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0-africa (4) :prova polonia - Stranieri in Italia

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L'Africa nel discorso pubblico italiano<br />

l’Eritrea e per l’Etiopia (non presente nel grafico), <strong>in</strong> occasione delle recrudescenze del conflitto<br />

tra i due Paesi; <strong>in</strong> questo caso l’azione bipartisan sollecitava il governo a fare la sua<br />

parte per contribuire al processo di pace anche <strong>in</strong> considerazione del passato coloniale del<br />

Paese.<br />

Una spiegazione dell’attenzione parlamentare<br />

L’osservazione dei picchi di attenzione e la lettura del contenuto degli atti di <strong>in</strong>dirizzo<br />

è controllo ha rivelato che si tende a parlare dei Paesi <strong>africa</strong>ni quando alcuni avvenimenti<br />

m<strong>in</strong>acciano l’economia italana o quando guerre ed altri disord<strong>in</strong>i provocano preoccupazioni<br />

per la situazione <strong>in</strong>ternazionale. Inoltre, non è raro che le cose vadano <strong>in</strong>sieme. Un altro<br />

fattore che sembra importante è quello della vic<strong>in</strong>anza territoriale o culturale con i Paesi<br />

<strong>africa</strong>ni: i Paesi vic<strong>in</strong>i all’<strong>Italia</strong> per geografia o per passato coloniale sembrano capaci di<br />

suscitare più attenzione degli altri. Per verificare queste ipotesi abbiamo stimato l’impatto<br />

di alcune variabili sul numero di atti di <strong>in</strong>dirizzo e controllo riguardanti ogni Paese <strong>africa</strong>no<br />

tramite un modello statistico 5 . In particolare volevamo capire quanto l’attenzione parlamentare<br />

verso un dato Paese è <strong>in</strong>fluenzata dalla sua importanza commerciale per l’<strong>Italia</strong>,<br />

quando dalla sua importanza geopolitica a presc<strong>in</strong>dere dai legami con il nostro Paese (Pil),<br />

quanto dalla vic<strong>in</strong>anza geografica o dai legami storici e quanto dalla presenza di uno stato<br />

di guerra. I risultati attestano che le uniche variabili che hanno un’<strong>in</strong>fluenza statisticamente<br />

significativa sono i flussi commerciali e lo stato di guerra. L’effetto di queste variabili<br />

può essere quantificato <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i percentuali: a partià di altre condizioni, ogni milione di<br />

euro di scambi commerciali annui fa crescere l’attenzione parlamentare dello 0,02%, mente<br />

lo stato di guerra la fa più che raddoppiare (aumento del 105,71%). In pratica l’<strong>in</strong>fluenza<br />

degli scambi commerciali è più importante di quanto non possa apparire da questi numeri.<br />

Basti pensare che il Paese che nel periodo ha commerciato di più con l’<strong>Italia</strong> è la Libia,<br />

con oltre 9.750 milioni di euro di scambi all’anno, mentre quello che ha commerciato di<br />

meno è il Lesotho con 8 milioni annui: a causa di questo l’attenzione del parlamento per<br />

la Libia dovrebbe essere pari al 240% di quella del Lesotho.<br />

Agenda mediatica e agenda parlamentare: un confronto<br />

Sarà anche vero che le priorità dell’agenda mediatica e di quella parlamentare f<strong>in</strong>iscano<br />

spesso per co<strong>in</strong>cidere, come spesso si sostiene nel discorso comune e <strong>in</strong> quello degli<br />

adetti ai lavori. Ma la tesi sembra funzionare solo parzialmente per l’Africa, quanto meno<br />

<strong>in</strong> riferimento alle scelte redazionali del Corriere della Sera e agli atti di natura non legislativa<br />

promossi da deputati e senatori.<br />

Le risultanze dei due test statistici, realizzati utilizzando le medesime variabili, al<br />

riguardo lasciano poco spazio all’<strong>in</strong>certezza: per il quotidiano milanese, a parità di altre<br />

condizioni, sono prioritari, <strong>in</strong>fatti, gli accadimenti e gli eventi del cont<strong>in</strong>ente <strong>africa</strong>no che<br />

riguardano Paesi vic<strong>in</strong>i – come nel caso di quelli del Maghreb – o, che comunque, sono<br />

legati all’<strong>Italia</strong> da un rapporto di carattere storico-culturale particolarmente stretto, <strong>in</strong> conseguenza<br />

dei trascorsi coloniali (ad esempio Libia, Somalia ed Etiopia).<br />

Paradossalmente la regola aurea delle “3 esse”, una delle prime <strong>in</strong>segnate al giovane<br />

giornalista quando mette piede per la prima volta <strong>in</strong> redazione, secondo cui “soldi, sangue<br />

e sesso farebbero sempre notizia”, <strong>in</strong>vece, sembra valere più per i parlamentari che non per<br />

A FRICA – ITALIA. SCENARI MIGRATORI

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