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La filosofia con i bambini ei ragazzi come sfida per il ... - avios

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«Scienze del pensiero e del comportamento» (www.<strong>avios</strong>.it/spc.html)<br />

disegno non è soltanto uno degli strumenti della comunicazione umana ma è,<br />

originariamente, un atto compiuto <strong>per</strong> una necessità interiore che non produce un‟o<strong>per</strong>a<br />

d‟arte o una comunicazione, ma basta a se stesso e dà un piacere s<strong>con</strong>osciuto <strong>per</strong>ché <strong>con</strong><br />

questa traccia viene liberata una ritenzione molto antica. Essa è la manifestazione<br />

materiale della memoria cosiddetta organica (memoria degli avvenimenti della<br />

formazione dell‟organismo) che viene ancora prima della ritenzione mnestica che è la<br />

capacità di ricordare ciò di cui si ha es<strong>per</strong>ienza.<br />

In linea <strong>con</strong> questa prospettiva, A. Stern definisce “Formulazione” l‟insieme di<br />

segni che nas<strong>con</strong>o dalla loro <strong>con</strong>catenazione e, dopo numerosi studi, è <strong>per</strong>venuto alla<br />

<strong>con</strong>siderazione che essa è un sistema coerente ed universale, non limitata ad un‟età<br />

particolare, che accompagna l‟uomo in tutti i cicli della sua esistenza. Se<strong>con</strong>do lo<br />

studioso francese, la Formulazione è legata al codice genetico e rappresenta l‟unico<br />

mezzo d‟espressione della memoria organica; sicché, nel momento stesso in cui<br />

rappresenta le sue prime immagini, <strong>il</strong> bambino ci offre anche uno strumento <strong>per</strong><br />

comprenderlo meglio, assai più di quanto non <strong>con</strong>senta <strong>il</strong> linguaggio, strumento che <strong>il</strong><br />

bambino impara presto a <strong>con</strong>trollare, a se<strong>con</strong>da delle reazioni dell‟adulto n<strong>ei</strong> suoi<br />

<strong>con</strong>fronti e che richiede, <strong>per</strong> esprimersi a fondo, ben altre finezze di quelle di cui egli<br />

può disporre. Per imparare a comprendere ciò che i disegni rivelano, bisogna innanzi<br />

tutto domandarsi cosa disegnano i <strong>bambini</strong>.<br />

disegnano:<br />

J. H.Di Leo indica in s<strong>ei</strong> punti <strong>per</strong> rispondere a questa domanda 33 . I <strong>bambini</strong><br />

1. Quello che è importante <strong>per</strong> loro: in primo luogo le <strong>per</strong>sone, quindi gli animali, le<br />

case, gli alberi;<br />

2. una parte, ma non tutto di ciò che essi <strong>con</strong>os<strong>con</strong>o dell'oggetto;<br />

3. ciò che si ricordano in quel momento;<br />

4. l'idea colorata dai sentimenti;<br />

5. ciò che è visto;<br />

6. una realtà interiore, non ottica.<br />

32 Cf. www.arnostern.com<br />

33 J. H. Di Leo, I disegni d<strong>ei</strong> <strong>bambini</strong> <strong>come</strong> aiuto diagnostico, Giunti, Firenze 1981, G.Gallino"Presentazione",<br />

pag.VI.<br />

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