ti sentivi figlia
e in totale adesione al popolo,
di cui ti riconoscevi sorella.
Illumina la mente e il cuore dei governanti
a cercare il bene comune,
assistili con la tua sapienza,
perché promuovano il progresso sociale e la libertà religiosa
e si rendano conto che il potere non è proprietà di chi governa,
ma una cosa prestata a tempo,
di cui rendere conto a Dio, giusto giudice.
Il Dottor Aldo Bernabei, presidente del gruppo romano dei caterinati, nel suo
breve intervento fa parlare Caterina ai politici di oggi esortandoli a vivere la politica
come ricerca del bene comune, con purezza di intenti nel rispetto degli avversari
e nell’aiuto dei più deboli, a considerare il proprio potere come ‘città prestata’ e
prestata a tempo. Caterina, al contrario del ‘Principe’ di Machiavelli -continua Aldo
Bernabei - insegna a saper perdere lo “stato di principe” per restare fedele ai propri
principi etici.
Il Sindaco Alemanno si dichiara lieto di presiedere all’annuale omaggio floreale
capitolino e auspica che S. Caterina ridia alla politica del nostro Paese il vero senso
umano. Ella si è fatta a suo tempo messaggera presso chi ricopriva alte cariche e
aveva responsabilità di governo e nello stesso tempo si è fatta ‘prossimo’ al più debole
e misero. L’onorevole Sindaco ha sottolineato che non c’è politica efficace e
credibile se non parte e non ritorna alla realtà della persona umana.
Umile e semplice Caterina da Siena, senza alcun potere apparente se non la forza
della propria testimonianza, si è fatta ponte di bontà e di pace dando credibilità
sia ai ‘grandi’ sia agli ‘umili’.
ANNA MORRONE
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