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er la cronaca nazio- P nale è la seconda vittima marchigiana dell’influenza A. Per Cantiano e per coloro che lo hanno conosciuto e amato è semplicemente Peppe Lucarini, una persona entrata nel cuore di una comunità per le sue grandi doti morali, per la serietà combinata all’allegria e per una bontà d’animo che lo hanno sempre contraddistinto. Giuseppe Lucarini se n’è andato il 4 febbraio all'età di 62 anni, all’Ospedale Riuniti di Ancona. Era cardiopatico e non è riuscito a superare le complicazioni causate dal virus H1n1.Ex dipendente di Banca Marche, attivo in molte associazioni, un passato di vice sindaco nel Comune di Cantiano, Lucarini era conosciuto e amato da tutti in paese. E c’erano proprio tutti sabato, nella chiesa Collegiata, per dare l’ultimo saluto a Peppe e per dimostrare vicinanza e affetto a sua moglie Anna Maria e ai 12 giovedì 10 febbraio 2011 Cantiano LUTTI Ex vice sindaco morto a 62 anni Addio a Peppe Lucarini nel cuore della comunità quattro figli Davide, Giacomo, Silvia e Giulia. “Mi piace ricordarlo come appassionato interlocutore. Ricordo la condivisione, il sentire comune che ci univa. Lo ricordo apprezzato funzionario di banca. Aggiornato, puntuale, diligente, il primo a entrare e l’ultimo a uscire. Lo ricordo attento alle esigenze della nostra comunità, come pubblico amministratore. Ricordo, soprattutto, la sua generosità e la sua apertura. La sua disponibilità ad affrontare il nuovo. Sapevo che stava male, che il suo fisico si era fortemente indebolito, ma non credevo potesse succedere. Quando ho saputo, ho pensato a lui e ai suoi cari e confesso di aver sentito la necessità di fermarmi e sedermi” ha commentato il sindaco di Cantiano Martino Panico. “Le parole, soprattutto in questi casi, sottraggono, meglio dire di meno: Giuseppe Lucarini è morto a 62 anni Decine di compaesani ai suoi funerali semplicemente che io, che noi, i suoi amici, gli abbiamo sempre voluto bene e una sorta di pudore ci trattiene dal dilungarci sulla sua straordinaria umanità, passione, bontà. Un uomo giusto e di grandissima dignità. Questo è il nostro Peppe” ha continuato Tonino Matteacci. Numerosissime le dimostrazioni di affetto e di stima anche da parte dei colleghi di Banca Marche. Alessandra Cavarra lo ricorda per la sua capacità di infondere coraggio, Barbara Pauselli per il suo senso del dovere e la serietà nel lavoro, Annalea Carubini per la sua umiltà e per la sua continua volontà nel dare la precedenza ai veri valori della vita. “Aveva sempre una parola per tutti, una soluzione - ha concluso Giovanni Rosi - sono convinto che se qualcuno potesse domandargli ‘Perché non si dovrebbe morire mai?’ lui risponderebbe ‘Perché quando muori, chi ti vuole bene soffre’”. Chiara Azalea Dal 19 febbraio la mostra sul generale illustrata dall’assessore Sebastiani Bartolucci, figura affascinante del Risorgimento “Restituire il giusto risalto a una delle figure più affascinanti dell'intero panorama risorgimentale nazionale, unico marchigiano il cui busto scultoreo campeggia sul colle Gianicolo a Roma accanto agli altri 'padri della patria', ma che, per motivi diversi, la storiografia liberale post unitaria preferì trasformare in uno dei grandi dimenticati”. Così l'assessore alla cultura Mirko Sebastiani ha motivato le ragioni della mostra storico-didattica dal titolo La figura del generale Luigi Bartolucci dalla Repubblica Romana del 1849 alla proclamazione del Regno d'Italia che sarà inaugurata nella sala consiliare sabato 19 febbraio alle 18. Mostra che rientra negli appuntamenti ideati dall'amministrazione per i 150 anni dall'Unità d'Italia. “L'altro scopo era quello di dimostrare quanto radicati fossero negli abitanti di queste terre i principi democratici di eguaglianza, libertà e solidarietà già nel XIX secolo. Il curatore Fiorenzo Bei ha sgombrato il campo da qualsiasi sospetto di revisionismo storico campanilistico, seguendo nella selezione del materiale un rigoroso criterio filologico incentrato esclusivamente sulla ricerca di fonti storiche dirette, documenti originali coevi attestanti la presenza del cantianese Bartolucci in avvenimenti chiave che portarono all'Unità d'Italia. Fino a giugno i visitatori potranno ammirare una documentazione di straordinario rilievo storico-culturale che ripercorre le tappe principali della 'romantica' vita del generale, dal conferimento del titolo di cavaliere della Legion d'Onore come ufficiale della 'Grande armata' di Napoleone nella campagna di Russia del 1811, fino al certificato della Repubblica Romana con il quale i triumviri Mazzini, Saffi, Armellini, lo no- minarono generale ono- Busto del Bartolucci a Roma rario di cavalleria, ponendolo al comando della seconda divisione d'armata protagonista dell'eroica difesa del Gianicolo e Porta San Pancrazio”. Chiusura con un ringraziamento: “Al dottor Paolo Rinolfi che all'inaugurazione terrà una breve prolusione sulla biografia del Bartolucci, ricordando come le stanze municipali stesse sono veri 'documenti storici' per i numerosi affreschi e simboli vari che ricordano l'esistenza di società segrete di stampo patriottico a Cantiano già nella prima parte dell'800”. gui. gio.
E ’ urbinate ma per una parte, quella materna, è cantianese. Alessio Torino, insegnante, nato nel 1975, in questi giorni è salito agli onori della cronaca con il suo primo romanzo, “Undici decimi”. Si è aggiudicato (ex aequo con Daria Colombo) il premio “Bagutta Opera Prima”, riconosci- mento inserito nell’ambito di “Bagutta, festa d'autore”, il più antico premio letterario italiano fondato a Milano nel 1926. Così si legge sul sito www.bombacarta.com: “Alessio Torino ama la provincia. Undici decimi si svolge a Pieve Lanterna, un immaginario paesello marchigiano simile ai tanti costruiti ai piedi del Tenetra. Norman Marasco, dieci anni di alcolismo alle spalle, si risveglia in ospedale. L’hanno riacciuffato poco prima che il delirium tremens si portasse via lui, la sua laurea in Geologia e la passione per le ammoniti scovate lungo interminabili spedizioni solitarie. Allo straniamento del risve- Cantiano PERSONAGGI Urbinate con mamma cantianese, ha pubblicato il suo primo romanzo Esordio con il botto per Alessio Torino A Milano vince il Bagutta Opera Prima Alessio Torino a sinistra Foto tratta dal Corriere della Sera Storia ambientata nel nostro paese glio si accalcano le tessere sempre meno sparpagliate dei ricordi. Intanto bisogna tornare alla vita. All’impossibile quotidianità. E tuttavia Norman è accompagnato da una consapevolezza sempre più lucida, capace di farsi largo nella trincea delle scelte quotidiane... E alla fine... Norman torna alla vita man mano che s’intensifica la sua visione della realtà. Fino ad acquisire ‘undici decimi’, appunto: una vista eccezionale”. Un cenno alla figura di Alessio Torino. Insegna lettere classiche, ha curato seminari di traduzione, ha vinto il premio Frontino ex aequo con Marcello Fois e ora sta lavorando al secondo romanzo, “Tetano”, per Minimum fax. giovedì 10 febbraio 2011 13 Lavori pubblici: in primavera due opere al via Ampliamento del cimitero e nuovo look per piazza Luceoli Due gare d’appalto prossime alla scadenza che riguardano due opere di una certa valenza per la comuncità cantianese. Sono relative alla consegna dei lavori per completare l’ampliamento del civico cimitero e per realizzare la nuova pavimentazione di piazza Luceoli. La prima gara scade il 15 febbraio, la seconda il 17 dello stesso mese. Dopo l’assegnazione dei lavori, gli interventi dovrebbero inziare in primavera. Nel caso della piazza, subito dopo la Turba e il congresso annuale di Europassion. Nello specifico verranno sostituti i sanpietrini, ormai deteriorati dal tempo. Sul fronte cimitero verranno realizzati 300 loculi, 16 cappelle gentilizie e cellette ossario. Si ricorda che detti lavori avevano subito uno stop durante gli scavi determinato dal ritrovamento di un villaggio dell'età del ferro (una fornace databile attorno al 700-800 avanti Cristo corredata da vasi e pezzi di ceramica) .
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