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Diari - Psyco

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10 giugno C'è stata l'assemblea generale definitiva. Hanno taciuto a lungo alla mia domanda: siete d'accordo? Infine un<br />

contadino povero, mingherlino, ha preso a parlare per tutti e ha dichiarato che non erano d'accordo. Un borbottio<br />

generale ha confermato. Rezun ha spiegato le cause: 1) che io non do i campi da fieno; 2) che i bambini cresceranno, ci<br />

vorrà altra terra e non ci sarà dove prenderla; 3) che per ventiquattro anni le sole loro terre non gli basteranno. Io ho<br />

risposto che darò i campi da fieno e altre terre a richiesta. Di nuovo lamentele sulla mancanza di grano di campi da<br />

fieno, sul lavoro obbligato pro capite, che li ha completamente rovinati. (Dal registro non risultano nemmeno<br />

centotrenta giorni di lavoro obbligato.) Io ho detto che l'unico mezzo è la firma. Hanno gridato che non c'era ragione di<br />

contrasto, che avrebbero continuato a servire come servivano prima, che non venga il peggio, e che non rispondevano<br />

per i matti. Ho deciso che la faccenda era proprio impossibile e ho concesso solo l'obrok, poi si vedrà in autunno.<br />

Di nuovo vien fuori la loro idea confusa sul loro diritto di proprietà su tutta la terra. Poi ho proposto la terra;<br />

nessuno voleva prenderla; obiettavano che a questo dovevano essere obbligati; contrasto evidente con la seconda<br />

spiegazione di Rezun.<br />

La comunità, come nelle regole dei giochi infantili, è compétent nella soluzione delle questioni della<br />

fienagione, ma portatela in un'altra sfera, datele un altro compito che riguardi l'uscita dalla sottomissione al proprietario,<br />

e non solo non deciderà, ma si autodistruggerà e resteranno i singoli, ignoranti e incapaci di pensare. Con loro è<br />

impossibile fare un contratto, e io ho deciso una sola cosa: l'obrok; per questo devo cominciare a avere operai miei.<br />

Quando tutti saranno a obrok proporrò di nuovo il contratto.<br />

1857<br />

1 gennaio. Pietroburgo Ho dormito male tutta la notte. In questi giorni ho ascoltato troppa musica. Mi sono svegliato<br />

alle 12 e ho avuto una non confidenziale ma cara lettera di Turgenev. Ho scritto una lettera a Valerija, breve e secca, e<br />

una a Nekrasov, che mi hanno sconsigliato di spedire. Ho tradotto un raccontino di Andersen. L'ho letto a pranzo da<br />

Botkin, non è piaciuto. Botkin ha ricevuto da Nekrasov una lettera che parla di me in modo lusinghiero.<br />

2 gennaio Mi sono alzato tardi, sono andato a ginnastica, di là a pranzo da Botkin, e da lui da Dru_inin con Annenkov.<br />

Da Dru_inin abbiamo scritto il progetto del fondo. In mattinata ho letto Belinskij, che comincia a piacermi. Terribile<br />

mal di testa.<br />

3 gennaio Mi sono alzato molto tardi. Ho letto il bellissimo articolo su Pu_kin e poi sono andato dalla Bludova e dalla<br />

_evièa, la prima non l'ho trovata, la seconda ha quasi rifiutato di partecipare al teatro.<br />

4 gennaio Mi sono alzato alle 2. L'articolo su Pu_kin è bellissimo. Solo ora ho capito Pu_kin. Ginnastica. Ho pranzato<br />

da Botkin solo con Panaev. Notizie sulla liberazione dei contadini.<br />

7 gennaio Chissà perché mi sono alzato alle 7 e fino alle 2 dopo mezzogiorno non ho scritto niente, anche se ne avevo<br />

l'intenzione, ho solo letto e giocato da solo. A ginnastica vittoria del maggiore, che mi è costata cinque rubli: non ce l'ho<br />

fatta. Le voci sul decreto sono sciocchezze, ma il popolo è agitato. Ho pranzato bene a casa. Ho dormito. Da Stolypin,<br />

non ero disposto a ascoltare la musica, nervi sordi. La storia di Kizivetter mi va.<br />

8 gennaio Ricorderanno quel che dico: che tra due anni i contadini, se non saranno liberati con intelligenza entro questo<br />

termine, si solleveranno.<br />

11 gennaio Ho fatto tardi al treno.<br />

12 gennaio In viaggio per Mosca. Tre tipi di poeti. 1) _emèu_nikov: forza di espressione, poca scintilla, assorbe dagli<br />

altri; 2) Kizivetter, fuoco senza forza; 3) l'artista apprezza l'uno e l'altro e dice che arde.<br />

Scrivere senza fermarsi, ogni giorno: 1) Campo lontano; 2) Giovinezza, seconda parte; 3) Il fuggiasco; 4) Il<br />

cosacco; 5) Il fallito; 6) il romanzo di una donna: «ci son le noci quando lo scoiattolo non ha più denti». Ama e si sente<br />

in diritto di amare quando può dare ormai troppo poco; 7) commedia: un uomo pratico, una donna alla George Sand e<br />

un Amleto del nostro secolo con la sua protesta stridente e malata contro tutto; ma indifferenza.<br />

Un lungo racconto di Grigoroviè: porcheria.<br />

13 gennaio. Mosca Ho dormito fino alle 2. Sono andato da Ma_a. È triste e sola. Polina è una vanitosa bambina<br />

sessantenne. Sono andato al club ho litigato con Èerkasskij a proposito di Granovskij. Èerkasskij è un arido dialettico.<br />

20-25 gennaio Da S. T. Aksakov, lettura. Infanzia è bellissima. Ballo dai Nary_kin, abbiamo ballato due quadriglie,<br />

noioso. Ballo dai Vojkov. La Muromceva, tisica: piacevole. La Mengden è una donna meravigliosa. Serata dai Su_kov.<br />

La Tjutèeva è graziosa.

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