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14 C1 # history<br />
la stessa impresa realizzando Minix, un piccolo (come suggerisce il nome) UNIX a scopo<br />
didattico e dimostrativo.<br />
Intanto da BSD si stacca un filone di sviluppo che dà origine a FreeBSD. Il nome<br />
dice già che il proposito del sistema è quello di creare una versione di BSD liberamente<br />
distribuibile e rispecchiante il più possibile la versione ufficiale di BSD.<br />
Linux e FreeBSD hanno in comune molto. Diventano rapidamente soggetto di sviluppo<br />
collettivo. Non sono ristretti da copyright castranti e possono quindi circolare anche in<br />
versione sorgente. Hanno come obiettivo la realizzazione del miglior UNIX possibile, che<br />
non è frutto utopico di menti visionarie e avulse dalla realtà del mercato, ma il concreto<br />
tentativo di collezionare le migliori caratteristiche progettuali ed implementative dei flavour<br />
esistenti e convogliarle in un unico sistema il più condivisibile possibile. Ma hanno alle<br />
spalle un modello di sviluppo differente. Linux non chiude a priori il numero di sviluppatori<br />
che possono lavorare al Kernel. FreeBSD delinea un gruppo di sviluppatori e con quello<br />
evolve.<br />
Tuttavia i due sistemi sono la cosa giusta al momento giusto. E il processo di sviluppo<br />
prende sempre più piede. Tanto che Linux nel 1994 è già quasi pronto al battesimo della<br />
versione 1.0 e costituisce un sistema stabile e tutt’altro che minimale (diversamente dai<br />
più sostenibili intenti iniziali di Torvalds, che di sicuro non si attendeva di riscuotere un<br />
simile interesse dalla comunità mondiale di Internet).<br />
Il secondo evento del momento si scrive Richard Stallmann, si pronuncia Free Software<br />
Foundation ma se provate a disegnarlo ha la forma di uno GNU 15 .<br />
Stallmann, fresco di una Laurea in Fisica, lascia l’Università per fondare la FSF con<br />
lo scopo di realizzare un sistema UNIX interamente free. Il suo concetto di libero è<br />
tendenzialmente dieci volte più esteso di quello che il comune utente attribuisce alla<br />
parola, ossia gratis ! La gratuità del software è indubbiamente uno dei nodi centrali del<br />
pensiero di Stallmann ma non ne è il principale.<br />
Perché un sistema sia free è innanzi tutto necessario che non sia coperto da diritti<br />
che ne vincolino la circolazione (quindi la possibilità di copia e riproduzione), la facoltà di<br />
esaminare e modificare i sorgenti del programma e l’impegno del software a non invertire<br />
queste tendenze mai ! La gratuità del software ovviamente discende come conseguenza<br />
da questi due precedenti postulati.<br />
Aberrante per Stallmann è l’idea che un gruppo limitato possa imporre degli standard<br />
su sistemi, formati o peggio ancora modalità di elaborazione dell’informazione. Per questo<br />
il prodotto culturalmente più rilevante della FSF è la General Public License (o GPL): un<br />
documento che permette di proteggere il frutto della propria programmazione con una<br />
licenza in grado di tutelare la paternità dell’autore e di garantire al contempo la libera<br />
circolazione del software.<br />
Programmatore prima che politico, Stallmann inizia la scrittura del flavour UNIX di<br />
FSF. Seguendo un paradosso solo apparente, il primo pezzo del sistema (qui inteso nel<br />
senso più completo del termine, includendo anche i tool e il software di base, in questo<br />
più simile a BSD che non a Linux come progetto) è il compilatore C gcc.<br />
Il paradosso non sussiste in quanto la disponibilità di un Kernel come Linux già oggetto<br />
di diffusso ed accurato sviluppo da parte di un’altra comunità consente di arrivare più<br />
rapidamente ad un sistema UNIX completo, lasciando lo sviluppo di un Kernel come<br />
ultima tappa 16 . Per contro Linux viene presto licenziato sotto la GPL, a dimostrazione<br />
che gli intenti delle due comunità sono coincidenti.<br />
Il terzo evento (figlio evidente dei primi due e di una maturata cognizione della perdita<br />
di presa di UNIX sul mercato) è la creazione dello standard POSIX. I produttori di<br />
UNIX si impegnano nella definizione di uno standard di sistema che unifichi le chiamate al<br />
Kernel e le librerie fondamentali per riguadagnare compatibilità e portabilità fra i singoli<br />
flavour. POSIX è un standard in progress che continua a maturare con l’evolversi delle<br />
15 GNU è un acronimo ricorsivo per “GNU is Not Unix”<br />
16 È solo ultimamente infatti che FSF ha iniziato a sviluppare il suo Kernel noto come The<br />
HURD