31.05.2013 Views

0-africa (4) :prova polonia - Stranieri in Italia

0-africa (4) :prova polonia - Stranieri in Italia

0-africa (4) :prova polonia - Stranieri in Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

12<br />

Introduzione. Le migrazioni tra l’Africa e l’<strong>Italia</strong> e l’attenzione della Chiesa italiana<br />

rogent, dedicato a una riflessione propriamente <strong>africa</strong>na sulla Chiesa.<br />

Sono numerose le università e gli istituti (<strong>in</strong> prevalenza nati negli anni ’80) dove viene<br />

approfondita la teologia <strong>africa</strong>na: ad esempio, per l’Africa Occidentale ad Abidjan <strong>in</strong> Costa<br />

d’Avorio, per l’Africa centrale a Yaoundé <strong>in</strong> Camerun, e poi <strong>in</strong> numerosi Paesi dalla Nigeria<br />

al Congo, dall’Angola al Madagascar. Si tratta di un impegno ammirevole perché chiamato<br />

a fare i conti con un grande penuria di mezzi e di strutture e le conseguenti difficoltà.<br />

I teologi <strong>africa</strong>ni hanno scelto come direttive prioritarie per la loro ricerca due temi (Anna<br />

Pozzi, “Per la teologia <strong>africa</strong>na: nuova primavera o riflusso?”, <strong>in</strong> Avvenire, 31 marzo 2010).<br />

L’<strong>in</strong>culturazione, che porta a concentrarsi sulle esperienze <strong>in</strong> cui il Vangelo si è <strong>in</strong>carnato<br />

e a evidenziare i temi della tradizione <strong>africa</strong>na che possono essere messi <strong>in</strong> relazione con<br />

il cristianesimo. La liberazione, che va riferita non solo alle strutture di oppressione (sociale,<br />

economica e politica) che operano sia dall’<strong>in</strong>terno dei s<strong>in</strong>goli Paesi sia dall’esterno, ma<br />

anche alla forma mentis con cui il messaggio evangelico viene trasmesso, escludendo qu<strong>in</strong>di<br />

l’egemonia dell’Occidente e della sua filosofia estremamente strutturata nell’approfondimento<br />

della teologia e dell’etica cattolica. Il contatto diretto con il Vangelo, partendo dal<br />

sistema comunitario locale e dalla concretezza dei segni, aiuta a liberarsi così dalle categorie<br />

importate e a <strong>in</strong>terpretare meglio l’universo simbolico <strong>africa</strong>no, rileggendo il Vangelo<br />

alla luce del sistema comunitario locale, per trovare una nuova maniera di essere chiesa <strong>in</strong><br />

Africa (si è parlato di “immag<strong>in</strong>azione creativa” e, addirittura, di “teologia dell’<strong>in</strong>venzione”).<br />

Un primo dibattito pubblico sulla <strong>in</strong>culturazione del messaggio evangelico si svolse<br />

a K<strong>in</strong>shasa nel 1960 presso la Facoltà di Teologia dell’allora Università di Lovanium, sulla<br />

sp<strong>in</strong>ta dell’esigenza di <strong>africa</strong>nizzare le chiese locali dopo secoli di colonialismo. Del resto,<br />

lo stesso Benedetto XVI ha sollecitato i teologi <strong>africa</strong>ni, <strong>in</strong> occasione del suo viaggio <strong>in</strong><br />

Africa (2009), a un approfondimento sul significato del mistero tr<strong>in</strong>itario per la vita quotidiana<br />

<strong>africa</strong>na.<br />

3. L’importanza dell’Africa nel futuro migratorio italiano. Indubbiamente, il bac<strong>in</strong>o del<br />

Mediterraneo e l’<strong>in</strong>tero cont<strong>in</strong>ente <strong>africa</strong>no rivestono una grande importanza per il panorama<br />

migratorio dell’Unione Europea, anche se da ultimo l’attenzione è stata dedicata <strong>in</strong><br />

maniera eccessiva al contrasto dell’immigrazione clandest<strong>in</strong>a, mentre i Paesi della sponda<br />

Sud del Mediterraneo, e anche il resto dei Paesi <strong>africa</strong>ni, sono maggiormente preoccupati<br />

della tutela delle loro collettività e dell’andamento del flusso delle rimesse, importanti per<br />

le loro economie. Questi Paesi, <strong>in</strong>teressati a sollecitare una riflessione più responsabile,<br />

hanno chiesto di quantificare le <strong>in</strong>genti somme devolute dai cosiddetti Paesi a sviluppo<br />

avanzato al contrasto dei flussi irregolari (accordi bilaterali, pattugliamenti congiunti, permanenze<br />

nei centri di espulsione), chiedendo di <strong>prova</strong>re a utilizzarle, almeno <strong>in</strong> parte, a<br />

beneficio delle aree dalle quali traggono orig<strong>in</strong>e i flussi.<br />

Parlare di Africa significa anche parlare di Mediterraneo, etimologicamente mare che sta <strong>in</strong><br />

mezzo, luogo di <strong>in</strong>contro (e di scontro) di tre cont<strong>in</strong>enti, un crogiolo di popoli, culture e<br />

religioni <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo rimescolamento. Un mare che separa e che unisce (e qu<strong>in</strong>di un mare<br />

di pace e di guerre), un <strong>in</strong>centivo alla mediazione e alla <strong>in</strong>terazione costruttiva tra realtà<br />

differenti, sulla scia delle riflessioni, a partire dagli anni ’40 del Novecento, di due autori<br />

classici sull’argomento come Henry Pirenne e Fernand Braduel, senza dimenticare che già<br />

Hegel, nelle sue Lezioni sulla filosofia della storia (1837), considerando il Mediterraneo asse<br />

A FRICA – ITALIA. SCENARI MIGRATORI

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!