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28 consumare informati tecnologia<br />

Tabletmania<br />

è sbarcato in Italia<br />

il "new ipad" della apple<br />

e sono in arrivo una batteria<br />

di modelli che gli faranno<br />

concorrenza.<br />

per le tavolette, che nel 2011<br />

hanno triplicato le vendite,<br />

secondo gli osservatori<br />

questo sarà l'anno della<br />

consacrazione.<br />

ecco come orientarsi<br />

nella scelta di un tablet<br />

di claudio stRano<br />

Hanno più che triplicato i volumi di vendita<br />

nel 2011 (dati Gfk) fischiando come un Freccia Rossa<br />

nel tunnel della crisi: solo gli smartphone riescono<br />

a tener testa ai tablet in fuga, un "fenomeno" giovane<br />

dell'informatica che dovrebbe giungere – con<br />

diversi importanti arrivi sul mercato – alla stagione<br />

della sua consacrazione. Il locomotore è stato finora<br />

l'iPad2 della Apple che si porta a casa anche in <strong>Coop</strong><br />

l'80% del valore delle vendite. Al "resto del mondo"<br />

va il 20% suddiviso tra Samsung, Asus, Acer, Packard<br />

Bell e gli altri che adottano il sistema (con meno vincoli<br />

proprietari) Android. Ma se guardiamo ai pezzi<br />

venduti, ecco che le distanze si accorciano perché<br />

stanno acquisendo una certa rilevanza nell'ultimo<br />

periodo le tavolette "low cost", che con 100 o 200<br />

euro qualche soddisfazione la danno lo stesso.<br />

Le tavolette si diffondono e lo fanno rapidamente,<br />

dopo aver contribuito allo storico sorpasso, nel 2011,<br />

dei dispositivi mobili su quelli fissi in tutto il mondo.<br />

Il ritmo di crescita previsto sul pianeta da qui al 2015<br />

è del 38,8% annuo. Secondo gli esperti, dovrebbero<br />

comporre il terzetto dei dispositivi "inseparabili" del<br />

futuro assieme agli smartphone e agli ultrabook (i<br />

portatili più performanti, sotto i 15 pollici, sottili ed<br />

eleganti, tipo MacBook Air) mentre i netbook tenderanno<br />

a ridursi. Ma per chi sono maggiormente<br />

indicati i tablet? A parte il loro fascino, se focalizziamo<br />

l'attenzione su ciò che fanno, i web book (come<br />

sono anche chiamati) sono ritagliati sul popolo degli<br />

"internettiani" in mobilità. Non sostituiscono infatti<br />

i notebook – arduo lavorare con programmi e documenti<br />

di qualsiasi tipo – ma vanno bene per esplorare<br />

il web, sfogliare giornali e riviste on line, misurarsi<br />

con la didattica (gli editori sono obbligati per legge<br />

già il prossimo anno a fornire edizioni elettroniche<br />

dei manuali), rispondere alle email, gestire foto o al<br />

limite telefonare con Skype (sempre che si disponga<br />

della connessione 3G). Queste e milioni di altre cose<br />

si possono fare, perché i tablet scaricano dal Play store<br />

di Google (per i sistemi Android) e dall'iTune store<br />

di Apple applicazioni di ogni sorta, dalle più banali e<br />

gratis a quelle più complesse a pagamento. Qualche

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