Dalla relatività ai buchi neri - Liceo cantonale di Locarno
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<strong>Dalla</strong> <strong>relatività</strong> <strong>ai</strong> <strong>buchi</strong> <strong>neri</strong> 3. Introduzione alla <strong>relatività</strong> galileiana<br />
È con queste parole che Isaac Newton espone la propria visione dello spazio e del tempo.<br />
È interessante notare come <strong>di</strong>vide nettamente tra relativo e assoluto. Pren<strong>di</strong>amo in<br />
considerazione solamente lo spazio in quanto è qualcosa <strong>di</strong> più concreto e meno astratto<br />
del tempo. Lo spazio relativo è quello che ci circonda, in cui ci muoviamo e con tre<br />
<strong>di</strong>mensioni. Invece quello assoluto è lo scenario dove si svolge tutto, ma tutti i fenomeni<br />
che avvengono non lo perturbano in quanto è immobile e costantemente uguale.<br />
Ci sono però delle contrad<strong>di</strong>zioni nel lavoro <strong>di</strong> Newton, infatti è lui stesso a formulare il<br />
principio d’inerzia:<br />
“Un corpo mantiene il suo stato <strong>di</strong> quiete o <strong>di</strong> moto rettilineo uniforme se la risultante<br />
delle forze agenti su <strong>di</strong> esso è nullo”<br />
Con la formulazione <strong>di</strong> questo principio lo stesso Newton si rese conto che non c’è<br />
alcuna <strong>di</strong>fferenza tra un corpo in stato <strong>di</strong> quiete o in movimento. Questo concetto<br />
inerziale si può estendere, come abbiamo appena visto con le trasformazioni <strong>di</strong> Galileo, <strong>ai</strong><br />
referenziali inerziali. Abbiamo anche detto che possono esserci infiniti referenziali<br />
inerziali equivalenti e allora qui sorgono spontanee alcune domande: Quali <strong>di</strong> questi<br />
referenziali rappresenta lo spazio assoluto e immobile?<br />
Infatti se sono equivalenti non ha senso che uno sia più assoluto <strong>di</strong> un altro.<br />
Inoltre ha senso parlare <strong>di</strong> spazio che esiste in<strong>di</strong>pendentemente dalla materia? Avrebbe<br />
senso parlare <strong>di</strong> spazio privo <strong>di</strong> materia?<br />
Io non credo che sia possibile che uno scienziato del calibro <strong>di</strong> Newton non si sia accorto<br />
<strong>di</strong> questa sua incoerenza, ma l’idea <strong>di</strong> uno spazio assoluto, eterno, infinito, immutabile,<br />
in<strong>di</strong>struttibile si avvicinava <strong>di</strong> più all’idea <strong>di</strong> una creazione <strong>di</strong>vina e perfetta. Alla fine ha<br />
prevalso la sua fede sulla sua ragione.<br />
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