Luglio/Agosto - Sigot.Org

Geriatria
Doppler convenzionali ed il Tissue
Doppler Imaging (TDI) eseguito in corrispondenza
dell’anello mitralico. Dopo 24
ore di trattamento, i pazienti randomizzati
a Levosimendan (n=11) hanno mostrato
una significativa riduzione dell’IVRT (da
114.6±15.1 a 69.2±5.6 msec; p=0.0001) e del
rapporto E/È ratio (da 21.4±10.7 a
12.8±7.3; p=0.04), ed un aumento significativo
del rapporto E/A (da 0.86±0.33 a
1.52±0.88; p=0.03). Nel gruppo placebo
(n=10) invece si è osservato solo un significativo
incremento del rapporto E/A (da
0.97±0.32 a 1.64±0.51; p=0.002) (12).
Il meccanismo alla base di un miglioramento
del rilasciamento diastolico non è
ancora ben conosciuto, ma sembra sia
legato al fatto che il farmaco, essendo
responsabile di un minor introito di calcio
intracellulare (pur possedendo azione
inotropa), rende la fase diastolica meno
dispendiosa dal punto di vista energetico,
favorendo pertanto il rilasciamento.
Avendo a disposizione un’adeguata casistica,
il gruppo di studio del Dipartimento
di Scienze Cardiovascolari e Respiratorie
ha voluto realizzare uno studio
retrospettivo valutando l’azione del farmaco
nel migliorare vari parametri clinici,
ecocardiografici ed emodinamici alla luce
anche dei recenti studi REVIVE e SURVI-
VE che hanno parzialmente contenuto
l’iniziale entusiasmo sull’uso del Levosimendan.
Tra il marzo 2004 e l’ottobre 2005 sono
stati arruolati 84 pazienti con diagnosi di
scompenso cardiaco acuto e con età media
compresa tra 64.1 ± 14.2 vs 70.7 ± 11.7
anni; p