Guida di Bologna - Emilia Romagna Turismo
Guida di Bologna - Emilia Romagna Turismo
Guida di Bologna - Emilia Romagna Turismo
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Balisica <strong>di</strong> San Petronio (particolare della foto <strong>di</strong> p.zza Maggiore)<br />
Comune <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> - Sergio Buono<br />
Legato. All’interno si susseguono molte sale,<br />
tra cui la Sala Farnese (da cui si accede al museo<br />
Moran<strong>di</strong>) con la Cappella Farnese, ultima rimasta<br />
delle do<strong>di</strong>ci che vi erano un tempo nel<br />
palazzo; la Sala d’Ercole, così chiamata per la<br />
grande statua dell’eroe e la sala del Consiglio<br />
Comunale con i soffitti prospetticamente<br />
decorati secondo la migliore tra<strong>di</strong>zione pittorica<br />
bolognese, oltre agli appartamenti del<br />
Car<strong>di</strong>nale Legato, che ospitano le Collezioni<br />
Comunali d’Arte. Oggi il palazzo è sede <strong>di</strong> rappresentanza<br />
del Municipio della città.<br />
Basilica <strong>di</strong> San Petronio<br />
La costruzione della basilica <strong>di</strong> San Petronio<br />
avvenne per volontà del Comune <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>,<br />
che nel 1390 ne affidò la costruzione all’architetto<br />
Antonio <strong>di</strong> Vincenzo. Per creare lo spazio<br />
necessario all’e<strong>di</strong>ficazione della chiesa, che<br />
doveva essere la più grande <strong>di</strong> tutto il mondo<br />
cristiano, furono abbattute molte abitazioni.<br />
I lavori terminarono nel 1659 con il completamento<br />
dell’abside. Secondo le intenzioni dei<br />
bolognesi la basilica avrebbe dovuto essere a<br />
forma <strong>di</strong> un’immensa croce e ognuno dei<br />
giganteschi bracci si sarebbe dovuto allargare<br />
Navata centrale Balisica <strong>di</strong> San Petronio Provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
su <strong>di</strong> una piazza. Uno sarebbe dovuto arrivare<br />
fino in Via D’Azeglio, affacciandosi su Piazza dei<br />
Celestini; l’altro oltre l’Archiginnasio giungendo<br />
sul vicolo che immette in Via Foscherari; il<br />
braccio più lungo avrebbe avuto come estremità<br />
Piazza Maggiore e Piazza Galvani; una cupola<br />
alta 150 metri e larga 50 metri doveva, inoltre,<br />
essere costruita sopra l’altare maggiore. In<br />
seguito il progetto fu ridotto e solo il braccio<br />
più lungo fu completato. Il cambiamento fu<br />
causato sia dall’arrivo delle truppe pontificie<br />
nel 1506, sia dal costo eccessivo del progetto.<br />
Nonostante ciò, la Basilica <strong>di</strong> San Petronio<br />
rimane una delle chiese più gran<strong>di</strong> del mondo<br />
Museo <strong>di</strong> San Petronio - Provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
con i suoi 130 metri <strong>di</strong> lunghezza, 58 metri <strong>di</strong><br />
larghezza, 45 metri d’altezza delle volte centrali<br />
e i 51 metri della facciata.<br />
Anche la facciata è rimasta incompleta: la parte<br />
inferiore è ricoperta <strong>di</strong> marmi, mentre la parte<br />
superiore è realizzata in laterizio. Da notare,<br />
inoltre, che le nicchie pre<strong>di</strong>sposte per ospitare<br />
statue sono rimaste vuote. Nel basamento<br />
della facciata si possono osservare otto bassorilievi<br />
raffiguranti santi che hanno avuto un<br />
ruolo nella storia della chiesa <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>. Di<br />
eccezionale valore storico-artistico sono le<br />
decorazioni dei tre portali d’ingresso. In particolare,<br />
il portale centrale, detto "Porta Magna",<br />
21