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JACK WHYTE Le cronache di Camelot V
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Il termine “finzione storica” i
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La leggenda della pietra caduta dal
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LIBRO PRIMO L'INVASIONE
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materializzarsi dalla nuda roccia.
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arcollò e si abbatté sul fianco,
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viaggio. Grazie a Dio ripresi conos
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passare del tempo, invece, mi accor
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preferisco non pensarci neppure, ad
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prima volta? Avevo circa tredici an
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Mi feci dei nuovi amici lì, un rag
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portandola via. Avevano perso ogni
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trovai addormentato, disteso sulla
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africane non si fanno illusioni sul
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una campagna militare, ma quando mi
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senza vedermi, il pensiero rivolto
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ignorare l'oggetto reale dei miei p
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sprecato, e rimasi con sole cinque
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volava da qualche parte nella luce
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«Non puoi resistere ancora un'ora?
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Capii l'allusione e scossi la testa
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era palesemente voluto dal fato. Il
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Trascorsi molte ore in silenzio pas
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nella loro manutenzione, nel pattug
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Il Vallo di Adriano, 367 Era il suo
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verso la torre. In una notte come q
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più vicine a Galliface, ma a ovest
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da un gruppo di uomini su carri - c
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sentivano l'odore del sangue e vole
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Lo guardai sorpreso. Non aveva molt
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Apparentemente soddisfatto di quell
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III Mi duole ammetterlo, ma anche o
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di tutto ciò. All'inizio ebbe una
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Il primo gruppo che aveva scoperto
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«Ci sono migliaia di nemici a culo
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loro. Nel giro di cinque minuti ero
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nascondersi quando arrivavamo. Una
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tempo non lucidato. Le nostre tunic
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l'ostilità e il sospetto negli sgu
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giro. Mi chiesi quali sarebbero sta
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Britannico mi sorrise, un sorriso d
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Terzio Lucca era un bell'uomo di ne
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«La difesa di Giuliano è stata la
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era rivolto a Britannico. «È mio
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A giovane ammiccò. «Sì, tribuno.
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condannati come disertori un anno f
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documento che aveva portato con la
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Non mi mossi. Non era ancora finita
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irritata, ma di una vipera aveva an
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Ricostruì e fortificò un certo nu
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pozione. Poi, quando aveva finito,
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Junior, il figlio minore di un ramo
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«Certo. A te no? Era magnifica. Se
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Chi sa quante altre ce ne sono come
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furono molto lenti. Ma ben presto c
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VI. La fucina di mio nonno - ora mi
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«Cosa te ne importa?» L'uomo fece
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Pensavo che allora non ti sarebbe i
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piegato e sbriciolato intorno ai ch
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«Benvenuto nella nostra fucina. Po
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con quell'uomo, ma Equo mi rassicur
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innamorato. L'avevi incontrata a un
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necessità se mai avessi incontrato
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sputò e si girò di fronte alle se
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«In questo momento, due al giorno.
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armi alla guarnigione locale.
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mentre guardavo quel pezzo di armat
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di sopra e poi fuori dalla fucina,
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VIII. «Quanto era grave quella tua
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di puttana l'ha scagliata dal basso
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coscienziosamente la porta alle mie
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mia stessa voce. «Equo tornerà pr
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sensazione inusuale, piacevole, in
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«Lasciare quel bruto. E dove potre
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Giacevo godendo le sensazioni che p
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Lei mi guardava con gli occhi bassi
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Anche Febe se ne andò dopo una set
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«Per l'amor di Dio, generale, non
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dell'esercito riusciranno a far usc
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«È vero, e poi sono morti. Necess
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Lo guardai diritto negli occhi. «N
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«Non per me.» «Solo perché sei
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Scossi la testa. «Quali piani, com
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«Umnace,» disse, «tribuno nella
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che avevano puntato contro di lui s
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itorno ai vecchi culti. Gli abitant
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Lo fissai scuotendo la testa. «Non
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dire?» Mi fissò e mi rispose: «N
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durezza del metallo. I fuochi con c
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l'intersezione. La pallida luce del
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«Larte e Pettore, andate su a vede
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XI. La madre del mio servo morì ci
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«No. Fare l'argentiere è un'arte
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vino e ci guardò dentro, poi si al
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è profonda e aspra, ma non sono ma
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«Dai suoi propri eccessi.» «Ma n
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farlo entrare. Vidi immediatamente
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posso portarmi appresso la famiglia
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XII. Negli anni che seguirono la ca
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nell'arte celtica. Per bilanciare l
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mia irrefrenabile ilarità e l'incr
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«Cosa ne farai?» «Di cosa, delle
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oggi.» «E perché lo ha fatto?»
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XIII. La vecchiaia è un fenomeno a
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prestadenaro. Ha una grande villa a
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tavolo. Alzai gli occhi e guardai l
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dall'altra parte del cortile. Erano
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peggiore figlio di puttana di tutta
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Non avrebbe potuto scegliere una fr
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mettendomi di nuovo fra lui e il ta
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suo calore era sparita. Camminai le
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«Oh, anche loro hanno dei valori.
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XIV. Ero stato parzialmente corrett
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la storia. Feci una smorfia. «Dire
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Si alzò bruscamente. «Ce ne siamo
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la mia sola speranza di salvare qua
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avevano visitato la mia casa e che
- Page 237 and 238: «Febe? Cosa vuoi dire?» «Passera
- Page 239 and 240: aveva buttato le braccia al collo i
- Page 241 and 242: abbassare in modo da potermi baciar
- Page 243 and 244: XV. Ero a due giorni di distanza da
- Page 245 and 246: con molta più attenzione e non sog
- Page 247 and 248: il manipolo che stava già iniziand
- Page 249 and 250: vicolo che una via, ma era ben illu
- Page 251 and 252: terrore. Tolsi il coltello e gli sc
- Page 253 and 254: Poi, quando l'inchiesta fu finita,
- Page 255 and 256: stanza un improvviso silenzio cadde
- Page 257 and 258: dubbi. Anche se parlava di lei con
- Page 259 and 260: XVI. La villa che Quinto Varo defin
- Page 261 and 262: sia inespugnabile? Certo non temete
- Page 263 and 264: pallido, dorato nettare delle zone
- Page 265 and 266: avessi il tempo di realizzare che q
- Page 267 and 268: E quando lo feci scoprii che era an
- Page 269 and 270: noi quattro, Quinto, Veronica, Luce
- Page 271 and 272: «Eri triste quando hai visto che n
- Page 273 and 274: estare lì tutta la notte per avere
- Page 275 and 276: diciassette anni quando fu ucciso d
- Page 277 and 278: dire tutto questo a Gaio.» Guardò
- Page 279 and 280: «Intendi crudo, come non cotto?»
- Page 281 and 282: «Sì, la mancanza di... è questo
- Page 283 and 284: «Non ne ho idea. Dev'essere stato
- Page 285 and 286: affatto di quella conversazione a t
- Page 287: forgia finché fui certo che sapeva
- Page 291 and 292: Mi avviai a eseguire la morbida man
- Page 293 and 294: Alla fine tra sorrisi e saluti lasc
- Page 295 and 296: Il cesto conteneva una varietà di
- Page 297 and 298: «Posso chiederti di spiegarti?»
- Page 299 and 300: Sorrisi. «Bene, perché no?» «Pe
- Page 301 and 302: Stavo ribollendo per l'eccitazione.
- Page 303 and 304: sorprese e non mi sembrò degno di
- Page 305 and 306: tendaggi alle finestre e i tappeti
- Page 307 and 308: saputo che sapevano produrre vini s
- Page 309 and 310: verso una pila di lingotti coperti
- Page 311 and 312: Non che faccia differenza» si affr
- Page 313 and 314: «Vai avanti, finisci.» Di nuovo l
- Page 315 and 316: fossero, anche se le ho poi conosci
- Page 317 and 318: «No! No! Ti ringrazio per la tua p
- Page 319 and 320: delusione e depressione. Guardai i
- Page 321 and 322: e io credo a lui. Quando mi conduss
- Page 323 and 324: Mormorai una maledizione, scrutando
- Page 325 and 326: solo chiedendomi come puoi capire s
- Page 327 and 328: pantaloni di pelle da legionario so
- Page 329 and 330: «A che distanza sono dalla circonf
- Page 331 and 332: vanghe e dissotterreremo le uova de
- Page 333 and 334: Tuttavia, pur sapendo quello che sa
- Page 335 and 336: fissando le nuvole. D'un tratto avv
- Page 337 and 338: e si addormentò profondamente. Asp
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desidero essere tragica.» La bacia
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approverebbe?» «Assolutamente, è
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possibile, Luceia.» «Allora perch
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pensieri correvano a separare i sog
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XXI. Nel mese seguente Luceia fu mo
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meschino, e costrinsi i muscoli del
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una tribù di notevoli nipoti, che
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ferro con cui è stata forgiata la
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senza consultarti. L'ho fatto impul
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faremo è controllare il loro umore
- Page 359 and 360:
ambini, e lei non si era mai lament
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asso, nemmeno durante l'invasione,
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«Ma...» mi interruppi. «Ma cosa?
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speranza! Quando ti aspetti che le
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XXII. Gaio era a casa già da due s
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Costantinopoli. Forse in tutti e du
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cose.» «Oh» dissi. «Bene, quest
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ho già avuto risposta da emissari
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Scriveva i suoi pensieri e le sue t
- Page 377 and 378:
iferimento, non importa se indirett
- Page 379 and 380:
Si era preso la libertà di informa
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anche reclutato gli altri compagni
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ichiamo di Seneca presso la corte i
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nota del legato Cicerone. Era un in
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che pensavo che ne avrebbe staccato
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pugnalata. “Liberati anche della
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di lampade a olio e dal braciere ac
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imordergli da allora e adesso chied
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«Da quanto ho sentito, perché com
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Non ero arrabbiato con Antonio, ma
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XXIV. I festeggiamenti per il matri
- Page 401 and 402:
attività marittime li rendessero n
- Page 403 and 404:
Passai mentalmente in rivista il gr
- Page 405 and 406:
frustrato. «Non è colpa della mar
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neppure del suo distretto.» Antoni
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guardavano, come se avesse voluto s
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popolazione di cui ha parlato Anton
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comportavano come macchine e non co
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XXV. Mi alzai, massaggiandomi le na
- Page 417 and 418:
Rimasi a guardarlo mentre si allont
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di sopravvivenza. La stiamo pianifi
- Page 421 and 422:
Antonio, ora nel ruolo del legato C
- Page 423 and 424:
Sapevamo di poter misurare il tempo
- Page 425 and 426:
vantaggi dell'acqua calda, della nu
- Page 427 and 428:
distratto, come avrai notato.» Sor
- Page 429 and 430:
diceva che era impossibile. Tutto d
- Page 431 and 432:
«Lo sono adesso, Gaio. Ma sono cad
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Lo rimisi a terra e insieme rimanem
- Page 435 and 436:
XXVII. Il cervo era magnifico, snel
- Page 437 and 438:
soddisfatto di cavalcarle accanto,
- Page 439 and 440:
noi guardiamo loro.» «Vuoi dire c
- Page 441 and 442:
sentire la sua forza. «Non lo so p
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operazione potrebbe essere un addes
- Page 445 and 446:
«No.» Risi. «Ci è caduta da sol
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uciarlo in una pira mostruosa sopra
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nella Gallia meridionale. Sapevamo
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terra per anni. Ho dovuto lavarle p
- Page 453 and 454:
La guardai allontanarsi verso casa,
- Page 455 and 456:
qualche sguardo tra noi, nessuno co
- Page 457 and 458:
Fu la volta di Gaio di interrompere
- Page 459 and 460:
«Anche i Franchi, adesso?» La voc
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«La Chiesa ha molti occhi e orecch
- Page 463 and 464:
motivo più di me per agitarti!»
- Page 465 and 466:
dice che aspetta un bambino. È un
- Page 467 and 468:
il nome del suo creatore e la sua s
- Page 469 and 470:
«Sì. Perché?» «Puoi lanciarlo
- Page 471 and 472:
A quel proposito gli risposi con fe
- Page 473 and 474:
sarei tentato di dire che ti stai c
- Page 475 and 476:
innovare il vecchio forte sulla col
- Page 477 and 478:
ferro. Ormai avevo molti apprendist
- Page 479 and 480:
era passata inosservata. Le forze l
- Page 481 and 482:
eccitazione, desiderio di sangue e
- Page 483 and 484:
XXX. Due giorni dopo, un pomeriggio
- Page 485 and 486:
nella bocca aperta in un ghigno mi
- Page 487 and 488:
in una mano e un pugnale nell'altra
- Page 489 and 490:
portarli fino ai covoni di fieno e
- Page 491 and 492:
addrizzò completamente e mi guard
- Page 493 and 494:
marchio. Cesario Claudio Seneca.»
- Page 495 and 496:
proprio dirlo.» Tornò al banco e
- Page 497 and 498:
paglia. In seguito li seppellirò.
- Page 499 and 500:
seduto qui mentre tu mi butti addos
- Page 501 and 502:
«Oh, sì, ce l'ha.» Tarpone parl
- Page 503 and 504:
l'occasione di liberarsi del suo gr
- Page 505 and 506:
e mi ero meritato la gratitudine, s
- Page 507 and 508:
per tutto l'anno dal non compianto
- Page 509 and 510:
«E cioè?» Guardai Equo, sulla cu
- Page 511 and 512:
«Ah!» L'interiezione conteneva un
- Page 513 and 514:
assicurati che passi ore appeso con
- Page 515 and 516:
accompagnarci all'incontro con re U
- Page 517 and 518:
allontanavano digradando oltre il v
- Page 519 and 520:
conservava ancora un aspetto milita
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lungo i miei confini. Perché?» Ga
- Page 523 and 524:
Varro lo conoscevo. Ma non conoscev
- Page 525 and 526:
della nostra storia.» «Ma... tutt
- Page 527 and 528:
fuoco. Ci fu un silenzio stupito e
- Page 529 and 530:
agazzo.» «Quattro imperatori.» I
- Page 531 and 532:
«Mmm.» Mi riservai di esprimere u
- Page 533 and 534:
«I loro, ovviamente.» Mi guardò
- Page 535 and 536:
viso di Febe e riuscii a soffocare
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grigia e zoppo. Questo ti ricorda q
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Ho anche abusato della mia posizion
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di te. Se avessi semplicemente volu
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aveva lo scudo. La faccenda sarebbe
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verso il luogo dove avevamo lasciat
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presidiato degli avamposti sulla st
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«Sì, Gaio. Voglio dire!» Non riu
- Page 551 and 552:
L'esercito romano Nota dell'autore
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ispondevano al primus pilus in mate
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Molti dei nomi usati per i personag