Dispense sulla disuguaglianza triangolare, le rette parallele e i ...
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3DUDOOHORJUDPPL<br />
3DUDOOHORJUDPPL<br />
4XDGULODWHUL SDUWLFRODUL<br />
La nomenclatura che Euclide introduce nel<strong>le</strong> definizioni del primo libro degli (OHPHQWL<br />
per i quadrilateri è differente da quella usata oggigiorno, tuttavia nella proposizione 34<br />
viene introdotto il termine “paral<strong>le</strong>logramma” senza che ne sia stata data preventivamente<br />
una definizione. Dal contesto però si evince chiaramente che con paral<strong>le</strong>logramma si<br />
intende un quadrilatero avente i lati opposti paral<strong>le</strong>li. È interessante notare che il segmento<br />
che unisce due vertici opposti di un paral<strong>le</strong>logramma, cioè la diagona<strong>le</strong>, viene chiamata da<br />
Euclide “diametro”, termine utilizzato anche da Platone nei suoi dialoghi. Il termine<br />
“trapezio”, che pure compare nel<strong>le</strong> definizioni, non lo ritroviamo in alcuna proposizione,<br />
mentre nessuna menzione viene fatta del GHOWRLGH (un quadrilatero dal classico profilo “ad<br />
aquilone”, formato da due triangoli isosceli con la stessa base uniti per la base).<br />
Riassumendo la terminologia utilizzata riguardo ai quadrilateri, abbiamo che:<br />
- un quadrilatero con una coppia di lati paral<strong>le</strong>li si chiama WUDSH]LR;<br />
- un quadrilatero con due coppie di lati paral<strong>le</strong>li si chiama SDUDOOHORJUDPPD;<br />
- un quadrilatero con <strong>le</strong> due coppie di lati adiacenti uguali si chiama GHOWRLGH;<br />
- un quadrilatero con tutti i lati uguali si chiama URPER;<br />
- un quadrilatero con tutti gli angoli uguali a un angolo retto si chiama UHWWDQJROR;<br />
- un quadrilatero che è sia rombo che rettangolo si chiama TXDGUDWR.<br />
8Q FULWHULR SHU ULFRQRVFHUH XQ SDUDOOHORJUDPPD<br />
La proposizione 33, sebbene non contenga esplicitamente il termine “paral<strong>le</strong>logramma”<br />
(che sarà introdotto solo nella successiva), è il primo teorema che incontriamo che riguarda<br />
tali quadrilateri. Si tratta di un criterio in base al qua<strong>le</strong> possiamo affermare che un<br />
quadrilatero avente una coppia di lati opposti uguali e paral<strong>le</strong>li è un paral<strong>le</strong>logramma.<br />
L’enunciato della proposizione 33 è il seguente:<br />
5HWWH FKH FRQJLXQJDQR GDOOD VWHVVD SDUWH UHWWH XJXDOL H SDUDOOHOH VRQR DQFKHVVH XJXDOL<br />
H SDUDOOHOH<br />
In termini di paral<strong>le</strong>logrammi possiamo esprimere questa<br />
proposizione in forma di criterio per stabilire se un certo<br />
quadrilatero è un paral<strong>le</strong>logramma, cioè: XQ TXDGULODWHUR<br />
DYHQWH XQD FRSSLD GL ODWL XJXDOL H SDUDOOHOL q XQ<br />
SDUDOOHORJUDPPD (in realtà la proposizione 33 dice<br />
qualcosa in più, dato che nella definizione di<br />
paral<strong>le</strong>logramma c’è solo il paral<strong>le</strong>lismo ma non<br />
l’uguaglianza dei lati opposti). Per la dimostrazione<br />
facciamo riferimento alla Figura 8. Siano $% e &' due<br />
segmenti uguali e paral<strong>le</strong>li. La diagona<strong>le</strong> %& è una<br />
trasversa<strong>le</strong> che taglia <strong>le</strong> due <strong>rette</strong> paral<strong>le</strong><strong>le</strong> $% e &', pertanto gli angoli alterni interni<br />
$ % & ˆ e % &'<br />
ˆ sono uguali. Dunque, i triangoli $%& e %&' sono uguali in base al primo<br />
criterio. Come conseguenza di ciò: $& = %' (che è la prima parte della tesi) e<br />
$ &ˆ<br />
% = &%<br />
ˆ'<br />
perché e<strong>le</strong>menti corrispondenti in triangoli uguali. Ma $ &ˆ<br />
% e &% ' ˆ sono<br />
15<br />
)LJXUD &ULWHULR SHU ULFRQRVFHUH<br />
XQ SDUDOOHORJUDPPD