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II. L'ANALISI DELL'AMBIENTE INTERNO: IL RUOLO ... - Economia

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alimentare in modo continuo le capacità cognitive del managment che, attraverso la<br />

percezione e l’anticipazione dei cambiamenti, dovrebbe modificare gli obiettivi<br />

strategici e, in base a questi, ridefinire il proprio patrimonio di competenze.<br />

Gli studiosi della RBV si sono concentrati prevalentemente sull’analisi<br />

dell’ambiente interno (Wernerfelt, 1984; Barney, 1986, Hamel e Prahalad, 1989),<br />

trascurando la necessità che le competenze distintive delle imprese siano coerenti<br />

con la necessità di sfruttare le opportunità e fronteggiare i pericoli dell’ambiente<br />

esterno (Genco, Ferrara, 1995). Al contrario una corretta pianificazione della<br />

strategia dovrebbe basarsi su un’attenta analisi sia delle dinamiche interne<br />

all’impresa, che delle dinamiche esterne, al fine di individuare i nodi critici della<br />

strategia che si intende perseguire, individuare i segmenti di mercato/prodotto su<br />

cui si intende operare, definire la migliore allocazione delle risorse possedute ed<br />

individuare le risorse e capacità che l’impresa ha bisogno di acquisire (Ferrara,<br />

1995). Nello stessa direzione si muovono gli studi di Teece e Pisano (1994), i<br />

quali, enfatizzando la natura dinamica delle competenze, introducono il concetto di<br />

capacità dinamiche, per enfatizzare che l’impresa deve avere la capacità di<br />

evolvere e modificare i propri comportamenti al mutare delle caratteristiche del<br />

contesto.<br />

Un’impostazione che permette di analizzare contemporaneamente ambiente<br />

esterno e interno è quella introdotta da Calvelli (1995), la quale considera il<br />

rapporto esistente tra alternative strategiche delle imprese, mutamenti dell’ambito<br />

competitivo e modificazioni del patrimonio di invisibile asset dell’impresa. L’idea<br />

di fondo di tale impostazione risiede nella considerazione che se le scelte<br />

strategiche attuate comportano modificazioni sostanziali dell’ambito competitivo, è<br />

necessario che l’impresa rivisiti i propri comportamenti e sviluppi le competenze<br />

necessarie a competere nel nuovo scenario. In particolare, l’impresa, qualora<br />

intenda perseguire strategie di sviluppo che presuppongono l’ingresso in business<br />

sostanzialmente diversi, per tecnologia, processi produttivi, relazioni, o regole del<br />

gioco competitivo nuove, dovrà essere in grado di acquisire conoscenze specifiche<br />

e di sviluppare le competenze necessarie a fronteggiare la nuova situazione<br />

concorrenziale.<br />

La relazione esistente tra risorse, competenze e strategie risulta, in definitiva,<br />

ben esplicitata nel concetto di coerenza dinamica di Itami (1987). Secondo l’autore,<br />

infatti, strategie e risorse seguono un processo di sviluppo parallelo e sequenziale,<br />

per cui da risorse e competenze possedute deriva la formulazione della strategia,<br />

l’implementazione di quest’ultima permette a sua volta il consolidamento delle<br />

network di IBM hanno ostacolato, tuttavia, la sua riorganizzazione e pertanto la rete di vendita si è<br />

trasformata da fattore critico di successo a punto di debolezza per il colosso.<br />

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