Consiglio di Dipartimento, 12 settembre 2012 ore 14, Aula B
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egolazione. L’anno venturo si procederà a una caratterizzazione completa, e soprattutto a uno<br />
screening metabolico non mirato, ad ampio spettro, allo scopo <strong>di</strong> evidenziare i metaboliti deregolati<br />
dalla mutazione (in collaborazione con il Prof. Karlovsky, Università Goettingen,<br />
Germania).<br />
Le ossilipine sono forme ossidate <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> grassi che si formano sotto stress in tutti gli eucarioti, e<br />
fungono da molecole segnale e da effettori <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> alchilazione per molecole sensibili. Ad<br />
esempio, le proteine istoniche possono venire alchilate (carbonilate) dalle ossilipine, e così<br />
cambiare la conformazione locale della cromatina e l’espressione genica. Parimenti, gli enzimi<br />
istone deacetilasi e acetiltransferasi possono essere inibiti tramite carbonilazione <strong>di</strong>retta; i livelli <strong>di</strong><br />
acetilazione istonica possono così cambiare e con questi, la configurazione cromatinica e<br />
l’espressione genica locale. Nei programmi per il prossimo anno si ha <strong>di</strong> procedere allo stu<strong>di</strong>o del<br />
possibile legame tra stress, ossilipine, variazione del panorama epigenetico e espressione dei geni<br />
FUM in F. verticillioides. A questo scopo, si definirà il profilo <strong>di</strong> acetilazione e carbonilazione<br />
istonica a livello del cluster FUM, in funghi wild-type e mutanti con alterata produzione <strong>di</strong><br />
ossilipine (in collaborazione con il Dr. Reverberi, Università La Sapienza). Gli esperimenti previsti<br />
sono <strong>di</strong> ChIP con anticorpi anti-istone acetilato seguita da qRT-PCR e immunoprecipitazione (<strong>di</strong><br />
proteine istoniche e <strong>di</strong> istone acetiltransferasi e deacetilasi) seguita da carbonyl immunoblotting.<br />
2. La via biosintetica degli strigolattoni in Lotus japonicus: regolazione durante le<br />
interazioni simbiotiche e lo stress ambientale<br />
Gli strigolattoni (SL) sono un gruppo <strong>di</strong> lattoni sesquiterpenici secreti dalle ra<strong>di</strong>ci delle piante. Sono<br />
in grado <strong>di</strong> stimolare la germinazione <strong>di</strong> piante parassitiche, quali specie <strong>di</strong> Striga ed Orobanche, e<br />
<strong>di</strong> indurre la ramificazione ifale in funghi micorrizici arbuscolari (AMF), così aumentando le<br />
probabilità <strong>di</strong> contatto con la ra<strong>di</strong>ce ospite. Gli SL derivano dalla via dei carotenoi<strong>di</strong> e appartengono<br />
al gruppo degli apocarotenoi<strong>di</strong>, insieme ai pigmenti spesso presenti in ra<strong>di</strong>ci micorrizati mature.<br />
Recentemente, gli SL sono stati caratterizzati anche come ormoni vegetali; prodotti dalle ra<strong>di</strong>ci,<br />
inibiscono la ramificazione del fusto e della ra<strong>di</strong>ce. Questa è la prima funzione endogena ad essere<br />
stata assegnata agli SL. Il nostro scopo è lo stu<strong>di</strong>o della regolazione della via biosintetica degli SL<br />
durante lo stress ambientale e le interazioni <strong>di</strong> L. japonicus con AMF. Nei primi tre anni abbiamo<br />
identificato in silico il gene <strong>di</strong> L. japonicus omologo <strong>di</strong> CCD7 in altre piante, ne abbiamo ottenuto<br />
la sequenza intera <strong>di</strong> cDNA; abbiamo prodotto la proteina ricombinante corrispondente in batteri, e<br />
ne abbiamo confermato l’attività enzimatica con test biochimici in vitro. Piante transgeniche <strong>di</strong> L.<br />
japonicus incapaci <strong>di</strong> sintetizzare SL (CCD7 catalizza un passaggio enzimatico chiave nella via<br />
biosintetica) sono state rigenerate e caratterizzate a livello molecolare e metabolico, nonché durante<br />
la simbiosi. I risultati sono attualmente in revisione (Liu et al, submitted). Per l’anno venturo,<br />
vogliamo mettere in evidenza eventuali ruoli degli SL durante gli stress ambientali, in particolare<br />
stress osmotico/idrico, e stu<strong>di</strong>are l’interazione degli SL con il recett<strong>ore</strong> putativo, il complesso<br />
proteico D<strong>14</strong>/MAX2. Per questa parte si sta collaborando con il Prof. Bouwmeester (Wageningen<br />
University, Paesi Bassi), la Prof. Andersson (Uppsala University, Svezia) e i Prof. Pran<strong>di</strong> (Dip.<br />
Chimica, UNITO), Schubert e Lovisolo (DISAFA).<br />
Il <strong>Consiglio</strong> <strong>di</strong> <strong>Dipartimento</strong>, unanime approva.<br />
Dott. Paola Maria CHIAVAZZA, ricercat<strong>ore</strong> confermato.<br />
Attività <strong>di</strong>dattica (Biotecnologie vegetali) <strong>ore</strong><br />
Esercitazioni 0<br />
Collaborazione con studenti per tesi 80<br />
Sperimentazione e attività tutoriali (a <strong>di</strong>sposizione degli studenti) 0<br />
Cicli <strong>di</strong> lezioni e seminari 0<br />
Esami <strong>di</strong> profitto 20<br />
Totale 100<br />
Attività <strong>di</strong>dattica (Scienze e tecnologie agrarie) <strong>ore</strong>