il pensiero autonomista e federalista sardo - ufficio studi GM Angioy
il pensiero autonomista e federalista sardo - ufficio studi GM Angioy
il pensiero autonomista e federalista sardo - ufficio studi GM Angioy
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
servirà a modernizzare e rompere l’isolamento del Partito e che attirerà l’attenzione di<br />
Simon Mossa rispetto ai temi nuovi dibattuti.<br />
Il prof. Giovanni L<strong>il</strong>liu, nella sua magistrale introduzione al libro di Giampiero Marras<br />
già da me citato, riassume questi temi: “cultura e lavoro operaio, rapporto tra uomo e<br />
ambiente nella democrazia, intellettuali gestori della cultura, <strong>il</strong> sindacato del lavoro, i<br />
politici della democrazia, regionalismo e Comunità fonti di autonomia, elevazione sociale<br />
del Mezzogiorno e di altre aree depresse del Paese, rinnovamento della Scuola in<br />
vista di una moderna società europea in una unità politica europea e nel dialogo Oriente-Occidente<br />
in pacifica coesistenza”.<br />
È in questo contesto che Antonio Simon Mossa matura <strong>il</strong> ritorno nel 1961 nel Partito<br />
Sardo d’Azione con una posizione chiara e forte. Egli è fautore della “riscossa” del<br />
Popolo Sardo che deve prendere coscienza di essere una “Nazione a sé stante”, non<br />
più dentro una concezione “Regionalista”, bensì in una visione di “Autonomia Federale”<br />
e “Autonomia Statuale” della Sardegna come “Nazione Indipendente”.<br />
La “Indipendenza federale” nello Stato Italiano, è vista come una fase ed un passaggio<br />
temporaneo e provvisorio per poi affermarsi liberamente in un processo europeo<br />
e mondiale come “Comunità Etnica Sarda”.<br />
Pensate a quale modernità vi è nel <strong>pensiero</strong> <strong>federalista</strong> di Antonio Simon Mossa e<br />
quale forza ideale contengono le sue affermazioni.<br />
Il fondamento di ogni idea <strong>federalista</strong> è l’Autogoverno senza <strong>il</strong> quale non si costituisce<br />
<strong>il</strong> soggetto fondante dell’Autonomia Federale che si basa sull’Autonomia Statuale,<br />
per cui la Sardegna o diviene una “Nazione a sé stante e indipendente” o non è possib<strong>il</strong>e<br />
alcuna via <strong>federalista</strong>.<br />
Simon Mossa non si accontenta di porre i fondamenti del Federalismo, ma si proietta<br />
oltre, tracciando una via concreta per affermare <strong>il</strong> federalismo in presenza di una<br />
Stato “altro” qual’ è nell’attualità lo Stato Italiano.<br />
Parla di “Indipendenza federale” nell’ambito dello stato Italiano come passaggio<br />
graduale, razionale e democratico fino all’affermazione di uno “Nazione Sarda/Stato”<br />
che egli chiama “Comunità Etnica Sarda” in Europa e nel Mondo.<br />
A queste idee Antonio Simon Mossa aveva dato corpo e strutture quando <strong>il</strong> 30<br />
marzo 1962 aveva dato vita all’Associazione Grèmiu Federalista de sa Comunidade<br />
Etnica Sarda “Sardigna Libera”, <strong>il</strong> cui scopo era di promuovere <strong>studi</strong>, ricerche culturali<br />
e sociali per la difesa della comunità etnica sarda nei vari ambiti linguistici, culturali<br />
e delle tradizioni nel quadro della federazione Europea.<br />
Nel 1969 fondava la Federazione culturale “Iscola Sarda”, che nascerà <strong>il</strong> 14 ottobre<br />
e cesserà la sua attività <strong>il</strong> 10 febbraio del 1971, “con l’intento, in primo luogo, di<br />
“sardizzare” la Scuola coloniale italiana e spingerla ad introdurre al suo interno alcuni<br />
degli elementi essenziali della Storia, della Lingua e della Cultura Sarda e in secondo<br />
luogo di “sensib<strong>il</strong>izzare” l’opinione pubblica isolana ai grandi temi dell’Identità.<br />
Sarà invece <strong>il</strong> suo discepolo pred<strong>il</strong>etto, Giampiero Marras, a continuare l’attività<br />
culturale del “suo” Maestro, ormai in letto di sofferenza e prossimo al trapasso, a<br />
creare <strong>il</strong> 20 apr<strong>il</strong>e del 1971 a Sassari «S’Iscola Sarda», la Fondazione etnoculturale<br />
della Nazione Sarda, tuttora operante, di cui è Presidente emerito <strong>il</strong> prof. Giovanni<br />
L<strong>il</strong>liu, architetto di fama internazionale e accademico nazionale dei Lincei: associazione,<br />
41