L'uomo e il cielo stellato - Astrocultura UAI
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l'Esposizione di Parigi perché era sotto terapia e in queste trapela anche <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o di<br />
un uomo lucido e coerente, anche se turbato per <strong>il</strong> suo stato precario di salute,<br />
dovuto forse alla vita sregolata che conduceva, alle numerose delusioni e,<br />
soprattutto, agli attacchi di ep<strong>il</strong>essia che gli lasciavano dei vuoti di memoria<br />
insopportab<strong>il</strong>i.<br />
Osservando “Notte stellata”, ad esempio, resta diffic<strong>il</strong>e credere che sia <strong>il</strong><br />
prodotto di una mente folle. Oggi si conosce molto della sua breve e straordinaria<br />
vita che, da lì a pochi mesi, dopo la sua uscita dall'ospedale, si sarebbe spenta con <strong>il</strong><br />
suicidio, ma resta ancora diffic<strong>il</strong>e abbattere <strong>il</strong> cliché del genio folle. Del suo<br />
indiscutib<strong>il</strong>e genio ci restano comunque le meravigliose atmosfere siderali, come<br />
"Esterno di caffè, di notte" o come "Notte stellata sul Rodano" dipinti solo un anno<br />
prima di "Notte stellata".