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consumatori<br />
il mensile dei soci coop<br />
ottobre<br />
numero 8 - 2006<br />
coop estense edizione ferrara<br />
Tariffa R.O.C.:<br />
“Poste Italiane s.p.a.<br />
Spedizione in Abbonamento<br />
Postale - D.L. 353/2003<br />
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />
art. 1, comma 1, DCB Bologna”<br />
CHE BRUTTO<br />
AMBIENTE<br />
Ecologia, l’opinione dei soci coop<br />
nei risultati di un nostro sondaggio<br />
3<br />
COOP ESTENSE<br />
Foggia, tutti assolti.<br />
Dissequestrato<br />
il centro commerciale
coop estense<br />
Le iniziative 2006 per i soci Coop Negozio<br />
Gennaio: sconto 50% abbigliamento esterno, sportivo<br />
e calzature<br />
Gennaio: sconto 50% abbigliamento uomo, donna,<br />
bambino<br />
Gennaio: guanciale in lattice Talalay e copriguanciale<br />
Caleffi<br />
Febbraio: sconto 35% pentolame antiaderente linea<br />
hi-tech Coop<br />
Le iniziative riservate<br />
ai soci Coop Estense nel 2006<br />
Soci che hanno<br />
usufruito<br />
delle offerte<br />
Valore dello<br />
sconto<br />
(in euro)<br />
Iper 16.462 614.500<br />
Super 2.104 53.828<br />
Super 4.500 64.310<br />
Super 5.872 43.475<br />
Febbraio: biciclette Super 1.274 48.649<br />
Marzo: sconto 40% intimo donna/uomo Super 7.093 61.915<br />
Aprile: polo Solidal Coop Tutti 4.922 31.112<br />
Aprile: affettatrice Super 240 12.150<br />
Maggio: prosciutto di Parma Tutti 23.793 1.017.755<br />
Maggio: macchina per sottovuoto Super 850 29.531<br />
Giugno: accappatoio Super 2886 75340<br />
Giugno: lettore mp3 Tutti 457 22.222<br />
Luglio: birra Dreher Tutti 6.807 34.937<br />
Luglio: sconto 40% abbigliamento<br />
esterno e calzature<br />
Iper 6.550 92.333<br />
Luglio: grigliata mista di suino Tutti 5.411 39.858<br />
Luglio: pesche gialle Tutti 8.744 17.038<br />
Luglio: confezione salumi Tutti 3.479 20.712<br />
Agosto: sconto 15%<br />
zaini, astucci, bustine<br />
Settembre: sconto 15% articoli<br />
per la scuola<br />
Tutti 10.345 43.795<br />
Tutti 30.409 91.220<br />
Settembre: sconto 30% uva Italia Tutti 20.852 39.785<br />
Settembre: mobile stiro Tutti 140 8.724<br />
Gli sconti non finiscono mai Negozio<br />
Soci che hanno<br />
usufruito<br />
delle offerte<br />
Valore dello<br />
sconto<br />
(in euro)<br />
Giugno: sconto 25% su un prodotto non alimentare Tutti 49.162 2.189.954<br />
Giugno: sconto 10% su tutto l’assortimento Tutti 100.475 989.727<br />
Agosto: sconto 10% su tutto l’assortimento Tutti 97.058 1.052.198<br />
Il risparmio dei soci in Emilia dall’inizio dell’anno 2006 è stato di<br />
euro 6.695.066 (pari a lire 12.963.455.444)
ULTIM’ORA<br />
Accolte le ragioni di Coop Estense:<br />
a Foggia tutti assolti e il centro<br />
commerciale dissequestrato<br />
Proprio alla vigilia dell’andata in stampa abbiamo appreso che il<br />
Tribunale di Foggia ha assolto con formula piena perché “il fatto<br />
non sussiste” il vicepresidente di Coop Estense Tino Cesari e gli altri<br />
imputati, tra cui l’ex sindaco della città Paolo Agostinacchio, rinviati a<br />
giudizio per presunti illeciti amministrativi inerenti la galleria del centro<br />
commerciale e l’ampliamento dell’ipercoop. Con questa sentenza il<br />
Tribunale di Foggia, oltre ad aver ordinato la restituzione degli spazi<br />
sottoposti a sequestro da circa due anni, ha riconosciuto la piena legittimità<br />
dell’operato di Coop Estense e della Pubblica Amministrazione.<br />
consumatori<br />
Mensile della Cooperazione di <strong>Consumatori</strong><br />
40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16<br />
Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908<br />
redazione@consumatori.coop.it<br />
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005<br />
Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040<br />
Copia singola euro 0,31<br />
Abbonamento annuo euro 3,10<br />
Direttore responsabile<br />
Dario Guidi<br />
Redazione<br />
Piero Giovanolla (vicedirettore),<br />
Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Paolo Mandini,<br />
Alberto Martignone , Paola Minoliti, Andrea<br />
Pertegato, Mauro Poletti, Gianfranco Sansalone,<br />
Anna Somenzi, Claudio Strano.<br />
Progetto grafico<br />
Ferro comunicazione & design<br />
Impaginazione e grafica<br />
Ilde Ianigro<br />
Responsabile della pubblicità<br />
Gabriella Zerbini<br />
Stampa<br />
Coptip (Modena)<br />
Coop Editrice <strong>Consumatori</strong><br />
Consiglio di amministrazione:<br />
Paolo Cattabiani (presidente)<br />
Enrico Migliavacca (vicepresidente)<br />
Francesco Berardini, Giuseppe Bolognesi,<br />
Claudio Cucchiarati, Walter Dondi, Claudio Toso,<br />
Luciano Landi, Paolo Mandini, Daniele Moltrasio<br />
Consegnato alle poste a partire dal 12/10/2006<br />
Il numero di settembre è stato stampato<br />
in 2.647.372 copie<br />
Associato a:<br />
ANES, Associazione nazionale<br />
editoria specializzata<br />
sommario<br />
IN PRIMO PIANO CONSUMARE<br />
INFORMATI<br />
6<br />
10<br />
15<br />
20<br />
24<br />
Coop Salute,<br />
il piano delle aperture<br />
di Claudio Strano<br />
ProgettinRete,<br />
le scelte dei Distretti<br />
Il socio ha molti<br />
punti in più<br />
di Marina Leonardi<br />
Economia,<br />
segnali di ripresa<br />
Ambiente,<br />
il primo problema<br />
di Dario Guidi<br />
32<br />
38<br />
40<br />
42<br />
Il peso<br />
da togliersi<br />
di Silvia Fabbri<br />
Bontà<br />
da spalmare<br />
di Anna Somenzi<br />
Massaggi<br />
d’acqua<br />
di Claudio Strano<br />
Vini di sabbia<br />
di Giovanna Pinna<br />
VIVERE BENE<br />
46<br />
48<br />
51<br />
52<br />
Cavie addio? Frontiere<br />
della biomedicina<br />
La città dei tre colori<br />
di I. Baraldi e W. Garagnani<br />
Week-end con la zucca<br />
di Tiziano Argazzi<br />
Lettere<br />
a <strong>Consumatori</strong><br />
www.consumatori.e-coop.it
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in primo piano<br />
Finsoe,<br />
più incisivo<br />
il ruolo delle Coop<br />
Si semplifica la catena di comando<br />
di Unipol per rendere da una<br />
parte più efficace il ruolo delle<br />
Coop all’interno del gruppo assicurativo/bancario<br />
bolognese, dall’altra per<br />
procedere speditamente all’attuazione<br />
del piano industriale presentato in settembre<br />
dal nuovo amministratore delegato<br />
Carlo Salvatori. La semplificazione<br />
riguarda i vertici delle due<br />
holding che controllano Unipol – Finsoe<br />
e Holmo – che dallo scorso 22 settembre<br />
hanno gli stessi vertici. Da<br />
quel giorno infatti, Finsoe, la Finanziaria<br />
dell’economia sociale, ha rinnovato<br />
le cariche affidando il timone di<br />
comando al nuovo presidente e amministratore<br />
delegato Mario Zucchelli<br />
(presidente di Coop Estense), che è<br />
stato affiancato dal vicepresidente e<br />
amministratore delegato Piero Collina.<br />
Entrambi mantengono i medesimi<br />
ruoli ricoperti in Holmo. Le nomine<br />
consumatori<br />
sono state approvate dal Consiglio di<br />
amministrazione di Finsoe su proposta<br />
dello stesso presidente uscente,<br />
Turiddo Campaini, che si è dimesso<br />
dalla carica assieme al vicepresidente<br />
Claudio Levorato. Il Consiglio di amministrazione<br />
si è dichiarato “favorevole<br />
alla proposta di far coincidere la<br />
presidenza di Holmo con quella della<br />
controllata Finsoe, nella convinzione<br />
che essa contribuirà a determinare<br />
maggiore chiarezza e trasparenza nei<br />
processi decisionali”. Per le cooperative<br />
azioniste di Unipol si tratta di un<br />
“accorciamento della catena di comando”<br />
che dovrebbe aiutare a garantire<br />
un più efficace controllo e il necessario<br />
sostegno allo sviluppo del<br />
piano industriale. Tramontata l’alleanza<br />
strategica tra Unipol e Monte dei<br />
Paschi di Siena, si va verso il modello<br />
della banca integrata come motore di<br />
sviluppo del gruppo bolognese. n n n<br />
Mario Zucchelli<br />
Il presidente<br />
di Coop Estense<br />
nominato al<br />
vertice della<br />
finanziaria<br />
che controlla<br />
Unipol.<br />
Si semplifica<br />
la catena<br />
di comando
È il “nome di battesimo” dato<br />
ai Corner della salute e del benessere<br />
che Coop sta aprendo in successione<br />
dopo il buon avvio a Carpi, Ferrara e<br />
Bari. Si amplia l’offerta dei farmaci<br />
sugli scaffali. I prezzi scontati piacciono<br />
ma i consumatori sanno spendere:<br />
scontrino medio sotto i 10 euro<br />
COOP SAL<br />
Il progetto<br />
Sono 40 le aperture degli spazi<br />
“Coop Salute” programmate entro<br />
la fine dell’anno e coinvolgono<br />
le 9 maggiori imprese del sistema<br />
Coop (25 quelle previste dalle<br />
cooperative del Distretto Adriatico).<br />
A regime, ovvero entro l’estate<br />
2007, saliranno a 100 gli spazi<br />
Coop Salute su scala nazionale,<br />
ovvero in tutti i punti vendita della<br />
rete Coop del nostro paese. Trecento<br />
saranno i farmacisti assunti,<br />
migliaia le domande pervenute:<br />
se ne contavano, il 31 agosto scorso,<br />
già 2500.<br />
consumatori<br />
In primavera<br />
100 spazi<br />
su scala nazionale<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
di Claudio Strano<br />
I<br />
più venduti, nel primo mese,<br />
sono stati Aspirina, Moment e<br />
Maalox. Farmaci “della vita moderna”<br />
battuti a un prezzo scontato<br />
del 25% e richiesti come il pane.<br />
Ma senza esagerazione, senza fenomeni<br />
di accaparramento. Come il<br />
pane, appunto. A ciascuno il suo. La<br />
riprova di questo stile di acquisto<br />
maturo e responsabile sta nello<br />
scontrino medio che non va oltre i<br />
10 euro e nel costo a confezione<br />
che si aggira mediamente tra i 5 e i<br />
6 euro. Nessuno ha acquistato<br />
montagne di scatole di medicinali o<br />
ha fatto richieste “inopportune” per<br />
la sua stessa salute, di fronte alle<br />
quali i farmacisti avrebbero opposto<br />
la propria professionalità e il<br />
comune buon senso. Diverse centinaia,<br />
ogni giorno, i consumatori<br />
che si sono rivolti ai Corner della<br />
salute e del benessere aperti da<br />
Coop Estense a Carpi, Ferrara e<br />
Bari (ora battezzati ufficialmente<br />
col nome di “Coop salute”, comune<br />
a tutto il sistema Coop) e un bilancio<br />
in generale di grande soddisfazione<br />
che prescinde dall’ammontare<br />
degli incassi.<br />
A tirare le prime conclusioni, a poco<br />
più di un mese da quel 12 agosto –<br />
giorno della partenza in Italia della<br />
“farmacia nel supermercato” resa<br />
6<br />
possibile dal decreto Bersani sulle<br />
liberalizzazioni del mercato – è Edy<br />
Gambetti, direttore commerciale di<br />
Coop Estense. Il quale risponde così<br />
alla domanda sui margini di guadagno<br />
della cooperativa. “In questa<br />
prima fase si tratta di margini molto<br />
limitati: con la politica di sconti che<br />
stiamo praticando, sconti che lo ricordo<br />
abbiamo suddiviso in tre fasce<br />
del 20, 25 e 30%, riusciamo a coprire<br />
all’incirca i costi diretti. Ma<br />
l’obiettivo era un altro, e cioè quello<br />
di ottenere una riduzione dei prezzi<br />
a difesa degli interessi dei consumatori.<br />
E tale obiettivo è stato ampiamente<br />
raggiunto”. Altra domanda.<br />
Cosa è possibile dire in merito alla<br />
“tipologia” e al comportamento dei<br />
consumatori che si presentano nei<br />
corner Coop per acquistare farmaci<br />
da banco (Otc) o senza obbligo di<br />
prescrizione medica (Sop)? “Non abbiamo<br />
ancora tracciato un profilo<br />
strutturato del consumatore tipo”,<br />
risponde Gambetti. “Lo consideriamo<br />
prematuro visto che siamo partiti<br />
solo a metà agosto ed è una esperienza<br />
nuova anche per noi. Tuttavia<br />
l’impressione che abbiamo è che a<br />
questo banco si rivolga indistintamente<br />
la ‘popolazione del supermercato’<br />
e anche qualche persona in<br />
più, dal momento che abbiamo notato<br />
un aumento di clienti nelle nostre<br />
strutture”.<br />
continua a pagina 9 >
UTE<br />
consumatori<br />
Coop Estense, un corner<br />
in tutti gli iper e in 5 super<br />
Tutte le aperture da qui alla fine dell’anno<br />
Punto<br />
vendita<br />
Ipercoop<br />
Grandemilia<br />
Ipercoop<br />
Salento<br />
Ipercoop<br />
I Portali<br />
Ipercoop<br />
Bari Japigia<br />
Ipercoop<br />
Della Mirandola<br />
Coop<br />
Formigine<br />
Ipercoop<br />
Il Castello<br />
Ipercoop<br />
Mongolfiera<br />
Ipercoop<br />
Taranto<br />
Ipercoop<br />
Mongolfiera<br />
Data di apertura dello<br />
spazio “Coop Salute”<br />
23 settembre Modena<br />
23 settembre Lecce<br />
21 ottobre Modena<br />
21 ottobre Bari<br />
28 ottobre Mirandola (Modena)<br />
28 ottobre Formigine (Modena)<br />
4 novembre Ferrara<br />
4 novembre Andria (Bari)<br />
11 novembre Taranto<br />
11 novembre Barletta (Bari)<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
7<br />
Coop Argenta 18 novembre Argenta (Ferrara)<br />
Coop<br />
Castelfranco<br />
Emilia<br />
Ipercoop<br />
Mongolfiera<br />
18 novembre Castelfranco<br />
Emilia (Modena)<br />
25 novembre Foggia<br />
Coop Vignola 25 novembre Vignola (Modena)<br />
Punto<br />
vendita<br />
Coop Sassuolo<br />
Mezzavia<br />
Ipercoop<br />
Mongolfiera<br />
Ipercoop<br />
Le Mura<br />
Ipercoop<br />
Il Borgogioioso<br />
Estensioni ai prodotti<br />
parafarmaceutici<br />
25 novembre Sassuolo (vendita<br />
cominciata il 16 settembre)<br />
23 settembre Bari,<br />
via Santa Caterina<br />
14 ottobre Ferrara<br />
21 ottobre Carpi (Modena)<br />
Totale: 14 aperture e 4 estensioni
Combattere la povertà e difendere i diritti di chi lavora. Già, facile a dirsi. Ma è un problema così grande. Cosa si può<br />
fare allora di veramente utile? La spesa, ad esempio. Alla Coop, da dieci anni ormai, tutti i prodotti della linea solidal<br />
aiutano i lavoratori e le comunità del sud del mondo, sostenendo crescita e sviluppo. E siccome la solidarietà<br />
non è mai abbastanza, dal 14 al 22 ottobre, in occasione dell’iniziativa “Faccio la spesa giusta”, tutti i prodotti<br />
solidal Coop saranno scontati. Così noi facciamo qualcosa per voi. E voi, qualcosa per aiutare gli altri.
Negli spazi Coop Salute sono in vendita,<br />
in questa prima fase, 210 farmaci<br />
da automedicazione o senza obbli-<br />
consumatori<br />
go di ricetta medica, in grado di<br />
coprire l’80% delle referenze più richieste.<br />
Una cifra destinata gradualmente<br />
a crescere via via che i rapporti<br />
con l’industria e con i grossisti<br />
(finora hanno assicurato i rifornimenti<br />
le Farmacie Comunali di Reggio<br />
Emilia), diventeranno più fluidi e<br />
scorrevoli. Intanto una prima evoluzione<br />
riguarda l’universo allargato<br />
della salute, il cosiddetto “parafarmaco”<br />
che comprende articoli per l’igiene<br />
e la cura della persona: di questi<br />
prodotti, dai 300 ai 600 a seconda degli<br />
assortimenti, sono ora riforniti<br />
tutti gli angoli salute di Coop Estense,<br />
sia quelli di nuova apertura sia<br />
quelli in cui il parafarmaco è stato<br />
aggiunto in un secondo momento.<br />
Continua il servizio gratuito di misurazione<br />
della pressione (in attesa di<br />
valutare l’introduzione di altre forme<br />
di autoanalisi) mentre sviluppi molto<br />
interessanti si attendono nei prossi-<br />
Mentre si lavora<br />
all’aspirina<br />
Coop,<br />
con politiche<br />
d’acquisto<br />
comuni si mira<br />
a spuntare<br />
prezzi migliori<br />
all’industria<br />
mi mesi sul versante del prodotto a<br />
marchio (aspirina, tachipirina, ecc.)<br />
attraverso il quale si esprimono compiutamente<br />
i valori Coop. La conferma<br />
viene sempre dalle parole di<br />
Gambetti. “Anche in un settore per<br />
noi ‘pionieristico’ come quello della<br />
salute, nel quale dobbiamo acquisire<br />
l’esperienza che in altri campi, come<br />
l’alimentare, ci consente di avere la<br />
leadership, anche in questo settore<br />
siamo fermamente intenzionati a sviluppare<br />
il più possibile gli elementi<br />
di distintività che ci caratterizzano.<br />
L’area del farmaco per Coop è strategica<br />
in quanto risponde ai bisogni dei<br />
consumatori ai quali vogliamo garantire<br />
la massima sicurezza, qualità<br />
e convenienza del prodotto anche<br />
quando è di tipo farmaceutico”.<br />
Un’area in continua espansione confinante<br />
con quelle attività di educazione<br />
al consumo legate alla tutela<br />
dell’ambiente, della buona e corretta<br />
alimentazione e, appunto, della salute,<br />
attività che delineano il volto sociale<br />
della cooperazione. n n n<br />
“Prezzi destinati<br />
a scendere ancora”<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
Scenderanno ancora i prezzi dei farmaci messi in vendita da Coop. Lo<br />
sconto medio del 25% è infatti solo il primo passo in un mercato fin qui<br />
ingessato, al quale ne seguiranno altri. “I prezzi si abbasseranno ulteriormente<br />
quando saremo in grado di sviluppare il prodotto Coop con un<br />
progetto innovativo anche nei confronti delle industrie fornitrici”. Lo dice<br />
Massimo Bongiovanni, presidente di Centrale Adriatica, la centrale di acquisti<br />
creata nel 2003 per gestire le funzioni commerciali delle Coop che<br />
aderiscono al Distretto Adriatico (Accda). L’aspirina Coop, in particolare,<br />
avrebbe un alto valore di mercato e simbolico, visto che è il medicinale<br />
più diffuso in Italia ma, anche scontato, rimane il più caro in Europa a<br />
parità di principio attivo (l’acido acetilsalicilico). Se i tempi per avere<br />
l’aspirina Coop a un prezzo dimezzato non sono rapidi (non prima della<br />
primavera 2007) ciò è dovuto al complesso iter autorizzativo, della durata<br />
di circa un anno, richiesto dalla legge italiana. Nel frattempo, però,<br />
Coop potrà sviluppare una politica d’acquisto comune e far valere i buoni<br />
risultati ottenuti nelle vendite per “spuntare” prezzi migliori all’industria.<br />
Senza contare l’effetto calmiere sulle farmacie private, che già adesso<br />
è sotto gli occhi (e a vantaggio) di tutti. “Dopo la vendita del latte in<br />
polvere per i neonati – sottolinea Paolo Cattabiani, presidente dell’Accda<br />
– la cooperazione di consumatori si è impegnata in un’altra operazione a<br />
beneficio dei consumatori volta a garantire sicurezza, con la presenza del<br />
farmacista, e trasparenza, per ciò che riguarda il prezzo praticato”.<br />
9<br />
È partita la campagna informativa per<br />
sensibilizzare i consumatori al corretto<br />
uso del farmaco. Gli opuscoli monografici,<br />
realizzati con la consulenza di<br />
prestigiosi istituti di ricerca (Mario Negri<br />
di Milano, Dipartimento Università di<br />
Messina, Farmacie Comunali di Reggio<br />
Emilia) sono disponibili nel punto vendita
consumatori<br />
ottobre 2006 10<br />
in primo piano<br />
PROGETTinRETE<br />
Sono arrivate<br />
a Coop Estense<br />
58 proposte sul tema<br />
della integrazione<br />
sociale (oltre 700<br />
le associazioni e<br />
gli enti contattati).<br />
I Comitati direttivi<br />
dei Distretti sociali<br />
hanno quindi scelto<br />
8 progetti.<br />
Cominciamo<br />
a conoscerli<br />
Il 9 settembre sono scaduti i<br />
termini del concorso “ProgettinRete<br />
di Coop Estense”, bando<br />
che riguardava l’intero territorio<br />
di pertinenza della cooperativa,<br />
fatta eccezione per la Puglia Sud<br />
che ha già individuato il progetto<br />
di interesse locale da sostenere<br />
nelle provincie di Lecce e Taranto:<br />
si tratta di “Regaliamoci una rosa”<br />
dell’Associazione salentina Angela<br />
Serra, campagna di sottoscrizione<br />
a favore della rete oncologica di<br />
servizi di prevenzione, diagnosi e<br />
cura nell’area jonico-salentina.<br />
Il bando si rivolgeva ad associazioni<br />
di volontariato e di promozione<br />
sociale, alle quali si chiedeva<br />
di formulare proposte capaci di<br />
realizzare, nei territori di ciascun<br />
Distretto, progetti che avessero<br />
come obiettivo l’integrazione tra<br />
popolazione locale e popolazione<br />
immigrata, nella convinzione che<br />
promuovere il confronto e la conoscenza<br />
di modelli culturali, familiari,<br />
sociali, religiosi, che compongono<br />
la società multietnica di<br />
oggi rappresenti il presupposto<br />
per lo sviluppo di una cultura di<br />
scambio, accettazione e rispetto<br />
dell’altro, alla base di ogni civile<br />
convivenza, cultura indispensabile<br />
alla crescita e allo sviluppo di un<br />
paese moderno.<br />
Oltre ad essere promosso presso gli<br />
Urp comunali e provinciali, presso<br />
le principali strutture di coordinamento<br />
del volontariato, oltre 700<br />
enti e associazioni hanno ricevuto<br />
direttamente l’invito a partecipare<br />
al bando. In settembre i Comitati<br />
direttivi dei Distretti sociali hanno<br />
analizzato i 58 progetti pervenuti<br />
– spesso proposti non da una, ma<br />
da una serie di associazioni – per<br />
individuare quelli che meglio rispondevano<br />
agli obiettivi del ban-<br />
do. Con questi criteri di fondo si<br />
è proceduto all’individuazione dei<br />
progetti che nei prossimi giorni<br />
verranno formalizzati insieme alle<br />
associazioni proponenti e presentati<br />
ai soci della cooperativa perché<br />
nei prossimi mesi possano conoscerli<br />
e contribuire a sostenerli.<br />
Lo scopo è quello di proporre ai<br />
soci, all’interno del Catalogo “Più<br />
valore al socio”, la possibilità di<br />
destinare i propri punti a 8 progetti<br />
(uno per Distretto sociale) che<br />
avranno lo scopo comune di sostenere<br />
iniziative che favoriscano<br />
la conoscenza della cultura delle<br />
popolazioni immigrate (e viceversa).<br />
La formula è quella già adottata<br />
nella precedente edizione: 500<br />
punti consentiranno di destinare<br />
13 euro al progetto scelto, e cioè<br />
più del doppio del valore abituale<br />
del punto, perché una parte sarà<br />
a carico del socio e un’altra messa<br />
direttamente a disposizione dalla<br />
cooperativa. Con questo numero<br />
di <strong>Consumatori</strong> iniziamo a presentare<br />
ai soci i progetti che sono stati<br />
scelti dai Comitati direttivi dei<br />
Distretti sociali. Per dare il necessario<br />
spazio ad ognuno, ci riserviamo<br />
di pubblicare il seguito sul<br />
numero di novembre della nostra<br />
rivista. n n n
Il Distretto di Ferrara:<br />
la strada come luogo d’incontro<br />
Una ventina dei progetti pervenuti<br />
proponevano interventi<br />
sul territorio ferrarese: di questi<br />
14 riguardavano la città di Ferrara e<br />
Bondeno. La scelta ha premiato la proposta<br />
della cooperativa “Il germoglio”<br />
presentata insieme a una ricca rete di<br />
associazioni e centri di promozione<br />
sociale: Le nuvole, Il quadrifoglio, il<br />
Teatro Nucleo, la parrocchia di S. Giovanni<br />
di Pontelagoscuro, I cittadini<br />
per la scuola, la Lipu sezione di Ferrara,<br />
l’Associazione “Di tutti i colori”,<br />
rispondendo pienamente alla sollecitazione<br />
al lavoro di rete che vede il<br />
coinvolgimento dei diversi partner alla<br />
base della buona riuscita del progetto.<br />
“Sulle strade dell’incontro” è il titolo<br />
provvisorio del progetto, che richiama<br />
proprio l’ambito di intervento delle<br />
azioni proposte: le strade. Le strade<br />
che uniscono i popoli, che offrono<br />
opportunità e occasioni di incontro.<br />
Il progetto si rivolge ai giovani, proponendosi<br />
l’obiettivo di aiutarli a crescere<br />
nella consapevolezza del bisogno di<br />
scambio, relazione, interdipendenza,<br />
Ottica e abbigliamento<br />
in primo piano<br />
Si aggiungono due “new entry” al già lungo<br />
elenco di negozi convenzionati con Coop<br />
Estense nei quali i soci di possono usufruire di<br />
sconti semplicemente esibendo la carta Socio-<br />
Coop o Cartafamiglia. Si tratta dei seguenti<br />
esercizi:<br />
OTTICA L’OCCHIALE S.N.C.<br />
via Panaro 70, Località Formica, 41056 Savignano<br />
S/P (Modena). Tel. 059.763886<br />
sviluppando il senso di appartenenza a<br />
una comunità, che può essere diversa<br />
da quella di origine. Nel “fare insieme”<br />
ci si conosce e ci si riconosce: quindi<br />
sono le occasioni di incontro che consentono<br />
alle diverse realtà che convivono<br />
nel territorio di sentirsi una<br />
comunità. Le occasioni di incontro<br />
previste dal progetto saranno molte e<br />
prenderanno spunto dalle risorse e dalla<br />
conoscenza del territorio. Il cibo, le<br />
arti, le tradizioni, la lingua, la scoperta<br />
del territorio saranno le “scuse” per<br />
condividere momenti di formazione,<br />
confronto, discussione, divertimento.<br />
Dai corsi di italiano per i ragazzi stranieri,<br />
a quelli di cucina etnica e di teatro,<br />
dalla gita in bicicletta come mezzo<br />
per scoprire la flora e la fauna del territorio,<br />
all’organizzazione delle feste di<br />
paese per ricreare l’appartenenza alla<br />
comunità e riscoprire saperi e sapori<br />
tradizionali.Le associazioni che partecipano<br />
al progetto saranno il principale<br />
volano per individuare l’utenza<br />
e i destinatari delle molte attività previste,<br />
che si realizzeranno a partire<br />
Convenzioni per i soci<br />
da gennaio<br />
2007, rivolte<br />
in particolare<br />
ai ragazzi<br />
tra i 14 e i 18<br />
anni che potranno<br />
avere<br />
un ruolo di<br />
“protagonisti”<br />
nell’organizzazione<br />
delle attività e nel<br />
coinvolgere a loro volta<br />
gli adulti, le famiglie, la comunità.<br />
Vista la capillarità de progetto, si<br />
prevede il coinvolgimento degli istituti<br />
scolastici e delle istituzioni locali.<br />
Molte anche le figure professionali<br />
chiamate a gestire i diversi momenti<br />
di attività, tra cui insegnanti e formatori,<br />
mediatori culturali, professionisti<br />
del teatro di strada, oltre ai tantissimi<br />
volontari appartenenti alle organizzazioni<br />
proponenti. n n n<br />
Nel prossimo numero presenteremo<br />
il progetto scelto dal Distretto<br />
Ferrara est<br />
Sconto del 15% a tutti i soci Coop Estense e<br />
componenti del nucleo familiare per l’acquisto di<br />
occhiali da vista e da sole dietro presentazione<br />
della carta Sociocoop e/o Cartafamiglia<br />
NEGOZIO BABY CENTER<br />
presso il centro Commerciale “I Tigli” di Argenta”<br />
Sconto del 15% su abbigliamento per bimbi da<br />
0 a 10 anni e sulle scarpe. I vantaggi riservati ai<br />
soci Coop non sono cumulabili con altre offerte<br />
e promozioni e non sono validi durante i periodi<br />
promozionali.
coop estense<br />
SKIPASS<br />
La montagna a 360°<br />
La più grande esposizione in Italia dedicata al turismo e agli sport invernali riapre<br />
i battenti a ModenaFiere dal 28 ottobre al 1° novembre: 20 mila mq di vacanze<br />
sulla neve, attrezzatura e abbigliamento per gli sport invernali; 5 giorni di eventi, conferenze stampa,<br />
appuntamenti professionali, spettacoli ed esibizioni. La XIII edizione del “Salone del Turismo e degli<br />
Sport Invernali” di Modena si preannuncia come l’appuntamento più importante per gli operatori<br />
del turismo invernale e gli appassionati della montagna e degli sport della neve. Tanti gli eventi in<br />
programma e per tutti i gusti: dalla premiazione delle medaglie olimpiche di Torino 2006 all’elezione<br />
di Miss SKIPASS. E poi le competizioni con i cani da slitta, le gare di bellezza per cani nordici, le<br />
prove di agility, una nuovissima area dedicata alla mountain bike. Anche nell’edizione 2006, continua<br />
a SKIPASS la grande festa dell’Italian Freestyle Meeting, l’appuntamento più atteso da giovani e<br />
giovanissimi. Per 5 giorni si succederanno demo, esibizioni e contest di snowboard, ski freestyle, bmx,<br />
motocross e skate. Nel villaggio freestyle, in cui come ogni anno sarà allestita la grande pista da snow<br />
alta oltre 20 metri e completamente innevata, si vivranno emozioni mozzafiato con i migliori atleti del<br />
panorama freestyle.<br />
DATE E ORARI: Sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre: ore 10,30 - 20<br />
Lunedì 30 ottobre: ore 15 - 23 (INGRESSO GRATUITO)<br />
Martedì 31 ottobre: ore 15 - 23 (INGRESSO GRATUITO)<br />
Mercoledì 1 novembre: ore 10,30 - 19<br />
BIGLIETTI: Intero: 11 euro<br />
Ridotto: 9 euro<br />
Ridotto soci Coop: 7 euro (sconto del 36,36%)<br />
biglietto valido anche per un accompagnatore<br />
Gratuito per bambini da 0 a 6 anni<br />
Informazioni e programma del salone: www.skipass.it<br />
FILO DIRETTO, LA TUA VOCE<br />
Da sempre Coop ha<br />
instaurato con i propri<br />
consumatori un rapporto<br />
basato sulla completa fiducia,<br />
chiarezza e collaborazione.<br />
A conferma di ciò uno degli<br />
strumenti più apprezzati è Filo<br />
Diretto, il servizio che dà voce<br />
ai vostri suggerimenti, alle<br />
vostre esigenze e, perché no,<br />
ai vostri reclami. Per<br />
comunicarli potete compilare<br />
le schede di Filo Diretto<br />
disponibili nei negozi.<br />
Oppure, se preferite,<br />
telefonare al numero verde<br />
800.850.000. Il servizio<br />
telefonico, unico per Emilia<br />
e Puglia, è attivo dal lunedì<br />
al sabato dalle 9 alle 19.<br />
NUMERO VERDE<br />
800.850.000
Protezione civile<br />
fa spesa alla Coop<br />
La Consulta<br />
provinciale del<br />
volontariato per la<br />
protezione civile di<br />
Modena si rifornirà<br />
nei punti vendita<br />
di Coop Estense.<br />
Che apriranno,<br />
per le emergenze,<br />
anche di notte<br />
di Marco Ungaro<br />
consumatori<br />
Cibi e bevande di pronto utilizzo che possono contribuire<br />
direttamente o indirettamente ad alleviare i<br />
disagi di molte vite umane in situazioni di emergenza.<br />
Coop Estense li fornirà a prezzi agevolati alla Consulta<br />
Provinciale del Volontariato di Protezione Civile della Provincia<br />
di Modena, sulla base di una convenzione siglata in<br />
queste settimane. Le 29 associazioni/gruppi che compongono<br />
la Consulta avranno inoltre la possibilità di rifornirsi dei<br />
prodotti alimentari ed extralimentari necessari in caso di<br />
emergenza o per le attività addestrative programmate, avvalendosi<br />
della capillarità sul territorio della rete di punti vendita<br />
di Coop Estense. E non solo. È che la cooperativa si è<br />
dichiarata disponibile a rispondere alle emergenze. Questo<br />
vuol dire che a qualsiasi ora, anche di notte, e in qualsiasi<br />
iper emiliano (sono 6) la protezione civile potrà chiamare<br />
un numero e ritirare la merce che serve. In questo modo<br />
anche per calamità che interessano altre provincie, la colonna<br />
dei soccorsi modenese potrà partire già autonoma e in<br />
700 volontari<br />
In una terra ricca di forme aggregative<br />
e fortemente votata<br />
alla solidarietà, la maggior parte<br />
delle associazioni che si occupano<br />
di protezione civile a Modena<br />
si sono riunite nella Consulta, alla<br />
quale oggi aderiscono 29 gruppi<br />
organizzati che mettono a disposizione<br />
circa 700 volontari per<br />
mansioni di protezione civile. La<br />
caratteristica di queste associazioni<br />
è quella di essere eteroge-<br />
grado di operare subito.“Per noi è molto importante essere<br />
riusciti ad attivare e sviluppare questa partnership – dice il<br />
presidente della Consulta Valter Sacchetto – una partnership<br />
che ci permette di risolvere le problematiche di approvvigionamento,<br />
in attesa dell’inaugurazione prevista nel<br />
marzo 2007 a Marzaglia, alle porte di Modena, del Centro<br />
Polifunzionale della Protezione Civile della Provincia di Modena,<br />
dove all’interno delle strutture potremo anche stoccare<br />
in celle frigorifere le derrate alimentari acquistate”. “Un<br />
accordo significativo anche per Coop Estense – spiega il direttore<br />
Soci Isa Sala – in quanto coerente con la nostra missione<br />
tesa a valorizzare le istanze del territorio; un accordo<br />
che rafforza ulteriormente i rapporti di collaborazione già<br />
molto intensi con il mondo del volontariato locale”. La Consulta<br />
del Volontariato di Protezione Civile è attiva su tutto il<br />
territorio modenese e collabora con i vari coordinamenti<br />
provinciali della regione: a fine settembre 350 volontari delle<br />
province di Modena, Ferrara e Bologna sono stati impegnati<br />
in un addestramento interprovinciale con campo base<br />
a San Giovanni in Persiceto. n n n<br />
Un esercito di pace: dallo tsunami agli incidenti ferroviari<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
Foto Roberto Ferrari<br />
nee (dal volontariato sanitario a<br />
quello specializzato in radiocomunicazioni,<br />
dalle associazioni<br />
di tutela e difesa del patrimonio<br />
naturale a quelle cinofile, d’arma<br />
o con finalità educative) ma di<br />
avere tutte un minimo comune<br />
denominatore: la tutela della<br />
popolazione e del territorio. Gli<br />
ambiti d’intervento riguardano il<br />
rischio idraulico, idrogeologico,<br />
industriale, sismico, gli incendi<br />
13<br />
boschivi, la ricerca di dispersi e<br />
l’emergenza neve, autostradale<br />
e ferroviaria. Lo scorso anno le<br />
emergenze sono state 21 di cui<br />
3 per neve, 2 per incidente ferroviario<br />
(tra cui quello di Crevalcore)<br />
3 per piene di fiumi, 2 per<br />
incendi boschivi, 3 per la ricerca<br />
di dispersi. I volontari hanno anche<br />
partecipato alle forze che si<br />
sono mobilitate per lo tsunami e<br />
per le esequie del Santo Padre.
coop estense<br />
Convenzione teatri<br />
TEATRO COMUNALE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Stagione 2006/2007<br />
PROSA - Teatro Fanin<br />
- Giovedì 16 novembre 2006 ore 21<br />
IL GRANDE CALDO con VITO, regia di Daniele Sala<br />
- Giovedì 11 gennaio 2007 ore 21<br />
CANZONI E RAGIONAMENTI con COCHI E RENATO di Cochi<br />
Ponzoni e Renato Pozzetto, musiche di Enzo Jannacci<br />
- Giovedì 8 febbraio 2007 ore 21 PRIMA PAGINA con GIAN-<br />
MARCO TOGNAZZI E BRUNO ARMANDO<br />
- Giovedì 22 febbraio 2007 ore 21 MISERABILI - IO E MARGARET<br />
THATCHER con MARCO PAOLINI E I MERCANTI DI LIQUORE<br />
- Giovedì 1 marzo 2007 ore 21 I 7 PECCATI CAPITALI con<br />
GIOBBE COVATTA e Stefano Sarcinelli<br />
- Giovedì 3 maggio 2007 ore 21 Anteprima esclusiva per Persiceto<br />
del nuovo spettacolo di ALESSANDRO BERGONZONI<br />
BIGLIETTI posto unico € 20<br />
ABBONAMENTI a 3 recite:<br />
intero € 55 ridotto soci Coop € 48<br />
ABBONAMENTI a 5 recite<br />
intero € 92 ridotto soci Coop € 80<br />
Per chi sottoscrive l’abbonamento a 5 recite, lo spettacolo<br />
di Vito del 6 novembre è gratuito.<br />
TEATRO COMUNALE DI CREVALCORE Stagione 2006/2007<br />
PROSA&MUSICA<br />
- Martedì 14 novembre ore 21 - Giga Srl presenta IL PADRE E LA<br />
MADRE DELLA SPOSA di Mario Scaletta Regia di Sergio Japino, e con<br />
Gianfranco D’Angelo e Sandra Milo<br />
- Martedì 5 dicembre ore 21 - Nuovo Teatro presenta MIRACOLI E<br />
CANZONI - TWO MEN SHOW di Giovanni Veronesi e Rocco Papaleo,<br />
con Alessandro Haber e Rocco Papaleo, regia di Giovanni Veronesi<br />
- Martedì 13 febbraio ore 21 - Teatro Ambra Jovinelli & Angeli Custodi<br />
Management presentano MIGLIORE di Mattia Torre, con Valerio<br />
TEATRO BIBIENA DI SANT’AGATA BOLOGNESE Stagione 2006/2007<br />
- GIANMARIA TESTA - DA QUESTA PARTE DEL MARE concerto<br />
In esclusiva per Bologna e Provincia.<br />
Sabato 11 e Domenica 12 Novembre<br />
- PETRA MAGONI & FERRUCCIO SPINETTI - MUSICA NUDA<br />
con PETRA MAGONI & FERRUCCIO SPINETTI<br />
Mercoledì 22 Novembre 2006<br />
- LICIA MAGLIETTA - VASTA E’ LA PRIGIONE<br />
di e con Licia Maglietta dal romanzo di Assia Djebar<br />
Martedì 12 dicembre 2006<br />
- CARLO LUCARELLI - PASOLINI UN MISTERO ITALIANO<br />
di e con Carlo Lucarelli Lunedì 5 Marzo 2007<br />
- ENRICO RAVA QUINTET<br />
Concerto Domenica 28 Gennaio 2007<br />
- RICHARD GALLIANO e MICHEL PORTAL DUO<br />
concerto Lunedì 5 Febbraio 2007<br />
- LA COMPAGNIA GENOVA 01<br />
di e con FAUSTO PARAVIDINO - Regia Davide Pavaridino<br />
Lunedì 19 febbraio 2007<br />
- ERRI DE LUCA GIANMARIA TESTA GABRIELE MIRABASSI<br />
CHISCIOTTE E GLI INVINCIBILI<br />
di Erri de Luca Lunedì 12 Marzo 2007<br />
- OFFICINA ZOE’ & BABA SISSOKO Sabato 24 Marzo 2007<br />
Nuovi abbonamenti: dal 21 ottobre.<br />
Info tel. 051.6812953; 800.06968; www.comunepersiceto.it<br />
STAGIONE DIALETTALE - Teatro Fanin<br />
- Giovedì 9 novembre 2006 ore 20.45 L’È ORA AD MURIR…<br />
SGAGET!!! tre atti comici di Andrea Bossoli<br />
- Giovedì 23 novembre 2006 ore 20.45 ACUA E CIACHER tre<br />
atti di Alfredo Testoni<br />
- Giovedì 7 dicembre 2006 ore 20.45 CAN E GAT tre atti comici<br />
di Pietro Tenan<br />
- Giovedì 18 gennaio 2007 ore 20.45 BÈIN MO DA BÒN?<br />
rivista in due tempi di Arrigo Lucchini e Luigi Miari<br />
- Giovedì 1 febbraio 2007 ore 20.45 UN AMAUR STRAM-<br />
PALÈ tre atti di Lorenzo Guernelli<br />
Giovedì 15 febbraio 2007 ore 20.45 CUSSA FARÈLL LÒ? tre<br />
atti di Alfredo Testoni<br />
BIGLIETTI intero € 10 ridotto soci Coop € 7,50<br />
ABBONAMENTI a 6 recite<br />
intero € 48 ridotto soci Coop € 40<br />
Informazioni e prevendite presso il Cine Teatro Fanin, tel.<br />
051.821388; piazza Garibaldi 3/c San Giovanni in Persiceto.<br />
www.cineteatrofanin.it.<br />
Mastandrea, regia di Mattia Torre<br />
- Venerdì 9 Marzo ore 21 - Just in Time Art Management presenta<br />
ROSSANA CASALE IN CONCERTO tour teatrale<br />
BIGLIETTI PROSA intero € 17 ridotto soci Coop € 15<br />
ABBONAMENTI PROSA intero € 60 ridotto soci Coop € 53<br />
Campagna Abbonamenti dal 7 al 28 Ottobre 2006.<br />
Dal 31 ottobre è possibile acquistare i biglietti su www.vivatiket.it, con<br />
diritto di prevendita. INFO: tel. 051.6803581; www.comunecrevalcore.bo.it;<br />
prosa@comunecrevalcore.bo.it<br />
SEGUIRÀ STAGIONE DIALETTALE<br />
SEGUIRÀ STAGIONE DIALETTALE<br />
TARIFFE BIGLIETTI<br />
Intero € 15 ridotto soci Coop Estense € 13<br />
VENDITA BIGLIETTI<br />
A partire dal 2 novembre sarà possibile acquistarli:<br />
- passando dalla biglietteria del Teatro - ufficio cultura (dal<br />
lunedì al venerdì 10-12.30, sabato per appuntamento; sera di<br />
spettacolo 19.30-20.45 - senza diritti di prevendita)<br />
- acquistando on-line - www.vivaticket.it con diritto prevendita € 2<br />
- rivolgendosi ai 300 punti vendita in Italia con diritto prevendita<br />
€ 2<br />
- prenotandosi al call center 899.666.805 (a pagamento) dal<br />
lunedì al venerdì ore 8-20 e il sabato ore 8-15<br />
TARIFFE ABBONAMENTI<br />
ABBONAMENTO A 4 SPETTACOLI (PROSA)<br />
Intero € 56 - Soci Coop € 48<br />
ABBONAMENTO A 5 SPETTACOLI (MUSICA)<br />
Intero € 70 - Soci Coop € 60<br />
ABBONAMENTO A 9 SPETTACOLI (PROSA + MUSICA)<br />
Intero € 116 - Soci Coop € 98<br />
NUOVI ABBONAMENTI: il 21 ottobre ore 10-13 e 15-18. Il<br />
24, 26 e 28 ottobre ore 9-12. Possibile concordare orari diversi.<br />
INFO: tel. 051.6818942; www.teatrobibiena.it; info@teatrobibiena.it
Sono 500 milioni<br />
circa i punti erogati<br />
ai soci nei primi<br />
5 mesi di raccolta.<br />
Alla maggioranza<br />
che non li ha ancora<br />
utilizzati un consiglio:<br />
evitate l’ingorgo<br />
natalizio<br />
Il socio<br />
ha molti punti in più<br />
di Marina Leonardi<br />
Ma che valore ha un socio<br />
Coop? Sicuramente parecchio<br />
se si considerano le<br />
tante attenzioni, iniziative e offerte<br />
che Coop Estense mette in atto instancabilmente<br />
da anni. Basta guardare<br />
il catalogo “Più valore al socio<br />
Coop” per farsene un’idea: oltre 30<br />
pagine di occasioni privilegiate di risparmio,<br />
sconti, regali, offerte. Il<br />
nuovo catalogo, unico per tutte le<br />
Coop sul territorio nazionale, offre<br />
davvero molte opportunità. L’hanno<br />
capito i tanti soci che hanno già impegnato<br />
parte o tutti i punti raccolti<br />
facendo la spesa nei punti vendita<br />
Coop o rivolgendosi ai partner della<br />
raccolta: l’agenzia di viaggi Robintur,<br />
la Pirelli, l’Agip.<br />
Dal 3 aprile, giorno di avvio, al 24<br />
settembre, i punti erogati da Coop<br />
Estense ammontano a 489.363.219,<br />
di cui ben 389.264.306 nei negozi<br />
emiliani. Da quando è partita la raccolta,<br />
il trend di vendita in particolare<br />
nei supermercati (dove il martedì<br />
i punti valgono doppio: 2 punti per<br />
ogni euro di spesa) è stato più che<br />
positivo. Del resto, come ci spiega<br />
Massimo Ferrari, responsabile Customer<br />
Care di Coop Estense, il socio<br />
che fa la spesa in un supermercato<br />
è un socio più “fedele” al proprio<br />
punto vendita di quello che frequenta<br />
gli ipermercati. I punti, come<br />
noto, possono essere utilizzati subito,<br />
nel momento in cui vengono fatti<br />
consumatori<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
gli acquisti: per ogni punto, in questo<br />
caso, viene scalato dal conto 1<br />
centesimo di euro. L’80% dei soci<br />
emiliani che ha già impegnato i punti<br />
accumulati ha scelto questa strada.<br />
Del rimanente 20%, il 15% ha<br />
optato per la ricarica Tim: ogni 1000<br />
punti (che varrebbero 10 euro) grazie<br />
all’accordo che Coop ha siglato<br />
con Tim, è possibile ottenere una ricarica<br />
di ben 20 euro. Una grande<br />
novità maturata negli ultimi mesi e<br />
che non troverete sul catalogo. Il 5%<br />
di punti rimasti è stato invece destinato<br />
a premi diversi (abbonamenti a<br />
riviste, biglietti d’ingresso a Mirabilandia,<br />
Aquafan e Oltremare) e alla<br />
solidarietà. Molti i progetti da sostenere,<br />
che vanno dall’aiuto alle popolazioni<br />
dello Sri Lanka colpite dal<br />
terribile tsunami ai progetti di Medici<br />
senza frontiere in Liberia, dal sostegno<br />
a distanza del Gvc in Centro<br />
America ai progetti della Caritas nel<br />
Terzo Mondo; oppure si possono devolvere<br />
i punti a favore del “progettinRete”<br />
approvato dal Distretto sociale<br />
di Coop Estense a cui ogni socio<br />
appartiene (vedi altro articolo della<br />
rivista). Se solo il 20% dei punti finora<br />
erogati da Coop Estense sono stati<br />
fruiti, questo è anche perché molti<br />
soci preferiscono accumularli per<br />
poter usufruire di sconti maggiori,<br />
in vista soprattutto del Natale. Una<br />
scelta che rischia di aumentare gli<br />
“ingorghi” di fine anno. n n n<br />
15<br />
Catalogo<br />
Convenienza<br />
dalle tante facce<br />
Tante le possibilità di “spesa” dei<br />
punti accumulati. Tra queste, è possibile<br />
devolverli in varie iniziative di<br />
solidarietà: per lo Sri Lanka, a fianco<br />
dei bambini della Liberia, per il sostegno<br />
a distanza in Centro America,<br />
Mozambico, Asia o America Latina,<br />
per lo sviluppo del Madagascar, per<br />
la ricerca sul cancro o un progetto<br />
sul proprio territorio. O ancora utilizzare<br />
i punti per avere servizi, abbonamenti,<br />
ingressi scontati. E non<br />
dimentichiamo le grandi opportunità<br />
di sconto che ormai tutti abbiamo<br />
imparato a conoscere: se nell’arco<br />
di due mesi l’importo della spesa<br />
raggiunge i 500 euro o se vengono<br />
effettuate almeno 12 spese, si ha diritto<br />
a uno sconto del 10% su tutto<br />
l’assortimento, anche sui prodotti in<br />
promozione e in offerta per i soci. E<br />
negli iper, sempre con le stesse regole,<br />
è possibile ottenere un ulteriore<br />
sconto del 25% (fino ad un massimo<br />
di spesa di 1500 euro), su un prodotto<br />
non alimentare a scelta. Lo sconto<br />
del 10% ricorre ogni due mesi – a ottobre<br />
e a dicembre i prossimi – mentre<br />
quello del 25% ogni ogni 4, ed è<br />
in corso fino a metà ottobre.
Sono 500 milioni<br />
circa i punti erogati<br />
ai soci nei primi<br />
5 mesi di raccolta.<br />
Alla maggioranza<br />
che non li ha ancora<br />
utilizzati un consiglio:<br />
evitate l’ingorgo<br />
natalizio<br />
Il socio<br />
ha molti punti in più<br />
di Marina Leonardi<br />
Ma che valore ha un socio<br />
Coop? Sicuramente parecchio<br />
se si considerano le<br />
tante attenzioni, iniziative e offerte<br />
che Coop Estense mette in atto instancabilmente<br />
da anni. Basta guardare<br />
il catalogo “Più valore al socio<br />
Coop” per farsene un’idea: oltre 30<br />
pagine di occasioni privilegiate di risparmio,<br />
sconti, regali, offerte. Il<br />
nuovo catalogo, unico per tutte le<br />
Coop sul territorio nazionale, offre<br />
davvero molte opportunità. L’hanno<br />
capito i tanti soci che hanno già impegnato<br />
parte o tutti i punti raccolti<br />
facendo la spesa nei punti vendita<br />
Coop o rivolgendosi ai partner della<br />
raccolta: l’agenzia di viaggi Robintur,<br />
la Pirelli, l’Agip.<br />
Dal 3 aprile, giorno di avvio, al 24<br />
settembre, i punti erogati da Coop<br />
Estense ammontano a 489.363.219,<br />
di cui ben 389.264.306 nei negozi<br />
emiliani. Da quando è partita la raccolta,<br />
il trend di vendita in particolare<br />
nei supermercati (dove il martedì<br />
i punti valgono doppio: 2 punti per<br />
ogni euro di spesa) è stato più che<br />
positivo. Del resto, come ci spiega<br />
Massimo Ferrari, responsabile Customer<br />
Care di Coop Estense, il socio<br />
che fa la spesa in un supermercato<br />
è un socio più “fedele” al proprio<br />
punto vendita di quello che frequenta<br />
gli ipermercati. I punti, come<br />
noto, possono essere utilizzati subito,<br />
nel momento in cui vengono fatti<br />
consumatori<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
gli acquisti: per ogni punto, in questo<br />
caso, viene scalato dal conto 1<br />
centesimo di euro. L’80% dei soci<br />
emiliani che ha già impegnato i punti<br />
accumulati ha scelto questa strada.<br />
Del rimanente 20%, il 15% ha<br />
optato per la ricarica Tim: ogni 1000<br />
punti (che varrebbero 10 euro) grazie<br />
all’accordo che Coop ha siglato<br />
con Tim, è possibile ottenere una ricarica<br />
di ben 20 euro. Una grande<br />
novità maturata negli ultimi mesi e<br />
che non troverete sul catalogo. Il 5%<br />
di punti rimasti è stato invece destinato<br />
a premi diversi (abbonamenti a<br />
riviste, biglietti d’ingresso a Mirabilandia,<br />
Aquafan e Oltremare) e alla<br />
solidarietà. Molti i progetti da sostenere,<br />
che vanno dall’aiuto alle popolazioni<br />
dello Sri Lanka colpite dal<br />
terribile tsunami ai progetti di Medici<br />
senza frontiere in Liberia, dal sostegno<br />
a distanza del Gvc in Centro<br />
America ai progetti della Caritas nel<br />
Terzo Mondo; oppure si possono devolvere<br />
i punti a favore del “progettinRete”<br />
approvato dal Distretto sociale<br />
di Coop Estense a cui ogni socio<br />
appartiene (vedi altro articolo della<br />
rivista). Se solo il 20% dei punti finora<br />
erogati da Coop Estense sono stati<br />
fruiti, questo è anche perché molti<br />
soci preferiscono accumularli per<br />
poter usufruire di sconti maggiori,<br />
in vista soprattutto del Natale. Una<br />
scelta che rischia di aumentare gli<br />
“ingorghi” di fine anno. n n n<br />
15<br />
Catalogo<br />
Convenienza<br />
dalle tante facce<br />
Tante le possibilità di “spesa” dei<br />
punti accumulati. Tra queste, è possibile<br />
devolverli in varie iniziative di<br />
solidarietà: per lo Sri Lanka, a fianco<br />
dei bambini della Liberia, per il sostegno<br />
a distanza in Centro America,<br />
Mozambico, Asia o America Latina,<br />
per lo sviluppo del Madagascar, per<br />
la ricerca sul cancro o un progetto<br />
sul proprio territorio. O ancora utilizzare<br />
i punti per avere servizi, abbonamenti,<br />
ingressi scontati. E non<br />
dimentichiamo le grandi opportunità<br />
di sconto che ormai tutti abbiamo<br />
imparato a conoscere: se nell’arco<br />
di due mesi l’importo della spesa<br />
raggiunge i 500 euro o se vengono<br />
effettuate almeno 12 spese, si ha diritto<br />
a uno sconto del 10% su tutto<br />
l’assortimento, anche sui prodotti in<br />
promozione e in offerta per i soci. E<br />
negli iper, sempre con le stesse regole,<br />
è possibile ottenere un ulteriore<br />
sconto del 25% (fino ad un massimo<br />
di spesa di 1500 euro), su un prodotto<br />
non alimentare a scelta. Lo sconto<br />
del 10% ricorre ogni due mesi – a ottobre<br />
e a dicembre i prossimi – mentre<br />
quello del 25% ogni ogni 4, ed è<br />
in corso fino a metà ottobre.
AUMENTA<br />
IL TASSO DI INTERESSE<br />
DEL PRESTITO SOCIALE<br />
Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ha deciso di aumentare il tasso<br />
di remunerazione del Prestito Sociale<br />
Con decorrenza 1° ottobre i nuovi tassi applicati agli scaglioni di deposito saranno i seguenti:<br />
per il deposito fino a 2.500 € 1,25% lordo (1,09375% netto)<br />
per la quota del deposito compresa tra 2.500,01 e 15.000 € 1,60% lordo (1,40% netto)<br />
per la quota del deposito superiore a 15.000 € 2,60% lordo (2,275% netto)<br />
L’aumento del tasso di interesse si aggiunge agli altri vantaggi che il socio COOP<br />
può avere utilizzando il Prestito Sociale e che riepiloghiamo:<br />
nessun costo o commissione, il conto di Prestito è completamente gratuito<br />
trasparenza e chiarezza delle registrazioni con decorrenza degli interessi coincidente<br />
con il giorno dell’operazione anche se si tratta di versamento di assegni<br />
possibilità di richiedere gratuitamente la COOPCARD, la carta di pagamento<br />
che permette di pagare la spesa alla Coop con un comodo addebito a fine mese<br />
tutti gli uffici collegati in circolarità con il vantaggio di compiere le operazioni nell’ufficio<br />
più comodo<br />
orari di apertura comodi, con servizio attivo anche il sabato<br />
ACCREDITO DEGLI INTERESSI<br />
Il 1° di novembre, è ormai conosciuto da tutti i soci prestatori quale data di accredito degli interessi<br />
del conto di prestito. Riteniamo utile richiamare alcuni dettagli delle operazioni di chiusura annuale.<br />
1 La<br />
2 Ai<br />
3 Come<br />
4 Nel<br />
registrazione degli interessi verrà eseguita automaticamente con valuta 1° novembre e verrà<br />
riportata sul libretto al momento della prima operazione, successiva a tale data. Sconsigliamo<br />
quindi di recarsi all’Ufficio Prestito nei primi giorni di novembre, se si devono solo registrare gli<br />
interessi.<br />
soci che, con l’accredito degli interessi, dovessero superare il limite massimo di deposito<br />
del conto pari a 30.000 euro, verrà stampato e consegnato direttamente un assegno presso<br />
gli Uffici Prestito.<br />
di consueto verrà spedito direttamente a casa dei soci prestatori l’estratto conto relativo<br />
al calcolo degli interessi e al dettaglio delle operazioni svolte nell’anno.<br />
periodo di accredito degli interessi potranno rendersi necessarie<br />
alcune interruzioni del servizio. Tali limitazioni verranno segnalate<br />
ai soci con opportune informazioni nei nostri punti vendita.
OCCHIO AL<br />
I consigli della<br />
Polizia di Ferrara<br />
che ha lanciato<br />
una campagna<br />
informativa<br />
per evitare agli<br />
anziani di cadere<br />
vittime di raggiri<br />
di Giovanna Pinna<br />
In provincia di Ferrara il 25% della<br />
popolazione è costituita da anziani<br />
e in Italia circa un quarto ha superato<br />
i 65 anni. Col crescere costante del<br />
numero di anziani nel nostro paese,<br />
anche il tema dell’insicurezza e della<br />
vulnerabilità di questa fascia sociale sta<br />
assumendo una dimensione sempre<br />
più drammatica. Terreno favorevole al<br />
proliferare di un problema ancora più<br />
grave: le truffe a domicilio. Imbrogli<br />
sofisticati messi a segno da falsi operai<br />
consumatori<br />
in primo piano<br />
Il neo questore Luigi Savina<br />
o dipendenti dell’Inps, finti venditori<br />
porta a porta o medici di inesistenti organizzazioni<br />
umanitarie che in questi<br />
anni hanno raggirato centinaia di anziani<br />
in tutta Italia.<br />
La Polizia di Stato già da tempo ha avviato<br />
una massiccia campagna di comunicazione<br />
sociale anche in tv per<br />
difendere gli anziani da criminali senza<br />
scrupoli che potrebbero facilmente ingannare<br />
anche le persone più attente.<br />
A Ferrara, realtà relativamente tranquilla,<br />
si pensa soprattutto a prevenire<br />
il fenomeno. Questo è l’intento del<br />
nuovo Questore Luigi Savina, che nel<br />
prendere servizio a metà settembre ha<br />
deciso di inaugurare la sua attività proprio<br />
con un’azione importante di informazione<br />
e difesa degli anziani dal titolo<br />
“Anziani: attenzione agli inganni! Ovvero<br />
come evitare le truffe domestiche<br />
con l’aiuto della Polizia di Stato”, in<br />
contemporanea alla campagna informativa<br />
in atto in ambito nazionale. “Le<br />
truffe ai danni degli anziani si presentano<br />
come un ‘reato strisciante’ che<br />
colpisce tutte le fasce sociali”, ci spiega<br />
Il neo questore Luigi Savina, 52 anni, nativo di<br />
Chieti, proviene dal precedente incarico alla Questura<br />
Terni e vanta un prestigioso curriculum. Laureato<br />
in Giurisprudenza e procuratore legale, si è<br />
specializzato nella Sicurezza all’Università Bocconi<br />
nel 2001. Il suo percorso professionale lo ha portato<br />
come dirigente della Squadra Mobile, alle Questure<br />
di Venezia (1981-1989), Palermo (1989-<br />
1991), Pescara (1991-1993), Roma al Servizio Centrale Operativo<br />
(1993-1994), e poi ancora Palermo (1994-1997), Napoli come dirigente<br />
del Centro Interprovinciale di Polizia Criminale Campania-<br />
Molise (1997-1998), Pescara come vicario della Questura (1998-<br />
1999). È stato capo contingente della Polizia di Stato italiana in<br />
Albania (dal febbraio all’ottobre del 2000), dirigente della Squadra<br />
mobile della Questura di Milano dal settembre 2000 e questore di<br />
Terni quattro anni più tardi, prima di diventare, lo scorso 15<br />
settembre,questore di Ferrara. Numerosi i riconoscimenti e le onorificenze<br />
ricevute, nonché le pubblicazioni tra cui “L’interrogatorio nei<br />
reati Violenti” in “CRIMINAL PROFILING”, ed. MC GRAW-HILL (Milano<br />
2002) e “How Far From <strong>Home</strong> Offenders Travel: An international<br />
comparison of crime trips in homicide, rape, burglary, and robbery<br />
cases” (2004).<br />
ottobre 2006<br />
18<br />
il nuovo Questore di Ferrara Luigi Savina.<br />
“Si tratta di truffatori che osservano<br />
gli anziani, che nella maggior parte<br />
dei casi vivono soli, presentandosi sotto<br />
varie vesti con metodologie ormai sofisticatissime<br />
per carpire denaro. Gli anziani<br />
vittime di questi raggiri spesso si<br />
vergognano di denunciare o non sono<br />
in grado di riconoscere le persone che<br />
li hanno raggirati. Perciò si è pensato<br />
di agire in forma preventiva con una<br />
campagna di informazione che ha richiesto<br />
la compilazione di un decalogo<br />
con 10 importanti consigli che devono<br />
diventare come i ‘dieci comandamenti’<br />
rivolti direttamente agli anziani, in<br />
modo che imparino a diventare diffidenti<br />
verso gli sconosciuti ma soprattutto<br />
sappiano che nessun ente di pubblica<br />
utilità invia i suoi funzionari a<br />
casa. Ma non basta, noi rivolgiamo un<br />
appello anche ai familiari, ai vicini di<br />
casa, ai conoscenti, agli esercenti, agli<br />
impiegati bancari ecc. perché si adoperino<br />
nel tutelare la sicurezza degli anziani<br />
con i quali vengono a contatto,<br />
proteggendoli, aiutandoli e non facendoli<br />
sentire soli”.<br />
I ‘dieci comandamenti’ sono stati stampati<br />
in un pieghevole facilmente leggibile<br />
che sarà distribuito in migliaia di<br />
copie, in collaborazione con Coop<br />
Estense, negli ipermercati e supermercati<br />
Coop e nelle circoscrizioni, nelle<br />
parrocchie e in tutti i luoghi frequentati.<br />
“Puntiamo molto sul passaparola –<br />
continua il Questore – vorremmo che<br />
la diffusione fosse capillare e che tutti<br />
avessero modo di leggere le informazioni<br />
e si interessassero di farle conoscere<br />
agli anziani. Tutti abbiamo il dovere<br />
sociale di difenderli”. La Polizia di<br />
Stato già da qualche anno adotta una<br />
nuova impostazione strategica definita<br />
“polizia di prossimità”, dove la prossimità<br />
è la “vicinanza” ai cittadini e alle<br />
loro esigenze di cui l’aspetto più evidente<br />
è rappresentato dal poliziotto di<br />
quartiere, o dalle figure di agenti che<br />
vanno a parlare di legalità all’interno<br />
delle scuole, ecc. In questa nuova filosofia,<br />
agli anziani è stato dedicato uno<br />
spazio speciale. n n n
ubricag in primo piano<br />
LA TRUFFA<br />
CONSIGLI PER GLI ANZIANI<br />
1 Non aprite la porta di casa<br />
a sconosciuti, anche se vestono<br />
un’uniforme o dichiarano di essere<br />
dipendenti di aziende di pubblica<br />
utilità.<br />
2 Verificate sempre con una<br />
telefonata da quale servizio<br />
sono stati mandati gli operai<br />
che bussano alla Vostra porta e<br />
per quali motivi. Se non ricevete<br />
rassicurazioni non aprite per nessun<br />
motivo.<br />
3 Ricordate che nessun Ente<br />
manda personale a casa per il<br />
pagamento delle bollette, per<br />
rimborsi o per sostituire banconote<br />
false date erroneamente.<br />
4 Non fermatevi mai per strada<br />
per dare ascolto a chi Vi offre<br />
facili guadagni o a chi Vi chiede<br />
di poter controllare i Vostri<br />
soldi o il Vostro libretto della<br />
pensione anche se chi Vi ferma<br />
e Vi vuole parlare è una persona<br />
distinta e dai modi affabili.<br />
5 Quando fate operazioni di<br />
prelievo o versamento in banca<br />
o in un ufficio postale, possibilmente<br />
fatevi accompagnare,<br />
soprattutto nei giorni in cui<br />
vengono pagate le pensioni o in<br />
quelli di scadenze generalizzate.<br />
6 Se avete il dubbio di essere<br />
osservati fermatevi all’interno<br />
della banca o dell’ufficio postale<br />
e parlatene con gli impiegati o<br />
con chi effettua il servizio di vigilanza.<br />
Se questo dubbio vi assale<br />
per strada entrate in un negozio o<br />
cercate un poliziotto ovvero una<br />
compagnia sicura.<br />
7 Durante il tragitto di andata<br />
e ritorno dalla banca o dall’ufficio<br />
postale, con i soldi in tasca, non<br />
fermatevi con sconosciuti e non<br />
fatevi distrarre.<br />
8 Ricordatevi che nessun cassiere<br />
di banca o di ufficio postale<br />
vi insegue per strada per<br />
rilevare un errore nel conteggio<br />
del denaro che vi ha consegnato.<br />
ottobre 2006<br />
9 Quando utilizzate il bancomat<br />
usate prudenza: evitate di<br />
operare se vi sentite osservati.<br />
10 Per qualunque problema e<br />
per chiarirVi qualsiasi dubbio<br />
non esitate a chiamare il 113,<br />
saremo felici di aiutarvi!<br />
CONSIGLI PER GLI ALTRI<br />
...per i figli, nipoti<br />
e parenti stretti:<br />
1 Non lasciate soli i vostri anziani,<br />
anche se non abitate con loro<br />
fatevi sentire spesso e interessatevi<br />
ai loro problemi quotidiani.<br />
2 Ricordategli sempre di adottare<br />
tutte le cautele necessarie<br />
nei contatti con gli sconosciuti.<br />
Se hanno il minimo dubbio fategli<br />
capire che è importante chiedere<br />
aiuto a voi, ad un vicino di casa<br />
oppure contattare il 113.<br />
3 Ricordate che, anche se non<br />
ve lo chiedono, hanno bisogno<br />
di voi.<br />
...per i vicini di casa:<br />
1 Se nel vostro palazzo abitano<br />
anziani soli, scambiate ogni tanto<br />
19<br />
con loro quattro chiacchiere. La<br />
vostra cordialità li farà sentire<br />
meno soli.<br />
2<br />
Se alla loro porta bussano de-<br />
gli sconosciuti esortateli a contattarvi<br />
per chiarire ogni dubbio.<br />
La vostra presenza li renderà<br />
più sicuri.<br />
3 Segnalate al 113 ogni circostanza<br />
anomala o sospetta che<br />
coinvolga l’anziano vostro vicino<br />
di casa.<br />
...per gli impiegati di banca<br />
e di uffici postali:<br />
1 Quando allo sportello si presenta<br />
un anziano e fa richiesta<br />
spropositata di denaro contante,<br />
perdete un minuto a parlare<br />
con lui. Basta poco per evitare<br />
un dramma.<br />
2 Spiegategli<br />
che all’esterno<br />
di banche<br />
ed uffici postali<br />
nessun<br />
impiegato effettua<br />
controlli.<br />
3<br />
Per ogni minimo<br />
dubbio<br />
esortateli a<br />
contattarVi.
SEGNALI DI<br />
Alleanze<br />
Centrale Italiana<br />
cresce ancora<br />
Centrale Italiana, la centrale di marketing<br />
nata dall’allenza tra Coop, Despar,<br />
Sigma e Il Gigante, si è allargata<br />
ulteriormente con l’ingresso di Aspiag<br />
Service in Despar Servizi (che a sua<br />
volta fa già parte di Centrale italiana).<br />
Entra così in Centrale Italiana la rete<br />
Despar operante in Triveneto, con<br />
500 punti vendita e un fatturato di<br />
1,2 miliardi di euro. In tal modo Centrale<br />
Italiana si consolida come primo<br />
polo italiano di distributori, arrivando<br />
a un fatturato di 19,1 miliardi di euro<br />
(di cui 11,5 Coop), una quota di mercato<br />
del 24% e una rete di 5.700<br />
punti vendita.<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
L’economia italiana dà segni di<br />
una timida ripartenza. Ma il 58%<br />
delle famiglie dice ancora di avere<br />
problemi ad arrivare a fine mese.<br />
Ecco i dati del rapporto Ancc e le<br />
strategie Coop per continuare a<br />
tutelare il potere d’acquisto delle<br />
famiglie: con prezzi bassi ma anche<br />
contrastando privilegi e monopoli<br />
di Dario Guidi - Aldo Bassoni<br />
Dopo anni col segno meno,<br />
l’economia italiana dà segni<br />
di timida ripresa e di una fiducia<br />
che torna a fare capolino. A<br />
partire dalla Pasqua 2006 le vendite<br />
nella rete Coop a livello nazionale<br />
hanno segnato andamenti positivi<br />
(più 3,7% ad agosto), come da tempo<br />
non si vedeva. La previsione sui<br />
consumi, a livello dell’intero paese,<br />
nel 2006 prevede una crescita<br />
dell’1,3%, dopo il - 0,1% del 2005.<br />
Ma il quadro complessivo resta ancora<br />
complicato, perché, nonostante<br />
gli squarci di sereno, il 58% delle<br />
famiglie italiane dichiara di avere<br />
difficoltà economiche ad arrivare a<br />
fine mese. Un dato, questo 58%, che<br />
mette l’Italia ai primi posti (superata<br />
solo dal Portogallo e alla pari con<br />
la Grecia) nella poco simpatica graduatoria<br />
dei 25 paesi europei aderenti<br />
all’Unione che fotografa il disagio<br />
sul piano del far quadrare i<br />
conti.<br />
E proprio tra questi due estremi<br />
che si muove il rapporto su consumi<br />
e distribuzione, realizzato dall’ufficio<br />
studi di Ancc-Coop in collaborazione<br />
con l’istituto di ricerca<br />
Prometeia e presentato a Milano<br />
nei giorni scorsi. Un rapporto che,<br />
20<br />
come ha spiegato il vicepresidente<br />
di Ancc-Coop Enrico Migliavacca,<br />
conferma l’inesorabile e strutturale<br />
evoluzione dei consumi: perché se<br />
nel 1970 la voce alimentari e bevande<br />
valeva il 34% del totale, nel<br />
2004 il suo peso era sceso al 16%. Il<br />
tutto a vantaggio di ambiti e nuovi<br />
capitoli di spesa (pensiamo solo negli<br />
anni più recenti al boom degli<br />
apparecchi elettronici di vario tipo,<br />
dai cellulari agli I-pod ai navigatori<br />
per auto) ma anche a vantaggio di<br />
servizi e bollette che si mangiano<br />
un pezzo sempre più importante<br />
dello stipendio degli italiani (senza<br />
avere una scelta alternativa). Non è<br />
un caso che nel primo semestre<br />
2006 i prezzi dei combustibili da<br />
riscaldamento siano cresciuti del<br />
10,6%, i carburanti da autotrazione<br />
del 10% la raccolta rifiuti ed i servizi<br />
sanitari del 5,3%, mentre i generi<br />
alimentari segnano un modesto<br />
+ 1% con capitoli come la frutta<br />
che viaggiano addirittura in negativo,<br />
con un - 5,1%.<br />
Il rapporto Coop sviluppa poi un<br />
raffronto tra Italia e resto d’Europa.<br />
Un raffronto che illustra i tanti<br />
oneri che ci portiamo dietro e che<br />
pesano su famiglie e imprese. Tra<br />
2000 e 2004, nel capitolo spese per<br />
l’abitazione, elettricità, gas e altri<br />
continua a pagina 22 >
consumatori<br />
RIPRESA<br />
In casa Coop, dal 2001 ad oggi,<br />
un risparmio di oltre il 9%<br />
Anche nel 2006 un dato dello 0,4% sotto a quello Istat<br />
Anche il 2006 continua a segnare<br />
una divaricazione tra la dinamica<br />
dei prezzi nei mercati legati agli<br />
energetici e ai servizi/tariffe e l’inflazione<br />
nel settore alimentare,<br />
dove l’aumento dei prezzi risulta<br />
fortemente contenuto. Come si<br />
può vedere nella tabella nella pagina<br />
successiva, solo per la casa,<br />
l’acqua, l’elettricità e i carburanti,<br />
i consumatori hanno speso il<br />
5,9% in più con un’incidenza sul<br />
volume complessivo dei consumi<br />
che continua ad aumentare ed<br />
ha raggiunto il 9,5%.<br />
Alimentari: prezzi contenuti<br />
nel primo semestre 2006<br />
Nei primi otto mesi del 2006,<br />
dopo un anno di prezzi fermi o<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
in riduzione, è restata molto contenuta<br />
la dinamica dei prezzi alla<br />
vendita dei prodotti industriali,<br />
nonostante le forti richieste di<br />
aumenti di prezzi dei listini da<br />
parte dell’industria.<br />
Gli incrementi hanno riguardato<br />
settori colpiti da eventi “traumatici”:<br />
ci riferiamo soprattutto alle<br />
preoccupazioni connesse all’influenza<br />
aviaria che hanno spostato<br />
significativamente i consumi<br />
dalle carni bianche alle carni<br />
rosse.<br />
I prezzi in coop: + 0,2%<br />
negli ultimi 12 mesi<br />
Coop continua a contenere i<br />
prezzi al di sotto delle dinamiche<br />
di mercato. Negli ultimi dodici<br />
21<br />
mesi l’inflazione alimentare Coop<br />
è stata pressoché nulla (+0,2 %)<br />
rispetto a quella Istat (+0,8 %).<br />
Nell’arco di tempo compreso tra<br />
inizio anno e luglio 2006 l’inflazione<br />
Coop è rimasta contenuta<br />
entro lo 0,7% contro il +1,1%<br />
Istat.<br />
Negli ultimi sei anni Coop ha<br />
garantito un forte contenimento<br />
della propria dinamica inflattiva<br />
rispetto alla dinamica nazionale<br />
Istat: la forbice - nel<br />
periodo 2001/2006 - si è progressivamente<br />
ampliata, garantendo<br />
più di 9 punti a favore<br />
del cliente Coop: cosi, ad inizio<br />
2006 il livello dei prezzi in Coop<br />
si è riportato praticamente pari<br />
ai prezzi del 2002.
Variazione prezzi ultimi 12 mesi<br />
consumatori<br />
INCIDENZA* ISTAT COOP<br />
Alimentare 15,4% + 0,8% + 0,2%<br />
Abitazione, acqua<br />
elettricità,<br />
combustibili<br />
9,5% + 5,9%<br />
Trasporti 13,8% + 4,0%<br />
* La voce Incidenza esprime il peso delle singole voci sul totale dei consumi<br />
Inflazione nel settore alimentare negli ultimi 6 anni<br />
ISTAT COOP DELTA*<br />
2001 + 4,1% + 2,8% 1,3%<br />
2002 + 3,6% + 2,3% 1,3%<br />
2003 + 3,1% + 0,9% 2,2%<br />
2004 + 2,2% - 0,5% 2,7%<br />
2005 + 0,0% - 1,2% 1,2%<br />
Gen-Lug 2006 + 1,1% + 0,7% 0,4%<br />
* La voce Delta esprime il vantaggio per i clienti Coop che in cinque anni risulta<br />
superiore al nove per cento<br />
Fonte: Elaborazioni Coop Italia su Dati Istati<br />
ottobre 2006<br />
in primo piano<br />
22<br />
la vignetta di ellekappa<br />
combustibili, l’aumento dei prezzi,<br />
segna uno svantaggio per l’Italia,<br />
rispetto al resto dell’area euro,<br />
dell’8,6%. Prendendo solo 5 paesi<br />
(Germania, Italia, Spagna, Francia<br />
e Regno Unito), si scopre che fatto<br />
100 il prezzo medio, noi paghiamo<br />
l’energia elettrica 134,9, la benzina<br />
108,5 e il gasolio 108 (solo nel<br />
gas siamo più convenienti arrivando<br />
a quota 98).<br />
Dal canto suo Coop, di fronte a<br />
questo scenario ha evidenziato due<br />
filoni su cui intende operare in parallelo.<br />
In primo piano c’è quello<br />
della convenienza, sempre abbinata<br />
alla qualità e alla sicurezza dei prodotti.<br />
Del resto se il 58% delle famiglie<br />
si sente in difficoltà economiche<br />
è chiaro che il tema prezzi<br />
resta di assoluta attualità. E Coop<br />
ne è ben consapevole. Infatti, nel<br />
2005 contro un’inflazione Istat<br />
dell’1,2% in campo alimentare, il<br />
dato Coop è stato dello 0%. Cioè<br />
prezzi fermi. Nei primi sei mesi del<br />
2006, a fronte di una inflazione<br />
Istat dell’1,1%, Coop ha registrato<br />
un + 0,7%, con un differenziale positivo<br />
dello 0,4%. “I nostri risultati<br />
– spiega il presidente di Coop Italia<br />
Vincenzo Tassinari – sono frutto di
un lavoro di lunga lena che abbiamo<br />
svolto. Stiamo innovando la<br />
rete di vendita, abbiamo lanciato<br />
iniziative di fidelizzazione rivolte<br />
ai soci e stiamo promuovendo l’idea<br />
di una convenienza sicura tutti i<br />
giorni attraverso il “carrello della<br />
spesa”. Ma soprattutto quello che<br />
noi vogliamo esprimere è un concetto<br />
di convenienza strutturale,<br />
non legata a singoli episodi. I dati<br />
sull’arco di più anni sono lì a dimostrare<br />
che in 5 anni chi ha fatto la<br />
spesa da noi ha risparmiato oltre il<br />
9%. Credo che più che la gara sui<br />
singoli prezzi e sulle rilevazioni<br />
spot, sulla quale comunque non ci<br />
tiriamo indietro, sia questa del lungo<br />
periodo la risposta che più conta<br />
per il consumatore”.<br />
Il secondo filone su cui Coop intende<br />
continuare a lavorare parte dall’assunto<br />
che, come spiega il presidente<br />
di Ancc-Coop Aldo Soldi,<br />
“Coop non è solo una catena leader<br />
nel mondo della distribuzione, ma<br />
è anche una associazione di consumatori.<br />
Per questo, se è vero che i<br />
consumi cambiano, come mostra<br />
la nostra indagine, è anche vero<br />
che troppa parte del reddito è prigioniera<br />
di monopoli e di corporazioni,<br />
di consumi obbligatori su cui<br />
il cittadino è solo costretto a subire”.<br />
Da qui la scelta di affiancare,<br />
all’attività caratteristica nei punti<br />
vendita e al lavoro sulla convenienza,<br />
“l’impegno forte per favorire<br />
scelte politiche che diano più libertà<br />
di scelta al consumatore e liberino<br />
parte del reddito da quei vincoli<br />
di cui abbiamo parlato”. È esattamente<br />
da qui che è partita la scelta<br />
Coop di promuovere la campagna<br />
sui farmaci (con 800 mila firme<br />
raccolte) che ha portato, grazie anche<br />
alla disponibilità mostrata dal<br />
governo, ad avviare, con grande<br />
successo, le vendita dei farmaci da<br />
banco e senza ricetta nei supermercati.<br />
“Anche in altri settori si possono<br />
avviare processi del tutto simili a<br />
quello dei farmaci. E se si può noi<br />
diciamo che si deve farlo – prosegue<br />
Soldi -. Penso al settore dei<br />
carburanti, a quello della telefonia,<br />
a quello dell’energia. L’obiettivo<br />
che ci diamo è di far entrare in<br />
campo il consumatore come utente<br />
organizzato, attraverso Coop, con<br />
consorzi di acquisto e con accordi<br />
che consentano di ottenere condizioni<br />
più vantaggiose”. n n n<br />
consumatori<br />
ottobre 2006<br />
un pianeta da difendere<br />
di Mario Tozzi<br />
primo ricercatore Cnr - Igag<br />
e conduttore televisivo<br />
L’uomo è cacciatore?<br />
La riapertura della stagione venatoria in Italia porta molti incidenti e<br />
aspre polemiche. A ragione, molti non riescono a comprendere quale<br />
sia, oggi, il vero motivo che spinge a quello che una volta veniva<br />
considerato impropriamente uno sport. I cacciatori raccontano di<br />
lunghe passeggiate all’alba, dell’immersione nella natura, del rapporto<br />
con il cane, della ricerca degli animali. Tutte cose che potrebbero<br />
comunque essere fatte senza l’atto finale dell’uccisione della<br />
preda: perché, invece, nessuno vi rinuncia? Levategli tutto, al cacciatore,<br />
ma non il fucile: perché non usa una macchina fotografica per<br />
rendere solo metaforico il momento della cattura?<br />
La ragione è molto semplice - e solo i cacciatori meno ipocriti riescono<br />
a sostenerla come “una contraddizione” -, che ammazzare un<br />
altro essere vivente è il vero scopo dell’attività venatoria: a chi caccia<br />
piace uccidere, altro che passeggiate nei boschi e conservazione della<br />
natura. Così una stragrande minoranza di italiani (meno di<br />
800.000, cioè poco più dell’1% della popolazione), organizzati in<br />
una potente lobby trasversale, riesce a condizionare la chiara volontà<br />
di tutti gli altri decisamente contrari alla caccia (come dimostrano i<br />
dati dei votanti ai due referendum). Così in Italia si uccidono circa<br />
100 milioni di animali all’anno, spesso contrariamente a quanto prescritto<br />
dalle leggi europee o in deroga perenne anche alla legge italiana<br />
(aperture anticipate, specie non cacciabili inserite nei carnieri,<br />
magari anche nelle aree protette). Per non parlare del bracconaggio<br />
(quasi sempre un bracconiere è un cacciatore) o del ruolo assegnato<br />
da alcune regioni ai cacciatori come regolatori della pressione demografica<br />
di caprioli o cinghiali: come se la colpa della loro espansione<br />
non fosse, in ultima analisi, degli stessi cacciatori che, negli anni, li<br />
hanno introdotti e ne hanno sterminato i naturali predatori.<br />
Per giustificare la carneficina spesso si sente dire che l’uomo nasce<br />
cacciatore e, dunque, che si tratti di attività perfettamente naturale.<br />
Ma non è così. La caccia è una strategia di sopravvivenza molto<br />
recente in termini evolutivi, che risale a meno di 300.000 anni fa:<br />
prima di allora Homo mangiava quello che raccoglieva e solo occasionalmente<br />
predava animali già morti per succhiarne magari il midollo<br />
dalle ossa, dopo averli contesi a iene e avvoltoi. La caccia<br />
degli uomini non è un fenomeno naturale in senso stretto, ma è<br />
stata ritenuta tale grazie a un’errata interpretazione dei reperti fossili<br />
degli antenati di Homo sapiens.<br />
Il ritrovamento di ossa di ominidi insieme con quelle di altri animali<br />
(ungulati, primati e carnivori) aveva fatto concludere che l’uomo<br />
avesse predato sia gli erbivori che i carnivori, visto anche il ritrovamento<br />
di ossa fratturate e apparentemente lavorate. A lavorarle<br />
erano stati, invece, gli istrici, per ricostruire l’equilibrio del calcio<br />
del loro corpo come fanno da sempre. Scimmie, cervi e ominidi<br />
giocavano in realtà, costantemente, il ruolo della preda rispetto ai<br />
grandi felini: altro che uomo cacciatore, prede eravamo! Nessuna<br />
specie caccia - come fa oggi Homo sapiens, almeno in occidente -<br />
solo per il gusto di uccidere, ponendosi oggettivamente al di fuori<br />
della storia naturale e fornendo un triste spettacolo anche dal punto<br />
di vista culturale.<br />
23
AMBIENTE,<br />
I dati di un sondaggio<br />
esclusivo promosso da<br />
<strong>Consumatori</strong> tra 1505 soci<br />
Coop. La prima preoccupazione<br />
è quella per i temi ambientali.<br />
Il 48,3% dice di aver cambiato i<br />
propri stili di vita. Ma dall’indagine<br />
emerge che c’è ancora molto da<br />
fare, sul piano dell’informazione<br />
e delle indicazioni concrete<br />
per ogni famiglia<br />
di Dario Guidi<br />
consumatori<br />
in primo piano<br />
Preoccupati, molto preoccupati per i problemi ambientali<br />
e di inquinamento. Più che per la situazione<br />
economica o per il rischio di guerre, più che per<br />
l’ordine pubblico o i problemi di traffico. In assoluto<br />
l’ambiente è al primo posto (con un punteggio di 7,99 in<br />
una scala da 1 a 10) tra le tematiche che più inquietano<br />
circa il presente e il futuro. È questo il dato saliente che<br />
emerge dall’indagine che la società specializzata Archè<br />
ha svolto per conto del nostro mensile su un campione di<br />
1505 soci Coop di tutta Italia.<br />
L’ambiente, secondo il sondaggio, era la prima preoccupazione<br />
del nostro campione anche due anni fa (con un<br />
punteggio di 7,53) seguito dal timore di conflitti (allora<br />
l’11 settembre e la guerra in Irak erano più vicine). In<br />
due anni tutti gli indicatori segnano un aumento, segno<br />
che complessivamente le preoccupazioni sono cresciute,<br />
e più di tutte quelle per la situazione economica che<br />
compie, proporzionalmente, il balzo più evidente (da<br />
Il commento<br />
Quella che vi presentiamo in questo numero è la<br />
terza indagine che <strong>Consumatori</strong> ha realizzato su<br />
temi d’attualità, per conoscere opinioni e sensibilità<br />
dei soci Coop. Dopo il tema degli Ogm e quello<br />
del commercio equo e solidale, stavolta abbiamo<br />
scelto l’ambiente. Questione indubbiamente<br />
di grande rilievo, a cui abbiano già più volte prestato<br />
spazi e attenzione sul nostro mensile, perchè<br />
rientra a tutto tondo tra quegli ambiti in cui la<br />
sensibilità ed i valori propri del mondo Coop si<br />
manifestano.<br />
Come leggerete più in dettaglio nell’articolo, la<br />
scelta di fare questa indagine si mostra azzecca-<br />
ottobre 2006<br />
24<br />
6,87 a 7,38 cioè dal quinto al secondo posto). E vista la<br />
realtà e le vicende vissute dal nostro paese la cosa non<br />
desta sorpresa più di tanto.<br />
Ma il secondo elemento di riflessione che la nostra indagine<br />
ci consegna, è che alla forte preoccupazione per<br />
l’ambiente, non fa seguito una altrettanto chiara indicazione<br />
sul piano dei comportamenti concreti, delle azioni<br />
che singolarmente o come collettività abbiamo intrapreso<br />
o possiamo intraprendere per difendere davvero il nostro<br />
pianeta. Anzi, sembra emergere uno scarto, tra livello<br />
di timori e preoccupazioni, da un lato, e capacità di<br />
sapere cosa davvero e in concreto si può fare per migliorare<br />
le cose, dall’altro. Infatti alla domanda se la preoccupazione<br />
su questo versante ha prodotto modifiche nei<br />
comportamenti di vita il 48,3% dice sì. Qui è un po’ la<br />
storia del bicchiere mezzo pieno (a voler essere ottimisti)<br />
o, più probabilmente, mezzo vuoto. Perché alla preoccupazione<br />
non segue (più di tanto) l’azione.<br />
continua a pagina 26 ><br />
ta, non solo perchè consente di avere una fotografia<br />
aggiornata, ma anche perchè diventa uno<br />
strumento che consente di mettere a punto ed<br />
affinare ulteriormente l’intervento di Coop su<br />
questo versante, proprio partendo dall’opinione<br />
dei propri soci. Coop che in materia ambientale<br />
tante cose ha fatto e intende fare (come racconteremo<br />
più dettagliatamente nei prossimi numeri).<br />
Ma una esigenza che emerge, è quella di avere<br />
più informazioni, non solo in generale, ma su<br />
singoli aspetti e con consigli utili rispetto alla vita<br />
di tutti i giorni. È ciò che cercheremo di fare nei<br />
prossimi mesi. (d.g.)
in primo piano<br />
il primo problema<br />
Quale di questi problemi la preoccupa di più?<br />
7,53<br />
7,99<br />
Problemi ambientali<br />
e inquinamento<br />
7,05<br />
7,49<br />
Ordine pubbilco<br />
e microcriminalità<br />
ottobre 2006<br />
25<br />
7,28 7,38<br />
Rischio conflitti<br />
internazionali<br />
6,87<br />
7,38<br />
Situazione economica<br />
ed occupazionale<br />
6,91 7,27<br />
Problemi stradali<br />
parcheggi e traffico<br />
Due anni fa<br />
Oggi<br />
6,8<br />
7,01<br />
Qualità<br />
servizi sociali<br />
La preoccupazione per i problemi ambientali ha portato a modifiche<br />
nei suoi comportamenti di vita?<br />
Sì Sì<br />
Raccolta Faccio differenziata la raccolta<br />
differenziata dei rifiuti<br />
Uso meno Uso meno l’auto<br />
l’auto<br />
Precauzione Uso precauzioni<br />
per ridurre<br />
per il ridurre consumo il di consumo acqua<br />
di acqua<br />
No<br />
20 %<br />
48,3 %<br />
22,8 %<br />
34,5 %<br />
51,7 %
in primo piano<br />
La situazione ambientale secondo lei è...<br />
Nel mondo oggi<br />
consumatori<br />
Nel mondo 20 anni fa<br />
In Italia oggi<br />
In Italia 20 anni fa<br />
0 20 40 60 80 100<br />
Colpa forse anche di una informazione non sempre chiara<br />
e a volte contraddittoria (solo per il 44,6% le notizie in<br />
materia ambientale sono affidabili), ma anche di una inadeguata<br />
capacità dei soggetti preposti (istituzioni pubbliche<br />
e associazioni ambientaliste) di indicare con chiarezza<br />
cosa sia possibile, da parte dei singoli e delle famiglie,<br />
fare. Andando oltre il dovere civico della raccolta differenziata<br />
(l’azione più indicata, col 34,5%, come comportamento<br />
concreto a difesa dell’ambiente) e con strumenti<br />
più attendibili delle targhe alterne (che sono un<br />
palliativo inutile per il 52,3% del campione).<br />
La nostra indagine comunque conferma che la consapevolezza<br />
dei problemi c’è, ed è una buona base visto che<br />
lavoro da fare, per tutelare l’ambiente ce n’é tanto. Sia<br />
per quanto riguarda l’educazione e la conoscenza dei<br />
problemi, sia per quanto riguarda le opzioni concrete<br />
che ogni famiglia e cittadino ha a disposizione nella sua<br />
vita di tutti i giorni.<br />
PREOCCUPATI TANTO, MA POI CHE SI FA…<br />
Ma, esaurita la foto d’insieme, vediamo più nel dettaglio<br />
cosa emerge dalla nostra indagine. La domanda di<br />
partenza come detto era quella sul cosa preoccupi di<br />
più oggi (e cosa preoccupasse di più due anni fa). Dopo<br />
il tema ambiente (con 7,99), al secondo posto c’è l’ordine<br />
pubblico con 7,49, al terzo, alla pari, il rischio di<br />
guerre e la situazione economica (7,38), poi vengono i<br />
temi della viabilità (7,27) e quelli della qualità dei servi-<br />
Molto grave Problematica Non grave<br />
ottobre 2006<br />
26<br />
48,2 47,7 9,5<br />
8,6 37,2 54,2<br />
32,6 51,1 16,3<br />
5,8 33,8 60,4<br />
Rispetto all’ambiente, secondo lei la scienza e la tecnologia...<br />
62,2 %<br />
Daranno un aiuto importante,<br />
ma senza nuove politiche<br />
la situazione è destinata<br />
a peggiorare<br />
16,6 %<br />
Non servono a nulla. Continueremo<br />
ad inquinare sempre di più<br />
21,2 %<br />
Consentiranno di risolvere<br />
i problemi ambientali
56,6 %<br />
Attenersi ai principi di cautela,<br />
limitando se necessario<br />
industria ed economia<br />
56,7 %<br />
Rispecchiano adeguatamente<br />
la realtà ed i problemi<br />
ottobre 2006 27<br />
in primo piano<br />
zi sociali (7,01).<br />
Il nostro campione è anche convinto che la situazione<br />
ambientale nel mondo oggi sia molto grave (per il 42,8)<br />
e comunque problematica (per un altro 47,7%). Un po’<br />
meglio vanno le cose in Italia a proposito della quale il<br />
32,6% dice che la situazione è molto grave e un 51,1% la<br />
definisce problematica. E tutti (sia livello nazionale che<br />
mondiale) giudicano il quadro nettamente peggiorato<br />
rispetto a 20 anni fa.<br />
Abbiamo poi chiesto se le preoccupazioni in campo ambientale<br />
abbiano determinato modifiche nei comportamenti<br />
di vita. Se si indaga dentro al 48,3% che ha detto<br />
sì, si scopre l’azione concreta più praticata (col 34,5%)<br />
è la raccolta differenziata. Dato non altissimo, considerato<br />
che nella gran parte dei Comuni la raccolta differenziata<br />
non dovrebbe essere una scelta, ma semmai un<br />
obbligo (in alcune realtà con tanto di sanzioni per chi<br />
sgarra). C’è poi un 22,8% che, come azione concreta,<br />
sostiene di aver usato meno l’auto (e questo è un dato<br />
già più incoraggiante), seguito da un 20% tondo che<br />
dice di adottare precauzioni per ridurre il consumo di<br />
acqua. Assai più lontani (cioè sotto al 5% di scelte) opzioni<br />
come l’acquisto di veicoli non inquinanti, il prendere<br />
più mezzi pubblici, lo scegliere prodotti con imballi<br />
ridotti. Dunque le pratiche improntate a logiche<br />
ecosostenibili non abbondano.<br />
Del resto, al quesito se negli ultimi due anni si sia partecipato<br />
a iniziative o campagne a difesa dell’ambiente, ben<br />
continua a pagina 28><br />
42,2 %<br />
Nel dubbio non si può<br />
bloccare l’economia<br />
1,2 %<br />
Non sa<br />
22,8 %<br />
Sostengono solo chi non vuole<br />
opere utili davanti casa<br />
21,5 %<br />
Peccano di eccessivo<br />
pessimismo<br />
Blocchi al traffico<br />
Per il 52% sono inutili<br />
In assenza di<br />
una posizione<br />
unanime<br />
della scienza su<br />
determinati<br />
problemi<br />
ambientali<br />
è meglio...<br />
Quale opinione<br />
ha sulle<br />
posizioni<br />
espresse da<br />
gruppi e<br />
movimenti<br />
ambientalisti?<br />
Con l’arrivo dell’autunno ne risentiremo certamente<br />
parlare. Alludiamo ai provvedimenti<br />
di blocco e limitazione della circolazione che<br />
da anni ormai si ripetono nelle grandi città e<br />
aree urbane a fronte di dati sull’inquinamento<br />
atmosferico allarmanti, per i quali è anche<br />
sempre più vicina la prospettiva di sanzioni<br />
economiche da parte dell’Unione Europea per<br />
l’incapacità degli enti pubblici italiani di impedire<br />
il superamento del numero di sforamenti<br />
per la presenza di sostanze inquinanti.<br />
Ebbene, a proposito di blocchi, i nostri intervistati<br />
si sono dimostrati in prevalenza disillusi<br />
e consapevoli: il 52,3% dice infatti che i blocchi<br />
sono “palliativi inutili e che servono misure<br />
più drastiche”, contro un 24,6% che difende<br />
l’utilità della loro funzione educativa e un<br />
23,1% secondo il quale è invece “impensabile<br />
bloccare la circolazione mettendo in crisi<br />
l’economia e l’organizzazione delle famiglie”.
in primo piano<br />
I problemi ambientali più urgenti da affrontare sono...<br />
Provvedimenti di tutela ambientale che dovessero portare a modifiche<br />
nel nostro stile di vita (con divieti e limitazioni) secondo lei...<br />
Totale campione<br />
Inquinamento Inquinamento dell’aria aria<br />
Inquinamento Inquinamento dell’acqua acqua<br />
Distruzione Distruzione delle foreste<br />
Esaurimento Esaurimento delle falde acquifere<br />
Depauperamento del suolo<br />
Tutti gravi e e da da affrontare affontare subito<br />
Grandi città<br />
Altre località<br />
10,5 33,5 56<br />
14,8 35,8 49,4<br />
6,1 31,3 62,6<br />
l’81,5% dice no. E questo conferma ancora una volta lo<br />
scarto tra l’essere genericamente preoccupati per l’ecologia<br />
e il peso politico e pratico del movimento ambientalista<br />
e delle sue battaglie. Anche se è giusto ricordare che<br />
si viene da anni nei quali, con le scelte del governo Berlusconi,<br />
la sensibilità pubblica verso l’ecologia è stata sicuramente<br />
scarsa. E difatti l’80,9% del campione dice<br />
che le problematiche ambientali negli ultimi due anni<br />
sono state sottovalutate.<br />
INFORMATI E DIFFIDENTI<br />
Come in tante altre indagini fondamentale è capire da<br />
dove vengono le informazioni sul tema e come sono<br />
percepite. Il 57,2% del nostro campione di soci Coop<br />
dice di avere un livello di informazione adeguata, anche<br />
se solo il 44,6% ritiene “mediamente attendibili e affidabili<br />
le notizie che riceve”. La fonte più attendibile<br />
(seppur con un voto non particolarmente alto) sono le<br />
associazioni ambientaliste (col 6,87 in una scala da 1 a<br />
10), praticamente alla pari (6,86) con fonti scientifiche<br />
e universitarie. Buono il dato di Coop che è terza con il<br />
6,61 e precede i quotidiani (6,51), internet (6,26) e la tv<br />
(6,14). Ancor peggio le istituzioni locali (6,12), il governo<br />
nazionale (5,88) e le aziende produttrici (5,81). Una<br />
pagella che conferma come diffidenza ce ne sia tanta. E<br />
che conferma anche come gli stessi gruppi ambientalisti,<br />
possano e debbano fare ancora molto per veder crescere<br />
la propria credibilità. Perché se è vero che un<br />
ottobre 2006<br />
28<br />
2,2<br />
3,7<br />
54,2<br />
9,5<br />
34,8<br />
16,3<br />
0 20 40 60 80 100<br />
Peggiorano la qualità della vita Fastidio ma necessario Indicano un modo diverso per vivere<br />
11,4<br />
11,1<br />
35,7<br />
55,7% degli intervistati dice che le loro posizioni “rappresentano<br />
adeguatamente” i problemi, un 21,5% dice<br />
che peccano di eccessivo pessimismo e un altro 22,8%<br />
dice che finiscono col sostenere solo chi non vuole opere<br />
utili davanti a casa.<br />
Del resto i “poveri” utenti, travolti da una pioggia di “informazioni”<br />
cercano di mantenere un non sempre facile<br />
equilibrio nel giudizio. Così se sollecitati sul ruolo di<br />
Le aspettative verso Coop<br />
Ai nostri intervistati abbiamo chiesto anche cosa si<br />
aspettano Coop possa fare in campo ambientale.<br />
Al primo posto (51,4%) viene la richiesta di ridurre<br />
imballi e promuovere l’uso di materiali riciclati,<br />
seguita dall’incentivare la raccolta differenziata<br />
(47,4%). Più indietro (29,2%) il tema della riduzione<br />
dei consumi energetici delle strutture e delle<br />
attività. Forte, infine, la richiesta (sostenuta dal<br />
65,2%) di dare al consumatore maggiori informazioni<br />
sul tema dello smaltimento dei rifiuti, aggiungendo<br />
indicazioni più dettagliate sulle etichette.<br />
Su ciò che Coop ha fatto sin qui a difesa<br />
dell’ambiente e sui progetti futuri, pubblicheremo<br />
degli approfondimenti nei prossimi numeri.
consumatori<br />
Eolica<br />
Idrogeno<br />
Nucleare<br />
Un Un insieme di di queste<br />
Non sa, non risponde<br />
ottobre 2006 29<br />
in primo piano<br />
Quali sono le fonti energetiche alternative per il futuro?<br />
Solare<br />
53,5<br />
12,3<br />
11,1<br />
scienza tecnologia, solo il 21,% dice che queste consentiranno<br />
di risolvere i problemi ambientali. Se un 16,6%<br />
dice brutalmente che non risolveranno nulla, la grande<br />
maggioranza (62,2%) dice che forniranno certo un aiuto,<br />
ma senza il sostegno di scelte politiche e senza cambiare<br />
i comportamenti concreti le cose peggioreranno comunque.<br />
Partendo invece dalla ricorrente assenza di posizioni<br />
unanimi nella comunità scientifica su tanti temi, una<br />
15,4<br />
14,8<br />
30,5<br />
Le preoccupazioni ambientali incidono sui suoi acquisti?<br />
Acquisto prodotti con<br />
determinate caratteristiche<br />
Acquisto solo marchi<br />
di cui mi fido<br />
Acquisto Acquisto prodotti prodotti ricavati<br />
da materiali riciclati<br />
L’indagine<br />
Sì Si 56,9<br />
No<br />
L’indagine che vi presentiamo in queste pagine<br />
è stata realizzata dalla società Archè su incarico<br />
di Editrice <strong>Consumatori</strong>, in accordo con le<br />
norme Esomar. Le interviste di tipo telefonico<br />
sono state realizzate tra il 1 e il 30 giugno e<br />
hanno interessato un campione di 1505 soggetti,<br />
tutti soci Coop. I dati completi sono disponibili<br />
presso la sede dell’Istituto Archè a<br />
Milano in viale Certosa 27. Le interviste hanno<br />
riguardato 12 regioni: Emilia-Romagna, Marche,<br />
Abruzzo, Veneto, Puglia, Friuli Venezia<br />
Giulia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana,<br />
Umbria, Lazio e Campania.<br />
20<br />
25,8<br />
28,3<br />
43,1<br />
incoraggiante maggioranza del 56,6% dice che comunque<br />
occorre attenersi a principi di cautela e precauzione,<br />
limitando dunque se necessario industria ed economia;<br />
questo contro un 42,2% che ritiene, nel dubbio della<br />
scienza, non si possa bloccare l’economia.<br />
PER MIGLIORARE DA DOVE SI COMINCIA?<br />
Ma fotografata la preoccupazione per lo stato dell’ambiente<br />
da dove sarebbe opportuno partire per invertire la<br />
rotta? Qui c’è da dire che i nostri intervistati scelgono<br />
come prima preferenza (8,45 in una scala da 1 a 10) una<br />
strada che chiama in causa anche la responsabilità personale,<br />
assieme a quella dei governi e delle imprese. Occorre<br />
agire su tutti i livelli dunque. Ma quale è il problema<br />
più urgente da affrontare? Un 35,7% dice che i problemi<br />
sono tutti gravi alla pari, mentre un 34,8% dice che è<br />
l’inquinamento atmosferico la prima cosa cui mettere<br />
mano. Nettamente più indietro altre priorità come l’inquinamento<br />
delle acque (11,4%) e la distruzione delle<br />
foreste (11,1%). E’ invece l’energia solare (col 53,5%)<br />
quella che viene indicata come alternativa da perseguire<br />
rispetto al petrolio, superando l’eolico (scelto dal 30,5%),<br />
l’idrogeno (15,4%) e il nucleare (12,3%).<br />
Altra interessante valutazione emerge dalla domanda se<br />
eventuali provvedimenti di tutela dell’ambiente dovessero<br />
comportare qualche limitazione ai nostri stili di vita.<br />
Per il 56% questo potrebbe essere una occasione per riscoprire<br />
che si può vivere in un modo diverso e più diver-<br />
continua a pagina 31 >
consumatori<br />
ottobre 2006 31<br />
in primo piano<br />
A che condizioni lei sarebbe disposto ad acquistare prodotti<br />
che garantiscano una miglior tutela ambientale?<br />
26,2 %<br />
Solo se sono più cari<br />
degli altri max del 10%<br />
15,4 %<br />
Solo se sono più cari<br />
degli altri max del 20%<br />
22,8 %<br />
Solo allo stesso prezzo degli altri<br />
33,8 %<br />
Li acquisterei a prescindere<br />
dal prezzo<br />
1,8 % Non sa<br />
tente, mentre per un 33,5% si tratta di un necessario fastidio<br />
e solo per un 10,5% sarebbe un peggioramento<br />
tout court della qualità della vita. Qui è estremamente<br />
significativo notare come la valutazione sul quesito cambi<br />
tra chi vive nelle grandi città e che nelle altre località.<br />
Infatti nelle grandi città la quota di insofferenti (che<br />
teme in un peggioramento della qualità di vita) sale al<br />
14,8% contro il 6% del resto del campione, mentre chi ci<br />
vede una opportunità scende al 49% contro il 62,6%.<br />
DIFENDE L’AMBIENTE? LO COMPRO<br />
Ultimo capitolo della nostra indagine quello di verificare<br />
se e come le tematiche ambientali incidano sui comportamenti<br />
d’acquisto di prodotti. Intanto ben un 56,9% degli<br />
intervistati dice che il tema ambiente incide sulle scelte al<br />
momento della spesa. Ma come? Un 28,3% dice che si cautela<br />
acquistando solo prodotti con determinate caratteristiche<br />
(biologici, non Ogm, ecc.). C’è poi un 25,8% che<br />
“acquista solo marchi di cui si fida” e un 20% che cerca di<br />
scegliere prodotti ricavati da materiali riciclati.<br />
E se un prodotto, per garantire migliori tutele all’ambiente<br />
dovesse costare di più, cosa succederebbe? Un<br />
33,8% ci ha detto che comprerebbe un prodotto di questo<br />
tipo a prescindere dal prezzo. Un 26,8% lo acquisterebbe<br />
solo se costasse al massimo il 10% in più, mentre<br />
un 15,4% sarebbe disponibile solo se lo scarto fosse entro<br />
il 20%. Infine un 22,8% lo comprerebbe solo allo stesso<br />
prezzo degli altri.<br />
Dunque la nostra indagine offre davvero una molteplicità<br />
di spunti che confermano come la frontiera dell’ecologia<br />
e della tutela dell’ambiente sia fondamentale per il nostro<br />
futuro. E come di lavoro da fare ce ne sia davvero<br />
tanto, per fare in modo che questa semplice enunciazione<br />
diventi una realtà praticata quotidianamente. n n n
ubricag consumare informati<br />
IL PESO DA<br />
La campagna Coop<br />
Più informazione<br />
per migliorare<br />
lo stile di vita<br />
Proprio partendo dai dati contenuti<br />
anche nel nostro servizio, che parlano<br />
del sovrappeso e dell’obesità<br />
come di problemi sociali sempre più<br />
rilevanti, Coop ha deciso di dedicare<br />
a questi temi una campagna nazionale<br />
volta appunto a contrastare il<br />
diffondersi dell’obesità ed a favorire<br />
invece un corretto stile alimentare e<br />
una vita non sedentaria. Questi<br />
obiettivi saranno perseguiti attraverso<br />
una pluralità di iniziative e di strumenti,<br />
a cominciare da una migliore<br />
informazione, che per diversi mesi<br />
vedranno le strutture Coop mobilitate<br />
nei confronti dei soci e delle famiglie.<br />
Si tratta di una iniziativa che<br />
si muove in coerenza con la pluriennale<br />
attività che Coop svolge nel<br />
campo dell’educazione all’alimentazione<br />
e al consumo consapevoli. Le<br />
caratteristiche ed i contenuti della<br />
campagna Coop verranno presentati<br />
in un convegno in programma a<br />
Roma ai primi di novembre. Nei<br />
prossimi numeri della nostra rivista<br />
non mancheremo di raccontarvi nel<br />
dettaglio di cosa si tratta.<br />
ottobre 2006<br />
di Silvia Fabbri<br />
Tutti faremmo volentieri a<br />
meno del grasso che, negli<br />
anni, si è depositato sul nostro<br />
corpo. Forse lo chiamiamo “superfluo”<br />
proprio perché vorremmo liberarcene<br />
senza soffrire, senza accorgercene.<br />
Invece combattere con la grassezza,<br />
o peggio con l’obesità, è la battaglia<br />
quotidiana di migliaia di persone,<br />
che comprendono quanto l’essere<br />
sovrappeso peggiori la qualità della<br />
vita, tolga le forze, ci faccia invecchiare<br />
prima. “Provoca essenzialmente<br />
gravi disturbi cardiocircolatori<br />
e posturali”, spiega Amleto<br />
D’Amicis, ricercatore dell’Inran,<br />
Istituto nazionale per la ricerca alimentare<br />
e la nutrizione. Detto in<br />
altre parole cuore e circolazione<br />
sanguigna arrancano, e le ossa si<br />
danneggiano anzitempo a causa del<br />
peso in più che sono costrette a sorreggere.<br />
Bisogna dunque cercare di rimanere<br />
il più possibile nel nostro peso forma<br />
oppure cercare di recuperarlo.<br />
Per questo, bisogna capire se siamo<br />
davvero grassi o obesi. Il sistema migliore<br />
è calcolare l’Indice di massa<br />
corporea che si ottiene dividendo il<br />
proprio peso per la statura espressa<br />
in metri e ancora per la statura. Ad<br />
esempio, nel caso di una persona<br />
32<br />
che pesa 60 chili ed è alta 1,70 metri<br />
occorre fare 60 diviso 1,70 e ancora<br />
diviso 1,70.<br />
Se il risultato è un numero inferiore<br />
a 18,5 attenzione: siamo troppo magri.<br />
Tra 18 e 25 siamo in pieno normopeso,<br />
tra 25 e 29 è – ahinoi, sovrappeso<br />
– oltre i 30 siamo nel<br />
pericoloso territorio dell’obesità. “Ma<br />
non dobbiamo prendere queste tabelle<br />
per oro colato – esorta D’Amicis –<br />
anche perché bisogna considerare la<br />
propria struttura. Per fare un esempio:<br />
un corridore velocista, uno che<br />
corre i 100 metri, per intenderci, in<br />
base a questa tabella sarebbe obeso.<br />
Invece è solo molto muscoloso”. E<br />
allora? “Allora prendiamo il metro e<br />
misuriamo la nostra circonferenza<br />
tra la cresta iliaca – cioè dopo l’osso<br />
dell’anca - e l’ultima costola. Se misuriamo<br />
più di 88 centimetri siamo<br />
sovrappeso, oltre i 102 dovremmo già<br />
considerarci obesi”.<br />
Obesità in aumento<br />
Ma quanti sono gli italiani obesi?<br />
Negli ultimi 5 anni gli obesi in Italia<br />
sono cresciuti del 35%. Fino a non<br />
molti anni fa l’obesità, tutto sommato<br />
poco diffusa, non era considerata<br />
come un problema di salute<br />
pubblica (dati Oms - Organizzazione<br />
mondiale della sanità). Oggi invece è<br />
continua a pagina 34 >
consumatori<br />
Essere grassi non è un destino<br />
Più che dal Dna, i bambini sono condizionati<br />
dal comportamento a tavola dei loro genitori<br />
Secondo un centro studi internazionale – l’International<br />
Association for the Study of Obesity – entro il<br />
2010 saranno obesi il 38% dei bambini e degli adolescenti.<br />
In Italia, il 36-37% dei bambini di 9 anni è<br />
interessato da obesità e, in generale, è in soprappeso<br />
il 35% di tutti i bambini e un 10, 12% è obeso.<br />
Percentuali più alte che tra gli adulti.<br />
In effetti stare ore a guardare la televisione non sarebbe<br />
di per sé origine di comportamenti negativi.<br />
Se non fosse per due motivi: l’uno, appunto, relativo<br />
alla spinta al consumo di cibi non sempre nutrizionalmente<br />
corretti. L’altro è che stare seduti ore a<br />
guardare la tivù, fa sì che i bimbi si muovano poco,<br />
quando invece le ore si svago dovrebbero essere<br />
preferibilmente di movimento. “Un bambino ingrasserebbe<br />
anche se leggesse l’Ulisse di Joice,<br />
stando in poltrona come davanti alla tivù”, scherza<br />
il dottor D’Amicis”. Un paradosso per spiegare che,<br />
anche in questo caso, è il movimento la chiave per<br />
prevenire l’obesità, anche nell’infanzia. Ma di movimento<br />
se ne fa sempre meno: far praticare attività<br />
sportive ai ragazzi costa – specie nelle città, dove<br />
non tutti hanno a disposizione aree verdi e campetti<br />
sotto casa - e non tutte le famiglie ce la fanno.<br />
Ma l’elemento che più di ogni altro, ovviamente,<br />
influenza i comportamenti dei più piccoli, sono i<br />
grandi, in particolare quello che i genitori fanno,<br />
molto più di quello che dicono. “In base alle no-<br />
ottobre 2006<br />
consumare informati<br />
33<br />
Per l’Oms il sovrappeso<br />
è tra i più rilevanti fattori<br />
di rischio per la salute<br />
ma negli ultimi cinque anni<br />
gli obesi sono cresciuti<br />
del 35%. Per dimagrire<br />
occorre ridurre le calorie<br />
totali assunte in una giornata<br />
e fare più movimento<br />
TOGLIERSI<br />
stre indagini – spiega il nutrizionista – se un bambino<br />
ha entrambi i genitori magri ha solo un 17%<br />
di probabilità di diventare un bambino grasso”. E<br />
non è solo una questione genetica, ma comportamentale.<br />
“Tant’è vero che c’è una differenza, anche<br />
se leggera, tra il comportamento che i due<br />
genitori inducono nel figlio: se un bambino è figlio<br />
di madre grassa, avrà il 25% di probabilità di<br />
diventare grasso; se è il padre ad essere soprappeso,<br />
accadrà nel 24% dei casi”. Un fenomeno facilmente<br />
spiegabile: è la madre che per lo più acquista<br />
i cibi e li cucina. Anche se poi ci si siede a<br />
tavola tutti insieme.<br />
Secondo il dottor D’Amicis bisogna rimediare al<br />
grasso superfluo finchè si è piccoli. “In generale –<br />
spiega – quando si è grassi da bambini si ha un’alta<br />
probabilità di diventare grassi anche da adulti. Ma<br />
i problemi seri insorgono quando si superano le colonne<br />
d’Ercole dell’adolescenza. Se si superano i<br />
15-16 anni ci si avvicina pericolosamente all’obesità<br />
cronica. Infatti - come spiega Franco Tomasi,<br />
specialista in scienze dell’alimentazione – un bambino<br />
che a 5 anni presenti una condizione di eccesso<br />
di peso ha 38 volte più probabilità di avere lo<br />
stesso problema a 10 anni e un bambino obeso di<br />
età compresa tra i 10 e i 15 anni se per caso ha un<br />
genitore obeso vede aumentare il rischio di mantenersi<br />
obeso anche da adulto fino all’80%”.
Comportamenti<br />
L’etichetta salva il giro-vita e la salute: impariamo a leggerla<br />
Ecco una efficacissima pratica antigrasso: leggere bene le<br />
etichette dei cibi che acquistiamo. Anzitutto per fare un<br />
po’ di conti con le calorie totali che introduciamo. Ma<br />
anche - e soprattutto - per capire a quanto ammontano<br />
le percentuali di grassi, di zuccheri, di proteine contenute<br />
in un cibo. Insomma, c’è caloria e caloria, per questo è<br />
necessaria l’etichetta. Imparando a leggerle, facciamo<br />
del bene non soltanto al nostro giro-vita, ma anche alla<br />
nostra salute. Inoltre possiamo verificare le indicazioni<br />
sulle origini del prodotto. Abituiamoci perciò ad acquistare<br />
i cibi confezionati che presentano etichette dettagliate<br />
(come quelle Coop) e impariamo anche a leggerle con<br />
attenzione, queste nostre alleate.<br />
Anche perché l’abitudine di acquistare cibi inscatolati e<br />
pronti per essere messi in tavola è sempre più diffusa.<br />
tra i più rilevanti fattori di rischio<br />
per la salute. In base a una indagine<br />
Istat, gli uomini, nel 45% dei casi,<br />
dichiarano di essere sovrappeso. Le<br />
donne solo nel 25%. “Ma si tratta di<br />
autovalutazioni e dunque – spiega<br />
D’Amicis – è probabile che siano<br />
troppo ottimistiche, sottostimate”.<br />
Ma anche se le donne sono – o si<br />
sentono – magre, maggiore è la<br />
probabilità che hanno di ingrassare,<br />
anche se solo dopo i 40. Probabil-<br />
ottobre 2006<br />
consumare informati<br />
mente perché fino a quell’età – assai<br />
critica, psicologicamente, per il sesso<br />
femminile – le signore tengono<br />
sotto controllo la linea. Poi ci lascia<br />
andare un po’ di più.<br />
Già, perché tra le cause del sovrappeso<br />
c’è il matrimonio. I singles<br />
sono mediamente più magri degli<br />
sposati. “Tolto il primo anno di inviti<br />
a cena, gli sposati poi non escono<br />
più, stanno davanti alla tivù... Insomma<br />
basti pensare che con un<br />
boccone in più da 20 calorie al giorno<br />
può anche significare 1 chilo di<br />
grasso depositato all’anno”. Ecco<br />
dunque perché ci si ritrova cicciotelli,<br />
o peggio, dopo i 40.<br />
Come opporsi a questo percorso,<br />
che sembrerebbe quasi un destino<br />
ineluttabile? La prima regola è muoversi<br />
di più. Non solo nelle 3 o 4 ore<br />
a settimana - “comunque troppo poche”,<br />
protesta D’Amicis – che dedichiamo<br />
allo sport. Bisogna abituarsi<br />
a sostituire il più possibile le proprie<br />
gambe al motore dell’auto, all’ascensore.<br />
E dunque andare in bici, camminare,<br />
fare le scale, quando possibile.<br />
Dovete andare fino al 12º piano?<br />
Nessuno dice di farli tutti a piedi...<br />
Ma scendere al nono e poi proseguire<br />
a scalini sarà un ottimo esercizio,<br />
se fatto tutti i giorni. E anche se andiamo<br />
in macchina e siamo a una<br />
ragionevole distanza dal lavoro, perché<br />
non usare la bici? Nel traffico<br />
delle città si rischia di essere anche<br />
più veloci delle auto incolonnate,<br />
per non parlare del parcheggio. Con<br />
l’autobus, si può sempre scendere<br />
una fermata prima, quando abbiamo<br />
34<br />
Non sempre si ha tempo per cucinare e le donne lavorano<br />
tanto, in casa e fuori. Surgelati & C. diventano allora<br />
preziossimi alleati di mamme e mogli, in particolare nei<br />
giorni feriali. I singles, però, devono fare attenzione:<br />
spesso i precotti sono in porzioni da due e una persona<br />
sola finisce per mangiare tutto quello che si mette nel<br />
piatto. Meglio allora – di tanto in tanto – mettersi ai fornelli,<br />
anche perché prepararsi da mangiare significa dedicare<br />
del tempo a se stessi, conoscere gli elementi primari<br />
dei cibi e, dunque, il nostro corpo (se è vero che<br />
siamo quel che mangiamo). Le persone sovrappeso non<br />
devono poi sottovalutare l’effetto “saziante” del cucinare.<br />
Manipolare un cibo significa cominciare a mangiare,<br />
almeno con gli occhi. Col risultato che poi mangeremo<br />
un po’ meno con la bocca.<br />
una manciata di minuti di anticipo.<br />
Insomma, le occasioni sono innumerevoli,<br />
basta la volontà di buttare<br />
i chili senza cambiare – o quasi – la<br />
dieta. Semplicemente basterebbe<br />
mangiare più regolarmente o diminuire<br />
di un terzo le nostre porzioni<br />
di cibo.<br />
Anche perché – mediamente – quando<br />
ci sediamo a tavola la nostra alimentazione<br />
è piuttosto equilibrata.<br />
Paradossalmente lo è più a nord che<br />
a sud, terra dell’olio d’oliva e della<br />
dieta mediterranea. L’Italia, infatti,<br />
non è ovunque uguale, per quanto<br />
riguarda il numero delle persone soprappeso:<br />
il nord-ovest è la zona più<br />
magra. Poi seguono nord-est e centro,<br />
più o meno equivalenti, e infine<br />
il sud e le isole.<br />
Bruciare di più<br />
Ma quali regole dovremmo seguire<br />
per dimagrire, migliorare il nostro<br />
stile di vita e, in definitiva, campare<br />
più a lungo? “Anzitutto bisogna<br />
smetterla di saltare la prima colazione.<br />
È chiaro che non mangiare appena<br />
svegli è anche la conseguenza<br />
del fatto che si mangia sempre più<br />
tardi, alla sera, e si mangia tardi più<br />
al sud che al nord. Comunque, se<br />
ceniamo alle 10, 11 di sera è chiaro<br />
che ci svegliamo al mattino senza<br />
voglia di fare una buona prima colazione”.<br />
E che la prima colazione sia<br />
ricca di carboidrati e proteine, più<br />
che di grassi, per darci quel senso di<br />
sazietà che ci porti fino a mattina<br />
inoltrata”. Meglio non arrivare ai<br />
pasti affamati, infatti, per non corre-
e il rischio di abbuffarsi: per questo<br />
è buona norma suddividere l’assunzione<br />
della quota giornaliera di calo-<br />
rie in 4, anche 5 tra spuntini e pasti.<br />
E poi – come si diceva – è fondamentale<br />
muoversi di più. “Un buon segnale<br />
del fatto che stiamo bruciando<br />
calorie è il sudore – spiega D’Amicis<br />
-. Il muscolo è come un motore, che<br />
disperde in calore circa il 75% dell’energia<br />
che consuma. Un muscolo<br />
che lavora abbastanza a lungo si<br />
surriscalda e dunque la superficie<br />
della pella suda. Dunque, se sudiamo,<br />
significa che stiamo bruciando<br />
più calorie del solito”.<br />
Muoversi è salute, quindi, anche se<br />
sembra che la maggior parte degli<br />
italiani lo ignori. Secondo l’Oms, infatti,<br />
anche se i praticanti continuativi,<br />
in Italia, sono in aumento (11,8<br />
milioni, + 3,8%), cresce anche la categoria<br />
di cittadini che non fanno<br />
nulla o praticano l’attività fisica<br />
molto saltuariamente (23 milioni, +<br />
4,8%). Se si pensa poi che fare attività<br />
fisica, oltre a essere una tra le migliori<br />
medicine per vivere a lungo e<br />
in salute, aumenta l’occasione – ma<br />
anche la propensione dei singoli individui<br />
– a fare periodicamente controlli<br />
medici, ecco che si può comprendere<br />
perché l’Oms consideri<br />
l’essere sedentari una vera e propria<br />
malattia sociale. Una malattia che si<br />
concentra, ovviamente, nel ristretto<br />
club dei paesi industrializzati, anche<br />
se non necessariamente l’essere sovrappeso<br />
è una malattia “da ricchi”,<br />
anzi: chi ha denaro e cultura sa meglio<br />
interpretare i propri bisogni nutrizionali.<br />
Proprio per aumentare il<br />
livello di consapevolezza di tutti riguardo<br />
ai rischi che si corrono vivendo<br />
sovrappeso, l’Associazione di<br />
dietetica e nutrizione clinica (Adi)<br />
ha lanciato, per il 10 ottobre, la giornata<br />
della prevenzione dell’obesità<br />
(per informazione si può consultare<br />
il sito www.obesityday.org).<br />
Alimentarsi correttamente, poi, farebbe<br />
bene non solo a noi, ma anche<br />
al resto del mondo. Per il momento,<br />
purtroppo, lo squilibrio nella disponibilità<br />
di risorse e nella loro distribuzione<br />
sta peggiorando: il 20%<br />
della popolazione mondiale consuma<br />
l’86% dei beni prodotti, e il quinto<br />
più ricco della popolazione mette<br />
in tavola il 45% della carne e del pesce<br />
disponibile. E nel 2006 il numero<br />
degli obesi ha superato quello dei<br />
sottonutriti. n n n<br />
consumatori<br />
ottobre 2006 35<br />
alfabeto alimentare<br />
di Eugenio Del Toma<br />
presidente onorario dell’Associazione<br />
italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />
LA DIETA? NON BASTA<br />
Meglio la “strategia globale” antigrasso<br />
Il mangiar sano e l’obesità sono argomenti di grande interesse per<br />
l’opinione pubblica, al punto che ogni notizia trasmessa dalle Agenzie<br />
di stampa viene ripresa dai quotidiani e dalle televisioni con avidità,<br />
anche quando si tratta di dettagli o di iniziative stravaganti di<br />
scarso o nullo significato scientifico.<br />
Un giorno si parla di imporre una tassa aggiuntiva sugli alimenti più<br />
ricchi di calorie (già accade per i superalcolici) oppure s’immagina,<br />
in un Paese di libere tradizioni come l’Inghilterra, di costringere per<br />
legge i ristoratori a riportare sul menù, accanto al prezzo dei singoli<br />
piatti, anche il contenuto calorico.<br />
I mass media prospettano rimedi di tutti i tipi, talora stravaganti, pur<br />
se c’è una base logica nel chiedere che a fianco del prezzo di un<br />
piatto, guarnito, cucinato e porzionato dal singolo ristorante, figuri<br />
anche il presumibile valore calorico del prodotto finito (un contorno<br />
di melanzane ha ben poco a che fare con le calorie di una parmigiana<br />
di melanzane, né una trota al cartoccio avrà le calorie di una trota<br />
alla mugnaia!).<br />
Qui a lato si può leggere l’intervista che “<strong>Consumatori</strong>” ha fatto ad<br />
un valente epidemiologo dell’Istituto della Nutrizione dove risalta<br />
chiaramente il danno medico-sociale provocato dall’obesità, cioè<br />
dallo scompenso che si è andato accentuando nel bilancio fra le<br />
entrate energetiche (il nostro cibo) e le uscite energetiche paurosamente<br />
diminuite con la sedentarietà che ormai domina lo stile di vita<br />
in ogni fascia di età.<br />
Comunque, resta il fatto che gli obesi rischiano non soltanto una<br />
serie di complicanze invalidanti ma anche l’emarginazione dalla società<br />
civile come già è accaduto ai fumatori. Insomma, è tempo di<br />
guerra all’obesità, come ha programmato l’Organizzazione Mondiale<br />
della Sanità con la sua recente “Strategia globale su dieta, attività<br />
fisica e salute”. Però bisogna spiegare chiaramente che la dieta senza<br />
il recupero quotidiano di almeno mezz’ora di cammino (a passo<br />
svelto!) o di qualsiasi altra attività fisica (dal giardinaggio agli sport<br />
prevalentemente aerobici) non basta a risolvere il problema che per<br />
la maggior parte dei cittadini non consiste nel mangiar troppo ma<br />
anche o soprattutto nel muoversi poco o nulla.<br />
Bisogna diffidare di quanti propongono diete più o meno stravaganti:<br />
nessuna dieta da sola può risolvere il problema dell’obesità senza<br />
un contemporaneo miglioramento dello stile di vita e senza la rinuncia<br />
alla sedentarietà (non importa se dovuta ai banchi di scuola, a<br />
Internet e playstation o alla banale ma vera difficoltà di trovare il<br />
tempo e i luoghi adatti per passeggiare!).<br />
Dall’obesità non si esce per merito di una dieta, più o meno ben<br />
costruita, ma soltanto quando scattano dei seri propositi di cambiare<br />
“stile di vita” e si trova la perseveranza necessaria per raggiungere<br />
qualsiasi traguardo.<br />
Per dimagrire, e soprattutto per mantenere nel tempo il successo raggiunto,<br />
non basta scegliere alimenti light e piatti sconditi se poi non si<br />
trova il tempo e il modo di incrementare l’attività fisica, né si ha ben<br />
chiaro il rischio insito nel perpetuarsi degli errori comportamentali.
Dal 14 al 22<br />
ottobre torna<br />
Io faccio la spesa<br />
giusta, l’iniziativa<br />
dedicata ai<br />
prodotti<br />
del commercio<br />
equo e solidale<br />
DIECI ANNI SOLIDAL<br />
10 candelina i prodotti della<br />
e lode... è proprio il caso di<br />
dirlo. Spengono la decima<br />
linea Solidal Coop, solo prodotti a<br />
marchio provenienti dal commercio<br />
equo e solidale controllati e certificati<br />
da Transfair, il consorzio indipendente<br />
senza scopo di lucro che verifica il rispetto<br />
dei criteri del commercio equo<br />
e che lavora per diffonderli nella distribuzione<br />
italiana. Caffè dal Guatemala,<br />
tè dallo Sri-Lanka, cacao dal Paraguay,<br />
zucchero di canna dal Perù, polo in<br />
cotone dall’India: sono alcuni dei prodotti<br />
che Coop acquista nei paesi del<br />
Sud del mondo - ed è stata la prima<br />
insegna moderna a trattarli con un<br />
marchio esclusivo -, garantendo ai<br />
produttori locali un aiuto economico<br />
concreto grazie a contratti di lunga<br />
durata, al pagamento di un prezzo sufficiente<br />
a coprire i costi di produzione<br />
e all’offerta di opportunità di sviluppo<br />
in campo sociale con un salario adeguato<br />
e condizioni di vita migliori.<br />
“L’entrata dei prodotti Fairtrade nella<br />
distribuzione e in particolare in Coop<br />
- sostiene Paolo Pastore direttore operativo<br />
del consorzio Fairtrade Transfair<br />
Italia - ha contribuito notevolemente<br />
alla diffusione della cultura del Commercio<br />
Equo che attraverso questi canali<br />
è divenuto più popolare. La distribuzione<br />
cooperativa ha dato inoltre un<br />
importante apporto culturale ed educativo<br />
grazie ai numerosi corsi e alle<br />
iniziative realizzate sia con gli studenti<br />
che con gli adulti. Possiamo dire che<br />
30 progetti nel sud del Mondo sono<br />
cresciuti grazie a questo apporto. Ab-<br />
consumatori<br />
ottobre 2006<br />
consumare informati<br />
36<br />
biamo lavorato insieme a Coop,<br />
coinvolgendo i produttori in conferenze<br />
ed incontri in Italia a cui hanno<br />
partecipato moltissimi soci. Passo<br />
passo, attraverso queste azioni<br />
abbiamo raggiunto un risultato importante<br />
e oggi il 30% della popolazione<br />
italiana conosce il Fairtrade<br />
meglio e ne acquista i prodotti in<br />
modo continuativo”.<br />
Giusto adesso<br />
Insomma, buoni per noi e buoni<br />
per i paesi in via di sviluppo, ai<br />
prodotti del commercio equo e solidale<br />
viene dedicata anche quest’anno<br />
l’iniziativa Io faccio la spesa<br />
giusta, una settimana - dal 14 al
COOP<br />
22 ottobre - promossa da Transfair<br />
perché i fattori etici pesino sempre di<br />
più nelle scelte d’acquisto dei consumatori.<br />
L’adesione di Coop a questa<br />
terza edizione vedrà molte iniziative<br />
commerciali e sociali tra cui uno<br />
sconto del 10 per cento sulla linea<br />
Solidal Coop, la presenza di soci in<br />
numerosi punti vendita, con la funzione<br />
di informatori a disposizione<br />
del pubblico per far conoscere il commercio<br />
equo e i prodotti Coop, e<br />
l’omaggio, nei punti vendita dove<br />
sono previsti i presidi dei soci, di una<br />
confezione monodose di crema spalmabile<br />
Solidal.<br />
“Lo scorso anno abbiamo avuto circa<br />
un milione di contatti, le scorte dei<br />
prodotti spesso si sono esaurite nei<br />
punti vendita e abbiamo visto che chi<br />
si è avvicinato ai prodotti Fairtrade in<br />
questa settimana poi non li ha abbandonati.<br />
- precisa Paolo Pastore - Un<br />
esempio può essere quello degli ananas<br />
freschi Solidal che hanno raddoppiato<br />
il volume di vendita tra il<br />
2004 e il 2005 e confermeranno un<br />
ulteriore risultato quest’anno raggiungendo<br />
le 1.200 tonnellate. I consumatori<br />
in particolare gradiscono i<br />
prodotti Solidal perché non sono indifferenziati,<br />
ma già nella confezione<br />
trovano le indicazioni sull’origine e<br />
la provenienza del produttore. Durante<br />
la settimana equa queste informazioni<br />
vengono implementate grazie<br />
alla presenza dei soci Coop nei<br />
punti vendita, dando così ancor più<br />
risalto al significato sociale di questa<br />
scelta”. n n n<br />
ottobre 2006<br />
cibo e cultura<br />
Il carrello delle bevande e degli<br />
snack attraversa il corridoio dell’aereo.<br />
Prima domanda della hostess:<br />
“Dolce o salato?”<br />
Qualcuno sceglie il caffè col dolcetto,<br />
altri la bibita con le arachidi…<br />
Tutto bene, naturalmente. Ma lo<br />
storico in viaggio non può fare a<br />
meno di pensare che appena<br />
mezzo millennio fa (non è tanto,<br />
pensateci: solo una quindicina di<br />
generazioni) una domanda del<br />
genere sarebbe apparsa strana.<br />
Tutti hanno sempre saputo distinguere<br />
il dolce dal salato: sono le<br />
papille gustative a insegnarcelo.<br />
Ma, nella cultura medievale e rinascimentale,<br />
il contrasto fra<br />
dolce e salato si tendeva ad annullarlo,<br />
piuttosto che a enfatizzarlo:<br />
alla separazione dei sapori<br />
si preferiva il gioco della mescolanza.<br />
Il dolce (che i poveri ottenevano<br />
con il miele, i ricchi con<br />
lo zucchero) si metteva un po’<br />
dappertutto: “lo zucchero non<br />
guasta mai minestra”, scrive Bartolomeo<br />
Sacchi, detto il Platina,<br />
nel trattato “sul piacere onesto e<br />
la buona salute”, a metà del<br />
Quattrocento. Lo stesso ripetevano<br />
medici e gastronomi, e<br />
confermavano i proverbi popolari.<br />
Il gusto dolce/salato, che ancora<br />
oggi troviamo in molte cucine<br />
del mondo, allora era il più<br />
diffuso anche in Europa.<br />
La regola di fondo che governava<br />
queste scelte era l’idea – anche<br />
dietetica, anche medica – che<br />
mescolare i sapori sia un bene,<br />
dato che ogni sapore manifesta le<br />
qualità di un cibo e che un regime<br />
alimentare è tanto più equilibrato<br />
quanto più riesce a tenere<br />
insieme qualità diverse, incrociando<br />
e contemperando gli apporti<br />
37<br />
di Massimo Montanari<br />
docente di Storia medievale e di Storia<br />
dell’alimentazione, Università di Bologna<br />
DOLCE O SALATO?<br />
diversi che ogni alimento è in grado<br />
di fornire. Su questa regola si<br />
costruirono gusti alimentari piuttosto<br />
diversi da quelli che poi si<br />
affermarono in epoca moderna,<br />
soprattutto a iniziare dal Sei-Settecento.<br />
A quel punto, infatti, la<br />
scienza dietetica prese altre vie<br />
(concentrandosi sulla chimica degli<br />
alimenti più che sul loro uso<br />
gastronomico) e l’arte della cucina<br />
introdusse l’idea di separazione:<br />
distinguere i sapori l’uno dall’altro,<br />
riservare a ciascuno il suo<br />
posto, sia nella preparazione delle<br />
ricette, sia nell’ordine delle vivande<br />
(fu allora che il “dessert”, momento<br />
finale del pasto, cominciò<br />
a reclamare tutto per sé il sapore<br />
dolce, eliminandolo dalle carni,<br />
dai pesci, dalla pasta, dalle verdure,<br />
che assunsero caratteristiche<br />
più decisamente “salate”).<br />
Da questa “rivoluzione del gusto”<br />
– come l’ha chiamata lo storico<br />
Jean-Louis Flandrin – deriva la nostra<br />
esperienza gustativa. Quella<br />
che, appunto, rende non solo<br />
possibile, ma “normale” che anzitutto<br />
ti venga chiesto se desideri<br />
qualcosa di dolce o di salato. A<br />
meno che non si tratti di un cibo<br />
escluso per definizione dall’area<br />
del pasto: ho in mente la pubblicità<br />
di un “fuoripasto dolce-salato”<br />
che appunto per il fatto di<br />
qualificarsi “fuori pasto” giustifica<br />
la sua duplice (ambigua) identità<br />
dolce e salata. Questa ambiguità,<br />
per molto tempo non è stata tale.<br />
Al viaggiatore del XV secolo, se<br />
mai fosse salito su un aereo (ma<br />
dovevano ancora inventarli), nessuno<br />
si sarebbe permesso di chiedere:<br />
“dolce o salato?”, perché<br />
non avrebbe capito la domanda,<br />
o comunque avrebbe risposto:<br />
“dolce e salato, naturalmente”.
consumare informati<br />
BONTÀ DA<br />
La crema<br />
Solidal Coop<br />
è preparata con<br />
zucchero di<br />
canna e cacao<br />
del commercio<br />
equo e solidale.<br />
Sarà offerta nei<br />
punti vendita<br />
nell’ambito<br />
dell’iniziativa<br />
“Io faccio la<br />
spesa giusta”<br />
consumatori<br />
ottobre 2006<br />
di Anna Somenzi<br />
Gli ingredienti sono ben in vista<br />
sull’etichetta, come i produttori,<br />
per chiarire subito il<br />
doppio valore di questo prodotto:<br />
buono e gradevole, di qualità sicura e<br />
legato al commercio equo e solidale.<br />
Che cosa sia il commercio equo e solidale<br />
è detto in altra parte del giornale,<br />
qui ci dedichiamo alla qualità<br />
del prodotto che sarà offerto ai clienti<br />
Coop nell’ambito dell’iniziativa “Io<br />
faccio la spesa giusta”, dal 14 al 22<br />
ottobre.<br />
Una miscela di cacao zucchero e nocciole<br />
sapientemente amalgamate con<br />
grassi vegetali per renderla spalmabile.<br />
Zucchero di canna e cacao magro<br />
del commercio equo e solidale, nocciole<br />
italiane, sono gli ingredienti<br />
base che caratterizzano la crema<br />
spalmabile Solidal Coop. La lavorazione<br />
avviene in Italia, all’arrivo in<br />
stabilimento delle materie prime<br />
sono fatti i controlli preliminari chimico-fisici-microbiologici<br />
e sensoriali,<br />
tutti quelli necessari a garantire<br />
sicurezza e qualità, le caratterisitche<br />
richieste dai capitolati Coop.<br />
Se tutti gli ingredienti ottengono il<br />
38<br />
via libera parte la preparazione della<br />
crema con il dosaggio e la miscelazione.<br />
Le nocciole sono preparate e<br />
ridotte in purea solo al momento della<br />
lavorazione per mantenerne al meglio<br />
la fragranza.<br />
La miscela viene raffinata e lavorata a<br />
lungo perché acquisti cremosità. Caratteristica<br />
di questa fase è il concaggio:<br />
in conche aperte, grosse pale<br />
mescolano la crema per renderla<br />
omogenea e permettere che tutti gli<br />
aromi propri del cacao e delle nocciole<br />
si sviluppino. A questo punto il<br />
prodotto è pronto. Inizia la fase finale<br />
dei controlli: un filtro finissimo verifica<br />
che non ci siano residui di grumi<br />
o altro, vengono quindi riempiti i vasetti<br />
di vetro, tappati etichettati e<br />
controllati tutti con il metaldetector.<br />
E finalmente si può spalmare la crema<br />
e mangiare serenamente.<br />
L’etichetta Coop porta, in forma sintetica<br />
per lo spazio ridotto, la composizione<br />
nutrizionale per 100 g di prodotto:<br />
Kcal 539 fornite da 6 g di<br />
proteine, 31 g di grassi e 59 g di carboidrati.<br />
È un prodotto goloso, da gustare con<br />
piacere per la sua bontà e un po’ di<br />
parsimonia. n n n
SPALMARE<br />
Invece direttamente dal Perù<br />
arriva lo zucchero di canna<br />
integrale biologico<br />
Solidal Coop: il primo<br />
che viene prodotto e anche<br />
confezionato sul posto<br />
Le comunità della Sierra di Piura,<br />
nella zona nord del Perù, con<br />
l’appoggio di Cepicafe, consorzio<br />
cooperativo locale, hanno perfezionato<br />
la produzione dello zucchero di<br />
canna e oggi sono riuscite a fare un<br />
passo in avanti, dal punto di vista tecnologico,<br />
economico, ma anche dal<br />
punto di vista del miglioramento della<br />
qualità della vita, incrementando la<br />
distribuzione della propria produzione<br />
a prezzi giusti, grazie all’appoggio del<br />
Conapi, importatore italiano e della<br />
distribuzione di Coop.<br />
Il progetto è iniziato nel 2003 con 64<br />
ettari, 60 famiglie a Santa Rosa de<br />
Chonta, oggi le famiglie sono 543 che<br />
producono canna da zucchero biologica<br />
su una superficie di 500 ettari. In<br />
questa zona i produttori destinavano<br />
le coltivazioni di canna alla produzione<br />
di chancaca, un prodotto per il<br />
mercato locale la maggior parte del<br />
quale andava per la produzione del canazo<br />
(alcol). Il produttore che prima<br />
vendeva un sacco di chancaca, produzione<br />
tradizionale a 15-20 soles (circa<br />
6 dollari), oggi riceve all’incirca 70 soles<br />
per lo stesso sacco (circa 21 dollari)<br />
per la produzione di zucchero equo.<br />
Si abbandona così la produzione d’alcol<br />
che con l’abbondante consumo distruggeva<br />
le famiglie, e si sviluppa la<br />
coscienza dell’importanza e dell’utilità<br />
delle produzioni di qualità. Chi produce<br />
alta qualità ottiene prezzi più alti e<br />
quindi un reddito maggiore.<br />
Con Solidal Coop, nel 2005, i produttori<br />
della Sierra di Piura hanno ricavato<br />
circa 230.000 dollari (sarebbero<br />
stati mediamente 70.000 dollari nel<br />
mercato normale), che equivale a oltre<br />
il 220 per cento in più rispetto alle<br />
quotazioni della filiera convenzionale.<br />
Lo zucchero di canna biologico Solidal<br />
ottobre 2006<br />
consumare informati<br />
Coop è integrale, ottenuto dalla spremitura<br />
della canna coltivata in agricoltura<br />
biologica, lavorata a caldo,<br />
ma senza alcuna raffinazione chimica.<br />
Solo le canne mature e tagliate a<br />
mano sono macinate per ottenere il<br />
succo, gli scarti, il bagazo, una volta<br />
secchi sono utilizzati per alimentare<br />
i fornelli. Il succo di canna è filtrato a<br />
freddo poi portato a temperature<br />
sempre più elevate, per completarne<br />
la pulitura e fare evaporare l’acqua. Il<br />
succo concentrato si trasforma in caramello<br />
che, in vasche di accaio e<br />
Coop al Salone del Gusto<br />
continuamente mescolato da pale di<br />
legno, cristallizza. Lo zucchero una<br />
volta raffreddato è grattugiato, mescolato<br />
e confezionato in loco, poi<br />
per mare arriva in Europa. Questo<br />
processo di lavorazione naturale permette<br />
di conservare proprietà naturali<br />
come la ricchezza di magnesio,<br />
ferro e calcio, assenti negli altri tipi<br />
di zucchero.La produzione, inoltre,<br />
avviene interamente in loco, dalla<br />
coltivazione fino al confezionamento,<br />
ampliando l’ambito dello sviluppo<br />
economico. n n n<br />
Buono pulito e giusto con Slow Food<br />
A Torino dal 26 al 30 ottobre la sesta edizione della rassegna internazionale<br />
biennale riservata all’eccellenza enogastronomia mondiale, organizzata<br />
da Slow Food. Quest’anno il titolo è: buono, pulito e giusto.<br />
Sono i punti per costruire un nuovo concetto di qualità e una via virtuosa<br />
che tutti, da chi produce fino a chi consuma, dovrebbero seguire.<br />
Profumi, colori, voci, personaggi, culture e storie creano la frizzante atmosfera<br />
in cui ci si immerge nel Mercato del Salone del Gusto: un<br />
percorso alla ricerca della qualità alimentare. Vi si trova il meglio della<br />
produzione gastronomica artigianale d’Italia nel padiglione 2 dove il<br />
“Buon Paese” sarà rappresentato da circa 300 produttori selezionati.<br />
Ma anche una selezione dei sapori più particolari del mondo con piccoli<br />
produttori, grandi istituzioni, consorzi e aziende.<br />
Andar per Isole e Cucine: le aree degustazione. Il senso della ristorazione<br />
al Salone del Gusto vuole essere proprio questo: ridare al territorio la<br />
possibilità di rappresentare appieno la sua tradizione gastronomica, attraverso<br />
i prodotti e i piatti che ne sono l’espressione.<br />
La presenza di Coop. Il sodalizio Coop Slow Food risale al 2002. Buono,<br />
pulito, giusto tema dell’anno vede Coop perfettamente allineata<br />
con i propri prodotti a marchio e con le proprie scelte in materia ambientale,<br />
etico sociale e di piacere del cibo. Unica catena della grande<br />
distribuzione presente, Coop dimostra come il prodotto di qualità possa<br />
arrivare al consumatore al giusto prezzo e nel punto vendita solito.<br />
Presentando la tessera socio Coop è previsto uno sconto sul biglietto<br />
d’ingresso.<br />
39
Il “benessere”<br />
entra<br />
direttamente<br />
in casa<br />
con la doccia<br />
multifunzione,<br />
la vasca<br />
o la colonna<br />
attrezzata.<br />
Soluzioni con<br />
idromassaggio<br />
buone anche<br />
per i meno<br />
giovani. Ma<br />
attenti: gli errori<br />
d’acquisto qui<br />
si pagano cari<br />
Bagno di piacere<br />
consumatori<br />
di Claudio Strano<br />
Il business delle terme e dei centri<br />
benessere cresce del 15% l’anno.<br />
Se n’è parlato molto a una fiera<br />
come il Sana di Bologna. Aumentano<br />
gli italiani disposti a spendere per<br />
avere una buona forma psicofisica<br />
(l’8,7% frequenta un centro per la<br />
cura del corpo). Questo non significa<br />
che pace e relax si debbano ricercare<br />
per forza lontano da casa. Chi ha<br />
meno tempo e denaro può sperare di<br />
rimettersi in forma nel proprio ambiente<br />
domestico. Per esempio, regalandosi<br />
una doccia o un bagno che<br />
tonifichino la pelle, stimolino la circolazione<br />
sanguigna e linfatica, rilassino<br />
i muscoli e distendano la mente<br />
che trae beneficio del rilascio di endorfine<br />
attivato dalla pressione corporea.<br />
Tutto ciò lo si ottiene con il<br />
famoso idromassaggio. Dopo la vasca,<br />
è la doccia l’oggetto dei desideri<br />
verso cui si è spostato il mercato. Sei<br />
italiani su 10 la preferiscono per rigenerarsi<br />
con bollicine e getti d’acqua<br />
lungo tutto il corpo. Nella grande distribuzione,<br />
vanno a doppia velocità<br />
le vendite del box doccia multifunzione<br />
il quale rappresenta una valida<br />
Vasca, è partita da qui la rivoluzione delle bollicine<br />
In principio fu Jacuzzi il giovane. Era il<br />
1968 quando il nipote di uno dei sette<br />
fratelli Jacuzzi, friulani emigrati in California,<br />
Roy Jacuzzi, appunto, per curarsi un<br />
artrosi reumatoide ideò quasi per caso la<br />
vasca con l’idromassaggio. Dopo 40 anni,<br />
se da una parte le vasche in acrilico hanno<br />
scalzato quelle smaltate, dall’altra i sistemi<br />
si sono perfezionati nonostante<br />
quasi nessuno dichiari la rumorosità. Al<br />
whirpool (vortice in inglese), tecnica originaria<br />
che consiste nella reimmissione nella<br />
stessa vasca, tramite diffusori laterali,<br />
dell’acqua aspirata da una pompa, si è<br />
aggiunto l’airpool, dolce immissione di<br />
aria dal fondo della vasca. Per conciliare<br />
ancora meglio il sonno, il gas da aggiungere<br />
è l’ozono.<br />
ottobre 2006<br />
consumare informati<br />
MASSAGGI<br />
40<br />
risposta sia per i 12 milioni di ultrasessantacinquenni,<br />
sia per chi ha<br />
problemi di spazio e magari ha in<br />
programma la ristrutturazione del<br />
bagno. Va messo in preventivo, infatti,<br />
un impatto forte con la situazione<br />
preesistente a partire dallo smantellamento<br />
del piatto doccia. Se si vuole,<br />
invece, qualcosa di più soft ci sono<br />
le “colonne attrezzate” che al getto<br />
dall’alto aggiungono le bocchette<br />
orientabili a beneficio di schiena<br />
gambe e piedi: non richiedono la sostituzione<br />
della cabina e si installano<br />
anche sopra la vasca. Per montarne<br />
una basta togliere il rubinetto e collegare<br />
il pezzo all’impianto idrico ed<br />
elettrico dopo di che azionare il pannello<br />
di comando. Ma, come detto, è<br />
la doccia multifunzione a detenere lo<br />
scettro dell’arredo bagno. Sostituisce<br />
soffione e miscelatore con un box<br />
monoblocco ispirato al principio del<br />
“tutto in uno” purché rigorosamente<br />
antistress: a seconda dei modelli, offre<br />
idromassaggio cervicale, dorsale,<br />
lombare e plantare, doccia scozzese,<br />
terapia Kneipp e bagno turco (con<br />
tettuccio e aspiratore per i vapori caldi);<br />
e ancora l’impianto radio per rilassarsi<br />
o fruire della musicoterapia,
le luci colorate per la cromoterapia, il<br />
contenitore di oli essenziali per l’aromaterapia.<br />
L’evoluzione del mercato<br />
e della tecnologia è continua (dal box<br />
doccia combinato con la vasca, ai comandi<br />
dall’esterno per non bagnarsi<br />
in anticipo), ma per non lasciarsi<br />
sfuggire le cose importanti, fate attenzione<br />
anzitutto che la struttura<br />
portante abbia uno spessore minimo<br />
di 5 o 6 millimetri e che sia di cristallo<br />
temperato: sono due prime misure<br />
di antinfortunistica. Si contano infatti<br />
circa 40 mila incidenti l’anno da<br />
caduta sotto la doccia. Motivo per cui<br />
un sedile reclinabile può valere tanto<br />
quanto una costosa mezza vasca verticale,<br />
oggi molto reclamizzata, in cui si<br />
sta solo seduti. Difficilmente superabile,<br />
nel rapporto utilità/prezzo, è il<br />
classico maniglione, ma per i palati<br />
fini dal 2002 c’è una nuova tecnologia<br />
antiscivolo (brevettata) che ha dato<br />
vita al piatto doccia e più recentemente<br />
alla piastrella col grip. Realizzati in<br />
monocottura a 1250 gradi e certificati<br />
dal Centro Ceramico di Bologna, questi<br />
prodotti, che “nascono” già antiscivolo,<br />
permettono di superare l’odioso<br />
tappetino. Un problema comune a<br />
ogni box doccia del mondo. n n n<br />
ottobre 2006 41<br />
consumare informati<br />
D’ACQUA<br />
Gli errori da evitare<br />
PRESSIONE DELL’ACQUA. Il principale errore prima dell’acquisto è di<br />
non tenere conto delle capacità del proprio sistema idraulico. Conviene<br />
far valutare da un idraulico che la pressione delle tubature di casa<br />
sia sufficiente. Due atmosfere è di norma quanto richiesto dalle docce<br />
multifunzione e dalle vasche sprovviste di pompa autonoma.<br />
CORRENTE ELETTRICA. Alcuni box doccia hanno luce e radio incorporati<br />
e in questi casi, ovviamente, serve l’allacciamento all’impianto<br />
elettrico. Accertarsi della capacità dello scaldabagno per non rimanere<br />
sotto l’acqua fredda.<br />
INSTALLAZIONE. Non è cosa facile una corretta installazione. Affidatevi<br />
a idraulici esperti che ve la garantiscano, al pari di un prodotto.<br />
Le mani sul portafoglio<br />
• Box doccia multifunzione (foto a sinistra): con 700 euro si può portare<br />
a casa, oltre all’idromassaggio, il box completo di illuminazione, radio e<br />
cromoterapia. Se si desidera anche il bagno turco, servono come minimo<br />
1.200 euro. Per la cura completa del corpo (aromoterapia, fitocosmesi,<br />
terapia Kneipp, ecc.) e un livello superiore di prestazioni, dai 2.500 euro a<br />
salire. Per i meno giovani o i pentiti del “vado sempre di corsa”...<br />
• Vasca con idromassaggio (foto pagina accanto): dai 900 euro, in acrilico<br />
rivestito di vetroresina, con 6 getti d’acqua e poggiatesta in dotazione,<br />
fino a diverse migliaia di euro per modelli sagomati, dal design accurato,<br />
con optional e programmi particolari. Per spiriti alternativi, amanti di una<br />
vita “assolutamente relax”...<br />
• Colonna attrezzata (foto qui a fianco): dai 60 euro in materiale plastico,<br />
fino a qualche centinaia di euro se in legno o cristallo. Sempre meglio<br />
di niente...<br />
I prezzi sono soggetti alle variazioni del mercato e non tengono conto di offerte e<br />
promozioni
consumare informati<br />
VINI DI SA<br />
di Giovanna Pinna<br />
Tra le bocche del Po di Goro, nel<br />
ferrarese, e il fiume Reno, nel<br />
ravennate, si estende una lunga<br />
lingua di terra sabbiosa anticamente<br />
popolata da vasti boschi di<br />
lecci che, costeggiando il mare, si<br />
tuffa nel cuore del Parco Regionale<br />
del Delta del Po dell’Emilia Romagna<br />
e s’inoltra nell’entroterra di Filo<br />
d’Argenta, regalando suggestive visioni<br />
di isole di boschi, valli, saline e<br />
cordoni dunosi paralleli alla costa.<br />
Qui, in un ambiente dal microclima<br />
particolarmente umido e salmastro e<br />
su terreni prevalentemente sabbiosi,<br />
si è sviluppata con successo già dai<br />
tempi degli etruschi la coltivazione<br />
di vitigni autoctoni dalle caratteristiche<br />
uniche, valorizzata al meglio anche<br />
dai monaci benedettini costruttori<br />
nell’XI secolo del Convento di<br />
Pomposa e dalla corte Estense in pieno<br />
Rinascimento. Ancora oggi i vigneti<br />
lungo la costa sono allevati su<br />
dossi fra i boschi di lecci. Sono vigneti<br />
bassi che hanno resistito per secoli<br />
arrivando fino ai nostri giorni dopo<br />
essere passati indenni attraverso il<br />
flagello della filossera proprio perché<br />
Un grande gruppo<br />
Coop Giulio Bellini,<br />
la filiera sotto controllo<br />
consumatori<br />
La Tenuta Garusola non è che uno dei numerosi<br />
marchi di proprietà della Cooperativa Agricola<br />
Braccianti Giulio Bellini, un grande gruppo a filiera<br />
completa, che da oltre mezzo secolo ha fatto della<br />
ottobre 2006<br />
posti in terreni particolarmente sabbiosi,<br />
caratteristica che gli ha regalato<br />
il suggestivo titolo di “Vini delle<br />
sabbie” e consentito di conquistare,<br />
già dal 1989, l’ambito riconoscimento<br />
di Origine Controllata (Doc).<br />
Qui, dove un tempo si estendeva<br />
maestoso il Bosco Eliceo (bosco di<br />
lecci), nel giugno 1991 si è costituito<br />
il Consorzio di tutela Vini Doc del<br />
Bosco Eliceo con lo scopo di tutelare<br />
e valorizzare la denominazione di<br />
provenienza dei particolarissimi vini<br />
che vi si producono. Vi fanno parte<br />
17 soci esperti viticoltori fra i quali<br />
anche la Cooperativa Agricola Braccianti<br />
Giulio Bellini con la tenuta<br />
Garusola che, attiva nella produzione<br />
di vino fin dal 1961, su un’estensione<br />
di 110 ettari di GDC (Geneve Double<br />
Cortine) e 183 ettari di SAU (Superficie<br />
Agricola Coltivata), ormai da dieci<br />
anni a questa parte ha intrapreso la<br />
coltivazione dei suoi vitigni con metodi<br />
di lotta integrata e biologica e la<br />
trasformazione delle sue uve utilizzando<br />
le più moderne tecniche di vinificazione<br />
per produrre con il marchio<br />
“Tenuta Garusola” otto tipologie<br />
diverse di vini. Attualmente la Tenuta<br />
Garusola, che rappresenta il fiore al-<br />
42<br />
l’occhiello della Coop G. Bellini, un<br />
grande gruppo dell’agroalimentare a<br />
filiera completa, è uno dei siti produttivi<br />
di maggior rilievo della zona<br />
del Bosco Eliceo che dopo aver scelto<br />
di coltivare prevalentemente vitigni<br />
tipici, dedica particolare attenzione<br />
alla qualità con l’utilizzo di tecniche<br />
agronomiche e di difesa altamente<br />
innovative che si fregiano della certificazione<br />
ISO 9000. Il risultato è un<br />
kit di vini composto da 4 Doc (Suvignon,<br />
Bianco del Bosco Eliceo, Merlot<br />
e Fortana) e 4 Igt (Vino Novello,<br />
Fortana Emilia, Olmo Rosso, Olmo<br />
Bianco Frizzante) la cui caratteristica<br />
è quella di mantenere intatti i sapori<br />
buoni e naturali delle valli del<br />
Delta del Po. Sono vini che si sposano<br />
naturalmente ai piatti tipici della<br />
nostra cucina: da provare con la salama<br />
da sugo o con lo zampone, oppure<br />
con la selvaggina da piuma o l’anguilla<br />
e i pesci d’acqua dolce. Ma<br />
vediamo insieme le caratteristiche di<br />
ciascuno dei vini DOC che Tenuta<br />
Garusola “alleva” con profonda passione<br />
per la ricerca scientifica, con<br />
un costante controllo della qualità e<br />
nel rispetto della tutela del consumatore.<br />
Fortana: ottenuto dalle uve del<br />
produzione agricola la sua più importante attività<br />
che svolge su un totale di 3000 ettari di terreno<br />
coltivati. Da queste solide radici si sono sviluppati<br />
diversi progetti che hanno portato l’azienda a proporsi<br />
sul mercato con una forte diversificazione. La<br />
missione principale è quella di produrre alimenti<br />
buoni, sani e sicuri controllandone ogni fase della<br />
lavorazione con scrupolo artigianale ed efficienza<br />
industriale. ”È un’idea che nasce dalla terra e si sviluppa<br />
attraverso la ricerca scientifica e l’innovazione<br />
più spinta” spiega Sante Baldini, presidente della<br />
cooperativa dal 2001. “Il desiderio di guardare<br />
avanti ci ha fatto diventare un gruppo a filiera totalmente<br />
controllata: dal seme alla farina alla pasta,<br />
vogliamo garantire una certezza di qualità per i<br />
consumatori”. Attualmente la Giulio Bellini opera<br />
sul mercato in modo diversificato, sia con marchi
ubricag consumare informati<br />
BBIA<br />
vitigno Fortana è conosciuto anche<br />
con il nome di “Uva d’oro”; ha una<br />
gradazione alcolica di 10,5°, colore<br />
rosso rubino, profumo caratteristico,<br />
sapore asciutto, leggermente acidulo,<br />
moderatamente tannico. Si<br />
accompagna a piatti di anguilla, pesce<br />
di laguna e selvaggina. Merlot:<br />
dal vitigno omonimo, è coltivato in<br />
coltura specializzata e allevato con<br />
sistemi diversi; gradazione alcolica<br />
10,5°, colore rosso rubino, sapore<br />
asciutto, tannico da giovane, invec-<br />
propri, sia con aziende collegate e partecipate.<br />
Sono di proprietà della cooperativa, oltre alla Tenuta<br />
Garusola che produce vini Doc e al marchio<br />
Coop Giulio Bellini che è il centro di attività del<br />
gruppo con la produzione di diversi tipi di cereali e<br />
frutta, anche le aziende Sima, Sima Bio e Monti per<br />
la produzione di farine e farine biologiche certificate<br />
e Albaverde per la progettazione e costruzione di<br />
giardini e parchi. A questi marchi si affiancano altre<br />
consociate che consentono a tutte le attività del<br />
gruppo di convergere nell’unico ambizioso progetto<br />
di attuazione di una filiera dei cerali interamente<br />
italiana all’interno della quale poter gestire tutti i<br />
passaggi dell’intero ciclo produttivo. Partecipano a<br />
questo prestigioso e unico progetto Eurogen, la società<br />
del gruppo che si occupa della ricerca nel<br />
campo della genetica, Albasementi e Proseme per<br />
ottobre marzo 2004 2006<br />
chiato di almeno un anno aumenta<br />
di profumo perdendo un po’ di colore.<br />
È un vino che matura col tempo<br />
diventando un buon accompagnamento<br />
per arrosti, selvaggina, formaggi<br />
piccanti e piatti forti in genere;<br />
va bevuto a temperatura ambiente.<br />
Sauvignon: da uve del vitigno omonimo,<br />
è coltivato in vigneti specializzati<br />
e allevato in spalliera con il sistema<br />
Guyot; gradazione alcolica<br />
11°, colore giallo paglierino scarico,<br />
profumo delicato e caratteristico sa-<br />
43<br />
Da questo mese<br />
Fortana, Savignon,<br />
Merlot e Bianco del<br />
Bosco della Tenuta<br />
Garusola entrano<br />
a far parte della<br />
grande cantina<br />
degli ipercoop<br />
di Coop Estense<br />
pore asciutto, leggermente acidulo.<br />
Invecchiato di almeno un anno, è<br />
eccellente per antipasti e pesce e va<br />
bevuto a 8-10°. Bianco del Bosco:<br />
dai vitigni Trebbiano (70%) e Malvasia<br />
(30%), è coltivato in coltura specializzata<br />
e allevato con diversi sistemi;<br />
gradazione alcolica 10,5°,<br />
colore giallo più o meno dorato,<br />
profumo tenue, sapore asciutto, più<br />
o meno acidulo. Ottimo come aperitivo<br />
e si accompagna a piatti di pesce<br />
e antipasti. n n n<br />
la lavorazione e il trading internazionale dei semi di<br />
grano tenero e per la produzione e distribuzione di<br />
semi di grano duro, insieme a Cerere la cui caratteristica<br />
è quella di produrre la pasta con una tecnologia<br />
che segue i ritmi della tradizione.<br />
La Giulio Bellini è nata nel 1955 per impulso di alcuni<br />
lavoratori agricoli, ma “i prodromi della cooperazione<br />
nel territorio di Filo d’Argenta hanno<br />
tracce più lontane e risalgono al 1881” come ha<br />
sottolineato nel 2005, in occasione dei 50 anni della<br />
cooperativa, l’allora presidente di Legacoop Emilia<br />
Romagna Egidio Checcoli. Nei decenni successivi,<br />
l’azienda si è progressivamente ampliata con<br />
l’ingresso di nuovi soci e l’acquisto di nuovi terreni.<br />
La scelta di diversificare le produzioni risale agli<br />
anni ’90 quando comincia a formarsi il gruppo così<br />
come lo conosciamo oggi.
Abbonamento Coop Estense<br />
a 7 spettacoli: e 90<br />
coop estense<br />
Teatro dei Fluttuanti di Argenta<br />
sabato 4 novembre COMICO<br />
Alessandro Benvenuti<br />
BENVENUTI IN CASA GORI<br />
di A. Benvenuti e Ugo Chiti<br />
venerdì 15 dicembre PROSA<br />
Vincenzo Cerami<br />
MADE IN ITALY<br />
gioco di parole: Vincenzo Cerami<br />
gioco di musiche: Nicola Piovani<br />
gioco di voci: Aisha Cerami<br />
gioco di immagini: Giorgio Di Tullio<br />
pianista: Enrico Aria<br />
lunedì 15 gennaio MUSICA<br />
Concerto Classico<br />
Fiati all’...Opera<br />
orchestra del Teatro Regio di Parma<br />
Musiche di G. Verdi e G. Rossini<br />
martedì 23 gennaio COMICO<br />
Caterina Guzzanti<br />
NON RACCONTATECI FAVOLE<br />
e con Paola Minaccioni<br />
pianoforte e fisarmonica Gloria Clemente<br />
RASSEGNA TEATRALE<br />
“I GIOVEDÌ DEL TEATRO”<br />
Giovedì 5 ottobre 2006 evento unico in Ferrara<br />
LAMBORGHINI: NEL SEGNO DEL TORO<br />
Recital di e con: Lorenzo Guandalini<br />
La vita, le canzoni, le invenzioni, il mito, la storia di<br />
Ferruccio Lamborghini<br />
Giovedì 2 novembre 2006<br />
LA PRINCIPESSA DELLA CIARDA<br />
selezione da: Operetta<br />
Giovedì 7 dicembre 2006<br />
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO<br />
commedia brillante di Oscar Wilde<br />
Giovedì 1 febbraio 2007<br />
LA BOTTEGA DEL CAFFÈ<br />
commedia brillante di Carlo Goldoni<br />
Giovedì 1 marzo 2007<br />
IL CONTE... DINO<br />
Esilarante commedia comica di e con il comico<br />
Piero Sterpi<br />
domenica 28 gennaio BALLETTO<br />
Monica Perego - Hektor Buddla<br />
Balletto di Roma<br />
CENERENTOLA<br />
musiche: G.F. Händel<br />
coreografie: Fabrizio Monteverde<br />
scene: F. Monteverde. C. Cerri<br />
domenica 28 gennaio PROSA<br />
Pamela Villoresi<br />
Pietro Longhi<br />
UN GRANDE GRIDO D’AMORE<br />
di Josiane Balasko<br />
traduzione: David Norisco<br />
scene e costumi: Aldo Buti<br />
regia: Maurizio Panici<br />
giovedì 15 marzo PROSA<br />
Enzo Vetrano - Stefano Randisi<br />
L’UOMO LA BESTIA LA VIRTÙ<br />
di Luigi Pirandello<br />
scene: Marc’Antonio Brandolini<br />
Presentando la carta Sociocoop sarà possibile<br />
accedere all’abbonamento riservato ai soci; l’acquisto<br />
del singolo biglietto a prezzo ridotto per qualsiasi<br />
spettacolo in cartellone è riservato agli abbonati<br />
Abbonamento completo a 17 spettacoli<br />
prezzo ridotto per i soci<br />
di Coop Estense: e 215 anziché e 230<br />
Centro Rivana Garden<br />
Giovedì 5 aprile 2007<br />
ATMOSFERE DI SPAGNA IN FLAMENCO<br />
Spettacolo folkloristico di danza<br />
Giovedì 3 maggio 2007<br />
ERANO BEI TEMPI<br />
operetta, cafè chantant. avanspettacolo, la rivista...<br />
Grande spettacolo di chiusura stagione:<br />
il Varietà<br />
OFFERTA PER I SOCI COOP<br />
ABBONAMENTI: per i soci Coop e 35<br />
anziché e 50 + 1 ingresso ad 1 spettacolo<br />
dialettale omaggio<br />
BIGLIETTI: per i soci Coop e 5<br />
anziché e 8<br />
PRESENTARE LA CARTA SOCIO COOP<br />
PRESSO LA BIGLIETTERIA<br />
Per informazioni:<br />
0532.91712 / 339.7265737 / 347.6467094<br />
CENTRO DI PROMOZIONE SOCIALE RIVANA GARDEN - VIA G.PESCI 181 - 44100 FERRARA
CAVIE AD<br />
consumatori<br />
A Ferrara ricerche di frontiera<br />
Uno degli obiettivi attuali della<br />
ricerca biomedica è di ripristinare<br />
organi o tessuti alterati<br />
inducendone la rigenerazione a parte<br />
dell’organismo. Tale obiettivo sta per<br />
concretizzarsi grazie a una nuova materia<br />
multidisciplinare: l’ingegneria<br />
dei tessuti. Essa costituisce la sintesi<br />
delle conoscenze nei campi della biologia<br />
molecolare e cellulare, dell’istologia,<br />
delle tecnologie biomediche e<br />
dei biomateriali, ponendosi come un<br />
settore di frontiera delle scienze biomediche.<br />
Per alcuni tessuti, come ad esempio<br />
la pelle, sono già disponibili materiali<br />
innovativi, denominati biomateriali,<br />
che “risvegliano” le giuste cellule nel<br />
paziente, favoriscono la rigenerazione<br />
del tessuto che temporaneamente<br />
vengono chiamati a sostituire. In<br />
questo contesto risulta evidente che<br />
i biomateriali devono consentire la<br />
mobilitazione e l’aumento del numero<br />
delle cellule, ma nello stesso tempo<br />
non devono influenzare le caratteristiche<br />
naturali delle cellule stesse. La<br />
valutazione di questo ultimo parame-<br />
ottobre 2006<br />
vivere bene<br />
tro per i biomateriali di nuova sintesi<br />
è l’elemento determinante per il loro<br />
eventuale impiego umano. Tale valutazione<br />
riveste un’importanza ancora<br />
maggiore per quei tessuti altamente<br />
organizzati e specializzati, come ad<br />
esempio il tessuto osseo. Le caratteristiche<br />
di resistenza, stabilità ed elasticità<br />
dell’osso sono infatti garantite<br />
da una precisa e coordinata azione di<br />
due popolazioni di cellule ossee. Gli<br />
osteoblasti sono i responsabili della<br />
produzione di matrice ossea, mentre<br />
gli osteoclasti assicurano l’eliminazione<br />
delle porzioni di osso non più<br />
correttamente funzionanti. L’utilizzo<br />
di protesi di vario tipo è ormai prassi<br />
consolidata da numerosi anni in<br />
ambito ortopedico, ma fino ad ora la<br />
scelta di materiali protesici si è basata<br />
soltanto sulla loro tollerabilità,<br />
vale a dire sulla mancanza di reazioni<br />
infiammatorie o di effetti tossici. Di<br />
conseguenza, il buon esito di tali interventi<br />
non è assolutamente prevedibile,<br />
dipendendo unicamente dalla<br />
risposta soggettiva del paziente. Fino<br />
ad oggi l’unica metodologia per tale<br />
46<br />
caratterizzazione era rappresentata<br />
dall’utilizzo di animali da laboratorio.<br />
Era necessario indurre delle fratture<br />
traumatiche estese, che venivano poi<br />
trattate con il biomateriale in esame.<br />
Dopo un certo tempo si andava a verificare<br />
in questi animali la quantità e la<br />
qualità del tessuto osseo di nuova formazione.<br />
I problemi etici, le difficoltà<br />
di gestione, i tempi di realizzazione<br />
ed i costi di una siffatta procedura<br />
sono facilmente immaginabili. Grazie<br />
alle metodologie del DNA ricombinate<br />
e all’ingegneria genetica, nel laboratorio<br />
del professor Mauro Tognon<br />
dell’Università degli Studi di Ferrara,<br />
il gruppo di ricerca coordinato dalla<br />
dottoressa Cristiana Morelli ha sviluppato<br />
e brevettato un sistema cellulare<br />
in grado di aggirare la necessità<br />
dell’impiego di animali da laboratorio<br />
in questa fase della sperimentazione.<br />
I ricercatori ferraresi hanno coltivato<br />
e modificato geneticamente delle cellule<br />
ossee umane, inserendo nel loro<br />
patrimonio genetico una porzione<br />
di DNA proveniente da una medusa,<br />
l’Aequorea victoria. Questa medusa<br />
attira le sue prede brillando nel buio<br />
sottomarino grazie alla produzione<br />
di una proteina fluorescente verde.<br />
La porzione di DNA necessaria per la<br />
produzione di questa proteina è stata<br />
appunto inserita nelle cellule umane,<br />
rendendole fluorescenti. Una serie<br />
estremamente dettagliata di esperimenti<br />
molecolari su queste cellule<br />
ibride ha dimostrato che la presenza<br />
della proteina fluorescente non ha<br />
minimamente alterato le caratteristiche<br />
ossee delle cellule umane. Le<br />
cellule ingegnerizzate mantengono<br />
dunque la capacità di formare tessuto<br />
osseo esattamente come succede<br />
nell’organismo umano, ed inoltre<br />
sono facilmente riconoscibili, grazie<br />
alla produzione della proteina fluore-
vivere bene<br />
DIO?<br />
nella biomedicina<br />
scente. Queste cellule rappresentano<br />
quindi un ottimo sistema per determinare<br />
efficacemente e velocemente<br />
in laboratorio la capacità di nuovi biomateriali<br />
di indurre la formazione di<br />
tessuto osseo, la cui quantità e qualità<br />
può venire facilmente valutata senza<br />
dover ricorrere all’uso indiscriminato<br />
di animali da esperimento. La fase di<br />
sperimentazione sugli animali potrà<br />
Stagione teatrale 2006-2007<br />
Paolo Rossi - 18.11.2006 ore 21<br />
CHIAMATEMI KOWALSKI. IL RITORNO<br />
Lillo E Greg - 30.11.2006 ore 21<br />
LA BAITA DEGLI SPETTRI<br />
Leonardo Manera - 15.12.2006 ore 21<br />
VIVA L’ITALIA?<br />
Cochi e Renato - 12.1.2007 ore 21<br />
CANZONI E RAGIONAMENTI<br />
La Banda Osiris - 26.01.2007 ore 21<br />
BANDA. 25<br />
Raul Cremona - 09.02.2007 ore 21<br />
HOCUS MOLTO POCUS<br />
Tricicle-Clownic - 23.02.2007 ore 21<br />
SIT<br />
Silvio Orlando - 13.04.2007 ore 21<br />
QUESTI FANTASMI!<br />
Abbonamento 8 spettacoli:<br />
PER I SOCI COOP<br />
Platea euro 134 (anziché euro 150)<br />
Galleria I euro 118 (anziché euro 134)<br />
Galleria II euro 102 (anziché euro 118)<br />
Biglietto singolo: Platea euro 20 (anziché 22) Galleria I<br />
17 (anziché 19) Galleria II 15 (anziché 17)<br />
IL PAESE CIVILE - STORIE, MUSICHE E<br />
INCONTRI PER CAPIRE E NON DIMENTICARE<br />
- 11.11.2006 ore 21<br />
REPORTAGE CHERNOBYL - L’atomo e le vanga.<br />
La scienza e la terra. Di Roberta Biagiarelli e Simona<br />
Gonella, con Roberta Biagiarelli, e con la partecipazione<br />
straordinaria in video di Roberto Herlitzka<br />
- 24.11.2006 ore 21 LA NAVE FANTASMA. Di<br />
Giovanni Maria Bellu, Renato Sarti e Bebo Storti, con Bebo<br />
infatti essere ristretta soltanto a<br />
quei materiali che si sono dimostrati<br />
efficaci durante lo studio in laboratorio.<br />
L’augurio è che l’esperienza<br />
dei ricercatori dell’Università di Ferrara<br />
possa servire da esempio per la<br />
creazione di nuovi sistemi cellulari<br />
che permettano di evitare o limitare<br />
la sperimentazione in vivo. Grazie<br />
alle attuali conoscenze di biologia<br />
Nuovo brevetto<br />
italiano per<br />
saggiare la<br />
compatibilità<br />
di protesi con<br />
tessuti umani:<br />
le cavie<br />
di laboratorio<br />
ringraziano<br />
le meduse<br />
cellulare e molecolare e alle tecniche<br />
dell’ingegneria genetica è possibile<br />
infatti progettare e sviluppare<br />
sistemi specifici virtualmente per<br />
ogni campo di applicazione finale<br />
nell’ambito dell’ingegneria dei tessuti.<br />
Per informazioni sul brevetto<br />
e sull’invenzione, scrivere a Cristina<br />
Morelli e Mauro Tognon. (e-mail:<br />
mrr@unife.it). n n n<br />
Teatro Comunale di Copparo<br />
Storti e Renato Sarti, Regia Renato Sarti, Disegni Emanuele<br />
Luzzati, Musiche Carlo Boccadoro<br />
- 27.01.2007 ore 21 MUSICA, STORIE E VOCI<br />
DALLA SHOAH In occasione della Giornata della<br />
Memoria Musica eseguita dalla Banda Filarmonica di<br />
Tresigallo, Voce Alessandra Alberti, Narrazioni e letture a<br />
cura di Marcello Brondi e Teresa Fregola<br />
- 21.02.2007 ore 21 NEL FANGO DEL DIO PALLONE<br />
La storia maledetta di Carlo Petrini, centravanti di<br />
serie A. Con Alessandro Castellucci, Scritto da Giulio Baraldi<br />
e Alessandro Castellucci, Regia Giulio Baraldi, Musiche<br />
Fabrizio De André, Radiohead, Jetro Thull, Yann Tiersen<br />
- 16.03.2007 ore 21 IL FANTASMA DI CORLEONE<br />
Film documentario di Marco Amenta<br />
- 21.03.2007 ore 21 LA STORIA E LA MEMORIA Reading<br />
teatrale con Daniele Biacchessi. Sassofonista Michele Fusiello<br />
- 21.04.2007 ore 21 STORIE E CANZONI Arrivano<br />
dal mare Yo Yo Mundi e Sergio Diotti. Chitarre,<br />
voce Paolo Enrico, Archetti Maestri - Batteria Eugenio<br />
Merico - Fisarmonica Fabio Martino - Basso elettrico,<br />
contrabbasso, voce Andrea Cavalieri- Chitarre - Cori<br />
Fabrizio Barale - Narrazione Sergio Diotti<br />
PER I SOCI COOP<br />
Carnet intero platea e galleria: ridotto 20 euro<br />
(anziché 30 euro)<br />
Biglietto singolo: sconto dal 33% al 40%<br />
a seconda dello spettacolo<br />
Biglietteria: dal 16 ottobre vendita Carnet e biglietti singoli<br />
per spettacoli a pagamento.<br />
Orario: Lunedì, Mercoledì e Venerdì, ore 16-19 / Martedì e<br />
Venerdì, ore 9,30-12,30 e 16-19 / Sabato ore 9,30-12,30. Nei<br />
giorni di spettacolo fino alle ore 21.<br />
Nelle giornate di spettacolo prefestivo e festivo dalle ore 18.<br />
TEATRO COMUNALE DE MICHELI Piazza del Popolo 11/a<br />
Copparo (Ferrara) - Tel. 0532 871634 - Fax. 0532871659<br />
www.teatrodemicheli.it - biglietteria@teatrodemicheli.it
vivere bene<br />
La città di<br />
di Ivana Baraldi e William Garagnani<br />
L’autunno si apre a Ferrara con<br />
la mostra di André Derain al<br />
Palazzo dei Diamanti. La riflessione<br />
che il pittore conduce sul colore<br />
ci suggerisce per associazione<br />
mentale una domanda: “Di che colore<br />
è Ferrara?”. Proprio lì, all’incrocio<br />
in cui sorge il Palazzo dei Diamanti,<br />
troviamo il suggerimento più ovvio<br />
per la risposta, riecheggiata ovunque,<br />
anche se con accenti diversi, per tutta<br />
la città storica. Azzardiamo, allora:<br />
“Ferrara è ocra, bianca, verde”.<br />
L’ocra rossa è quella del mattone faccia<br />
a vista, indiscutibile materia prima<br />
dominante nell’edificazione.<br />
Come potrebbe essere altrimenti?<br />
Città di pianura e di fiume, Ferrara si<br />
costruisce con il suo fango cotto, lasciato<br />
spesso a nudo o solo velato da<br />
un leggero intonachino. Il bianco è<br />
quello, tendente all’avorio, della pietra<br />
più dura, venuta da fuori, che segna<br />
di sé i luoghi più signorili, ma<br />
con misura, in raffinati dettagli. Il<br />
verde è quello della vegetazione: non<br />
solo quella, ovvia, che straripa nel<br />
Parco Massari o si dispiega nella<br />
Piazza Ariostea e nelle piazzette sparse,<br />
ma quella discreta, che si affaccia<br />
consumatori<br />
ottobre 2006<br />
al di sopra dei muri di recinzione e<br />
risalta sul loro ocra.<br />
All’incrocio tra corso Ercole I d’Este<br />
e corso Biagio Rossetti incontriamo<br />
l’esempio più monumentale della<br />
sintesi dei tre colori, che è anche<br />
l’unico in cui la pietra prevalga sul<br />
mattone, grazie all’acuto architettonico<br />
del rivestimento del Palazzo dei<br />
Diamanti. Le 8500 bugne, sfaccettate<br />
a cogliere ed esaltare la luce in ogni<br />
ora del giorno, trovano la loro eco di<br />
pietra nella doppia parasta d’angolo<br />
scolpita e nel balcone di Palazzo Sacrati<br />
e, al di là di Corso Ercole I, nel<br />
bianco rivestimento d’angolo del Palazzo<br />
Turchi di Bagno. Poi, la doppia<br />
fila bianca dei fittoni delimita la strada<br />
e porta fino al Castello, in una prospettiva<br />
alla cui destra il verde degli<br />
alberi di un giardino affiora da un<br />
muro di mattoni. Dalla parte opposta,<br />
oltre l’incrocio, deborda il verde<br />
di Parco Massari, e si intravede la<br />
doppia fila di pioppi che porta fino<br />
alle Mura.<br />
Al di là dell’esempio più illustre fornito<br />
dall’area del Palazzo dei Diamanti,<br />
è possibile trovare, in giro per<br />
la città, altri esempi meno clamorosi<br />
della concomitanza dei tre colori,<br />
che è poi la fusione di due materiali<br />
Un maestro di sin<br />
A Palazzo dei Diamanti retrospettiva di<br />
“André Derain (1880-1954)”,<br />
a Palazzo dei Diamanti di Ferrara<br />
dal 24 settembre al 7 gennaio,<br />
è una mostra da vedere,<br />
anche per la sintesi che le opere<br />
esposte suggeriscono sulle<br />
principali correnti artistiche<br />
del primo ’900. Nei dipinti del<br />
1905/1906 resta il ricordo dell’Impressionismo<br />
(le forme dissolte<br />
nella luce e nel colore del<br />
“Ponte di Waterloo”), mentre<br />
matura il passaggio allo stile<br />
48<br />
da costruzione con il verde urbano.<br />
Ancora più facile, molto più facile, è<br />
trovare la prova della dominanza del<br />
cotto “faccia a vista” nei paramenti<br />
murari. Ci sono strade corte e strette,<br />
come via Campofranco, dove edifici,<br />
muri di recinzione, ingresso alla<br />
chiesa del Corpus Domini creano (se<br />
per caso non ci sono auto parcheggiate)<br />
un tutt’uno omogeneo di mattoni,<br />
con quell’aria di silenzio raccolto<br />
che si può trovare in certe parti di<br />
Ferrara come in pochi altri luoghi.<br />
Ma il cotto trionfa anche nelle decorazioni<br />
che sovrastano gli archi di<br />
porte e finestre o che stanno sotto ai<br />
cornicioni dei palazzi, con infinite<br />
variazioni di modellato, in un gioco<br />
di color ocra su ocra, sia nei palazzi<br />
signorili disegnati da Biagio Rossetti,<br />
sia in contesti più umili, come nelle<br />
abitazioni di via Carri o di via Vecchie.<br />
La pietra non è materiale locale,<br />
quindi si può esibire come pregiato<br />
status symbol, in parche decorazioni<br />
dei palazzi: una linea bianca a segnare<br />
l’inizio della scarpa di un muro,<br />
uno stemma, le colonne di un porticato,<br />
un architrave, fino all’ampia<br />
decorazione del portale di Schifanoia<br />
o alle balaustre del Castello Estense.<br />
fauve: un omaggio a Matisse,<br />
dalla barba rosso fulvo, simile<br />
ai capelli della “Donna in camicia”,<br />
che sembra un Toulouse-Lautrec<br />
dipinto alla fauve.<br />
Nel 1907/8 Derain si avvicina<br />
al Cubismo, con il ritratto della<br />
moglie in verde e i volumi<br />
massicci, dai colori violenti,<br />
dei paesaggi di Martigues.Le<br />
nature morte documentano i<br />
diversi orientamenti stilistici di<br />
Derain: da quella del ’10, tutta
vivere bene<br />
tre colori<br />
I tre colori che contraddistinguono Ferrara: l’ocra dei mattoni, il bianco della pietra e il verde dei giardini<br />
Un dettaglio che colpisce è la notevole<br />
presenza degli inserti di pietra che<br />
rafforzano-decorano gli spigoli dei<br />
palazzi. C’è un motivo funzionale, visto<br />
che i carri, girando, potevano<br />
sbrecciare gli spigoli degli edifici:<br />
ecco allora il rinforzo di pietra che, in<br />
mancanza di mezzi, è però spesso so-<br />
tesi<br />
André Derain<br />
cubista, a quella del ’13 che,<br />
con tinte più tenui, mantiene<br />
la non-prospettiva cubista,<br />
fino a quella del ’39 che, con<br />
luci caravaggesche, torna ai<br />
maestri del passato. Così è anche<br />
nei ritratti dal 1914 al ’22,<br />
dove l’eco cubista si stempera<br />
in forme più morbide e luci<br />
calde, fino al bozzetto di genere<br />
de “L’italiana”. Dal nudo del<br />
’35, carezzato da luci “classiche”,<br />
si passa all’autoritratto<br />
ottobre 2006<br />
stituito da una preventiva smussatura<br />
dello spigolo. Si vede un singolare<br />
esempio dell’una e dell’altra soluzione<br />
nell’imbocco del volto di via Cammello<br />
da via Carlo Mayr, oppure lungo<br />
via Ghisiglieri dove, al di qua di un<br />
volto c’è una smussatura nel mattone<br />
e, al di là, l’incavo è rivestito di<br />
del ’53, di un realismo reso<br />
drammatico da forti contrasti<br />
chiaroscurali.<br />
La rassegna, organizzata da<br />
Ferrara Arte in collaborazione<br />
con lo Statens Museum<br />
for Kunst di Copenaghen e<br />
curata da Isabelle Monod-<br />
Fontaine, è la prima retrospettiva<br />
dedicata in Italia a<br />
Derain da trent’anni a questa<br />
parte.<br />
Orario: aperto tutti i giorni,<br />
feriali e festivi, lunedì incluso<br />
dalle 9 alle 19. Aperto anche:<br />
1 novembre; 8, 25, 26 dicembre;<br />
1 e 6 gennaio.<br />
Ingresso: intero € 9<br />
Ridotto soci Coop € 7,50<br />
49<br />
pietra. Il diffuso inserto protettivo si<br />
è poi evoluto in vezzo decorativo, trasformandosi<br />
nelle doppia parasta liscia<br />
o scolpita che fascia lo spigolo.<br />
Oltre a quelli già citati, se ne può vedere<br />
un altro esempio all’incrocio tra<br />
Corso Ercole I d’Este e via Arianuova.<br />
L’area dove Ferrara è clamorosamente<br />
anche città d’alberi e di spazi verdi<br />
è l’Addizione Erculea a nord della<br />
Giovecca. Qui via Borso, tra il Parco<br />
Massari e la Certosa, offre un esempio<br />
lussureggiante del debordare del<br />
verde oltre i muri di recinzione. Ma il<br />
verde spunta anche altrove, a portata<br />
d’occhio d’ogni visitatore attento. Ci<br />
limitiamo a una segnalazione, in<br />
omaggio a un illustre cittadino scomparso<br />
di Ferrara: la magnolia che<br />
svetta, sovrastando il cortile della<br />
casa di Giorgio Bassani, in via Cisterna<br />
del Follo.<br />
Dire che Ferrara è di tre colori prevalenti<br />
è una provocazione verso chi<br />
la conosce o la vuole visitare con curiosità,<br />
oppure solo un’indicazione e<br />
un suggerimento per l’osservazione<br />
che ognuno, camminando per la città,<br />
si può divertire a confermare o a<br />
smentire con esempi del tutto personali.<br />
n n n
consumatori<br />
giugno 2004<br />
rubricag<br />
Metabolimetria computerizzata: valutazione del consumo di ossigeno<br />
e della produzione di anidride carbonica finalizzata ad individuare<br />
la capacità di assimilazione dei cibi e la dieta ideale personalizzata.<br />
Approfitta dell’autunno<br />
per concederti<br />
una carica di energia<br />
Le coccole vi attendono, incorniciate dalle gustose<br />
rassegne enogastronomiche di stagione!<br />
L’autunno è il momento ideale per godersi una piacevole pausa di salute e benessere. In previsione<br />
dell’inverno, concedersi un soggiorno termale è la strategia migliore per ricaricare le riserve energetiche,<br />
rafforzare le difese immunitarie ed effettuare una corretta prevenzione. E poi, curare il corpo, reintegrare<br />
l’epidermide stanca e disidratata dall’estate, rimineralizzare il cuoio capelluto, adottare nuove strategie per<br />
perdere peso, tonificare, snellire la silhouette, nutrire e levigare il viso, alla scoperta di un nuovo splendore.<br />
Approfittane per scoprire le bellezze del territorio e gusta i piatti della Festa dei frutti dimenticati, nel vicino<br />
borgo di Casola Valsenio, e della Giornata della salvia e della saba a Riolo Terme.<br />
Le Terme di Riolo offrono coi loro short<br />
& long week-end occasioni di puro piacere!<br />
Week-end Armonia:<br />
Dalla cena del 13/10<br />
al pranzo del 15/10<br />
olloquio medico, pernottamento in hotel con<br />
trattamento di pensione completa (bevande<br />
escluse), 2 bagni in piscina termale con idromassaggi<br />
specifici e relax con telo caldo, 1 massaggio<br />
manuale totale, 1 impacco depurativo all’achillea,<br />
1 maschera al fango termale con massaggio riattivante<br />
viso, 1 fango termale caldo corpo, 1 bagno di vapore,<br />
accesso alla fitness room, 1 prodotto della linea<br />
Rioterme Cosmetiques all’acqua termale.<br />
50<br />
Un buon programma di REMISE<br />
EN FORME comincia da una corretta<br />
diagnosi. Le Terme di Riolo<br />
ti propongono due innovative metodiche.<br />
La metabolimetria valuta se il<br />
metabolismo a riposo funziona normalmente,<br />
è rallentato o accelerato. Questo consente di<br />
verificare quante calorie consuma realmente il<br />
nostro organismo. L’esame permette inoltre di<br />
conoscere la giusta percentuale di carboidrati,<br />
proteine e lipidi per perdere, mantenere o<br />
aumentare peso.<br />
L’analisi della composizione<br />
corporea valuta la massa grassa, la<br />
massa magra e il volume dei liquidi, nozioni<br />
indispensabili per predisporre un corretto<br />
programma dietologico.<br />
G<br />
G<br />
rand Hotel Terme****<br />
€ 287,00<br />
olf Hotel Terme*** Sup<br />
€ 256,50<br />
TARIFFE RISERVATE AI SOCI COOP<br />
Hotel Villa Delle Fonti***<br />
€ 248,50
di Tiziano Argazzi<br />
Generosa, versatile e salutare,<br />
ricca di vitamine e di fibre e<br />
povera di calorie. Questa è la<br />
zucca. Ingiustamente usata come<br />
sinonimo di insipienza, è invece una<br />
regina della tavola. Specialmente<br />
nel Nord Italia. Nella Valle del Mezzano,<br />
dove il terreno le conferisce<br />
caratteristiche organolettiche uniche,<br />
l’uso della zucca, soprattutto la<br />
violina (così chiamata per la sua forma,<br />
che ricorda il noto strumento<br />
musicale), dalla polpa arancione,<br />
compatta, dolce e soda, tocca vette<br />
altissime. L’oro giallo della zucca lo<br />
si può trovare un po’ ovunque: nel<br />
ripieno dei cappellacci, come condimento<br />
nella pasta, nei dolci, in forma<br />
di zuppa, a fettine, cotta al forno,<br />
nel risotto e in purea. Inoltre nel-<br />
Sagre & fiere<br />
Ad Ostellato, nel ferrarese, tutti i fine<br />
settimana di novembre degustazioni, mostre<br />
e piatti d’autore dedicati a questo ortaggio<br />
ricco di vitamine e povero di calorie<br />
Week-end<br />
con la ZUCCA<br />
l’immediato dopoguerra prese piede<br />
anche l’abitudine di conservare i<br />
semi della zucca che, una volta cotti<br />
e salati, si trasformavano in “bruscolini”<br />
(o brustoline). Oltre alle<br />
specie per uso alimentare, esistono<br />
anche zucche ad uso ornamentale:<br />
veri e propri doni della natura, dalle<br />
innumerevoli forme, colori e dimensioni.<br />
I gusci vuoti delle zucche<br />
sono serviti da recipienti naturali<br />
per tutti i popoli agricoli del mondo,<br />
dai Sumeri fino ai nostri pastori<br />
del Gennargentu, che, in epoche<br />
ancora lontane dallo sviluppo delle<br />
materie plastiche, hanno saputo<br />
farne cesti, cestini, scatole e strumenti<br />
musicali.<br />
Per festeggiare questo dolcissimo<br />
ortaggio, ad Ostellato, nel ferrarese,<br />
per tutti i fine settimana di novembre<br />
si svolgerà “Zucca in tavola”,<br />
Castagne e altri sapori dell’autunno<br />
Mirabello (Fe). Dal 19 al 22 ottobre.<br />
Fiera di San Simone. Stand<br />
gastronomici, mostre espositive.<br />
Infotel. 339.2631102.<br />
Pavullo nel Frignano (Mo). 22<br />
ottobre. Festa della castagna.<br />
Spettacoli musicali, giochi e stand<br />
gastronomici.<br />
Infotel. 0536.29915.<br />
Soliera (Mo). 22 ottobre. Il profumo<br />
del mosto cotto. La manifestazione,<br />
giunta alla 11ª edizione,<br />
si svolge nel centro storico e<br />
prevede la cottura del mosto nei<br />
tradizionali fugòun a legna.<br />
Infotel. 059.568514.<br />
consumatori<br />
ottobre 2006<br />
vivere bene<br />
Ostellato (Fe). Tutte le domeniche<br />
di ottobre, all’agriturismo<br />
Villaggio Natura, “Natura e sapori”.<br />
Il 22 e 29 ottobre Domeniche<br />
del pesce di valle.<br />
Infotel. 0533.680757.<br />
Web: www.sorgeva.it.<br />
Maserno di Montese (Mo). 22<br />
e 29 ottobre. Sagra della castagna.<br />
Stand gastronomico con<br />
prodotti tipici.<br />
Infotel. 059.971122.<br />
Montecreto (Mo). 28 e 29 ottobre.<br />
Festa della castagna.<br />
Infotel. 0536.63722.<br />
Bondeno (Fe). 28-31 ottobre e<br />
51<br />
manifestazione gastronomica organizzata<br />
dal Consorzio Verde Delta in<br />
collaborazione con il Comune e la<br />
locale Pro Loco. Tutte le domeniche<br />
di novembre sulla piazza del paese si<br />
potrà ammirare il mercatino dell’artigianato<br />
tipico e delle curiosità sulla<br />
zucca. Negli stand espositivi degustazioni<br />
di prodotti a base di<br />
zucca, e si potranno visitare mostre<br />
fotografiche e tematiche, come la<br />
famosa mostra pomologica sulla<br />
zucca. Infine, per tutti i week-end di<br />
novembre, i cuochi dei dieci ristoranti<br />
di Ostellato e dintorni che aderiscono<br />
all’iniziativa eseguiranno,<br />
per la gioia di tutti i palati, infinite<br />
varianti culinarie a base di zucca,<br />
allo scopo di recuperare le antiche<br />
tradizioni estensi. Info: Consorzio<br />
Verde Delta, tel. 0533,681359. Sito<br />
web: www.verdedelta.com. n n n<br />
1° novembre. Sagra del Tartufo.<br />
Infotel. 388.1142735.<br />
Mesola (Fe). Dal 28 ottobre al<br />
1° novembre. Sagra dei sapori<br />
d’autunno. Stand gastronomici<br />
all’aperto e nel castello mesolano.<br />
Infotel. 0533.993039.<br />
San Martino di Ferrara (Fe).<br />
Dal 3 al 5 e dal 9 al 12 novembre.<br />
San Martin in castagna.<br />
Infotel. 339.4629059.<br />
Bomporto (Mo). Dal 4 al 12 novembre.<br />
Fiera di San Martino,<br />
con mostra mercato del Lambrusco<br />
e dei prodotti del territorio.<br />
Infotel. 059.800736.
Coop e la raccolta<br />
dei pomodori in Puglia<br />
consumatori<br />
Dopo il servizio del giornalista Fabrizio Gatti, apparso sull’Espresso,<br />
sul tema della raccolta dei pomodori in Puglia,<br />
sarebbe opportuno chiarire da quali campi e fornitori provengono<br />
i pomodori utilizzati da Coop<br />
Dino Barberini - e-mail<br />
Risponde Claudio Mazzini, responsabile innovazione e valori<br />
di Coop Italia:<br />
La maggior parte del pomodoro da industria italiano viene<br />
coltivato nell’area oggetto dell’indagine apparsa sull’Espresso,<br />
ed il ricorso a lavoratori extra-comunitari da qualche anno<br />
è parte integrante (ma non integrata) dell’economia di quei<br />
territori. Ed i pomodori che servono per le conserve a marchio<br />
Coop provengono ovviamente anche dalla Puglia.<br />
Come per tutti i prodotti a marchio Coop anche per questi<br />
esiste l’adesione al nostro progetto etico SA8000, quindi tutti<br />
i trasformatori sono contrattualmente già impegnati a rispettare<br />
i diritti del lavoro e a pretendere analoghe garanzie<br />
dai propri coltivatori. Ciononostante - vista la delicatezza dell’argomento<br />
- Coop, già da due anni, ha dato vita ad un progetto<br />
che si prefigge di approfondire ulteriormente il rispetto<br />
delle regole lungo tutta la filiera produttiva del pomodoro,<br />
grazie al coinvolgimento dei propri fornitori/trasformatori<br />
(come del resto lo stesso Fabrizio Gatti ha raccontato sull’Espresso<br />
nel numero successivo alla pubblicazione della<br />
prima inchiesta): infatti le figure che utilizzano eventualmente<br />
la mano d’opera extra-comunitaria non sono i fornitori<br />
di Coop, bensì i coltivatori, centinaia e centinaia, che cambiano<br />
ogni anno in funzione della stagione, delle condizioni<br />
del mercato etc., modificando quindi anche la mappa degli<br />
approvvigionamenti che può privilegiare una zona piuttosto<br />
che un’altra, pertanto:<br />
· da maggio 2005, congiuntamente ad alcune Organizzazioni<br />
non governative (Ong) è stata avviata la fase di indagine<br />
· ad agosto/settembre 2005 sono state effettuate verifiche<br />
ispettive in campo presso alcune delle aziende agricole.<br />
· a maggio 2006 c’è stato un incontro con tutti i fornitori di<br />
conserve di pomodoro Coop e con tutte le principali associa-<br />
Quali farmaci<br />
alla Coop?<br />
la posta<br />
Sono andato nel vostro corner per i farmaci del’ipercoop di<br />
Carpi ma ho scoperto che non avevate tutte le cose che<br />
cercavo. Il farmacista mi ha detto che potete vendere solo<br />
alcuni tipi di medicine. Potete spiegarmi perchè? Inoltre,<br />
ho sentito parlare di farmaci generici, che sono identici ad<br />
altri di marca, ma costano meno. Come si comporterà<br />
Coop su questo fronte?<br />
Alceste Pironti - Carpi<br />
ottobre 2006<br />
52<br />
zioni dei produttori pugliesi in cui si è richiesto:<br />
1. Il rispetto tassativo dei diritti del lavoro<br />
2. L’avvio di una campagna di sensibilizzazione verso i propri<br />
associati<br />
3. L’intensificazione delle attività di selezione e controllo delle<br />
aziende agricole in funzione del rispetto dei diritti del lavoro.<br />
Tutti i maggiori fornitori Coop, oltre all’impegno già sottoscritto<br />
per il rispetto dei diritti del lavoro, concordano sulla<br />
realizzazione di interventi di sensibilizzazione e formazione<br />
da effettuarsi sui coltivatori, tramite le loro associazioni.<br />
Le associazioni dei coltivatori a loro volta, hanno accettato<br />
che questo impegno sia inserito e formalmente sottoscritto<br />
nei contratti di conferimento con gli industriali della trasformazione.<br />
Pertanto abbiamo inserito nei disciplinari di produzione<br />
integrata richiesti da Coop, a cui i coltivatori sono<br />
vincolati, un paragrafo specifico riguardante il rispetto dei<br />
diritti dei lavoratori, attivo dalla prossima campagna. Saranno<br />
privilegiati i coltivatori in grado di effettuare la raccolta dei<br />
pomodori meccanicamente anziché manualmente. La raccolta<br />
meccanizzata dei pomodori Coop ha oggi raggiunto<br />
l’80% circa dell’intera produzione. Sono in fase di intensificazione<br />
i controlli diretti sul campo, e stiamo organizzando<br />
incontri a livello istituzionale per coinvolgere le forze che<br />
possono incidere sulle politiche sociali a livello di territorio e<br />
modificare le condizioni di vita di questi lavoratori.<br />
Stiamo collaborando intensamente con le Ong locali e nazionali<br />
che di questi aspetti si stanno occupando attivamente. In<br />
particolare con Medici senza Frontiere, da oltre un anno,<br />
sono in atto collaborazioni per sensibilizzare le istituzioni<br />
locali al tema (ricordiamo che nell’ottobre del 2005, proprio<br />
su <strong>Consumatori</strong>, abbiamo pubblicato una sintesi del rapporto<br />
di Medici Senza Frontiere in cui si descrivevano i drammatici<br />
risultati dell’indagine fatta tra i lavoratori stagionali immigrati,<br />
impegnati in agricoltura nelle regioni del sud Italia<br />
ndr). Riteniamo che l’argomento sia estremamente complesso<br />
e Coop ha messo in campo tutto il proprio potenziale economico<br />
e sociale per il miglioramento di questa inaccettabile<br />
situazione.<br />
Il decreto che liberalizza la vendita di farmaci all’interno dei<br />
supermercati (il cosiddetto decreto Bersani) pone alcuni<br />
fondamentali limiti a tale vendita. Innanzitutto la<br />
liberalizzazione riguarda solamente:<br />
· i medicinali senza obbligo di ricetta medica (SP o SOP),<br />
ovvero farmaci che possono essere venduti senza ricetta, su<br />
consiglio del farmacista.<br />
· ed i medicinali da banco o automedicazione (OTC, Over<br />
The Counter - sopra il tavolo): questi ultimi possono essere<br />
venduti, sempre senza ricetta, su semplice richiesta del<br />
paziente.<br />
Queste categorie infatti non richiedono la prescrizione
medica ed il costo è totalmente a<br />
carico del consumatore. Pertanto<br />
eventuali altri farmaci, anche di uso<br />
comune, ma che non rientrino nelle<br />
categorie liberalizzate, non possono<br />
essere venduti al di fuori del circuito<br />
farmacie. Questo anche in coerenza<br />
alla campagna a sostegno della<br />
proposta di legge per la<br />
liberalizzazione della vendita dei<br />
farmaci sostenuta da Coop nel 2005.<br />
Pertanto i farmaci che ha visto a<br />
Carpi e che sono già disponibili in<br />
molti altri punti vendita,<br />
apparterranno solamente a queste<br />
categorie. Relativamente ai farmaci<br />
generici (o equivalenti) sono stati<br />
introdotti nella legislazione italiana<br />
dall’art. 130, dalla legge 28.12.1995,<br />
n. 549 che definisce come medicinale<br />
generico “un medicinale che ha la<br />
stessa composizione qualitativa e<br />
quantitativa di sostanze attive e la<br />
stessa forma farmaceutica del<br />
medicinale di riferimento.<br />
I medicinali generici sono sottoposti<br />
agli stessi controlli e procedure di<br />
registrazione e vigilanza che l’Agenzia<br />
Italiana del Farmaco (AIFA) riserva a<br />
tutti i prodotti in commercio.<br />
La scadenza della copertura brevettale<br />
permette di risparmiare sul prezzo al<br />
pubblico ma lo sviluppo, fin ora, più<br />
che sui farmaci da automedicazione<br />
si è concentrato principalmente su<br />
quelli di calsse C ovvero i farmaci con<br />
obbligo di ricetta ma non rimborsati<br />
la posta<br />
> L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è<br />
redazione consumatori<br />
Viale Aldo Moro, 16<br />
40127 Bologna<br />
fax 051 6316908<br />
oppure<br />
redazione@consumatori.coop.it<br />
dal Servizio Sanitario Nazionale e<br />
pagati interamente dal cittadino.<br />
Purtroppo il termine “generico” si è<br />
dimostrato infelice in quanto<br />
percepito dal pubblico come simile,<br />
ma non uguale al medicinale di<br />
riferimento (cioè di marca) indicato<br />
per la stessa patologia. Per questa<br />
ragione i prodotti “generici” sono<br />
stati ridefiniti Medicinali equivalenti<br />
(L. 149 del 26 luglio 2005).<br />
Ovviamente Coop coerentemente alla<br />
propria politica di tutela del potere di<br />
acquisto e della salute dei propri soci<br />
e consumatori cercherà di<br />
aumentare, nei propri assortimenti,<br />
la presenza di tali prodotti.<br />
Latte “diverso”<br />
Ho visto fra i nuovi prodotti latti<br />
differenti: di riso, di soia, di<br />
mandorle, di avena. Potete aiutarmi a<br />
conoscerli meglio...<br />
Tiziano Melloni - Treviso<br />
Di questi latti sappiamo che hanno<br />
come denominatore comune la<br />
provenienza dal mondo vegetale e che<br />
per legge non possono vantare<br />
l’appellativo latte se non seguito dalla<br />
specifica provenienza. Non contengono<br />
la caseina, proteina ad alto valore<br />
biologico, né le vitamine A e D, in<br />
compenso non provocano intolleranze<br />
al lattosio e sono privi di colesterolo.<br />
Il latte ricavato dal riso è ricco di<br />
carboidrati, come pure quello di<br />
avena che in più contiene vitamina B,<br />
ferro, fosforo e fibre solubili. Quello di<br />
soia è ricco di fitoestrogeni, ferro,<br />
fosforo e proteine di buon valore<br />
biologico. Quello di mandorla apporta<br />
calcio, magnesio, vitamina E ha forte<br />
potere antiossidante.<br />
Master Universitario di 1° livello per l’anno accademico 2006/2007 in<br />
Organizzazione e Management<br />
delle Imprese della Cooperazione di <strong>Consumatori</strong><br />
n Il Master prevede 440 ore di didattica in aula e 300 ore di Stage presso aziende Cooperative di<br />
<strong>Consumatori</strong><br />
n Il costo è di 3.500 euro e sono previste borse di studio per gli studenti meno abbienti e più<br />
meritevoli.<br />
n La data di presentazione delle domande di ammissione scade il 22 novembre 2006.<br />
n Le lezioni inizieranno il 22 febbraio 2007.<br />
Per informazioni:<br />
impresa.cooperativa@unifi.it<br />
oppure Segreteria Amministrativa Post Laurea - Via Micheli, 30 - Firenze<br />
Tel. 055-2756602 - E-mail: postlaurea@adm.unifi.it<br />
Organizzato da<br />
Facoltà di Economia<br />
dell’Università<br />
degli Studi di Firenze<br />
ottobre 2006<br />
53<br />
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ASSOCIAZIONE<br />
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confezione da 250 g x 2<br />
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rivolte ai soci Coop, ma anche a coloro che<br />
vogliono diventarlo: essere socio Coop è semplice,<br />
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Dell’amore<br />
che non muore<br />
In tutte le librerie è arrivato il<br />
nuovo libro di Alessandro Costantini<br />
dal titolo “Il filo rosso<br />
dell’amore”, edizioni Erickson.<br />
Tratta della vicenda personale<br />
vissuta dall’autore quando, qualche<br />
anno fa, perse la moglie<br />
Paola, ricoverata all’ospedale, e<br />
il bambino che lei portava in<br />
grembo. Una vicenda che fece<br />
molto scalpore a Ferrara e che<br />
vide anche l’interessamento delle<br />
istituzioni e del sindaco Sateriale.<br />
Il caso, mai chiarito fino in<br />
fondo, fu archiviato diversi anni<br />
dopo. Ma Costantini non vuole<br />
ricordare Paola come un “caso”<br />
o un numero di una statistica.<br />
Desidera invece che attraverso<br />
questo libro, scritto in sua memoria,<br />
sia conosciuta la loro storia<br />
d’amore. “Le persone non<br />
sono numeri o casi ma esseri<br />
umani a volte meravigliosi”. Un<br />
amore che inizia quasi per caso,<br />
la costruzione di un rapporto<br />
vero, l’attesa di un figlio, i sogni<br />
di una coppia felice che si stanno<br />
per realizzare. Il racconto di<br />
un percorso attraversato da un<br />
filo rosso che dimostra come il<br />
vero amore possa insegnare ad<br />
affrontare qualsiasi prova. Anche<br />
la più dura: la perdita della per-<br />
consumatori<br />
ottobre giugno 2006<br />
2004<br />
coop rubricag estense<br />
Leggere & pensare<br />
sona amata. Ricordi, immagini,<br />
riflessioni di un viaggio dentro<br />
se stessi, nella difficile lotta contro<br />
il dolore, “Il filo rosso dell’amore”<br />
è l’energia vitale che<br />
abita in noi e che ci ricorda che i<br />
sentimenti d’amore sono la cosa<br />
più bella che possano capitare<br />
agli uomini e alle donne e, se<br />
pienamente vissuti, aiutano a risorgere<br />
e a ritrovare fiducia nella<br />
vita”.<br />
Dai tacchi a spillo<br />
all’ictus e ritorno<br />
Scuola, vacanze, divertimento e<br />
lavoro, come modella e hostess.<br />
Questa la vita, allegra e spensierata,<br />
di Lisa Trevisan, ventunene<br />
di Castelfranco Veneto, fino alla<br />
sera del 27 novembre 2003,<br />
cioè fino all’ictus cerebrale che<br />
l’ha colpita mentre era in discoteca<br />
a festeggiare il compleanno<br />
di sua sorella Laura, dieci anni<br />
più grande di lei e infermiera<br />
professionale. Inizia da qui il racconto<br />
di Lisa Festa (così soprannominata<br />
per la sua solarità e la<br />
voglia, sempre e comunque, di<br />
fare festa), il suo calvario tra letti<br />
d’ospedale e medici che non<br />
sono riusciti a salvarla in tempo,<br />
il suo cammino verso la rinascita.<br />
“Sì, no, Miami - La mia storia<br />
dai tacchi a spillo all’ictus e ritor-<br />
55<br />
no” (Lisa Festa, Mondadori, 256<br />
pagine, 14 euro, terza ristampa)<br />
trae spunto per il titolo dalle prime<br />
tre parole che Lisa è riuscita<br />
a dire riprendendosi dal semicoma<br />
in cui era caduta: “sì, no,<br />
Miami” appunto. Miami, il suo<br />
sogno americano, la sua vacanza<br />
di tre mesi in quel paradiso di<br />
mare e grattacieli, dov’era stata<br />
due anni prima. Nel racconto di<br />
Lisa i ricordi s’intrecciano, i personaggi,<br />
tutti reali, sono dipinti<br />
con un tocco lieve, così come la<br />
tragicità della sua vicenda è sfumata<br />
dall’autoironia e dalla sua<br />
voglia di vivere e lottare, da una<br />
voglia di far festa che non l’ha<br />
mai abbandonata. E poi i valori<br />
che l’hanno accompagnata,<br />
l’amore per la sua famiglia, la<br />
gratitudine per i tanti amici che<br />
le sono stati vicini, la riconoscenza<br />
per medici, fisioterapisti, infermieri<br />
che l’hanno seguita nel<br />
suo difficile cammino. Il calvario<br />
ospedaliero di Lisa, colpita da<br />
paralisi del lato destro del corpo<br />
e totale afasia, si è trasformato in<br />
cammino verso la guarigione e<br />
rinascita nel gennaio del 2004,<br />
quando è stata ricoverata nel Dipartimento<br />
di Medicina Riabilitativa<br />
“San Giorgio” di Ferrara,<br />
diretto dal dottor Nino Basaglia.<br />
In meno di cinque mesi è tornata<br />
a camminare e a parlare.<br />
Dopo è stata ricoverata in Svizzera,<br />
nella stessa clinica in cui si<br />
trovava il senatore Umberto<br />
Bossi. Ora Lisa prosegue la riabilitazione<br />
a Schio (Vicenza), non<br />
porta ancora i suoi adorati tacchi<br />
a spillo di 12 centimetri, ma<br />
è tornata a ballare in discoteca.<br />
Un’unica, grande emozione accompagna<br />
il lettore dall’inizio<br />
alla fine del suo racconto, che<br />
sarà presentato sabato 14 ottobre,<br />
ore 18, nella galleria del<br />
centro commerciale Il Castello<br />
di Ferrara.
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OCCASIONE KOLOSSAL<br />
Dal 2 ottobre al 31 dicembre 2OO6 continua”Via col Venti”.<br />
Come sai, avrai a disposizione un ”paniere” di 2OO prodotti,<br />
tutti di qualità e di acquisto quotidiano<br />
(alimentari, compresi quelli industriali, i freschi<br />
ed i freschissimi, i prodotti per la pulizia della casa<br />
e l’igiene della persona) tra i quali potrai scegliere<br />
al massimo 2O prodotti per avere lo sconto del 1O%<br />
ogni volta che li acquisterai.<br />
Troverai nei punti vendita un depliant con tutti<br />
i 2OO prodotti: scegli quelli del tuo ”paniere”,<br />
stacca i relativi coupon e consegnali alla cassa insieme<br />
alla tua tessera Socio Coop.<br />
Questi verranno registrati automaticamente su di essa.<br />
Anche se la tua Coop non ha in assortimento tutti<br />
i prodotti che scegli, puoi comunque memorizzarli<br />
sulla tessera: li potrai acquistare in un altro momento<br />
in qualsiasi altro punto vendita di Coop Estense.<br />
Ogni prodotto può essere acquistato una sola volta<br />
al giorno. Ma non preoccuparti: hai tre mesi di tempo<br />
per approfittare di questa promozione, così quello che non<br />
acquisti oggi lo potrai acquistare domani.<br />
Ritira il depliant nei punti vendita.<br />
E domani è un’ altra spesa.
Comunicazione ministeriale effettuata. Il regolamento è a disposizione nei punti vendita Coop Estense.<br />
La tua spesa dà<br />
buoni frutti:<br />
sconto del1O% su<br />
tutto l’assortimento.<br />
Sconto valido<br />
dal 23 al 28 ottobre*<br />
Ogni Socio ha diritto ad un solo sconto .<br />
Lo sconto è su tutto l'assortimento<br />
(esclusi giornali, riviste e tessere telefoniche a marchio Vodafone).<br />
Si applica anche ai prodotti già<br />
in promozione ed ai prodotti in offerta Soci.<br />
Fino ad un massimo di spesa di 2.OOO euro.<br />
*Lo sconto sarà valido anche le domeniche<br />
22 e 29 ottobre negli ipercoop e supermercati aperti.<br />
Lo sconto sarà applicato ai soci<br />
che dal 1 agosto al 30 settembre avranno accumulato<br />
5OO euro di spesa o fatto almeno 12 spese.<br />
Gli sconti non<br />
finiscono mai.<br />
PIÙ VALORE AL SOCIO COOP.
Comunicazione ministeriale effettuata. Il regolamento è a disposizione nei punti vendita Coop Estense.<br />
Ricordati<br />
che dal 23 al 28 ottobre*<br />
c’è lo sconto 1O% su tutto l’assortimento.<br />
*Lo sconto sarà valido anche le domeniche<br />
22 e 29 ottobre negli ipercoop e supermercati aperti.<br />
Lo sconto sarà applicato ai soci che<br />
dal 1 agosto al 30 settembre avranno<br />
accumulato 5OO euro di spesa o fatto<br />
almeno 12 spese in giorni diversi.<br />
UN’OPPORTUNITÀ IN PIÙ:<br />
fino all’ultimo giorno dello sconto,<br />
potrai trasferire presso il Punto d’ascolto<br />
valori di spesa e numero di scontrini<br />
da una carta Socio ad un’altra.<br />
Gli sconti non<br />
finiscono mai.<br />
PIÙ VALORE AL SOCIO COOP.
All’Ipercoop<br />
trovi anche quello<br />
che non c’è muovendo<br />
solo un dito.<br />
TUTTA<br />
LA SCELTA<br />
CHE VUOI<br />
A PORTATA<br />
DI DITO.<br />
Estense
All’interno dell’Ipercoop potrai scoprire<br />
la nuova frontiera della spesa.<br />
Cerca la postazione Spesapiù e<br />
troverai ad aspettarti un operatore<br />
specializzato che ti guiderà all’interno<br />
del vasto videocatalogo Ipercoop.<br />
Potrai trovare anche prodotti che non<br />
sono esposti e scegliere quelli che<br />
fanno al caso tuo, visualizzandoli in<br />
tutte le loro versioni e colorazioni o<br />
confrontandoli con altri prodotti simili.<br />
Terminata la scelta, basterà<br />
un semplice click e potrai ordinare<br />
il tuo prodotto.<br />
Sei pronto a viaggiare tra<br />
elettrodomestici, prodotti hi-tech,<br />
pneumatici, articoli sportivi ed<br />
ortopedici?<br />
SPESAPIÙ:<br />
IL NUOVO MODO<br />
DI FARE LA SPESA.<br />
Preparati, perché non finisce qui:<br />
sempre più prodotti e categorie<br />
merceologiche entreranno a far parte<br />
del videocatalogo, per garantirti più<br />
scelta, più qualità e più convenienza.<br />
Entra all’Ipercoop e buona Spesapiù.<br />
Per ora solo<br />
negli Ipercoop:<br />
Grandemilia<br />
Della Mirandola<br />
Elenco<br />
Categorie<br />
▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ ▼<br />
Audio MP3<br />
Elettrodomestici<br />
Fotocamere<br />
Informatica<br />
Ortopedia<br />
Periferiche TV<br />
Pneumatici<br />
Sistemi GPS<br />
Sport<br />
Telefonia<br />
Televisori<br />
Videocamere
SPALMABILE VEGETALE<br />
PRO-ACTIV MAYA<br />
250 g<br />
16<br />
PUNTI<br />
10<br />
PUNTI<br />
Coop Estense<br />
14<br />
PUNTI<br />
BIRRA<br />
BUDWEISER<br />
330 ml - conf. x 3<br />
BIRRA<br />
SANS SOUCI<br />
660 ml<br />
BEVANDA A BASE DI<br />
LATTE PRO-ACTIV<br />
MAYA<br />
1 litro<br />
16<br />
PUNTI<br />
20<br />
PUNTI<br />
più valore<br />
ACQUISTANDO QUESTI PRO<br />
6<br />
PUNTI<br />
SACCHETTI CUKI<br />
GELO PIÙ<br />
vari formati<br />
Dal 23 OTTOBRE al 5 •<br />
NOVEMBRE<br />
NESQUIK NESTLÈ<br />
PRONTO DA BERE<br />
200 ml - conf. x 3<br />
BISCOTTI PER BAMBINI<br />
PLASMON<br />
720 g<br />
12<br />
PUNTI<br />
6<br />
PUNTI<br />
8<br />
PUNTI<br />
PANNA ITALIANA DA<br />
CUCINA UHT VIRGILIO<br />
200 ml<br />
10<br />
PUNTI<br />
ELETTROEMANATORE<br />
AIR WICK FRESH MATIC<br />
+ RICARICA<br />
lavanda/fiori bianchi<br />
YOGURT JEUNESSE<br />
MAGRO 0,1% PARMALAT<br />
gusti vari - 125 g - conf. x 3<br />
OMOGENEIZZATI<br />
PLASMON<br />
gusti vari<br />
80 g - conf. x 2<br />
30<br />
PUNTI<br />
scopri tutti i vantaggi<br />
riservati ai soci coop<br />
( • ) Nei punti vendita aperti la domenica
alsocio coop<br />
DOTTI RICEVERAI PUNTI OMAGGIO!<br />
8<br />
PUNTI<br />
10<br />
PUNTI<br />
6<br />
PUNTI<br />
MINESTRONE CLASSICO<br />
LA VALLE DEGLI ORTI<br />
BUITONI<br />
450 g<br />
CAMOMILLA<br />
SOLUBILE COOP<br />
80 g - conf. x 16 buste<br />
THÉ<br />
SAN BENEDETTO<br />
limone/pesca<br />
1,5 litri<br />
Dal 3 aprile 2006<br />
al 25 febbraio 2007<br />
al 25 febbraio 2007<br />
Comunicazione ministeriale effettuata.<br />
Il regolamento è a disposizione nei punti vendita Coop.<br />
ACQUA NATURALE<br />
SAN BENEDETTO<br />
500 ml - conf. x 6<br />
8<br />
PUNTI<br />
SCHWEPPES<br />
TONICA<br />
175 ml - conf. x 6<br />
Dal 6 al 19 •<br />
NOVEMBRE<br />
10<br />
PUNTI<br />
12<br />
PUNTI<br />
12<br />
PUNTI<br />
10<br />
PUNTI<br />
12<br />
PUNTI<br />
CREMA PER MANI<br />
GLYSOLID<br />
100 ml<br />
3 LATTINE DI<br />
POLPA DI POMODORO<br />
MUTTI<br />
400 g cadauna<br />
ACQUA FRIZZANTE<br />
SAN BENEDETTO<br />
500 ml - conf. x 6<br />
PASTIGLIE PER<br />
LAVASTOVIGLIE<br />
ECO-LOGICI COOP<br />
500 g - conf. x 25 pastiglie (*)<br />
NEI NEI<br />
SUPERMERCATI<br />
SUPERMERCATI<br />
TUTTI TUTTI I I<br />
MARTEDÌ MARTEDÌ<br />
1 1 PUNTO PUNTO IN IN PIÙ PIÙ<br />
OGNI OGNI EURO EURO<br />
DI DI SPESA SPESA<br />
( • ) Nei punti vendita aperti la domenica<br />
(*) Usare le dosi consigliate