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Cronache A Maccarese nell’area intorno alla stazione ferroviaria i nuovi palazzi in costruzione creeranno notevoli problemi alla viabilità locale di Graziano Motta 70 E’ semplicemente assurdo il rimpallo delle “competen- ze” per la pulizia dei mar- ciapiedi di “viale” Tre Denari lungo l’area della Stazione di Maccarese – uno spettacolo e un percorso semplicemente oltraggiosi per le migliaia di persone che accedono ogni giorno ai treni per Roma e Civitavecchia – tra le Ferrovie di Stato e il Comune di Fiumicino. Dinanzi al persistere della controversia, (ma si è formalizzata tra i contendenti ? E’ stata presa l’iniziativa per un colloquio chiarificatore e risolutore ?), non poteva, non può il Sindaco disporre per una periodica pulizia in segno di rispetto verso i suoi concittadini “pendolari” e la sede della “Bioversity”, agenzia internazionale della FAO? Magari una pulizia che comprenda i posti di parcheggio delimitati dalla sede stradale e l’aiuola abbandonata, ricettacolo dei rifiuti di tanti incivili? In considerazione del fatto che le Ferrovie dimostrano, con un impegno addirittura quotidiano, di tener puliti i locali interni della Stazione (gli addetti meriterebbero un riconoscimento, che andrebbe dato, presenti i giovani, in una pubblica cerimonia “educativa”, nel tentativo di scoraggiare i graffitari ). E in considerazione del fatto che mentre le Ferrovie hanno messo a disposizione un po’ di terreno per i parcheggi, il Comune – efficientissimo nella concessione di licenze edilizie – non ha saputo neanche immaginare e tanto meno predisporre, quei provvedimenti che riservassero l’area antistante della Stazione a un piazzale di accoglienza (anche per i turisti “balneari” che potrebbero raggiungere il mare di <strong>Fregene</strong> dalla sua stazione (ne condivide il nome con Maccarese !) e, naturalmente, ai necessari parcheggi. Scontata l’obiezione che un parcheggio, per un centinaio di auto, è stato realizzato (dai Benetton, in cambio della cessione di via dei Mulini?) su una strada costruita circa 200 metri più lontano. Ma non poteva sorgere in quest’area il mega-palazzo? I cui inquilini in un domani che i costruttori vedono roseo, ed in più gli avventori del supermercato o del grosso centro commerciale in fase di completamento, finiranno inevitabilmente, con le loro automobili, per intasare o complicare il traffico su un punto strategico del viale Tre Denari. C’è di più: il complesso residenziale, in alcune parti sopraelevato di tre piani, ha “soffocato” tutte le tradizionali caratteristiche case coloniche del tempo felice di Maccarese (i suoi attuali abitanti ne avvertono le conseguenze); e ha decisamente alterato, per l’insufficiente distanza dall’edificio dei Mulini, che oggi ospita la Bioversity, quella che era una composta disposizione degli spazi architettonici, esaltati dal verde dei pini (uno, sul viale Tre Denari, è stato prima mozzato, poi fatto scomparire sotto il cemento!) Beninteso non c’è alcuna avversione precostituita al costante sviluppo edilizio di Maccarese, pur se stringe il cuore per la graduale scomparsa della sua campagna. Era nelle previsioni con l’alienazione da parte dell’IRI e con la vendita ai Benetton non solo del Castello ma persino della piazza del Maccarese, di strade e dell’antica chiesa. Ma, ci si consenta la digressione, non dovevano i beni di rilevanza pubblica essere acquisiti dal Comune di Fiumicino? E come mai l’IRI, presieduto da un uomo politico osannato come Romano Prodi, non impose questa ovvia destinazione; mentre l’amministrazione comunale non si faceva parte diligente? E’ questa una delle pagine più oscure della storia locale, che a vent’anni Case, stazione e parcheggi dalla separazione da Roma capitale e dalla nascita del Comune autonomo dovrebbe essere illuminata. Comunque non ci risulta che finora siano stati approntati piani urbanistici di sorta, nè previste le conseguenti infrastrutture. Ma da subito agli abitanti di <strong>Fregene</strong> preme, come esigenza vitale, di non essere “intrappolati” dallo sviluppo di Maccarese. Ad essi si prospetta – e nel periodo estivo anche ai suoi ospiti a causa della congestione paralizzante del traffico – un’esperienza è a dir poco penosa per raggiungere la stazione ferroviaria, il casello autostradale e l’Aurelia. All’irrisolto raddoppio del ponte sull’Arrone si è aggiunta, come nuova remora, la costruzione del grande complesso edilizio di fronte alla scuola Marchiafava, poco distante da quello di via del Campo Salino, per cui diviene sempre più pesante il traffico sul viale Castel San Giorgio. Si pone quindi come indilazionabile il collegamento stradale diretto da <strong>Fregene</strong> a Maccarese; che non può non essere sul tracciato dell’antica linea ferroviaria a scartamento ridotto (altra illuminata idea quella di rinunciare al proseguimento del viale della <strong>Pineta</strong>!). Abbattendo se necessario un filare degli eucalipti, fino all’area in cui è stato fatto insediare il Centro Edilizia o trovando un’altra soluzione parallela. <strong>Fregene</strong> non può, non merita di essere ancor più mortificata! s t a b i l i m e n t o b a l n e a r e pizzeria forno a legna ristorante fregene - lungomare di levante - tel. 06/6680907 71
Cronache L’ottimo spettacolo teatrale di Berardi, Basso e Padoan con incasso interamente devoluto in beneficenza di Lorenzo D’Angelantonio 72 eanche la neve ha fermato i no- Nstri giovani "eroi" alle prese con l'ennesima performance di successo nel fine settimana del 3-5 febbraio al teatro Traiano di Fiumicino. Infatti, seppur con qualche comprensibile defezione, le tre serate della rappresentazione "Una tenda per 2" hanno visto un buon successo di pubblico e un altrettanto alto indice di gradimento tra gli spettatori. Bravi tutti, con il trio composto da Riccardo Berardi, Massimo Basso e Andrea Padovan, gli ideatori della messa in scena, degni di pubblico encomio per aver scelto ancora una volta di privilegiare il nobile fine della beneficenza. L'incasso delle prime due serate, poi, è andato all'Unitalsi per il progetto a sostegno di Antonello Marra, presente in sala venerdì sera e molto divertito. Una tenda per due Antonello è tornato a casa Sembrava impossibile e invece grazie al grande cuore di alcuni amici… l 12 gennaio ha fatto ritorno nella sua casa di Foce- Ine Antonello Marra, il nostro amico disabile per il quale era stato lanciato un appello su <strong>Fregene</strong>online.com e Qui <strong>Fregene</strong>. La prima parte del "miracolo", così, è dunque riuscita grazie all'impegno di diverse persone ma forse soltanto per la determinazione ostinata, e quasi feroce, dei fratelloni De Chiara, Andrea, Cristiano e Vito che hanno coordinato, diretto ed effettuato i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche nella casa di via Focene che ora è in grado di riaccogliere il suo legittimo proprietario e di impedirgli un ricovero coatto in istituti di lungodegenza. Sembrava una missione impossibile solo prima di Natale e invece… Altra nota di merito quella di non essersi fossilizzati in una trama monotona che prevedesse solo la figura dei due attori protagonisti. Quindi la partecipazione di nuovi attori, oltre Berardi e Basso, del talento di Angelo Montini, dell'esperienza di Salvatore Composto e della freschezza sorprendente di Elena Signorelli e Arianna Del Vecchio. Che hanno dato ancora più spessore alla storia. Ma anche tutti gli altri piccoli protagonisti hanno recitato il loro ruolo in maniera impeccabile. Un ulteriore merito che va ascritto alla compagnia teatrale GP, oltre alla capacità di autogestirsi sia in fase di progettazione che di promozione e realizzazione dell'evento, è quello di aver letteralmente "stanato" centinaia di nostri pigri concittadini che per una volta, e per un nobile fine, hanno scelto di uscire di casa per applaudire, ridendo fino alle lacrime, lo spettacolo e apprezzando finalmente la magia del teatro. E' proprio vero che volere è potere! Ma il lavoro non può dirsi completato perchè c'è ancora bisogno di aiuto per garantire il tranquillo svolgimento di una vita normale, il vero grande obiettivo di Antonello nostro. Quindi rimane valido l'appello alle persone di buon cuore per un sostegno tangibile alla giusta causa di un amico speciale. LDA 73
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