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50 Nasce un bambino, addio Fido? Più zampe La convivenza tra neonati e animali domestici tra luoghi comuni e ricerche scientifiche dottoressa Moira Monaco - Medico Veterinario Proteggere il bambino e farlo crescere in un ambiente ideale per il suo sviluppo, è il desiderio di ogni genitore. A farne le spese sono spesso i nostri animali che da re indiscussi della casa, vengono spodestati ed imputati di possibile fonte di contagio di malattie inimmaginabili e pertanto dal divano/letto vengono confinati in giardino senza possibilità di rinvio a giudizio o a volte addirittura “regalati”. Le nostre paure ancestrali sono spesso amplificate da addetti al settore (medici ginecologici) “poco informati sui fatti”. Siamo portati ad aver paura di quello che non conosciamo, ma la scienza in questo caso può aiutarci. Igiene La prevalenza delle malattie allergiche (d. atopica) nei paesi occidentali, negli ultimi decenni è in aumento. La diffusione di queste in età pediatrica, potrebbe trovare una spiegazione nella così detta “teoria dell’igiene”. Secondo tale ipotesi, i bambini che vivono nei paesi sviluppati sarebbero predisposti allo sviluppo di allergie a causa della ridotta stimolazione an- tigenica ambientale cui sono sottoposti nella prima infanzia, a seguito delle migliori condizioni igienico-sanitarie. Sono stati effettuati numerosi studi in questo campo. Si è valutata la relazione tra la presenza di animali (che passano in casa ≥50% della loro giornata) durante il primo anno di vita dei bambini e l’insorgenza di malattie allergiche negli anni successivi. La presenza di cani, gatti ed animali non convenzionali (criceti, conigli e cavie) riduce l’insorgenza di d. atopica nei bambini nei 2 anni successivi. Addirittura la presenza di 2 o più cani o gatti nei primi anni di vita, ha un effetto protettivo maggiore. E’ stato dimostrato che tenere in casa animali durante i primi anni di vita protegge dalla sensibilizzazione allergica durante l’infanzia. Quello che si presume è che esista un’associazione tra la presenza degli animali e indefiniti fattori ambientali che contribuiscono ad evitare lo sviluppo delle allergie nei bambini, probabilmente agendo sul processo di maturazione del sistema immunitario. Quindi, alla fine, oltre a non essere pericolosi per la salute del nuovo arrivato, sono anche utili! Bibliografia Exposure to pets and atopic dermatitis during the first two years of life. A cohort study. Zirngibl A et al. Pediatr Allergy Immunol. 2002 Dec;13(6):394-401. Exposure to pets and the risk of allergic symptoms during the first 2 years of life. Pohlabeln H et al J Investig Allergol Clin Immunol. 2007;17(5):302-8. Exposure to dogs and cats in the first year of life and risk of allergic sensitization at 6 to 7 years of age. Ownby DR, et al JAMA. 2002 Aug 28;288(8):963-72. di Chiara Pennisi Educatore Cinofilo - Centro “Tutti Pazzi per Fido.com” Quando in una casa arriva un bimbo, la maggior parte delle attenzioni sono rivolte a lui e il cane rischia invece di perderne molte. Quanto più era coccolato e viziato tanto più soffrirà per la nuova situazione. Spesso l’arrivo di un bambino in realtà riporta il cane nella giusta posizione sociale e condizione di vita proprio perché le energie affettive prima rivolte a lui erano troppo simili a quelle per un figlio. Ricordo sempre che un cane felice è un cane equilibrato e l’equilibrio è dato dalla condizione di vita adatta a quel tipo di animale (un cane non è un bambino). Si tratta di rendere al cane questo cambiamento meno traumatico possibile. Il miglior modo è cominciare ad abituarli prima della nascita del bimbo a quella che poi sarà la nuova routine e non far si che da un giorno all’altro non ci sia più tempo per giocare con lui o farlo dormire sul letto o sul divano. Questo perché se il cambiamento della routine non coincide con l’arrivo del nuovo nato il cane non potrà fare l’associazione bambino=perdita dell’affetto dei familiari. Come si può fare? Durante la gravidanza si può simulare la futura routine con l’aiuto di un Quando in casa arriva un Bebè bambolotto, la mamma può girare per casa e cullarlo, cantargli una canzoncina, sedersi sul divano e guardare la tv ecc. Se si prende un bambolotto che piange il cane si abituerà ai nuovi rumori altrimenti potrebbe esser utile la registrazione del pianto di un bimbo da far sentire al cane aumentandone di giorno in giorno il volume, ci sono cd in commercio (spari, tuoni ecc) proprio per il lavoro di desensibilizzazione di alcuni comportamenti canini). Così come è utile fargli conoscere i nuovi odori che invaderanno casa, le varie lozioni e creme per bimbi e quando il bimbo è ancora in ospedale portare in casa un vestitino con il suo odore prima dell’arrivo; scopriremo anche se il cane gradisce o è infastidito. In tutto questo di grande aiuto sarebbe anche regolare il tempo dedicato al cane, sicuramente le sue uscite non saranno più le stesse ed è meglio iniziare prima per non fargli associare al bimbo questo cambiamento “in peggio”. Se si ritagliano 5-10 minuti per il cane per fargli dei massaggi, spazzolarlo, e dargli contatto e lo si mantiene anche dal primo giorno del- l’arrivo del bambino, il cane sentirà di continuare ad essere parte importante e intoccabile della vita della famiglia. Per le passeggiate se c’è qualche problema di condotta risolvetelo prima, abituando il cane a quella che poi sarà la nuova realtà: un passeggino. Un bimbo da spingere ed un cane indisciplinato sono un binomio pericoloso! Un consiglio che vorrei dare con molta attenzione è il seguente: se il cane era abituato a giocare con peluche o comunque giochi che assomigliano a quelli per i bambini aspettatevi che possa volerli sottrarre al bimbo e creare magari situazioni spiacevoli o addirittura pericolose. Evitate di far giocare Fido con giochi per bambini e quando ci saranno quelli del bimbo tenerli separati e non fateci giocare il cane. Insomma con un po’ di impegno nel modificare la quotidianità prima dell’effettivo cambiamento si aiuta il nostro cane a vivere serenamente un evento che altrimenti sarebbe improvviso e senza diritto di “replica” o tempo per l’adattamento. Anche questo è rispetto ed amore verso il nostro amico Fid…ato!!! Piante e Fiori -Trattamenti antizanzare Allestimento Giardini Impianti di irrigazione e illuminazione 51
Sport La sconfitta contro il Vigor e il ricorso dell’Ischia di Castro tolgono al <strong>Fregene</strong> punti preziosi, ora non bisogna più fare passi falsi di Francesco Camillo 52 Ritornare in testa a Capolista a terza in classifica. DÈ successo al <strong>Fregene</strong> dopo il match contro il Vigor Acquapendente all’Aristide Paglialunga. Uno 0-3 troppo pesante per la squadra di Marco Neroni e compagni. La forza dirompente della squadra biancorossa si è vista in occasione dell’insidiosa trasferta contro l’Ischia di Castro. Sotto di due reti gli uomini di mister Luigi Bernabei hanno reagito da grande quadra e hanno centrato il pareggio. Un sforzo risultato inutile. È stato accolto infatti il reclamo dell’Ischia di Castro presentato in seguito alla gara. Oggetto della disputa l’inosservanza da parte del <strong>Fregene</strong> della regola sugli under che impone nella gare del campionato di Promozione la contemporanea presenza di tre giocatori nati rispettivamente nel 1992,1993,1994. In seguito alle sostituzioni effettuate dalla società biancorossa, tale presenza è venuta a mancare, da qui il motivo della protesta accolta dal Giudice Sportivo del Cr Lazio e l’assegnazione della vittoria a tavolino 0-3 all’Ischia di Castro. In sostanza, un punto in meno per il <strong>Fregene</strong>. In verità è stato solo un errore di trascrizione delle liste, la compagine biancorossa di fatto aveva rispettato il regolamento. Purtroppo, però, alla fine è il referto del direttore di gara a contare. Una vera beffa, non solo perché il tecnico fregenate Luigi Bernabei ha la fama di saper lavorare bene con i giovani, ma anche per il fatto che in pianta stabile ci sono giocatori come Alessio Acremann (classe ’94, nella foto) e Andrea Battistelli (’92), così come fanno parte della rosa altri giovani di spessore. Non saranno di certo questi due episodi, a cui vanno aggiunti gli infortuni pesanti del portiere Cristian Roberti, del difensore centrale Mauro Mazza e del centrocampista e bandiera Riccardo Cardinali, a interrompere la marcia del <strong>Fregene</strong> che è stata intrapresa ormai già da qualche mese. Una partenza migliore avrebbe chiuso anticipatamente il discorso vittoria. “Sarà una dura lotta fino alla fine per vincere il girone A di Promozione – dice il mister Bernabei - Il campionato è molto equilibrato, anche se abbiamo racimolato pochi punti nelle prime giornate. Ci mancano quelli, ora saremmo stati primi con qualche punto di vantaggio”. La partenza rallentata, come più volte evidenziato, è stata dovuta al ritardo nell’allestimento delle rosa. E i big come Marco Neroni e Fabrizio Cioffi, che faranno la differenza nel rush finale, sono arrivati solo qualche giorno prima dell’inizio del campionato. Il mercato di riparazione ha visto attiva la società, dopo l’arrivo del fantasista Cristian Filippi, già decisivo per la squadra, è arrivato all’Aristide Paglialunga anche il forte attaccante Roberto Romagnoli (classe 1980), che in passato ha messo in evidenza le sue importanti giocate con l’Almas e La Sabina. Proprio a inizio stagione, con la maglia dell’Almas, è stato autore di una storica cinquina nel 6-2 contro il Colleferro. Il <strong>Fregene</strong> è pronto a ripartire, per non fermarsi più.
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