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LINEE GUIDA per la valutazione del rischio rumore - Ispesl

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Per quanto riguarda i sintomi uditivi, le indicazioni che appaiono in letteratura non sono univoche.<br />

Secondo alcuni ricercatori non c’è evidenza che gli ultrasuoni costituiscano un <strong>rischio</strong> <strong>per</strong> l’udito.<br />

Secondo <strong>la</strong> maggior parte degli studiosi, invece, gli ultrasuoni determinano deficit alle alte frequenze<br />

udibili; come nel caso dei sintomi soggettivi, si ritiene che tali deficit siano dovuti alle subarmoniche che<br />

accompagnano gli ultrasuoni.<br />

5. Valori limite<br />

Si propongono come valori di soglia <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> i livelli sottoriportati, indipendentemente dal<strong>la</strong> durata di<br />

esposizione dei <strong>la</strong>voratori esposti:<br />

I valori sopra indicati corrispondono ai valori TLV-C stabiliti dall’ACGIH. Per <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> vanno<br />

rilevati in prossimità <strong>del</strong>l’orecchio dei <strong>la</strong>voratori i livelli <strong>per</strong> bande di 1/3 di ottava impiegando <strong>la</strong> costante<br />

di tempo slow. Si considerano i valori massimi riscontrati.<br />

Il su<strong>per</strong>amento anche istantaneo di tali valori dovrebbe comportare l’obbligo da parte <strong>del</strong> datore di<br />

<strong>la</strong>voro di ridurre i livelli presenti entro i valori di soglia. Qualora ciò non fosse possibile, i <strong>la</strong>voratori<br />

esposti dovrebbero essere sottoposti a controlli <strong>per</strong>iodici, nel caso il medico competente ne ravvisasse<br />

l’opportunità, e dovrebbero indossare idonei dispositivi di protezione individuale. Le sorgenti e le aree<br />

di <strong>la</strong>voro a <strong>rischio</strong> dovrebbero inoltre essere evidenziate mediante adeguata segnaletica (aspetto non<br />

banale dato che le emissioni sono a volte non <strong>per</strong>cepibili).<br />

Tali disposizioni dovrebbero affiancarsi a quelle <strong>del</strong> D.Lgs. 277/91, che vale <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rumore</strong><br />

tra 20 Hz e 20 kHz.<br />

6. Misura degli ultrasuoni<br />

Linee Guida <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>valutazione</strong> <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> <strong>rumore</strong> negli ambienti di <strong>la</strong>voro<br />

Frequenza (kHz) 10 12.5 16 20 25 31.5 40 50 63 80 100<br />

Livello (dB) 105 105 105 105 110 115 115 115 115 115 115<br />

Come si è detto <strong>la</strong> frequenza <strong>del</strong> <strong>rumore</strong> udibile si estende nominalmente tra 20 Hz e 20 kHz.<br />

I fonometri sono quindi generalmente predisposti a rilevare i segnali entro questo intervallo, con<br />

ponderazione A (o B, C, D), oppure senza alcuna ponderazione (Lin). In genere i fonometri adottano, di<br />

serie, un microfono avente un diametro di 1/2 pollice.<br />

Per <strong>la</strong> misura degli ultrasuoni è necessario impiegare fonometri con limite su<strong>per</strong>iore in frequenza pari o<br />

su<strong>per</strong>iore a 70 kHz. Come trasduttore dovrà essere impiegato un microfono da 1/4 di pollice o da 1/8<br />

di pollice. Sarà poi necessario verificare che il preamplificatore impiegato sia adeguato <strong>per</strong> quanto<br />

riguarda l’intervallo di frequenza (in genere i preamplificatori giungono sino a 200 kHz, ma alcuni<br />

arrivano sino a 20 kHz o meno).<br />

L’analisi in frequenza degli ultrasuoni richiede l’impiego di analizzatori con limite su<strong>per</strong>iore in frequenza<br />

pari a 70 o a 100 kHz. Nel caso lo strumento effettui l’analisi in FFT, i livelli <strong>per</strong> terzi di ottava degli<br />

ultrasuoni (da confrontare con i limiti; cfr. par. 5) vanno calco<strong>la</strong>ti sommando energeticamente i livelli<br />

<strong>del</strong>le bande FFT presenti all’interno degli intervalli 8.887 - 11.197 kHz (10 kHz), 11.197 - 14.107 kHz (12.5<br />

kHz), 14.107 - 17.773 kHz (16 kHz), 17.773 - 22.393 kHz (20 kHz), 22.393 - 28.214 kHz (25 kHz), 28.214<br />

- 35.547 kHz (31.5 kHz), 35.547 - 44.786 kHz (40 kHz), 44.786 - 56.427 kHz (50 kHz) e 56.427 - 71.094<br />

kHz (63 kHz).<br />

All. 10. Guida all’esposizione ad ultrasuoni<br />

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