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La filosofia con i bambini ei ragazzi come sfida per il ... - avios

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«Scienze del pensiero e del comportamento» (www.<strong>avios</strong>.it/spc.html)<br />

dinamici del nostro agire. 88 Un cambiamento sociale che implica la realizzazione di un determinato tipo<br />

di educazione; opzione che significa anche la fiducia, la s<strong>per</strong>anza che i valori etici possano realizzarsi<br />

nella storia e che gli educatori e le educatrici abbiamo una responsab<strong>il</strong>ità nel loro <strong>con</strong>seguimento.<br />

Sorgono due visioni e prospettive in <strong>con</strong>fronto: la prima afferma che abbiamo bisogno di<br />

un'educazione che si adatti a questo mondo. <strong>La</strong> se<strong>con</strong>da, al <strong>con</strong>trario, afferma che abbiamo bisogno di<br />

un'educazione che <strong>con</strong>tribuisca a cambiare <strong>il</strong> mondo, umanizzandolo. È la prospettiva <strong>per</strong> cui si cerca<br />

formare le <strong>per</strong>sone <strong>come</strong> agenti di cambiamento, <strong>con</strong> capacità di incidere sulle relazioni e<strong>con</strong>omiche,<br />

sociali, politiche e culturali <strong>come</strong> soggetti di trasformazione; è la prospettiva della razionalità etica ed<br />

emancipatrice (Habermas).<br />

In questa se<strong>con</strong>da prospettiva si iscrive la proposta della <strong>f<strong>il</strong>osofia</strong> <strong>con</strong> i <strong>bambini</strong> e i <strong>ragazzi</strong>,<br />

nell’ottica di una educazione che fac<strong>il</strong>iti le <strong>per</strong>sone a costruirsi <strong>come</strong> individui ed attori sociali:<br />

all’esistente.<br />

- capaci di creare rotture <strong>con</strong> l'ordine sociale im<strong>per</strong>ante che ci si impone <strong>come</strong> unica<br />

possib<strong>il</strong>ità storica (<strong>il</strong> modello di globalizzazione neoliberale);<br />

- capaci di discutere gli stereotipi e modelli ideologici ed etici vigenti <strong>come</strong> verità assolute,<br />

l'individualismo, la competenza, <strong>il</strong> mercato <strong>come</strong> regolatore delle relazioni umane;<br />

- capaci di imparare e disimparare <strong>per</strong>manentemente, (appropriarsi di una capacità di<br />

pensare e di una propedeutica e metodologia, più che di <strong>con</strong>tenuti finiti);<br />

- capaci di immaginare e di creare nuovi spazi e relazioni tra gli esseri umani <strong>con</strong>creti <strong>con</strong> i<br />

quali <strong>con</strong>viviamo in casa, comunità, lavoro, paese, regione;<br />

- capaci di suscitare una disposizione vitale solidale <strong>con</strong> l'ambiente sociale ed ambientale<br />

<strong>come</strong> affermazione quotidiana;<br />

- capaci di affermarci <strong>come</strong> <strong>per</strong>sone autonome ma non auto-centrate, bensì <strong>come</strong> esseri<br />

dialogici che hanno su<strong>per</strong>ato l'antagonismo io-altro.<br />

<strong>La</strong> <strong>f<strong>il</strong>osofia</strong> <strong>con</strong> i <strong>bambini</strong> e i <strong>ragazzi</strong> <strong>per</strong> impedire l’adesione in modo piatto e <strong>con</strong>servatore<br />

88 L‟utopia, scrive Fr<strong>ei</strong>re, esige <strong>con</strong>oscenza critica. E‟ un atto di <strong>con</strong>oscenza. Io non posso denunciare la<br />

struttura disumanizzante se non la penetro <strong>per</strong> <strong>con</strong>oscerla. Non posso annunciare se non <strong>con</strong>osco, ma,<br />

tra <strong>il</strong> momento dell‟annuncio e la realizzazione dello stesso esiste qualcosa che deve essere distaccato: è<br />

che l‟annuncio non è l‟annuncio di un anti-progetto, <strong>per</strong>ché è nella prassi storica che l‟anti-progetto<br />

diviene progetto. E‟ mettendomi in atto che posso trasformare <strong>il</strong> mio anti-progetto in progetto, nella<br />

mia biblioteca ho cioè un anti-progetto che si fa progetto in mezzo alla praxis.<br />

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