LINEE GUIDA per la valutazione del rischio rumore - Ispesl
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Linee Guida <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>rumore</strong> negli ambienti di <strong>la</strong>voro<br />
Il Rapporto di Valutazione re<strong>la</strong>tivo a queste situazioni è bene che espliciti sia <strong>la</strong> variabilità dei L EP nelle<br />
situazioni-tipo individuabili, sia i <strong>per</strong>iodi di tempo in cui tali L EP si presentano (ad esempio su % dei giorni<br />
nel <strong>per</strong>iodo considerato, su base annuale, ecc.).<br />
3.2.4. Lavoratori stagionali e a tempo determinato, <strong>la</strong>voro temporaneo<br />
Come più volte ribadito dal<strong>la</strong> giurisprudenza, le norme di sicurezza si applicano anche ai <strong>la</strong>voratori<br />
stagionali o assunti <strong>per</strong> brevi <strong>per</strong>iodi; a questi <strong>la</strong>voratori vanno infatti riconosciuti i medesimi diritti dei<br />
<strong>la</strong>voratori occupati a tempo indeterminato.<br />
Ciò vale anche <strong>per</strong> i <strong>la</strong>voratori o<strong>per</strong>anti in regime di “contratto di fornitura di prestazioni di <strong>la</strong>voro<br />
temporaneo”. Infatti <strong>la</strong> legge istitutiva di questi partico<strong>la</strong>ri contratti di <strong>la</strong>voro (Legge 196 <strong>del</strong> 24/6/97)<br />
prescrive che l’impresa utilizzatrice osservi nei confronti dei prestatori di <strong>la</strong>voro temporaneo, in<br />
presenza di rischi specifici, tutti gli obblighi di protezione previsti nei confronti dei propri dipendenti fissi.<br />
La stessa legge, nell’indicare gli obblighi <strong>del</strong>l’impresa fornitrice (es.: l’informazione generale sul<strong>la</strong><br />
sicurezza) e <strong>del</strong>l’impresa utilizzatrice, richiama <strong>la</strong> possibilità di stabilire tra le due imprese specifici<br />
accordi/contratti affinché <strong>la</strong> formazione specifica sia effettuata dal<strong>la</strong> ditta utilizzatrice.<br />
Tale previsione è da incentivare in quanto <strong>la</strong> ditta utilizzatrice, avendone l’obbligo nei confronti dei propri<br />
<strong>la</strong>voratori dipendenti, possiede le conoscenze dei rischi, <strong>del</strong>le misure di tute<strong>la</strong>, <strong>del</strong>le modalità di<br />
protezione <strong>per</strong> garantire una formazione efficace.<br />
Il datore di <strong>la</strong>voro <strong>del</strong><strong>la</strong> ditta utilizzatrice ha quindi l’obbligo di effettuare <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>rumore</strong><br />
anche nei confronti di questo tipo di <strong>per</strong>sonale.<br />
Il LEP (quotidiano o settimanale) andrà determinato all’interno <strong>del</strong> solo <strong>per</strong>iodo di effettiva occupazione<br />
effettuando <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> con i medesimi criteri previsti <strong>per</strong> i <strong>la</strong>voratori stabilmente occupati. Qualora<br />
l’esposizione <strong>per</strong>sonale sia variabile su tempi lunghi (su<strong>per</strong>iori al<strong>la</strong> settimana) si procederà in riferimento<br />
al<strong>la</strong> situazione ricorrente a massimo <strong>rischio</strong>.<br />
Il D.Lgs. 276/03 (“Legge Biagi”) estende questi standard di sicurezza a tutta <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea dei cosiddetti<br />
“<strong>la</strong>voratori atipici” (somministrazione di <strong>la</strong>voro (ex <strong>la</strong>voro interinale), appalto di servizi, distacco; contratto<br />
ad orario ridotto, modu<strong>la</strong>to e flessibile; apprendistato e contratto di inserimento; <strong>la</strong>voro a progetto (ex<br />
Co.co.co.) e <strong>la</strong>voro occasionale), equiparandoli ai <strong>la</strong>voratori dipendenti ai fini <strong>del</strong>l’adempimento degli<br />
obblighi previsti dal D.Lgs. 626/94 e impedisce il ricorso a tali forme di prestazione di <strong>la</strong>voro alle aziende<br />
che non hanno effettuato <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> dei rischi ex art. 4 D.Lgs. 626/94.<br />
3.2.5. Lavoratori che o<strong>per</strong>ano sovente all’esterno <strong>del</strong><strong>la</strong> propria azienda<br />
Il <strong>per</strong>sonale competente, sotto <strong>la</strong> responsabilità <strong>del</strong> datore di <strong>la</strong>voro, provvede ad assegnare le fasce di<br />
<strong>rischio</strong> dei singoli <strong>la</strong>voratori integrando livelli e tempi <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> re<strong>la</strong>tiva alle attività<br />
svolte presso <strong>la</strong> sede aziendale con quelli re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong>l’esposizione presunta nelle sedi di<br />
<strong>la</strong>voro esterne.<br />
Per definire quest’ultima si configurano due situazioni tipo:<br />
• qualora le normali sorgenti <strong>del</strong>l’esposizione siano utensili, macchine o apparecchiature proprie, <strong>la</strong><br />
<strong>valutazione</strong> dei livelli di <strong>rumore</strong> va condotta riportandosi o simu<strong>la</strong>ndo condizioni o<strong>per</strong>ative;<br />
• qualora le condizioni di esposizione siano principalmente determinate dai livelli di <strong>rumore</strong> degli<br />
ambienti esterni presso cui i <strong>la</strong>voratori vanno ad o<strong>per</strong>are, <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> dei L EP va condotta riferendosi<br />
al<strong>la</strong> situazione ricorrente a massimo <strong>rischio</strong>.<br />
20<br />
3. Valutazione <strong>del</strong> <strong>rumore</strong>