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i nostri hotel<br />

GRADO<br />

Hotel TOURING***<br />

Situato a breve distanza dalla spiaggia di Grado,<br />

l’hotel dispone di ristorante dalla cucina molto curata,<br />

ascensore, architettonicamente molto adatta anche<br />

per i portatori di handicap. Tutte <strong>le</strong> camere sono<br />

dotate di servizi privati, te<strong>le</strong>fono, TV color. L’hotel<br />

richiede deposito cauzione<strong>le</strong> per i gruppi di studenti.<br />

REDIPUGLIA<br />

Hotel AI CACCIATORI***<br />

Recentemente ristruttuarto, l’hotel è situato a<br />

Redipuglia, in posizione strategica per effettuare<br />

escursioni nei principali luoghi turistici friulani.<br />

Dispone di sala ristorante, giardino con veranda e<br />

sa<strong>le</strong> comuni. Le camere sono dotate di servizi privati,<br />

te<strong>le</strong>fono, TV color, connessione ad internet ed aria<br />

condizionata.<br />

PALMANOVA<br />

Sorse alla fine del Cinquecento a guardia dei domini<br />

della Serenissima, sulla via fra Udine e <strong>il</strong> litora<strong>le</strong><br />

adriatico. La sua pianta perfettamente poligona<strong>le</strong>,<br />

a stella con nove punte, era quanto di meglio<br />

potesse progettare l’ingegneria difensiva dell’epoca.<br />

L’odierna Palmanova, dichiarata Monumento<br />

Naziona<strong>le</strong>, ha un fascino comp<strong>le</strong>tamente godib<strong>il</strong>e<br />

solo con una vista aerea, che si coglie solo in parte<br />

da terra, ammirando <strong>le</strong> mura ovvero la geometrica<br />

Piazza Grande oppure <strong>le</strong> ricostruzioni esposte in<br />

due siti: <strong>il</strong> Civico Museo Storico e <strong>il</strong> Museo Storico<br />

M<strong>il</strong>itare. Nella piazza esagona<strong>le</strong>, esattamente al<br />

centro dell’abitato, spicca su un lato la facciata<br />

ben proporzionata del Duomo seicentesco in pietra<br />

d’Istria. Interessante è <strong>il</strong> Palazzo del Governatore<br />

del<strong>le</strong> Armi, costruito nell’anno 1613, oggi sede del<br />

Museo Storico M<strong>il</strong>itare.<br />

AQUILEIA<br />

Il piccolo paese che in epoca romana e medieva<strong>le</strong> fu<br />

una della città più importanti dell’Italia Settentriona<strong>le</strong>,<br />

venne fondato nel 181 a.C. Ebbe un ruolo di<br />

protagonista nel diffondersi del Cristianesimo, dando<br />

origine a quell’autorità vescov<strong>il</strong>e che avrebbe assunto<br />

peso decisivo nei secoli fra l’XI e <strong>il</strong> XV. Massimo<br />

simbolo dell’antico sp<strong>le</strong>ndore resta la grande<br />

Bas<strong>il</strong>ica, sorta nel III secolo ma comp<strong>le</strong>tamente<br />

ricostruita in st<strong>il</strong>e romanico nel decennio 1021-1031.<br />

La pavimentazione musiva, risa<strong>le</strong>nte all’edificio<br />

del III secolo, costituisce la più ampia superficie di<br />

questo genere nell’Occidente cristiano. Altrettanto<br />

preziosi sono gli affreschi dell’abside e della cripta,<br />

<strong>le</strong> opere di scultura come la tribuna rinascimenta<strong>le</strong><br />

di Bernardino da Bissone e l’altare maggiore. Ma la<br />

vera meraviglia attende chi scende nella cosiddetta<br />

“Cripta degli Scavi”, dove sono visib<strong>il</strong>i <strong>le</strong> testimonianze<br />

del<strong>le</strong> prime fasi costruttive della bas<strong>il</strong>ica e soprattutto<br />

<strong>le</strong> pavimentazioni a mosaico del<strong>le</strong> case romane che<br />

qui si trovavano nel I secolo a.C. Case romane e<br />

oratori pa<strong>le</strong>ocristiani sono accessib<strong>il</strong>i accanto alla<br />

chiesa, lungo la strada che porta nel<strong>le</strong> vicinanze di<br />

un ramo del fiume Natissa, dove sono venuti alla luce<br />

i resti dello scalo mercant<strong>il</strong>e romano. In un’area che<br />

si prolunga per centinaia di metri appaiono materiali<br />

architettonici di varie funzioni e una banchina a<br />

doppio livello, così costruita perché potesse servire<br />

ad attraccare navi di stazza diversa. In altri punti<br />

della città gli scavi hanno rivelato <strong>le</strong> rovine del<strong>le</strong><br />

terme, dell’anfiteatro, dei mercati, del<strong>le</strong> mura e di<br />

vari sepolcri, datab<strong>il</strong>i in un arco di tempo che va dal<br />

I al IV secolo. Per un approfondimento è obbligatoria<br />

la visita al Museo Archeologico Naziona<strong>le</strong> che<br />

conserva moltissimi reperti: iscrizioni, mosaici, vetri,<br />

ambre, argenti e gemme lavorate.<br />

Viaggi in Friuli Venezia Giulia<br />

GRADO<br />

Ha un aspetto pittorescamente veneziano. La<br />

Bas<strong>il</strong>ica di Sant’Eufemia si raggiunge dal porto<br />

attraverso un labirinto di case antiche. Le si apre<br />

intorno un vero e proprio campiello, dominato dalla<br />

torre campanaria quattrocentesca. La chiesa,<br />

consacrata nel 579, vanta una pavimentazione a<br />

mosaico, un ambone dell’XI secolo con i simboli<br />

degli Evangelisti e pochi resti della decorazione al<strong>le</strong><br />

pareti. La particolarità del mosaico pavimenta<strong>le</strong> è <strong>il</strong><br />

disegno, che segue uno schema di giochi ritmici e<br />

lineari di tipo astratto, molto lontano dal<strong>le</strong> classiche<br />

rappresentazioni naturalistiche dello stesso periodo.<br />

Alla sinistra del Duomo, dopo <strong>il</strong> Battistero, si trova<br />

la Bas<strong>il</strong>ica di Santa Maria del<strong>le</strong> Grazie, risa<strong>le</strong>nte<br />

circa al V secolo. Anche questa fu costruita in due<br />

fasi: in origine l’edificio era sorretto da 6 colonne,<br />

successivamente, nella seconda fase, da solo 5, così<br />

da diminuire l’aspetto di bas<strong>il</strong>ica in miniatura. Alla<br />

sinistra del Duomo, oltrepassando un cancello, si<br />

accede in un via<strong>le</strong>tto alberato adiacente al Battistero.<br />

Davanti vi sono allineati tre sarcofagi romani del II-<br />

III secolo e numerose epigrafi dello stesso periodo.<br />

Una curiosità da segnalare a Grado è l’intera zona<br />

della laguna, caratterizzata da molteplici isolotti che<br />

talvolta conservano gli antichi casoni in paglia e<br />

cannucce usati una volta dai pescatori.<br />

GORIZIA<br />

La città è costituita da una parte antica, detta<br />

Borgo Castello. Il cuore del Castello è la Corte dei<br />

Lanzi, nella qua<strong>le</strong> rimangono ancora evidenti <strong>le</strong><br />

fondamenta dell’alta torre centra<strong>le</strong>. Da qui sono<br />

visib<strong>il</strong>i <strong>il</strong> duecentesco Palazzetto dei Conti e <strong>il</strong><br />

Palazzo degli Stati Provinciali risa<strong>le</strong>nte al XV secolo,<br />

mentre del XVI-XVII secolo è <strong>il</strong> “Palazzetto Veneto”<br />

che raccorda i due corpi principali. Scendendo<br />

verso <strong>il</strong> centro incontriamo diversi importanti<br />

monumenti: lo sp<strong>le</strong>ndido Palazzo Cob<strong>le</strong>nz Codelli,<br />

sede dell’Arcivescovado; in Piazza De Amicis<br />

domina la facciata del più bell’edificio goriziano,<br />

Palazzo Attems Petzenstein, realizzato su progetto<br />

di Nicolò Pacassi e terminato intorno al 1754. La<br />

facciata, con un corpo centra<strong>le</strong> aggettante e due ali<br />

laterali, culmina con un’e<strong>le</strong>gante balaustra decorata<br />

con statue. Imponente anche l’interno, sede dei<br />

Musei Provinciali. Sul retro si trova Via Ascoli, cuore<br />

del Ghetto, dove la Comunità Ebraica goriziana si<br />

stab<strong>il</strong>ì nel 1600. Ora, l’edificio più rappresentativo<br />

è la Sinagoga che custodisce <strong>il</strong> Museo Didattico<br />

della Piccola Gerusa<strong>le</strong>mme sull’Isonzo, nel qua<strong>le</strong> è<br />

possib<strong>il</strong>e capire lo sv<strong>il</strong>uppo nei secoli della comunità<br />

ebraica goriziana, <strong>le</strong> sue tradizioni e i suoi <strong>le</strong>gami<br />

con la grande cultura mitte<strong>le</strong>uropea.<br />

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