Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
12 C1 # history<br />
Intanto l’Università di Berkeley sta scrivendo la propria versione di UNIX. E questo non<br />
stupisce affatto dato che le Università all’epoca erano uno dei pochi soggetti che potevano<br />
permettersi ricerca seria e libera in campo informatico, mentre i pesci piccoli ancora non<br />
avevano a disposizione una piattaforma diffusa e standard per realizzare software di basso<br />
costo.<br />
Berkeley Software Distribution (più noto come BSD) rappresenta molto nella storia<br />
di UNIX: è il primo e l’ultimo flavour che tenta il distacco dall’architettura System V<br />
concepita da AT&T! A parte BSD nessuno batterà più nuove vie; i sistemi cominceranno<br />
a conformarsi a BSD oppure resteranno fedeli a System V. Una terza via non sarà mai<br />
cercata.<br />
BSD soprattutto ha significato:<br />
• Nuove chiamate al Kernel 4<br />
• Nuova concezione dei processi di boot 5 , configurazione dei servizi, gestione di account,<br />
dischi e dispositivi<br />
• Nuovi comandi<br />
In dettaglio questo comporta:<br />
• i programmi scritti per System V avevano bisogno di modifiche per compilare ed<br />
eseguire sotto BSD e viceversa, con ovvio disagio dei programmatori che si trovavano<br />
a dover scrivere due versioni del programma quando prima ne occorreva solo una (e<br />
questo è un elemento fortemente negativo per UNIX che aveva sempre privilegiato la<br />
portabilità del software fra differenti piattaforme).<br />
• una volta scritto un programma questo doveva essere in grado di installare correttamente<br />
sul sistema; ma tra i due rami non c’è più la compatibilità necessaria sul<br />
formato, il nome, la posizione e la sequenza in chiamata degli script di boot. I nomi<br />
e le dislocazioni delle directory fondamentali del sistema seguono criteri non comuni.<br />
Anche qui è necessaria una specializzazione del software.<br />
• I comandi stessi 6 non sono più uniformi. Anche per l’utente (che comincia a non<br />
coincidere più univocamente con lo sviluppatore, ma è anche lo scrittore piuttosto ché<br />
il matematico o l’ingegnere nucleare) insorgono le prime forme di disagio quando deve<br />
passare da un sistema SysV a uno BSD.<br />
È notevole vedere come BSD intanto abbia già influenzato i sistemi proprietari dei costruttori<br />
di hardware. Ad esempio Sun sceglie BSD per il suo SunOS (si ricrederà poi negli<br />
anni in favore di SysV quando il sistema cambia il suo nome in Solaris). IBM impronta il<br />
suo AIX sempre sul modello si BSD.<br />
A questo punto la storia di UNIX si intreccia intimamente con la storia di un altro importante<br />
software: la suite di protocolli di telecomunicazione TCP/IP.<br />
La vecchia rete di comunicazione statunitense (ArpaNET) era in grado di accogliere<br />
solo 256 computer a livello globale, ed era basata su un protocollo in via di superamento in<br />
favore del nuovo TCP/IP. Tuttavia un forte limite alla transizione era costituito dall’esiguo<br />
numero di Sistemi Operativi già abilitati a “parlare” il TCP/IP.<br />
4 Il Kernel è il nucleo del Sistema Operativo deputato alla esecuzione dei compiti di più basso<br />
livello; costituisce il fondamento di tutto il Sistema<br />
5 Il boot è la fase di avvio del Sistema Operativo durante la quale non solo viene caricato<br />
in memoria il Kernel, ma viene anche eseguita la procedura di configurazione di partenza e<br />
vengono eseguiti gli script che lanciano i singoli servizi disponibili sulla macchina<br />
6 Oltre un certo livello di complessità, s’intente; cp è sempre cp, ma non serve andare troppo<br />
oltre per rilevare differenze