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Bollettino Informativo<br />
N. 44 - Ottobre-Dicembre 2011<br />
SPORT<br />
Inizio dell’attività sportiva nazionale<br />
inizio dell’attività sportiva dei sordi italiani in campo nazio-<br />
L’ nale, ovvero i campionati di categoria, avvenne nel 1926,<br />
quando fu disputato un improvvisato campionato italiano di ciclismo,<br />
di cui l’albo d’oro dello Sport Silenzioso conserva i risultati:<br />
1° Cermesoni, 2° De Francisci, 3° Arduino nel 1926 e poi, nel secondo<br />
campionato italiano di ciclismo disputatosi nel 1927, riconfermato<br />
1° Cermesoni, quindi 2° Colombo e 3° De Francisci), ma<br />
nessuna cronaca è reperibile dei due eventi. La sperimentazione<br />
del campionato italiano di ciclismo si interruppe al secondo anno<br />
e riprese solo oltre venti anni più tardi, dopo la tragedia della seconda<br />
Guerra mondiale, nel 1948.<br />
Il lodevole e instancabile lavoro compiuto da Emidio Pacenza per<br />
portare gli atleti italiani ai Giochi Internazionali di Amsterdam<br />
1928 non fu coronata da successo, soprattutto perché mancava, allora,<br />
un’organizzazione nazionale dello sport silenzioso che nacque<br />
solo nel 1929 e fu chiamato Comitato Sport Silenzioso d‘Italia<br />
(CSSI).<br />
E’ tuttavia significativo che solo un anno dopo la fondazione della<br />
Silenziosa milanese, capostipite delle attuali società sportive silenziose,<br />
oggi almeno una in ogni provincia italiana, già molti appassionati<br />
di sport aderirono a formare il consiglio direttivo di quella<br />
società. I mezzi finanziari e le prospettive conseguenti non erano<br />
certo floridi, ma era tenace la volontà e la certezza che la pratica<br />
agonistica servisse a «…balzare alla luce del sole e vivere una vita<br />
di moto, di lavoro e di perfezionamento morale...», come ha lasciato<br />
scritto lo stesso Pacenza, il quale ha rivelato doti culturali<br />
eccezionali, considerato che all’inizio del secolo scorso la maggioranza<br />
della popolazione, e la quasi totalità dei sordomuti, era<br />
analfabeta.<br />
L‘organizzazione sportiva nazionale, che inizialmente si chiamò<br />
Comitato Sportivo Sordomuti Italiani, sorse nel 1929 per inizia-<br />
l giorno 10 del mese di maggio<br />
«I1925, alla scuola comunale «Giulio<br />
Tarra», in un salone gentilmente concesso,<br />
ha avuto luogo la prima riunione degli<br />
audaci iniziatori per la formazione di<br />
una Società Sportiva fra i sordomuti di<br />
<strong>Milano</strong>, con a capo il sordo parlante<br />
Emidio Pacenza, l’ispiratore di questa<br />
iniziativa.<br />
... Infine il sig. Pacenza, ringraziando il<br />
sig. rag. De Blasio, che gli aveva offerto<br />
la sua collaborazione in qualità di Direttore<br />
Tecnico e come consulente, propone<br />
all’Assemblea la costituzione del sodalizio,<br />
perché la nuova generazione possa<br />
comprendere come ai sordomuti non<br />
manchi il senso del patriottismo e con il<br />
mostrare alla Patria sordomuti degni e virilmente<br />
educati attraverso le sane discipline<br />
sportive: e prega l’Assemblea di<br />
approvare il primo articolo dello Statuto<br />
che suona così:<br />
Emidio Pacenza, fondatore della Silenziosa<br />
e la storica bandiera del sodalizio milanese<br />
Ufficialmente «Prima società sportiva fra sordi in Italia»<br />
Art. 1 – E’ costituita in <strong>Milano</strong> una Società<br />
Sportiva denominata “Silenziosa”<br />
allo scopo di diffondere l’Educazione fisico-morale<br />
e i sani esercizi sportivi fra i<br />
sordomuti».<br />
I presenti approvano solennemente».<br />
(dal verbale della 1a Assemblea della<br />
S.S.Silenziosa di <strong>Milano</strong>)<br />
ma…<br />
«Non basta <strong>Milano</strong> ad avere lo sport fra i<br />
sordomuti, e voi dovete affiancarmi …<br />
Se vedremo sorgere in altre città lo sport<br />
fra i sordomuti, allora potremo essere sicuri<br />
di formare una squadra nazionale<br />
per metterci contro i sordomuti dell’estero,<br />
che nello sport sono nel massimo<br />
splendore».<br />
(dalla relazione di Emidio Pacenza alla<br />
2a Assemblea della S.S.Silenziosa di <strong>Milano</strong>,<br />
il 14/6/1925)<br />
tiva di Emidio Pacenza, ed ebbe sede in un modesto locale di Via<br />
Piave a <strong>Milano</strong>, mentre la Società Sportiva Silenziosa, pure questa<br />
guidata dal dinamico Emidio, si trovava in un altro locale cittadino<br />
in via Panfilo Castaldi.<br />
La costituzione del Comitato - composto di personaggi generosi,<br />
che affidarono la direzione allo stesso Pacenza - si era resa necessaria<br />
per la partecipazione alla gara internazionale di calcio<br />
fra Italia e Svizzera, disputata appunto quell’anno, il 1° aprile<br />
1929. La gara, Italia-Svizzera, si disputò sul campo dell’Arena<br />
Civica, dove a quel tempo giocava l’Ambrosiana, come allora si<br />
chiamava l’Inter del grande Meazza.<br />
Dante Fontana, un “pilastro” della squadra di<br />
calcio e anche, con Pacenza, fondatore della<br />
Silenziosa