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7 aprile, le 11 di notte Ho riletto e rifatto le correzioni definitive al primo giorno. Sono decisamente persuaso che non<br />
vale nulla. Lo stile è troppo sciatto, e troppo scarso il pensiero per far perdonare la vuotezza del contenuto. Vorrei molto<br />
cominciare un breve racconto caucasico, ma non voglio farlo prima di aver finito il lavoro iniziato.<br />
11 aprile Non mi sento bene: tremito e tensione nervosa, forse per l'astinenza.<br />
12 aprile Oggi mi sento meglio, ma sono moralmente debole e la lussuria è forte.<br />
13 aprile Mi sono alzato alle 7, ho scritto e tradotto. Ho sentito qualcosa, una specie di... e questo mi ha spinto a<br />
guardare la gola, dove da tempo sentivo bruciore, e ho notato un arrossamento. Così ho deciso di andare a Kizljar per<br />
consigliarmi col dottore e curarmi. Ho preso il carro di D. A., due cavalli da sella, i cani e alle due sono partito. Ho<br />
passato la notte a Borozdinka.<br />
14 aprile Mi sono alzato alle 7, sono andato a caccia, non ho preso niente, alle 12 sono arrivato a Kizljar. Ho letto, ho<br />
bevuto un po' di tè e mi sono assopito. Mi ha svegliato il dottore. Secondo me il dottore è un ignorante che vuol far<br />
mostra del suo sapere: per questo è avventato e pericoloso. Rimarrò qui fino a domenica e se non starò meglio andrò a<br />
curarmi a Starogladkovskaja. Ho comprato dell'uva secca e mi sono messo a stuzzicarmi i denti. A causa di questo ho<br />
tribolato parecchio. Ho letto Sterne. Entusiasmante.<br />
Sono un poco più tranquillo a proposito della malattia. Ho letto l'Histoire d'Angleterre di Hume e non senza<br />
piacere. Comincio a amare la storia e a capire la sua utilità. Ma temo che non durerà a lungo.<br />
15 aprile La salute non va bene.<br />
16 aprile C'è un certo piacere particolare a leggere libri sciocchi, ma un piacere apatico. È venuto il dottore. Terribile<br />
chiacchierone; e decisamente non sa niente. Con l'aiuto della fortuna e se la mia malattia non è grave, forse mi guarirà.<br />
18 aprile È venuto il dottore, la salute non va bene.<br />
Pa_a e T. V. hanno versato lagrime, scusandosi con le ragazze. Io non amo le lagrime, ma penso che peggio di<br />
tutto è non poter piangere: meglio piangere, ancor meglio aver voglia di piangere e trattenersi.<br />
20 aprile Mi sono alzato tardi, mi sentivo male, il dottore non è di alcuna utilità, ciancia e basta. Ho provato un nuovo<br />
mezzo di cura: le vaporizzazioni. Ho sudato terribilmente, ma non sto meglio. Ho scritto poco.<br />
21 aprile. Ore_inka Avevo deciso di andare presto a caccia, ma non sono potuto uscire prima delle 11 perché mi ha<br />
trattenuto Perepelicjn. Mi ha invitato da lui per far mostra della sua eleganza, ed è uscito con me per far vedere che fra i<br />
suoi buoni amici ha un amico conte. Poi è capitato Dmitrij, Perepelicjn si è innervosito e ci siamo divisi, del che sono<br />
stato molto contento. Non ho stanato niente. Se anche domani sarà lo stesso, smetterò coi levrieri. Ho ucciso una lepre<br />
e, mi pare, comincia a piacermi la caccia col fucile. Non so se ho fatto bene per la salute a partire, ma per il mio piacere<br />
ho fatto benissimo. Sono stato tutto il giorno all'aria e in movimento. Se avessi denari comprerei una proprietà qui, e<br />
sono certo che saprei (non come in Russia) farla fruttare.<br />
22 aprile. Villaggio di Sandrakovskaja Mi sono alzato presto, e anche se non ho preso nulla, ho goduto il bellissimo<br />
mattino. I cani non corrono e se ne stanno lì; per questo non so che cosa decidere. A Ore_evka ho parlato con contadini<br />
intelligenti. Essi sono soddisfatti della loro vita, ma insoddisfatti del predominio degli armeni.<br />
Dopo aver mangiato e riposato sono andato a caccia col fucile e ho pensato alla servitù. Penso parecchio alla<br />
liberazione: forse pubblicherò un opuscolo con le mie riflessioni su questo argomento.<br />
24 aprile Mi sono alzato presto, mi sentivo molto debole, e sono andato a Kizljar. Per strada ho perso Udaèin, e mi sono<br />
definitivamente convinto che i cani non vogliono correre; ho ascoltato a Serebrjakovko da un contadino una storia<br />
patetica e prolissa, che però mi ha fatto venire le lagrime agli occhi, su come dopo quarant'anni lui aveva voluto vedersi<br />
in Russia coi parenti. «E ecco il villaggio, e il cuore batte, proprio come un piccioncino. Battei le mani e caddi; 'terra<br />
madre, guarda, è volato da te il cuculetto lontano', e là svenni e non capii più niente.» Sono arrivato a Kizljar alle 11.<br />
1 maggio La salute va un poco meglio. Andrò a Pjatigorsk, ho il foglio di via, ma non ho i denari; dovrò rivolgermi a<br />
Alekseev. Il cambiamento morale durante la mia malattia è stato tale, che decisamente mi disprezzo.<br />
10 maggio. Starogladkovskaja La salute si è rimessa, ma non è ancora come dovrebbe essere. Se viene Alekseev,<br />
chiedere denari. Voglio smettere di leggere. Domani mi metterò alla continuazione di Infanzia e forse a un nuovo<br />
romanzo.<br />
11 maggio Non riesco a liberarmi dall'abitudine di leggere. Ho scritto un poco, senz'alcuna vanità e con facilità. Mi è<br />
venuto il pensiero che sono molto simile nel mio indirizzo letterario di quest'anno a certe persone (in particolare