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consumatori<br />

Essere grassi non è un destino<br />

Più che dal Dna, i bambini sono condizionati<br />

dal comportamento a tavola dei loro genitori<br />

Secondo un centro studi internazionale – l’International<br />

Association for the Study of Obesity – entro il<br />

2010 saranno obesi il 38% dei bambini e degli adolescenti.<br />

In Italia, il 36-37% dei bambini di 9 anni è<br />

interessato da obesità e, in generale, è in soprappeso<br />

il 35% di tutti i bambini e un 10, 12% è obeso.<br />

Percentuali più alte che tra gli adulti.<br />

In effetti stare ore a guardare la televisione non sarebbe<br />

di per sé origine di comportamenti negativi.<br />

Se non fosse per due motivi: l’uno, appunto, relativo<br />

alla spinta al consumo di cibi non sempre nutrizionalmente<br />

corretti. L’altro è che stare seduti ore a<br />

guardare la tivù, fa sì che i bimbi si muovano poco,<br />

quando invece le ore si svago dovrebbero essere<br />

preferibilmente di movimento. “Un bambino ingrasserebbe<br />

anche se leggesse l’Ulisse di Joice,<br />

stando in poltrona come davanti alla tivù”, scherza<br />

il dottor D’Amicis”. Un paradosso per spiegare che,<br />

anche in questo caso, è il movimento la chiave per<br />

prevenire l’obesità, anche nell’infanzia. Ma di movimento<br />

se ne fa sempre meno: far praticare attività<br />

sportive ai ragazzi costa – specie nelle città, dove<br />

non tutti hanno a disposizione aree verdi e campetti<br />

sotto casa - e non tutte le famiglie ce la fanno.<br />

Ma l’elemento che più di ogni altro, ovviamente,<br />

influenza i comportamenti dei più piccoli, sono i<br />

grandi, in particolare quello che i genitori fanno,<br />

molto più di quello che dicono. “In base alle no-<br />

ottobre 2006<br />

consumare informati<br />

33<br />

Per l’Oms il sovrappeso<br />

è tra i più rilevanti fattori<br />

di rischio per la salute<br />

ma negli ultimi cinque anni<br />

gli obesi sono cresciuti<br />

del 35%. Per dimagrire<br />

occorre ridurre le calorie<br />

totali assunte in una giornata<br />

e fare più movimento<br />

TOGLIERSI<br />

stre indagini – spiega il nutrizionista – se un bambino<br />

ha entrambi i genitori magri ha solo un 17%<br />

di probabilità di diventare un bambino grasso”. E<br />

non è solo una questione genetica, ma comportamentale.<br />

“Tant’è vero che c’è una differenza, anche<br />

se leggera, tra il comportamento che i due<br />

genitori inducono nel figlio: se un bambino è figlio<br />

di madre grassa, avrà il 25% di probabilità di<br />

diventare grasso; se è il padre ad essere soprappeso,<br />

accadrà nel 24% dei casi”. Un fenomeno facilmente<br />

spiegabile: è la madre che per lo più acquista<br />

i cibi e li cucina. Anche se poi ci si siede a<br />

tavola tutti insieme.<br />

Secondo il dottor D’Amicis bisogna rimediare al<br />

grasso superfluo finchè si è piccoli. “In generale –<br />

spiega – quando si è grassi da bambini si ha un’alta<br />

probabilità di diventare grassi anche da adulti. Ma<br />

i problemi seri insorgono quando si superano le colonne<br />

d’Ercole dell’adolescenza. Se si superano i<br />

15-16 anni ci si avvicina pericolosamente all’obesità<br />

cronica. Infatti - come spiega Franco Tomasi,<br />

specialista in scienze dell’alimentazione – un bambino<br />

che a 5 anni presenti una condizione di eccesso<br />

di peso ha 38 volte più probabilità di avere lo<br />

stesso problema a 10 anni e un bambino obeso di<br />

età compresa tra i 10 e i 15 anni se per caso ha un<br />

genitore obeso vede aumentare il rischio di mantenersi<br />

obeso anche da adulto fino all’80%”.

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