Luglio/Agosto - Sigot.Org

è adesso disponibile (non in Italia) ed è
capace di mantenere nella norma i livelli
di testosteronemia per 3 o 4 mesi. Simili
effetti prolungati si possono ottenere tramite
impianto sottocute di pellets; la
necessità di praticare una piccola incisione
per collocare il dispositivo ne ha limitato
tuttavia la popolarità e quindi la diffusione.
Le formulazioni orali sono state sviluppate
per evitare la via di somministrazione
intra-muscolare; tuttavia alcune tra queste
si sono dimostrate problematiche per via
di un assorbimento variabile, di una biodisponibilità
frequentemente bassa, dovuta
all’effetto di primo passaggio epatico, e
della necessità di una somministrazione
quotidiana multipla. Il testosterone undecanoato
è preferenzialmente assorbito per
via linfatica, dunque “scavalca” il circolo
portale, evitando l’effetto di primo passaggio.
Tuttavia permangono perplessità,
dovute al mancato raggiungimento di
livelli sierici di testosterone ottimali, alla
scarsa biodisponibilità ed alla occasionale
intolleranza riscontrata a livello gastrointestinale.
I cerotti transdermici, per via scrotale e
non, determinano frequentemente dermatiti
anche significative e sono tuttora
comunemente meno usati. I gel cutanei
sono divenuti presto molto popolari, poiché
assicurano fisiologici livelli circolanti
di testosterone, ricalcando la fisiologica
secrezione ormonale circadiana, con minimi
inconvenienti, e solo raramente irritazioni
cutanee di piccolo significato.
Formulazioni sublinguali ed inalatorie
sono sotto sviluppo, mentre è disponibile,
non in Italia, un dispositivo da applicare a
livello gengivale due volte al giorno.
Interessante lo sviluppo di molecole selettive
per i recettori androgenici (selective
androgen receptor modulators, SARMS)
che potrebbero non avere effetti sulla prostata
(28).
È necessario monitorizzare il paziente
riguardo alla comparsa di fatica diurna o
disturbi del sonno. I livelli di testosterone
circolante dovrebbero essere dosati nel
giorno intermedio tra due iniezioni consecutive
per i soggetti sottoposti a tratta-
Geriatria
mento per via intra-muscolo; le formulazioni
in gel usualmente non richiedono
“timing” particolare per la misurazione
dei livelli sierici di testosterone; di contro
l’applicazione di cerotti transdermici
richiede un tempo di 4-8 ore per la determinazione
dei livelli ormonali.
Nella maggior parte degli studi riguardanti
la terapia a base di testosterone in
uomini ipogonadici, i livelli di PSA crescevano
così come si osservava nei soggetti
eugonadici, con una velocità considerata
non allarmante: al momento attuale
non vi è alcuna evidenza che la terapia
con testosterone possa indurre il cancro
della prostata nei soggetti in età avanzata.
Tuttavia, il testosterone rappresenta un
“fattore di crescita” per un tumore prostatico
pre-esistente, e dunque la presenza di
una neoplasia a carico della prostata è
una controindicazione assoluta per la
terapia androgenica. L’esplorazione rettale
e la determinazione di PSA sono fondamentali
nei maschi a partire dall’età di 45
anni, come anche fortemente necessaria
risulta essere l’attenta valutazione prostatica
prima di intraprendere una terapia a
base di androgeni. L’agobiopsia prostatica
ecoguidata è indicata quando i valori di
PSA plasmatici superano i 4 ng/ml o
l’esplorazione rettale è sospetta. I primi 3-
6 mesi dall’inizio della terapia a base di
androgeni richiedono una più serrata ed
attenta monitorizzazione prostatica: è
necessario, nel primo anno di terapia,
ripetere l’esplorazione rettale ed il dosaggio
di PSA una volta ogni 3 mesi, poi in
seguito annualmente. Qualora i livelli di
PSA aumentassero ad una velocità >1
ng/ml nei primi 6 mesi di terapia o >0.4
ng/ml/anno, il trattamento a base di
testosterone va interrotto, ed appropriati
esami strumentali, come la biopsia ecoguidata,
vanno effettuati (6,29).
Il testosterone normalmente comporta un
miglioramento nell’umore e nella sensazione
di benessere; lo sviluppo di comportamenti
negativi durante il trattamento
richiede una modifica della posologia o
la sospensione del farmaco. In tal senso
può risultare particolarmente utile somministrare
al paziente affetto da/o con
Vol. XVIII n. 4 - Luglio/Agosto 2006 221