Guida di Bologna - Emilia Romagna Turismo
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Certosa <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
L’ex Convento dei Padri della Certosa si<br />
trova a pochi minuti <strong>di</strong> bici o <strong>di</strong> bus dal centro<br />
della città e ospita il cimitero monumentale.<br />
La Certosa <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> si <strong>di</strong>fferenzia<br />
dai cimiteri usuali per la struttura e per<br />
la ricchezza delle decorazioni. Subito, appena<br />
entrati, si può notare che pochi sono gli<br />
spazi interamente aperti.<br />
La pianta del cimitero è, infatti, strutturata<br />
in maniera tale da potere essere percorsa<br />
sotto i portici e questa peculiarità conferisce<br />
alla Certosa un’atmosfera particolare,<br />
non riconducibile ad altri cimiteri. Il porticato<br />
ad archi, presente all’entrata est della<br />
Certosa, confluisce in quello che conduce<br />
al Santuario della Madonna <strong>di</strong> San Luca,<br />
espe<strong>di</strong>ente che vuole dare un significato <strong>di</strong><br />
continuità fra il cimitero e la città dei vivi. In<br />
più, alcune tombe sono adornate da <strong>di</strong>pinti<br />
anziché, come più comunemente avviene,<br />
da monumenti, particolarità che da sola<br />
varrebbe già la visita.<br />
Il Cimitero Comunale fu costruito nel 1801<br />
all’interno della Certosa, l’antico monastero<br />
fondato intorno al 1350 dai Certosini e soppresso<br />
nel 1797 da Napoleone. La chiesa <strong>di</strong><br />
San Girolamo, annessa alla Certosa, è<br />
impreziosita da un coro intarsiato e <strong>di</strong>pinti<br />
<strong>di</strong> Antonio e Bartolomeo Vivarini, Ludovico<br />
e Agostino Carracci, Bartolomeo Cesi e altri<br />
importanti pittori bolognesi del 1600.<br />
Grazie alle famiglie nobili e borghesi <strong>di</strong><br />
<strong>Bologna</strong>, furono costruite imponenti tombe<br />
<strong>di</strong> famiglia e il monastero cominciò ad<br />
ingran<strong>di</strong>rsi fino a <strong>di</strong>ventare un vero e proprio<br />
“museo all’aria aperta”.<br />
La ricchezza <strong>di</strong> sculture del periodo neoclassico,<br />
insieme alle tombe del periodo realista,<br />
costruite intorno al 1870, sono una delle<br />
caratteristiche del cimitero <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>. In particolare<br />
il Chiostro Terzo è un ciclo <strong>di</strong> notevole<br />
bellezza neoclassica e simbologia illuministica;<br />
i monumenti funebri <strong>di</strong>pinti ad affresco<br />
o a tempera su muro, per <strong>di</strong> più, sono probabilmente<br />
unici al mondo. Per questi motivi,<br />
soprattutto nel 1800, la Certosa <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
<strong>di</strong>venne così importante da essere inlclusa<br />
nel grand tour <strong>di</strong> famosi viaggiatori europei<br />
come Byron, Dickens, Mommsen, Stendhal.<br />
Nel cimitero <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> sono sepolti molti<br />
personaggi famosi della storia citta<strong>di</strong>na e italiana,<br />
fra i quali il poeta Giosuè Carducci, lo<br />
scrittore Riccardo Bacchelli, lo statista Marco<br />
Minghetti, i pittori Giorgio Moran<strong>di</strong> e Bruno<br />
Saetti, il compositore Ottorino Respighi, gli<br />
industriali Alfieri Maserati, Edoardo Weber e<br />
Nicola Zanichelli.<br />
Certosa <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
Provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
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