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LINEE GUIDA per la valutazione del rischio rumore - Ispesl

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Linee Guida <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>rumore</strong> negli ambienti di <strong>la</strong>voro<br />

Nel primo caso si può provvedere a segna<strong>la</strong>re, mediante l’uso <strong>del</strong><strong>la</strong> apposita segnaletica di <strong>per</strong>icolo<br />

conforme al D.Lgs. 493/96 (UNI 7545/22), le sole macchine.<br />

Nel secondo caso occorre segna<strong>la</strong>re l’ingresso <strong>del</strong>l’area, contestualmente <strong>per</strong>imetrando (ad es.:<br />

mediante il ricorso a segnaletica orizzontale, non confondibile con altra) e limitando l’accesso al solo<br />

<strong>per</strong>sonale strettamente necessario a scopi produttivi.<br />

L’eventuale impossibilità di procedere al<strong>la</strong> <strong>per</strong>imetrazione ed al<strong>la</strong> limitazione d’accesso deve essere<br />

motivata sul Rapporto di Valutazione.<br />

5.3. Comunicazione ex art. 45<br />

Nel caso in cui dal Rapporto di Valutazione, redatto ai sensi <strong>del</strong>l’art. 40 <strong>del</strong> D.Lgs. 277/91, emerga che<br />

uno o più <strong>la</strong>voratori hanno LEP,d su<strong>per</strong>iore a 90 dB(A) oppure sono esposti a Lpicco su<strong>per</strong>iori a 140 dB non<br />

ponderati, il datore di <strong>la</strong>voro ha l’obbligo di trasmettere all’organo di vigi<strong>la</strong>nza, entro 30 giorni dal<strong>la</strong> data<br />

<strong>del</strong>l’accertamento, una comunicazione il cui mo<strong>del</strong>lo, pur non previsto da alcun riferimento legis<strong>la</strong>tivo,<br />

si suggerisce sia quello riportato in Allegato n. 6.<br />

La comunicazione va preferibilmente accompagnata dal<strong>la</strong> copia <strong>del</strong> Rapporto di Valutazione, o da<br />

quel<strong>la</strong> parte <strong>del</strong> Rapporto coi risultati <strong>del</strong>le misurazioni.<br />

Del contenuto <strong>del</strong><strong>la</strong> comunicazione occorre informare il Rappresentante dei <strong>la</strong>voratori <strong>per</strong> <strong>la</strong> sicurezza<br />

(RLS) o i <strong>la</strong>voratori.<br />

La comunicazione ex art. 45 deve essere ripetuta ogni qual volta <strong>la</strong> nuova <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rumore</strong><br />

evidenzia LEP > 90 dB(A) o Lpicco > 140 dB.<br />

5.4. Dispositivi di protezione individuali <strong>del</strong>l’udito<br />

L’uso dei “mezzi individuali di protezione <strong>del</strong>l’udito” è rego<strong>la</strong>to in primo luogo dall’articolo 43 <strong>del</strong><br />

D.Lgs. 277/91 che ne stabilisce l’obbligo di messa a disposizione <strong>per</strong> livelli di esposizione quotidiana<br />

al <strong>rumore</strong> su<strong>per</strong>iori ad 85 dB(A) e l’obbligo d’uso <strong>per</strong> livelli su<strong>per</strong>iori a 90 dB(A).<br />

Anche se il testo legis<strong>la</strong>tivo impone l’obbligo all’uso dei DPI uditivi solo al su<strong>per</strong>amento dei 90<br />

dB(A) si raccomanda di promuoverne l’impiego anche a livelli inferiori (es.: 85 dB(A)) stando <strong>per</strong>ò<br />

partico<strong>la</strong>rmente attenti ad evitare sovrapprotezioni.<br />

L’intera materia dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), di cui anche gli otoprotettori fanno<br />

parte, è stata rego<strong>la</strong>mentata anche dal Titolo IV <strong>del</strong> D.Lgs. 626/94, successivamente integrato dal<br />

DM 02/05/01, e dal D.Lgs. 475/92, che stabilisce, tra l’altro, l’obbligo <strong>del</strong><strong>la</strong> marcatura CE.<br />

A queste disposizioni di legge si affiancano le seguenti norme tecniche europee: <strong>la</strong> EN 458 <strong>del</strong> 1993<br />

(pienamente ripresa dal DM 02/05/01) che stabilisce le Linee Guida <strong>per</strong> <strong>la</strong> selezione, l’uso, <strong>la</strong> cura e <strong>la</strong><br />

manutenzione dei protettori aurico<strong>la</strong>ri, e si colloca nell’ambito <strong>del</strong><strong>la</strong> Direttiva 89/656/CEE sui “requisiti minimi<br />

di sicurezza e salute <strong>per</strong> l’uso da parte dei <strong>la</strong>voratori di dispositivi di protezione individuale sul luogo di <strong>la</strong>voro”;<br />

e <strong>la</strong> serie <strong>del</strong>le EN 352, norme armonizzate che si collocano nell’ambito <strong>del</strong><strong>la</strong> Direttiva 89/686/CEE “Dispositivi<br />

di protezione individuale”, che fissano i requisiti costruttivi, di progettazione e le prestazioni (inclusi i livelli<br />

minimi di attenuazione acustica), i metodi di prova, i requisiti di marcatura e le informazioni <strong>per</strong> l’utilizzatore.<br />

5.4.1. Selezione, uso, cura e manutenzione di un otoprotettore<br />

Il DM 02/05/01, che riprende letteralmente <strong>la</strong> norma europea armonizzata EN 458, all’Allegato 1 fornisce<br />

le Linee Guida <strong>per</strong> <strong>la</strong> selezione, l’uso, <strong>la</strong> cura e <strong>la</strong> manutenzione dei DPI uditivi.<br />

28<br />

5. Azioni conseguenti <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong>

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