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Scarica il romanzo pdf - SG Associati

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cati, che saliva e scendeva dagli autobus imbronciata e litigiosa.<br />

B.B. e io prendemmo l’auto e andammo a fare una gita in periferia. Lì<br />

era quasi mezza campagna, e tutto aveva un odore, uno spessore diverso,<br />

sapeva di verde lavato e di fresco. Lì, la primavera si poteva indovinarla<br />

nelle gemme sugli alberi, nei cespugli dei timidi fiorellini dei<br />

giardini, nell’erba che circondava i muri di cinta delle case, o che sbucava<br />

tra i mattoni rossastri delle creuze che s’arrampicavano sul monte.<br />

A Struppa la città s’era ingoiata la campagna, ma in un modo quasi<br />

gent<strong>il</strong>e, ci aveva portato le strade e gli autobus, le f<strong>il</strong>e di auto parcheggiate<br />

una sull’altra, ma aveva lasciato le case dai colori pastello, le<br />

stradine secondarie costeggiate da giardini nascosti, le botteghe, gli<br />

odori, e una mezza aria di paese.<br />

Finalmente potei partire, viaggiando di notte per risparmiare tempo.<br />

Al mio arrivo, Parigi era un astro nel cielo ancora freddo del Nord.<br />

Ezechiele venne alla stazione, e come sempre quando lo vedevo mi<br />

veniva <strong>il</strong> magone per la troppa emozione, e allora cercavo di nasconderlo<br />

aggredendolo, forse quella volta lo rimproverai di non avermi<br />

cercato per Natale, ma lui come sempre mi baciava e domandava:<br />

- Quand’è che mi accoglierai un po’ gent<strong>il</strong>mente, per esempio domandandomi<br />

come stai? -<br />

- Quando te lo meriterai. - ma già ridevo, perché quando era gent<strong>il</strong>e<br />

con me non sapevo resistergli.<br />

- Mi porti nell’albergo dell’altra volta? - domandai.<br />

- Va bene, andremo là: ti piace così tanto? -<br />

- Mi piace perché è l’unica ‘casa’ che abbiamo. -<br />

Anche quella volta di Parigi vidi ben poco, a parte <strong>il</strong> caffè di<br />

Montparnasse dove andavamo quando ci veniva fame o voglia di bere<br />

qualcosa. Passavamo i giorni a letto, a parlare ridere far l’amore, o a<br />

leggere <strong>il</strong> mare di scartoffie dei suoi documenti processuali, dei ritagli<br />

di giornale, o a discutere di f<strong>il</strong>osofia e litigare per la politica.<br />

Mescolavamo i momenti lieti e leggeri della nostra pigrizia, della<br />

nostra vita di giovane coppia con la pesantezza della Storia che ci<br />

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