0-africa (4) :prova polonia - Stranieri in Italia

26
L'Africa nel discorso pubblico italiano
Un primo dato di fatto, quindi, è che l’informazione relativa all’Africa pubblicata sul
Corriere della Sera ha teso a sovrarappresentare l’area del Maghreb, ossia quella geograficamente
più prossima all’Italia, dedicando meno spazio al resto del continente.
Guardando ai singoli Paesi che sono andati più frequentemente in pagina, va sottolineato
anche come l’attenzione della redazione del quotidiano tende a polarizzarsi attorno
ad un numero limitato di Stati: sono, infatti, soltanto otto quelli a cui la redazione a dedicato
oltre duemila articoli nei diciotto anni considerati. Nel dettaglio: Egitto (8.367), Libia
(4.617), Marocco (4.390), Algeria (3.805), Somalia (3.750), Tunisia (3.424), Nigeria
(2.411) ed Etiopia (2.056). In tutto si tratta di 32.820 servizi, corrispondenti ad oltre la
metà (55%) di tutti quelli dedicati ad un Paese africano.
Eritrea, Nigeria, Ruanda e Somalia sulle pagine del Corriere della Sera (1992-2009)
Anche da questo elenco si evince lo spiccato protagonismo mediatico dell’Africa settentrionale.
L’attenzione dedicata alla regione del Maghreb, già elevata per tutti gli anni ’90,
aumenta significativamente a partire dal 2000: l’Egitto passa da una media di 368 articoli
l’anno nel primo decennio, ad una di 561 nel secondo. E una tendenza simile si riscontra
in tutti gli altri cinque Paesi dell’Africa settentrionale inclusi nella lista di quelli di cui
il quotidiano ha parlato di più negli ultimi 8 anni, eccezion fatta per l’Algeria (che dai 222
articoli nella prima decade scende ai 192 della seconda): la Libia, infatti, passa da un dato
medio di 203 ad uno di 309, il Marocco da 217 a 270 e la Tunisia da 177 a 203.
L’aumentata considerazione nei confronti del Maghreb sulle pagine del principale quotidiano
italiano sembra essere associata a due tematiche che, dal 2000 in poi, sono divenute
predominanti nell’opinione pubblica e nelle agende dei policy maker: la sensibile crescita
flussi migratori diretti verso l’Italia, e la c.d “emergenza clandestini” da un lato, e
“l’emergenza terrorismo” dall’altro, l’effetto principale del “post 11 Settembre”, che ha portato
con sé una rinnovata attenzione nei confronti del mondo islamico.
Solo limitandosi alle notizie più rilevanti relative a ciascun dei Paesi di quest’area,
l’Egitto nel 2005 e nel 2006 ottiene la ribalta mediatica in conseguenza degli attentati di
Sharm El Sheik prima e Dahab (a pochi chilometri di distanza dalla nota meta turistica)
poi, entrambi rivendicati da Al Qaeda o da altri gruppi terroristici ad essa collegati. In riferimento
alla Libia, invece, sono soprattutto i temi legati alle politiche migratorie, e in particolare
al controllo delle frontiere marittime, a conquistare spazio sul quotidiano milanese:
nel 2004, c’è la prima intesa operativa italo-libica finalizzata a tale scopo. Ma il tema
A FRICA – ITALIA. SCENARI MIGRATORI