L'ARBORE DELLA CARITÀ - Missionarie della Scuola

Arbore giovani
stesso della partita, ha preferito rimanere
qualche ora in più e giocare con i
suoi compagni l'ultima partita per poi
salutarli definitivamente. Alla sostituzione
dell’ “uscente” (così lo definivano
gli altri detenuti), gli spettatori sono
scoppiati in un applauso collettivo
al quale noi ci siamo aggregati conoscendo
la sua storia. Mirko è uscito
dal campo di gioco con le lacrime agli
occhi.
Poi si sa, la palla è rotonda, ed il
campo ha dato ragione ai ragazzi di
Rebibbia che, grazie anche ad un maggior
numero di elementi a disposizione,
hanno vinto meritatamente.
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Alla fine del match abbiamo
scambiato quattro chiacchiere con altri
detenuti e ci siamo resi conto di quanto
per loro fosse stato importante aver
passato qualche ora della giornata in
modo diverso e quanto poco, invece,
fosse costato a noi.
E’ stato un pomeriggio diverso, un
pomeriggio all’insegna del vero Sport,
quello che va oltre i pregiudizi, oltre
gli interessi economici, oltre imbrogli
e scommesse, oltre i valori corrotti ed
i finti moralismi.
LUCA ARMINIO
GIURISPRUDENZA (LUMSA - RM)
Quale solidarietà dobbiamo imparare? I giovani ce la trasmettono, perché ne sono portatori.