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8 Poschiavo - 22 marzo 2012 No. 12 CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA La PiB guarda al futuro con rinnovato slancio! Una decisione sofferta, quella del comitato e della redattrice, ma che rappresentava l’unica via per uscire dalla situazione di stallo che si era venuta a creare. Immediata la reazione dei presidenti e comitati delle sezioni più numerose, che hanno immediatamente compreso che se si desiderava salvare la PiB era necessaria una riorganizzazione interna. L’impossibilità di trovare persone disposte a ricoprire le cariche vacanti nel comitato centrale e la volontà di coinvolgere maggiormente i valposchiavini costretti a lasciare la propria terra per motivi di lavoro o studio, sono state le basi su cui si è lavorato, con successo, per plasmare una nuova PiB capace di guardare al futuro con rinnovato slancio. Sciolto il comitato centrale, più responsabilità per le singole sezioni L’impossibilità di trovare sostituti disposti ad assumersi l’onore di presiedere il comitato centrale, ha spinto i presidenti delle varie sezioni – supportati dai membri dei relativi comitati – nonché le cariche centrali dimissionarie a valutare l’effettiva necessità di disporre di tale organo da contrapporsi allo scioglimento completo del sodalizio. Al termine d’intense discussioni e riflessioni, si è giunti alla conclusione che la PiB sarebbe potuta sopravvivere alle sfide del futuro esclusivamente se le società che contano il maggior numero di iscritti si fossero prese maggiori responsabilità, ricoprendo quegli incarichi che sino ad oggi erano demandati al comitato centrale. Particolare attenzione è stata posta sulla necessità di continuare a poter disporre di un organo ufficiale proprio, nonché l’imperativo di mantenere vivo l’incontro estivo di Cavaglia. Una sfida importante che però non ha spaventato i vertici delle sezioni maggiori che hanno accettato di buon grado le nuove mansioni salvando così di fatto il sodalizio. «Al fagot» quale mezzo per mantenere saldi i rapporti tra sezioni e salvaguardare lo spirito d’appartenenza Le dimissioni della redattrice responsabile de «Al fagot», Cristina Künzli-Costa che per anni ha messo a disposizione volontariamente tante energie e molto del suo tempo libero, sono servite da spunto per valutare l’effettiva necessità e la relativa importanza del possedere un organo di comunicazione proprio all’interno della PiB. La valutazione che ne è scaturita ha immediatamente evidenziato il ruolo de «Al fagot» quale collante per mantenere saldi i rapporti tra i soci delle varie sezioni, nonché rendere partecipe la popolazione della Valposchiavo di quanto accade oltre Bernina. Anche la formula cartacea si è rilevata l’unica sostenibile, un eventuale Signora cerca lavoro in Valle di Poschiavo, anche badante oppure cameriera ai piani. Informazioni +39 320 70 29 584 passaggio a internet avrebbe escluso a priori una fascia di membri che hanno fatto la storia del sodalizio, nonché si sarebbe rischiato di divenire dispersivi rischiando di annullare lo scopo effettivo della pubblicazione. Il vantaggio del recapitare a domicilio con scadenza regolare una pubblicazione è stata valutata come un enorme stimolo alla lettura e alla conseguente salvaguardia di quel senso di appartenenza a una grande famiglia. Valori che sono le fondamenta su cui si basa l’esistenza della stessa PiB. Questa volta a fare la propria parte, oltre alle sezioni più grandi e a quelle volonterose, è stata chiamata anche la Valposchiavo, che non di rado vive di luce riflessa grazie alle manifestazioni organizzate dalla PiB. Un obbligo d’innanzi al quale anche la Tipografia Menghini non ha potuto sottrarsi, prendendosi carico di organizzare e gestire la redazione – che verrà gestita in collaborazione con responsabile demandato annualmente dalla stessa PiB –, la distribuzione nonché l’intero onere finanziario. Nei prossimi giorni, quindi, sarà recapitato a casa d’ogni membro delle singole sezioni e a tutti gli abbonati esterni la prima edizione realizzata con questa formula. Va da sé che, per mantenere gli abituali termini redazionali, i contenuti saranno un po’ meno ricchi del solito in quanto al momento di far partire le macchine da stampa non si era ancora tenuta l’assemblea generale che avrebbe indicato la direzione verso la quale si sarebbe mossa la PiB, illustrata in queste righe. Ma per il futuro le idee per rendere ancor più attraenti i contenuto de «Al fagot» non mancano. Da non perdere già da questa edizione gli scritti della giovane studente Simona Passini, che si è messa a disposizione per curare la rubrica «Valposchiavini nel mondo», nonché i soliti interessanti contributi provenienti dalle sezione per i quali ringraziamo di cuore tutti i corrispondenti. I «Pusc’ciavin in Bulgia» continueranno a festeggiare a Cavaglia Particolarmente gradito a tutti i membri della PiB, la «pulentada a Cavaglia» è stata un punto importante su cui chinarsi durante il processo di riorganizzazione. Consci che l’appuntamento non poteva venir eliminato dal calendario degli eventi, si è deciso di costituire un gruppo apposito che, d’anno in anno, s’impegnerà per organizzare e mantenere vivo questo incontro conviviale. Immediatamente attivatosi, questo gruppo, è già in piena attività per gettare le basi di una festa che mai come quest’anno avrà un significato tanto particolare, ovvero un segnale forte sulla volontà di mantenere viva la PiB e contemporaneamente una dimostrazione di quanto l’amore per la propria terra natia sia radicato nei valposchiavini sparsi per tutti il mondo. Considerati i presupposti e l’entusiasmo con cui le varie sezioni hanno aderito alla riorganizzazione della «Sucietà Pusc’ciavin in Bulgia», a cui andranno aggiunte diverse novità già in cantiere, si può affermare con certezza che si sono veramente gettate le basi per guardare al futuro con ritrovato ottimismo. viaggi in tutto il mondo, sconti per prenotazioni anticipate, bambini gratis, a richiesta preventivi online, viaggi di nozze, trasferimenti personali per gli aeroporti di bergamo orio al serio e di milano, biglietti per eventi: concerti, mostre.... Tutte le vacanze del mondo. orari di apertura: dal lunedì al venerdì 09.00-12.00 / 15.00-19.00 sabato 09.00-12.00 / 15.00-17.00 Palazzo Salis a Coira: l’«Altes Gebäu» torna agli antichi splendori Dopo un intervento di restauro durato tre anni, l’«Altes Gebäu» sulla Poststrasse a Coira ha ritrovato tutta la sua magnificenza. Il ripristino di questa residenza di pregio storico è stato commissionato e finanziato dalla Banca Cantonale Grigione in qualità di proprietaria dell’immobile. A partire da aprile, l’edificio tornerà ad essere la sede del Tribunale cantonale. Al termine di tre anni di impegnativi lavori di ristrutturazione e restauro, l’antico palazzo di Pietro Salis detto l’Inviato, risalente al 1727, apre in questi giorni per breve tempo le sue porte al pubblico. La Banca Cantonale Grigione, proprietaria dell’immobile, ha messo a disposizione per l’intervento di recupero un importo di nove milioni di franchi; ulteriori 400’000 franchi necessari per l’installazione di dispositivi di sicurezza e sistemi informatici sono stati stanziati dal Cantone. Il CEO Alois Vinzens ha dichiarato al riguardo: «Siamo convinti che si tratti di un valido investimento. La conservazione di questo edificio di importanza storica, che è parte integrante del nostro patrimonio culturale, giustifica le spese sostenute». Eduard Gasser, membro della Direzione generale e massimo responsabile per i lavori edili della Banca, ritiene che il recupero dell’«Altes Gebäu» abbia rappresentato un’impresa fuori dal comune. «Questo risultato è l’espressione della bravura artigianale di tutte le maestranze coinvolte e il frutto di una stretta collaborazione interdipartimentale in ciascuna fase dei lavori». Un dettagliato piano di restauro L’intervento di conservazione di questo prestigioso edificio, inteso a renderlo fruibile alle generazioni future, ha richiesto onerosi lavori di manutenzione e cure costanti. Tra il 1998 e il 1999, gli esterni del palazzo sono stati ristrutturati sotto la direzione dello studio di architettura Fontana & Partner AG. Nel 2006 la BCG ha affidato alla medesima ditta la stesura di un progetto di conservazione e restauro per l’intero edificio. Nel settembre 2009 sono iniziati i lavori. Complessi lavori interni In ottemperanza alle rigorose disposizioni in materia di conservazione dei beni ambientali e allo scopo di abbattere le barriere architettoniche, la ristrutturazione degli interni ha compreso la realizzazione di un ascensore nonché di un elevatore e un bagno per disabili. È stato inoltre installato un impianto di riscaldamento a gas e sono stati completamente messi a nuovo il sistema elettrico e i servizi igienici. L’esigenza di usufruire di un edificio al passo con i tempi ha altresì richiesto la predisposizione di allacciamenti informatici tramite prese da pavimento in tutte le sale al piano terra e nei due piani superiori. Per poter installare tali impianti, tutti i listelli del parquet sono stati smontati e quindi rimontati. Per creare un alloggiamento per i cavi, è stato inoltre necessario rimuovere e successivamente reinserire 35 tonnellate di ghiaia di riempimento tra le travi in legno. Rispetto della stratificazione storica Nel corso dellaristrutturazione ci si è dovuti confrontare con il diverso stato di conservazione degli ambienti della La Fondazione Stavros S. Niarchos assegna contributi Anche quest’anno il Consiglio di fondazione della Fondazione Stavros S. Niarchos si è occupato delle domande di contributo per progetti nei settori cultura, scienza e socialità. Circa 50 progetti vengono sostenuti con un contributo finanziario. La Fondazione, istituita nel 2000, ha quale scopo il sostegno finanziario annuale a progetti nel Cantone dei Grigioni, nonché a istituzioni grigionesi attive nei settori corrispondenti allo scopo della fondazione. Del Consiglio di fondazione fanno parte Philip Niarchos (presidente), Spyros Niarchos, Alois Jurt, avvocato, Barbara Janom Steiner, Presidente del Governo del Cantone dei Grigioni, e Barbara Gabrielli, responsabile dell’Ufficio della cultura dei Grigioni. Il Consiglio di fondazione si riunisce in seduta ogni primavera per trattare le proposte di progetto. Anche per la seduta di quest’anno sono stati inoltrati numerosi progetti interessanti e innovativi. Grazie al grande impegno della famiglia Niarchos, su 139 domande complessive circa 50 progetti hanno potuto essere sostenuti con un contributo finanziario. La Fondazione Stavros S. Niarchos è di grande importanza per i Grigioni, considerato che con il suo aiuto possono essere ulteriormente sostenuti progetti di grande valore. AMPIE SALE CLIMATIZZATE PER MATRIMONI, COSCRITTI E CENE AZIENDALI SALONE CON CAPIENZA 250 PERSONE Viale Italia, 87 - Tirano - SO - Tel. +39 0342 .701.255 - Fax +39 0342.711.567 CH - 7742 Poschiavo Tel. +41 81 844 01 96 Fax +41 81 844 01 86 info@chalet-poschiavo.ch www.chalet-poschiavo.ch Domenica sera e lunedì chiuso VENERDÌ E SABATO PESCE storica dimora. Laddove possibile, i soffitti in stucco sono stati riportati ai cromatismi dell’epoca. La pannellatura in legno delle pareti al piano terra, lisciviata verso la fine degli anni Cinquanta, è stata verniciata con gommalacca in toni tendenti al rosso per rispettarne l’aspetto originale. I tavolati del primo piano, che avevano mantenuto gli strati di colore precedenti, sono stati riverniciati. La tromba delle scale e le sale aperte a essa attigue hanno mantenuto la gamma cromatica di fine Ottocento. Visita guidata al Palazzo Dal 20 al 25 marzo 2012 sarà possibile ammirare l’«Altes Gebäu» riportato ai fasti di un tempo, prima che torni ad ospitare il Tribunale cantonale. Le visite sono organizzate da Coira Turismo su incarico della Banca Cantonale Grigione. Il numero di posti disponibili è limitato per cui è necessario iscriversi. Maggiori informazioni su www.gkb. ch/altesgebaeu. Aperto da lunedì a sabato 5.30-20.30 (su riservazione 24.00) DOMENICA CHIUSO (aperto su riservazione) WIRELESS ACCESS POINT GRATUITO Echo Link No. 274 535 PASQUA 2012 Voul-au-vent di pesce su letto di verdure miste alla griglia Risottino agli asparagi Capretto del paese alle erbe Scaloppine di capriolo ai finferli Contorni Terrina di yogurt con fragole fresche Caffè e colomba Fr. 55.– a persona bevande escluse Bambini 0-4 anni gratis – 5-8 anni 50% La prenotazione è gradita Il team Chalet vi aspetta e vi augura una Buona Pasqua MARZO MESE DEL PESCE € 32,00 SALMONE MARINATO ALL’ANETO INSALATA DI POLIPO FRITTELLE DI BIANCHETTI PESCE SPADA AFFUMICATO TOAST E BURRO AROMATIZZATO TAGLIOLINI FRESCHI ALLA CHITARRA CON SEPPIA GAMBERI E CAPESANTE GRIGLIATA MISTA DEL TIRRENO VERDERE AI FERRI PATATE FIAMMIFERO SPUMONE AL LEMONCINO VINO BIANCO • ACQUA • CAFFE’ È GRADITA LA PRENOTAZIONE • TEL. 0342-701255
Poschiavo - 22 marzo 2012 No. 12 Dopo una stagione quasi di rodaggio, Federico Lardi era chiamato a confermare la fiducia accordatagli da John Fust e dallo SC Langnau Tigers. Operazione che gli è riuscita in un crescendo di forma che solo un infortunio alla terz’ultima partita della Regular Season è riuscito a fermare. Unico difensore ad aver chiuso con un bilancio +/- positivo, il prossimo anno sarà chiamato ad ancora maggiori responsabilità. di ANTONIO PLATZ Nell’Emmenthal il nome di Federico Lardi è tutt’altro che sconosciuto ai tifosi e amanti del disco su ghiaccio. Giunto a Langnau nella stagione 2009-2010 è riuscito immediatamente a conquistarsi il favore dei tifosi e la fiducia del pubblico. Quella che si è appena conclusa, per lo meno per i Tigers, è stata una stagione di grande crescita per il talento di Le Prese. «Quest’ultima stagione – così si è espresso Federico Lardi da noi raggiunto telefonicamente – è stata quella che mi ha fatto crescere maggiormente. Ho giocato molto e mi sono preso sempre più responsabilità. Personalmente sono molto soddisfatto di quanto sono riuscito a raggiungere, anche se non nego vi sia stato molto rammarico per aver mancato con la squadra l’obiettivo dei Play Off». A proposito del tuo infortunio. Come va il ginocchio adesso? Molto meglio, grazie. Sto seguendo la riabilitazione e a giugno dovrei poter tornare sul ghiaccio per iniziare la preparazione. Sono molto soddisfatto dei miglioramenti che noto giorno dopo giorno e sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta nell’optare per un’operazione. Al termine della partita con lo Zugo, dopo un primo consulto medico mi era stato riferito che non avrei dovuto operare. Solo una mezza verità, come ho scoperto il giorno seguente dopo la consultazione col chirurgo ufficiale della squadra. Le possibilità che il legamento danneggiato tornasse da solo a cicatrizzarsi al suo posto erano di circa il 50%. Avrei dovuto attendere due mesi e qualora le cose non fossero andate come previsto avrei comunque dovuto andare S P O R T IL LANGNAU TIGERS SCOMMETTE ANCORA SUL VALPOSCHIAVINO FEDERICO LARDI Una stagione in forte crescita per il discatore valposchiavino sotto i ferri. Ho deciso di non attendere, anche perché così non rischiavo di perdere l’inizio della prossima stagione, che per me è particolarmente importante. Al termine di lunghe trattative e con in tasca una proposta arrivata dalla Leventina, hai comunque deciso di rinnovare per il Langnau. Quali sono le motivazioni che ti hanno convinto a rimanere nell’Emmenthal? Mi trovo molto bene qui a Langnau e il pubblico che ci segue è fantastico. Ogni nostro incontro casalingo è seguito dal vivo in media da più di 5’000 spettatori, cifre che fanno sognare società più ricche e blasonate della nostra. Ma naturalmente ciò non sarebbe stato sufficiente a trattenermi nel Canton Berna. Durante la stagione ho più volte discusso la mia posizione coi vertici della squadra e soprattutto con gli allenatori. Anche se non sono mancati momenti di tensione, in particolare con l’allenatore in seconda e responsabile della difesa Alex Reinhard, mi è sempre stato garantito che i Tigers credevano fortemente in me, e che per la prossima stagione s’intendeva investirmi di maggiori responsabilità. A un certo punto della stagione sembrava che l’idillio tra te e il Langnau si fosse rotto. Cos’è cambiato? Le cose non stanno quasi mai come le si percepiscono dall’esterno e soprattutto come le riportano i media. Sia gli allenatori, sia la società mi hanno sempre dimostrato fiducia e, dal canto mio, ho risposto impegnandomi al massimo sia in campo, sia in allenamento. Certo, dopo che la stagione scorsa avevamo raggiunto per la prima volta nella storia della società i Play Off, i nostri tifosi si aspettavano che riuscissimo a confermare il medesimo traguardo. La pressione negli spogliatoi è pertanto aumentata, particolarmente quanto più l’obiettivo si allontanava. Al contrario di quanto accaduto la scorsa stagione che giocavamo partita per partita, abbiamo iniziato a pensare costantemente a issarci sopra la linea rossa. Più lo facevamo e più la situazione ci sfuggiva di mano e la pressione saliva. Quando le cose non vanno come si crede dovrebbero andare, più vanno storte. In un simile contesto è inevitabile qualche malumore, ma mai niente di grave. Guardando alla stagione in maniera del tutto personale, ti senti soddisfatto di quanto sei riuscito a fare? Come non potrei esserlo. Ho giocato 48 partite di Regular Season e solo l’infortunio è riuscito a fermarmi. Più di me sono scesi in campo solo il difensore Lindemann e gli attaccanti Genazzi, Gerber, McLean, Moser e Haas. Inoltre sono stato l’unico difensore e tra i pochi di tutta la compagine a chiudere la stagione con un bilancio di punti in positivo. Personalmente credo di aver fatto un grande salto di qualità come mai mi era riuscito prima. Una sensazione che mi è stata confermata anche da tutto lo staff, tanto che per la prossima stagione sarò chiamato a prendermi maggiori responsabilità particolarmente nelle fasi di gioco più concitate dovute a un’inferiorità o superiorità numerica. Fra un impegno e l’altro hai avuto modo di seguire anche le gesta dell’HCP? Certo! Guardo sempre con interesse ciò che accade in Valposchiavo e ho appreso con piacere e anche un certo orgoglio che l’HCP è riuscito a conquistare per la seconda volta consecutiva a vincere il campionato di terza divisione del gruppo 1b. Inoltre mio padre mi ha tenuto infor- Festa sociale della Società Pescatori Poschiavo Sabato sera 10 marzo ha avuto luogo presso l’albergo Croce Bianca a Poschiavo l’annuale festa dei pescatori di Poschiavo, un sodalizio quello della SPP che festeggia i suoi 101 anni dalla fondazione. Molti i partecipanti, segno di un valore affettivo e di condivisione nei confronti del comitato e della SPP stessa, che negli ultimi tempi è stata impegnata in più occasioni alla salvaguardia e alla difesa del nostro patrimonio ittico. I punti forti della serata sono stati, la premiazione del concorso fotografico che ha registrato un invio di più di 250 foto, le scenette umoristiche in materia di pesca dei clown Dodo e Nana, la premiazione del pescatore dell’anno, e l’estrazione della ricca tombola. Il riconoscimento per il pesce di maggior dimensioni ha arriso a Michele Menghini con la pesca nel lago di Sils in Engadina di un salmerino canadese di 79 cm e un peso di 5.760 Kg. Le migliori fotografie sono state scattate per la categoria pesca dalla Signora Roberta Zanolari di Poschiavo e per i paesaggi dal Sig. Bruno Bächlin di Le Prese. La Società Pescatori di Poschiavo coglie l’occasione per ringraziare i gerenti e il personale dell’albergo Croce Bianca per l’ottima cena, i clown Dodo e Nana per le loro apprezzate scenette, tutti coloro che hanno inviato fotografie per il concorso fotografico, il musicista, le varie ditte che hanno offerto i premi della tombola e porge a tutti i migliori auguri di una proficua stagione di pesca e un caloroso arrivederci alla festa sociale 2013. Il comitato della SPP Foto Roberta Zanolari Michele Menghini vincitore del premio «Pescatore dell’anno 2011» Foto Bruno Bächlin mato su quanto accadeva intorno alla pista di Le Prese. Sono rimasto un po’ sorpreso, per contro, delle sconfitte che l’HCP ha dovuto incassare contro le vincenti degli altri gruppi. So però che per infortuni e assenze la squadra non ha potuto scendere in campo al completo e penso che ciò abbia pesato sulle prestazioni. Faccio comunque gli auguri a tutta la società per la bella stagione. Il mondo dello sport permette solo a pochi fuoriclasse di guadagnare tanto da poter guardare al dopo senza preoccupazioni finanziarie. Ci stai già pensando oppure è ancora troppo presto? Non è mai troppo presto. Personalmente mi sono già creato una buona base conseguendo la maturità a Davos. Poi però ho abbandonato gli studi per dedicarmi completamente al disco su ghiaccio. Dal prossimo autunno ho intenzione di iniziare, per quanto gli impegni sportivi me lo permetteranno, una formazione nel ramo de- Riflessione in merito alla «bugia della settimana» Stimato Signor Zampatti, Non voglio creare polemica perché di chi ne fa n’è pieno il mondo, ma la delusione per il suo articolo fuori posto non può essere ignorata. Non mi riferisco alla Sua correzione dell’articolista, il giudizio della partita rimane una cosa personale, ma al Suo ennesimo sottile tentativo di criticare la squadra e la società dell’Hockey Club Poschiavo. Non penso che una partita giocata ad alti ritmi e persa con un punteggio tennistico a causa di episodi singoli possa sminuire la stagione brillante della squadra e la serietà con cui la società lavora. Siamo una delle squadre più invidiate della Lega. La Società lavora da anni con passione e attaccamento ai colori del Poschiavo. I risultati sono il frutto di questo lavoro. La squadra ha vinto il campionato per due anni consecutivi, il settore giovanile sta crescendo, esiste un movimento seniori, corsi di pattinaggio per bambini, una scuola di pattinaggio artistico e un torneo amatori. Non dimenticando la 9 gli immobili. Se non avessi sfondato nel disco su ghiaccio ero già pronto a frequentare la facoltà d’ingegneria Edile presso l’ETH, cosa che adesso non ritengo più possibile, ma sto valutando alcune formazioni alternative che potrebbero riservarmi grandi soddisfazioni. A proposito di costruzioni, la prossima stagione potrete finalmente contare su un nuovo palazzetto del ghiaccio. Sì, a Langnau si sta per concretizzare un sogno che da troppo tempo giaceva nel cassetto. Grazie agli sforzi di diversi sponsor privati e pubblici questa primavera s’inizierà a gettare le basi per costruire la nuova pista che dovrebbe essere pronta in autunno. Proprio per questo motivo inizieremo la stagione con una serie di partite in trasferta per poi recuperare gli scontri casalinghi. Non vedo l’ora di poter giocare nella nuova struttura che promette d’essere molto più idonea alle nostre esigenze. Ma questa è musica del futuro. Per il momento auguriamo a Federico Lardi di riprendersi al meglio dal suo infortunio e dalla conseguente operazione, certi che durante la primavera e l’estate che verrà avremo occasione d’incontrarlo di persona nella sua bella Le Prese. costruzione di una pista artificiale e l’ingaggio da ben quattro anni di un allenatore professionista. Questi successi non sono arrivati per caso, ma grazie a tutte le persone che credono in questa grande famiglia. Tutti lavorano assiduamente per far crescere ancora di più la società e garantire un futuro al disco su ghiaccio in Valposchiavo. La storia del Club la fa chi si attacca alla maglia nei momenti difficili e chi sa gioire nei momenti di gloria e non chi critica in modo distruttivo e gratuito. Ci sono ancora tante cose da migliorare e in futuro siamo ben lieti di accogliere delle critiche costruttive al fine di far crescere il movimento hockeistico della Valle. Se vorrà contribuire alla causa dell’Hockey Club Poschiavo con dei consigli che provengono dalla Sua grande esperienza o con qualsiasi altro aiuto sarà sempre il benvenuto in questa grande famiglia. Sportivi saluti Luca Compagnoni, nuovo Traktor MOESA VOLLEY CAMPIONE TICINESE Storica vittoria in campionato per il Moesa Volley Venerdì scorso 16 marzo con una vittoria per 3 a 0 sul Gordola, si è concluso il campionato di seconda lega di pallavolo che ha consacrato, per la prima volta nella sua ancor giovane storia, il Moesa Volley quale vincitore e quindi neo campione ticinese di pallavolo della stagione 2011/12. Partite alla grande da subito già in autunno, le ragazze mesolcinesi, allenate da Salvatore Giampà e Domenico Grillo, hanno inanellato vittoria su vittoria e conquistato il titolo già con due giornate di anticipo. A fine campionato con 47 punti su 18 partite, con 50 set vinti rispetto ai soli 11 persi, e con sei punti di vantaggio sulla seconda classificata SG Lugano, le ragazze hanno dimostrato durante tutto l’arco della stagione una grande supremazia sia tecnica che tattica. Ora si presenta la possibilità di giocare i play off per la promozione in prima lega, anche se a inizio stagione non era l’obiettivo dichiarato della società. Prossimo importante appuntamento resta comunque la Coppa Ticino dove ci si aspetta un ulteriore exploit dalla forte squadra. Un titolo meritato per i due allenatori che con devozione e serietà si impegnano quasi giornalmente, e per il comitato che segue e sostiene con passione il percorso di tutte le sezioni, comprese quelle minori, dalla U10 in avanti, interessanti bacini per garantire continuità alla giovane società.
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