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consumatori<br />

il mensile dei soci coop<br />

ottobre<br />

numero 8 - 2006<br />

coop estense edizione ferrara<br />

Tariffa R.O.C.:<br />

“Poste Italiane s.p.a.<br />

Spedizione in Abbonamento<br />

Postale - D.L. 353/2003<br />

(conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />

art. 1, comma 1, DCB Bologna”<br />

CHE BRUTTO<br />

AMBIENTE<br />

Ecologia, l’opinione dei soci coop<br />

nei risultati di un nostro sondaggio<br />

3<br />

COOP ESTENSE<br />

Foggia, tutti assolti.<br />

Dissequestrato<br />

il centro commerciale


coop estense<br />

Le iniziative 2006 per i soci Coop Negozio<br />

Gennaio: sconto 50% abbigliamento esterno, sportivo<br />

e calzature<br />

Gennaio: sconto 50% abbigliamento uomo, donna,<br />

bambino<br />

Gennaio: guanciale in lattice Talalay e copriguanciale<br />

Caleffi<br />

Febbraio: sconto 35% pentolame antiaderente linea<br />

hi-tech Coop<br />

Le iniziative riservate<br />

ai soci Coop Estense nel 2006<br />

Soci che hanno<br />

usufruito<br />

delle offerte<br />

Valore dello<br />

sconto<br />

(in euro)<br />

Iper 16.462 614.500<br />

Super 2.104 53.828<br />

Super 4.500 64.310<br />

Super 5.872 43.475<br />

Febbraio: biciclette Super 1.274 48.649<br />

Marzo: sconto 40% intimo donna/uomo Super 7.093 61.915<br />

Aprile: polo Solidal Coop Tutti 4.922 31.112<br />

Aprile: affettatrice Super 240 12.150<br />

Maggio: prosciutto di Parma Tutti 23.793 1.017.755<br />

Maggio: macchina per sottovuoto Super 850 29.531<br />

Giugno: accappatoio Super 2886 75340<br />

Giugno: lettore mp3 Tutti 457 22.222<br />

Luglio: birra Dreher Tutti 6.807 34.937<br />

Luglio: sconto 40% abbigliamento<br />

esterno e calzature<br />

Iper 6.550 92.333<br />

Luglio: grigliata mista di suino Tutti 5.411 39.858<br />

Luglio: pesche gialle Tutti 8.744 17.038<br />

Luglio: confezione salumi Tutti 3.479 20.712<br />

Agosto: sconto 15%<br />

zaini, astucci, bustine<br />

Settembre: sconto 15% articoli<br />

per la scuola<br />

Tutti 10.345 43.795<br />

Tutti 30.409 91.220<br />

Settembre: sconto 30% uva Italia Tutti 20.852 39.785<br />

Settembre: mobile stiro Tutti 140 8.724<br />

Gli sconti non finiscono mai Negozio<br />

Soci che hanno<br />

usufruito<br />

delle offerte<br />

Valore dello<br />

sconto<br />

(in euro)<br />

Giugno: sconto 25% su un prodotto non alimentare Tutti 49.162 2.189.954<br />

Giugno: sconto 10% su tutto l’assortimento Tutti 100.475 989.727<br />

Agosto: sconto 10% su tutto l’assortimento Tutti 97.058 1.052.198<br />

Il risparmio dei soci in Emilia dall’inizio dell’anno 2006 è stato di<br />

euro 6.695.066 (pari a lire 12.963.455.444)


ULTIM’ORA<br />

Accolte le ragioni di Coop Estense:<br />

a Foggia tutti assolti e il centro<br />

commerciale dissequestrato<br />

Proprio alla vigilia dell’andata in stampa abbiamo appreso che il<br />

Tribunale di Foggia ha assolto con formula piena perché “il fatto<br />

non sussiste” il vicepresidente di Coop Estense Tino Cesari e gli altri<br />

imputati, tra cui l’ex sindaco della città Paolo Agostinacchio, rinviati a<br />

giudizio per presunti illeciti amministrativi inerenti la galleria del centro<br />

commerciale e l’ampliamento dell’ipercoop. Con questa sentenza il<br />

Tribunale di Foggia, oltre ad aver ordinato la restituzione degli spazi<br />

sottoposti a sequestro da circa due anni, ha riconosciuto la piena legittimità<br />

dell’operato di Coop Estense e della Pubblica Amministrazione.<br />

consumatori<br />

Mensile della Cooperazione di <strong>Consumatori</strong><br />

40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16<br />

Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908<br />

redazione@consumatori.coop.it<br />

Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005<br />

Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040<br />

Copia singola euro 0,31<br />

Abbonamento annuo euro 3,10<br />

Direttore responsabile<br />

Dario Guidi<br />

Redazione<br />

Piero Giovanolla (vicedirettore),<br />

Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Paolo Mandini,<br />

Alberto Martignone , Paola Minoliti, Andrea<br />

Pertegato, Mauro Poletti, Gianfranco Sansalone,<br />

Anna Somenzi, Claudio Strano.<br />

Progetto grafico<br />

Ferro comunicazione & design<br />

Impaginazione e grafica<br />

Ilde Ianigro<br />

Responsabile della pubblicità<br />

Gabriella Zerbini<br />

Stampa<br />

Coptip (Modena)<br />

Coop Editrice <strong>Consumatori</strong><br />

Consiglio di amministrazione:<br />

Paolo Cattabiani (presidente)<br />

Enrico Migliavacca (vicepresidente)<br />

Francesco Berardini, Giuseppe Bolognesi,<br />

Claudio Cucchiarati, Walter Dondi, Claudio Toso,<br />

Luciano Landi, Paolo Mandini, Daniele Moltrasio<br />

Consegnato alle poste a partire dal 12/10/2006<br />

Il numero di settembre è stato stampato<br />

in 2.647.372 copie<br />

Associato a:<br />

ANES, Associazione nazionale<br />

editoria specializzata<br />

sommario<br />

IN PRIMO PIANO CONSUMARE<br />

INFORMATI<br />

6<br />

10<br />

15<br />

20<br />

24<br />

Coop Salute,<br />

il piano delle aperture<br />

di Claudio Strano<br />

ProgettinRete,<br />

le scelte dei Distretti<br />

Il socio ha molti<br />

punti in più<br />

di Marina Leonardi<br />

Economia,<br />

segnali di ripresa<br />

Ambiente,<br />

il primo problema<br />

di Dario Guidi<br />

32<br />

38<br />

40<br />

42<br />

Il peso<br />

da togliersi<br />

di Silvia Fabbri<br />

Bontà<br />

da spalmare<br />

di Anna Somenzi<br />

Massaggi<br />

d’acqua<br />

di Claudio Strano<br />

Vini di sabbia<br />

di Giovanna Pinna<br />

VIVERE BENE<br />

46<br />

48<br />

51<br />

52<br />

Cavie addio? Frontiere<br />

della biomedicina<br />

La città dei tre colori<br />

di I. Baraldi e W. Garagnani<br />

Week-end con la zucca<br />

di Tiziano Argazzi<br />

Lettere<br />

a <strong>Consumatori</strong><br />

www.consumatori.e-coop.it


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in primo piano<br />

Finsoe,<br />

più incisivo<br />

il ruolo delle Coop<br />

Si semplifica la catena di comando<br />

di Unipol per rendere da una<br />

parte più efficace il ruolo delle<br />

Coop all’interno del gruppo assicurativo/bancario<br />

bolognese, dall’altra per<br />

procedere speditamente all’attuazione<br />

del piano industriale presentato in settembre<br />

dal nuovo amministratore delegato<br />

Carlo Salvatori. La semplificazione<br />

riguarda i vertici delle due<br />

holding che controllano Unipol – Finsoe<br />

e Holmo – che dallo scorso 22 settembre<br />

hanno gli stessi vertici. Da<br />

quel giorno infatti, Finsoe, la Finanziaria<br />

dell’economia sociale, ha rinnovato<br />

le cariche affidando il timone di<br />

comando al nuovo presidente e amministratore<br />

delegato Mario Zucchelli<br />

(presidente di Coop Estense), che è<br />

stato affiancato dal vicepresidente e<br />

amministratore delegato Piero Collina.<br />

Entrambi mantengono i medesimi<br />

ruoli ricoperti in Holmo. Le nomine<br />

consumatori<br />

sono state approvate dal Consiglio di<br />

amministrazione di Finsoe su proposta<br />

dello stesso presidente uscente,<br />

Turiddo Campaini, che si è dimesso<br />

dalla carica assieme al vicepresidente<br />

Claudio Levorato. Il Consiglio di amministrazione<br />

si è dichiarato “favorevole<br />

alla proposta di far coincidere la<br />

presidenza di Holmo con quella della<br />

controllata Finsoe, nella convinzione<br />

che essa contribuirà a determinare<br />

maggiore chiarezza e trasparenza nei<br />

processi decisionali”. Per le cooperative<br />

azioniste di Unipol si tratta di un<br />

“accorciamento della catena di comando”<br />

che dovrebbe aiutare a garantire<br />

un più efficace controllo e il necessario<br />

sostegno allo sviluppo del<br />

piano industriale. Tramontata l’alleanza<br />

strategica tra Unipol e Monte dei<br />

Paschi di Siena, si va verso il modello<br />

della banca integrata come motore di<br />

sviluppo del gruppo bolognese. n n n<br />

Mario Zucchelli<br />

Il presidente<br />

di Coop Estense<br />

nominato al<br />

vertice della<br />

finanziaria<br />

che controlla<br />

Unipol.<br />

Si semplifica<br />

la catena<br />

di comando


È il “nome di battesimo” dato<br />

ai Corner della salute e del benessere<br />

che Coop sta aprendo in successione<br />

dopo il buon avvio a Carpi, Ferrara e<br />

Bari. Si amplia l’offerta dei farmaci<br />

sugli scaffali. I prezzi scontati piacciono<br />

ma i consumatori sanno spendere:<br />

scontrino medio sotto i 10 euro<br />

COOP SAL<br />

Il progetto<br />

Sono 40 le aperture degli spazi<br />

“Coop Salute” programmate entro<br />

la fine dell’anno e coinvolgono<br />

le 9 maggiori imprese del sistema<br />

Coop (25 quelle previste dalle<br />

cooperative del Distretto Adriatico).<br />

A regime, ovvero entro l’estate<br />

2007, saliranno a 100 gli spazi<br />

Coop Salute su scala nazionale,<br />

ovvero in tutti i punti vendita della<br />

rete Coop del nostro paese. Trecento<br />

saranno i farmacisti assunti,<br />

migliaia le domande pervenute:<br />

se ne contavano, il 31 agosto scorso,<br />

già 2500.<br />

consumatori<br />

In primavera<br />

100 spazi<br />

su scala nazionale<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

di Claudio Strano<br />

I<br />

più venduti, nel primo mese,<br />

sono stati Aspirina, Moment e<br />

Maalox. Farmaci “della vita moderna”<br />

battuti a un prezzo scontato<br />

del 25% e richiesti come il pane.<br />

Ma senza esagerazione, senza fenomeni<br />

di accaparramento. Come il<br />

pane, appunto. A ciascuno il suo. La<br />

riprova di questo stile di acquisto<br />

maturo e responsabile sta nello<br />

scontrino medio che non va oltre i<br />

10 euro e nel costo a confezione<br />

che si aggira mediamente tra i 5 e i<br />

6 euro. Nessuno ha acquistato<br />

montagne di scatole di medicinali o<br />

ha fatto richieste “inopportune” per<br />

la sua stessa salute, di fronte alle<br />

quali i farmacisti avrebbero opposto<br />

la propria professionalità e il<br />

comune buon senso. Diverse centinaia,<br />

ogni giorno, i consumatori<br />

che si sono rivolti ai Corner della<br />

salute e del benessere aperti da<br />

Coop Estense a Carpi, Ferrara e<br />

Bari (ora battezzati ufficialmente<br />

col nome di “Coop salute”, comune<br />

a tutto il sistema Coop) e un bilancio<br />

in generale di grande soddisfazione<br />

che prescinde dall’ammontare<br />

degli incassi.<br />

A tirare le prime conclusioni, a poco<br />

più di un mese da quel 12 agosto –<br />

giorno della partenza in Italia della<br />

“farmacia nel supermercato” resa<br />

6<br />

possibile dal decreto Bersani sulle<br />

liberalizzazioni del mercato – è Edy<br />

Gambetti, direttore commerciale di<br />

Coop Estense. Il quale risponde così<br />

alla domanda sui margini di guadagno<br />

della cooperativa. “In questa<br />

prima fase si tratta di margini molto<br />

limitati: con la politica di sconti che<br />

stiamo praticando, sconti che lo ricordo<br />

abbiamo suddiviso in tre fasce<br />

del 20, 25 e 30%, riusciamo a coprire<br />

all’incirca i costi diretti. Ma<br />

l’obiettivo era un altro, e cioè quello<br />

di ottenere una riduzione dei prezzi<br />

a difesa degli interessi dei consumatori.<br />

E tale obiettivo è stato ampiamente<br />

raggiunto”. Altra domanda.<br />

Cosa è possibile dire in merito alla<br />

“tipologia” e al comportamento dei<br />

consumatori che si presentano nei<br />

corner Coop per acquistare farmaci<br />

da banco (Otc) o senza obbligo di<br />

prescrizione medica (Sop)? “Non abbiamo<br />

ancora tracciato un profilo<br />

strutturato del consumatore tipo”,<br />

risponde Gambetti. “Lo consideriamo<br />

prematuro visto che siamo partiti<br />

solo a metà agosto ed è una esperienza<br />

nuova anche per noi. Tuttavia<br />

l’impressione che abbiamo è che a<br />

questo banco si rivolga indistintamente<br />

la ‘popolazione del supermercato’<br />

e anche qualche persona in<br />

più, dal momento che abbiamo notato<br />

un aumento di clienti nelle nostre<br />

strutture”.<br />

continua a pagina 9 >


UTE<br />

consumatori<br />

Coop Estense, un corner<br />

in tutti gli iper e in 5 super<br />

Tutte le aperture da qui alla fine dell’anno<br />

Punto<br />

vendita<br />

Ipercoop<br />

Grandemilia<br />

Ipercoop<br />

Salento<br />

Ipercoop<br />

I Portali<br />

Ipercoop<br />

Bari Japigia<br />

Ipercoop<br />

Della Mirandola<br />

Coop<br />

Formigine<br />

Ipercoop<br />

Il Castello<br />

Ipercoop<br />

Mongolfiera<br />

Ipercoop<br />

Taranto<br />

Ipercoop<br />

Mongolfiera<br />

Data di apertura dello<br />

spazio “Coop Salute”<br />

23 settembre Modena<br />

23 settembre Lecce<br />

21 ottobre Modena<br />

21 ottobre Bari<br />

28 ottobre Mirandola (Modena)<br />

28 ottobre Formigine (Modena)<br />

4 novembre Ferrara<br />

4 novembre Andria (Bari)<br />

11 novembre Taranto<br />

11 novembre Barletta (Bari)<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

7<br />

Coop Argenta 18 novembre Argenta (Ferrara)<br />

Coop<br />

Castelfranco<br />

Emilia<br />

Ipercoop<br />

Mongolfiera<br />

18 novembre Castelfranco<br />

Emilia (Modena)<br />

25 novembre Foggia<br />

Coop Vignola 25 novembre Vignola (Modena)<br />

Punto<br />

vendita<br />

Coop Sassuolo<br />

Mezzavia<br />

Ipercoop<br />

Mongolfiera<br />

Ipercoop<br />

Le Mura<br />

Ipercoop<br />

Il Borgogioioso<br />

Estensioni ai prodotti<br />

parafarmaceutici<br />

25 novembre Sassuolo (vendita<br />

cominciata il 16 settembre)<br />

23 settembre Bari,<br />

via Santa Caterina<br />

14 ottobre Ferrara<br />

21 ottobre Carpi (Modena)<br />

Totale: 14 aperture e 4 estensioni


Combattere la povertà e difendere i diritti di chi lavora. Già, facile a dirsi. Ma è un problema così grande. Cosa si può<br />

fare allora di veramente utile? La spesa, ad esempio. Alla Coop, da dieci anni ormai, tutti i prodotti della linea solidal<br />

aiutano i lavoratori e le comunità del sud del mondo, sostenendo crescita e sviluppo. E siccome la solidarietà<br />

non è mai abbastanza, dal 14 al 22 ottobre, in occasione dell’iniziativa “Faccio la spesa giusta”, tutti i prodotti<br />

solidal Coop saranno scontati. Così noi facciamo qualcosa per voi. E voi, qualcosa per aiutare gli altri.


Negli spazi Coop Salute sono in vendita,<br />

in questa prima fase, 210 farmaci<br />

da automedicazione o senza obbli-<br />

consumatori<br />

go di ricetta medica, in grado di<br />

coprire l’80% delle referenze più richieste.<br />

Una cifra destinata gradualmente<br />

a crescere via via che i rapporti<br />

con l’industria e con i grossisti<br />

(finora hanno assicurato i rifornimenti<br />

le Farmacie Comunali di Reggio<br />

Emilia), diventeranno più fluidi e<br />

scorrevoli. Intanto una prima evoluzione<br />

riguarda l’universo allargato<br />

della salute, il cosiddetto “parafarmaco”<br />

che comprende articoli per l’igiene<br />

e la cura della persona: di questi<br />

prodotti, dai 300 ai 600 a seconda degli<br />

assortimenti, sono ora riforniti<br />

tutti gli angoli salute di Coop Estense,<br />

sia quelli di nuova apertura sia<br />

quelli in cui il parafarmaco è stato<br />

aggiunto in un secondo momento.<br />

Continua il servizio gratuito di misurazione<br />

della pressione (in attesa di<br />

valutare l’introduzione di altre forme<br />

di autoanalisi) mentre sviluppi molto<br />

interessanti si attendono nei prossi-<br />

Mentre si lavora<br />

all’aspirina<br />

Coop,<br />

con politiche<br />

d’acquisto<br />

comuni si mira<br />

a spuntare<br />

prezzi migliori<br />

all’industria<br />

mi mesi sul versante del prodotto a<br />

marchio (aspirina, tachipirina, ecc.)<br />

attraverso il quale si esprimono compiutamente<br />

i valori Coop. La conferma<br />

viene sempre dalle parole di<br />

Gambetti. “Anche in un settore per<br />

noi ‘pionieristico’ come quello della<br />

salute, nel quale dobbiamo acquisire<br />

l’esperienza che in altri campi, come<br />

l’alimentare, ci consente di avere la<br />

leadership, anche in questo settore<br />

siamo fermamente intenzionati a sviluppare<br />

il più possibile gli elementi<br />

di distintività che ci caratterizzano.<br />

L’area del farmaco per Coop è strategica<br />

in quanto risponde ai bisogni dei<br />

consumatori ai quali vogliamo garantire<br />

la massima sicurezza, qualità<br />

e convenienza del prodotto anche<br />

quando è di tipo farmaceutico”.<br />

Un’area in continua espansione confinante<br />

con quelle attività di educazione<br />

al consumo legate alla tutela<br />

dell’ambiente, della buona e corretta<br />

alimentazione e, appunto, della salute,<br />

attività che delineano il volto sociale<br />

della cooperazione. n n n<br />

“Prezzi destinati<br />

a scendere ancora”<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

Scenderanno ancora i prezzi dei farmaci messi in vendita da Coop. Lo<br />

sconto medio del 25% è infatti solo il primo passo in un mercato fin qui<br />

ingessato, al quale ne seguiranno altri. “I prezzi si abbasseranno ulteriormente<br />

quando saremo in grado di sviluppare il prodotto Coop con un<br />

progetto innovativo anche nei confronti delle industrie fornitrici”. Lo dice<br />

Massimo Bongiovanni, presidente di Centrale Adriatica, la centrale di acquisti<br />

creata nel 2003 per gestire le funzioni commerciali delle Coop che<br />

aderiscono al Distretto Adriatico (Accda). L’aspirina Coop, in particolare,<br />

avrebbe un alto valore di mercato e simbolico, visto che è il medicinale<br />

più diffuso in Italia ma, anche scontato, rimane il più caro in Europa a<br />

parità di principio attivo (l’acido acetilsalicilico). Se i tempi per avere<br />

l’aspirina Coop a un prezzo dimezzato non sono rapidi (non prima della<br />

primavera 2007) ciò è dovuto al complesso iter autorizzativo, della durata<br />

di circa un anno, richiesto dalla legge italiana. Nel frattempo, però,<br />

Coop potrà sviluppare una politica d’acquisto comune e far valere i buoni<br />

risultati ottenuti nelle vendite per “spuntare” prezzi migliori all’industria.<br />

Senza contare l’effetto calmiere sulle farmacie private, che già adesso<br />

è sotto gli occhi (e a vantaggio) di tutti. “Dopo la vendita del latte in<br />

polvere per i neonati – sottolinea Paolo Cattabiani, presidente dell’Accda<br />

– la cooperazione di consumatori si è impegnata in un’altra operazione a<br />

beneficio dei consumatori volta a garantire sicurezza, con la presenza del<br />

farmacista, e trasparenza, per ciò che riguarda il prezzo praticato”.<br />

9<br />

È partita la campagna informativa per<br />

sensibilizzare i consumatori al corretto<br />

uso del farmaco. Gli opuscoli monografici,<br />

realizzati con la consulenza di<br />

prestigiosi istituti di ricerca (Mario Negri<br />

di Milano, Dipartimento Università di<br />

Messina, Farmacie Comunali di Reggio<br />

Emilia) sono disponibili nel punto vendita


consumatori<br />

ottobre 2006 10<br />

in primo piano<br />

PROGETTinRETE<br />

Sono arrivate<br />

a Coop Estense<br />

58 proposte sul tema<br />

della integrazione<br />

sociale (oltre 700<br />

le associazioni e<br />

gli enti contattati).<br />

I Comitati direttivi<br />

dei Distretti sociali<br />

hanno quindi scelto<br />

8 progetti.<br />

Cominciamo<br />

a conoscerli<br />

Il 9 settembre sono scaduti i<br />

termini del concorso “ProgettinRete<br />

di Coop Estense”, bando<br />

che riguardava l’intero territorio<br />

di pertinenza della cooperativa,<br />

fatta eccezione per la Puglia Sud<br />

che ha già individuato il progetto<br />

di interesse locale da sostenere<br />

nelle provincie di Lecce e Taranto:<br />

si tratta di “Regaliamoci una rosa”<br />

dell’Associazione salentina Angela<br />

Serra, campagna di sottoscrizione<br />

a favore della rete oncologica di<br />

servizi di prevenzione, diagnosi e<br />

cura nell’area jonico-salentina.<br />

Il bando si rivolgeva ad associazioni<br />

di volontariato e di promozione<br />

sociale, alle quali si chiedeva<br />

di formulare proposte capaci di<br />

realizzare, nei territori di ciascun<br />

Distretto, progetti che avessero<br />

come obiettivo l’integrazione tra<br />

popolazione locale e popolazione<br />

immigrata, nella convinzione che<br />

promuovere il confronto e la conoscenza<br />

di modelli culturali, familiari,<br />

sociali, religiosi, che compongono<br />

la società multietnica di<br />

oggi rappresenti il presupposto<br />

per lo sviluppo di una cultura di<br />

scambio, accettazione e rispetto<br />

dell’altro, alla base di ogni civile<br />

convivenza, cultura indispensabile<br />

alla crescita e allo sviluppo di un<br />

paese moderno.<br />

Oltre ad essere promosso presso gli<br />

Urp comunali e provinciali, presso<br />

le principali strutture di coordinamento<br />

del volontariato, oltre 700<br />

enti e associazioni hanno ricevuto<br />

direttamente l’invito a partecipare<br />

al bando. In settembre i Comitati<br />

direttivi dei Distretti sociali hanno<br />

analizzato i 58 progetti pervenuti<br />

– spesso proposti non da una, ma<br />

da una serie di associazioni – per<br />

individuare quelli che meglio rispondevano<br />

agli obiettivi del ban-<br />

do. Con questi criteri di fondo si<br />

è proceduto all’individuazione dei<br />

progetti che nei prossimi giorni<br />

verranno formalizzati insieme alle<br />

associazioni proponenti e presentati<br />

ai soci della cooperativa perché<br />

nei prossimi mesi possano conoscerli<br />

e contribuire a sostenerli.<br />

Lo scopo è quello di proporre ai<br />

soci, all’interno del Catalogo “Più<br />

valore al socio”, la possibilità di<br />

destinare i propri punti a 8 progetti<br />

(uno per Distretto sociale) che<br />

avranno lo scopo comune di sostenere<br />

iniziative che favoriscano<br />

la conoscenza della cultura delle<br />

popolazioni immigrate (e viceversa).<br />

La formula è quella già adottata<br />

nella precedente edizione: 500<br />

punti consentiranno di destinare<br />

13 euro al progetto scelto, e cioè<br />

più del doppio del valore abituale<br />

del punto, perché una parte sarà<br />

a carico del socio e un’altra messa<br />

direttamente a disposizione dalla<br />

cooperativa. Con questo numero<br />

di <strong>Consumatori</strong> iniziamo a presentare<br />

ai soci i progetti che sono stati<br />

scelti dai Comitati direttivi dei<br />

Distretti sociali. Per dare il necessario<br />

spazio ad ognuno, ci riserviamo<br />

di pubblicare il seguito sul<br />

numero di novembre della nostra<br />

rivista. n n n


Il Distretto di Ferrara:<br />

la strada come luogo d’incontro<br />

Una ventina dei progetti pervenuti<br />

proponevano interventi<br />

sul territorio ferrarese: di questi<br />

14 riguardavano la città di Ferrara e<br />

Bondeno. La scelta ha premiato la proposta<br />

della cooperativa “Il germoglio”<br />

presentata insieme a una ricca rete di<br />

associazioni e centri di promozione<br />

sociale: Le nuvole, Il quadrifoglio, il<br />

Teatro Nucleo, la parrocchia di S. Giovanni<br />

di Pontelagoscuro, I cittadini<br />

per la scuola, la Lipu sezione di Ferrara,<br />

l’Associazione “Di tutti i colori”,<br />

rispondendo pienamente alla sollecitazione<br />

al lavoro di rete che vede il<br />

coinvolgimento dei diversi partner alla<br />

base della buona riuscita del progetto.<br />

“Sulle strade dell’incontro” è il titolo<br />

provvisorio del progetto, che richiama<br />

proprio l’ambito di intervento delle<br />

azioni proposte: le strade. Le strade<br />

che uniscono i popoli, che offrono<br />

opportunità e occasioni di incontro.<br />

Il progetto si rivolge ai giovani, proponendosi<br />

l’obiettivo di aiutarli a crescere<br />

nella consapevolezza del bisogno di<br />

scambio, relazione, interdipendenza,<br />

Ottica e abbigliamento<br />

in primo piano<br />

Si aggiungono due “new entry” al già lungo<br />

elenco di negozi convenzionati con Coop<br />

Estense nei quali i soci di possono usufruire di<br />

sconti semplicemente esibendo la carta Socio-<br />

Coop o Cartafamiglia. Si tratta dei seguenti<br />

esercizi:<br />

OTTICA L’OCCHIALE S.N.C.<br />

via Panaro 70, Località Formica, 41056 Savignano<br />

S/P (Modena). Tel. 059.763886<br />

sviluppando il senso di appartenenza a<br />

una comunità, che può essere diversa<br />

da quella di origine. Nel “fare insieme”<br />

ci si conosce e ci si riconosce: quindi<br />

sono le occasioni di incontro che consentono<br />

alle diverse realtà che convivono<br />

nel territorio di sentirsi una<br />

comunità. Le occasioni di incontro<br />

previste dal progetto saranno molte e<br />

prenderanno spunto dalle risorse e dalla<br />

conoscenza del territorio. Il cibo, le<br />

arti, le tradizioni, la lingua, la scoperta<br />

del territorio saranno le “scuse” per<br />

condividere momenti di formazione,<br />

confronto, discussione, divertimento.<br />

Dai corsi di italiano per i ragazzi stranieri,<br />

a quelli di cucina etnica e di teatro,<br />

dalla gita in bicicletta come mezzo<br />

per scoprire la flora e la fauna del territorio,<br />

all’organizzazione delle feste di<br />

paese per ricreare l’appartenenza alla<br />

comunità e riscoprire saperi e sapori<br />

tradizionali.Le associazioni che partecipano<br />

al progetto saranno il principale<br />

volano per individuare l’utenza<br />

e i destinatari delle molte attività previste,<br />

che si realizzeranno a partire<br />

Convenzioni per i soci<br />

da gennaio<br />

2007, rivolte<br />

in particolare<br />

ai ragazzi<br />

tra i 14 e i 18<br />

anni che potranno<br />

avere<br />

un ruolo di<br />

“protagonisti”<br />

nell’organizzazione<br />

delle attività e nel<br />

coinvolgere a loro volta<br />

gli adulti, le famiglie, la comunità.<br />

Vista la capillarità de progetto, si<br />

prevede il coinvolgimento degli istituti<br />

scolastici e delle istituzioni locali.<br />

Molte anche le figure professionali<br />

chiamate a gestire i diversi momenti<br />

di attività, tra cui insegnanti e formatori,<br />

mediatori culturali, professionisti<br />

del teatro di strada, oltre ai tantissimi<br />

volontari appartenenti alle organizzazioni<br />

proponenti. n n n<br />

Nel prossimo numero presenteremo<br />

il progetto scelto dal Distretto<br />

Ferrara est<br />

Sconto del 15% a tutti i soci Coop Estense e<br />

componenti del nucleo familiare per l’acquisto di<br />

occhiali da vista e da sole dietro presentazione<br />

della carta Sociocoop e/o Cartafamiglia<br />

NEGOZIO BABY CENTER<br />

presso il centro Commerciale “I Tigli” di Argenta”<br />

Sconto del 15% su abbigliamento per bimbi da<br />

0 a 10 anni e sulle scarpe. I vantaggi riservati ai<br />

soci Coop non sono cumulabili con altre offerte<br />

e promozioni e non sono validi durante i periodi<br />

promozionali.


coop estense<br />

SKIPASS<br />

La montagna a 360°<br />

La più grande esposizione in Italia dedicata al turismo e agli sport invernali riapre<br />

i battenti a ModenaFiere dal 28 ottobre al 1° novembre: 20 mila mq di vacanze<br />

sulla neve, attrezzatura e abbigliamento per gli sport invernali; 5 giorni di eventi, conferenze stampa,<br />

appuntamenti professionali, spettacoli ed esibizioni. La XIII edizione del “Salone del Turismo e degli<br />

Sport Invernali” di Modena si preannuncia come l’appuntamento più importante per gli operatori<br />

del turismo invernale e gli appassionati della montagna e degli sport della neve. Tanti gli eventi in<br />

programma e per tutti i gusti: dalla premiazione delle medaglie olimpiche di Torino 2006 all’elezione<br />

di Miss SKIPASS. E poi le competizioni con i cani da slitta, le gare di bellezza per cani nordici, le<br />

prove di agility, una nuovissima area dedicata alla mountain bike. Anche nell’edizione 2006, continua<br />

a SKIPASS la grande festa dell’Italian Freestyle Meeting, l’appuntamento più atteso da giovani e<br />

giovanissimi. Per 5 giorni si succederanno demo, esibizioni e contest di snowboard, ski freestyle, bmx,<br />

motocross e skate. Nel villaggio freestyle, in cui come ogni anno sarà allestita la grande pista da snow<br />

alta oltre 20 metri e completamente innevata, si vivranno emozioni mozzafiato con i migliori atleti del<br />

panorama freestyle.<br />

DATE E ORARI: Sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre: ore 10,30 - 20<br />

Lunedì 30 ottobre: ore 15 - 23 (INGRESSO GRATUITO)<br />

Martedì 31 ottobre: ore 15 - 23 (INGRESSO GRATUITO)<br />

Mercoledì 1 novembre: ore 10,30 - 19<br />

BIGLIETTI: Intero: 11 euro<br />

Ridotto: 9 euro<br />

Ridotto soci Coop: 7 euro (sconto del 36,36%)<br />

biglietto valido anche per un accompagnatore<br />

Gratuito per bambini da 0 a 6 anni<br />

Informazioni e programma del salone: www.skipass.it<br />

FILO DIRETTO, LA TUA VOCE<br />

Da sempre Coop ha<br />

instaurato con i propri<br />

consumatori un rapporto<br />

basato sulla completa fiducia,<br />

chiarezza e collaborazione.<br />

A conferma di ciò uno degli<br />

strumenti più apprezzati è Filo<br />

Diretto, il servizio che dà voce<br />

ai vostri suggerimenti, alle<br />

vostre esigenze e, perché no,<br />

ai vostri reclami. Per<br />

comunicarli potete compilare<br />

le schede di Filo Diretto<br />

disponibili nei negozi.<br />

Oppure, se preferite,<br />

telefonare al numero verde<br />

800.850.000. Il servizio<br />

telefonico, unico per Emilia<br />

e Puglia, è attivo dal lunedì<br />

al sabato dalle 9 alle 19.<br />

NUMERO VERDE<br />

800.850.000


Protezione civile<br />

fa spesa alla Coop<br />

La Consulta<br />

provinciale del<br />

volontariato per la<br />

protezione civile di<br />

Modena si rifornirà<br />

nei punti vendita<br />

di Coop Estense.<br />

Che apriranno,<br />

per le emergenze,<br />

anche di notte<br />

di Marco Ungaro<br />

consumatori<br />

Cibi e bevande di pronto utilizzo che possono contribuire<br />

direttamente o indirettamente ad alleviare i<br />

disagi di molte vite umane in situazioni di emergenza.<br />

Coop Estense li fornirà a prezzi agevolati alla Consulta<br />

Provinciale del Volontariato di Protezione Civile della Provincia<br />

di Modena, sulla base di una convenzione siglata in<br />

queste settimane. Le 29 associazioni/gruppi che compongono<br />

la Consulta avranno inoltre la possibilità di rifornirsi dei<br />

prodotti alimentari ed extralimentari necessari in caso di<br />

emergenza o per le attività addestrative programmate, avvalendosi<br />

della capillarità sul territorio della rete di punti vendita<br />

di Coop Estense. E non solo. È che la cooperativa si è<br />

dichiarata disponibile a rispondere alle emergenze. Questo<br />

vuol dire che a qualsiasi ora, anche di notte, e in qualsiasi<br />

iper emiliano (sono 6) la protezione civile potrà chiamare<br />

un numero e ritirare la merce che serve. In questo modo<br />

anche per calamità che interessano altre provincie, la colonna<br />

dei soccorsi modenese potrà partire già autonoma e in<br />

700 volontari<br />

In una terra ricca di forme aggregative<br />

e fortemente votata<br />

alla solidarietà, la maggior parte<br />

delle associazioni che si occupano<br />

di protezione civile a Modena<br />

si sono riunite nella Consulta, alla<br />

quale oggi aderiscono 29 gruppi<br />

organizzati che mettono a disposizione<br />

circa 700 volontari per<br />

mansioni di protezione civile. La<br />

caratteristica di queste associazioni<br />

è quella di essere eteroge-<br />

grado di operare subito.“Per noi è molto importante essere<br />

riusciti ad attivare e sviluppare questa partnership – dice il<br />

presidente della Consulta Valter Sacchetto – una partnership<br />

che ci permette di risolvere le problematiche di approvvigionamento,<br />

in attesa dell’inaugurazione prevista nel<br />

marzo 2007 a Marzaglia, alle porte di Modena, del Centro<br />

Polifunzionale della Protezione Civile della Provincia di Modena,<br />

dove all’interno delle strutture potremo anche stoccare<br />

in celle frigorifere le derrate alimentari acquistate”. “Un<br />

accordo significativo anche per Coop Estense – spiega il direttore<br />

Soci Isa Sala – in quanto coerente con la nostra missione<br />

tesa a valorizzare le istanze del territorio; un accordo<br />

che rafforza ulteriormente i rapporti di collaborazione già<br />

molto intensi con il mondo del volontariato locale”. La Consulta<br />

del Volontariato di Protezione Civile è attiva su tutto il<br />

territorio modenese e collabora con i vari coordinamenti<br />

provinciali della regione: a fine settembre 350 volontari delle<br />

province di Modena, Ferrara e Bologna sono stati impegnati<br />

in un addestramento interprovinciale con campo base<br />

a San Giovanni in Persiceto. n n n<br />

Un esercito di pace: dallo tsunami agli incidenti ferroviari<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

Foto Roberto Ferrari<br />

nee (dal volontariato sanitario a<br />

quello specializzato in radiocomunicazioni,<br />

dalle associazioni<br />

di tutela e difesa del patrimonio<br />

naturale a quelle cinofile, d’arma<br />

o con finalità educative) ma di<br />

avere tutte un minimo comune<br />

denominatore: la tutela della<br />

popolazione e del territorio. Gli<br />

ambiti d’intervento riguardano il<br />

rischio idraulico, idrogeologico,<br />

industriale, sismico, gli incendi<br />

13<br />

boschivi, la ricerca di dispersi e<br />

l’emergenza neve, autostradale<br />

e ferroviaria. Lo scorso anno le<br />

emergenze sono state 21 di cui<br />

3 per neve, 2 per incidente ferroviario<br />

(tra cui quello di Crevalcore)<br />

3 per piene di fiumi, 2 per<br />

incendi boschivi, 3 per la ricerca<br />

di dispersi. I volontari hanno anche<br />

partecipato alle forze che si<br />

sono mobilitate per lo tsunami e<br />

per le esequie del Santo Padre.


coop estense<br />

Convenzione teatri<br />

TEATRO COMUNALE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Stagione 2006/2007<br />

PROSA - Teatro Fanin<br />

- Giovedì 16 novembre 2006 ore 21<br />

IL GRANDE CALDO con VITO, regia di Daniele Sala<br />

- Giovedì 11 gennaio 2007 ore 21<br />

CANZONI E RAGIONAMENTI con COCHI E RENATO di Cochi<br />

Ponzoni e Renato Pozzetto, musiche di Enzo Jannacci<br />

- Giovedì 8 febbraio 2007 ore 21 PRIMA PAGINA con GIAN-<br />

MARCO TOGNAZZI E BRUNO ARMANDO<br />

- Giovedì 22 febbraio 2007 ore 21 MISERABILI - IO E MARGARET<br />

THATCHER con MARCO PAOLINI E I MERCANTI DI LIQUORE<br />

- Giovedì 1 marzo 2007 ore 21 I 7 PECCATI CAPITALI con<br />

GIOBBE COVATTA e Stefano Sarcinelli<br />

- Giovedì 3 maggio 2007 ore 21 Anteprima esclusiva per Persiceto<br />

del nuovo spettacolo di ALESSANDRO BERGONZONI<br />

BIGLIETTI posto unico € 20<br />

ABBONAMENTI a 3 recite:<br />

intero € 55 ridotto soci Coop € 48<br />

ABBONAMENTI a 5 recite<br />

intero € 92 ridotto soci Coop € 80<br />

Per chi sottoscrive l’abbonamento a 5 recite, lo spettacolo<br />

di Vito del 6 novembre è gratuito.<br />

TEATRO COMUNALE DI CREVALCORE Stagione 2006/2007<br />

PROSA&MUSICA<br />

- Martedì 14 novembre ore 21 - Giga Srl presenta IL PADRE E LA<br />

MADRE DELLA SPOSA di Mario Scaletta Regia di Sergio Japino, e con<br />

Gianfranco D’Angelo e Sandra Milo<br />

- Martedì 5 dicembre ore 21 - Nuovo Teatro presenta MIRACOLI E<br />

CANZONI - TWO MEN SHOW di Giovanni Veronesi e Rocco Papaleo,<br />

con Alessandro Haber e Rocco Papaleo, regia di Giovanni Veronesi<br />

- Martedì 13 febbraio ore 21 - Teatro Ambra Jovinelli & Angeli Custodi<br />

Management presentano MIGLIORE di Mattia Torre, con Valerio<br />

TEATRO BIBIENA DI SANT’AGATA BOLOGNESE Stagione 2006/2007<br />

- GIANMARIA TESTA - DA QUESTA PARTE DEL MARE concerto<br />

In esclusiva per Bologna e Provincia.<br />

Sabato 11 e Domenica 12 Novembre<br />

- PETRA MAGONI & FERRUCCIO SPINETTI - MUSICA NUDA<br />

con PETRA MAGONI & FERRUCCIO SPINETTI<br />

Mercoledì 22 Novembre 2006<br />

- LICIA MAGLIETTA - VASTA E’ LA PRIGIONE<br />

di e con Licia Maglietta dal romanzo di Assia Djebar<br />

Martedì 12 dicembre 2006<br />

- CARLO LUCARELLI - PASOLINI UN MISTERO ITALIANO<br />

di e con Carlo Lucarelli Lunedì 5 Marzo 2007<br />

- ENRICO RAVA QUINTET<br />

Concerto Domenica 28 Gennaio 2007<br />

- RICHARD GALLIANO e MICHEL PORTAL DUO<br />

concerto Lunedì 5 Febbraio 2007<br />

- LA COMPAGNIA GENOVA 01<br />

di e con FAUSTO PARAVIDINO - Regia Davide Pavaridino<br />

Lunedì 19 febbraio 2007<br />

- ERRI DE LUCA GIANMARIA TESTA GABRIELE MIRABASSI<br />

CHISCIOTTE E GLI INVINCIBILI<br />

di Erri de Luca Lunedì 12 Marzo 2007<br />

- OFFICINA ZOE’ & BABA SISSOKO Sabato 24 Marzo 2007<br />

Nuovi abbonamenti: dal 21 ottobre.<br />

Info tel. 051.6812953; 800.06968; www.comunepersiceto.it<br />

STAGIONE DIALETTALE - Teatro Fanin<br />

- Giovedì 9 novembre 2006 ore 20.45 L’È ORA AD MURIR…<br />

SGAGET!!! tre atti comici di Andrea Bossoli<br />

- Giovedì 23 novembre 2006 ore 20.45 ACUA E CIACHER tre<br />

atti di Alfredo Testoni<br />

- Giovedì 7 dicembre 2006 ore 20.45 CAN E GAT tre atti comici<br />

di Pietro Tenan<br />

- Giovedì 18 gennaio 2007 ore 20.45 BÈIN MO DA BÒN?<br />

rivista in due tempi di Arrigo Lucchini e Luigi Miari<br />

- Giovedì 1 febbraio 2007 ore 20.45 UN AMAUR STRAM-<br />

PALÈ tre atti di Lorenzo Guernelli<br />

Giovedì 15 febbraio 2007 ore 20.45 CUSSA FARÈLL LÒ? tre<br />

atti di Alfredo Testoni<br />

BIGLIETTI intero € 10 ridotto soci Coop € 7,50<br />

ABBONAMENTI a 6 recite<br />

intero € 48 ridotto soci Coop € 40<br />

Informazioni e prevendite presso il Cine Teatro Fanin, tel.<br />

051.821388; piazza Garibaldi 3/c San Giovanni in Persiceto.<br />

www.cineteatrofanin.it.<br />

Mastandrea, regia di Mattia Torre<br />

- Venerdì 9 Marzo ore 21 - Just in Time Art Management presenta<br />

ROSSANA CASALE IN CONCERTO tour teatrale<br />

BIGLIETTI PROSA intero € 17 ridotto soci Coop € 15<br />

ABBONAMENTI PROSA intero € 60 ridotto soci Coop € 53<br />

Campagna Abbonamenti dal 7 al 28 Ottobre 2006.<br />

Dal 31 ottobre è possibile acquistare i biglietti su www.vivatiket.it, con<br />

diritto di prevendita. INFO: tel. 051.6803581; www.comunecrevalcore.bo.it;<br />

prosa@comunecrevalcore.bo.it<br />

SEGUIRÀ STAGIONE DIALETTALE<br />

SEGUIRÀ STAGIONE DIALETTALE<br />

TARIFFE BIGLIETTI<br />

Intero € 15 ridotto soci Coop Estense € 13<br />

VENDITA BIGLIETTI<br />

A partire dal 2 novembre sarà possibile acquistarli:<br />

- passando dalla biglietteria del Teatro - ufficio cultura (dal<br />

lunedì al venerdì 10-12.30, sabato per appuntamento; sera di<br />

spettacolo 19.30-20.45 - senza diritti di prevendita)<br />

- acquistando on-line - www.vivaticket.it con diritto prevendita € 2<br />

- rivolgendosi ai 300 punti vendita in Italia con diritto prevendita<br />

€ 2<br />

- prenotandosi al call center 899.666.805 (a pagamento) dal<br />

lunedì al venerdì ore 8-20 e il sabato ore 8-15<br />

TARIFFE ABBONAMENTI<br />

ABBONAMENTO A 4 SPETTACOLI (PROSA)<br />

Intero € 56 - Soci Coop € 48<br />

ABBONAMENTO A 5 SPETTACOLI (MUSICA)<br />

Intero € 70 - Soci Coop € 60<br />

ABBONAMENTO A 9 SPETTACOLI (PROSA + MUSICA)<br />

Intero € 116 - Soci Coop € 98<br />

NUOVI ABBONAMENTI: il 21 ottobre ore 10-13 e 15-18. Il<br />

24, 26 e 28 ottobre ore 9-12. Possibile concordare orari diversi.<br />

INFO: tel. 051.6818942; www.teatrobibiena.it; info@teatrobibiena.it


Sono 500 milioni<br />

circa i punti erogati<br />

ai soci nei primi<br />

5 mesi di raccolta.<br />

Alla maggioranza<br />

che non li ha ancora<br />

utilizzati un consiglio:<br />

evitate l’ingorgo<br />

natalizio<br />

Il socio<br />

ha molti punti in più<br />

di Marina Leonardi<br />

Ma che valore ha un socio<br />

Coop? Sicuramente parecchio<br />

se si considerano le<br />

tante attenzioni, iniziative e offerte<br />

che Coop Estense mette in atto instancabilmente<br />

da anni. Basta guardare<br />

il catalogo “Più valore al socio<br />

Coop” per farsene un’idea: oltre 30<br />

pagine di occasioni privilegiate di risparmio,<br />

sconti, regali, offerte. Il<br />

nuovo catalogo, unico per tutte le<br />

Coop sul territorio nazionale, offre<br />

davvero molte opportunità. L’hanno<br />

capito i tanti soci che hanno già impegnato<br />

parte o tutti i punti raccolti<br />

facendo la spesa nei punti vendita<br />

Coop o rivolgendosi ai partner della<br />

raccolta: l’agenzia di viaggi Robintur,<br />

la Pirelli, l’Agip.<br />

Dal 3 aprile, giorno di avvio, al 24<br />

settembre, i punti erogati da Coop<br />

Estense ammontano a 489.363.219,<br />

di cui ben 389.264.306 nei negozi<br />

emiliani. Da quando è partita la raccolta,<br />

il trend di vendita in particolare<br />

nei supermercati (dove il martedì<br />

i punti valgono doppio: 2 punti per<br />

ogni euro di spesa) è stato più che<br />

positivo. Del resto, come ci spiega<br />

Massimo Ferrari, responsabile Customer<br />

Care di Coop Estense, il socio<br />

che fa la spesa in un supermercato<br />

è un socio più “fedele” al proprio<br />

punto vendita di quello che frequenta<br />

gli ipermercati. I punti, come<br />

noto, possono essere utilizzati subito,<br />

nel momento in cui vengono fatti<br />

consumatori<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

gli acquisti: per ogni punto, in questo<br />

caso, viene scalato dal conto 1<br />

centesimo di euro. L’80% dei soci<br />

emiliani che ha già impegnato i punti<br />

accumulati ha scelto questa strada.<br />

Del rimanente 20%, il 15% ha<br />

optato per la ricarica Tim: ogni 1000<br />

punti (che varrebbero 10 euro) grazie<br />

all’accordo che Coop ha siglato<br />

con Tim, è possibile ottenere una ricarica<br />

di ben 20 euro. Una grande<br />

novità maturata negli ultimi mesi e<br />

che non troverete sul catalogo. Il 5%<br />

di punti rimasti è stato invece destinato<br />

a premi diversi (abbonamenti a<br />

riviste, biglietti d’ingresso a Mirabilandia,<br />

Aquafan e Oltremare) e alla<br />

solidarietà. Molti i progetti da sostenere,<br />

che vanno dall’aiuto alle popolazioni<br />

dello Sri Lanka colpite dal<br />

terribile tsunami ai progetti di Medici<br />

senza frontiere in Liberia, dal sostegno<br />

a distanza del Gvc in Centro<br />

America ai progetti della Caritas nel<br />

Terzo Mondo; oppure si possono devolvere<br />

i punti a favore del “progettinRete”<br />

approvato dal Distretto sociale<br />

di Coop Estense a cui ogni socio<br />

appartiene (vedi altro articolo della<br />

rivista). Se solo il 20% dei punti finora<br />

erogati da Coop Estense sono stati<br />

fruiti, questo è anche perché molti<br />

soci preferiscono accumularli per<br />

poter usufruire di sconti maggiori,<br />

in vista soprattutto del Natale. Una<br />

scelta che rischia di aumentare gli<br />

“ingorghi” di fine anno. n n n<br />

15<br />

Catalogo<br />

Convenienza<br />

dalle tante facce<br />

Tante le possibilità di “spesa” dei<br />

punti accumulati. Tra queste, è possibile<br />

devolverli in varie iniziative di<br />

solidarietà: per lo Sri Lanka, a fianco<br />

dei bambini della Liberia, per il sostegno<br />

a distanza in Centro America,<br />

Mozambico, Asia o America Latina,<br />

per lo sviluppo del Madagascar, per<br />

la ricerca sul cancro o un progetto<br />

sul proprio territorio. O ancora utilizzare<br />

i punti per avere servizi, abbonamenti,<br />

ingressi scontati. E non<br />

dimentichiamo le grandi opportunità<br />

di sconto che ormai tutti abbiamo<br />

imparato a conoscere: se nell’arco<br />

di due mesi l’importo della spesa<br />

raggiunge i 500 euro o se vengono<br />

effettuate almeno 12 spese, si ha diritto<br />

a uno sconto del 10% su tutto<br />

l’assortimento, anche sui prodotti in<br />

promozione e in offerta per i soci. E<br />

negli iper, sempre con le stesse regole,<br />

è possibile ottenere un ulteriore<br />

sconto del 25% (fino ad un massimo<br />

di spesa di 1500 euro), su un prodotto<br />

non alimentare a scelta. Lo sconto<br />

del 10% ricorre ogni due mesi – a ottobre<br />

e a dicembre i prossimi – mentre<br />

quello del 25% ogni ogni 4, ed è<br />

in corso fino a metà ottobre.


Sono 500 milioni<br />

circa i punti erogati<br />

ai soci nei primi<br />

5 mesi di raccolta.<br />

Alla maggioranza<br />

che non li ha ancora<br />

utilizzati un consiglio:<br />

evitate l’ingorgo<br />

natalizio<br />

Il socio<br />

ha molti punti in più<br />

di Marina Leonardi<br />

Ma che valore ha un socio<br />

Coop? Sicuramente parecchio<br />

se si considerano le<br />

tante attenzioni, iniziative e offerte<br />

che Coop Estense mette in atto instancabilmente<br />

da anni. Basta guardare<br />

il catalogo “Più valore al socio<br />

Coop” per farsene un’idea: oltre 30<br />

pagine di occasioni privilegiate di risparmio,<br />

sconti, regali, offerte. Il<br />

nuovo catalogo, unico per tutte le<br />

Coop sul territorio nazionale, offre<br />

davvero molte opportunità. L’hanno<br />

capito i tanti soci che hanno già impegnato<br />

parte o tutti i punti raccolti<br />

facendo la spesa nei punti vendita<br />

Coop o rivolgendosi ai partner della<br />

raccolta: l’agenzia di viaggi Robintur,<br />

la Pirelli, l’Agip.<br />

Dal 3 aprile, giorno di avvio, al 24<br />

settembre, i punti erogati da Coop<br />

Estense ammontano a 489.363.219,<br />

di cui ben 389.264.306 nei negozi<br />

emiliani. Da quando è partita la raccolta,<br />

il trend di vendita in particolare<br />

nei supermercati (dove il martedì<br />

i punti valgono doppio: 2 punti per<br />

ogni euro di spesa) è stato più che<br />

positivo. Del resto, come ci spiega<br />

Massimo Ferrari, responsabile Customer<br />

Care di Coop Estense, il socio<br />

che fa la spesa in un supermercato<br />

è un socio più “fedele” al proprio<br />

punto vendita di quello che frequenta<br />

gli ipermercati. I punti, come<br />

noto, possono essere utilizzati subito,<br />

nel momento in cui vengono fatti<br />

consumatori<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

gli acquisti: per ogni punto, in questo<br />

caso, viene scalato dal conto 1<br />

centesimo di euro. L’80% dei soci<br />

emiliani che ha già impegnato i punti<br />

accumulati ha scelto questa strada.<br />

Del rimanente 20%, il 15% ha<br />

optato per la ricarica Tim: ogni 1000<br />

punti (che varrebbero 10 euro) grazie<br />

all’accordo che Coop ha siglato<br />

con Tim, è possibile ottenere una ricarica<br />

di ben 20 euro. Una grande<br />

novità maturata negli ultimi mesi e<br />

che non troverete sul catalogo. Il 5%<br />

di punti rimasti è stato invece destinato<br />

a premi diversi (abbonamenti a<br />

riviste, biglietti d’ingresso a Mirabilandia,<br />

Aquafan e Oltremare) e alla<br />

solidarietà. Molti i progetti da sostenere,<br />

che vanno dall’aiuto alle popolazioni<br />

dello Sri Lanka colpite dal<br />

terribile tsunami ai progetti di Medici<br />

senza frontiere in Liberia, dal sostegno<br />

a distanza del Gvc in Centro<br />

America ai progetti della Caritas nel<br />

Terzo Mondo; oppure si possono devolvere<br />

i punti a favore del “progettinRete”<br />

approvato dal Distretto sociale<br />

di Coop Estense a cui ogni socio<br />

appartiene (vedi altro articolo della<br />

rivista). Se solo il 20% dei punti finora<br />

erogati da Coop Estense sono stati<br />

fruiti, questo è anche perché molti<br />

soci preferiscono accumularli per<br />

poter usufruire di sconti maggiori,<br />

in vista soprattutto del Natale. Una<br />

scelta che rischia di aumentare gli<br />

“ingorghi” di fine anno. n n n<br />

15<br />

Catalogo<br />

Convenienza<br />

dalle tante facce<br />

Tante le possibilità di “spesa” dei<br />

punti accumulati. Tra queste, è possibile<br />

devolverli in varie iniziative di<br />

solidarietà: per lo Sri Lanka, a fianco<br />

dei bambini della Liberia, per il sostegno<br />

a distanza in Centro America,<br />

Mozambico, Asia o America Latina,<br />

per lo sviluppo del Madagascar, per<br />

la ricerca sul cancro o un progetto<br />

sul proprio territorio. O ancora utilizzare<br />

i punti per avere servizi, abbonamenti,<br />

ingressi scontati. E non<br />

dimentichiamo le grandi opportunità<br />

di sconto che ormai tutti abbiamo<br />

imparato a conoscere: se nell’arco<br />

di due mesi l’importo della spesa<br />

raggiunge i 500 euro o se vengono<br />

effettuate almeno 12 spese, si ha diritto<br />

a uno sconto del 10% su tutto<br />

l’assortimento, anche sui prodotti in<br />

promozione e in offerta per i soci. E<br />

negli iper, sempre con le stesse regole,<br />

è possibile ottenere un ulteriore<br />

sconto del 25% (fino ad un massimo<br />

di spesa di 1500 euro), su un prodotto<br />

non alimentare a scelta. Lo sconto<br />

del 10% ricorre ogni due mesi – a ottobre<br />

e a dicembre i prossimi – mentre<br />

quello del 25% ogni ogni 4, ed è<br />

in corso fino a metà ottobre.


AUMENTA<br />

IL TASSO DI INTERESSE<br />

DEL PRESTITO SOCIALE<br />

Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ha deciso di aumentare il tasso<br />

di remunerazione del Prestito Sociale<br />

Con decorrenza 1° ottobre i nuovi tassi applicati agli scaglioni di deposito saranno i seguenti:<br />

per il deposito fino a 2.500 € 1,25% lordo (1,09375% netto)<br />

per la quota del deposito compresa tra 2.500,01 e 15.000 € 1,60% lordo (1,40% netto)<br />

per la quota del deposito superiore a 15.000 € 2,60% lordo (2,275% netto)<br />

L’aumento del tasso di interesse si aggiunge agli altri vantaggi che il socio COOP<br />

può avere utilizzando il Prestito Sociale e che riepiloghiamo:<br />

nessun costo o commissione, il conto di Prestito è completamente gratuito<br />

trasparenza e chiarezza delle registrazioni con decorrenza degli interessi coincidente<br />

con il giorno dell’operazione anche se si tratta di versamento di assegni<br />

possibilità di richiedere gratuitamente la COOPCARD, la carta di pagamento<br />

che permette di pagare la spesa alla Coop con un comodo addebito a fine mese<br />

tutti gli uffici collegati in circolarità con il vantaggio di compiere le operazioni nell’ufficio<br />

più comodo<br />

orari di apertura comodi, con servizio attivo anche il sabato<br />

ACCREDITO DEGLI INTERESSI<br />

Il 1° di novembre, è ormai conosciuto da tutti i soci prestatori quale data di accredito degli interessi<br />

del conto di prestito. Riteniamo utile richiamare alcuni dettagli delle operazioni di chiusura annuale.<br />

1 La<br />

2 Ai<br />

3 Come<br />

4 Nel<br />

registrazione degli interessi verrà eseguita automaticamente con valuta 1° novembre e verrà<br />

riportata sul libretto al momento della prima operazione, successiva a tale data. Sconsigliamo<br />

quindi di recarsi all’Ufficio Prestito nei primi giorni di novembre, se si devono solo registrare gli<br />

interessi.<br />

soci che, con l’accredito degli interessi, dovessero superare il limite massimo di deposito<br />

del conto pari a 30.000 euro, verrà stampato e consegnato direttamente un assegno presso<br />

gli Uffici Prestito.<br />

di consueto verrà spedito direttamente a casa dei soci prestatori l’estratto conto relativo<br />

al calcolo degli interessi e al dettaglio delle operazioni svolte nell’anno.<br />

periodo di accredito degli interessi potranno rendersi necessarie<br />

alcune interruzioni del servizio. Tali limitazioni verranno segnalate<br />

ai soci con opportune informazioni nei nostri punti vendita.


OCCHIO AL<br />

I consigli della<br />

Polizia di Ferrara<br />

che ha lanciato<br />

una campagna<br />

informativa<br />

per evitare agli<br />

anziani di cadere<br />

vittime di raggiri<br />

di Giovanna Pinna<br />

In provincia di Ferrara il 25% della<br />

popolazione è costituita da anziani<br />

e in Italia circa un quarto ha superato<br />

i 65 anni. Col crescere costante del<br />

numero di anziani nel nostro paese,<br />

anche il tema dell’insicurezza e della<br />

vulnerabilità di questa fascia sociale sta<br />

assumendo una dimensione sempre<br />

più drammatica. Terreno favorevole al<br />

proliferare di un problema ancora più<br />

grave: le truffe a domicilio. Imbrogli<br />

sofisticati messi a segno da falsi operai<br />

consumatori<br />

in primo piano<br />

Il neo questore Luigi Savina<br />

o dipendenti dell’Inps, finti venditori<br />

porta a porta o medici di inesistenti organizzazioni<br />

umanitarie che in questi<br />

anni hanno raggirato centinaia di anziani<br />

in tutta Italia.<br />

La Polizia di Stato già da tempo ha avviato<br />

una massiccia campagna di comunicazione<br />

sociale anche in tv per<br />

difendere gli anziani da criminali senza<br />

scrupoli che potrebbero facilmente ingannare<br />

anche le persone più attente.<br />

A Ferrara, realtà relativamente tranquilla,<br />

si pensa soprattutto a prevenire<br />

il fenomeno. Questo è l’intento del<br />

nuovo Questore Luigi Savina, che nel<br />

prendere servizio a metà settembre ha<br />

deciso di inaugurare la sua attività proprio<br />

con un’azione importante di informazione<br />

e difesa degli anziani dal titolo<br />

“Anziani: attenzione agli inganni! Ovvero<br />

come evitare le truffe domestiche<br />

con l’aiuto della Polizia di Stato”, in<br />

contemporanea alla campagna informativa<br />

in atto in ambito nazionale. “Le<br />

truffe ai danni degli anziani si presentano<br />

come un ‘reato strisciante’ che<br />

colpisce tutte le fasce sociali”, ci spiega<br />

Il neo questore Luigi Savina, 52 anni, nativo di<br />

Chieti, proviene dal precedente incarico alla Questura<br />

Terni e vanta un prestigioso curriculum. Laureato<br />

in Giurisprudenza e procuratore legale, si è<br />

specializzato nella Sicurezza all’Università Bocconi<br />

nel 2001. Il suo percorso professionale lo ha portato<br />

come dirigente della Squadra Mobile, alle Questure<br />

di Venezia (1981-1989), Palermo (1989-<br />

1991), Pescara (1991-1993), Roma al Servizio Centrale Operativo<br />

(1993-1994), e poi ancora Palermo (1994-1997), Napoli come dirigente<br />

del Centro Interprovinciale di Polizia Criminale Campania-<br />

Molise (1997-1998), Pescara come vicario della Questura (1998-<br />

1999). È stato capo contingente della Polizia di Stato italiana in<br />

Albania (dal febbraio all’ottobre del 2000), dirigente della Squadra<br />

mobile della Questura di Milano dal settembre 2000 e questore di<br />

Terni quattro anni più tardi, prima di diventare, lo scorso 15<br />

settembre,questore di Ferrara. Numerosi i riconoscimenti e le onorificenze<br />

ricevute, nonché le pubblicazioni tra cui “L’interrogatorio nei<br />

reati Violenti” in “CRIMINAL PROFILING”, ed. MC GRAW-HILL (Milano<br />

2002) e “How Far From <strong>Home</strong> Offenders Travel: An international<br />

comparison of crime trips in homicide, rape, burglary, and robbery<br />

cases” (2004).<br />

ottobre 2006<br />

18<br />

il nuovo Questore di Ferrara Luigi Savina.<br />

“Si tratta di truffatori che osservano<br />

gli anziani, che nella maggior parte<br />

dei casi vivono soli, presentandosi sotto<br />

varie vesti con metodologie ormai sofisticatissime<br />

per carpire denaro. Gli anziani<br />

vittime di questi raggiri spesso si<br />

vergognano di denunciare o non sono<br />

in grado di riconoscere le persone che<br />

li hanno raggirati. Perciò si è pensato<br />

di agire in forma preventiva con una<br />

campagna di informazione che ha richiesto<br />

la compilazione di un decalogo<br />

con 10 importanti consigli che devono<br />

diventare come i ‘dieci comandamenti’<br />

rivolti direttamente agli anziani, in<br />

modo che imparino a diventare diffidenti<br />

verso gli sconosciuti ma soprattutto<br />

sappiano che nessun ente di pubblica<br />

utilità invia i suoi funzionari a<br />

casa. Ma non basta, noi rivolgiamo un<br />

appello anche ai familiari, ai vicini di<br />

casa, ai conoscenti, agli esercenti, agli<br />

impiegati bancari ecc. perché si adoperino<br />

nel tutelare la sicurezza degli anziani<br />

con i quali vengono a contatto,<br />

proteggendoli, aiutandoli e non facendoli<br />

sentire soli”.<br />

I ‘dieci comandamenti’ sono stati stampati<br />

in un pieghevole facilmente leggibile<br />

che sarà distribuito in migliaia di<br />

copie, in collaborazione con Coop<br />

Estense, negli ipermercati e supermercati<br />

Coop e nelle circoscrizioni, nelle<br />

parrocchie e in tutti i luoghi frequentati.<br />

“Puntiamo molto sul passaparola –<br />

continua il Questore – vorremmo che<br />

la diffusione fosse capillare e che tutti<br />

avessero modo di leggere le informazioni<br />

e si interessassero di farle conoscere<br />

agli anziani. Tutti abbiamo il dovere<br />

sociale di difenderli”. La Polizia di<br />

Stato già da qualche anno adotta una<br />

nuova impostazione strategica definita<br />

“polizia di prossimità”, dove la prossimità<br />

è la “vicinanza” ai cittadini e alle<br />

loro esigenze di cui l’aspetto più evidente<br />

è rappresentato dal poliziotto di<br />

quartiere, o dalle figure di agenti che<br />

vanno a parlare di legalità all’interno<br />

delle scuole, ecc. In questa nuova filosofia,<br />

agli anziani è stato dedicato uno<br />

spazio speciale. n n n


ubricag in primo piano<br />

LA TRUFFA<br />

CONSIGLI PER GLI ANZIANI<br />

1 Non aprite la porta di casa<br />

a sconosciuti, anche se vestono<br />

un’uniforme o dichiarano di essere<br />

dipendenti di aziende di pubblica<br />

utilità.<br />

2 Verificate sempre con una<br />

telefonata da quale servizio<br />

sono stati mandati gli operai<br />

che bussano alla Vostra porta e<br />

per quali motivi. Se non ricevete<br />

rassicurazioni non aprite per nessun<br />

motivo.<br />

3 Ricordate che nessun Ente<br />

manda personale a casa per il<br />

pagamento delle bollette, per<br />

rimborsi o per sostituire banconote<br />

false date erroneamente.<br />

4 Non fermatevi mai per strada<br />

per dare ascolto a chi Vi offre<br />

facili guadagni o a chi Vi chiede<br />

di poter controllare i Vostri<br />

soldi o il Vostro libretto della<br />

pensione anche se chi Vi ferma<br />

e Vi vuole parlare è una persona<br />

distinta e dai modi affabili.<br />

5 Quando fate operazioni di<br />

prelievo o versamento in banca<br />

o in un ufficio postale, possibilmente<br />

fatevi accompagnare,<br />

soprattutto nei giorni in cui<br />

vengono pagate le pensioni o in<br />

quelli di scadenze generalizzate.<br />

6 Se avete il dubbio di essere<br />

osservati fermatevi all’interno<br />

della banca o dell’ufficio postale<br />

e parlatene con gli impiegati o<br />

con chi effettua il servizio di vigilanza.<br />

Se questo dubbio vi assale<br />

per strada entrate in un negozio o<br />

cercate un poliziotto ovvero una<br />

compagnia sicura.<br />

7 Durante il tragitto di andata<br />

e ritorno dalla banca o dall’ufficio<br />

postale, con i soldi in tasca, non<br />

fermatevi con sconosciuti e non<br />

fatevi distrarre.<br />

8 Ricordatevi che nessun cassiere<br />

di banca o di ufficio postale<br />

vi insegue per strada per<br />

rilevare un errore nel conteggio<br />

del denaro che vi ha consegnato.<br />

ottobre 2006<br />

9 Quando utilizzate il bancomat<br />

usate prudenza: evitate di<br />

operare se vi sentite osservati.<br />

10 Per qualunque problema e<br />

per chiarirVi qualsiasi dubbio<br />

non esitate a chiamare il 113,<br />

saremo felici di aiutarvi!<br />

CONSIGLI PER GLI ALTRI<br />

...per i figli, nipoti<br />

e parenti stretti:<br />

1 Non lasciate soli i vostri anziani,<br />

anche se non abitate con loro<br />

fatevi sentire spesso e interessatevi<br />

ai loro problemi quotidiani.<br />

2 Ricordategli sempre di adottare<br />

tutte le cautele necessarie<br />

nei contatti con gli sconosciuti.<br />

Se hanno il minimo dubbio fategli<br />

capire che è importante chiedere<br />

aiuto a voi, ad un vicino di casa<br />

oppure contattare il 113.<br />

3 Ricordate che, anche se non<br />

ve lo chiedono, hanno bisogno<br />

di voi.<br />

...per i vicini di casa:<br />

1 Se nel vostro palazzo abitano<br />

anziani soli, scambiate ogni tanto<br />

19<br />

con loro quattro chiacchiere. La<br />

vostra cordialità li farà sentire<br />

meno soli.<br />

2<br />

Se alla loro porta bussano de-<br />

gli sconosciuti esortateli a contattarvi<br />

per chiarire ogni dubbio.<br />

La vostra presenza li renderà<br />

più sicuri.<br />

3 Segnalate al 113 ogni circostanza<br />

anomala o sospetta che<br />

coinvolga l’anziano vostro vicino<br />

di casa.<br />

...per gli impiegati di banca<br />

e di uffici postali:<br />

1 Quando allo sportello si presenta<br />

un anziano e fa richiesta<br />

spropositata di denaro contante,<br />

perdete un minuto a parlare<br />

con lui. Basta poco per evitare<br />

un dramma.<br />

2 Spiegategli<br />

che all’esterno<br />

di banche<br />

ed uffici postali<br />

nessun<br />

impiegato effettua<br />

controlli.<br />

3<br />

Per ogni minimo<br />

dubbio<br />

esortateli a<br />

contattarVi.


SEGNALI DI<br />

Alleanze<br />

Centrale Italiana<br />

cresce ancora<br />

Centrale Italiana, la centrale di marketing<br />

nata dall’allenza tra Coop, Despar,<br />

Sigma e Il Gigante, si è allargata<br />

ulteriormente con l’ingresso di Aspiag<br />

Service in Despar Servizi (che a sua<br />

volta fa già parte di Centrale italiana).<br />

Entra così in Centrale Italiana la rete<br />

Despar operante in Triveneto, con<br />

500 punti vendita e un fatturato di<br />

1,2 miliardi di euro. In tal modo Centrale<br />

Italiana si consolida come primo<br />

polo italiano di distributori, arrivando<br />

a un fatturato di 19,1 miliardi di euro<br />

(di cui 11,5 Coop), una quota di mercato<br />

del 24% e una rete di 5.700<br />

punti vendita.<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

L’economia italiana dà segni di<br />

una timida ripartenza. Ma il 58%<br />

delle famiglie dice ancora di avere<br />

problemi ad arrivare a fine mese.<br />

Ecco i dati del rapporto Ancc e le<br />

strategie Coop per continuare a<br />

tutelare il potere d’acquisto delle<br />

famiglie: con prezzi bassi ma anche<br />

contrastando privilegi e monopoli<br />

di Dario Guidi - Aldo Bassoni<br />

Dopo anni col segno meno,<br />

l’economia italiana dà segni<br />

di timida ripresa e di una fiducia<br />

che torna a fare capolino. A<br />

partire dalla Pasqua 2006 le vendite<br />

nella rete Coop a livello nazionale<br />

hanno segnato andamenti positivi<br />

(più 3,7% ad agosto), come da tempo<br />

non si vedeva. La previsione sui<br />

consumi, a livello dell’intero paese,<br />

nel 2006 prevede una crescita<br />

dell’1,3%, dopo il - 0,1% del 2005.<br />

Ma il quadro complessivo resta ancora<br />

complicato, perché, nonostante<br />

gli squarci di sereno, il 58% delle<br />

famiglie italiane dichiara di avere<br />

difficoltà economiche ad arrivare a<br />

fine mese. Un dato, questo 58%, che<br />

mette l’Italia ai primi posti (superata<br />

solo dal Portogallo e alla pari con<br />

la Grecia) nella poco simpatica graduatoria<br />

dei 25 paesi europei aderenti<br />

all’Unione che fotografa il disagio<br />

sul piano del far quadrare i<br />

conti.<br />

E proprio tra questi due estremi<br />

che si muove il rapporto su consumi<br />

e distribuzione, realizzato dall’ufficio<br />

studi di Ancc-Coop in collaborazione<br />

con l’istituto di ricerca<br />

Prometeia e presentato a Milano<br />

nei giorni scorsi. Un rapporto che,<br />

20<br />

come ha spiegato il vicepresidente<br />

di Ancc-Coop Enrico Migliavacca,<br />

conferma l’inesorabile e strutturale<br />

evoluzione dei consumi: perché se<br />

nel 1970 la voce alimentari e bevande<br />

valeva il 34% del totale, nel<br />

2004 il suo peso era sceso al 16%. Il<br />

tutto a vantaggio di ambiti e nuovi<br />

capitoli di spesa (pensiamo solo negli<br />

anni più recenti al boom degli<br />

apparecchi elettronici di vario tipo,<br />

dai cellulari agli I-pod ai navigatori<br />

per auto) ma anche a vantaggio di<br />

servizi e bollette che si mangiano<br />

un pezzo sempre più importante<br />

dello stipendio degli italiani (senza<br />

avere una scelta alternativa). Non è<br />

un caso che nel primo semestre<br />

2006 i prezzi dei combustibili da<br />

riscaldamento siano cresciuti del<br />

10,6%, i carburanti da autotrazione<br />

del 10% la raccolta rifiuti ed i servizi<br />

sanitari del 5,3%, mentre i generi<br />

alimentari segnano un modesto<br />

+ 1% con capitoli come la frutta<br />

che viaggiano addirittura in negativo,<br />

con un - 5,1%.<br />

Il rapporto Coop sviluppa poi un<br />

raffronto tra Italia e resto d’Europa.<br />

Un raffronto che illustra i tanti<br />

oneri che ci portiamo dietro e che<br />

pesano su famiglie e imprese. Tra<br />

2000 e 2004, nel capitolo spese per<br />

l’abitazione, elettricità, gas e altri<br />

continua a pagina 22 >


consumatori<br />

RIPRESA<br />

In casa Coop, dal 2001 ad oggi,<br />

un risparmio di oltre il 9%<br />

Anche nel 2006 un dato dello 0,4% sotto a quello Istat<br />

Anche il 2006 continua a segnare<br />

una divaricazione tra la dinamica<br />

dei prezzi nei mercati legati agli<br />

energetici e ai servizi/tariffe e l’inflazione<br />

nel settore alimentare,<br />

dove l’aumento dei prezzi risulta<br />

fortemente contenuto. Come si<br />

può vedere nella tabella nella pagina<br />

successiva, solo per la casa,<br />

l’acqua, l’elettricità e i carburanti,<br />

i consumatori hanno speso il<br />

5,9% in più con un’incidenza sul<br />

volume complessivo dei consumi<br />

che continua ad aumentare ed<br />

ha raggiunto il 9,5%.<br />

Alimentari: prezzi contenuti<br />

nel primo semestre 2006<br />

Nei primi otto mesi del 2006,<br />

dopo un anno di prezzi fermi o<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

in riduzione, è restata molto contenuta<br />

la dinamica dei prezzi alla<br />

vendita dei prodotti industriali,<br />

nonostante le forti richieste di<br />

aumenti di prezzi dei listini da<br />

parte dell’industria.<br />

Gli incrementi hanno riguardato<br />

settori colpiti da eventi “traumatici”:<br />

ci riferiamo soprattutto alle<br />

preoccupazioni connesse all’influenza<br />

aviaria che hanno spostato<br />

significativamente i consumi<br />

dalle carni bianche alle carni<br />

rosse.<br />

I prezzi in coop: + 0,2%<br />

negli ultimi 12 mesi<br />

Coop continua a contenere i<br />

prezzi al di sotto delle dinamiche<br />

di mercato. Negli ultimi dodici<br />

21<br />

mesi l’inflazione alimentare Coop<br />

è stata pressoché nulla (+0,2 %)<br />

rispetto a quella Istat (+0,8 %).<br />

Nell’arco di tempo compreso tra<br />

inizio anno e luglio 2006 l’inflazione<br />

Coop è rimasta contenuta<br />

entro lo 0,7% contro il +1,1%<br />

Istat.<br />

Negli ultimi sei anni Coop ha<br />

garantito un forte contenimento<br />

della propria dinamica inflattiva<br />

rispetto alla dinamica nazionale<br />

Istat: la forbice - nel<br />

periodo 2001/2006 - si è progressivamente<br />

ampliata, garantendo<br />

più di 9 punti a favore<br />

del cliente Coop: cosi, ad inizio<br />

2006 il livello dei prezzi in Coop<br />

si è riportato praticamente pari<br />

ai prezzi del 2002.


Variazione prezzi ultimi 12 mesi<br />

consumatori<br />

INCIDENZA* ISTAT COOP<br />

Alimentare 15,4% + 0,8% + 0,2%<br />

Abitazione, acqua<br />

elettricità,<br />

combustibili<br />

9,5% + 5,9%<br />

Trasporti 13,8% + 4,0%<br />

* La voce Incidenza esprime il peso delle singole voci sul totale dei consumi<br />

Inflazione nel settore alimentare negli ultimi 6 anni<br />

ISTAT COOP DELTA*<br />

2001 + 4,1% + 2,8% 1,3%<br />

2002 + 3,6% + 2,3% 1,3%<br />

2003 + 3,1% + 0,9% 2,2%<br />

2004 + 2,2% - 0,5% 2,7%<br />

2005 + 0,0% - 1,2% 1,2%<br />

Gen-Lug 2006 + 1,1% + 0,7% 0,4%<br />

* La voce Delta esprime il vantaggio per i clienti Coop che in cinque anni risulta<br />

superiore al nove per cento<br />

Fonte: Elaborazioni Coop Italia su Dati Istati<br />

ottobre 2006<br />

in primo piano<br />

22<br />

la vignetta di ellekappa<br />

combustibili, l’aumento dei prezzi,<br />

segna uno svantaggio per l’Italia,<br />

rispetto al resto dell’area euro,<br />

dell’8,6%. Prendendo solo 5 paesi<br />

(Germania, Italia, Spagna, Francia<br />

e Regno Unito), si scopre che fatto<br />

100 il prezzo medio, noi paghiamo<br />

l’energia elettrica 134,9, la benzina<br />

108,5 e il gasolio 108 (solo nel<br />

gas siamo più convenienti arrivando<br />

a quota 98).<br />

Dal canto suo Coop, di fronte a<br />

questo scenario ha evidenziato due<br />

filoni su cui intende operare in parallelo.<br />

In primo piano c’è quello<br />

della convenienza, sempre abbinata<br />

alla qualità e alla sicurezza dei prodotti.<br />

Del resto se il 58% delle famiglie<br />

si sente in difficoltà economiche<br />

è chiaro che il tema prezzi<br />

resta di assoluta attualità. E Coop<br />

ne è ben consapevole. Infatti, nel<br />

2005 contro un’inflazione Istat<br />

dell’1,2% in campo alimentare, il<br />

dato Coop è stato dello 0%. Cioè<br />

prezzi fermi. Nei primi sei mesi del<br />

2006, a fronte di una inflazione<br />

Istat dell’1,1%, Coop ha registrato<br />

un + 0,7%, con un differenziale positivo<br />

dello 0,4%. “I nostri risultati<br />

– spiega il presidente di Coop Italia<br />

Vincenzo Tassinari – sono frutto di


un lavoro di lunga lena che abbiamo<br />

svolto. Stiamo innovando la<br />

rete di vendita, abbiamo lanciato<br />

iniziative di fidelizzazione rivolte<br />

ai soci e stiamo promuovendo l’idea<br />

di una convenienza sicura tutti i<br />

giorni attraverso il “carrello della<br />

spesa”. Ma soprattutto quello che<br />

noi vogliamo esprimere è un concetto<br />

di convenienza strutturale,<br />

non legata a singoli episodi. I dati<br />

sull’arco di più anni sono lì a dimostrare<br />

che in 5 anni chi ha fatto la<br />

spesa da noi ha risparmiato oltre il<br />

9%. Credo che più che la gara sui<br />

singoli prezzi e sulle rilevazioni<br />

spot, sulla quale comunque non ci<br />

tiriamo indietro, sia questa del lungo<br />

periodo la risposta che più conta<br />

per il consumatore”.<br />

Il secondo filone su cui Coop intende<br />

continuare a lavorare parte dall’assunto<br />

che, come spiega il presidente<br />

di Ancc-Coop Aldo Soldi,<br />

“Coop non è solo una catena leader<br />

nel mondo della distribuzione, ma<br />

è anche una associazione di consumatori.<br />

Per questo, se è vero che i<br />

consumi cambiano, come mostra<br />

la nostra indagine, è anche vero<br />

che troppa parte del reddito è prigioniera<br />

di monopoli e di corporazioni,<br />

di consumi obbligatori su cui<br />

il cittadino è solo costretto a subire”.<br />

Da qui la scelta di affiancare,<br />

all’attività caratteristica nei punti<br />

vendita e al lavoro sulla convenienza,<br />

“l’impegno forte per favorire<br />

scelte politiche che diano più libertà<br />

di scelta al consumatore e liberino<br />

parte del reddito da quei vincoli<br />

di cui abbiamo parlato”. È esattamente<br />

da qui che è partita la scelta<br />

Coop di promuovere la campagna<br />

sui farmaci (con 800 mila firme<br />

raccolte) che ha portato, grazie anche<br />

alla disponibilità mostrata dal<br />

governo, ad avviare, con grande<br />

successo, le vendita dei farmaci da<br />

banco e senza ricetta nei supermercati.<br />

“Anche in altri settori si possono<br />

avviare processi del tutto simili a<br />

quello dei farmaci. E se si può noi<br />

diciamo che si deve farlo – prosegue<br />

Soldi -. Penso al settore dei<br />

carburanti, a quello della telefonia,<br />

a quello dell’energia. L’obiettivo<br />

che ci diamo è di far entrare in<br />

campo il consumatore come utente<br />

organizzato, attraverso Coop, con<br />

consorzi di acquisto e con accordi<br />

che consentano di ottenere condizioni<br />

più vantaggiose”. n n n<br />

consumatori<br />

ottobre 2006<br />

un pianeta da difendere<br />

di Mario Tozzi<br />

primo ricercatore Cnr - Igag<br />

e conduttore televisivo<br />

L’uomo è cacciatore?<br />

La riapertura della stagione venatoria in Italia porta molti incidenti e<br />

aspre polemiche. A ragione, molti non riescono a comprendere quale<br />

sia, oggi, il vero motivo che spinge a quello che una volta veniva<br />

considerato impropriamente uno sport. I cacciatori raccontano di<br />

lunghe passeggiate all’alba, dell’immersione nella natura, del rapporto<br />

con il cane, della ricerca degli animali. Tutte cose che potrebbero<br />

comunque essere fatte senza l’atto finale dell’uccisione della<br />

preda: perché, invece, nessuno vi rinuncia? Levategli tutto, al cacciatore,<br />

ma non il fucile: perché non usa una macchina fotografica per<br />

rendere solo metaforico il momento della cattura?<br />

La ragione è molto semplice - e solo i cacciatori meno ipocriti riescono<br />

a sostenerla come “una contraddizione” -, che ammazzare un<br />

altro essere vivente è il vero scopo dell’attività venatoria: a chi caccia<br />

piace uccidere, altro che passeggiate nei boschi e conservazione della<br />

natura. Così una stragrande minoranza di italiani (meno di<br />

800.000, cioè poco più dell’1% della popolazione), organizzati in<br />

una potente lobby trasversale, riesce a condizionare la chiara volontà<br />

di tutti gli altri decisamente contrari alla caccia (come dimostrano i<br />

dati dei votanti ai due referendum). Così in Italia si uccidono circa<br />

100 milioni di animali all’anno, spesso contrariamente a quanto prescritto<br />

dalle leggi europee o in deroga perenne anche alla legge italiana<br />

(aperture anticipate, specie non cacciabili inserite nei carnieri,<br />

magari anche nelle aree protette). Per non parlare del bracconaggio<br />

(quasi sempre un bracconiere è un cacciatore) o del ruolo assegnato<br />

da alcune regioni ai cacciatori come regolatori della pressione demografica<br />

di caprioli o cinghiali: come se la colpa della loro espansione<br />

non fosse, in ultima analisi, degli stessi cacciatori che, negli anni, li<br />

hanno introdotti e ne hanno sterminato i naturali predatori.<br />

Per giustificare la carneficina spesso si sente dire che l’uomo nasce<br />

cacciatore e, dunque, che si tratti di attività perfettamente naturale.<br />

Ma non è così. La caccia è una strategia di sopravvivenza molto<br />

recente in termini evolutivi, che risale a meno di 300.000 anni fa:<br />

prima di allora Homo mangiava quello che raccoglieva e solo occasionalmente<br />

predava animali già morti per succhiarne magari il midollo<br />

dalle ossa, dopo averli contesi a iene e avvoltoi. La caccia<br />

degli uomini non è un fenomeno naturale in senso stretto, ma è<br />

stata ritenuta tale grazie a un’errata interpretazione dei reperti fossili<br />

degli antenati di Homo sapiens.<br />

Il ritrovamento di ossa di ominidi insieme con quelle di altri animali<br />

(ungulati, primati e carnivori) aveva fatto concludere che l’uomo<br />

avesse predato sia gli erbivori che i carnivori, visto anche il ritrovamento<br />

di ossa fratturate e apparentemente lavorate. A lavorarle<br />

erano stati, invece, gli istrici, per ricostruire l’equilibrio del calcio<br />

del loro corpo come fanno da sempre. Scimmie, cervi e ominidi<br />

giocavano in realtà, costantemente, il ruolo della preda rispetto ai<br />

grandi felini: altro che uomo cacciatore, prede eravamo! Nessuna<br />

specie caccia - come fa oggi Homo sapiens, almeno in occidente -<br />

solo per il gusto di uccidere, ponendosi oggettivamente al di fuori<br />

della storia naturale e fornendo un triste spettacolo anche dal punto<br />

di vista culturale.<br />

23


AMBIENTE,<br />

I dati di un sondaggio<br />

esclusivo promosso da<br />

<strong>Consumatori</strong> tra 1505 soci<br />

Coop. La prima preoccupazione<br />

è quella per i temi ambientali.<br />

Il 48,3% dice di aver cambiato i<br />

propri stili di vita. Ma dall’indagine<br />

emerge che c’è ancora molto da<br />

fare, sul piano dell’informazione<br />

e delle indicazioni concrete<br />

per ogni famiglia<br />

di Dario Guidi<br />

consumatori<br />

in primo piano<br />

Preoccupati, molto preoccupati per i problemi ambientali<br />

e di inquinamento. Più che per la situazione<br />

economica o per il rischio di guerre, più che per<br />

l’ordine pubblico o i problemi di traffico. In assoluto<br />

l’ambiente è al primo posto (con un punteggio di 7,99 in<br />

una scala da 1 a 10) tra le tematiche che più inquietano<br />

circa il presente e il futuro. È questo il dato saliente che<br />

emerge dall’indagine che la società specializzata Archè<br />

ha svolto per conto del nostro mensile su un campione di<br />

1505 soci Coop di tutta Italia.<br />

L’ambiente, secondo il sondaggio, era la prima preoccupazione<br />

del nostro campione anche due anni fa (con un<br />

punteggio di 7,53) seguito dal timore di conflitti (allora<br />

l’11 settembre e la guerra in Irak erano più vicine). In<br />

due anni tutti gli indicatori segnano un aumento, segno<br />

che complessivamente le preoccupazioni sono cresciute,<br />

e più di tutte quelle per la situazione economica che<br />

compie, proporzionalmente, il balzo più evidente (da<br />

Il commento<br />

Quella che vi presentiamo in questo numero è la<br />

terza indagine che <strong>Consumatori</strong> ha realizzato su<br />

temi d’attualità, per conoscere opinioni e sensibilità<br />

dei soci Coop. Dopo il tema degli Ogm e quello<br />

del commercio equo e solidale, stavolta abbiamo<br />

scelto l’ambiente. Questione indubbiamente<br />

di grande rilievo, a cui abbiano già più volte prestato<br />

spazi e attenzione sul nostro mensile, perchè<br />

rientra a tutto tondo tra quegli ambiti in cui la<br />

sensibilità ed i valori propri del mondo Coop si<br />

manifestano.<br />

Come leggerete più in dettaglio nell’articolo, la<br />

scelta di fare questa indagine si mostra azzecca-<br />

ottobre 2006<br />

24<br />

6,87 a 7,38 cioè dal quinto al secondo posto). E vista la<br />

realtà e le vicende vissute dal nostro paese la cosa non<br />

desta sorpresa più di tanto.<br />

Ma il secondo elemento di riflessione che la nostra indagine<br />

ci consegna, è che alla forte preoccupazione per<br />

l’ambiente, non fa seguito una altrettanto chiara indicazione<br />

sul piano dei comportamenti concreti, delle azioni<br />

che singolarmente o come collettività abbiamo intrapreso<br />

o possiamo intraprendere per difendere davvero il nostro<br />

pianeta. Anzi, sembra emergere uno scarto, tra livello<br />

di timori e preoccupazioni, da un lato, e capacità di<br />

sapere cosa davvero e in concreto si può fare per migliorare<br />

le cose, dall’altro. Infatti alla domanda se la preoccupazione<br />

su questo versante ha prodotto modifiche nei<br />

comportamenti di vita il 48,3% dice sì. Qui è un po’ la<br />

storia del bicchiere mezzo pieno (a voler essere ottimisti)<br />

o, più probabilmente, mezzo vuoto. Perché alla preoccupazione<br />

non segue (più di tanto) l’azione.<br />

continua a pagina 26 ><br />

ta, non solo perchè consente di avere una fotografia<br />

aggiornata, ma anche perchè diventa uno<br />

strumento che consente di mettere a punto ed<br />

affinare ulteriormente l’intervento di Coop su<br />

questo versante, proprio partendo dall’opinione<br />

dei propri soci. Coop che in materia ambientale<br />

tante cose ha fatto e intende fare (come racconteremo<br />

più dettagliatamente nei prossimi numeri).<br />

Ma una esigenza che emerge, è quella di avere<br />

più informazioni, non solo in generale, ma su<br />

singoli aspetti e con consigli utili rispetto alla vita<br />

di tutti i giorni. È ciò che cercheremo di fare nei<br />

prossimi mesi. (d.g.)


in primo piano<br />

il primo problema<br />

Quale di questi problemi la preoccupa di più?<br />

7,53<br />

7,99<br />

Problemi ambientali<br />

e inquinamento<br />

7,05<br />

7,49<br />

Ordine pubbilco<br />

e microcriminalità<br />

ottobre 2006<br />

25<br />

7,28 7,38<br />

Rischio conflitti<br />

internazionali<br />

6,87<br />

7,38<br />

Situazione economica<br />

ed occupazionale<br />

6,91 7,27<br />

Problemi stradali<br />

parcheggi e traffico<br />

Due anni fa<br />

Oggi<br />

6,8<br />

7,01<br />

Qualità<br />

servizi sociali<br />

La preoccupazione per i problemi ambientali ha portato a modifiche<br />

nei suoi comportamenti di vita?<br />

Sì Sì<br />

Raccolta Faccio differenziata la raccolta<br />

differenziata dei rifiuti<br />

Uso meno Uso meno l’auto<br />

l’auto<br />

Precauzione Uso precauzioni<br />

per ridurre<br />

per il ridurre consumo il di consumo acqua<br />

di acqua<br />

No<br />

20 %<br />

48,3 %<br />

22,8 %<br />

34,5 %<br />

51,7 %


in primo piano<br />

La situazione ambientale secondo lei è...<br />

Nel mondo oggi<br />

consumatori<br />

Nel mondo 20 anni fa<br />

In Italia oggi<br />

In Italia 20 anni fa<br />

0 20 40 60 80 100<br />

Colpa forse anche di una informazione non sempre chiara<br />

e a volte contraddittoria (solo per il 44,6% le notizie in<br />

materia ambientale sono affidabili), ma anche di una inadeguata<br />

capacità dei soggetti preposti (istituzioni pubbliche<br />

e associazioni ambientaliste) di indicare con chiarezza<br />

cosa sia possibile, da parte dei singoli e delle famiglie,<br />

fare. Andando oltre il dovere civico della raccolta differenziata<br />

(l’azione più indicata, col 34,5%, come comportamento<br />

concreto a difesa dell’ambiente) e con strumenti<br />

più attendibili delle targhe alterne (che sono un<br />

palliativo inutile per il 52,3% del campione).<br />

La nostra indagine comunque conferma che la consapevolezza<br />

dei problemi c’è, ed è una buona base visto che<br />

lavoro da fare, per tutelare l’ambiente ce n’é tanto. Sia<br />

per quanto riguarda l’educazione e la conoscenza dei<br />

problemi, sia per quanto riguarda le opzioni concrete<br />

che ogni famiglia e cittadino ha a disposizione nella sua<br />

vita di tutti i giorni.<br />

PREOCCUPATI TANTO, MA POI CHE SI FA…<br />

Ma, esaurita la foto d’insieme, vediamo più nel dettaglio<br />

cosa emerge dalla nostra indagine. La domanda di<br />

partenza come detto era quella sul cosa preoccupi di<br />

più oggi (e cosa preoccupasse di più due anni fa). Dopo<br />

il tema ambiente (con 7,99), al secondo posto c’è l’ordine<br />

pubblico con 7,49, al terzo, alla pari, il rischio di<br />

guerre e la situazione economica (7,38), poi vengono i<br />

temi della viabilità (7,27) e quelli della qualità dei servi-<br />

Molto grave Problematica Non grave<br />

ottobre 2006<br />

26<br />

48,2 47,7 9,5<br />

8,6 37,2 54,2<br />

32,6 51,1 16,3<br />

5,8 33,8 60,4<br />

Rispetto all’ambiente, secondo lei la scienza e la tecnologia...<br />

62,2 %<br />

Daranno un aiuto importante,<br />

ma senza nuove politiche<br />

la situazione è destinata<br />

a peggiorare<br />

16,6 %<br />

Non servono a nulla. Continueremo<br />

ad inquinare sempre di più<br />

21,2 %<br />

Consentiranno di risolvere<br />

i problemi ambientali


56,6 %<br />

Attenersi ai principi di cautela,<br />

limitando se necessario<br />

industria ed economia<br />

56,7 %<br />

Rispecchiano adeguatamente<br />

la realtà ed i problemi<br />

ottobre 2006 27<br />

in primo piano<br />

zi sociali (7,01).<br />

Il nostro campione è anche convinto che la situazione<br />

ambientale nel mondo oggi sia molto grave (per il 42,8)<br />

e comunque problematica (per un altro 47,7%). Un po’<br />

meglio vanno le cose in Italia a proposito della quale il<br />

32,6% dice che la situazione è molto grave e un 51,1% la<br />

definisce problematica. E tutti (sia livello nazionale che<br />

mondiale) giudicano il quadro nettamente peggiorato<br />

rispetto a 20 anni fa.<br />

Abbiamo poi chiesto se le preoccupazioni in campo ambientale<br />

abbiano determinato modifiche nei comportamenti<br />

di vita. Se si indaga dentro al 48,3% che ha detto<br />

sì, si scopre l’azione concreta più praticata (col 34,5%)<br />

è la raccolta differenziata. Dato non altissimo, considerato<br />

che nella gran parte dei Comuni la raccolta differenziata<br />

non dovrebbe essere una scelta, ma semmai un<br />

obbligo (in alcune realtà con tanto di sanzioni per chi<br />

sgarra). C’è poi un 22,8% che, come azione concreta,<br />

sostiene di aver usato meno l’auto (e questo è un dato<br />

già più incoraggiante), seguito da un 20% tondo che<br />

dice di adottare precauzioni per ridurre il consumo di<br />

acqua. Assai più lontani (cioè sotto al 5% di scelte) opzioni<br />

come l’acquisto di veicoli non inquinanti, il prendere<br />

più mezzi pubblici, lo scegliere prodotti con imballi<br />

ridotti. Dunque le pratiche improntate a logiche<br />

ecosostenibili non abbondano.<br />

Del resto, al quesito se negli ultimi due anni si sia partecipato<br />

a iniziative o campagne a difesa dell’ambiente, ben<br />

continua a pagina 28><br />

42,2 %<br />

Nel dubbio non si può<br />

bloccare l’economia<br />

1,2 %<br />

Non sa<br />

22,8 %<br />

Sostengono solo chi non vuole<br />

opere utili davanti casa<br />

21,5 %<br />

Peccano di eccessivo<br />

pessimismo<br />

Blocchi al traffico<br />

Per il 52% sono inutili<br />

In assenza di<br />

una posizione<br />

unanime<br />

della scienza su<br />

determinati<br />

problemi<br />

ambientali<br />

è meglio...<br />

Quale opinione<br />

ha sulle<br />

posizioni<br />

espresse da<br />

gruppi e<br />

movimenti<br />

ambientalisti?<br />

Con l’arrivo dell’autunno ne risentiremo certamente<br />

parlare. Alludiamo ai provvedimenti<br />

di blocco e limitazione della circolazione che<br />

da anni ormai si ripetono nelle grandi città e<br />

aree urbane a fronte di dati sull’inquinamento<br />

atmosferico allarmanti, per i quali è anche<br />

sempre più vicina la prospettiva di sanzioni<br />

economiche da parte dell’Unione Europea per<br />

l’incapacità degli enti pubblici italiani di impedire<br />

il superamento del numero di sforamenti<br />

per la presenza di sostanze inquinanti.<br />

Ebbene, a proposito di blocchi, i nostri intervistati<br />

si sono dimostrati in prevalenza disillusi<br />

e consapevoli: il 52,3% dice infatti che i blocchi<br />

sono “palliativi inutili e che servono misure<br />

più drastiche”, contro un 24,6% che difende<br />

l’utilità della loro funzione educativa e un<br />

23,1% secondo il quale è invece “impensabile<br />

bloccare la circolazione mettendo in crisi<br />

l’economia e l’organizzazione delle famiglie”.


in primo piano<br />

I problemi ambientali più urgenti da affrontare sono...<br />

Provvedimenti di tutela ambientale che dovessero portare a modifiche<br />

nel nostro stile di vita (con divieti e limitazioni) secondo lei...<br />

Totale campione<br />

Inquinamento Inquinamento dell’aria aria<br />

Inquinamento Inquinamento dell’acqua acqua<br />

Distruzione Distruzione delle foreste<br />

Esaurimento Esaurimento delle falde acquifere<br />

Depauperamento del suolo<br />

Tutti gravi e e da da affrontare affontare subito<br />

Grandi città<br />

Altre località<br />

10,5 33,5 56<br />

14,8 35,8 49,4<br />

6,1 31,3 62,6<br />

l’81,5% dice no. E questo conferma ancora una volta lo<br />

scarto tra l’essere genericamente preoccupati per l’ecologia<br />

e il peso politico e pratico del movimento ambientalista<br />

e delle sue battaglie. Anche se è giusto ricordare che<br />

si viene da anni nei quali, con le scelte del governo Berlusconi,<br />

la sensibilità pubblica verso l’ecologia è stata sicuramente<br />

scarsa. E difatti l’80,9% del campione dice<br />

che le problematiche ambientali negli ultimi due anni<br />

sono state sottovalutate.<br />

INFORMATI E DIFFIDENTI<br />

Come in tante altre indagini fondamentale è capire da<br />

dove vengono le informazioni sul tema e come sono<br />

percepite. Il 57,2% del nostro campione di soci Coop<br />

dice di avere un livello di informazione adeguata, anche<br />

se solo il 44,6% ritiene “mediamente attendibili e affidabili<br />

le notizie che riceve”. La fonte più attendibile<br />

(seppur con un voto non particolarmente alto) sono le<br />

associazioni ambientaliste (col 6,87 in una scala da 1 a<br />

10), praticamente alla pari (6,86) con fonti scientifiche<br />

e universitarie. Buono il dato di Coop che è terza con il<br />

6,61 e precede i quotidiani (6,51), internet (6,26) e la tv<br />

(6,14). Ancor peggio le istituzioni locali (6,12), il governo<br />

nazionale (5,88) e le aziende produttrici (5,81). Una<br />

pagella che conferma come diffidenza ce ne sia tanta. E<br />

che conferma anche come gli stessi gruppi ambientalisti,<br />

possano e debbano fare ancora molto per veder crescere<br />

la propria credibilità. Perché se è vero che un<br />

ottobre 2006<br />

28<br />

2,2<br />

3,7<br />

54,2<br />

9,5<br />

34,8<br />

16,3<br />

0 20 40 60 80 100<br />

Peggiorano la qualità della vita Fastidio ma necessario Indicano un modo diverso per vivere<br />

11,4<br />

11,1<br />

35,7<br />

55,7% degli intervistati dice che le loro posizioni “rappresentano<br />

adeguatamente” i problemi, un 21,5% dice<br />

che peccano di eccessivo pessimismo e un altro 22,8%<br />

dice che finiscono col sostenere solo chi non vuole opere<br />

utili davanti a casa.<br />

Del resto i “poveri” utenti, travolti da una pioggia di “informazioni”<br />

cercano di mantenere un non sempre facile<br />

equilibrio nel giudizio. Così se sollecitati sul ruolo di<br />

Le aspettative verso Coop<br />

Ai nostri intervistati abbiamo chiesto anche cosa si<br />

aspettano Coop possa fare in campo ambientale.<br />

Al primo posto (51,4%) viene la richiesta di ridurre<br />

imballi e promuovere l’uso di materiali riciclati,<br />

seguita dall’incentivare la raccolta differenziata<br />

(47,4%). Più indietro (29,2%) il tema della riduzione<br />

dei consumi energetici delle strutture e delle<br />

attività. Forte, infine, la richiesta (sostenuta dal<br />

65,2%) di dare al consumatore maggiori informazioni<br />

sul tema dello smaltimento dei rifiuti, aggiungendo<br />

indicazioni più dettagliate sulle etichette.<br />

Su ciò che Coop ha fatto sin qui a difesa<br />

dell’ambiente e sui progetti futuri, pubblicheremo<br />

degli approfondimenti nei prossimi numeri.


consumatori<br />

Eolica<br />

Idrogeno<br />

Nucleare<br />

Un Un insieme di di queste<br />

Non sa, non risponde<br />

ottobre 2006 29<br />

in primo piano<br />

Quali sono le fonti energetiche alternative per il futuro?<br />

Solare<br />

53,5<br />

12,3<br />

11,1<br />

scienza tecnologia, solo il 21,% dice che queste consentiranno<br />

di risolvere i problemi ambientali. Se un 16,6%<br />

dice brutalmente che non risolveranno nulla, la grande<br />

maggioranza (62,2%) dice che forniranno certo un aiuto,<br />

ma senza il sostegno di scelte politiche e senza cambiare<br />

i comportamenti concreti le cose peggioreranno comunque.<br />

Partendo invece dalla ricorrente assenza di posizioni<br />

unanimi nella comunità scientifica su tanti temi, una<br />

15,4<br />

14,8<br />

30,5<br />

Le preoccupazioni ambientali incidono sui suoi acquisti?<br />

Acquisto prodotti con<br />

determinate caratteristiche<br />

Acquisto solo marchi<br />

di cui mi fido<br />

Acquisto Acquisto prodotti prodotti ricavati<br />

da materiali riciclati<br />

L’indagine<br />

Sì Si 56,9<br />

No<br />

L’indagine che vi presentiamo in queste pagine<br />

è stata realizzata dalla società Archè su incarico<br />

di Editrice <strong>Consumatori</strong>, in accordo con le<br />

norme Esomar. Le interviste di tipo telefonico<br />

sono state realizzate tra il 1 e il 30 giugno e<br />

hanno interessato un campione di 1505 soggetti,<br />

tutti soci Coop. I dati completi sono disponibili<br />

presso la sede dell’Istituto Archè a<br />

Milano in viale Certosa 27. Le interviste hanno<br />

riguardato 12 regioni: Emilia-Romagna, Marche,<br />

Abruzzo, Veneto, Puglia, Friuli Venezia<br />

Giulia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana,<br />

Umbria, Lazio e Campania.<br />

20<br />

25,8<br />

28,3<br />

43,1<br />

incoraggiante maggioranza del 56,6% dice che comunque<br />

occorre attenersi a principi di cautela e precauzione,<br />

limitando dunque se necessario industria ed economia;<br />

questo contro un 42,2% che ritiene, nel dubbio della<br />

scienza, non si possa bloccare l’economia.<br />

PER MIGLIORARE DA DOVE SI COMINCIA?<br />

Ma fotografata la preoccupazione per lo stato dell’ambiente<br />

da dove sarebbe opportuno partire per invertire la<br />

rotta? Qui c’è da dire che i nostri intervistati scelgono<br />

come prima preferenza (8,45 in una scala da 1 a 10) una<br />

strada che chiama in causa anche la responsabilità personale,<br />

assieme a quella dei governi e delle imprese. Occorre<br />

agire su tutti i livelli dunque. Ma quale è il problema<br />

più urgente da affrontare? Un 35,7% dice che i problemi<br />

sono tutti gravi alla pari, mentre un 34,8% dice che è<br />

l’inquinamento atmosferico la prima cosa cui mettere<br />

mano. Nettamente più indietro altre priorità come l’inquinamento<br />

delle acque (11,4%) e la distruzione delle<br />

foreste (11,1%). E’ invece l’energia solare (col 53,5%)<br />

quella che viene indicata come alternativa da perseguire<br />

rispetto al petrolio, superando l’eolico (scelto dal 30,5%),<br />

l’idrogeno (15,4%) e il nucleare (12,3%).<br />

Altra interessante valutazione emerge dalla domanda se<br />

eventuali provvedimenti di tutela dell’ambiente dovessero<br />

comportare qualche limitazione ai nostri stili di vita.<br />

Per il 56% questo potrebbe essere una occasione per riscoprire<br />

che si può vivere in un modo diverso e più diver-<br />

continua a pagina 31 >


consumatori<br />

ottobre 2006 31<br />

in primo piano<br />

A che condizioni lei sarebbe disposto ad acquistare prodotti<br />

che garantiscano una miglior tutela ambientale?<br />

26,2 %<br />

Solo se sono più cari<br />

degli altri max del 10%<br />

15,4 %<br />

Solo se sono più cari<br />

degli altri max del 20%<br />

22,8 %<br />

Solo allo stesso prezzo degli altri<br />

33,8 %<br />

Li acquisterei a prescindere<br />

dal prezzo<br />

1,8 % Non sa<br />

tente, mentre per un 33,5% si tratta di un necessario fastidio<br />

e solo per un 10,5% sarebbe un peggioramento<br />

tout court della qualità della vita. Qui è estremamente<br />

significativo notare come la valutazione sul quesito cambi<br />

tra chi vive nelle grandi città e che nelle altre località.<br />

Infatti nelle grandi città la quota di insofferenti (che<br />

teme in un peggioramento della qualità di vita) sale al<br />

14,8% contro il 6% del resto del campione, mentre chi ci<br />

vede una opportunità scende al 49% contro il 62,6%.<br />

DIFENDE L’AMBIENTE? LO COMPRO<br />

Ultimo capitolo della nostra indagine quello di verificare<br />

se e come le tematiche ambientali incidano sui comportamenti<br />

d’acquisto di prodotti. Intanto ben un 56,9% degli<br />

intervistati dice che il tema ambiente incide sulle scelte al<br />

momento della spesa. Ma come? Un 28,3% dice che si cautela<br />

acquistando solo prodotti con determinate caratteristiche<br />

(biologici, non Ogm, ecc.). C’è poi un 25,8% che<br />

“acquista solo marchi di cui si fida” e un 20% che cerca di<br />

scegliere prodotti ricavati da materiali riciclati.<br />

E se un prodotto, per garantire migliori tutele all’ambiente<br />

dovesse costare di più, cosa succederebbe? Un<br />

33,8% ci ha detto che comprerebbe un prodotto di questo<br />

tipo a prescindere dal prezzo. Un 26,8% lo acquisterebbe<br />

solo se costasse al massimo il 10% in più, mentre<br />

un 15,4% sarebbe disponibile solo se lo scarto fosse entro<br />

il 20%. Infine un 22,8% lo comprerebbe solo allo stesso<br />

prezzo degli altri.<br />

Dunque la nostra indagine offre davvero una molteplicità<br />

di spunti che confermano come la frontiera dell’ecologia<br />

e della tutela dell’ambiente sia fondamentale per il nostro<br />

futuro. E come di lavoro da fare ce ne sia davvero<br />

tanto, per fare in modo che questa semplice enunciazione<br />

diventi una realtà praticata quotidianamente. n n n


ubricag consumare informati<br />

IL PESO DA<br />

La campagna Coop<br />

Più informazione<br />

per migliorare<br />

lo stile di vita<br />

Proprio partendo dai dati contenuti<br />

anche nel nostro servizio, che parlano<br />

del sovrappeso e dell’obesità<br />

come di problemi sociali sempre più<br />

rilevanti, Coop ha deciso di dedicare<br />

a questi temi una campagna nazionale<br />

volta appunto a contrastare il<br />

diffondersi dell’obesità ed a favorire<br />

invece un corretto stile alimentare e<br />

una vita non sedentaria. Questi<br />

obiettivi saranno perseguiti attraverso<br />

una pluralità di iniziative e di strumenti,<br />

a cominciare da una migliore<br />

informazione, che per diversi mesi<br />

vedranno le strutture Coop mobilitate<br />

nei confronti dei soci e delle famiglie.<br />

Si tratta di una iniziativa che<br />

si muove in coerenza con la pluriennale<br />

attività che Coop svolge nel<br />

campo dell’educazione all’alimentazione<br />

e al consumo consapevoli. Le<br />

caratteristiche ed i contenuti della<br />

campagna Coop verranno presentati<br />

in un convegno in programma a<br />

Roma ai primi di novembre. Nei<br />

prossimi numeri della nostra rivista<br />

non mancheremo di raccontarvi nel<br />

dettaglio di cosa si tratta.<br />

ottobre 2006<br />

di Silvia Fabbri<br />

Tutti faremmo volentieri a<br />

meno del grasso che, negli<br />

anni, si è depositato sul nostro<br />

corpo. Forse lo chiamiamo “superfluo”<br />

proprio perché vorremmo liberarcene<br />

senza soffrire, senza accorgercene.<br />

Invece combattere con la grassezza,<br />

o peggio con l’obesità, è la battaglia<br />

quotidiana di migliaia di persone,<br />

che comprendono quanto l’essere<br />

sovrappeso peggiori la qualità della<br />

vita, tolga le forze, ci faccia invecchiare<br />

prima. “Provoca essenzialmente<br />

gravi disturbi cardiocircolatori<br />

e posturali”, spiega Amleto<br />

D’Amicis, ricercatore dell’Inran,<br />

Istituto nazionale per la ricerca alimentare<br />

e la nutrizione. Detto in<br />

altre parole cuore e circolazione<br />

sanguigna arrancano, e le ossa si<br />

danneggiano anzitempo a causa del<br />

peso in più che sono costrette a sorreggere.<br />

Bisogna dunque cercare di rimanere<br />

il più possibile nel nostro peso forma<br />

oppure cercare di recuperarlo.<br />

Per questo, bisogna capire se siamo<br />

davvero grassi o obesi. Il sistema migliore<br />

è calcolare l’Indice di massa<br />

corporea che si ottiene dividendo il<br />

proprio peso per la statura espressa<br />

in metri e ancora per la statura. Ad<br />

esempio, nel caso di una persona<br />

32<br />

che pesa 60 chili ed è alta 1,70 metri<br />

occorre fare 60 diviso 1,70 e ancora<br />

diviso 1,70.<br />

Se il risultato è un numero inferiore<br />

a 18,5 attenzione: siamo troppo magri.<br />

Tra 18 e 25 siamo in pieno normopeso,<br />

tra 25 e 29 è – ahinoi, sovrappeso<br />

– oltre i 30 siamo nel<br />

pericoloso territorio dell’obesità. “Ma<br />

non dobbiamo prendere queste tabelle<br />

per oro colato – esorta D’Amicis –<br />

anche perché bisogna considerare la<br />

propria struttura. Per fare un esempio:<br />

un corridore velocista, uno che<br />

corre i 100 metri, per intenderci, in<br />

base a questa tabella sarebbe obeso.<br />

Invece è solo molto muscoloso”. E<br />

allora? “Allora prendiamo il metro e<br />

misuriamo la nostra circonferenza<br />

tra la cresta iliaca – cioè dopo l’osso<br />

dell’anca - e l’ultima costola. Se misuriamo<br />

più di 88 centimetri siamo<br />

sovrappeso, oltre i 102 dovremmo già<br />

considerarci obesi”.<br />

Obesità in aumento<br />

Ma quanti sono gli italiani obesi?<br />

Negli ultimi 5 anni gli obesi in Italia<br />

sono cresciuti del 35%. Fino a non<br />

molti anni fa l’obesità, tutto sommato<br />

poco diffusa, non era considerata<br />

come un problema di salute<br />

pubblica (dati Oms - Organizzazione<br />

mondiale della sanità). Oggi invece è<br />

continua a pagina 34 >


consumatori<br />

Essere grassi non è un destino<br />

Più che dal Dna, i bambini sono condizionati<br />

dal comportamento a tavola dei loro genitori<br />

Secondo un centro studi internazionale – l’International<br />

Association for the Study of Obesity – entro il<br />

2010 saranno obesi il 38% dei bambini e degli adolescenti.<br />

In Italia, il 36-37% dei bambini di 9 anni è<br />

interessato da obesità e, in generale, è in soprappeso<br />

il 35% di tutti i bambini e un 10, 12% è obeso.<br />

Percentuali più alte che tra gli adulti.<br />

In effetti stare ore a guardare la televisione non sarebbe<br />

di per sé origine di comportamenti negativi.<br />

Se non fosse per due motivi: l’uno, appunto, relativo<br />

alla spinta al consumo di cibi non sempre nutrizionalmente<br />

corretti. L’altro è che stare seduti ore a<br />

guardare la tivù, fa sì che i bimbi si muovano poco,<br />

quando invece le ore si svago dovrebbero essere<br />

preferibilmente di movimento. “Un bambino ingrasserebbe<br />

anche se leggesse l’Ulisse di Joice,<br />

stando in poltrona come davanti alla tivù”, scherza<br />

il dottor D’Amicis”. Un paradosso per spiegare che,<br />

anche in questo caso, è il movimento la chiave per<br />

prevenire l’obesità, anche nell’infanzia. Ma di movimento<br />

se ne fa sempre meno: far praticare attività<br />

sportive ai ragazzi costa – specie nelle città, dove<br />

non tutti hanno a disposizione aree verdi e campetti<br />

sotto casa - e non tutte le famiglie ce la fanno.<br />

Ma l’elemento che più di ogni altro, ovviamente,<br />

influenza i comportamenti dei più piccoli, sono i<br />

grandi, in particolare quello che i genitori fanno,<br />

molto più di quello che dicono. “In base alle no-<br />

ottobre 2006<br />

consumare informati<br />

33<br />

Per l’Oms il sovrappeso<br />

è tra i più rilevanti fattori<br />

di rischio per la salute<br />

ma negli ultimi cinque anni<br />

gli obesi sono cresciuti<br />

del 35%. Per dimagrire<br />

occorre ridurre le calorie<br />

totali assunte in una giornata<br />

e fare più movimento<br />

TOGLIERSI<br />

stre indagini – spiega il nutrizionista – se un bambino<br />

ha entrambi i genitori magri ha solo un 17%<br />

di probabilità di diventare un bambino grasso”. E<br />

non è solo una questione genetica, ma comportamentale.<br />

“Tant’è vero che c’è una differenza, anche<br />

se leggera, tra il comportamento che i due<br />

genitori inducono nel figlio: se un bambino è figlio<br />

di madre grassa, avrà il 25% di probabilità di<br />

diventare grasso; se è il padre ad essere soprappeso,<br />

accadrà nel 24% dei casi”. Un fenomeno facilmente<br />

spiegabile: è la madre che per lo più acquista<br />

i cibi e li cucina. Anche se poi ci si siede a<br />

tavola tutti insieme.<br />

Secondo il dottor D’Amicis bisogna rimediare al<br />

grasso superfluo finchè si è piccoli. “In generale –<br />

spiega – quando si è grassi da bambini si ha un’alta<br />

probabilità di diventare grassi anche da adulti. Ma<br />

i problemi seri insorgono quando si superano le colonne<br />

d’Ercole dell’adolescenza. Se si superano i<br />

15-16 anni ci si avvicina pericolosamente all’obesità<br />

cronica. Infatti - come spiega Franco Tomasi,<br />

specialista in scienze dell’alimentazione – un bambino<br />

che a 5 anni presenti una condizione di eccesso<br />

di peso ha 38 volte più probabilità di avere lo<br />

stesso problema a 10 anni e un bambino obeso di<br />

età compresa tra i 10 e i 15 anni se per caso ha un<br />

genitore obeso vede aumentare il rischio di mantenersi<br />

obeso anche da adulto fino all’80%”.


Comportamenti<br />

L’etichetta salva il giro-vita e la salute: impariamo a leggerla<br />

Ecco una efficacissima pratica antigrasso: leggere bene le<br />

etichette dei cibi che acquistiamo. Anzitutto per fare un<br />

po’ di conti con le calorie totali che introduciamo. Ma<br />

anche - e soprattutto - per capire a quanto ammontano<br />

le percentuali di grassi, di zuccheri, di proteine contenute<br />

in un cibo. Insomma, c’è caloria e caloria, per questo è<br />

necessaria l’etichetta. Imparando a leggerle, facciamo<br />

del bene non soltanto al nostro giro-vita, ma anche alla<br />

nostra salute. Inoltre possiamo verificare le indicazioni<br />

sulle origini del prodotto. Abituiamoci perciò ad acquistare<br />

i cibi confezionati che presentano etichette dettagliate<br />

(come quelle Coop) e impariamo anche a leggerle con<br />

attenzione, queste nostre alleate.<br />

Anche perché l’abitudine di acquistare cibi inscatolati e<br />

pronti per essere messi in tavola è sempre più diffusa.<br />

tra i più rilevanti fattori di rischio<br />

per la salute. In base a una indagine<br />

Istat, gli uomini, nel 45% dei casi,<br />

dichiarano di essere sovrappeso. Le<br />

donne solo nel 25%. “Ma si tratta di<br />

autovalutazioni e dunque – spiega<br />

D’Amicis – è probabile che siano<br />

troppo ottimistiche, sottostimate”.<br />

Ma anche se le donne sono – o si<br />

sentono – magre, maggiore è la<br />

probabilità che hanno di ingrassare,<br />

anche se solo dopo i 40. Probabil-<br />

ottobre 2006<br />

consumare informati<br />

mente perché fino a quell’età – assai<br />

critica, psicologicamente, per il sesso<br />

femminile – le signore tengono<br />

sotto controllo la linea. Poi ci lascia<br />

andare un po’ di più.<br />

Già, perché tra le cause del sovrappeso<br />

c’è il matrimonio. I singles<br />

sono mediamente più magri degli<br />

sposati. “Tolto il primo anno di inviti<br />

a cena, gli sposati poi non escono<br />

più, stanno davanti alla tivù... Insomma<br />

basti pensare che con un<br />

boccone in più da 20 calorie al giorno<br />

può anche significare 1 chilo di<br />

grasso depositato all’anno”. Ecco<br />

dunque perché ci si ritrova cicciotelli,<br />

o peggio, dopo i 40.<br />

Come opporsi a questo percorso,<br />

che sembrerebbe quasi un destino<br />

ineluttabile? La prima regola è muoversi<br />

di più. Non solo nelle 3 o 4 ore<br />

a settimana - “comunque troppo poche”,<br />

protesta D’Amicis – che dedichiamo<br />

allo sport. Bisogna abituarsi<br />

a sostituire il più possibile le proprie<br />

gambe al motore dell’auto, all’ascensore.<br />

E dunque andare in bici, camminare,<br />

fare le scale, quando possibile.<br />

Dovete andare fino al 12º piano?<br />

Nessuno dice di farli tutti a piedi...<br />

Ma scendere al nono e poi proseguire<br />

a scalini sarà un ottimo esercizio,<br />

se fatto tutti i giorni. E anche se andiamo<br />

in macchina e siamo a una<br />

ragionevole distanza dal lavoro, perché<br />

non usare la bici? Nel traffico<br />

delle città si rischia di essere anche<br />

più veloci delle auto incolonnate,<br />

per non parlare del parcheggio. Con<br />

l’autobus, si può sempre scendere<br />

una fermata prima, quando abbiamo<br />

34<br />

Non sempre si ha tempo per cucinare e le donne lavorano<br />

tanto, in casa e fuori. Surgelati & C. diventano allora<br />

preziossimi alleati di mamme e mogli, in particolare nei<br />

giorni feriali. I singles, però, devono fare attenzione:<br />

spesso i precotti sono in porzioni da due e una persona<br />

sola finisce per mangiare tutto quello che si mette nel<br />

piatto. Meglio allora – di tanto in tanto – mettersi ai fornelli,<br />

anche perché prepararsi da mangiare significa dedicare<br />

del tempo a se stessi, conoscere gli elementi primari<br />

dei cibi e, dunque, il nostro corpo (se è vero che<br />

siamo quel che mangiamo). Le persone sovrappeso non<br />

devono poi sottovalutare l’effetto “saziante” del cucinare.<br />

Manipolare un cibo significa cominciare a mangiare,<br />

almeno con gli occhi. Col risultato che poi mangeremo<br />

un po’ meno con la bocca.<br />

una manciata di minuti di anticipo.<br />

Insomma, le occasioni sono innumerevoli,<br />

basta la volontà di buttare<br />

i chili senza cambiare – o quasi – la<br />

dieta. Semplicemente basterebbe<br />

mangiare più regolarmente o diminuire<br />

di un terzo le nostre porzioni<br />

di cibo.<br />

Anche perché – mediamente – quando<br />

ci sediamo a tavola la nostra alimentazione<br />

è piuttosto equilibrata.<br />

Paradossalmente lo è più a nord che<br />

a sud, terra dell’olio d’oliva e della<br />

dieta mediterranea. L’Italia, infatti,<br />

non è ovunque uguale, per quanto<br />

riguarda il numero delle persone soprappeso:<br />

il nord-ovest è la zona più<br />

magra. Poi seguono nord-est e centro,<br />

più o meno equivalenti, e infine<br />

il sud e le isole.<br />

Bruciare di più<br />

Ma quali regole dovremmo seguire<br />

per dimagrire, migliorare il nostro<br />

stile di vita e, in definitiva, campare<br />

più a lungo? “Anzitutto bisogna<br />

smetterla di saltare la prima colazione.<br />

È chiaro che non mangiare appena<br />

svegli è anche la conseguenza<br />

del fatto che si mangia sempre più<br />

tardi, alla sera, e si mangia tardi più<br />

al sud che al nord. Comunque, se<br />

ceniamo alle 10, 11 di sera è chiaro<br />

che ci svegliamo al mattino senza<br />

voglia di fare una buona prima colazione”.<br />

E che la prima colazione sia<br />

ricca di carboidrati e proteine, più<br />

che di grassi, per darci quel senso di<br />

sazietà che ci porti fino a mattina<br />

inoltrata”. Meglio non arrivare ai<br />

pasti affamati, infatti, per non corre-


e il rischio di abbuffarsi: per questo<br />

è buona norma suddividere l’assunzione<br />

della quota giornaliera di calo-<br />

rie in 4, anche 5 tra spuntini e pasti.<br />

E poi – come si diceva – è fondamentale<br />

muoversi di più. “Un buon segnale<br />

del fatto che stiamo bruciando<br />

calorie è il sudore – spiega D’Amicis<br />

-. Il muscolo è come un motore, che<br />

disperde in calore circa il 75% dell’energia<br />

che consuma. Un muscolo<br />

che lavora abbastanza a lungo si<br />

surriscalda e dunque la superficie<br />

della pella suda. Dunque, se sudiamo,<br />

significa che stiamo bruciando<br />

più calorie del solito”.<br />

Muoversi è salute, quindi, anche se<br />

sembra che la maggior parte degli<br />

italiani lo ignori. Secondo l’Oms, infatti,<br />

anche se i praticanti continuativi,<br />

in Italia, sono in aumento (11,8<br />

milioni, + 3,8%), cresce anche la categoria<br />

di cittadini che non fanno<br />

nulla o praticano l’attività fisica<br />

molto saltuariamente (23 milioni, +<br />

4,8%). Se si pensa poi che fare attività<br />

fisica, oltre a essere una tra le migliori<br />

medicine per vivere a lungo e<br />

in salute, aumenta l’occasione – ma<br />

anche la propensione dei singoli individui<br />

– a fare periodicamente controlli<br />

medici, ecco che si può comprendere<br />

perché l’Oms consideri<br />

l’essere sedentari una vera e propria<br />

malattia sociale. Una malattia che si<br />

concentra, ovviamente, nel ristretto<br />

club dei paesi industrializzati, anche<br />

se non necessariamente l’essere sovrappeso<br />

è una malattia “da ricchi”,<br />

anzi: chi ha denaro e cultura sa meglio<br />

interpretare i propri bisogni nutrizionali.<br />

Proprio per aumentare il<br />

livello di consapevolezza di tutti riguardo<br />

ai rischi che si corrono vivendo<br />

sovrappeso, l’Associazione di<br />

dietetica e nutrizione clinica (Adi)<br />

ha lanciato, per il 10 ottobre, la giornata<br />

della prevenzione dell’obesità<br />

(per informazione si può consultare<br />

il sito www.obesityday.org).<br />

Alimentarsi correttamente, poi, farebbe<br />

bene non solo a noi, ma anche<br />

al resto del mondo. Per il momento,<br />

purtroppo, lo squilibrio nella disponibilità<br />

di risorse e nella loro distribuzione<br />

sta peggiorando: il 20%<br />

della popolazione mondiale consuma<br />

l’86% dei beni prodotti, e il quinto<br />

più ricco della popolazione mette<br />

in tavola il 45% della carne e del pesce<br />

disponibile. E nel 2006 il numero<br />

degli obesi ha superato quello dei<br />

sottonutriti. n n n<br />

consumatori<br />

ottobre 2006 35<br />

alfabeto alimentare<br />

di Eugenio Del Toma<br />

presidente onorario dell’Associazione<br />

italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />

LA DIETA? NON BASTA<br />

Meglio la “strategia globale” antigrasso<br />

Il mangiar sano e l’obesità sono argomenti di grande interesse per<br />

l’opinione pubblica, al punto che ogni notizia trasmessa dalle Agenzie<br />

di stampa viene ripresa dai quotidiani e dalle televisioni con avidità,<br />

anche quando si tratta di dettagli o di iniziative stravaganti di<br />

scarso o nullo significato scientifico.<br />

Un giorno si parla di imporre una tassa aggiuntiva sugli alimenti più<br />

ricchi di calorie (già accade per i superalcolici) oppure s’immagina,<br />

in un Paese di libere tradizioni come l’Inghilterra, di costringere per<br />

legge i ristoratori a riportare sul menù, accanto al prezzo dei singoli<br />

piatti, anche il contenuto calorico.<br />

I mass media prospettano rimedi di tutti i tipi, talora stravaganti, pur<br />

se c’è una base logica nel chiedere che a fianco del prezzo di un<br />

piatto, guarnito, cucinato e porzionato dal singolo ristorante, figuri<br />

anche il presumibile valore calorico del prodotto finito (un contorno<br />

di melanzane ha ben poco a che fare con le calorie di una parmigiana<br />

di melanzane, né una trota al cartoccio avrà le calorie di una trota<br />

alla mugnaia!).<br />

Qui a lato si può leggere l’intervista che “<strong>Consumatori</strong>” ha fatto ad<br />

un valente epidemiologo dell’Istituto della Nutrizione dove risalta<br />

chiaramente il danno medico-sociale provocato dall’obesità, cioè<br />

dallo scompenso che si è andato accentuando nel bilancio fra le<br />

entrate energetiche (il nostro cibo) e le uscite energetiche paurosamente<br />

diminuite con la sedentarietà che ormai domina lo stile di vita<br />

in ogni fascia di età.<br />

Comunque, resta il fatto che gli obesi rischiano non soltanto una<br />

serie di complicanze invalidanti ma anche l’emarginazione dalla società<br />

civile come già è accaduto ai fumatori. Insomma, è tempo di<br />

guerra all’obesità, come ha programmato l’Organizzazione Mondiale<br />

della Sanità con la sua recente “Strategia globale su dieta, attività<br />

fisica e salute”. Però bisogna spiegare chiaramente che la dieta senza<br />

il recupero quotidiano di almeno mezz’ora di cammino (a passo<br />

svelto!) o di qualsiasi altra attività fisica (dal giardinaggio agli sport<br />

prevalentemente aerobici) non basta a risolvere il problema che per<br />

la maggior parte dei cittadini non consiste nel mangiar troppo ma<br />

anche o soprattutto nel muoversi poco o nulla.<br />

Bisogna diffidare di quanti propongono diete più o meno stravaganti:<br />

nessuna dieta da sola può risolvere il problema dell’obesità senza<br />

un contemporaneo miglioramento dello stile di vita e senza la rinuncia<br />

alla sedentarietà (non importa se dovuta ai banchi di scuola, a<br />

Internet e playstation o alla banale ma vera difficoltà di trovare il<br />

tempo e i luoghi adatti per passeggiare!).<br />

Dall’obesità non si esce per merito di una dieta, più o meno ben<br />

costruita, ma soltanto quando scattano dei seri propositi di cambiare<br />

“stile di vita” e si trova la perseveranza necessaria per raggiungere<br />

qualsiasi traguardo.<br />

Per dimagrire, e soprattutto per mantenere nel tempo il successo raggiunto,<br />

non basta scegliere alimenti light e piatti sconditi se poi non si<br />

trova il tempo e il modo di incrementare l’attività fisica, né si ha ben<br />

chiaro il rischio insito nel perpetuarsi degli errori comportamentali.


Dal 14 al 22<br />

ottobre torna<br />

Io faccio la spesa<br />

giusta, l’iniziativa<br />

dedicata ai<br />

prodotti<br />

del commercio<br />

equo e solidale<br />

DIECI ANNI SOLIDAL<br />

10 candelina i prodotti della<br />

e lode... è proprio il caso di<br />

dirlo. Spengono la decima<br />

linea Solidal Coop, solo prodotti a<br />

marchio provenienti dal commercio<br />

equo e solidale controllati e certificati<br />

da Transfair, il consorzio indipendente<br />

senza scopo di lucro che verifica il rispetto<br />

dei criteri del commercio equo<br />

e che lavora per diffonderli nella distribuzione<br />

italiana. Caffè dal Guatemala,<br />

tè dallo Sri-Lanka, cacao dal Paraguay,<br />

zucchero di canna dal Perù, polo in<br />

cotone dall’India: sono alcuni dei prodotti<br />

che Coop acquista nei paesi del<br />

Sud del mondo - ed è stata la prima<br />

insegna moderna a trattarli con un<br />

marchio esclusivo -, garantendo ai<br />

produttori locali un aiuto economico<br />

concreto grazie a contratti di lunga<br />

durata, al pagamento di un prezzo sufficiente<br />

a coprire i costi di produzione<br />

e all’offerta di opportunità di sviluppo<br />

in campo sociale con un salario adeguato<br />

e condizioni di vita migliori.<br />

“L’entrata dei prodotti Fairtrade nella<br />

distribuzione e in particolare in Coop<br />

- sostiene Paolo Pastore direttore operativo<br />

del consorzio Fairtrade Transfair<br />

Italia - ha contribuito notevolemente<br />

alla diffusione della cultura del Commercio<br />

Equo che attraverso questi canali<br />

è divenuto più popolare. La distribuzione<br />

cooperativa ha dato inoltre un<br />

importante apporto culturale ed educativo<br />

grazie ai numerosi corsi e alle<br />

iniziative realizzate sia con gli studenti<br />

che con gli adulti. Possiamo dire che<br />

30 progetti nel sud del Mondo sono<br />

cresciuti grazie a questo apporto. Ab-<br />

consumatori<br />

ottobre 2006<br />

consumare informati<br />

36<br />

biamo lavorato insieme a Coop,<br />

coinvolgendo i produttori in conferenze<br />

ed incontri in Italia a cui hanno<br />

partecipato moltissimi soci. Passo<br />

passo, attraverso queste azioni<br />

abbiamo raggiunto un risultato importante<br />

e oggi il 30% della popolazione<br />

italiana conosce il Fairtrade<br />

meglio e ne acquista i prodotti in<br />

modo continuativo”.<br />

Giusto adesso<br />

Insomma, buoni per noi e buoni<br />

per i paesi in via di sviluppo, ai<br />

prodotti del commercio equo e solidale<br />

viene dedicata anche quest’anno<br />

l’iniziativa Io faccio la spesa<br />

giusta, una settimana - dal 14 al


COOP<br />

22 ottobre - promossa da Transfair<br />

perché i fattori etici pesino sempre di<br />

più nelle scelte d’acquisto dei consumatori.<br />

L’adesione di Coop a questa<br />

terza edizione vedrà molte iniziative<br />

commerciali e sociali tra cui uno<br />

sconto del 10 per cento sulla linea<br />

Solidal Coop, la presenza di soci in<br />

numerosi punti vendita, con la funzione<br />

di informatori a disposizione<br />

del pubblico per far conoscere il commercio<br />

equo e i prodotti Coop, e<br />

l’omaggio, nei punti vendita dove<br />

sono previsti i presidi dei soci, di una<br />

confezione monodose di crema spalmabile<br />

Solidal.<br />

“Lo scorso anno abbiamo avuto circa<br />

un milione di contatti, le scorte dei<br />

prodotti spesso si sono esaurite nei<br />

punti vendita e abbiamo visto che chi<br />

si è avvicinato ai prodotti Fairtrade in<br />

questa settimana poi non li ha abbandonati.<br />

- precisa Paolo Pastore - Un<br />

esempio può essere quello degli ananas<br />

freschi Solidal che hanno raddoppiato<br />

il volume di vendita tra il<br />

2004 e il 2005 e confermeranno un<br />

ulteriore risultato quest’anno raggiungendo<br />

le 1.200 tonnellate. I consumatori<br />

in particolare gradiscono i<br />

prodotti Solidal perché non sono indifferenziati,<br />

ma già nella confezione<br />

trovano le indicazioni sull’origine e<br />

la provenienza del produttore. Durante<br />

la settimana equa queste informazioni<br />

vengono implementate grazie<br />

alla presenza dei soci Coop nei<br />

punti vendita, dando così ancor più<br />

risalto al significato sociale di questa<br />

scelta”. n n n<br />

ottobre 2006<br />

cibo e cultura<br />

Il carrello delle bevande e degli<br />

snack attraversa il corridoio dell’aereo.<br />

Prima domanda della hostess:<br />

“Dolce o salato?”<br />

Qualcuno sceglie il caffè col dolcetto,<br />

altri la bibita con le arachidi…<br />

Tutto bene, naturalmente. Ma lo<br />

storico in viaggio non può fare a<br />

meno di pensare che appena<br />

mezzo millennio fa (non è tanto,<br />

pensateci: solo una quindicina di<br />

generazioni) una domanda del<br />

genere sarebbe apparsa strana.<br />

Tutti hanno sempre saputo distinguere<br />

il dolce dal salato: sono le<br />

papille gustative a insegnarcelo.<br />

Ma, nella cultura medievale e rinascimentale,<br />

il contrasto fra<br />

dolce e salato si tendeva ad annullarlo,<br />

piuttosto che a enfatizzarlo:<br />

alla separazione dei sapori<br />

si preferiva il gioco della mescolanza.<br />

Il dolce (che i poveri ottenevano<br />

con il miele, i ricchi con<br />

lo zucchero) si metteva un po’<br />

dappertutto: “lo zucchero non<br />

guasta mai minestra”, scrive Bartolomeo<br />

Sacchi, detto il Platina,<br />

nel trattato “sul piacere onesto e<br />

la buona salute”, a metà del<br />

Quattrocento. Lo stesso ripetevano<br />

medici e gastronomi, e<br />

confermavano i proverbi popolari.<br />

Il gusto dolce/salato, che ancora<br />

oggi troviamo in molte cucine<br />

del mondo, allora era il più<br />

diffuso anche in Europa.<br />

La regola di fondo che governava<br />

queste scelte era l’idea – anche<br />

dietetica, anche medica – che<br />

mescolare i sapori sia un bene,<br />

dato che ogni sapore manifesta le<br />

qualità di un cibo e che un regime<br />

alimentare è tanto più equilibrato<br />

quanto più riesce a tenere<br />

insieme qualità diverse, incrociando<br />

e contemperando gli apporti<br />

37<br />

di Massimo Montanari<br />

docente di Storia medievale e di Storia<br />

dell’alimentazione, Università di Bologna<br />

DOLCE O SALATO?<br />

diversi che ogni alimento è in grado<br />

di fornire. Su questa regola si<br />

costruirono gusti alimentari piuttosto<br />

diversi da quelli che poi si<br />

affermarono in epoca moderna,<br />

soprattutto a iniziare dal Sei-Settecento.<br />

A quel punto, infatti, la<br />

scienza dietetica prese altre vie<br />

(concentrandosi sulla chimica degli<br />

alimenti più che sul loro uso<br />

gastronomico) e l’arte della cucina<br />

introdusse l’idea di separazione:<br />

distinguere i sapori l’uno dall’altro,<br />

riservare a ciascuno il suo<br />

posto, sia nella preparazione delle<br />

ricette, sia nell’ordine delle vivande<br />

(fu allora che il “dessert”, momento<br />

finale del pasto, cominciò<br />

a reclamare tutto per sé il sapore<br />

dolce, eliminandolo dalle carni,<br />

dai pesci, dalla pasta, dalle verdure,<br />

che assunsero caratteristiche<br />

più decisamente “salate”).<br />

Da questa “rivoluzione del gusto”<br />

– come l’ha chiamata lo storico<br />

Jean-Louis Flandrin – deriva la nostra<br />

esperienza gustativa. Quella<br />

che, appunto, rende non solo<br />

possibile, ma “normale” che anzitutto<br />

ti venga chiesto se desideri<br />

qualcosa di dolce o di salato. A<br />

meno che non si tratti di un cibo<br />

escluso per definizione dall’area<br />

del pasto: ho in mente la pubblicità<br />

di un “fuoripasto dolce-salato”<br />

che appunto per il fatto di<br />

qualificarsi “fuori pasto” giustifica<br />

la sua duplice (ambigua) identità<br />

dolce e salata. Questa ambiguità,<br />

per molto tempo non è stata tale.<br />

Al viaggiatore del XV secolo, se<br />

mai fosse salito su un aereo (ma<br />

dovevano ancora inventarli), nessuno<br />

si sarebbe permesso di chiedere:<br />

“dolce o salato?”, perché<br />

non avrebbe capito la domanda,<br />

o comunque avrebbe risposto:<br />

“dolce e salato, naturalmente”.


consumare informati<br />

BONTÀ DA<br />

La crema<br />

Solidal Coop<br />

è preparata con<br />

zucchero di<br />

canna e cacao<br />

del commercio<br />

equo e solidale.<br />

Sarà offerta nei<br />

punti vendita<br />

nell’ambito<br />

dell’iniziativa<br />

“Io faccio la<br />

spesa giusta”<br />

consumatori<br />

ottobre 2006<br />

di Anna Somenzi<br />

Gli ingredienti sono ben in vista<br />

sull’etichetta, come i produttori,<br />

per chiarire subito il<br />

doppio valore di questo prodotto:<br />

buono e gradevole, di qualità sicura e<br />

legato al commercio equo e solidale.<br />

Che cosa sia il commercio equo e solidale<br />

è detto in altra parte del giornale,<br />

qui ci dedichiamo alla qualità<br />

del prodotto che sarà offerto ai clienti<br />

Coop nell’ambito dell’iniziativa “Io<br />

faccio la spesa giusta”, dal 14 al 22<br />

ottobre.<br />

Una miscela di cacao zucchero e nocciole<br />

sapientemente amalgamate con<br />

grassi vegetali per renderla spalmabile.<br />

Zucchero di canna e cacao magro<br />

del commercio equo e solidale, nocciole<br />

italiane, sono gli ingredienti<br />

base che caratterizzano la crema<br />

spalmabile Solidal Coop. La lavorazione<br />

avviene in Italia, all’arrivo in<br />

stabilimento delle materie prime<br />

sono fatti i controlli preliminari chimico-fisici-microbiologici<br />

e sensoriali,<br />

tutti quelli necessari a garantire<br />

sicurezza e qualità, le caratterisitche<br />

richieste dai capitolati Coop.<br />

Se tutti gli ingredienti ottengono il<br />

38<br />

via libera parte la preparazione della<br />

crema con il dosaggio e la miscelazione.<br />

Le nocciole sono preparate e<br />

ridotte in purea solo al momento della<br />

lavorazione per mantenerne al meglio<br />

la fragranza.<br />

La miscela viene raffinata e lavorata a<br />

lungo perché acquisti cremosità. Caratteristica<br />

di questa fase è il concaggio:<br />

in conche aperte, grosse pale<br />

mescolano la crema per renderla<br />

omogenea e permettere che tutti gli<br />

aromi propri del cacao e delle nocciole<br />

si sviluppino. A questo punto il<br />

prodotto è pronto. Inizia la fase finale<br />

dei controlli: un filtro finissimo verifica<br />

che non ci siano residui di grumi<br />

o altro, vengono quindi riempiti i vasetti<br />

di vetro, tappati etichettati e<br />

controllati tutti con il metaldetector.<br />

E finalmente si può spalmare la crema<br />

e mangiare serenamente.<br />

L’etichetta Coop porta, in forma sintetica<br />

per lo spazio ridotto, la composizione<br />

nutrizionale per 100 g di prodotto:<br />

Kcal 539 fornite da 6 g di<br />

proteine, 31 g di grassi e 59 g di carboidrati.<br />

È un prodotto goloso, da gustare con<br />

piacere per la sua bontà e un po’ di<br />

parsimonia. n n n


SPALMARE<br />

Invece direttamente dal Perù<br />

arriva lo zucchero di canna<br />

integrale biologico<br />

Solidal Coop: il primo<br />

che viene prodotto e anche<br />

confezionato sul posto<br />

Le comunità della Sierra di Piura,<br />

nella zona nord del Perù, con<br />

l’appoggio di Cepicafe, consorzio<br />

cooperativo locale, hanno perfezionato<br />

la produzione dello zucchero di<br />

canna e oggi sono riuscite a fare un<br />

passo in avanti, dal punto di vista tecnologico,<br />

economico, ma anche dal<br />

punto di vista del miglioramento della<br />

qualità della vita, incrementando la<br />

distribuzione della propria produzione<br />

a prezzi giusti, grazie all’appoggio del<br />

Conapi, importatore italiano e della<br />

distribuzione di Coop.<br />

Il progetto è iniziato nel 2003 con 64<br />

ettari, 60 famiglie a Santa Rosa de<br />

Chonta, oggi le famiglie sono 543 che<br />

producono canna da zucchero biologica<br />

su una superficie di 500 ettari. In<br />

questa zona i produttori destinavano<br />

le coltivazioni di canna alla produzione<br />

di chancaca, un prodotto per il<br />

mercato locale la maggior parte del<br />

quale andava per la produzione del canazo<br />

(alcol). Il produttore che prima<br />

vendeva un sacco di chancaca, produzione<br />

tradizionale a 15-20 soles (circa<br />

6 dollari), oggi riceve all’incirca 70 soles<br />

per lo stesso sacco (circa 21 dollari)<br />

per la produzione di zucchero equo.<br />

Si abbandona così la produzione d’alcol<br />

che con l’abbondante consumo distruggeva<br />

le famiglie, e si sviluppa la<br />

coscienza dell’importanza e dell’utilità<br />

delle produzioni di qualità. Chi produce<br />

alta qualità ottiene prezzi più alti e<br />

quindi un reddito maggiore.<br />

Con Solidal Coop, nel 2005, i produttori<br />

della Sierra di Piura hanno ricavato<br />

circa 230.000 dollari (sarebbero<br />

stati mediamente 70.000 dollari nel<br />

mercato normale), che equivale a oltre<br />

il 220 per cento in più rispetto alle<br />

quotazioni della filiera convenzionale.<br />

Lo zucchero di canna biologico Solidal<br />

ottobre 2006<br />

consumare informati<br />

Coop è integrale, ottenuto dalla spremitura<br />

della canna coltivata in agricoltura<br />

biologica, lavorata a caldo,<br />

ma senza alcuna raffinazione chimica.<br />

Solo le canne mature e tagliate a<br />

mano sono macinate per ottenere il<br />

succo, gli scarti, il bagazo, una volta<br />

secchi sono utilizzati per alimentare<br />

i fornelli. Il succo di canna è filtrato a<br />

freddo poi portato a temperature<br />

sempre più elevate, per completarne<br />

la pulitura e fare evaporare l’acqua. Il<br />

succo concentrato si trasforma in caramello<br />

che, in vasche di accaio e<br />

Coop al Salone del Gusto<br />

continuamente mescolato da pale di<br />

legno, cristallizza. Lo zucchero una<br />

volta raffreddato è grattugiato, mescolato<br />

e confezionato in loco, poi<br />

per mare arriva in Europa. Questo<br />

processo di lavorazione naturale permette<br />

di conservare proprietà naturali<br />

come la ricchezza di magnesio,<br />

ferro e calcio, assenti negli altri tipi<br />

di zucchero.La produzione, inoltre,<br />

avviene interamente in loco, dalla<br />

coltivazione fino al confezionamento,<br />

ampliando l’ambito dello sviluppo<br />

economico. n n n<br />

Buono pulito e giusto con Slow Food<br />

A Torino dal 26 al 30 ottobre la sesta edizione della rassegna internazionale<br />

biennale riservata all’eccellenza enogastronomia mondiale, organizzata<br />

da Slow Food. Quest’anno il titolo è: buono, pulito e giusto.<br />

Sono i punti per costruire un nuovo concetto di qualità e una via virtuosa<br />

che tutti, da chi produce fino a chi consuma, dovrebbero seguire.<br />

Profumi, colori, voci, personaggi, culture e storie creano la frizzante atmosfera<br />

in cui ci si immerge nel Mercato del Salone del Gusto: un<br />

percorso alla ricerca della qualità alimentare. Vi si trova il meglio della<br />

produzione gastronomica artigianale d’Italia nel padiglione 2 dove il<br />

“Buon Paese” sarà rappresentato da circa 300 produttori selezionati.<br />

Ma anche una selezione dei sapori più particolari del mondo con piccoli<br />

produttori, grandi istituzioni, consorzi e aziende.<br />

Andar per Isole e Cucine: le aree degustazione. Il senso della ristorazione<br />

al Salone del Gusto vuole essere proprio questo: ridare al territorio la<br />

possibilità di rappresentare appieno la sua tradizione gastronomica, attraverso<br />

i prodotti e i piatti che ne sono l’espressione.<br />

La presenza di Coop. Il sodalizio Coop Slow Food risale al 2002. Buono,<br />

pulito, giusto tema dell’anno vede Coop perfettamente allineata<br />

con i propri prodotti a marchio e con le proprie scelte in materia ambientale,<br />

etico sociale e di piacere del cibo. Unica catena della grande<br />

distribuzione presente, Coop dimostra come il prodotto di qualità possa<br />

arrivare al consumatore al giusto prezzo e nel punto vendita solito.<br />

Presentando la tessera socio Coop è previsto uno sconto sul biglietto<br />

d’ingresso.<br />

39


Il “benessere”<br />

entra<br />

direttamente<br />

in casa<br />

con la doccia<br />

multifunzione,<br />

la vasca<br />

o la colonna<br />

attrezzata.<br />

Soluzioni con<br />

idromassaggio<br />

buone anche<br />

per i meno<br />

giovani. Ma<br />

attenti: gli errori<br />

d’acquisto qui<br />

si pagano cari<br />

Bagno di piacere<br />

consumatori<br />

di Claudio Strano<br />

Il business delle terme e dei centri<br />

benessere cresce del 15% l’anno.<br />

Se n’è parlato molto a una fiera<br />

come il Sana di Bologna. Aumentano<br />

gli italiani disposti a spendere per<br />

avere una buona forma psicofisica<br />

(l’8,7% frequenta un centro per la<br />

cura del corpo). Questo non significa<br />

che pace e relax si debbano ricercare<br />

per forza lontano da casa. Chi ha<br />

meno tempo e denaro può sperare di<br />

rimettersi in forma nel proprio ambiente<br />

domestico. Per esempio, regalandosi<br />

una doccia o un bagno che<br />

tonifichino la pelle, stimolino la circolazione<br />

sanguigna e linfatica, rilassino<br />

i muscoli e distendano la mente<br />

che trae beneficio del rilascio di endorfine<br />

attivato dalla pressione corporea.<br />

Tutto ciò lo si ottiene con il<br />

famoso idromassaggio. Dopo la vasca,<br />

è la doccia l’oggetto dei desideri<br />

verso cui si è spostato il mercato. Sei<br />

italiani su 10 la preferiscono per rigenerarsi<br />

con bollicine e getti d’acqua<br />

lungo tutto il corpo. Nella grande distribuzione,<br />

vanno a doppia velocità<br />

le vendite del box doccia multifunzione<br />

il quale rappresenta una valida<br />

Vasca, è partita da qui la rivoluzione delle bollicine<br />

In principio fu Jacuzzi il giovane. Era il<br />

1968 quando il nipote di uno dei sette<br />

fratelli Jacuzzi, friulani emigrati in California,<br />

Roy Jacuzzi, appunto, per curarsi un<br />

artrosi reumatoide ideò quasi per caso la<br />

vasca con l’idromassaggio. Dopo 40 anni,<br />

se da una parte le vasche in acrilico hanno<br />

scalzato quelle smaltate, dall’altra i sistemi<br />

si sono perfezionati nonostante<br />

quasi nessuno dichiari la rumorosità. Al<br />

whirpool (vortice in inglese), tecnica originaria<br />

che consiste nella reimmissione nella<br />

stessa vasca, tramite diffusori laterali,<br />

dell’acqua aspirata da una pompa, si è<br />

aggiunto l’airpool, dolce immissione di<br />

aria dal fondo della vasca. Per conciliare<br />

ancora meglio il sonno, il gas da aggiungere<br />

è l’ozono.<br />

ottobre 2006<br />

consumare informati<br />

MASSAGGI<br />

40<br />

risposta sia per i 12 milioni di ultrasessantacinquenni,<br />

sia per chi ha<br />

problemi di spazio e magari ha in<br />

programma la ristrutturazione del<br />

bagno. Va messo in preventivo, infatti,<br />

un impatto forte con la situazione<br />

preesistente a partire dallo smantellamento<br />

del piatto doccia. Se si vuole,<br />

invece, qualcosa di più soft ci sono<br />

le “colonne attrezzate” che al getto<br />

dall’alto aggiungono le bocchette<br />

orientabili a beneficio di schiena<br />

gambe e piedi: non richiedono la sostituzione<br />

della cabina e si installano<br />

anche sopra la vasca. Per montarne<br />

una basta togliere il rubinetto e collegare<br />

il pezzo all’impianto idrico ed<br />

elettrico dopo di che azionare il pannello<br />

di comando. Ma, come detto, è<br />

la doccia multifunzione a detenere lo<br />

scettro dell’arredo bagno. Sostituisce<br />

soffione e miscelatore con un box<br />

monoblocco ispirato al principio del<br />

“tutto in uno” purché rigorosamente<br />

antistress: a seconda dei modelli, offre<br />

idromassaggio cervicale, dorsale,<br />

lombare e plantare, doccia scozzese,<br />

terapia Kneipp e bagno turco (con<br />

tettuccio e aspiratore per i vapori caldi);<br />

e ancora l’impianto radio per rilassarsi<br />

o fruire della musicoterapia,


le luci colorate per la cromoterapia, il<br />

contenitore di oli essenziali per l’aromaterapia.<br />

L’evoluzione del mercato<br />

e della tecnologia è continua (dal box<br />

doccia combinato con la vasca, ai comandi<br />

dall’esterno per non bagnarsi<br />

in anticipo), ma per non lasciarsi<br />

sfuggire le cose importanti, fate attenzione<br />

anzitutto che la struttura<br />

portante abbia uno spessore minimo<br />

di 5 o 6 millimetri e che sia di cristallo<br />

temperato: sono due prime misure<br />

di antinfortunistica. Si contano infatti<br />

circa 40 mila incidenti l’anno da<br />

caduta sotto la doccia. Motivo per cui<br />

un sedile reclinabile può valere tanto<br />

quanto una costosa mezza vasca verticale,<br />

oggi molto reclamizzata, in cui si<br />

sta solo seduti. Difficilmente superabile,<br />

nel rapporto utilità/prezzo, è il<br />

classico maniglione, ma per i palati<br />

fini dal 2002 c’è una nuova tecnologia<br />

antiscivolo (brevettata) che ha dato<br />

vita al piatto doccia e più recentemente<br />

alla piastrella col grip. Realizzati in<br />

monocottura a 1250 gradi e certificati<br />

dal Centro Ceramico di Bologna, questi<br />

prodotti, che “nascono” già antiscivolo,<br />

permettono di superare l’odioso<br />

tappetino. Un problema comune a<br />

ogni box doccia del mondo. n n n<br />

ottobre 2006 41<br />

consumare informati<br />

D’ACQUA<br />

Gli errori da evitare<br />

PRESSIONE DELL’ACQUA. Il principale errore prima dell’acquisto è di<br />

non tenere conto delle capacità del proprio sistema idraulico. Conviene<br />

far valutare da un idraulico che la pressione delle tubature di casa<br />

sia sufficiente. Due atmosfere è di norma quanto richiesto dalle docce<br />

multifunzione e dalle vasche sprovviste di pompa autonoma.<br />

CORRENTE ELETTRICA. Alcuni box doccia hanno luce e radio incorporati<br />

e in questi casi, ovviamente, serve l’allacciamento all’impianto<br />

elettrico. Accertarsi della capacità dello scaldabagno per non rimanere<br />

sotto l’acqua fredda.<br />

INSTALLAZIONE. Non è cosa facile una corretta installazione. Affidatevi<br />

a idraulici esperti che ve la garantiscano, al pari di un prodotto.<br />

Le mani sul portafoglio<br />

• Box doccia multifunzione (foto a sinistra): con 700 euro si può portare<br />

a casa, oltre all’idromassaggio, il box completo di illuminazione, radio e<br />

cromoterapia. Se si desidera anche il bagno turco, servono come minimo<br />

1.200 euro. Per la cura completa del corpo (aromoterapia, fitocosmesi,<br />

terapia Kneipp, ecc.) e un livello superiore di prestazioni, dai 2.500 euro a<br />

salire. Per i meno giovani o i pentiti del “vado sempre di corsa”...<br />

• Vasca con idromassaggio (foto pagina accanto): dai 900 euro, in acrilico<br />

rivestito di vetroresina, con 6 getti d’acqua e poggiatesta in dotazione,<br />

fino a diverse migliaia di euro per modelli sagomati, dal design accurato,<br />

con optional e programmi particolari. Per spiriti alternativi, amanti di una<br />

vita “assolutamente relax”...<br />

• Colonna attrezzata (foto qui a fianco): dai 60 euro in materiale plastico,<br />

fino a qualche centinaia di euro se in legno o cristallo. Sempre meglio<br />

di niente...<br />

I prezzi sono soggetti alle variazioni del mercato e non tengono conto di offerte e<br />

promozioni


consumare informati<br />

VINI DI SA<br />

di Giovanna Pinna<br />

Tra le bocche del Po di Goro, nel<br />

ferrarese, e il fiume Reno, nel<br />

ravennate, si estende una lunga<br />

lingua di terra sabbiosa anticamente<br />

popolata da vasti boschi di<br />

lecci che, costeggiando il mare, si<br />

tuffa nel cuore del Parco Regionale<br />

del Delta del Po dell’Emilia Romagna<br />

e s’inoltra nell’entroterra di Filo<br />

d’Argenta, regalando suggestive visioni<br />

di isole di boschi, valli, saline e<br />

cordoni dunosi paralleli alla costa.<br />

Qui, in un ambiente dal microclima<br />

particolarmente umido e salmastro e<br />

su terreni prevalentemente sabbiosi,<br />

si è sviluppata con successo già dai<br />

tempi degli etruschi la coltivazione<br />

di vitigni autoctoni dalle caratteristiche<br />

uniche, valorizzata al meglio anche<br />

dai monaci benedettini costruttori<br />

nell’XI secolo del Convento di<br />

Pomposa e dalla corte Estense in pieno<br />

Rinascimento. Ancora oggi i vigneti<br />

lungo la costa sono allevati su<br />

dossi fra i boschi di lecci. Sono vigneti<br />

bassi che hanno resistito per secoli<br />

arrivando fino ai nostri giorni dopo<br />

essere passati indenni attraverso il<br />

flagello della filossera proprio perché<br />

Un grande gruppo<br />

Coop Giulio Bellini,<br />

la filiera sotto controllo<br />

consumatori<br />

La Tenuta Garusola non è che uno dei numerosi<br />

marchi di proprietà della Cooperativa Agricola<br />

Braccianti Giulio Bellini, un grande gruppo a filiera<br />

completa, che da oltre mezzo secolo ha fatto della<br />

ottobre 2006<br />

posti in terreni particolarmente sabbiosi,<br />

caratteristica che gli ha regalato<br />

il suggestivo titolo di “Vini delle<br />

sabbie” e consentito di conquistare,<br />

già dal 1989, l’ambito riconoscimento<br />

di Origine Controllata (Doc).<br />

Qui, dove un tempo si estendeva<br />

maestoso il Bosco Eliceo (bosco di<br />

lecci), nel giugno 1991 si è costituito<br />

il Consorzio di tutela Vini Doc del<br />

Bosco Eliceo con lo scopo di tutelare<br />

e valorizzare la denominazione di<br />

provenienza dei particolarissimi vini<br />

che vi si producono. Vi fanno parte<br />

17 soci esperti viticoltori fra i quali<br />

anche la Cooperativa Agricola Braccianti<br />

Giulio Bellini con la tenuta<br />

Garusola che, attiva nella produzione<br />

di vino fin dal 1961, su un’estensione<br />

di 110 ettari di GDC (Geneve Double<br />

Cortine) e 183 ettari di SAU (Superficie<br />

Agricola Coltivata), ormai da dieci<br />

anni a questa parte ha intrapreso la<br />

coltivazione dei suoi vitigni con metodi<br />

di lotta integrata e biologica e la<br />

trasformazione delle sue uve utilizzando<br />

le più moderne tecniche di vinificazione<br />

per produrre con il marchio<br />

“Tenuta Garusola” otto tipologie<br />

diverse di vini. Attualmente la Tenuta<br />

Garusola, che rappresenta il fiore al-<br />

42<br />

l’occhiello della Coop G. Bellini, un<br />

grande gruppo dell’agroalimentare a<br />

filiera completa, è uno dei siti produttivi<br />

di maggior rilievo della zona<br />

del Bosco Eliceo che dopo aver scelto<br />

di coltivare prevalentemente vitigni<br />

tipici, dedica particolare attenzione<br />

alla qualità con l’utilizzo di tecniche<br />

agronomiche e di difesa altamente<br />

innovative che si fregiano della certificazione<br />

ISO 9000. Il risultato è un<br />

kit di vini composto da 4 Doc (Suvignon,<br />

Bianco del Bosco Eliceo, Merlot<br />

e Fortana) e 4 Igt (Vino Novello,<br />

Fortana Emilia, Olmo Rosso, Olmo<br />

Bianco Frizzante) la cui caratteristica<br />

è quella di mantenere intatti i sapori<br />

buoni e naturali delle valli del<br />

Delta del Po. Sono vini che si sposano<br />

naturalmente ai piatti tipici della<br />

nostra cucina: da provare con la salama<br />

da sugo o con lo zampone, oppure<br />

con la selvaggina da piuma o l’anguilla<br />

e i pesci d’acqua dolce. Ma<br />

vediamo insieme le caratteristiche di<br />

ciascuno dei vini DOC che Tenuta<br />

Garusola “alleva” con profonda passione<br />

per la ricerca scientifica, con<br />

un costante controllo della qualità e<br />

nel rispetto della tutela del consumatore.<br />

Fortana: ottenuto dalle uve del<br />

produzione agricola la sua più importante attività<br />

che svolge su un totale di 3000 ettari di terreno<br />

coltivati. Da queste solide radici si sono sviluppati<br />

diversi progetti che hanno portato l’azienda a proporsi<br />

sul mercato con una forte diversificazione. La<br />

missione principale è quella di produrre alimenti<br />

buoni, sani e sicuri controllandone ogni fase della<br />

lavorazione con scrupolo artigianale ed efficienza<br />

industriale. ”È un’idea che nasce dalla terra e si sviluppa<br />

attraverso la ricerca scientifica e l’innovazione<br />

più spinta” spiega Sante Baldini, presidente della<br />

cooperativa dal 2001. “Il desiderio di guardare<br />

avanti ci ha fatto diventare un gruppo a filiera totalmente<br />

controllata: dal seme alla farina alla pasta,<br />

vogliamo garantire una certezza di qualità per i<br />

consumatori”. Attualmente la Giulio Bellini opera<br />

sul mercato in modo diversificato, sia con marchi


ubricag consumare informati<br />

BBIA<br />

vitigno Fortana è conosciuto anche<br />

con il nome di “Uva d’oro”; ha una<br />

gradazione alcolica di 10,5°, colore<br />

rosso rubino, profumo caratteristico,<br />

sapore asciutto, leggermente acidulo,<br />

moderatamente tannico. Si<br />

accompagna a piatti di anguilla, pesce<br />

di laguna e selvaggina. Merlot:<br />

dal vitigno omonimo, è coltivato in<br />

coltura specializzata e allevato con<br />

sistemi diversi; gradazione alcolica<br />

10,5°, colore rosso rubino, sapore<br />

asciutto, tannico da giovane, invec-<br />

propri, sia con aziende collegate e partecipate.<br />

Sono di proprietà della cooperativa, oltre alla Tenuta<br />

Garusola che produce vini Doc e al marchio<br />

Coop Giulio Bellini che è il centro di attività del<br />

gruppo con la produzione di diversi tipi di cereali e<br />

frutta, anche le aziende Sima, Sima Bio e Monti per<br />

la produzione di farine e farine biologiche certificate<br />

e Albaverde per la progettazione e costruzione di<br />

giardini e parchi. A questi marchi si affiancano altre<br />

consociate che consentono a tutte le attività del<br />

gruppo di convergere nell’unico ambizioso progetto<br />

di attuazione di una filiera dei cerali interamente<br />

italiana all’interno della quale poter gestire tutti i<br />

passaggi dell’intero ciclo produttivo. Partecipano a<br />

questo prestigioso e unico progetto Eurogen, la società<br />

del gruppo che si occupa della ricerca nel<br />

campo della genetica, Albasementi e Proseme per<br />

ottobre marzo 2004 2006<br />

chiato di almeno un anno aumenta<br />

di profumo perdendo un po’ di colore.<br />

È un vino che matura col tempo<br />

diventando un buon accompagnamento<br />

per arrosti, selvaggina, formaggi<br />

piccanti e piatti forti in genere;<br />

va bevuto a temperatura ambiente.<br />

Sauvignon: da uve del vitigno omonimo,<br />

è coltivato in vigneti specializzati<br />

e allevato in spalliera con il sistema<br />

Guyot; gradazione alcolica<br />

11°, colore giallo paglierino scarico,<br />

profumo delicato e caratteristico sa-<br />

43<br />

Da questo mese<br />

Fortana, Savignon,<br />

Merlot e Bianco del<br />

Bosco della Tenuta<br />

Garusola entrano<br />

a far parte della<br />

grande cantina<br />

degli ipercoop<br />

di Coop Estense<br />

pore asciutto, leggermente acidulo.<br />

Invecchiato di almeno un anno, è<br />

eccellente per antipasti e pesce e va<br />

bevuto a 8-10°. Bianco del Bosco:<br />

dai vitigni Trebbiano (70%) e Malvasia<br />

(30%), è coltivato in coltura specializzata<br />

e allevato con diversi sistemi;<br />

gradazione alcolica 10,5°,<br />

colore giallo più o meno dorato,<br />

profumo tenue, sapore asciutto, più<br />

o meno acidulo. Ottimo come aperitivo<br />

e si accompagna a piatti di pesce<br />

e antipasti. n n n<br />

la lavorazione e il trading internazionale dei semi di<br />

grano tenero e per la produzione e distribuzione di<br />

semi di grano duro, insieme a Cerere la cui caratteristica<br />

è quella di produrre la pasta con una tecnologia<br />

che segue i ritmi della tradizione.<br />

La Giulio Bellini è nata nel 1955 per impulso di alcuni<br />

lavoratori agricoli, ma “i prodromi della cooperazione<br />

nel territorio di Filo d’Argenta hanno<br />

tracce più lontane e risalgono al 1881” come ha<br />

sottolineato nel 2005, in occasione dei 50 anni della<br />

cooperativa, l’allora presidente di Legacoop Emilia<br />

Romagna Egidio Checcoli. Nei decenni successivi,<br />

l’azienda si è progressivamente ampliata con<br />

l’ingresso di nuovi soci e l’acquisto di nuovi terreni.<br />

La scelta di diversificare le produzioni risale agli<br />

anni ’90 quando comincia a formarsi il gruppo così<br />

come lo conosciamo oggi.


Abbonamento Coop Estense<br />

a 7 spettacoli: e 90<br />

coop estense<br />

Teatro dei Fluttuanti di Argenta<br />

sabato 4 novembre COMICO<br />

Alessandro Benvenuti<br />

BENVENUTI IN CASA GORI<br />

di A. Benvenuti e Ugo Chiti<br />

venerdì 15 dicembre PROSA<br />

Vincenzo Cerami<br />

MADE IN ITALY<br />

gioco di parole: Vincenzo Cerami<br />

gioco di musiche: Nicola Piovani<br />

gioco di voci: Aisha Cerami<br />

gioco di immagini: Giorgio Di Tullio<br />

pianista: Enrico Aria<br />

lunedì 15 gennaio MUSICA<br />

Concerto Classico<br />

Fiati all’...Opera<br />

orchestra del Teatro Regio di Parma<br />

Musiche di G. Verdi e G. Rossini<br />

martedì 23 gennaio COMICO<br />

Caterina Guzzanti<br />

NON RACCONTATECI FAVOLE<br />

e con Paola Minaccioni<br />

pianoforte e fisarmonica Gloria Clemente<br />

RASSEGNA TEATRALE<br />

“I GIOVEDÌ DEL TEATRO”<br />

Giovedì 5 ottobre 2006 evento unico in Ferrara<br />

LAMBORGHINI: NEL SEGNO DEL TORO<br />

Recital di e con: Lorenzo Guandalini<br />

La vita, le canzoni, le invenzioni, il mito, la storia di<br />

Ferruccio Lamborghini<br />

Giovedì 2 novembre 2006<br />

LA PRINCIPESSA DELLA CIARDA<br />

selezione da: Operetta<br />

Giovedì 7 dicembre 2006<br />

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO<br />

commedia brillante di Oscar Wilde<br />

Giovedì 1 febbraio 2007<br />

LA BOTTEGA DEL CAFFÈ<br />

commedia brillante di Carlo Goldoni<br />

Giovedì 1 marzo 2007<br />

IL CONTE... DINO<br />

Esilarante commedia comica di e con il comico<br />

Piero Sterpi<br />

domenica 28 gennaio BALLETTO<br />

Monica Perego - Hektor Buddla<br />

Balletto di Roma<br />

CENERENTOLA<br />

musiche: G.F. Händel<br />

coreografie: Fabrizio Monteverde<br />

scene: F. Monteverde. C. Cerri<br />

domenica 28 gennaio PROSA<br />

Pamela Villoresi<br />

Pietro Longhi<br />

UN GRANDE GRIDO D’AMORE<br />

di Josiane Balasko<br />

traduzione: David Norisco<br />

scene e costumi: Aldo Buti<br />

regia: Maurizio Panici<br />

giovedì 15 marzo PROSA<br />

Enzo Vetrano - Stefano Randisi<br />

L’UOMO LA BESTIA LA VIRTÙ<br />

di Luigi Pirandello<br />

scene: Marc’Antonio Brandolini<br />

Presentando la carta Sociocoop sarà possibile<br />

accedere all’abbonamento riservato ai soci; l’acquisto<br />

del singolo biglietto a prezzo ridotto per qualsiasi<br />

spettacolo in cartellone è riservato agli abbonati<br />

Abbonamento completo a 17 spettacoli<br />

prezzo ridotto per i soci<br />

di Coop Estense: e 215 anziché e 230<br />

Centro Rivana Garden<br />

Giovedì 5 aprile 2007<br />

ATMOSFERE DI SPAGNA IN FLAMENCO<br />

Spettacolo folkloristico di danza<br />

Giovedì 3 maggio 2007<br />

ERANO BEI TEMPI<br />

operetta, cafè chantant. avanspettacolo, la rivista...<br />

Grande spettacolo di chiusura stagione:<br />

il Varietà<br />

OFFERTA PER I SOCI COOP<br />

ABBONAMENTI: per i soci Coop e 35<br />

anziché e 50 + 1 ingresso ad 1 spettacolo<br />

dialettale omaggio<br />

BIGLIETTI: per i soci Coop e 5<br />

anziché e 8<br />

PRESENTARE LA CARTA SOCIO COOP<br />

PRESSO LA BIGLIETTERIA<br />

Per informazioni:<br />

0532.91712 / 339.7265737 / 347.6467094<br />

CENTRO DI PROMOZIONE SOCIALE RIVANA GARDEN - VIA G.PESCI 181 - 44100 FERRARA


CAVIE AD<br />

consumatori<br />

A Ferrara ricerche di frontiera<br />

Uno degli obiettivi attuali della<br />

ricerca biomedica è di ripristinare<br />

organi o tessuti alterati<br />

inducendone la rigenerazione a parte<br />

dell’organismo. Tale obiettivo sta per<br />

concretizzarsi grazie a una nuova materia<br />

multidisciplinare: l’ingegneria<br />

dei tessuti. Essa costituisce la sintesi<br />

delle conoscenze nei campi della biologia<br />

molecolare e cellulare, dell’istologia,<br />

delle tecnologie biomediche e<br />

dei biomateriali, ponendosi come un<br />

settore di frontiera delle scienze biomediche.<br />

Per alcuni tessuti, come ad esempio<br />

la pelle, sono già disponibili materiali<br />

innovativi, denominati biomateriali,<br />

che “risvegliano” le giuste cellule nel<br />

paziente, favoriscono la rigenerazione<br />

del tessuto che temporaneamente<br />

vengono chiamati a sostituire. In<br />

questo contesto risulta evidente che<br />

i biomateriali devono consentire la<br />

mobilitazione e l’aumento del numero<br />

delle cellule, ma nello stesso tempo<br />

non devono influenzare le caratteristiche<br />

naturali delle cellule stesse. La<br />

valutazione di questo ultimo parame-<br />

ottobre 2006<br />

vivere bene<br />

tro per i biomateriali di nuova sintesi<br />

è l’elemento determinante per il loro<br />

eventuale impiego umano. Tale valutazione<br />

riveste un’importanza ancora<br />

maggiore per quei tessuti altamente<br />

organizzati e specializzati, come ad<br />

esempio il tessuto osseo. Le caratteristiche<br />

di resistenza, stabilità ed elasticità<br />

dell’osso sono infatti garantite<br />

da una precisa e coordinata azione di<br />

due popolazioni di cellule ossee. Gli<br />

osteoblasti sono i responsabili della<br />

produzione di matrice ossea, mentre<br />

gli osteoclasti assicurano l’eliminazione<br />

delle porzioni di osso non più<br />

correttamente funzionanti. L’utilizzo<br />

di protesi di vario tipo è ormai prassi<br />

consolidata da numerosi anni in<br />

ambito ortopedico, ma fino ad ora la<br />

scelta di materiali protesici si è basata<br />

soltanto sulla loro tollerabilità,<br />

vale a dire sulla mancanza di reazioni<br />

infiammatorie o di effetti tossici. Di<br />

conseguenza, il buon esito di tali interventi<br />

non è assolutamente prevedibile,<br />

dipendendo unicamente dalla<br />

risposta soggettiva del paziente. Fino<br />

ad oggi l’unica metodologia per tale<br />

46<br />

caratterizzazione era rappresentata<br />

dall’utilizzo di animali da laboratorio.<br />

Era necessario indurre delle fratture<br />

traumatiche estese, che venivano poi<br />

trattate con il biomateriale in esame.<br />

Dopo un certo tempo si andava a verificare<br />

in questi animali la quantità e la<br />

qualità del tessuto osseo di nuova formazione.<br />

I problemi etici, le difficoltà<br />

di gestione, i tempi di realizzazione<br />

ed i costi di una siffatta procedura<br />

sono facilmente immaginabili. Grazie<br />

alle metodologie del DNA ricombinate<br />

e all’ingegneria genetica, nel laboratorio<br />

del professor Mauro Tognon<br />

dell’Università degli Studi di Ferrara,<br />

il gruppo di ricerca coordinato dalla<br />

dottoressa Cristiana Morelli ha sviluppato<br />

e brevettato un sistema cellulare<br />

in grado di aggirare la necessità<br />

dell’impiego di animali da laboratorio<br />

in questa fase della sperimentazione.<br />

I ricercatori ferraresi hanno coltivato<br />

e modificato geneticamente delle cellule<br />

ossee umane, inserendo nel loro<br />

patrimonio genetico una porzione<br />

di DNA proveniente da una medusa,<br />

l’Aequorea victoria. Questa medusa<br />

attira le sue prede brillando nel buio<br />

sottomarino grazie alla produzione<br />

di una proteina fluorescente verde.<br />

La porzione di DNA necessaria per la<br />

produzione di questa proteina è stata<br />

appunto inserita nelle cellule umane,<br />

rendendole fluorescenti. Una serie<br />

estremamente dettagliata di esperimenti<br />

molecolari su queste cellule<br />

ibride ha dimostrato che la presenza<br />

della proteina fluorescente non ha<br />

minimamente alterato le caratteristiche<br />

ossee delle cellule umane. Le<br />

cellule ingegnerizzate mantengono<br />

dunque la capacità di formare tessuto<br />

osseo esattamente come succede<br />

nell’organismo umano, ed inoltre<br />

sono facilmente riconoscibili, grazie<br />

alla produzione della proteina fluore-


vivere bene<br />

DIO?<br />

nella biomedicina<br />

scente. Queste cellule rappresentano<br />

quindi un ottimo sistema per determinare<br />

efficacemente e velocemente<br />

in laboratorio la capacità di nuovi biomateriali<br />

di indurre la formazione di<br />

tessuto osseo, la cui quantità e qualità<br />

può venire facilmente valutata senza<br />

dover ricorrere all’uso indiscriminato<br />

di animali da esperimento. La fase di<br />

sperimentazione sugli animali potrà<br />

Stagione teatrale 2006-2007<br />

Paolo Rossi - 18.11.2006 ore 21<br />

CHIAMATEMI KOWALSKI. IL RITORNO<br />

Lillo E Greg - 30.11.2006 ore 21<br />

LA BAITA DEGLI SPETTRI<br />

Leonardo Manera - 15.12.2006 ore 21<br />

VIVA L’ITALIA?<br />

Cochi e Renato - 12.1.2007 ore 21<br />

CANZONI E RAGIONAMENTI<br />

La Banda Osiris - 26.01.2007 ore 21<br />

BANDA. 25<br />

Raul Cremona - 09.02.2007 ore 21<br />

HOCUS MOLTO POCUS<br />

Tricicle-Clownic - 23.02.2007 ore 21<br />

SIT<br />

Silvio Orlando - 13.04.2007 ore 21<br />

QUESTI FANTASMI!<br />

Abbonamento 8 spettacoli:<br />

PER I SOCI COOP<br />

Platea euro 134 (anziché euro 150)<br />

Galleria I euro 118 (anziché euro 134)<br />

Galleria II euro 102 (anziché euro 118)<br />

Biglietto singolo: Platea euro 20 (anziché 22) Galleria I<br />

17 (anziché 19) Galleria II 15 (anziché 17)<br />

IL PAESE CIVILE - STORIE, MUSICHE E<br />

INCONTRI PER CAPIRE E NON DIMENTICARE<br />

- 11.11.2006 ore 21<br />

REPORTAGE CHERNOBYL - L’atomo e le vanga.<br />

La scienza e la terra. Di Roberta Biagiarelli e Simona<br />

Gonella, con Roberta Biagiarelli, e con la partecipazione<br />

straordinaria in video di Roberto Herlitzka<br />

- 24.11.2006 ore 21 LA NAVE FANTASMA. Di<br />

Giovanni Maria Bellu, Renato Sarti e Bebo Storti, con Bebo<br />

infatti essere ristretta soltanto a<br />

quei materiali che si sono dimostrati<br />

efficaci durante lo studio in laboratorio.<br />

L’augurio è che l’esperienza<br />

dei ricercatori dell’Università di Ferrara<br />

possa servire da esempio per la<br />

creazione di nuovi sistemi cellulari<br />

che permettano di evitare o limitare<br />

la sperimentazione in vivo. Grazie<br />

alle attuali conoscenze di biologia<br />

Nuovo brevetto<br />

italiano per<br />

saggiare la<br />

compatibilità<br />

di protesi con<br />

tessuti umani:<br />

le cavie<br />

di laboratorio<br />

ringraziano<br />

le meduse<br />

cellulare e molecolare e alle tecniche<br />

dell’ingegneria genetica è possibile<br />

infatti progettare e sviluppare<br />

sistemi specifici virtualmente per<br />

ogni campo di applicazione finale<br />

nell’ambito dell’ingegneria dei tessuti.<br />

Per informazioni sul brevetto<br />

e sull’invenzione, scrivere a Cristina<br />

Morelli e Mauro Tognon. (e-mail:<br />

mrr@unife.it). n n n<br />

Teatro Comunale di Copparo<br />

Storti e Renato Sarti, Regia Renato Sarti, Disegni Emanuele<br />

Luzzati, Musiche Carlo Boccadoro<br />

- 27.01.2007 ore 21 MUSICA, STORIE E VOCI<br />

DALLA SHOAH In occasione della Giornata della<br />

Memoria Musica eseguita dalla Banda Filarmonica di<br />

Tresigallo, Voce Alessandra Alberti, Narrazioni e letture a<br />

cura di Marcello Brondi e Teresa Fregola<br />

- 21.02.2007 ore 21 NEL FANGO DEL DIO PALLONE<br />

La storia maledetta di Carlo Petrini, centravanti di<br />

serie A. Con Alessandro Castellucci, Scritto da Giulio Baraldi<br />

e Alessandro Castellucci, Regia Giulio Baraldi, Musiche<br />

Fabrizio De André, Radiohead, Jetro Thull, Yann Tiersen<br />

- 16.03.2007 ore 21 IL FANTASMA DI CORLEONE<br />

Film documentario di Marco Amenta<br />

- 21.03.2007 ore 21 LA STORIA E LA MEMORIA Reading<br />

teatrale con Daniele Biacchessi. Sassofonista Michele Fusiello<br />

- 21.04.2007 ore 21 STORIE E CANZONI Arrivano<br />

dal mare Yo Yo Mundi e Sergio Diotti. Chitarre,<br />

voce Paolo Enrico, Archetti Maestri - Batteria Eugenio<br />

Merico - Fisarmonica Fabio Martino - Basso elettrico,<br />

contrabbasso, voce Andrea Cavalieri- Chitarre - Cori<br />

Fabrizio Barale - Narrazione Sergio Diotti<br />

PER I SOCI COOP<br />

Carnet intero platea e galleria: ridotto 20 euro<br />

(anziché 30 euro)<br />

Biglietto singolo: sconto dal 33% al 40%<br />

a seconda dello spettacolo<br />

Biglietteria: dal 16 ottobre vendita Carnet e biglietti singoli<br />

per spettacoli a pagamento.<br />

Orario: Lunedì, Mercoledì e Venerdì, ore 16-19 / Martedì e<br />

Venerdì, ore 9,30-12,30 e 16-19 / Sabato ore 9,30-12,30. Nei<br />

giorni di spettacolo fino alle ore 21.<br />

Nelle giornate di spettacolo prefestivo e festivo dalle ore 18.<br />

TEATRO COMUNALE DE MICHELI Piazza del Popolo 11/a<br />

Copparo (Ferrara) - Tel. 0532 871634 - Fax. 0532871659<br />

www.teatrodemicheli.it - biglietteria@teatrodemicheli.it


vivere bene<br />

La città di<br />

di Ivana Baraldi e William Garagnani<br />

L’autunno si apre a Ferrara con<br />

la mostra di André Derain al<br />

Palazzo dei Diamanti. La riflessione<br />

che il pittore conduce sul colore<br />

ci suggerisce per associazione<br />

mentale una domanda: “Di che colore<br />

è Ferrara?”. Proprio lì, all’incrocio<br />

in cui sorge il Palazzo dei Diamanti,<br />

troviamo il suggerimento più ovvio<br />

per la risposta, riecheggiata ovunque,<br />

anche se con accenti diversi, per tutta<br />

la città storica. Azzardiamo, allora:<br />

“Ferrara è ocra, bianca, verde”.<br />

L’ocra rossa è quella del mattone faccia<br />

a vista, indiscutibile materia prima<br />

dominante nell’edificazione.<br />

Come potrebbe essere altrimenti?<br />

Città di pianura e di fiume, Ferrara si<br />

costruisce con il suo fango cotto, lasciato<br />

spesso a nudo o solo velato da<br />

un leggero intonachino. Il bianco è<br />

quello, tendente all’avorio, della pietra<br />

più dura, venuta da fuori, che segna<br />

di sé i luoghi più signorili, ma<br />

con misura, in raffinati dettagli. Il<br />

verde è quello della vegetazione: non<br />

solo quella, ovvia, che straripa nel<br />

Parco Massari o si dispiega nella<br />

Piazza Ariostea e nelle piazzette sparse,<br />

ma quella discreta, che si affaccia<br />

consumatori<br />

ottobre 2006<br />

al di sopra dei muri di recinzione e<br />

risalta sul loro ocra.<br />

All’incrocio tra corso Ercole I d’Este<br />

e corso Biagio Rossetti incontriamo<br />

l’esempio più monumentale della<br />

sintesi dei tre colori, che è anche<br />

l’unico in cui la pietra prevalga sul<br />

mattone, grazie all’acuto architettonico<br />

del rivestimento del Palazzo dei<br />

Diamanti. Le 8500 bugne, sfaccettate<br />

a cogliere ed esaltare la luce in ogni<br />

ora del giorno, trovano la loro eco di<br />

pietra nella doppia parasta d’angolo<br />

scolpita e nel balcone di Palazzo Sacrati<br />

e, al di là di Corso Ercole I, nel<br />

bianco rivestimento d’angolo del Palazzo<br />

Turchi di Bagno. Poi, la doppia<br />

fila bianca dei fittoni delimita la strada<br />

e porta fino al Castello, in una prospettiva<br />

alla cui destra il verde degli<br />

alberi di un giardino affiora da un<br />

muro di mattoni. Dalla parte opposta,<br />

oltre l’incrocio, deborda il verde<br />

di Parco Massari, e si intravede la<br />

doppia fila di pioppi che porta fino<br />

alle Mura.<br />

Al di là dell’esempio più illustre fornito<br />

dall’area del Palazzo dei Diamanti,<br />

è possibile trovare, in giro per<br />

la città, altri esempi meno clamorosi<br />

della concomitanza dei tre colori,<br />

che è poi la fusione di due materiali<br />

Un maestro di sin<br />

A Palazzo dei Diamanti retrospettiva di<br />

“André Derain (1880-1954)”,<br />

a Palazzo dei Diamanti di Ferrara<br />

dal 24 settembre al 7 gennaio,<br />

è una mostra da vedere,<br />

anche per la sintesi che le opere<br />

esposte suggeriscono sulle<br />

principali correnti artistiche<br />

del primo ’900. Nei dipinti del<br />

1905/1906 resta il ricordo dell’Impressionismo<br />

(le forme dissolte<br />

nella luce e nel colore del<br />

“Ponte di Waterloo”), mentre<br />

matura il passaggio allo stile<br />

48<br />

da costruzione con il verde urbano.<br />

Ancora più facile, molto più facile, è<br />

trovare la prova della dominanza del<br />

cotto “faccia a vista” nei paramenti<br />

murari. Ci sono strade corte e strette,<br />

come via Campofranco, dove edifici,<br />

muri di recinzione, ingresso alla<br />

chiesa del Corpus Domini creano (se<br />

per caso non ci sono auto parcheggiate)<br />

un tutt’uno omogeneo di mattoni,<br />

con quell’aria di silenzio raccolto<br />

che si può trovare in certe parti di<br />

Ferrara come in pochi altri luoghi.<br />

Ma il cotto trionfa anche nelle decorazioni<br />

che sovrastano gli archi di<br />

porte e finestre o che stanno sotto ai<br />

cornicioni dei palazzi, con infinite<br />

variazioni di modellato, in un gioco<br />

di color ocra su ocra, sia nei palazzi<br />

signorili disegnati da Biagio Rossetti,<br />

sia in contesti più umili, come nelle<br />

abitazioni di via Carri o di via Vecchie.<br />

La pietra non è materiale locale,<br />

quindi si può esibire come pregiato<br />

status symbol, in parche decorazioni<br />

dei palazzi: una linea bianca a segnare<br />

l’inizio della scarpa di un muro,<br />

uno stemma, le colonne di un porticato,<br />

un architrave, fino all’ampia<br />

decorazione del portale di Schifanoia<br />

o alle balaustre del Castello Estense.<br />

fauve: un omaggio a Matisse,<br />

dalla barba rosso fulvo, simile<br />

ai capelli della “Donna in camicia”,<br />

che sembra un Toulouse-Lautrec<br />

dipinto alla fauve.<br />

Nel 1907/8 Derain si avvicina<br />

al Cubismo, con il ritratto della<br />

moglie in verde e i volumi<br />

massicci, dai colori violenti,<br />

dei paesaggi di Martigues.Le<br />

nature morte documentano i<br />

diversi orientamenti stilistici di<br />

Derain: da quella del ’10, tutta


vivere bene<br />

tre colori<br />

I tre colori che contraddistinguono Ferrara: l’ocra dei mattoni, il bianco della pietra e il verde dei giardini<br />

Un dettaglio che colpisce è la notevole<br />

presenza degli inserti di pietra che<br />

rafforzano-decorano gli spigoli dei<br />

palazzi. C’è un motivo funzionale, visto<br />

che i carri, girando, potevano<br />

sbrecciare gli spigoli degli edifici:<br />

ecco allora il rinforzo di pietra che, in<br />

mancanza di mezzi, è però spesso so-<br />

tesi<br />

André Derain<br />

cubista, a quella del ’13 che,<br />

con tinte più tenui, mantiene<br />

la non-prospettiva cubista,<br />

fino a quella del ’39 che, con<br />

luci caravaggesche, torna ai<br />

maestri del passato. Così è anche<br />

nei ritratti dal 1914 al ’22,<br />

dove l’eco cubista si stempera<br />

in forme più morbide e luci<br />

calde, fino al bozzetto di genere<br />

de “L’italiana”. Dal nudo del<br />

’35, carezzato da luci “classiche”,<br />

si passa all’autoritratto<br />

ottobre 2006<br />

stituito da una preventiva smussatura<br />

dello spigolo. Si vede un singolare<br />

esempio dell’una e dell’altra soluzione<br />

nell’imbocco del volto di via Cammello<br />

da via Carlo Mayr, oppure lungo<br />

via Ghisiglieri dove, al di qua di un<br />

volto c’è una smussatura nel mattone<br />

e, al di là, l’incavo è rivestito di<br />

del ’53, di un realismo reso<br />

drammatico da forti contrasti<br />

chiaroscurali.<br />

La rassegna, organizzata da<br />

Ferrara Arte in collaborazione<br />

con lo Statens Museum<br />

for Kunst di Copenaghen e<br />

curata da Isabelle Monod-<br />

Fontaine, è la prima retrospettiva<br />

dedicata in Italia a<br />

Derain da trent’anni a questa<br />

parte.<br />

Orario: aperto tutti i giorni,<br />

feriali e festivi, lunedì incluso<br />

dalle 9 alle 19. Aperto anche:<br />

1 novembre; 8, 25, 26 dicembre;<br />

1 e 6 gennaio.<br />

Ingresso: intero € 9<br />

Ridotto soci Coop € 7,50<br />

49<br />

pietra. Il diffuso inserto protettivo si<br />

è poi evoluto in vezzo decorativo, trasformandosi<br />

nelle doppia parasta liscia<br />

o scolpita che fascia lo spigolo.<br />

Oltre a quelli già citati, se ne può vedere<br />

un altro esempio all’incrocio tra<br />

Corso Ercole I d’Este e via Arianuova.<br />

L’area dove Ferrara è clamorosamente<br />

anche città d’alberi e di spazi verdi<br />

è l’Addizione Erculea a nord della<br />

Giovecca. Qui via Borso, tra il Parco<br />

Massari e la Certosa, offre un esempio<br />

lussureggiante del debordare del<br />

verde oltre i muri di recinzione. Ma il<br />

verde spunta anche altrove, a portata<br />

d’occhio d’ogni visitatore attento. Ci<br />

limitiamo a una segnalazione, in<br />

omaggio a un illustre cittadino scomparso<br />

di Ferrara: la magnolia che<br />

svetta, sovrastando il cortile della<br />

casa di Giorgio Bassani, in via Cisterna<br />

del Follo.<br />

Dire che Ferrara è di tre colori prevalenti<br />

è una provocazione verso chi<br />

la conosce o la vuole visitare con curiosità,<br />

oppure solo un’indicazione e<br />

un suggerimento per l’osservazione<br />

che ognuno, camminando per la città,<br />

si può divertire a confermare o a<br />

smentire con esempi del tutto personali.<br />

n n n


consumatori<br />

giugno 2004<br />

rubricag<br />

Metabolimetria computerizzata: valutazione del consumo di ossigeno<br />

e della produzione di anidride carbonica finalizzata ad individuare<br />

la capacità di assimilazione dei cibi e la dieta ideale personalizzata.<br />

Approfitta dell’autunno<br />

per concederti<br />

una carica di energia<br />

Le coccole vi attendono, incorniciate dalle gustose<br />

rassegne enogastronomiche di stagione!<br />

L’autunno è il momento ideale per godersi una piacevole pausa di salute e benessere. In previsione<br />

dell’inverno, concedersi un soggiorno termale è la strategia migliore per ricaricare le riserve energetiche,<br />

rafforzare le difese immunitarie ed effettuare una corretta prevenzione. E poi, curare il corpo, reintegrare<br />

l’epidermide stanca e disidratata dall’estate, rimineralizzare il cuoio capelluto, adottare nuove strategie per<br />

perdere peso, tonificare, snellire la silhouette, nutrire e levigare il viso, alla scoperta di un nuovo splendore.<br />

Approfittane per scoprire le bellezze del territorio e gusta i piatti della Festa dei frutti dimenticati, nel vicino<br />

borgo di Casola Valsenio, e della Giornata della salvia e della saba a Riolo Terme.<br />

Le Terme di Riolo offrono coi loro short<br />

& long week-end occasioni di puro piacere!<br />

Week-end Armonia:<br />

Dalla cena del 13/10<br />

al pranzo del 15/10<br />

olloquio medico, pernottamento in hotel con<br />

trattamento di pensione completa (bevande<br />

escluse), 2 bagni in piscina termale con idromassaggi<br />

specifici e relax con telo caldo, 1 massaggio<br />

manuale totale, 1 impacco depurativo all’achillea,<br />

1 maschera al fango termale con massaggio riattivante<br />

viso, 1 fango termale caldo corpo, 1 bagno di vapore,<br />

accesso alla fitness room, 1 prodotto della linea<br />

Rioterme Cosmetiques all’acqua termale.<br />

50<br />

Un buon programma di REMISE<br />

EN FORME comincia da una corretta<br />

diagnosi. Le Terme di Riolo<br />

ti propongono due innovative metodiche.<br />

La metabolimetria valuta se il<br />

metabolismo a riposo funziona normalmente,<br />

è rallentato o accelerato. Questo consente di<br />

verificare quante calorie consuma realmente il<br />

nostro organismo. L’esame permette inoltre di<br />

conoscere la giusta percentuale di carboidrati,<br />

proteine e lipidi per perdere, mantenere o<br />

aumentare peso.<br />

L’analisi della composizione<br />

corporea valuta la massa grassa, la<br />

massa magra e il volume dei liquidi, nozioni<br />

indispensabili per predisporre un corretto<br />

programma dietologico.<br />

G<br />

G<br />

rand Hotel Terme****<br />

€ 287,00<br />

olf Hotel Terme*** Sup<br />

€ 256,50<br />

TARIFFE RISERVATE AI SOCI COOP<br />

Hotel Villa Delle Fonti***<br />

€ 248,50


di Tiziano Argazzi<br />

Generosa, versatile e salutare,<br />

ricca di vitamine e di fibre e<br />

povera di calorie. Questa è la<br />

zucca. Ingiustamente usata come<br />

sinonimo di insipienza, è invece una<br />

regina della tavola. Specialmente<br />

nel Nord Italia. Nella Valle del Mezzano,<br />

dove il terreno le conferisce<br />

caratteristiche organolettiche uniche,<br />

l’uso della zucca, soprattutto la<br />

violina (così chiamata per la sua forma,<br />

che ricorda il noto strumento<br />

musicale), dalla polpa arancione,<br />

compatta, dolce e soda, tocca vette<br />

altissime. L’oro giallo della zucca lo<br />

si può trovare un po’ ovunque: nel<br />

ripieno dei cappellacci, come condimento<br />

nella pasta, nei dolci, in forma<br />

di zuppa, a fettine, cotta al forno,<br />

nel risotto e in purea. Inoltre nel-<br />

Sagre & fiere<br />

Ad Ostellato, nel ferrarese, tutti i fine<br />

settimana di novembre degustazioni, mostre<br />

e piatti d’autore dedicati a questo ortaggio<br />

ricco di vitamine e povero di calorie<br />

Week-end<br />

con la ZUCCA<br />

l’immediato dopoguerra prese piede<br />

anche l’abitudine di conservare i<br />

semi della zucca che, una volta cotti<br />

e salati, si trasformavano in “bruscolini”<br />

(o brustoline). Oltre alle<br />

specie per uso alimentare, esistono<br />

anche zucche ad uso ornamentale:<br />

veri e propri doni della natura, dalle<br />

innumerevoli forme, colori e dimensioni.<br />

I gusci vuoti delle zucche<br />

sono serviti da recipienti naturali<br />

per tutti i popoli agricoli del mondo,<br />

dai Sumeri fino ai nostri pastori<br />

del Gennargentu, che, in epoche<br />

ancora lontane dallo sviluppo delle<br />

materie plastiche, hanno saputo<br />

farne cesti, cestini, scatole e strumenti<br />

musicali.<br />

Per festeggiare questo dolcissimo<br />

ortaggio, ad Ostellato, nel ferrarese,<br />

per tutti i fine settimana di novembre<br />

si svolgerà “Zucca in tavola”,<br />

Castagne e altri sapori dell’autunno<br />

Mirabello (Fe). Dal 19 al 22 ottobre.<br />

Fiera di San Simone. Stand<br />

gastronomici, mostre espositive.<br />

Infotel. 339.2631102.<br />

Pavullo nel Frignano (Mo). 22<br />

ottobre. Festa della castagna.<br />

Spettacoli musicali, giochi e stand<br />

gastronomici.<br />

Infotel. 0536.29915.<br />

Soliera (Mo). 22 ottobre. Il profumo<br />

del mosto cotto. La manifestazione,<br />

giunta alla 11ª edizione,<br />

si svolge nel centro storico e<br />

prevede la cottura del mosto nei<br />

tradizionali fugòun a legna.<br />

Infotel. 059.568514.<br />

consumatori<br />

ottobre 2006<br />

vivere bene<br />

Ostellato (Fe). Tutte le domeniche<br />

di ottobre, all’agriturismo<br />

Villaggio Natura, “Natura e sapori”.<br />

Il 22 e 29 ottobre Domeniche<br />

del pesce di valle.<br />

Infotel. 0533.680757.<br />

Web: www.sorgeva.it.<br />

Maserno di Montese (Mo). 22<br />

e 29 ottobre. Sagra della castagna.<br />

Stand gastronomico con<br />

prodotti tipici.<br />

Infotel. 059.971122.<br />

Montecreto (Mo). 28 e 29 ottobre.<br />

Festa della castagna.<br />

Infotel. 0536.63722.<br />

Bondeno (Fe). 28-31 ottobre e<br />

51<br />

manifestazione gastronomica organizzata<br />

dal Consorzio Verde Delta in<br />

collaborazione con il Comune e la<br />

locale Pro Loco. Tutte le domeniche<br />

di novembre sulla piazza del paese si<br />

potrà ammirare il mercatino dell’artigianato<br />

tipico e delle curiosità sulla<br />

zucca. Negli stand espositivi degustazioni<br />

di prodotti a base di<br />

zucca, e si potranno visitare mostre<br />

fotografiche e tematiche, come la<br />

famosa mostra pomologica sulla<br />

zucca. Infine, per tutti i week-end di<br />

novembre, i cuochi dei dieci ristoranti<br />

di Ostellato e dintorni che aderiscono<br />

all’iniziativa eseguiranno,<br />

per la gioia di tutti i palati, infinite<br />

varianti culinarie a base di zucca,<br />

allo scopo di recuperare le antiche<br />

tradizioni estensi. Info: Consorzio<br />

Verde Delta, tel. 0533,681359. Sito<br />

web: www.verdedelta.com. n n n<br />

1° novembre. Sagra del Tartufo.<br />

Infotel. 388.1142735.<br />

Mesola (Fe). Dal 28 ottobre al<br />

1° novembre. Sagra dei sapori<br />

d’autunno. Stand gastronomici<br />

all’aperto e nel castello mesolano.<br />

Infotel. 0533.993039.<br />

San Martino di Ferrara (Fe).<br />

Dal 3 al 5 e dal 9 al 12 novembre.<br />

San Martin in castagna.<br />

Infotel. 339.4629059.<br />

Bomporto (Mo). Dal 4 al 12 novembre.<br />

Fiera di San Martino,<br />

con mostra mercato del Lambrusco<br />

e dei prodotti del territorio.<br />

Infotel. 059.800736.


Coop e la raccolta<br />

dei pomodori in Puglia<br />

consumatori<br />

Dopo il servizio del giornalista Fabrizio Gatti, apparso sull’Espresso,<br />

sul tema della raccolta dei pomodori in Puglia,<br />

sarebbe opportuno chiarire da quali campi e fornitori provengono<br />

i pomodori utilizzati da Coop<br />

Dino Barberini - e-mail<br />

Risponde Claudio Mazzini, responsabile innovazione e valori<br />

di Coop Italia:<br />

La maggior parte del pomodoro da industria italiano viene<br />

coltivato nell’area oggetto dell’indagine apparsa sull’Espresso,<br />

ed il ricorso a lavoratori extra-comunitari da qualche anno<br />

è parte integrante (ma non integrata) dell’economia di quei<br />

territori. Ed i pomodori che servono per le conserve a marchio<br />

Coop provengono ovviamente anche dalla Puglia.<br />

Come per tutti i prodotti a marchio Coop anche per questi<br />

esiste l’adesione al nostro progetto etico SA8000, quindi tutti<br />

i trasformatori sono contrattualmente già impegnati a rispettare<br />

i diritti del lavoro e a pretendere analoghe garanzie<br />

dai propri coltivatori. Ciononostante - vista la delicatezza dell’argomento<br />

- Coop, già da due anni, ha dato vita ad un progetto<br />

che si prefigge di approfondire ulteriormente il rispetto<br />

delle regole lungo tutta la filiera produttiva del pomodoro,<br />

grazie al coinvolgimento dei propri fornitori/trasformatori<br />

(come del resto lo stesso Fabrizio Gatti ha raccontato sull’Espresso<br />

nel numero successivo alla pubblicazione della<br />

prima inchiesta): infatti le figure che utilizzano eventualmente<br />

la mano d’opera extra-comunitaria non sono i fornitori<br />

di Coop, bensì i coltivatori, centinaia e centinaia, che cambiano<br />

ogni anno in funzione della stagione, delle condizioni<br />

del mercato etc., modificando quindi anche la mappa degli<br />

approvvigionamenti che può privilegiare una zona piuttosto<br />

che un’altra, pertanto:<br />

· da maggio 2005, congiuntamente ad alcune Organizzazioni<br />

non governative (Ong) è stata avviata la fase di indagine<br />

· ad agosto/settembre 2005 sono state effettuate verifiche<br />

ispettive in campo presso alcune delle aziende agricole.<br />

· a maggio 2006 c’è stato un incontro con tutti i fornitori di<br />

conserve di pomodoro Coop e con tutte le principali associa-<br />

Quali farmaci<br />

alla Coop?<br />

la posta<br />

Sono andato nel vostro corner per i farmaci del’ipercoop di<br />

Carpi ma ho scoperto che non avevate tutte le cose che<br />

cercavo. Il farmacista mi ha detto che potete vendere solo<br />

alcuni tipi di medicine. Potete spiegarmi perchè? Inoltre,<br />

ho sentito parlare di farmaci generici, che sono identici ad<br />

altri di marca, ma costano meno. Come si comporterà<br />

Coop su questo fronte?<br />

Alceste Pironti - Carpi<br />

ottobre 2006<br />

52<br />

zioni dei produttori pugliesi in cui si è richiesto:<br />

1. Il rispetto tassativo dei diritti del lavoro<br />

2. L’avvio di una campagna di sensibilizzazione verso i propri<br />

associati<br />

3. L’intensificazione delle attività di selezione e controllo delle<br />

aziende agricole in funzione del rispetto dei diritti del lavoro.<br />

Tutti i maggiori fornitori Coop, oltre all’impegno già sottoscritto<br />

per il rispetto dei diritti del lavoro, concordano sulla<br />

realizzazione di interventi di sensibilizzazione e formazione<br />

da effettuarsi sui coltivatori, tramite le loro associazioni.<br />

Le associazioni dei coltivatori a loro volta, hanno accettato<br />

che questo impegno sia inserito e formalmente sottoscritto<br />

nei contratti di conferimento con gli industriali della trasformazione.<br />

Pertanto abbiamo inserito nei disciplinari di produzione<br />

integrata richiesti da Coop, a cui i coltivatori sono<br />

vincolati, un paragrafo specifico riguardante il rispetto dei<br />

diritti dei lavoratori, attivo dalla prossima campagna. Saranno<br />

privilegiati i coltivatori in grado di effettuare la raccolta dei<br />

pomodori meccanicamente anziché manualmente. La raccolta<br />

meccanizzata dei pomodori Coop ha oggi raggiunto<br />

l’80% circa dell’intera produzione. Sono in fase di intensificazione<br />

i controlli diretti sul campo, e stiamo organizzando<br />

incontri a livello istituzionale per coinvolgere le forze che<br />

possono incidere sulle politiche sociali a livello di territorio e<br />

modificare le condizioni di vita di questi lavoratori.<br />

Stiamo collaborando intensamente con le Ong locali e nazionali<br />

che di questi aspetti si stanno occupando attivamente. In<br />

particolare con Medici senza Frontiere, da oltre un anno,<br />

sono in atto collaborazioni per sensibilizzare le istituzioni<br />

locali al tema (ricordiamo che nell’ottobre del 2005, proprio<br />

su <strong>Consumatori</strong>, abbiamo pubblicato una sintesi del rapporto<br />

di Medici Senza Frontiere in cui si descrivevano i drammatici<br />

risultati dell’indagine fatta tra i lavoratori stagionali immigrati,<br />

impegnati in agricoltura nelle regioni del sud Italia<br />

ndr). Riteniamo che l’argomento sia estremamente complesso<br />

e Coop ha messo in campo tutto il proprio potenziale economico<br />

e sociale per il miglioramento di questa inaccettabile<br />

situazione.<br />

Il decreto che liberalizza la vendita di farmaci all’interno dei<br />

supermercati (il cosiddetto decreto Bersani) pone alcuni<br />

fondamentali limiti a tale vendita. Innanzitutto la<br />

liberalizzazione riguarda solamente:<br />

· i medicinali senza obbligo di ricetta medica (SP o SOP),<br />

ovvero farmaci che possono essere venduti senza ricetta, su<br />

consiglio del farmacista.<br />

· ed i medicinali da banco o automedicazione (OTC, Over<br />

The Counter - sopra il tavolo): questi ultimi possono essere<br />

venduti, sempre senza ricetta, su semplice richiesta del<br />

paziente.<br />

Queste categorie infatti non richiedono la prescrizione


medica ed il costo è totalmente a<br />

carico del consumatore. Pertanto<br />

eventuali altri farmaci, anche di uso<br />

comune, ma che non rientrino nelle<br />

categorie liberalizzate, non possono<br />

essere venduti al di fuori del circuito<br />

farmacie. Questo anche in coerenza<br />

alla campagna a sostegno della<br />

proposta di legge per la<br />

liberalizzazione della vendita dei<br />

farmaci sostenuta da Coop nel 2005.<br />

Pertanto i farmaci che ha visto a<br />

Carpi e che sono già disponibili in<br />

molti altri punti vendita,<br />

apparterranno solamente a queste<br />

categorie. Relativamente ai farmaci<br />

generici (o equivalenti) sono stati<br />

introdotti nella legislazione italiana<br />

dall’art. 130, dalla legge 28.12.1995,<br />

n. 549 che definisce come medicinale<br />

generico “un medicinale che ha la<br />

stessa composizione qualitativa e<br />

quantitativa di sostanze attive e la<br />

stessa forma farmaceutica del<br />

medicinale di riferimento.<br />

I medicinali generici sono sottoposti<br />

agli stessi controlli e procedure di<br />

registrazione e vigilanza che l’Agenzia<br />

Italiana del Farmaco (AIFA) riserva a<br />

tutti i prodotti in commercio.<br />

La scadenza della copertura brevettale<br />

permette di risparmiare sul prezzo al<br />

pubblico ma lo sviluppo, fin ora, più<br />

che sui farmaci da automedicazione<br />

si è concentrato principalmente su<br />

quelli di calsse C ovvero i farmaci con<br />

obbligo di ricetta ma non rimborsati<br />

la posta<br />

> L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è<br />

redazione consumatori<br />

Viale Aldo Moro, 16<br />

40127 Bologna<br />

fax 051 6316908<br />

oppure<br />

redazione@consumatori.coop.it<br />

dal Servizio Sanitario Nazionale e<br />

pagati interamente dal cittadino.<br />

Purtroppo il termine “generico” si è<br />

dimostrato infelice in quanto<br />

percepito dal pubblico come simile,<br />

ma non uguale al medicinale di<br />

riferimento (cioè di marca) indicato<br />

per la stessa patologia. Per questa<br />

ragione i prodotti “generici” sono<br />

stati ridefiniti Medicinali equivalenti<br />

(L. 149 del 26 luglio 2005).<br />

Ovviamente Coop coerentemente alla<br />

propria politica di tutela del potere di<br />

acquisto e della salute dei propri soci<br />

e consumatori cercherà di<br />

aumentare, nei propri assortimenti,<br />

la presenza di tali prodotti.<br />

Latte “diverso”<br />

Ho visto fra i nuovi prodotti latti<br />

differenti: di riso, di soia, di<br />

mandorle, di avena. Potete aiutarmi a<br />

conoscerli meglio...<br />

Tiziano Melloni - Treviso<br />

Di questi latti sappiamo che hanno<br />

come denominatore comune la<br />

provenienza dal mondo vegetale e che<br />

per legge non possono vantare<br />

l’appellativo latte se non seguito dalla<br />

specifica provenienza. Non contengono<br />

la caseina, proteina ad alto valore<br />

biologico, né le vitamine A e D, in<br />

compenso non provocano intolleranze<br />

al lattosio e sono privi di colesterolo.<br />

Il latte ricavato dal riso è ricco di<br />

carboidrati, come pure quello di<br />

avena che in più contiene vitamina B,<br />

ferro, fosforo e fibre solubili. Quello di<br />

soia è ricco di fitoestrogeni, ferro,<br />

fosforo e proteine di buon valore<br />

biologico. Quello di mandorla apporta<br />

calcio, magnesio, vitamina E ha forte<br />

potere antiossidante.<br />

Master Universitario di 1° livello per l’anno accademico 2006/2007 in<br />

Organizzazione e Management<br />

delle Imprese della Cooperazione di <strong>Consumatori</strong><br />

n Il Master prevede 440 ore di didattica in aula e 300 ore di Stage presso aziende Cooperative di<br />

<strong>Consumatori</strong><br />

n Il costo è di 3.500 euro e sono previste borse di studio per gli studenti meno abbienti e più<br />

meritevoli.<br />

n La data di presentazione delle domande di ammissione scade il 22 novembre 2006.<br />

n Le lezioni inizieranno il 22 febbraio 2007.<br />

Per informazioni:<br />

impresa.cooperativa@unifi.it<br />

oppure Segreteria Amministrativa Post Laurea - Via Micheli, 30 - Firenze<br />

Tel. 055-2756602 - E-mail: postlaurea@adm.unifi.it<br />

Organizzato da<br />

Facoltà di Economia<br />

dell’Università<br />

degli Studi di Firenze<br />

ottobre 2006<br />

53<br />

SCUOLA<br />

ASSOCIAZIONE<br />

NAZIONALE<br />

COOPERATIVE<br />

DI CONSUMATORI Estense<br />

MONTELUPO


* Nei punti vendita aperti la domenica.<br />

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confezione da 250 g x 2<br />

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Prezzo normale di vendita € 1,77<br />

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(LIRE 2.691) il kg € 2,78<br />

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confezione da 250 g x 2<br />

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Dedicato a te è il segno che indica tutte le iniziative<br />

rivolte ai soci Coop, ma anche a coloro che<br />

vogliono diventarlo: essere socio Coop è semplice,<br />

basta versare una quota di 26,00 Euro una volta<br />

per tutta la vita. Avrai da subito sconti su singoli<br />

prodotti, reparti o sull’intero assortimento.<br />

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4<br />

3<br />

Ad eventuale esaurimento scorte. Le fotografie dei prodotti sono solo indicative. I prezzi possono subire variazioni nel caso di eventuali errori tipografici e modifiche alle leggi fiscali.


Dell’amore<br />

che non muore<br />

In tutte le librerie è arrivato il<br />

nuovo libro di Alessandro Costantini<br />

dal titolo “Il filo rosso<br />

dell’amore”, edizioni Erickson.<br />

Tratta della vicenda personale<br />

vissuta dall’autore quando, qualche<br />

anno fa, perse la moglie<br />

Paola, ricoverata all’ospedale, e<br />

il bambino che lei portava in<br />

grembo. Una vicenda che fece<br />

molto scalpore a Ferrara e che<br />

vide anche l’interessamento delle<br />

istituzioni e del sindaco Sateriale.<br />

Il caso, mai chiarito fino in<br />

fondo, fu archiviato diversi anni<br />

dopo. Ma Costantini non vuole<br />

ricordare Paola come un “caso”<br />

o un numero di una statistica.<br />

Desidera invece che attraverso<br />

questo libro, scritto in sua memoria,<br />

sia conosciuta la loro storia<br />

d’amore. “Le persone non<br />

sono numeri o casi ma esseri<br />

umani a volte meravigliosi”. Un<br />

amore che inizia quasi per caso,<br />

la costruzione di un rapporto<br />

vero, l’attesa di un figlio, i sogni<br />

di una coppia felice che si stanno<br />

per realizzare. Il racconto di<br />

un percorso attraversato da un<br />

filo rosso che dimostra come il<br />

vero amore possa insegnare ad<br />

affrontare qualsiasi prova. Anche<br />

la più dura: la perdita della per-<br />

consumatori<br />

ottobre giugno 2006<br />

2004<br />

coop rubricag estense<br />

Leggere & pensare<br />

sona amata. Ricordi, immagini,<br />

riflessioni di un viaggio dentro<br />

se stessi, nella difficile lotta contro<br />

il dolore, “Il filo rosso dell’amore”<br />

è l’energia vitale che<br />

abita in noi e che ci ricorda che i<br />

sentimenti d’amore sono la cosa<br />

più bella che possano capitare<br />

agli uomini e alle donne e, se<br />

pienamente vissuti, aiutano a risorgere<br />

e a ritrovare fiducia nella<br />

vita”.<br />

Dai tacchi a spillo<br />

all’ictus e ritorno<br />

Scuola, vacanze, divertimento e<br />

lavoro, come modella e hostess.<br />

Questa la vita, allegra e spensierata,<br />

di Lisa Trevisan, ventunene<br />

di Castelfranco Veneto, fino alla<br />

sera del 27 novembre 2003,<br />

cioè fino all’ictus cerebrale che<br />

l’ha colpita mentre era in discoteca<br />

a festeggiare il compleanno<br />

di sua sorella Laura, dieci anni<br />

più grande di lei e infermiera<br />

professionale. Inizia da qui il racconto<br />

di Lisa Festa (così soprannominata<br />

per la sua solarità e la<br />

voglia, sempre e comunque, di<br />

fare festa), il suo calvario tra letti<br />

d’ospedale e medici che non<br />

sono riusciti a salvarla in tempo,<br />

il suo cammino verso la rinascita.<br />

“Sì, no, Miami - La mia storia<br />

dai tacchi a spillo all’ictus e ritor-<br />

55<br />

no” (Lisa Festa, Mondadori, 256<br />

pagine, 14 euro, terza ristampa)<br />

trae spunto per il titolo dalle prime<br />

tre parole che Lisa è riuscita<br />

a dire riprendendosi dal semicoma<br />

in cui era caduta: “sì, no,<br />

Miami” appunto. Miami, il suo<br />

sogno americano, la sua vacanza<br />

di tre mesi in quel paradiso di<br />

mare e grattacieli, dov’era stata<br />

due anni prima. Nel racconto di<br />

Lisa i ricordi s’intrecciano, i personaggi,<br />

tutti reali, sono dipinti<br />

con un tocco lieve, così come la<br />

tragicità della sua vicenda è sfumata<br />

dall’autoironia e dalla sua<br />

voglia di vivere e lottare, da una<br />

voglia di far festa che non l’ha<br />

mai abbandonata. E poi i valori<br />

che l’hanno accompagnata,<br />

l’amore per la sua famiglia, la<br />

gratitudine per i tanti amici che<br />

le sono stati vicini, la riconoscenza<br />

per medici, fisioterapisti, infermieri<br />

che l’hanno seguita nel<br />

suo difficile cammino. Il calvario<br />

ospedaliero di Lisa, colpita da<br />

paralisi del lato destro del corpo<br />

e totale afasia, si è trasformato in<br />

cammino verso la guarigione e<br />

rinascita nel gennaio del 2004,<br />

quando è stata ricoverata nel Dipartimento<br />

di Medicina Riabilitativa<br />

“San Giorgio” di Ferrara,<br />

diretto dal dottor Nino Basaglia.<br />

In meno di cinque mesi è tornata<br />

a camminare e a parlare.<br />

Dopo è stata ricoverata in Svizzera,<br />

nella stessa clinica in cui si<br />

trovava il senatore Umberto<br />

Bossi. Ora Lisa prosegue la riabilitazione<br />

a Schio (Vicenza), non<br />

porta ancora i suoi adorati tacchi<br />

a spillo di 12 centimetri, ma<br />

è tornata a ballare in discoteca.<br />

Un’unica, grande emozione accompagna<br />

il lettore dall’inizio<br />

alla fine del suo racconto, che<br />

sarà presentato sabato 14 ottobre,<br />

ore 18, nella galleria del<br />

centro commerciale Il Castello<br />

di Ferrara.


COOP ESTENSE<br />

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DI SCONTO<br />

Dal 2 ottobre al 31 dicembre 2006,<br />

solo per i Soci Coop.


UN’<br />

OCCASIONE KOLOSSAL<br />

Dal 2 ottobre al 31 dicembre 2OO6 continua”Via col Venti”.<br />

Come sai, avrai a disposizione un ”paniere” di 2OO prodotti,<br />

tutti di qualità e di acquisto quotidiano<br />

(alimentari, compresi quelli industriali, i freschi<br />

ed i freschissimi, i prodotti per la pulizia della casa<br />

e l’igiene della persona) tra i quali potrai scegliere<br />

al massimo 2O prodotti per avere lo sconto del 1O%<br />

ogni volta che li acquisterai.<br />

Troverai nei punti vendita un depliant con tutti<br />

i 2OO prodotti: scegli quelli del tuo ”paniere”,<br />

stacca i relativi coupon e consegnali alla cassa insieme<br />

alla tua tessera Socio Coop.<br />

Questi verranno registrati automaticamente su di essa.<br />

Anche se la tua Coop non ha in assortimento tutti<br />

i prodotti che scegli, puoi comunque memorizzarli<br />

sulla tessera: li potrai acquistare in un altro momento<br />

in qualsiasi altro punto vendita di Coop Estense.<br />

Ogni prodotto può essere acquistato una sola volta<br />

al giorno. Ma non preoccuparti: hai tre mesi di tempo<br />

per approfittare di questa promozione, così quello che non<br />

acquisti oggi lo potrai acquistare domani.<br />

Ritira il depliant nei punti vendita.<br />

E domani è un’ altra spesa.


Comunicazione ministeriale effettuata. Il regolamento è a disposizione nei punti vendita Coop Estense.<br />

La tua spesa dà<br />

buoni frutti:<br />

sconto del1O% su<br />

tutto l’assortimento.<br />

Sconto valido<br />

dal 23 al 28 ottobre*<br />

Ogni Socio ha diritto ad un solo sconto .<br />

Lo sconto è su tutto l'assortimento<br />

(esclusi giornali, riviste e tessere telefoniche a marchio Vodafone).<br />

Si applica anche ai prodotti già<br />

in promozione ed ai prodotti in offerta Soci.<br />

Fino ad un massimo di spesa di 2.OOO euro.<br />

*Lo sconto sarà valido anche le domeniche<br />

22 e 29 ottobre negli ipercoop e supermercati aperti.<br />

Lo sconto sarà applicato ai soci<br />

che dal 1 agosto al 30 settembre avranno accumulato<br />

5OO euro di spesa o fatto almeno 12 spese.<br />

Gli sconti non<br />

finiscono mai.<br />

PIÙ VALORE AL SOCIO COOP.


Comunicazione ministeriale effettuata. Il regolamento è a disposizione nei punti vendita Coop Estense.<br />

Ricordati<br />

che dal 23 al 28 ottobre*<br />

c’è lo sconto 1O% su tutto l’assortimento.<br />

*Lo sconto sarà valido anche le domeniche<br />

22 e 29 ottobre negli ipercoop e supermercati aperti.<br />

Lo sconto sarà applicato ai soci che<br />

dal 1 agosto al 30 settembre avranno<br />

accumulato 5OO euro di spesa o fatto<br />

almeno 12 spese in giorni diversi.<br />

UN’OPPORTUNITÀ IN PIÙ:<br />

fino all’ultimo giorno dello sconto,<br />

potrai trasferire presso il Punto d’ascolto<br />

valori di spesa e numero di scontrini<br />

da una carta Socio ad un’altra.<br />

Gli sconti non<br />

finiscono mai.<br />

PIÙ VALORE AL SOCIO COOP.


All’Ipercoop<br />

trovi anche quello<br />

che non c’è muovendo<br />

solo un dito.<br />

TUTTA<br />

LA SCELTA<br />

CHE VUOI<br />

A PORTATA<br />

DI DITO.<br />

Estense


All’interno dell’Ipercoop potrai scoprire<br />

la nuova frontiera della spesa.<br />

Cerca la postazione Spesapiù e<br />

troverai ad aspettarti un operatore<br />

specializzato che ti guiderà all’interno<br />

del vasto videocatalogo Ipercoop.<br />

Potrai trovare anche prodotti che non<br />

sono esposti e scegliere quelli che<br />

fanno al caso tuo, visualizzandoli in<br />

tutte le loro versioni e colorazioni o<br />

confrontandoli con altri prodotti simili.<br />

Terminata la scelta, basterà<br />

un semplice click e potrai ordinare<br />

il tuo prodotto.<br />

Sei pronto a viaggiare tra<br />

elettrodomestici, prodotti hi-tech,<br />

pneumatici, articoli sportivi ed<br />

ortopedici?<br />

SPESAPIÙ:<br />

IL NUOVO MODO<br />

DI FARE LA SPESA.<br />

Preparati, perché non finisce qui:<br />

sempre più prodotti e categorie<br />

merceologiche entreranno a far parte<br />

del videocatalogo, per garantirti più<br />

scelta, più qualità e più convenienza.<br />

Entra all’Ipercoop e buona Spesapiù.<br />

Per ora solo<br />

negli Ipercoop:<br />

Grandemilia<br />

Della Mirandola<br />

Elenco<br />

Categorie<br />

▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼<br />

Audio MP3<br />

Elettrodomestici<br />

Fotocamere<br />

Informatica<br />

Ortopedia<br />

Periferiche TV<br />

Pneumatici<br />

Sistemi GPS<br />

Sport<br />

Telefonia<br />

Televisori<br />

Videocamere


SPALMABILE VEGETALE<br />

PRO-ACTIV MAYA<br />

250 g<br />

16<br />

PUNTI<br />

10<br />

PUNTI<br />

Coop Estense<br />

14<br />

PUNTI<br />

BIRRA<br />

BUDWEISER<br />

330 ml - conf. x 3<br />

BIRRA<br />

SANS SOUCI<br />

660 ml<br />

BEVANDA A BASE DI<br />

LATTE PRO-ACTIV<br />

MAYA<br />

1 litro<br />

16<br />

PUNTI<br />

20<br />

PUNTI<br />

più valore<br />

ACQUISTANDO QUESTI PRO<br />

6<br />

PUNTI<br />

SACCHETTI CUKI<br />

GELO PIÙ<br />

vari formati<br />

Dal 23 OTTOBRE al 5 •<br />

NOVEMBRE<br />

NESQUIK NESTLÈ<br />

PRONTO DA BERE<br />

200 ml - conf. x 3<br />

BISCOTTI PER BAMBINI<br />

PLASMON<br />

720 g<br />

12<br />

PUNTI<br />

6<br />

PUNTI<br />

8<br />

PUNTI<br />

PANNA ITALIANA DA<br />

CUCINA UHT VIRGILIO<br />

200 ml<br />

10<br />

PUNTI<br />

ELETTROEMANATORE<br />

AIR WICK FRESH MATIC<br />

+ RICARICA<br />

lavanda/fiori bianchi<br />

YOGURT JEUNESSE<br />

MAGRO 0,1% PARMALAT<br />

gusti vari - 125 g - conf. x 3<br />

OMOGENEIZZATI<br />

PLASMON<br />

gusti vari<br />

80 g - conf. x 2<br />

30<br />

PUNTI<br />

scopri tutti i vantaggi<br />

riservati ai soci coop<br />

( • ) Nei punti vendita aperti la domenica


alsocio coop<br />

DOTTI RICEVERAI PUNTI OMAGGIO!<br />

8<br />

PUNTI<br />

10<br />

PUNTI<br />

6<br />

PUNTI<br />

MINESTRONE CLASSICO<br />

LA VALLE DEGLI ORTI<br />

BUITONI<br />

450 g<br />

CAMOMILLA<br />

SOLUBILE COOP<br />

80 g - conf. x 16 buste<br />

THÉ<br />

SAN BENEDETTO<br />

limone/pesca<br />

1,5 litri<br />

Dal 3 aprile 2006<br />

al 25 febbraio 2007<br />

al 25 febbraio 2007<br />

Comunicazione ministeriale effettuata.<br />

Il regolamento è a disposizione nei punti vendita Coop.<br />

ACQUA NATURALE<br />

SAN BENEDETTO<br />

500 ml - conf. x 6<br />

8<br />

PUNTI<br />

SCHWEPPES<br />

TONICA<br />

175 ml - conf. x 6<br />

Dal 6 al 19 •<br />

NOVEMBRE<br />

10<br />

PUNTI<br />

12<br />

PUNTI<br />

12<br />

PUNTI<br />

10<br />

PUNTI<br />

12<br />

PUNTI<br />

CREMA PER MANI<br />

GLYSOLID<br />

100 ml<br />

3 LATTINE DI<br />

POLPA DI POMODORO<br />

MUTTI<br />

400 g cadauna<br />

ACQUA FRIZZANTE<br />

SAN BENEDETTO<br />

500 ml - conf. x 6<br />

PASTIGLIE PER<br />

LAVASTOVIGLIE<br />

ECO-LOGICI COOP<br />

500 g - conf. x 25 pastiglie (*)<br />

NEI NEI<br />

SUPERMERCATI<br />

SUPERMERCATI<br />

TUTTI TUTTI I I<br />

MARTEDÌ MARTEDÌ<br />

1 1 PUNTO PUNTO IN IN PIÙ PIÙ<br />

OGNI OGNI EURO EURO<br />

DI DI SPESA SPESA<br />

( • ) Nei punti vendita aperti la domenica<br />

(*) Usare le dosi consigliate

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