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L'uomo e il cielo stellato - Astrocultura UAI

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spazio. Tale mezzo avrebbe dovuto essere in quiete rispetto al Sole e quindi un osservatore<br />

sulla Terra avrebbe dovuto percepire un “vento di etere”dal momento che la Terra è in<br />

continuo movimento. Tale vento, però , fu dimostrato essere impercettib<strong>il</strong>e attraverso un<br />

famoso esperimento basato sulla divisione della luce in due fasci, i quali, nonostante la<br />

direzione diversa, a parità di lunghezza del percorso, risultavano perfettamente<br />

sovrapponib<strong>il</strong>i alla fine del tragitto. Era evidente dunque, che nulla aveva frenato uno dei<br />

due fasci e che quindi l’etere era da considerare inesistente.<br />

Lorentz, quindi, per poter interpretare <strong>il</strong> risultato non previsto dall’esperimento e per<br />

ottenere che le equazioni di Maxwell potessero avere la stessa forma in tutti i sistemi di<br />

riferimento inerziali, elaborò alcune equazioni: le trasformazioni di Lorentz.<br />

Tali trasformazioni non erano altro che un artificio matematico realizzato per giustificare<br />

l’esistenza di alcuni fenomeni reali, in quanto Lorentz non era disposto a mettere da parte<br />

l’esistenza dell’etere. Queste equazioni nel caso di un moto traslato rispetto all’asse x<br />

risultano essere:<br />

x − vt<br />

x'=<br />

v<br />

1−<br />

c<br />

y'=<br />

y<br />

z'<br />

= z<br />

2<br />

2<br />

v<br />

t − x 2<br />

t'<br />

= c<br />

2<br />

v<br />

1−<br />

2<br />

c<br />

Dove x,y,z e t sono le coordinate posizionali e la coordinata temporale di un punto P<br />

del sistema S, se x’,y’,z’ e t’ sono le corrispondenti grandezze di un secondo sistema S’ e se<br />

<strong>il</strong> vettore v è la velocità lungo l’asse x di S rispetto ad S’ in moto rett<strong>il</strong>ineo uniforme. Le<br />

relazioni permettono di passare da un sistema all’altro nell’ipotesi che gli assi dei due<br />

sistemi siano paralleli ed equiversi e che all’istante t=t’=0 le origini dei due sistemi siano<br />

coincidenti.<br />

Per quanto riguarda l’esperimento di Michelson e Morley , Lorentz , facendo propria<br />

una ipotesi formulata inizialmente da Fitzgerald, attribuì <strong>il</strong> risultato negativo<br />

dell’esperimento alla contrazione longitudinale dei corpi in un movimento attraverso l’etere<br />

.

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