Scarica il romanzo pdf - SG Associati
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Ma non fu fac<strong>il</strong>e.<br />
Ezechiele non risultava più al numero telefonico in mio possesso.<br />
Neanche all’indirizzo. Era sparito da qualche tempo e nessuno sapeva<br />
dove si trovava. Lo aspettai a lungo sotto casa ma inut<strong>il</strong>mente, poi<br />
sognai che lo andavo a trovare ma trovavo l’appartamento vuoto,<br />
sicchè capii che per <strong>il</strong> momento dovevo ancora aspettare. Nel sogno lui<br />
mi lasciava un messaggio in una segreteria telefonica, invitandomi a<br />
raggiungerlo da qualche parte dove c’era una festa. Ma dove? Non riuscivo<br />
a ricordarlo. Non avevo ancora sv<strong>il</strong>uppato la facoltà di p<strong>il</strong>otare i<br />
sogni per ottenere informazioni che mi servivano; quando sognavo<br />
qualcosa relativo al futuro, era sempre casuale.<br />
Allora mi dedicai a Parigi, dove trascorsi alcuni giorni solitari e<br />
magici. Tornai a visitare i miei posti, tutti i meravigliosi posti dove<br />
avevo vissuto, sognato, amato, pianto e riso.<br />
Il piccolo albergo dove Ezechiele mi portava era diventato un<br />
condominio di lusso, e sulla collina di Montmartre sedetti sugli scalini<br />
del Sacrè-Coeur, dove avevo bivaccato per qualche mese, quindici<br />
anni prima, guadagnandomi da vivere cantando con un gruppo di coetanei<br />
di ogni nazione. Altri giovani, altri turisti, altri musicisti rinnovavano<br />
<strong>il</strong> carrozzone delle meraviglie, ma la magia di Parigi era sempre<br />
la stessa.<br />
Le discoteche avevano rinnovato le insegne, e <strong>il</strong> ristorante italiano di<br />
Montparnasse per cui avevo lavorato aveva cambiato gestione e tutti i<br />
camerieri. Mi domandai dove fossero finiti i miei amici, specialmente<br />
Triki <strong>il</strong> lavapiatti tunisino, che mi aveva ospitato spesso a casa sua<br />
quando non avevo abbastanza soldi per l’hotel. Era un ragazzo gent<strong>il</strong>e<br />
e discreto, che viveva solo e clandestino in quella grande metropoli,<br />
lontano da casa e alla mercè di lavori in nero e sempre precari, capace<br />
di grande generosità verso i suoi sim<strong>il</strong>i, molto religioso e fiducioso nel<br />
domani; sperai che avesse avuto tanta fortuna.<br />
La notte del 14 luglio danzai e partecipai alla festa, riparlai francese<br />
dopo che mi ero impedita di farlo per tanti anni. Incontrai tanta bella<br />
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