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La filosofia con i bambini ei ragazzi come sfida per il ... - avios

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«Scienze del pensiero e del comportamento» (www.<strong>avios</strong>.it/spc.html)<br />

evoluzione nella realtà è meno distinta che nell'analisi; la data e la durata di ciascuno di<br />

essi variano <strong>con</strong>siderevolmente se<strong>con</strong>do <strong>il</strong> bambino preso in esame” 38 .<br />

L'interpretazione di G. Luquet si basa sul <strong>con</strong>cetto di realismo del disegno del<br />

bambino che ordina gli eventi grafici, che si manifestano nello stesso soggetto<br />

individuandone quattro fasi.<br />

Generalmente gli autori moderni fanno delle descrizioni evolutive di <strong>con</strong>cezione e di<br />

terminologia più o meno analoghe, aggiungono a queste una fase iniziale denominata<br />

dello “scarabocchio”. In questa fase <strong>il</strong> bambino traccia delle forme indipendenti rispetto<br />

al significato, questa fase dura <strong>per</strong> i primi due anni di vita.<br />

Di fatto, si tratta di un'attività grafica non ancora realmente elaborata. Per Luquet le<br />

quattro fasi si manifestano se<strong>con</strong>do la seguente sequenza:<br />

Il realismo fortuito<br />

Il realismo<br />

mancato<br />

<strong>il</strong> realismo<br />

intellettivo<br />

Il bambino evidenzia un'analogia più o meno vaga, e spesso<br />

im<strong>per</strong>cettib<strong>il</strong>e all'adulto, tra <strong>il</strong> tratto che sta facendo e qualcosa di<br />

reale: dà al segno <strong>il</strong> nome dell'oggetto. Durante <strong>il</strong> 3° anno di vita <strong>il</strong><br />

ripetersi di queste es<strong>per</strong>ienze viene su<strong>per</strong>ato da una "intenzione<br />

rappresentativa" che è all'origine delle fasi successive che sono<br />

strettamente intrecciate<br />

Questa fase copre l'arco di tempo dai 4 ai 12 anni.<br />

Il bambino cerca di rappresentare la realtà in modo significativo,<br />

ma all'inizio la rappresentanza del mezzo grafico "non è adeguata<br />

"rispetto al suo proposito; successivamente l' "intenzione realista" e<br />

<strong>il</strong> "senso sintetico" costruis<strong>con</strong>o una rappresentazione della realtà<br />

ri<strong>con</strong>oscib<strong>il</strong>e, ma in cui "ciò che <strong>il</strong> bambino dice" sostituisce<br />

l'evidenza visiva. Una serie di processi <strong>per</strong>mette <strong>il</strong> compromesso<br />

necessario tra l'uno e l'altro: enucleazione d<strong>ei</strong> dettagli, trasparenza,<br />

piano, ribaltamento molteplici punti di vista. Progressivamente <strong>il</strong><br />

ricorrere a questi processi lascia spazio ad una visione più unitaria.<br />

38 Luquet G., Le dessin enfantin, Paris 1927, cit. in "Universo della psicologia", Vol. III, pag. 1296, I,<br />

Motta, M<strong>il</strong>ano 1983.<br />

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