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L'uomo e il cielo stellato - Astrocultura UAI

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L’antinomia cosmologica di Kant<br />

Con la prima delle quattro antinomie della Critica della Ragion Pura Kant si rende<br />

conto che si vanno delineando dei problemi di tipo cosmologico. La trattazione di questo<br />

argomento si trova nella Dialettica trascendentale, luogo della Critica della Ragion Pura in<br />

cui l’autore si occupa della parvenza trascendentale, cioè di quella <strong>il</strong>lusione che nasce<br />

quando la ragione spinge l’intelletto al di là dell’uso empirico delle categorie (cioè applicate<br />

alle intuizioni sensib<strong>il</strong>i) con <strong>il</strong> fine irraggiungib<strong>il</strong>e, nella conoscenza teoretica,<br />

dell’ampliamento delle capacità conoscitive. Tale azione porta a proposizioni di cui non è<br />

possib<strong>il</strong>e una verifica od una smentita empirica e neppure teoretica, come leggiamo in<br />

queste frasi tratte dalla lettera a C. Garve del 12 settembre 1798:<br />

“Il mio punto di partenza non fu una indagine sull’esistenza di Dio, sull’immortalità<br />

ecc.., bensì l’antinomia della ragione pura: “ <strong>il</strong> mondo ha un inizio, non ha un inizio<br />

ecc…” (…) Furono queste antinomie a svegliarmi dapprima dal sonno dogmatico e<br />

a guidarmi verso la critica della ragione, al fine di risolvere lo scandalo<br />

dell’evidente contraddizione della ragione con se stessa.”<br />

Kant si trova, dunque, di fronte ad un problema: <strong>il</strong> singolo fenomeno essendo<br />

considerato come qualcosa di condizionato, pretende l’assoluta completezza della serie delle<br />

sue condizioni. In questo modo si scontra con le dimensioni del mondo. La cosmologia<br />

razionale, quindi, che pretende di far uso della nozione di mondo, inteso come totalità<br />

assoluta dei fenomeni cosmici, è destinata a fallire secondo Kant. Questo perché è costretta a<br />

formulare proposizioni contraddittorie, dando sia per la tesi che per l’antitesi una<br />

dimostrazione basata su prove egualmente evidenti, chiare e inoppugnab<strong>il</strong>i.<br />

Tesi:<br />

“<strong>il</strong> mondo ha un cominciamento (limite) secondo <strong>il</strong> tempo e secondo lo spazio”.<br />

Antitesi:<br />

“ <strong>il</strong> mondo è infinito secondo <strong>il</strong> tempo e secondo lo spazio”.<br />

Il conflitto delle idee trascendentali permette di svelare la “smagliante, ma falsa<br />

parvenza” di una “presunta cosmologia pura”. Le due affermazioni in contrasto sulla

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