31.05.2013 Views

Musica e scuola - Conservatorio di musica Giuseppe Tartini

Musica e scuola - Conservatorio di musica Giuseppe Tartini

Musica e scuola - Conservatorio di musica Giuseppe Tartini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

MUSICA E SCUOLA • 35<br />

Più sopra avevamo affermato che era legittimo ascrivere queste ultime nel campo<br />

delle pratiche <strong>musica</strong>li. Perché dunque annetterle ora, ai fini dell’approfon<strong>di</strong>mento<br />

dell’analisi dei dati con quelle d’ascolto? La risposta sta nel fatto che decenni<br />

<strong>di</strong> esperienze <strong>di</strong> pratiche <strong>di</strong>dattiche nel mondo della <strong>scuola</strong> (anche grazie<br />

al forte sviluppo avuto in campo metodologico sin dai primi del ’900) ci<br />

insegnano che è ormai sempre meno frequente incontrare approcci all’insegnamento/appren<strong>di</strong>mento<br />

<strong>musica</strong>le qualificabili come esclusivamente teorici o pratici.<br />

Fin dalla prima infanzia, infatti, l’esplorazione degli elementi costitutivi del<br />

linguaggio sonoro e delle sue articolazioni sono solitamente appresi in modo<br />

attivo e nel contatto <strong>di</strong>retto con la materia sonora. Allo stesso modo sempre più<br />

risulta <strong>di</strong>fficile concepire una <strong>di</strong>mensione dell’ascolto aliena da una qualche<br />

forma <strong>di</strong> pratica <strong>musica</strong>le. Ciò premesso è interessante dunque considerare qui<br />

il portato estesico/analitico delle attività dette <strong>di</strong> alfabetizzazione che, sovrapponendosi<br />

in termini percentuali, arrivano (probabilmente non a caso) quasi<br />

a coincidere nel segmento a cavallo della <strong>scuola</strong> secondaria.<br />

Questa coincidenza è possibile in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> un punto <strong>di</strong> convergenza tra attività<br />

considerate tra loro più autonome (in quanto aventi proprie finalità) fino agli<br />

11 anni, e che, dopo quell’età, sono invece assunte come complementari.<br />

Può forse far riflettere la flessione che si registra tra la secondaria <strong>di</strong> I e quella<br />

<strong>di</strong> II grado per entrambe le attività. Ciò è frutto, come già si è avuto modo <strong>di</strong><br />

far emergere, sicuramente <strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso bilanciamento delle attività interno<br />

ad ogni segmento scolastico; ma questa flessione è forse anche sintomo <strong>di</strong> una<br />

mancata crescita <strong>di</strong> una prospettiva d’ascolto che sembra trovare con fatica (per<br />

l’età più critica adolescenziale) mirate ed appropriate <strong>di</strong>dattiche. Se questa interpretazione<br />

fosse corretta – e ciò nonostante le numerose ricerche e proposte<br />

operative avvenute negli ultimi decenni in questo specifico campo 8 – allora<br />

significherebbe che per quanto concerne l’educazione <strong>musica</strong>le<br />

permarrebbe un grave vuoto formativo a livello della <strong>scuola</strong> secondaria <strong>di</strong> II<br />

grado che dovrebbe essere colmato anche con una maggiore attenzione allo sviluppo<br />

delle competenze culturali considerate chiave nelle prospettive <strong>di</strong> sviluppo<br />

dall’Unione Europea. La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

dell’8.12.2006 (2006/962/CE), relativa alle competenze chiave per l’appren<strong>di</strong>mento<br />

permanente, pone infatti l’accento (al punto 8) sulla consapevolezza<br />

ed espressione culturale definite nei termini <strong>di</strong> «consapevolezza<br />

dell’importanza dell’espressione creativa <strong>di</strong> idee, esperienze ed emozioni in<br />

8. Tra i contributi aventi specifico taglio metodologico-<strong>di</strong>dattico si ricordano: Elita Maule, Insegnare<br />

storia della <strong>musica</strong>, CELI, Faenza, 1992; Clau<strong>di</strong>a Galli (a cura <strong>di</strong>), <strong>Musica</strong> e storia, Quaderni<br />

della SIEM, n. 17, EDT, Torino, 2001; Lucia Cristina Baldo – Silvana Chiesa, Tempo e memoria.<br />

Percorsi <strong>di</strong> ascolto tra letteratura e <strong>musica</strong>, Ed. dell’Orso, Alessandria, 2003; Vincenzo Guanci –<br />

Carla Santini (a cura <strong>di</strong>), Far sentire la storia. <strong>Musica</strong>, suoni, <strong>di</strong>scorsi per fare insegnare e apprendere<br />

la storia, Atti del Seminario <strong>di</strong> Formazione della Scuola Estiva <strong>di</strong> Arcevia (AN), Ed. Carta Bianca,<br />

Faenza, 2005; Elita Maule, Storia della <strong>musica</strong>: come insegnarla a <strong>scuola</strong>; ETS, Pisa, 2007.<br />

INTERVENTI<br />

Fin dalla prima<br />

infanzia<br />

l’esplorazione<br />

degli elementi<br />

costitutivi<br />

del linguaggio<br />

sonoro<br />

e delle sue<br />

articolazioni<br />

sono<br />

solitamente<br />

appresi<br />

in modo attivo<br />

e nel contatto<br />

<strong>di</strong>retto<br />

con la materia<br />

sonora

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!