Dalla relatività ai buchi neri - Liceo cantonale di Locarno
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<strong>Dalla</strong> <strong>relatività</strong> <strong>ai</strong> <strong>buchi</strong> <strong>neri</strong> 6. La <strong>relatività</strong> generale<br />
6.8 Alcune prove sperimentali a sostegno della <strong>relatività</strong> generale<br />
La teoria della <strong>relatività</strong> generale è una teoria scientifica e come tale non potrà m<strong>ai</strong> essere<br />
verificata in modo conclusivo. Però se l’esperienza si accorda con le previsioni della<br />
teoria permette alla teoria stessa <strong>di</strong> avere maggiore cre<strong>di</strong>bilità scientifica. Se si fanno<br />
degli esperimenti per tentare <strong>di</strong> confutare la teoria ma i risultati sono quelli previsti dalla<br />
teoria, questa non può che rafforzarsi.<br />
La scienza procede a tappe e spesso una teoria è semplicemente un’evoluzione <strong>di</strong> una<br />
teoria precedente, così facendo per <strong>di</strong>mostrare la maggiore accuratezza della teoria nuova<br />
è sufficiente trovare dei casi in cui le previsioni si avverano. Ma è necessario trovare quei<br />
casi particolari dove l’esperienza si accorda con la nuova teoria e non con quella vecchia.<br />
Ad esempio la teoria della <strong>relatività</strong> generale pre<strong>di</strong>ceva le orbite dei pianeti in modo<br />
corretto, ma anche la teoria della gravitazione <strong>di</strong> Newton li pre<strong>di</strong>ceva allo stesso modo.<br />
Se una teoria fa le stesse previsioni dell’altra e niente <strong>di</strong> più sarebbe una teoria inutile in<br />
quanto non porterebbe niente <strong>di</strong> nuovo. Per la <strong>relatività</strong> generale si sono dovuti cercare<br />
nell’esperienza dei casi dove le previsioni <strong>di</strong>fferivano con quelle della teoria della<br />
gravitazione universale <strong>di</strong> Newton ma che nello stesso tempo si accordassero con<br />
l’esperienza.<br />
6.8.1 Effetto della gravità sul tempo<br />
Figura 6-3: Due aerei, con a bordo due orologi <strong>di</strong> grande<br />
precisione, viaggiano in <strong>di</strong>rezioni opposte<br />
Due orologi <strong>di</strong> grande precisione furono collocati su due aerei che volavano intorno alla<br />
Terra in <strong>di</strong>rezioni opposte: una nel senso <strong>di</strong> rotazione e l’altra nel senso opposto. Al<br />
ritorno, si riscontrò che segnavano un’ora leggermente <strong>di</strong>versa. Infatti l’orologio posto<br />
sull’aereo che era <strong>di</strong>retto a est segnava un’ora leggermente inferiore. Questo accade<br />
perché alla velocità dell’aereo si deve aggiungere la velocità <strong>di</strong> rotazione della Terra. I<br />
due orologi si trovano in due referenziali accelerati con accelerazione <strong>di</strong>versa più il<br />
campo gravitazionale.<br />
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