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LOA HackLab - Autistici

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46 C1 La Shell<br />

$ for counter in 1 2 3 4 7 8 31337<br />

> do<br />

> echo $counter<br />

> done<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

7<br />

8<br />

31337<br />

$<br />

L’ultima keyword che esaminiamo è case che permette di eseguire set di istruzioni in<br />

base alla corrispondenza fra una variabile e uno o più pattern (o stringhe di testo).<br />

$ c=’test_variable’<br />

$ case $c in<br />

> ’failtest’)<br />

> echo "non funziona"<br />

> ;;<br />

> ’test_variable’)<br />

> echo "yes, it’s working"<br />

> ;;<br />

> esac<br />

yes, it’s working<br />

$<br />

Notate che non viene testata la variabile c bensì il suo contenuto $c.<br />

I file di configurazione 4.4.1<br />

Il file storico da cui tutte le Bourne Shell leggono un elenco di comandi per predefinire<br />

l’ambiente di lavoro dell’utente è ~/.profile. La bash usa un set più ampio di<br />

file per garantire maggiore flessibilità. Il file ~/.bashrc viene letto sempre 4 . Il file<br />

~/.bash profile invece viene letto solo in caso la shell sia chiamata interattivamente 5 .<br />

Esiste inoltre il file ~/.bash logout che viene letto ed interpretato quando l’utente chiude<br />

la shell.<br />

4 . . . quindi anche quando la shell viene usata come interprete di comandi e non interattivamente<br />

dall’utente<br />

5 È facile notare nel file ~/.bash profile la riga source ~/.bashrc in modo da importare<br />

tutte le definizioni per la modalità non interattiva senza doverle ridefinire

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