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L'uomo e il cielo stellato - Astrocultura UAI

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Divina Commedia, opera dai fini trascendenti, nella quale egli si serve della scienza quasi come<br />

ornamento, poco più che un complemento.<br />

“ È evidente che <strong>il</strong> poeta nella Commedia sale su un piano più alto di quello scientifico, un piano<br />

dal quale può trascurare e perfino respingere la scienza in nome di una visione religiosa, trascendente e<br />

mistica, della realtà.” op.cit.<br />

Egli si permette, afferma ancora Buti, di andare oltre l’astronomia quando, pur conoscendo le<br />

teorie scientifiche, decide deliberatamente di trascurarle. Si veda ad esempio la precessione degli equinozi (<br />

secondo cui non è possib<strong>il</strong>e che <strong>il</strong> viaggio di Dante avvenga sotto la costellazione dell’Ariete come durante<br />

la creazione del mondo avvenuta m<strong>il</strong>lenni prima) oppure quando <strong>il</strong> Poeta accenna a Venere che viene<br />

ritrovata alla mattina pur essendo un pianeta della sera.<br />

“ temp’era dal principio del mattino,<br />

e ‘l sol montava ‘n su con quelle stelle<br />

ch’ eran con lui quando l’amor divino<br />

mosse di prima quelle cose belle;<br />

si ch’a ben sperar m’ era cagione<br />

di quella fera a la gaetta pelle<br />

l’ora del tempo e la dolce stagione<br />

(…) Inferno, canto I, vv.37-41<br />

Questi versi dell’Inferno hanno fatto tanto discutere i commentatori di ogni<br />

epoca circa la data dell’inizio della visione, ma per gli autori<br />

dell’Enciclopedia Dantesca ciò che conta per Dante è l’aspetto simbolico e<br />

astrologico. Contano cioè gli elementi per trarre l’oroscopo bene augurale per<br />

l’impresa che <strong>il</strong> Poeta si accinge a compiere. Con questo riferimento sembra<br />

che egli voglia fissare idealmente, non in modo preciso, l’inizio del suo<br />

viaggio intorno all’equinozio di primavera. Il sole si levava dall’orizzonte nel<br />

segno dell’Ariete e che gli astri fossero favorevoli ce lo conferma l’autore con i<br />

versi già citati.<br />

I versi del Purgatorio ci dicono che quando <strong>il</strong> Poeta arriva sulla spiaggetta<br />

dell’isola vede al mattino assieme ad altre quattro stelle <strong>il</strong> pianeta Venere:<br />

Lo bel pianeta che d’ amar conforta<br />

faceva tutto rider l’oriente,<br />

velando i Pesci, ch’erano in sua scorta.

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