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0-africa (4) :prova polonia - Stranieri in Italia

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24<br />

L'Africa nel discorso pubblico italiano<br />

La prima parte dell’articolo discute <strong>in</strong> dettaglio i criteri seguiti dai media per scegliere<br />

i temi di cui parlare, descrive la variazione della salienza dei vari Paesi <strong>africa</strong>ni nel tempo<br />

e ipotizza le motivazioni più plausibili che ne hanno determ<strong>in</strong>ato l’andamento. Le varie<br />

ipotesi generate da questa osservazione sono poi sottoposte ad un test quantitativo che<br />

ne misura l’att<strong>in</strong>enza con i dati. Nella seconda parte lo stesso schema è replicato per gli<br />

attori politici. Inf<strong>in</strong>e sono formulate alcune considerazioni sulla rilevanza delle d<strong>in</strong>amiche<br />

descritte sull’immag<strong>in</strong>e dell’Africa che viene presentata al pubblico italiano.<br />

L’agenda dei media<br />

Quando è che “un fatto diventa notizia”? Oppure, detto <strong>in</strong> altri term<strong>in</strong>i, quali sono i<br />

criteri su cui si fonda quel processo di selezione <strong>in</strong> base al quale solo alcuni della miriade<br />

di fatti e accadimenti quotidiani assurgono al rango di notizia e, qu<strong>in</strong>di, acquisiscono prima<br />

importanza nelle agende dei media, e poi visibilità e spazio sui term<strong>in</strong>ali delle agenzie<br />

stampa piuttosto che nei sommari dei tele e radiogiornali o nelle “gabbie” editoriali dei<br />

quotidiani e, più <strong>in</strong> generale della carta stampata?<br />

La domanda è solo apparentemente banale e, <strong>in</strong> realtà, occupa la riflessione e il lavoro<br />

quotidiano di migliaia di professionisti nei più disparati campi. Dalla politica all’economia,<br />

passando per la cultura, le scienze naturali e sociali, lo sport f<strong>in</strong>o alla solidarietà e al<br />

mondo della cooperazione allo sviluppo: chiunque, per qualunque motivo, abbia <strong>in</strong>teresse<br />

o necessità di “fare op<strong>in</strong>ione” preme per scalare posizioni <strong>in</strong> quell’agenda. In <strong>Italia</strong> come<br />

altrove, da almeno due decadi a questa parte, si sono moltiplicate figure professionali quali<br />

addetti stampa, responsabili comunicazione, portavoce, esperti di market<strong>in</strong>g, progettisti e<br />

organizzatori di campagne stampa. La necessità di comunicare, e qu<strong>in</strong>di il sempre più sentito<br />

bisogno di assumere visibilità nell’agenda dei media, ha dato il là ad un costante proliferare<br />

di nuovi professionisti della comunicazione, il cui lavoro, peraltro, è un tentativo<br />

quasi quotidiano di dare risposta alla domanda <strong>in</strong>iziale: come fare <strong>in</strong> modo che un determ<strong>in</strong>ato<br />

fatto che <strong>in</strong>teressa l’organizzazione di riferimento possa assumere rilevanza nell’agenda<br />

dei media e qu<strong>in</strong>di avere speranza di diventare una notizia pubblicata. La riflessione<br />

sui criteri di “notiziabilità”, <strong>in</strong>fatti, è argomento dibattuto, privo di risposte univoche<br />

e risente molto della diffusione dei nuovi media, ossia quelli legati alla rete (social<br />

network, blog e siti settoriali soprattutto) e alle nuove piattaforme televisive (tanto il<br />

satellite che il digitale, <strong>in</strong>fatti, hanno moltiplicato a dismisura i canali televisivi disponibili<br />

amplificando anche le possibilità di targetizzazione dei programmi tv). Escludendo questi<br />

nuovi media, comunque, vi è ancora un consenso abbastanza diffuso sui criteri di notiziabilità<br />

delle <strong>in</strong>formazioni dall’estero identificati da Galtung e Ruge 1 quasi c<strong>in</strong>quant’anni<br />

fa. Secondo i due studiosi un fatto accaduto all’estero può diventare notizia su un media<br />

nazionale se ha una o più delle seguenti caratteristiche:<br />

• compatibilità con l’organizzazione del lavoro dello specifico mezzo d’<strong>in</strong>formazione (nel<br />

caso di un quotidiano, ad esempio, un stesso fatto ha più probabilità di andare <strong>in</strong> pag<strong>in</strong>a<br />

se arriva <strong>in</strong> redazione alle 11,00 anziché alle 21,00);<br />

• ampiezza d’impatto (anche emotivo);<br />

• facilità d’<strong>in</strong>terpretazione (il fatto deve avere un basso livello d’ambiguità e complessità);<br />

• prossimità territoriale;<br />

A FRICA – ITALIA. SCENARI MIGRATORI

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