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coop adriatica edizione romagna n° 3 aprile 2012<br />

consumatori<br />

il mensile dei soci coop<br />

FACCIAMO COOPERATIVA<br />

In questi anni di crisi il modello mutualistico regge meglio degli altri:<br />

l'occupazione tiene e ci sono nuove cooperative che aprono<br />

40 Che eleganza in tavola 43<br />

con le posate Sambonet<br />

Dal 30 aprile la raccolta dei bollini per collezionare<br />

il servizio rmato dalla storica azienda piemontese<br />

Per la legalità<br />

al fi anco di “Libera”<br />

Sconti sui prodo i delle terre strappate alle ma e.<br />

Tante le iniziative con lassociazione di don Cio i


6<br />

<strong>Coop</strong>erare funziona<br />

Anche in questi anni di crisi il modello cooperative regge<br />

meglio degli altri. E nascono nuove imprese<br />

10 Il bello e il buono del biologico<br />

Storia di un settore che continua a crescere a un ritmo<br />

del 10% annuo. Cosa dicono i produttori e il tema dei controlli<br />

16<br />

consumatori<br />

seguici su facebook<br />

e su www.consumatori.e-coop.it<br />

4 Lettere a<br />

<strong>Consumatori</strong><br />

6 <strong>Coop</strong>erare funziona<br />

DI ALDO BASSONI<br />

6 La vignetta<br />

DI ELLE KAPPA<br />

16 Detersivi giusti<br />

DI CLAUDIO STRANO<br />

22 Le regole<br />

dell'idratazione<br />

DI SILVIA FABBRI<br />

SOMMARIO<br />

Detersivi giusti<br />

Guida alla scelta dei prodotti da usare per la nostra lavatrice<br />

o lavastoviglie, per un buon pulito e pensando all'ambiente<br />

15 Tempo di diete<br />

DI EUGENIO DEL TOMA<br />

25 Tav e progresso<br />

DI MARIO TOZZI<br />

26 Fai il tifo<br />

per gli alberi<br />

DI ANNA SOMENZI<br />

28 Tabletmania<br />

DI CLAUDIO STRANO<br />

sommario<br />

coop adriatica<br />

Le pagine di<br />

Che eleganza in tavola<br />

con le posate Sambonet<br />

DI SIMONETTA COTELLESSA<br />

Per la legalità<br />

al fi anco di “Libera”<br />

DI FRANCESCA MANICARDI<br />

Assemblee di Bilancio<br />

al via dal 17 maggio<br />

DI SANDRO ALBI<br />

Forlì: è una “vera chicca”<br />

l’in<strong>Coop</strong> di via Repubblica<br />

21 La piadina Igp<br />

DI MASSIMO MONTANARI<br />

30 Delizie di campagna<br />

DI HELMUT FAILONI<br />

32 Gioielli ritrovati<br />

DI GIUSEPPE ORTOLANO<br />

36 Italiani brava gente<br />

DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO<br />

36 Mostre, libri e dischi<br />

Intervista a Colapesce<br />

DI G. OLDRINI E P. PACODA<br />

Mensile della <strong>Coop</strong>erazione di <strong>Consumatori</strong> 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it<br />

Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10<br />

Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti,<br />

Daniele Moltrasio, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro<br />

Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena)<br />

<strong>Coop</strong> Editrice <strong>Consumatori</strong> 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908<br />

C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle <strong>Coop</strong>erative a mutualità prevalente n. A108296<br />

<strong>Coop</strong> Editrice <strong>Consumatori</strong> Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)<br />

Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Paolo Cattabiani, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.<br />

Consegnato alle poste a partire dal 00/00/2012. Il numero di marzo è stato stampato in 2.534.525 copie<br />

Associato USPI, Unione stampa periodica italiana<br />

Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale<br />

40<br />

43<br />

44<br />

47<br />

<strong>Coop</strong> Adriatica Numero Verde 800 857 084


4<br />

traffico e rischi delle polveri sottili<br />

Risponde dott.ssa FioRella Belpoggi<br />

Direttore Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni<br />

Istituto Ramazzini (www.ramazzini.it) - Bentivoglio - BO:<br />

Purtroppo la Pianura Padana è una delle aree più inquinate<br />

d’Europa a causa di due fattori principali: la posizione<br />

geografica e l’alta concentrazione di attività industriali<br />

con la presenza di strade e autostrade ad alto traffico.<br />

La Pianura Padana si trova infatti chiusa fra le Alpi e gli<br />

Appennini che la riparano dai venti ed ha un clima continentale<br />

umido, fattori che favoriscono la formazione e<br />

la stagnazione di aggregati di materiale chimico e polveri<br />

fini. Il materiale particolato (PM) è composto da una miscela<br />

di particelle solide e gocce liquide sospese nell’aria,<br />

di composizione chimica e fisica molto variabile. Il PM<br />

viene classificato in base al diametro aerodinamico delle<br />

particelle: particelle grossolane (PM 10) diametro inferiore<br />

ai 10 μm (l'unità di misura sono i micrometri, cioè<br />

milionesimi di metro); particelle fini: (PM 2,5) diametro<br />

inferiore ai 2,5 μm; particelle ultrafini: (PM 0,1) diametro<br />

inferiore a 0,1 μm.<br />

Le polveri sottili (PM 10, PM 2,5 e PM 0,1) derivano soprattutto<br />

dai processi di combustione. Una delle cause<br />

principali della loro diffusione è l’emissione del traffico<br />

automobilistico, in particolare la combustione di carburanti<br />

diesel. Tutti i carburanti però producono PM, anche<br />

quelli cosiddetti biologici, così come ogni processo di<br />

combustione produce PM in diverse quantità e di diverse<br />

dimensioni a seconda del materiale combusto e delle<br />

consumatori<br />

aprile 2012<br />

Ho letto che in diverse città della pianura Padana, in soli due mesi del 2012, è già stato<br />

superato il numero di sforamenti previsti dalle norme europee per quanto riguarda le<br />

polveri sottili. Volevo sapere se è solo colpa del traffico e quali sono i rischi per la salute.<br />

angela spattini - MODena<br />

condizioni climatiche. Inceneritori (o termovalorizzatori<br />

come oggi vengono chiamati), centrali a biomassa, fuochi<br />

di ogni genere voluti o non voluti, di sterpaglie e legname,<br />

ma anche incendi di edifici e lo stesso fumo di sigaretta,<br />

producono particolato.<br />

Quando le particelle hanno un diametro minore (2,5-0,1<br />

μm o meno) non si limitano a depositarsi nelle vie aeree<br />

superiori, ma raggiungono gli alveoli polmonari, cioè<br />

la parte più profonda dei polmoni, e di qui, attraverso il<br />

sangue e i vasi linfatici, raggiungono altri distretti anche<br />

lontani. Lì si depositano e la loro pericolosità deriva dal<br />

fatto che, oltre a scatenare reazioni infiammatorie o allergiche,<br />

le micro particelle sulla superficie trasportano materiali<br />

di vario tipo, aggregati di prodotti di combustione,<br />

molto pericolosi per la salute perché cancerogeni, come<br />

per esempio gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) o<br />

le diossine.<br />

Una volta depositate nei tessuti, col tempo le sostanze chimiche<br />

vengono rilasciate e manifestano il loro effetto tossico<br />

anche a lungo termine. Uno studio recente ha dimostrato<br />

che l’aumento di soli 10 μg/m3 (cioè 10 micrometri<br />

per metrocubo) di PM 2,5 nell’aria aumenta il rischio di<br />

mortalità generale del 6%, quello di mortalità per patologie<br />

cardiocircolatorie del 12% e di cancro del polmone<br />

del 14%. Quindi appaiono come necessarie e urgenti tutte<br />

le misure che limitino la presenza di particolato nell’aria,<br />

non solo legate al traffico, ma anche ad altre attività industriali.<br />

coloranti (e cole): coop non li usa dagli anni '70<br />

Ho letto che lo Stato della California è intervenuto a proposito dei coloranti usati per<br />

bevande tipo Coca Cola e Pepsi. È vero? E <strong>Coop</strong> che scelte ha fatto sulla sua Cola?<br />

maRia pia Rovinetti - la SpezIa<br />

Risponde claudio mazzini<br />

Resposabile Sostenibilità Innovazione e Valori di <strong>Coop</strong> Italia:<br />

Sì è vero, qualche giorno fa lo Stato della California ha inserito<br />

il 4-Mei, un ingrediente del caramello artificiale usato<br />

per ottenere il colore marrone di molte bevande gassate,<br />

nella lista delle sostanze potenzialmente cancerogene.<br />

Pertanto a seguito di questa decisione i due colossi delle<br />

famose bibite gassate, hanno deciso di ridurre la percen-<br />

L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:<br />

redazione <strong>Consumatori</strong>, Viale aldo Moro, 16, 40127 Bologna<br />

fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it<br />

tuale di tale ingrediente a scapito del colore che sarà necessariamente<br />

un po' più pallido<br />

Già lo scorso anno il Center for Science in the Pubblic<br />

Interest, aveva reso noto come il 4-Mei poteva rappresentare<br />

un pericolo per la salute, ed ha fatto richiesta alla<br />

FDA (l’ente americano per la tutela della salute) di bandire<br />

i coloranti sintetici a base di ammoniaca. Infatti, a differenza<br />

del caramello che si può fare a casa sciogliendo lo


zucchero in un tegame, il caramello che dà il colore scuro<br />

caratteristico di molte bibite è ottenuto con una reazione<br />

tra zucchero, ammoniaca e solfiti ad alta temperatura e<br />

pressione. Questa notizia però non è che l’ultima in ordine<br />

di tempo, infatti da anni su molti coloranti, pur ammessi<br />

dalle diverse normative, sono emersi dubbi o evidenze<br />

scientifiche relative a possibili rischi di allergie/intolleranze,<br />

mutamenti comportamentali nei bambini, ed in<br />

alcuni studi addirittura potenziali rischi di tossicità.<br />

Questo problema non tocca minimamente i prodotti a<br />

marchio <strong>Coop</strong> per i quali, fin dagli anni '70, si è scelto il<br />

divieto assoluto di utilizzo di tutti i coloranti nei prodotti<br />

alimentari a proprio marchio. Qundi nella Cola <strong>Coop</strong> il<br />

colore è determinato esclusivamente da estratti naturali.<br />

La decisione di non utilizzare coloranti non comporta<br />

banalmente un semplice “non impiego” ma un lavoro di<br />

ricerca e sviluppo. È evidente che rinunciare all’uso dei<br />

coloranti in prodotti per i quali il consumatore è abituato<br />

ad avere un riferimento “più vivace” comporta la necessità<br />

di uno studio della formulazione che riesca a garantire un<br />

prodotto ugualmente gradevole.<br />

Nel caso ad esempio della Cola a marchio <strong>Coop</strong> il colore<br />

è ottenuto grazie alla presenza di estratto di malto ingrediente<br />

naturale che si ottiene dalla tostatura dell’orzo.<br />

Inoltre la produzione deve seguire procedure precise sia<br />

a livello di reperimento delle materie prime sia a livello<br />

produttivo per evitare contaminazioni.<br />

In <strong>Coop</strong> è vietato altresì l’utilizzo di coloranti sintetici<br />

nell’alimentazione degli animali destinati a fornire prodotti<br />

o ingredienti utilizzati per le produzioni a marchio<br />

come, per esempio, uova per il consumo fresco o gli ovoprodotti<br />

per la pasta all’uovo. I colori dei prodotti <strong>Coop</strong><br />

saranno forse meno “vivaci” … ma lo saranno naturalmente!<br />

le virtù della catalogna<br />

Al mercato trovo spesso sui banchi della<br />

verdura la catalogna: che virtù nasconde?<br />

gianna moRellini - lODI<br />

Si tratta di un ortaggio tipico della primavera e rappresenta<br />

un grosso aiuto contro infreddature e costipazioni<br />

grazie alla presenza di inulina, uno zucchero complesso<br />

presente nella zona vicina alla radice che, nell’intestino,<br />

viene trasformato in acido lattico che inibisce lo sviluppo<br />

di batteri patogeni. La catalogna è utile in caso di infiammazione<br />

delle vie urinarie e nella calcolosi renale perché<br />

favorisce la diuresi, normalizza le funzioni intestinali e<br />

agevola l’eliminazione delle tossine. Due sono le varietà<br />

di catalogna: quella a foglie verdi e frastagliate e quella a<br />

costa larga e bianca. I germogli della varietà a costa larga,<br />

nascosti all’interno del cespo, sono le famose puntarelle<br />

molto amate dalla cucina romana. Si gustano crude con<br />

aggiunta di aglio e acciughe.<br />

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5


6<br />

Nonostante gli anni difficili che sta vivendo l'economia del paese il modello<br />

mutualistico regge meglio degli altri. L'occupazione tiene, ma soprattutto ci sono<br />

cooperative che nascono, a volte per rispondere a nuove domande, in altri casi per<br />

far ripartire aziende altrimenti destinate a chiudere. Ecco i dati di <strong>Coop</strong>fond<br />

contro<br />

la crisi<br />

cooperare<br />

funziona<br />

di aldo Bassoni<br />

economia cooperativa<br />

la ViGnetta Di elleKappa<br />

In Italia aumenta la disoccupazione? Nelle<br />

cooperative crescono gli occupati. Diminuiscono i<br />

profitti e le aziende private chiudono o delocalizzano?<br />

Le cooperative invece sostengono il peso della<br />

crisi senza scaricarlo sui lavoratori, sui consumatori<br />

e sui territori nei quali operano. Ma soprattutto,<br />

pur tra mille difficoltà, in questa lunga notte della<br />

crisi, ci sono nuove cooperative che aprono. In parte<br />

sono sfide in settori innovativi, pronte a cogliere<br />

una domanda in evoluzione. In altri casi far cooperativa<br />

è un modo con cui, chi ci lavorava, può salvare<br />

o far rinascere un'impresa altrimenti destinata<br />

al fallimento.<br />

Certo l’Anno internazionale delle <strong>Coop</strong>erative, voluto<br />

dall'Onu in questo 2012, non poteva coincidere<br />

con una crisi peggiore per l’economia mondiale. Eppure<br />

mai come ora, di fronte ai disastri di un mercato<br />

globale che ha aggravato le diseguaglianze sociali,<br />

alimentato nuova disoccupazione, gettato nella povertà<br />

strati sempre più ampi di società, risaltano con<br />

maggiore evidenza le virtù di un modello imprenditoriale,<br />

nato quasi 160 anni fa a Rochdale in Inghilterra,<br />

i cui valori fondanti dimorano ancora ben


consumatori<br />

aprile 2012 7<br />

Storie di nuove cooperative<br />

nelle schede di questa e delle pagine seguenti, vi raccontiamo diverse storie di cooperative. la maggior parte sono<br />

nate negli anni recenti, a dimostrazione di come questo modello di impresa funzioni sia in contesti innovativi che<br />

per rispondere a crisi aziendali nei più diversi ambiti. ma si fa riferimento anche a settori (come quello dei<br />

professionisti) nei quali magari si potrebbe esser portati a pensare che la cooperazione non sia presente o alle<br />

cooperative legate al riutilizzo dei beni confiscati alla mafia per finire con le cooperative di comunità.<br />

I tetti fotovoltaici<br />

di Ecosole<br />

fghlkjfghlkjfghlkj<br />

aBn è un consorzio di acquisizione lavori di<br />

cooperative sociali per lo più umbre e di piccole<br />

dimensioni. opera nei settori tradizionali, dalla<br />

ristorazione alla manutenzione del verde, ha<br />

diversificato la propria attività nelle energie<br />

rinnovabili, specializzandosi nell'installazione di<br />

pannelli fotovoltaici e realizzando un impianto a<br />

olevano (sa), pannelli su abitazioni e capannoni e<br />

stipulando contratti con la multinazionale spagnola<br />

ga-solar per diversi campi fotovoltaici in puglia. con il<br />

sostegno di coopfond ha costituito una società di<br />

scopo a controllo cooperativo - ecosole - per la<br />

realizzazione di 3mila impianti domestici su un<br />

migliaio di tetti in umbria. i cittadini non hanno così<br />

l'onere dell'investimento che sarà finanziato da<br />

ecosole in cambio della cessione del contributo di<br />

conto energia per la durata di 20 anni.<br />

saldi nei comportamenti e nelle finalità sociali delle<br />

cooperative di tutto il mondo.<br />

Se le cooperative creano occupazione, ricostituiscono<br />

legami sociali spezzati dalla crisi, tutelano la<br />

ricchezza collettiva, tendono ad attenuare le diseguaglianze<br />

sociali, valorizzano la partecipazione alle<br />

scelte economiche, una ragione ci deve pur essere.<br />

L’osservatorio migliore per capire come se la passano<br />

le cooperative in Italia e cos’è che le rende così<br />

coriacee si chiama coopfond, la società che gestisce<br />

il fondo mutualistico per la promozione cooperativa<br />

alimentato dal 3 per cento degli utili annuali di<br />

tutte le cooperative aderenti a Legacoop.<br />

«Intendiamoci, la crisi c’è eccome – puntualizza il<br />

direttore di <strong>Coop</strong>fond aldo soldi –, e le cooperative<br />

non sono affatto immunizzate». Infatti, nel<br />

bilancio chiuso al 30 settembre 2011 (col quale sono<br />

comunque stati messi in moto investimenti per<br />

245 milioni di euro), il numero delle cooperative<br />

contribuenti è calato. Questo significa che le cooperative<br />

hanno diminuito gli utili, o non sono proprio<br />

riuscite a realizzarli.<br />

«Ma questo significa anche un’altra cosa – spiega<br />

Storie di rinascita<br />

Art Lining, Italstick<br />

e Alfa Engineering<br />

si chiama art lining e produce interni per cravatte, per<br />

il segmento alto. da Ferragamo a Hugo Boss, per<br />

intenderci. la cooperativa è nata dal fallimento della<br />

lincra che dal 1982 produceva a metà strada tra Reggio<br />

emilia e parma interni per cravatte e cravatte finite. dei<br />

40 dipendenti 11 non si danno per vinti: "in tre mesi -<br />

ricorda il presidente della cooperativa alberto Ferrari<br />

- abbiamo deciso di metterci in gioco. ognuno di noi ha<br />

investito 10mila euro". altre due storie di aziende rinate<br />

come cooperative vengono dalla provincia di modena: la<br />

prima è l' italstick, nata un anno fa a soliera e che ha<br />

salvato 25 posti di lavoro (produzione carta adesiva) e<br />

poi l'alfa engineering a Bastiglia (produzione raccordi<br />

per oleodotti, oltre il 90% di export). Qui c'è stato il<br />

salvataggio di 11 posti di lavoro. la produzione è di alta<br />

specializzazione.<br />

Soldi –. Questo significa che, per non scaricare i costi<br />

della crisi sui lavoratori, sui consumatori e sulle comunità,<br />

le cooperative sono in grado di incamerare su di<br />

sé parte dei costi della crisi». L’esempio della cooperazione<br />

di consumatori che ha assorbito in questi anni<br />

una bella fetta dell’aumento del prezzo delle materie<br />

prime e tenuto il tasso di inflazione interno molto<br />

al di sotto di quello Istat, è il più evidente. Dunque<br />

le cooperative reggono il colpo, anche se da un lato<br />

le banche (che non erogano finanziamenti) e dall’altro<br />

la Pubblica amministrazione (che non paga o paga<br />

tardi), danneggiano più del dovuto alcuni settori particolarmente<br />

esposti alle turbolenze della crisi.<br />

Eppure sono poche le cooperative che, a causa di<br />

questa crisi, si trovano a rischio sopravvivenza. Al<br />

contrario, quasi tutte dimostrano di possedere una<br />

forte capacità di reazione. La spiegazione? «C’è<br />

alla base di questa capacità di resistere agli effetti<br />

più devastanti della crisi, una notevole solidità patrimoniale<br />

frutto della intergenerazionalità che è<br />

stata praticata sul serio e ha fatto sì che le cooperative<br />

che negli anni sono riuscite ad accumulare<br />

risorse siano solide. Poi c’è anche l'elemento della<br />

continua a pagina 8 >


8 primo piano economia cooperativa<br />

solidarietà interna che gioca un ruolo fondamentale<br />

quando, per superare le difficoltà, i soci-lavoratori<br />

arrivano a ridursi gli stipendi. Niente licenziamenti<br />

quindi. Limitato ricorso agli ammortizzatori sociali,<br />

e soprattutto tanta solidarietà intercooperativa.<br />

Ed è per questo che, mentre molte aziende private<br />

licenziano, chiudono, mandano a casa gli operai<br />

o trasferiscono all’estero le produzioni, dal 2007 al<br />

2010 le cooperative hanno aumentato il volume della<br />

produzione del 12% e gli occupati del 9,3% (che<br />

nelle oltre 14 mila cooperative aderenti a Legacoop<br />

sono circa 470 mila).<br />

Molti dei quali sono il risultato della nascita di nuove<br />

imprese. «Ne abbiamo finanziate parecchie come<br />

<strong>Coop</strong>fond nei diversi settori – riprende Soldi –. Sono<br />

cooperative che spesso puntano sull’innovazione<br />

e mettono insieme diverse attività come servizi,<br />

ricerca, lavoro, dando vita a nuove tipologie di impresa,<br />

soprattutto nel settore ambientale e negli spazi<br />

liberati da uno Stato che si ritira dal welfare. Poi ci<br />

sono le cooperative che nascono dalle crisi di aziende<br />

private quando i lavoratori si mettono insieme<br />

I 16 della Modelleria D&C<br />

i problemi della modelleria Quadrifoglio srl di<br />

vigodarzere (pd), specializzata negli stampi e nei<br />

modelli per le fonderie, iniziano prima della crisi, 7<br />

anni fa. venduta due volte nel giro di due anni, la<br />

società si indebolisce: una crisi causata non tanto dalla<br />

mancanza di commesse quanto dalla cattiva gestione.<br />

si va verso il fallimento. la volontà però resiste nei<br />

lavoratori: 16 addetti altamente qualificati, età media<br />

35 anni, decidono di provarci. da lì nasce la<br />

modelleria d&c.<br />

F<br />

Professionisti in coop<br />

da segnalare anche che a legacoop aderiscono<br />

anche 617 cooperative di professionisti, con<br />

11.591 occupati. le più numerose sono quelle di<br />

giornalisti (ben 162), poi ci sono cooperative che<br />

operano nel settore informatico (118) e 108<br />

cooperative di ingegneria e progettazione. sono<br />

infine 101 le cooperative di consulenza fiscale,<br />

amministrativa e gestionale.<br />

tra quelle in campo informatico citiamo la purple<br />

digital thinking, una digital agency nata<br />

dall'esperienza di 4 professionisti, nel 2011 a<br />

Bologna, speciallizzata in sviluppo applicazioni ios<br />

(apple) android (google), social media marketing,<br />

sviluppo portali Web, e-commerce. una loro<br />

applicazione (Browser for kids) è stata pubblicata<br />

su apple store: consente ai genitori di selezionare<br />

fino ad 8 siti web su cui navigare, riuscendo a<br />

gestire anche il tempo di navigazione.<br />

per salvare produzione e occupazione: negli ultimi<br />

due anni sono stati salvati in questo modo circa 500<br />

posti di lavoro. Salvati davvero – precisa Soldi – perché<br />

le fabbriche chiudevano e licenziavano. E infine<br />

ci sono le cooperative sorte sui terreni confiscati alla<br />

mafia che hanno appena formato un Consorzio,<br />

sono diventate imprese efficienti e rappresentano<br />

un fatto simbolico importante perché coinvolgono<br />

molti giovani sul terreno del lavoro, della legalità e<br />

dell'imprenditorialità».<br />

Viene da chiedersi quali fattori tipici del “modello<br />

cooperativo” potrebbero essere introdotti nel mercato<br />

per migliorarlo, renderlo più efficiente, dare<br />

impulso alla crescita senza distruggere sistematicamente<br />

il lavoro ma creando occupazione e una<br />

nuova idea di benessere fondata più sulla qualità<br />

delle relazioni sociali che sul possesso di beni individuali,<br />

più sulla gratuità dei rapporti che sulla<br />

mercificazione di ogni ambito della nostra vita.<br />

«Il fattore fondamentale che il mercato dovrebbe<br />

accogliere dentro di sé è l'orizzonte temporale – afferma<br />

Soldi –. Una cooperativa non vive solo nel


consumatori<br />

aprile 2012 9<br />

Libera Terra dai beni della mafia<br />

il consorzio è stato costituito sul finire del 2008 per rafforzare la capacità imprenditoriale delle numerose<br />

cooperative che lavorano sui terreni confiscati alle mafie e aderiscono al progetto libera terra. «l'obiettivo -<br />

spiega il presidente gianluca Faraone – è semplice: mettere in campo le sinergie e i servizi necessari per<br />

aiutare le cooperative di libera terra a gestire al meglio la trasformazione dei prodotti e la loro<br />

commercializzazione, dando insomma gambe imprenditoriali più robuste a un'esperienza nata con una valenza<br />

valoriale molto forte». il consorzio incarna un'idea di cooperazione capace di coniugare in modo originale i valori<br />

con la capacità di stare sul mercato. una strada che molto ha da dire anche rispetto al tema dello sviluppo del<br />

mezzogiorno, capace di valorizzare le potenzialità soprattutto dei giovani. l'ultimo bilancio approvato racconta<br />

che nel 2010 - a perimetro invariato rispetto all'esercizio precedente - il fatturato è cresciuto quasi del 3%. il<br />

consorzio, grazie anche alla presenza al proprio interno di egocentro srl, sta sviluppando il settore del turismo<br />

responsabile, con il marchio “libera il g(i)usto di viaggiare”. info: www.libera.it<br />

Storie tra teatro, musei<br />

e ostelli della gioventù<br />

di altro tipo è la cooperativa teatro dell'argine nata a<br />

san lazzaro, vicino a Bologna. una ventina di giovani<br />

professionisti producono progetti e spettacoli teatrali<br />

all'insegna della multidisciplinarità e della<br />

multiculturalità ottenendo nel corso degli anni<br />

importanti riconoscimenti. sempre in ambito culturale e<br />

turistico opera la cooperativa il parmigianino di<br />

Fontanellato (pR) che da anni gestisce musei, uffici<br />

turistici, attività didattiche, visite guidate. più recente la<br />

cooperativa Ballarò nata da studenti di palermo che<br />

parita col gestire una residenza universitaria, ora<br />

gestisce ostelli della gioventù anche in provincia di<br />

livorno, a Ferrara e Reggio emilia.<br />

medio periodo e chi la dirige non pensa mai che<br />

l’impresa duri quanto dura lui. Questa cultura si<br />

porta dietro conseguenze significative sul piano<br />

dei comportamenti d’impresa: il fatto di destinare<br />

le risorse a beneficio prima di tutto dell’impresa<br />

stessa e poi del territorio e dei vari Stake Holder<br />

(dipendenti, soci, fornitori, comunità locali, ecc.)<br />

determina un modello di impresa che va oltre se<br />

stessa e impatta virtuosamente su tutto il contesto<br />

economico e sociale. È esportabile questo modo di<br />

fare impresa? Sì, non ci sono ragioni che lo impediscano<br />

perché l’ampiezza dell'orizzonte temporale<br />

è uno di quei fattori che possono connotare la vita<br />

di un’impresa e renderla migliore».<br />

Peccato però che negli ultimi dieci anni, non ci sia<br />

stata manovra economica che non abbia infierito<br />

sulle cooperative sottoponendole sistematicamente<br />

ad attacchi sia sul piano politico (riducendone il<br />

ruolo a semplice testimonianza ideologica che, se<br />

mai in passato ha avuto ragione d’essere, oggi non<br />

ha più alcun fondamento), sia sul versante economico<br />

(accusandole di ricevere benefici impropri<br />

Le cooperative<br />

di Comunità<br />

Quello che si preannuncia come un settore dove<br />

potranno esserci importanti sviluppi per l'esperienza<br />

cooperativa è quello delle cooperative di comunità, dove<br />

cioè è la popolazione di un territorio (per ora in realtà di<br />

piccole dimensioni) a essere protagonista e interlocutore<br />

costante dei progetti che vengono portati avanti. un<br />

esempio è quello della cooperativa i birganti di<br />

cerreto (nell'appennino reggiano) che si occupa di<br />

forestazione, agricoltura, zootecnia, cura del verde e<br />

turismo. le cooperative di comunità possono essere uno<br />

strumento molto importante per affrontare il tema della<br />

gestione dei beni comuni (come l'acqua, ma non solo) di<br />

cui in italia si sta cominciando a parlare con attenzione.<br />

sotto forma di agevolazioni fiscali che, ad oggi sono<br />

veramente ridotti ai minimi termini).<br />

Tutto questo mentre le cooperative dimostravano<br />

e dimostrano di avere anche una preziosa utilità<br />

sociale in quanto sopportano meglio le crisi e,<br />

in molti casi, riannodano i fili delle relazioni sociali<br />

che minano alla base la coesione del paese. «Il punto<br />

allora è superare l'errore che spesso si fa di considerare<br />

la cooperativa una forma minore di impresa<br />

– sostiene Soldi –. Proclamando il 2012 “Anno<br />

internazionale delle cooperative”, le Nazioni Unite<br />

riconoscono che le cooperative sono tutt’altro che<br />

una forma residuale d’impresa, ne sottolineano il<br />

ruolo importante per l’economia e il contributo<br />

che possono dare al superamento della crisi intervenendo<br />

sulle ragioni vere della crisi che sono le<br />

diseguaglianze sociali, lo sfruttamento e la speculazione.<br />

Bisogna far venire fuori un’idea di cooperazione<br />

che non è solo di difesa, ma che è di attacco e<br />

di proposta, un altro modo di intendere le relazioni<br />

economiche e sociali, quindi il mercato pur standoci<br />

dentro e vivendolo».


10<br />

primo piano consumi<br />

il bello<br />

e il buono<br />

Del bioloGico<br />

ecco perchè lo compriamo sempre di più<br />

È un successo che non conosce crisi, con incrementi al ritmo del 10%<br />

(almeno) l'anno. Crescono però anche le importazioni: nell'ultimo<br />

decennio del 49%. Il presidente FederBio: "Il mercato premia chi<br />

rispetta l'ambiente, ma è una scelta costosa per gli agricoltori".<br />

Le truffe? Poche e smascherate da un doppio sistema di controlli<br />

UnIOne eUROpea<br />

La foglia verde ora<br />

c'è anche per il vino<br />

l’unione europea ha istituito un marchio europeo per il<br />

vino biologico. È stata infatti approvata a Bruxelles nel<br />

mese scorso una nuova normativa sul vino da<br />

coltivazioni bio, che potrà avere logo ue ed etichette<br />

dedicate con la dicitura “vino biologico”.<br />

già dalla prossima vendemmia del 2012 infatti, i<br />

produttori che coltivano uve senza trattamenti chimici,<br />

né manipolazioni in cantina, potranno utilizzare il logo<br />

bio dell'ue, riconosciuto in tutti i paesi l'unione<br />

europea, che certifica ufficialmente gli ingredienti e i<br />

processi produttivi adottati. ad esempio, non sono<br />

consentiti l’acido sorbico e la desolforazione, e anche il<br />

tenore dei solfiti deve essere di almeno 30-50 mg/litro<br />

inferiore al livello dell’equivalente vino convenzionale.<br />

una svolta importante, perché fino ad oggi i produttori<br />

di vino potevano etichettare le loro bottiglie solo con la<br />

dicitura “da uva da agricoltura biologica” e non era<br />

consentito, ai produttori di vino, utilizzare il logo<br />

europeo per i prodotti bio.<br />

e c’è di più: il regolamento europeo – che entrerà in<br />

vigore nei prossimi mesi - prevede la possibilità di<br />

etichettare come bio anche il vino delle annate<br />

precedenti, purché si dimostri naturalmente la<br />

conformità alle norme comunitarie.<br />

di silvia FaBBRi<br />

Il biologico continua a crescere. Nonostante<br />

la crisi, nonostante le contraffazioni (peraltro<br />

rare e smascherate), nonostante i carrelli della<br />

spesa degli italiani si facciano più leggeri, il biologico<br />

non è più una moda o una nicchia di mercato:<br />

è una realtà significativa e ormai preminente<br />

dell’agroalimentare italiano. Mentre l’agricoltura<br />

tradizionale soffre (e in consumi calano), il bio continua<br />

a crescere sia per consumi che per numero di<br />

produttori.<br />

Vale la pena ricordare cos’è l’agricoltura biologica,<br />

ovvero un modello di sviluppo sostenibile, basato<br />

sui principi di salvaguardia e valorizzazione delle<br />

risorse, e sul rispetto dell’ambiente, del benessere<br />

animale e della salute di chi consuma. Il termine<br />

"agricoltura biologica" indica un metodo di coltivazione<br />

e di allevamento che ammette solo l'impiego<br />

di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo<br />

l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi,<br />

diserbanti, insetticidi).<br />

Sempre in crescita<br />

I dati: il trend di crescita annuale è del 10%, o più,<br />

dal 2008 al 2011 che coincidono proprio con gli<br />

continua a pagina 12 >


consumatori<br />

aprile 2012 11<br />

IL MArChIo vIvIvErDE CooP<br />

qUanDO anChe Il "BIO" è COMpetItIVO<br />

coop è stata la prima catena della grande distribuzione<br />

a impegnarsi nel biologico, a metà degli anni ’90 ed è<br />

per questo che il suo marchio “bio” – che da un paio<br />

d’anni si chiama viviverde – ha trovato un posto da<br />

protagonista nei carrelli e sulle tavole dei consumatori.<br />

già perché il socio coop ha tutte le caratteristiche del<br />

tipico consumatore di prodotti biologici. che preferisce<br />

spendere qualcosa di più, se anche il prodotto gli offre<br />

di più. non solo il rispetto per la propria salute, ma<br />

anche per l’ambiente e – come nel caso di certi prodotti<br />

della linea solidal che talvolta sono anche biologici – per<br />

il rispetto dei diritti dei lavoratori. “tra l’altro non<br />

sempre per i nostri prodotti bio si può parlare di un<br />

costo maggiore. – spiega vladimiro adelmi,<br />

responsabile del biologico coop - nel caso della pasta,<br />

ad esempio, la differenza è di pochi centesimi. vivi<br />

verde ha dunque prezzi molto competitivi e questo<br />

aiuta le famiglie a essere fedeli alle proprie scelte”.<br />

sarà anche per questo che il marchio viviverde coop –<br />

che comprende anche il non alimentare - non conosce<br />

crisi. anzi, proprio in questi ultimi anni di difficoltà<br />

economica il bio coop ha registrato un incremento<br />

ancor più deciso. “l’incremento della vendita dei nostri<br />

prodotti biologici, per un fatturato complessivo di circa<br />

120 milioni di euro, è del 20% circa nel 2011 – spiega<br />

adelmi – e anche gli anni precedenti sono stati buoni:<br />

nel 2010 l’incremento è stato intorno al 12%. l’unico<br />

rallentamento l’abbiamo registrato tra il 2005 e il 2008,<br />

anzi, più che di un rallentamento si è trattato di una<br />

riduzione degli assortimenti. molto spesso l’incremento<br />

delle vendite ha coinciso con il lancio di prodotti che<br />

hanno incontrato il favore dei consumatori: è il caso, ad<br />

esempio, nel 2010, del latte microfiltrato. nel 2011<br />

abbiamo incrementato la gamma con farine, riso e<br />

succhi di frutta. poi sostitutivi del pane, come pan<br />

bauletto al kamut, gallette di riso, mini gallette base di<br />

mais... stiamo comunque parlando ancora di consumi di<br />

nicchia, rispetto al totale venduto dei prodotti a<br />

marchio coop”.<br />

ma cosa acquistano per lo più i consumatori che<br />

prediligono il biologico? Frutta e verdura fresche,<br />

anzitutto, e poi i prodotti da frigorifero pronti o<br />

semipronti, come fettine di carne impanate. poi burro,<br />

parmigiano reggiano, olio extravergine, biscotti...<br />

neppure la recente scoperta di una falsificazione di<br />

prodotti biologici – peraltro smascherata dalla Finanza<br />

– ha indebolito il settore. “per quanto ci riguarda –<br />

spiega adelmi – il nostro biologico è assolutamente<br />

sicuro e doppiamente controllato, da noi e dagli<br />

organismi di certificazione. nel biologico, la<br />

certificazione è una garanzia di controllo effettuata da<br />

enti approvati dal ministero.<br />

coop effettua, sui fornitori e sul prodotto biologico a<br />

marchio coop, attività di verifica che affiancano quanto<br />

già è svolto dagli enti di certificazione del biologico.<br />

opera innanzi tutto la selezione e qualifica dei fornitori<br />

eseguita con una rigorosa procedura d’ingresso; i<br />

fornitori sono poi controllati periodicamente tramite<br />

verifiche ispettive dedicate”.<br />

la gamma dei prodotti biologici ed ecologici coop<br />

continua del resto a crescere. anche per quanto<br />

riguarda i prodotti non alimentari, come il tessile o la<br />

cartoleria. e non solo nella linea classica viviverde: il<br />

biologico fa capolino anche in altre linee. in Benesì, ad<br />

esempio, che proprio recentemente si è arricchita con<br />

tre bevande bio a base di soya; e nella già citata linea<br />

solidal (“le cui banane bio – ricorda adelmi – sono un<br />

prodotto molto apprezzato dai consumatori, con<br />

incrementi di vendita a due zeri”). e nel futuro?<br />

continuerà lo sviluppo di prodotti biologici ed ecologici<br />

a marchio viviverde coop. nel frattempo, non mancano<br />

gli attestati dell’impegno nei confronti dell’ambiente:<br />

solo qualche mese fa, la prima edizione del concorso del<br />

mensile per settegreen del corriere della sera, ha<br />

assegnato questo importante riconoscimento, nella<br />

categoria ciBo, proprio alla linea vivi verde coop.


12<br />

anni di maggiore crisi economica.<br />

Nei primi mesi del 2012, FederBio<br />

(l’associazione che riunisce<br />

quasi il 50% dei produttori<br />

biologici italiani) registra non<br />

tanto un leggero calo, quanto un<br />

rallentamento della crescita, che<br />

si attesta intorno al 5%. Ma ormai<br />

il 52% degli italiani compera<br />

almeno un prodotto biologico<br />

ed è di oltre 3 miliardi di euro il<br />

fatturato complessivo del settore,<br />

per una spesa media pro capite<br />

di circa 33 euro all’anno. Solo<br />

inglesi, francesi e tedeschi, consumano<br />

più biologico degli italiani.<br />

47.663 gli operatori certificati<br />

al 1° gennaio 2011 e 190mila<br />

circa gli addetti. “La realtà che<br />

questi dati ci svelano – spiega<br />

Paolo Carnemolla, presidente<br />

di FederBio – è quella di una<br />

percentuale sempre più rilevante<br />

di consumatori che si sta orientando<br />

verso uno stile di vita ecosostenibile.<br />

Si tratta di consumatori<br />

attenti, capaci di privilegiare<br />

la qualità rispetto alla quantità.<br />

Perchè il biologico non risente<br />

della crisi? In una situazione come<br />

quella attuale, la contrazione<br />

dei consumi colpisce purtroppo<br />

le fasce più povere, che già da<br />

prima non si rivolgevano al biologico.<br />

Per questo il nostro comparto<br />

non conosce flessione nei<br />

consumi, ma semmai un rallentamento<br />

dello sviluppo”.<br />

Una nota dolente, tuttavia, c’è.<br />

La produzione nostrana – per<br />

quanto sempre in crescita - non<br />

riesce a tenere il passo dei consumi<br />

interni, tant’è vero che anche<br />

le importazioni crescono, per tenere<br />

il passo del mercato interno.<br />

Nonostante l'Italia sia uno<br />

dei paesi europei col maggior<br />

numero di produttori biologici.<br />

Nell’ultimo decennio le importazioni<br />

sono cresciute del 49%<br />

(importiamo non solo prodotti<br />

esotici come zucchero di canna,<br />

cacao e banane, ma anche grano,<br />

patate, riso e olio extravergine).<br />

“Questa crescita tanto rilevante<br />

del nostro mercato – spiega infatti<br />

Carnemolla – non si è accompagnata<br />

a una crescita produttiva<br />

Attività svolta dagli Organismi di controllo<br />

sul biologico in Italia (anno 2009)<br />

Descrizione Numero<br />

Operatori biologici 50.016<br />

Visite di controllo 62.806<br />

Campioni prelevati per analisi 5.666<br />

Campioni irregolari 336<br />

Non conformità (irregolre o infrazioni) 13.926<br />

Provvedimenti o penalità applicate<br />

Sulla produzione 1.0037<br />

Sospensione dell'operatore 505<br />

Esclusioni dell'operatore 558<br />

Fonte Bioreport 2011<br />

consumatori<br />

aprile 2012<br />

nazionale. Se l’agricoltura convenzionale<br />

è in crisi, perché al produttore<br />

resta in tasca pochissimo<br />

di quello che spende il consumatore<br />

per la merce, immaginiamo<br />

quello che succede all’agricoltura<br />

biologico, che ha costi non comprimibili.<br />

Acquistare il biologico<br />

a meno del prezzo giusto, significa<br />

essere consapevoli di sfidare la<br />

legge...” Ma che significa comprare<br />

all’estero? “Significa allungare<br />

la filiera: ma così aumenta anche<br />

il rischio di incappare in qualche<br />

truffa, come quella del dicembre<br />

scorso” (quando prodotti importati<br />

dalla Romania sono stati<br />

messi in vendita da aziende italiane<br />

come biologici quando biologici<br />

non erano per nulla, ndr).<br />

I controlli<br />

E allora? “L’unico antidoto al<br />

rischio di contraffazioni è proprio<br />

questo: accorciare la filiera<br />

avvicinando produttore e consumatore.<br />

E comunque i controlli<br />

ci sono, prova ne sia che<br />

le truffe vengono puntualmente<br />

scoperte”.<br />

Allora vale la pena ricapitolarli,<br />

questi controlli. “Anzitutto in Italia<br />

c’è un doppio sistema: quello<br />

degli organismi di certificazione<br />

e quello pubblico, perciò il biologico<br />

nazionale è ancora più sicuro<br />

di quello degli altri paesi”.<br />

In sostanza, ecco come funziona:<br />

gli organismi di controllo autorizzati<br />

dal Ministero delle Politiche<br />

Agricole (come Ecocert<br />

o Bioagricert) sono enti privati<br />

a cui la legge assegna il compito<br />

di verificare il rispetto dei regolamenti<br />

attuativi (che sono sia<br />

europei che nazionali) da parte<br />

delle aziende biologiche e concedere<br />

il proprio marchio da apporre<br />

alle etichette dei prodotti<br />

venduti dall’azienda associata.<br />

Questi organismi di controllo<br />

effettuano ispezioni presso le<br />

aziende associate con cadenza<br />

continua a pagina 15 >


primo piano consumi<br />

Numero di produttori per Paese (dati anno 2009)<br />

45.000<br />

40.000<br />

35.000<br />

30.000<br />

25.000<br />

20.000<br />

15.000<br />

10.000<br />

5.000<br />

0<br />

italia<br />

spagna<br />

Fonte Ministero delle Politiche agricole e forestali<br />

identikit del consumatore italiano<br />

Ultra40enne e donna. Ecco chi compra il biologico<br />

I consumatori bio in Italia<br />

suddivisi per aree geografiche<br />

(dati anno 2010)<br />

Variaz. %<br />

2009/10<br />

Peso %<br />

su totale Italia<br />

Totale Italia + 11,6 100,0<br />

Nord-Ovest + 8,2 41,8<br />

Nord-Est + 20,5 30,1<br />

Centro + 3,6 20,1<br />

Sud + 21 8<br />

Fonte Bioreport 2011<br />

Grecia<br />

Germania<br />

austria<br />

Francia<br />

regno unito<br />

svezia<br />

Finlandia<br />

danimarca<br />

Portogallo<br />

Paesi Bassi<br />

irlanda<br />

Belgio<br />

lussemburgo<br />

13<br />

Colto, reddito medio-alto, età media di 44 anni. È<br />

l’identikit del consumatore di prodotti biologici, secondo<br />

un dossier elaborato da Aiab Coldiretti e Legambiente e<br />

riferito al 2010. Secondo il dossier, il 70% dei prodotti<br />

biologici di consumano nelle famiglie con al massimo tre<br />

componenti, anche se, nel corso dell’anno preso in<br />

esame, crescono di più, percentualmente, i consumi<br />

nelle famiglie con 4 o 5 componenti. Il consumatore tipo<br />

è dunque quarantenne (anche se un 20% di consumatori<br />

ricade nella classe degli over 60), per lo più di sesso<br />

femminile, perché - come spiega Vladimiro Adelmi di<br />

<strong>Coop</strong> – “il tratto che caratterizza le donne è la<br />

consapevolezza, il guardare oltre il gesto quotidiano, la<br />

ricerca del valore in ciò che comprano”. La maggior parte<br />

dei “bio-addicted” (70%) risiede nel settentrione, anche<br />

se nel corso del 2010 i consumi al sud sono aumentati<br />

del 21%, anche se con valori di mercato ancora molto<br />

contenuti. Poiché molte produzioni biologiche si<br />

concentrano al sud lo studio rileva “lo squilibrio tra<br />

luoghi di produzione e luoghi di consumo, caratteristica<br />

storica del biologico italiano”.


SOLO il Consorzio Tutela Grana Padano assieme al CSQA,<br />

il più grande istituto di certifi cazione agroalimentare<br />

italiano, come gli altri Consorzi di Tutela DOP riconosciuti,<br />

in collaborazione col Ministero delle Politiche Agricole<br />

Alimentari e Forestali, vigila su tutta la fi liera di produzione<br />

Grana Padano con migliaia di controlli e analisi, fi no al<br />

punto vendita.<br />

SOLO il formaggio che riporta il marchio del Consorzio<br />

sulla crosta e sulle confezioni è l’autentico Grana Padano<br />

DOP (Denominazione di Origine Protetta) un alimento<br />

gustoso, sicuro e garantito, dalla tradizione millenaria.<br />

Vai sul sito www.granapadano.info potrai scaricare i<br />

manuali e le schede per la corretta alimentazione, ricevere<br />

gratuitamente menu settimanali personalizzati per il tuo<br />

fabbisogno calorico con ricette equilibrate, oltre a tante<br />

altre informazioni sulla nutrizione di mamma, papà, nonni<br />

e bambini.


consumatori<br />

aprile 2012<br />

almeno annuale. L’ispezione<br />

consiste in un sopralluogo di un<br />

incaricato dell’organismo certificatore<br />

che controlla il rispetto<br />

delle normative, la tenuta dei registri<br />

e se necessario, in presenza<br />

di sospette violazioni, preleva<br />

campioni da far analizzare presso<br />

strutture pubbliche. “Il consumatore<br />

può ulteriormente tutelarsi:<br />

ad esempio con la vendita diretta,<br />

dunque accorciando – come<br />

si diceva – la filiera. Oppure con<br />

l’acquisto del biologico presso la<br />

grande distribuzione che offre<br />

una ulteriore serie di suoi controlli<br />

interni e sistemi di certificazione<br />

che si affiancano a quelli<br />

esistenti. Ancora: un’ulteriore difesa<br />

che il consumatore può mettere<br />

in atto è quella di acquistare<br />

prodotti di provenienza italiana.<br />

Il consiglio è quindi di leggere<br />

sempre le etichette”.<br />

Le quote di mercato<br />

Da stime Federbio sul 2011, alla<br />

grande distribuzione spetta<br />

il 40% delle vendite di prodotti<br />

biologici, sia freschi che confezionati;<br />

poi vengono i negozi<br />

specializzati nel biologico (erboristerie<br />

comprese) che hanno<br />

una quota di mercato del 30%;<br />

sta crescendo la quota della<br />

vendita diretta attraverso i Gas,<br />

gruppi di acquisto solidale (nel<br />

2011 sono aumentati del 44%),<br />

e i mercatini, attestando sul 15%;<br />

infine troviamo i tradizionali negozi<br />

di alimentari.<br />

I prodotti più venduti<br />

Relativamente ai prodotti (dati<br />

2010) crescono i consumi di prodotti<br />

lattiero caseari (+13,2%),<br />

nonché biscotti, dolciumi e<br />

snack (+13,5%). Positiva anche<br />

la dinamica dei consumi di frutta<br />

e ortaggi bio, in crescita del 4,2%<br />

e delle uova (+7,4%), prodotto<br />

che rientra nella graduatoria dei<br />

cinque più venduti. ●<br />

alfabeto alimentare<br />

di Eugenio del Toma<br />

presidente onorario dell’associazione<br />

italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />

Tempo di diete,<br />

senza scorciatoie<br />

Fra le buone cose che riporta la Primavera includerei il proposito di<br />

liberarsi dei chili di troppo! Sospinti dal timore di sfigurare sulle spiagge<br />

più che dal salutismo, donne e uomini si pongono finalmente il problema di<br />

migliorare lo stile di vita e quindi l’alimentazione. Il sovrappeso (cioè<br />

quando l’indice di massa corporea, ricavato dal proprio peso - in kg -, diviso<br />

per il prodotto di altezza per altezza - in metri - si colloca tra 25 e 30) non<br />

va trascurato. Si tratta di un iniziale fattore di rischio che spesso prelude<br />

all’obesità (indice oltre i 30), ovvero all’anticamera di una serie di patologie<br />

non solo metaboliche.<br />

Purtroppo, sugli obesi volteggiano predatori di ogni tipo e il termine “nutrizionista”,<br />

oggi di moda, è solo un contenitore auto-referenziale che non<br />

garantisce una legittimazione universitaria o ospedaliera del percorso di<br />

studi. Diversamente da altri colleghi sono convinto che, per pochi chili di<br />

sovrappeso e in tempi di congiuntura, si possa ricorrere a un ragionevole<br />

“fai da te”. Basterà utilizzare una normale dieta equilibrata riducendone<br />

le porzioni del 20-30% (solo le verdure restano “a volontà”) e soprattutto<br />

si dovrà aumentare l’attività fisica con almeno 30-45 minuti di cammino<br />

a passo spedito. Ci sono però molti casi, in primo luogo i disturbi del<br />

comportamento alimentare, per i quali è indispensabile la guida di un vero<br />

esperto, evitando falsi specialisti e “dimagritori” occasionali che<br />

ripropongono avanzi di magazzino, come la dieta dissociata, le diete pericolosamente<br />

iperproteiche e chetogeniche o altre scorciatoie, come la dieta<br />

del sondino, già rifiutate dalla comunità scientifica internazionale.<br />

Non sono mai mancati i venditori di illusioni, in qualsiasi campo, ma la dietologia<br />

ne ospita troppi, pronti a spacciare antichi pregiudizi su alimenti<br />

“buoni” o “cattivi”, intolleranze, integratori buoni per tutto, tisane dimagranti.<br />

Le cronache giudiziarie hanno confermato più volte quali facili guadagni<br />

l’Italia offra ai maghi, ai commercianti del malocchio o del dimagrimento<br />

senza rinunce. Non possiamo stupircene se perfino la TV statale<br />

continua a spacciare oroscopi! Attenti, quindi, ai saldi stagionali dei<br />

mestieranti e alla controinformazione enogastronomica.<br />

Chi ha problemi di obesità dovrebbe consultare, se possibile, i Servizi dietetici<br />

di cui sono dotati i migliori Ospedali; con questa scelta non ci sarebbero<br />

improbabili quanto pericolosi dimagrimenti-lampo. Inoltre, si eviterebbe<br />

lo “spaccio” di pozioni o pillole di dubbio valore o viceversa di sicura pericolosità<br />

(alludo ai cocktail concordati fra professionisti poco scrupolosi per<br />

aggirare i divieti di legge). La parola d’ordine non è tutti a dieta ma porzioni<br />

più sobrie e ogni giorno una “razione” di attività fisica adeguata all’età<br />

e all’allenamento.<br />

15


16<br />

Per consumare di meno l'Unione europea chiede alle lavatrici<br />

cicli di lavaggio sempre più freddi (a partire da 20 gradi)<br />

e ai consumatori di ridurre i detersivi a beneficio dell'ambiente.<br />

Cambia di conseguenza anche il modo di lavare.<br />

Ecco alcuni consigli su lavabiancheria e lavastoviglie,<br />

frutto dell'esperienza di laboratorio<br />

In pIllOle<br />

Lo SAPEvATE ChE...<br />

R<br />

l'azione meccanica<br />

di strofinamento è fondamentale<br />

per la pulizia dei capi<br />

R<br />

la macchia più ostica<br />

quando è secca va pretrattata<br />

con prodotti specifici<br />

R<br />

la macchia fresca<br />

si pulisce più facilmente perché non<br />

ha compenetrato la fibra del tessuto<br />

R<br />

meglio i detersivi in polvere<br />

in linea generale contro lo sporco più<br />

resistente e con programmi ad alte<br />

temperature; i liquidi su lana e<br />

delicati e per il bucato a mano<br />

R<br />

un vestito nuovo colorato<br />

va lavato a parte, la prima volta,<br />

per non macchiare gli altri<br />

primo piano consumi<br />

DETERSIVI GIUSTI<br />

per lavare senza pentirsene<br />

di claudio stRano<br />

Lo sapevate che c'è una<br />

famiglia di sbiancanti su cui tanto<br />

martella la pubblicità, che in<br />

realtà "illuminano" la macchia rendendola<br />

invisibile ai nostri occhi,<br />

ma senza toglierla completamente?<br />

Insomma, generano un effetto<br />

ottico (modificando la lunghezza<br />

d’onda della radiazione ultravioletta)<br />

apposta per nascondere<br />

l'alone e soddisfare chi insegue a<br />

tutti i costi il bianco assoluto. Per<br />

legge, in questi casi deve comparire<br />

sull'etichetta la dicitura "sbiancante<br />

ottico": una delle tante componenti<br />

che convive, nel fustino<br />

del detersivo, con il "vero" sbiancante<br />

a base di percarbonato di<br />

sodio, da preferire al perborato<br />

perché libera ossigeno e non produce<br />

effetti particolari sull'uomo e<br />

sull'ambiente.<br />

E lo sapevate che la schiuma dietro<br />

l’oblò della lavatrice (con sempre<br />

meno acqua dentro e detersivi<br />

più concentrati e più efficaci) non<br />

è sinonimo di un buon lavaggio<br />

ma significa spesso il contrario?<br />

Quando non è voluta per rendere<br />

più delicata l'azione del detersivo,<br />

la schiuma è la spia di una "overdose"<br />

di polvere che finisce per<br />

avvantaggiare lo sporco invece di<br />

combatterlo.<br />

C'è bisogno di saperle queste cose,<br />

sia perché il bucato, ormai, lo<br />

fanno tutti senza distinzione di<br />

sesso, sia perché si parla molto e<br />

giustamente dei detergenti per via<br />

dei danni che essi arrecano all’ambiente<br />

e alla nostra salute, essendo<br />

dei cocktail di sostanze chimiche<br />

conservati molte volte a lungo (e<br />

male) in casa. Andrebbero parcheggiati<br />

in luoghi freschi e asciutti<br />

lontano da altri prodotti, "per<br />

evitare – spiega sergio stagni,<br />

di coop italia – che gli alimenti<br />

soprattutto assorbano le sostanze<br />

profumanti anche attraverso la<br />

plastica dei contenitori". Fattori<br />

come l'umidità possono alterarli<br />

ed è noto, poi, che con il nostro<br />

organismo non c'è un bel rapporto:<br />

i detersivi sono accusati di allergie<br />

e intolleranze (in etichetta<br />

continua a pagina 18 >


consumatori<br />

aprile 2012 17<br />

FoSFATI vErSo LA MESSA AL bANDo IN EUroPA<br />

<strong>Coop</strong> da sempre per la linea verde<br />

Dal giugno 2013 (trent'anni anni dopo la campagna di <strong>Coop</strong>) la Ue li ha vietati in tutti<br />

i detersivi per il bucato. I metodi alternativi e la linea Viviverde per l'ecologia<br />

accanto ai detersivi tradizionali ci sono quelli biologici<br />

e i "fai da te". a suggerirne alcuni impieghi è un ricerca<br />

pubblicata sul sito www.uominicasalinghi.it. vi si<br />

cita, innanzitutto, l’aceto di vino o di mele efficace nel<br />

togliere il calcare in cucina diluito in acqua in una<br />

proporzione dal 20 al 40% (da spargere per comodità<br />

con uno spruzzino); oppure per decalcificare la<br />

lavatrice (versarne un litro nel cestello vuoto a 60<br />

gradi); o ancora nella lavastoviglie, al posto del<br />

brillantante (nell'apposita vaschetta, però, non tra i<br />

piatti e i tegami perché l'acido annullerebbe l'alcalinità<br />

del detersivo). un consiglio generale è quello di evitare<br />

quando possibile la commistione tra prodotti diversi.<br />

ancora più forte dell'aceto, poi, è l’acido citrico, che si<br />

compra in polvere e funziona miscelato al 10% con<br />

acqua anche come ammorbidente, sempre secondo il<br />

sito. che menziona inoltre il più noto bicabornato, la<br />

semplice acqua calda, il giusto tempo che dobbiamo<br />

metterci per pulire, usare i guanti, evitare i fosfati,<br />

ecc., insomma una serie di consigli pratici e dettati dal<br />

buon senso. un obiettivo è invece raggiungibile da tutti<br />

a partire dal 30 giugno 2013. Riguarda i fosfati che, da<br />

quella data, saranno banditi dai detersivi per il bucato<br />

commercializzati nella ue, mentre altri composti a<br />

base di fosforo saranno limitati. a deciderlo è stato il<br />

parlamento europeo che ha previsto analoghe<br />

restrizioni, a partire dal 1° gennaio 2017, sui detersivi<br />

per lavastoviglie automatiche. va detto che l'italia per<br />

una volta è stata anticipatrice della messa all'indice del<br />

fosfati – tra i maggiori responsabili<br />

dell'eutrofizzazione di fiumi e mari – almeno<br />

relativamente alle lavatrici: una legislazione dell'86<br />

infatti ha progressivamente ridotto e poi contenuto<br />

sotto l'1% (valore cautelativo) la loro presenza nei<br />

detersivi per lavatrici, mentre nelle<br />

lavastoviglie il tetto è rimasto al 6%.<br />

coop ha fatto di più escludendo i<br />

fosfati anche da queste ultime. la<br />

sua campagna del 1984, “Bianco il<br />

bucato, azzurro il mare”, è passata<br />

alla storia come una delle prime<br />

campagne consumeriste in italia.<br />

viviverde abbatte i profumi<br />

da molti anni ormai coop ha eliminato i fosfati dai<br />

propri prodotti e la frase in etichetta "contenuto in<br />

fosforo inferiore a 0,5" ha un mero valore prudenziale.<br />

"ci potrebbero essere delle tracce residue in alcuni<br />

ingredienti, ed è corretto dirlo", precisano gli esperti di<br />

coop italia. la linea dei detersivi a marchio coop è<br />

completa e biodegradabile. le polveri si vendono in<br />

buste e non più in fustino e i flaconi utilizzano materiale<br />

plastico riciclato alleggerito il più possibile. c'è anche<br />

una interessante linea viviverde che si caratterizza per<br />

avere il marchio ecolabel, garanzia di un prodotto<br />

ecologico realizzato per la massima sostenibilità e<br />

compatibilità ambientale. per ottenere una riduzione<br />

dell'impatto sull'acqua e sulle forme di vita si utilizzano<br />

tensioattivi ad elevato grado di biodegradabilità, ovvero<br />

soggetti a un processo di decomposizione naturale più<br />

veloce, attivato dai microrganismi presenti in natura. la<br />

linea viviverde si caratterizza, inoltre, per il basso<br />

contenuto di profumi, molto gradevoli ma non necessari<br />

per il lavaggio.


18<br />

devono essere indicate per legge<br />

le sostanze allergeniche), problemi<br />

respiratori e alterazioni del sistema<br />

immunitario.<br />

E allora, come tenerli e come usarli<br />

più correttamente, ottenendo lo<br />

stesso dei risultati soddisfacenti?<br />

Premesso che esistono detersivi<br />

ecologici e altri "fatti in casa" (vedi<br />

box), abbiamo preso in considerazione<br />

quelli tradizionali, i più diffusi,<br />

che sono anche i più aggressivi.<br />

Per avere risposte e consigli<br />

frutto dell'esperienza abbiamo interpellato<br />

gli specialisti di <strong>Coop</strong> e<br />

gli esperti del laboratorio lavaggio<br />

di un grande gruppo industriale<br />

italiano specializzato in elettrodomestici.<br />

I test riguardano, in questo<br />

caso, le lavatrici che devono<br />

sottostare a criteri normativi comuni<br />

a tutti i produttori europei.<br />

"Per la riuscita di un lavaggio,<br />

che è un sistema complesso –<br />

spiegano i tecnici – oltre alla<br />

macchina servono il contributo<br />

d’intelligenza dell'uomo e buoni<br />

detersivi". Il responsabile del<br />

laboratorio, che vanta una esperienza<br />

decennale, spiega il concetto<br />

con un esempio: "Se noi<br />

progettiamo lavatrici con cicli<br />

di lavaggio a 20 gradi, come la<br />

Commissione europea ci chiede<br />

(un requisito obbligatorio su tutti<br />

i modelli a partire dal dicembre<br />

2013, ndr), è indispensabile che<br />

chi studia i detersivi ne abbia variato<br />

di conseguenza la composizione,<br />

mettendo sul mercato<br />

prodotti che si attivano a basse<br />

temperature, e che l'utente finale<br />

utilizzi poi al meglio i programmi<br />

a sua disposizione".<br />

Da qui l'importanza dell’educazione<br />

del consumatore e di un lavoro<br />

continuo di ricerca e di aggiornamento<br />

svolto, in parallelo,<br />

dalle aziende di elettrodomestici<br />

e dalle multinazionali di detersivi.<br />

L'equazione è la seguente: cicli<br />

di lavaggio sempre più freddi, con<br />

riduzione dei consumi, risparmio<br />

di detersivo e relativi benefici per<br />

l'ambiente secondo la linea tracciata<br />

dalla Ue; scambio di konwhow<br />

tra le aziende chiamate a<br />

sfruttare al meglio la macchina e<br />

i detersivi; grande attenzione richiesta<br />

alla casalinga (o al casalingo)<br />

che, per chiudere il cerchio,<br />

devono azzeccare prodotti e programmi,<br />

la selezione dei capi e il<br />

giusto equilibrio al momento di...<br />

dosare il bicchierino.<br />

la giusta misura<br />

Né troppo né poco, è molto importante<br />

l'esatta quantità da mettere<br />

nella vaschetta della lavabiancheria<br />

per raggiungere una buona<br />

pulizia ed evitare che, a basse temperature,<br />

residui di detersivo deturpino<br />

la maglietta. E come va<br />

calcolata la "giusta quantità"? Tenendo<br />

conto delle indicazioni<br />

sulla confezione e della durezza<br />

dell'acqua di casa (presenza di sali<br />

disciolti). Se il misurino, infatti,<br />

è scarso, il detersivo finirà per aggredire<br />

il calcare e troppo poco ne<br />

consumatori<br />

aprile 2012<br />

SISteMI natURalI<br />

PULIzIA CoN I ProbIoTICI, UNA CooP<br />

SPErIMENTA NUovI orIzzoNTI<br />

sempre in tema di pulizia si profilano, su più larga scala, nuovi interessanti<br />

orizzonti grazie alla ricerca scientifica applicata alla eco-sostenibilità. la<br />

novità è quella dei famosi probiotici impiegati ora anche nei prodotti per la<br />

pulizia e l'igiene. i batteri, insomma, che entrano con compiti di "pulitori" in<br />

settori legati alla casa, ma anche alla cura della persona, all'agroalimentare,<br />

alla zootecnia, alla depurazione delle acque, alla sanificazione degli ambienti<br />

e dell'aria. a Ferrara una cooperativa di servizi, la copma, ha scommesso su<br />

questa idea insieme con il cias (centro studi inquinamento ambienti ad elevata<br />

sterilità) dell'università, mettendo a punto un nuovo sistema probiotico<br />

di pulizia e igiene chiamato pchs (probiotic cleaning Hygien system), e<br />

depositando quindi il marchio.<br />

"il pchs – spiega mario pinca, amministratore delegato di copma – utilizza<br />

batteri probiotici in grado di colonizzare le superfici su cui vengono applicati<br />

e di contrastare la proliferazione delle altre specie batteriche, prima di tutte<br />

quelle patogene, sulla base della regola dell'esclusione competitiva". sperimentata<br />

attualmente in ambito ospedaliero, questa tecnica potrà trovare<br />

impiego anche nella pulizia di grandi superfici come i centri commerciali, almeno<br />

per la manutenzione ordinaria, e per impieghi di tipo più "casalingo".<br />

sono in cantiere linee di prodotto che vedremo nei prossimi mesi, destinati<br />

alla cura della persona (saponi, shampoo, bagnoschiuma, gel, deodoranti,<br />

ecc.) e alla pulizia degli ambienti domestici (spray, detergenti per pavimenti,<br />

liquidi per piatti senza il bisogno d'indossare i guanti): tutte soluzioni in grado<br />

di ridurre al minimo la presenza dei tensioattivi.<br />

andrà ad intaccare la molecola di<br />

sporco. Se la dose, invece, è eccessiva,<br />

si produrrà in molti casi un<br />

effetto negativo non solo sull'efficacia<br />

del lavaggio, ma anche<br />

sull'ambiente, dovuto alla schiuma.<br />

I detersivi per lavatrice (in<br />

polvere, liquidi o in pastiglie) oltre<br />

alle sostanze attive contengono<br />

dei "regolatori di schiuma" proprio<br />

per evitare che quest'ultima<br />

fuoriesca dalla macchina lavatrice.<br />

Un surplus di polvere si giustifica<br />

solo in un caso, quando l'acqua è<br />

dura e il calcare da neutralizzare è<br />

maggiore. Ma come si fa a sapere il<br />

grado di durezza dell'acqua? È un<br />

valore piuttosto stabile nel tempo<br />

rivelato da una "striscia" che si<br />

compra nei negozi specializzati<br />

qualora non sia già inclusa nel kit<br />

della lavatrice. O, più facilmente, il<br />

dato si può ricavare dal sito del gestore<br />

idrico o all'indirizzo http://<br />

assocasa.federchimica.it/durezzaacqua.aspx<br />

A proposito di calcare, qualcuno


si chiede se ancora va scrostato dai<br />

meccanismi interni della lavatrice.<br />

Non è sufficiente l'anticalcare già<br />

compreso nel detersivo?<br />

Se si fanno normalmente cicli caldi<br />

e freddi, la frequenza dell'anticalcare<br />

può essere in effetti ridotta.<br />

Diverso è quando si usa la<br />

lavabiancheria con programmi<br />

prevalentemente a basse temperature,<br />

o dopo il lavaggio di tappeti<br />

o della coperta del cane, o a seguito<br />

di uno stop prolungato dell'elettrodomestico:<br />

in questi casi è<br />

consigliato far partire un ciclo di<br />

pulizia ad alta temperatura, a cestello<br />

vuoto, con l'impiego di poco<br />

detersivo o di prodotti appositi.<br />

Alcune lavatrici oggi nascono già<br />

con un programma del genere.<br />

Altre regole di ordinaria manutenzione<br />

– come ricorda la rivista<br />

altroconsumo – sono la pulizia<br />

periodica del cassettino che è soggetto<br />

ad incrostazioni e a muffe,<br />

e l'oblò tenuto aperto dopo l'uso<br />

per farlo asciugare.<br />

primo piano consumi 19<br />

nessuno è senza<br />

macchia<br />

È interessante sapere che potrebbe<br />

esserci un detergente specifico<br />

per ogni tipo di macchia, visto<br />

che molto dipende dall'enzima<br />

selezionato dall'industria. Ma in<br />

commercio non si arriva a tanto<br />

e piuttosto di avere la casa piena<br />

di smacchiatori, è forse più utile<br />

seguire qualche accorgimento<br />

pratico.<br />

La rimozione riesce molto più facile,<br />

ad esempio – come tutte le<br />

buone massaie sanno – se la macchia<br />

è fresca e non è già penetrata<br />

nella fibra; più difficile con gli<br />

oli da officina che vanno affrontati<br />

a temperature elevate, sopra i<br />

60 gradi, o per il ragù sulla cravatta<br />

vecchio di giorni o per le "croste"<br />

di omogeneizzato alla frutta:<br />

queste ultime macchie vanno<br />

"pre-trattate" con prodotti specifici<br />

prima di buttarle in macchina.<br />

Il sangue è un'altra brutta gatta<br />

da pelare qualora, sbagliando,<br />

VaDeMeCUM<br />

la durezza dell'acqua<br />

fino a 7 °f molto dolci<br />

da 7 °f a 14 °f dolci<br />

da 14 °f a 22 °f mediamente dure<br />

da 22 °f a 32 °f discretamente dure<br />

da 32 °f a 54 °f dure<br />

oltre 54 °f molto dure<br />

per verificare la dolcezza o la durezza<br />

dell'acqua di casa, consultare il sito:<br />

http://assocasa.federchimica.it/durezzaacqua.aspx<br />

gli si versi sopra dell'acqua bollente<br />

invece che fredda o tiepida.<br />

Una scelta saggia e prudente, poi,<br />

rimane quella in generale di separare<br />

i capi in base ai colori. Attenzione<br />

soprattutto a non mischiare<br />

un vestito nuovo colorato con altri<br />

capi: è preferibile anche tenerlo<br />

lontano da colori similari, almeno<br />

per la prima volta, perché il rischio<br />

di contagio è altissimo. A quanti<br />

amano lavare “tutto insieme”, tuttavia,<br />

farà piacere sapere che le salviette<br />

acchiappa-colore riescono<br />

in linea di massima ad intercettare i<br />

pigmenti. Potranno soddisfare chi<br />

non deve vincere macchie difficili<br />

e sceglie un ciclo misto colorati,<br />

ma anche chi non ha abbandonato<br />

il sempre valido bucato a mano.<br />

una pastiglia<br />

sent'ammè...<br />

Detersivo in polvere o liquido?<br />

A quantità regolabile o monodose?<br />

Quest'ultima modalità si<br />

sta affermando in virtù della sua<br />

continua a pagina 21 >


consumatori<br />

aprile 2012 primo piano consumi 21<br />

comodità. Rimane tuttavia una<br />

scelta minoritaria e la tavoletta<br />

presenta difficoltà come ad esempio<br />

nei mezzi carichi: impensabile<br />

provare a dimezzare una monodose<br />

liquida, sebbene si siano viste in<br />

commercio pure le metà-dosi.<br />

Il detersivo in polvere resta il più<br />

amato dagli italiani e il più efficace<br />

in termini generici contro lo sporco<br />

più sporco. "E non è più nemmeno<br />

vero – precisano i tecnici<br />

– che si attiva dai 40 gradi in su,<br />

perché se ne trovano che funzionano<br />

anche con temperature inferiori<br />

appunto per andare in contro<br />

alle nuove normative". La polvere,<br />

però, sotto i 40 gradi può lasciare<br />

traccia visibile specialmente sui<br />

capi colorati, ed ecco allora il detergente<br />

liquido indicato sia per la<br />

normale biancheria in cotone, sia<br />

su lana e delicati che aiuta a rimanere<br />

morbidi. Non per questo i flaconi<br />

sono meno indigesti per l'ambiente<br />

– come sottolineano vari<br />

test – essendo più difficilmente<br />

biodegradabili e producendo molta<br />

plastica da imballaggio.<br />

lavastoviglie<br />

da curare<br />

Rispetto alla lavabiancheria la lavastoviglie<br />

è più delicata e bisognosa<br />

di cure. "Uno dei consigli<br />

che ci sentiamo di dare – dicono in<br />

<strong>Coop</strong> – è di tenere sempre pieno il<br />

contenitore del sale: ne va dell'efficacia<br />

della macchina e del livello<br />

dei consumi. Un altro consiglio è<br />

di fare come minimo mensilmente<br />

un ciclo di lavaggio a vuoto a<br />

60 gradi, utilizzando un apposito<br />

prodotto chiamato 'curalavastoviglie',<br />

a base di acido citrico". In<br />

vendita si trova la linea completa<br />

a marchio <strong>Coop</strong> che comprende<br />

anche sale, brillantante, polvere e<br />

pastiglia multifunzione.<br />

Ricordatevi, se possibile, di usare<br />

la macchina a pieno carico per<br />

ridurre i consumi. In alternativa<br />

riducete almeno la pastiglia, tagliandola<br />

a metà... ●<br />

cibo è cultura<br />

di Massimo Montanari<br />

docente di Storia medievale e di Storia<br />

dell’alimentazione, Università di Bologna<br />

La piadina IGP<br />

e una storia plurale<br />

La recente polemica sull’attribuzione del marchio IGP (Indicazione<br />

Geografica Protetta) alla piadina romagnola, che nell’occasione si è<br />

sdoppiata in due varianti principali, quella di area riminese, più larga e sottile,<br />

e quella di area forlivese-ravennate, più grossa e compatta , è emblematica<br />

della natura più profonda della cultura gastronomica italiana.<br />

Il carattere originale di questa cultura è la sua irriducibile diversità territoriale,<br />

la sua capacità di declinare le ricette in infinite varianti locali. Fin<br />

dal Medioevo l’Italia si è definita come unità culturale (non politica) mettendo<br />

insieme i saperi e le pratiche di singole città e territori, che, senza<br />

mai confondersi, sono andati a costituire una “rete” di conoscenza comune<br />

e condivisa. Su questa base si innestano rivalità e campanilismi:<br />

la mia ricetta è migliore della tua, più “vera”, più “antica” – dove<br />

l’antichità entra in gioco come garante di continuità, e conseguentemente<br />

di qualità: teorema indimostrabile, dato che “antiche” possono essere<br />

le parole, ma cosa si nasconda dietro di esse non possiamo veramente<br />

saperlo.<br />

Poiché la più antica citazione letteraria della piada sembra essere quella<br />

del botanico Costanzo Felici, originario dell’entroterra riminese, che verso<br />

il 1570 accenna a “placente e cresce o piade” cotte “sotto le cenere infocate<br />

overo nelli testi infocati”, se ne è dedotto un primato storico della<br />

piadina in quelle zone. Poi si è trovato un inventario, più o meno dello<br />

stesso periodo, che registra la presenza in una casa borghese della valle<br />

del Senio (Romagna occidentale) di un utensile da cucina detto “testo da<br />

piada co’ li soi ferri”. Tutti contenti, dunque, o forse nessuno: la piada da<br />

almeno quattro secoli e mezzo (ma chissà da quanto tempo prima)<br />

era nota ovunque in Romagna, da est a ovest.<br />

Come era fatta? Chissà. Ognuno la avrà fatta a suo gusto, come gli sembrava<br />

migliore. E meno male che la vicenda del marchio IGP ne ha riconosciuto<br />

la varietà: perché una “piadina romagnola” in realtà non esiste, ne<br />

esistono tante, diverse fra loro. Già ridurle a due modelli principali è stato<br />

problematico, e lo stesso disciplinare ha dovuto ammettere una larga<br />

oscillazione di misure: la piada “terre di Romagna” può avere un<br />

diametro da 15 a 20 cm e uno spessore da 4 a 10 mm; quella “romagnola<br />

riminese” ha il diametro da 21 a 30 cm e lo spessore fino a 3 mm. Come è<br />

evidente, dietro queste misure ci sono oggetti estremamente differenziati,<br />

che solo una forzatura legislativa ha costretto in due tipologie fondamentali,<br />

decidendo d’ufficio che il confine tra il grosso e il sottile si situa<br />

fra i 3 e i 4 millimetri.<br />

Io credo che questo esempio mostri molto bene come le ragioni del commercio<br />

(che esigono norme precise, criteri definiti) mal si adattino alle<br />

ragioni della storia e della cultura, che alle regole preferiscono la libertà.


22 primo piano alimentazione<br />

le regole<br />

dell'idratazione<br />

Facili come bere un bicchier d'acqua<br />

di silvia FaBBRi<br />

Si dà piu importanza al cibo che ai liquidi che ci dissetano. Ma gli errori sono<br />

in agguato anche in questo ambito della nostra nutrizione che è importante come<br />

ciò che mangiamo. Ma per non sbagliare basta seguire le regole della piramide<br />

Pensiamo di più a quello che mangiamo che<br />

a quello che beviamo. Dimenticando che ciò che beviamo<br />

è importante come – se non di più – di quello<br />

che mangiamo: il nostro corpo è composto per il<br />

60% da acqua e senza bere, in poche ore o poco più,<br />

siamo spacciati. Torniamo sull'argomento dopo l'intervento<br />

del professor Eugenio del Toma sul numero<br />

scorso, solleticitati anche dalle richieste dei lettori,<br />

molto interessati all'argomento.<br />

Quando parliamo di bere, parliamo principalmente<br />

di acqua. Non di liquidi in lattina, né di intrugli colorati,<br />

né di bevande zuccherate: acqua. L’Inran (Istituto<br />

nazionale di ricerca sugli alimenti e la nutrizione),<br />

per farlo capire meglio a noi italiani, si è inventato<br />

una rappresentazione grafica delle nostre necessità<br />

“liquide”, ovvero la piramide dell’idratazione. Che<br />

funziona proprio come quella dell’alimentazione: alla<br />

base l’elemento più importante e necessario, al vertice<br />

quello da introdurre con molta moderazione. Il<br />

primo livello è quello dell’acqua, il cui consumo minimo<br />

è di almeno 6 bicchieri (circa un litro). “Quella<br />

del rubinetto o della bottiglia, è indifferente – spiega<br />

andrea ghiselli, medico nutrizionista e ricercatore<br />

dell’Inran – l’importante è considerarla un consumo<br />

quotidiano necessario, anche perché è fonte<br />

di alcuni minerali importanti e di nutrienti essenziali,<br />

anche se non apporta calorie. Anche l’aggiunta di<br />

anidride carbonica non comporta alcun problema,<br />

anzi: per alcuni individui, così trattata, risulta più gradita<br />

al consumo. E riescono così ad assumerla nella<br />

giusta quantità”. I nutrizionisti precisano: le “bollicine”<br />

non hanno alcun effetto sull’organismo. Anzi,<br />

l’anidride carbonica può dare una sensazione di distensione<br />

gastrica. Ed è controindicata solo nei soggetti<br />

affetti da malattie specifiche (come il reflusso<br />

gastroesofageo).<br />

Al secondo livello troviamo gli infusi, il tè o il caffé<br />

decaffeinato, ovviamente senza zucchero, che può far<br />

lievitare le calorie senza che neppure ce ne rendiamo<br />

conto. Un cucchiaino di zucchero ha circa 20 calorie,<br />

perciò è facile con un paio di caffè e un tè arrivare a<br />

100 calorie senza neppure accorgersene. L’altra cosa<br />

a cui fare attenzione è il genere di infuso che beviamo.<br />

Spiega ancora Ghiselli: “Vanno bene, nell’ordine<br />

di massimo 3 bicchieri al giorno, caffè americano<br />

decaffeinato, caffè d’orzo, infusi come il tè o la camomilla,<br />

ormai sperimentati da millenni. Ma gli infusi o<br />

i decotti di certe altre erbe o piante contengono veri<br />

e propri principi attivi, che potrebbero avere effetti<br />

collaterali, o interagire con taluni farmaci”.<br />

Al terzo livello c’è il latte, sia di origine animale che<br />

vegetale, e i centrifugati di verdura, le spremute di<br />

frutta fresca e i succhi di frutta al 100%. Ovviamente<br />

– ormai l’abbiamo capito – senza zucchero. “Per<br />

quanto riguarda spremute e centrifugati, attenzione!<br />

Contengono le stesse calorie del frutto o della verdura<br />

originaria, ma il problema è che bevendo non si<br />

attiva quel senso di sazietà che è invece collegato alla<br />

masticazione”. Il consiglio dei nutrizionisti è che il<br />

consumo di frutta intera o verdura a pezzi dovrebbe


consumatori<br />

aprile 2012<br />

la piramide dell’idratazione<br />

cosa e quanto bere<br />

in una giornata<br />

Birra alcolica<br />

0 - 330 ml (1 lattina)<br />

Latte, anche vegetale<br />

0 - 400 ml (0 - 2 bicchieri)<br />

essere incoraggiata per il riflesso positivo che la masticazione<br />

può avere, oltre che per l’apporto di fibre<br />

in esse contenuto, anche se il valore nutrizionale dei<br />

succhi è da ritenersi buono. L’indicazione è quella di<br />

consumarne circa 2 bicchieri al giorno.<br />

Ma ora arriviamo nella zona critica. Quella che riguarda<br />

le bevande da consumare occasionalmente. È<br />

il livello 4: dei succhi di frutta addizionati con acqua<br />

e zuccheri, nonché della birra analcolica. Quali sono<br />

le ragioni di tale restrizione? Anche in questo caso, la<br />

presenza di zuccheri, che potrebbe far saltare il bilancio<br />

calorico della giornata.<br />

Al livello 5 troviamo il caffè, che andrebbe sempre<br />

bevuto senza zucchero e massimo 5 tazzine al giorno<br />

o 1 tazza (nel caso della versione “americana”). La<br />

caffeina va però ridotta per le donne in gravidanza,<br />

per i bambini e in caso di ipertensione.<br />

Infine, il livello 6, quello delle bevande idrosaline<br />

utilizzate frequentemente dagli sportivi. “Troppo<br />

frequentemente – spiega Andrea Ghiselli – perché<br />

sono bevande adatte a chi fa attività molto intense,<br />

come i maratoneti. Per le attività normali, è sufficiente<br />

bere acqua. Le idrosaline, in questi casi, sono una<br />

spesa inutile e – peggio – un aggravio di calorie”. Infatti,<br />

contengono soprattutto zuccheri e – in piccole<br />

quantità – sodio, cloro, potassio e altri elettroliti. Tra<br />

l’altro, possono anche contenere coloranti.<br />

Nel settimo livello ci sono le bevande che rappresentano<br />

una percentuale davvero piccola dei liquidi di<br />

cui abbiamo bisogno e che sarebbero da consumare<br />

continua a pagina 25 ><br />

Bibite gassate e zuccherate,<br />

energy drink. No alcol<br />

occasionalmente<br />

0 - 200 ml (0 - 1 bicchiere)<br />

Bevande idrosaline per lo sport<br />

(solo se necessario)<br />

0 - 500 ml (1 bottiglia)<br />

Caffé senza zucchero<br />

0 - 200 ml (0 - 5 tazze)<br />

Succhi di frutta con zuccheri aggiunti<br />

0 - 200 ml (0 - 1 bicchiere)<br />

peR GlI anzIanI<br />

NoN ASPETTATE<br />

DI AvErE SETE<br />

23<br />

Centrifugati, spremute e succhi di frutta<br />

100% frutta, senza zucchero<br />

0 - 400 ml (0 - 2 bicchieri)<br />

Tè, infusi, orzo, caffé decaffeinato<br />

Tutti senza zucchero<br />

0 - 600 ml (0 -3 bicchieri)<br />

Acqua<br />

almeno 1 litro<br />

vogliamo avere sottomano, a disposizione sul web,<br />

tutte le informazioni che ci servono, sia per il bere che<br />

per l’alimentazione? l’inran (istituto nazionale di<br />

ricerca per gli alimenti e la nutrizione) ha pubblicato un<br />

sito (http://sapermangiare.mobi) che contiene<br />

molti consigli utili. “per stare bene – si legge nel sito –<br />

è importante bere molto, almeno 6-8 bicchieri d’acqua<br />

al giorno, e anche di più se fa caldo, abbiamo fatto o<br />

stiamo facendo sport, o abbiamo la febbre. a volte<br />

capita che quando ci accorgiamo di avere sete le<br />

perdite di acqua (col sudore e le urine, ad esempio)<br />

sono già state abbondanti. È utile, allora, ricordarci di<br />

bere spesso, senza aspettare che ci venga il senso di<br />

sete: questo vale per tutti, ma soprattutto per gli<br />

anziani e i bambini”. l’anziano, inoltre, è<br />

particolarmente vulnerabile perché non percepisce<br />

correttamente lo stimolo della sete e la disidratazione,<br />

in questa fascia di età è associata a una<br />

compromissione generale dello stato di salute. per<br />

questo è importante – anche e soprattutto per gli over<br />

65 – seguire correttamente le regole della “piramide”.


Lidi di Comacchio<br />

Un mare di possibilità<br />

I Lidi di Comacchio, con le loro enormi spiagge, il mare e l’affascinante<br />

ambiente nel quale sono inseriti sono certamente la meta ideale per<br />

una vacanza da trascorrere con la famiglia o con gli amici, ma sono<br />

perfetti anche per un week end di relax. Un soggiorno che vi offrirà davvero<br />

mille possibilità: una tranquilla tintarella sotto il sole, la possibilità di praticare<br />

qualsiasi tipo di sport o una suggestiva escursione nel Parco del<br />

Delta del Po, a piedi, a cavallo o in barca. Ed ancora Comacchio con<br />

i suoi canali, la sua gastronomia e la sua grandiosa storia a dieci minuti di<br />

distanza e tante altre emergenze architettoniche immerse nella natura, come<br />

la splendida Abbazia di Pomposa, il Castello della Mesola e l’adiacente<br />

Riserva Naturale del Gran Bosco, unico esempio delle antiche<br />

foreste che si trovavano no a qualche secolo fa lungo la Costa Adriatica.<br />

Tra la verdeggiante boscaglia sarà possibile avvistare esemplari del Cervo<br />

della Mesola, specie autoctona della zona, di daino oltre alla moltitudine<br />

di uccelli che vi nidi cano.<br />

Risotto con<br />

Asparago di Mesola<br />

e gamberetti<br />

Ingredienti (per 4 persone)<br />

3 300 g di riso<br />

3 250 g di asparagi<br />

3 200 g di<br />

gamberetti<br />

3 prezzemolo<br />

fresco<br />

3 1 bicchiere<br />

di vino bianco<br />

3 1 scalogno<br />

3 olio q.b.<br />

Campeggi<br />

Casa mobile<br />

a partire da<br />

8 € pax/giorno<br />

Alberghi<br />

a partire da<br />

30 € pax/giorno<br />

Preparazione:<br />

1 Far lessare gli asparagi in poca<br />

acqua, spezzettarli e conservare<br />

l’acqua di cottura<br />

2 Far appassire lo scalogno tritato<br />

nell’olio, aggiungere quindi i<br />

gamberetti e gli asparagi spezzettati<br />

3 Aggiungere il riso e farlo tostare,<br />

bagnare quindi con il vino bianco<br />

4 Continuare la cottura aggiungendo<br />

gradualmente l’acqua di<br />

cottura degli asparagi ben calda<br />

5 A cottura ultimata mantecare il<br />

tutto con un lo di olio a crudo<br />

e prezzemolo fresco.<br />

Tutte le offerte al sito www.parcodeldelta.com<br />

Appartamenti<br />

a partire da<br />

10 € pax/giorno<br />

Vuoi conoscere meglio i Lidi di Comacchio e il Parco del Delta del Po?<br />

Invia una mail a cooptur@provincia.fe.it o chiama il numero 0532/299303; riceverai<br />

gratuitamente tutto il materiale informativo dei Lidi e del Parco del Delta del Po e…<br />

un simpatico omaggio.<br />

PROVINCIA<br />

DI FERRARA<br />

COMUNE<br />

DI COMACCHIO<br />

Da non perdere<br />

24 marzo - 3 giugno<br />

Primavera Slow e<br />

Fiera Internazionale<br />

del Birdwatching e del<br />

Turismo Naturalistico<br />

Iniziative all’insegna del turismo<br />

slow: escursioni in bicicletta, a piedi,<br />

in barca, a cavallo e itinerari dedicati<br />

all’enogastronomia nella splendida<br />

cornice del Parco del Delta del Po.<br />

Info 0533/57693<br />

28 aprile – 1 maggio<br />

Fiera dell’Asparago<br />

di Mesola<br />

Mostre, degustazioni enogastronomiche<br />

di prodotti locali e di ricette legate<br />

all’asparago, mercatini tematici<br />

e visite guidate a piedi, in barca o in<br />

bicicletta sui territori dell’asparago.<br />

Info 0533/993358<br />

www.parcodeldelta.com<br />

Seguici anche su<br />

Facebook e Twitter<br />

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA


consumatori<br />

aprile 2012 primo piano alimentazione<br />

proprio “ogni morte di papa”, perché<br />

fanno arricciare il naso ai nutrizionisti:<br />

infatti, sono ricche di<br />

calorie, povere di nutrienti, e – in<br />

elevate quantità – potrebbero dare<br />

problemi di salute. Di che parliamo?<br />

Bevande gassate e zuccherate,<br />

piene di aromi artificiali. E se,<br />

magari, dentro la bottiglia colorata<br />

e frizzante troviamo edulcoranti<br />

sintetici al posto dello zucchero?<br />

Non c’è da star tranquilli neppure<br />

in questo caso: “Non ci sono evidenze<br />

di una loro utilità nella perdita<br />

o nel mantenimento del peso”,<br />

dicono i nutrizionisti. Senza considerare<br />

che acesulfame, ciclammato,<br />

aspartame e saccarina sono<br />

sostanze sicure, sostiene l’Efsa<br />

(autorità europea per la sicurezza<br />

alimentare) ma solo a patto di non<br />

superare la Dga (dose giornaliera<br />

accettabile). Il consiglio? Se proprio<br />

non potete fare a meno di<br />

queste bevande, leggete l’etichetta<br />

e fate due calcoli. In questo livello<br />

ci sono anche le energy drink<br />

che contengono molto zucchero<br />

e varie sostanze stimolanti, soprattutto<br />

caffeina (fino a 500 mg<br />

per lattina), ma anche guaranà,<br />

ginseng e taurina (in quantità che<br />

né destano allarme, né producono<br />

effetti terapeutici, peraltro). Sono<br />

comunque bevande da centellinare,<br />

specie se assunte – come spesso<br />

accade – contemporaneamente<br />

all’alcol “con l’intento – dicono<br />

gli esperti – di ridurre gli effetti sedativi<br />

e lo stordimento, provocato<br />

proprio dall’alcol, con gli effetti<br />

euforizzanti delle sostanze contenute<br />

nell’energy drink”.<br />

Già, e l’alcol? L’alcol – che sia contenuto<br />

nel vino o nella birra – disidrata.<br />

Perciò non può trovare posto<br />

nella piramide dell’idratazione<br />

che ha lo scopo principale di farci<br />

capire che ogni giorno abbiamo<br />

bisogno di circa due litri di liquidi,<br />

escluse le bevande alcoliche. Che<br />

possiamo assumere, con le consuete<br />

cautele, ma senza considerarle<br />

parte della nostra idratazione<br />

quotidiana. ●<br />

un pianeta da difendere<br />

di Mario Tozzi<br />

primo ricercatore Cnr - Igag<br />

e conduttore televisivo<br />

Tav e progresso<br />

Quanta confusione c'è in giro<br />

25<br />

Sembra ci sia una certa confusione nel nostro paese sul concetto di<br />

sviluppo e, più in generale, di progresso. La velocità, per dirne una, dovrebbe<br />

essere una delle costanti basilari del progresso, e raggiungere Lione in un’ora<br />

e 40 da Torino un inevitabile corollario. Ma è davvero così? Stiamo alle cose<br />

concrete: serve oggi una linea ad alta velocità passeggeri che attraversa la<br />

Val di Susa? Che conseguenze ambientali potrebbe avere? Quali vantaggi?<br />

Per prima cosa si fa una gran confusione fra alta veolocità e alta capacità,<br />

riferendosi la prima ai passeggeri e la seconda alle merci. Fra Torino e Lione,<br />

però, i passeggeri sono in costante diminuzione e nessuna<br />

direttiva o corridoio europeo impone all’Italia frecce rosse o argento lungo<br />

quella direttrice. L’Europa vuole invece che si trasportino più merci e più<br />

velocemente in direzione Est - Ovest, e non gli importa molto come. Nel<br />

2009 il passaggio merci è ritornato ai livelli degli anni Ottanta: in pratica<br />

solo la decima parte di quello che potrebbe transitare sulla linea Fréjus già<br />

esistente (2,5 milioni di tonnellate, contro una capacità della linea ordinaria<br />

di 25). Come a dire che si potrebbe intanto potenziare la linea esistente.<br />

Peraltro non si tratterebbe di una linea AV vera e propria, perché sarebbe<br />

quasi tutta in galleria, dove non si possono superare i 220 km/h, velocità<br />

già ora teoricamente possibile sulla linea ordinaria.<br />

Dal punto di vista ambientale, la costruzione di una nuova linea ferroviaria<br />

AV incide pesantemente sul paesaggio, con ricadute non prevedibili sul<br />

turismo di qualità. Impoverisce le falde acquifere, con siccità micidiali<br />

(come già accaduto al Mugello), e incrementa i dissesti idrogeologici.<br />

Non è poi chiaro dove verranno portati i milioni di metri cubi di materiale di<br />

scavo del lunghissimo tunnel. Un materiale pieno di minerali di uranio e<br />

amianto che devono essere trattati con particolare attenzione perché addirittura<br />

potenzialmente mortiferi.<br />

Se poi è vero che il treno è in generale da preferirsi all’aereo, in quanto a emissione<br />

di gas clima alteranti, ciò non vale per la TAV, i cui costi energetici e<br />

il contributo all’effetto serra sono enormemente incrementati dalla costruzione<br />

delle infrastrutture e dai più elevati consumi elettrici per l’operatività dei treni.<br />

Tutto quello che ha a che fare con la TAV inquina come un jet di linea già ora.<br />

Ci sono poi i costi. È facile ipotizzare che questi possano lievitare ben oltre i<br />

9 miliardi di euro e che, comunque, penalizzeranno l’economia italiana con<br />

un enorme contributo al debito pubblico. Se si sceglie come si dovrebbe, le<br />

previsioni di costo devono essere più elevate e le previsioni di traffico più<br />

prudenti. Si tratterebbe poi sostanzialmente, sempre e comunque, di denaro<br />

pubblico sottratto alla mobilità ferroviaria pendolare, quella utilizzata<br />

dalla maggioranza degli italiani. E non è ancora detto che l’Europa decida<br />

di finanziare il 40% di un’opera per la quale l’Italia paga oltre la metà pur<br />

ospitandone solo un terzo. ●


26<br />

La campagna di <strong>Coop</strong> in<br />

difesa di boschi e foreste, iniziata<br />

nel 2011, continua e vede ora concretizzarsi<br />

un’altra tappa: un'attività<br />

di piantumazione di circa 10<br />

mila piante e soprattutto un investimento<br />

che si protrarrà per 5<br />

anni, per la cura e la gestione di<br />

queste insieme a due importanti<br />

associazioni impegnate nella tutela<br />

dell’ambiente, LIPU e WWF.<br />

Testimonial dell'iniziativa sono i<br />

prodotti della linea Viviverde in<br />

carta riciclata al 100%.<br />

Ci facciamo presentare il WWF,<br />

World Wide Fund for Nature, da<br />

andrea agapito, responsabile<br />

Area Rete Oasi: "L'associazione<br />

ha tra i suoi scopi quello di contribuire<br />

alla diminuzione degli<br />

impatti sulla biodiversità determinati<br />

dalla gestione non sostenibile<br />

delle risorse naturali, promuovendo<br />

modelli di gestione<br />

a lungo termine mirati alla riduzione<br />

dell’impronta umana nonché<br />

contribuire a ridurre il consumo<br />

di territorio e i conseguenti<br />

prodotto coop<br />

Fai il tifo<br />

per gli alberi<br />

<strong>Coop</strong> sostiene la riforestazione<br />

e la cura di oltre 10 mila piante<br />

in nove Oasi italiane di lIpU e WWF<br />

di anna somenzi<br />

fenomeni di frammentazione che<br />

sono alla base della perdita di biodiversità.<br />

Le Oasi del WWF rappresentano<br />

l’esempio più tangibile<br />

dell’opera di conservazione.<br />

Presenti su tutto il territorio nazionale,<br />

le Oasi costituiscono un<br />

sistema complesso e articolato di<br />

circa 30 mila ettari dall’inestimabile<br />

valore naturalistico. In questo<br />

contesto rientra la collaborazione<br />

che vede WWF insieme a LIPU<br />

per il progetto di tutela e riqualificazione<br />

di aree boschive realizzato<br />

con <strong>Coop</strong>. La messa a dimora<br />

delle piante è stata prevista in alcune<br />

delle Oasi dove la gestione<br />

attiva garantisce una manutenzione<br />

costante almeno nei 5 anni<br />

successivi all’intervento."<br />

Sono nove oasi in nove province<br />

in cui opera <strong>Coop</strong>. Come ci spiega<br />

elena d'andrea, direttore generale<br />

di LIPU, Lega italiana protezione<br />

uccelli, associazione per la<br />

conservazione della natura: "L’incontro<br />

tra LIPU e <strong>Coop</strong> nasce dal<br />

comune desiderio di voler fare<br />

qualcosa di molto concreto per tutelare<br />

i nostri boschi e proteggerne<br />

la preziosa biodiversità. Il messaggio<br />

di salvaguardia uscirà dai confini<br />

delle aree protette coinvolte.<br />

Con <strong>Coop</strong> infatti condividiamo<br />

lo spirito che anima il progetto,<br />

fatto di azioni concrete: grazie al<br />

pubblico che visita le Oasi LIPU<br />

in molti potranno vedere i risultati<br />

e seguire le piante che cresceranno<br />

nel corso degli anni; anche<br />

i prodotti Viviverde veicoleranno<br />

un messaggio di salvaguardia importante<br />

che sensibilizza le scelte<br />

dei consumatori. L’impegno della<br />

LIPU non terminerà il giorno in<br />

cui verranno piantati i “nuovi” alberi,<br />

quando per l’occasione organizzeremo<br />

degli eventi pubblici.<br />

In realtà inizierà ben prima con la<br />

preparazione dei terreni, la scelta<br />

delle essenze, l’organizzazione di<br />

volontari che ci aiuteranno a piantarle<br />

e poi, fatto molto importante,<br />

proseguirà nella cura delle piante.<br />

Tutto con il supporto anche degli<br />

Enti locali".


consumatori<br />

aprile 2012<br />

oASI LIPU CELESTINA<br />

a campagnola emilia nella bassa pianura reggiana,<br />

nasce una decina di anni fa questa oasi grazie ad un<br />

lascito testamentario della signora maria celestina<br />

Freddi, che donò il suo podere alla lipu affinché fosse<br />

realizzato quello che lei stessa definì “un parco<br />

acquatico”. sono 10 ettari trasformati in una zona<br />

umida che funge anche da cassa di espansione per la<br />

rete di canali di bonifica del territorio. l’oasi è visitabile<br />

grazie alla presenza di sentieri che conducono ai vari<br />

punti di osservazione, capanni e schermature, da dove è<br />

possibile fare birdwatching. in poco meno di dieci anni,<br />

sono state censite circa 130 specie di uccelli, che sono<br />

senza dubbio gli animali più appariscenti dell’oasi. tra<br />

questi, merita un posto di rilievo il cavaliere d’italia,<br />

elegante piccolo trampoliere che ama nidificare sulle<br />

isolette degli stagni. per tutto il corso dell’anno sono<br />

avvistabili anche aironi, anatre e tanti altri piccoli uccelli<br />

che frequentano i canneti, gli incolti e le siepi dell’oasi.<br />

in primavera e in estate sono visibili anche interessanti<br />

specie di farfalle e di libellule.<br />

nell’ambito del “progetto lipu - coop” nel prossimo<br />

autunno saranno piantati 400 alberi e arbusti autoctoni:<br />

salici, ontani, aceri, frassini, prugnoli e ligustri. così<br />

sorgerà in quasi un ettaro di oasi il "nuovo" bosco<br />

allagato, che diventerà la casa degli aironi e attirerà<br />

anche raganelle e bisce d’acqua. le siepi invece<br />

attireranno altri uccelli come le averle piccole, gli<br />

strillozzi e i saltimpali. grazie ai ragazzi delle scuole di<br />

campagnola emilia che parteciperanno attivamente alla<br />

progettazione del nuovo bosco allagato, il giorno della<br />

piantumazione sarà una vera festa a cui saranno invitati<br />

gli amanti della natura!<br />

oasi lipu celestina<br />

via Reggiolo, 21 - 42012 campagnola emilia (Re)<br />

Per informazioni luca Bagni 340 6964168<br />

e-mail: oasi.celestina@lipu.it<br />

Le oasi<br />

le aree di intervento scelte con lipu e WWF sono nei territori delle<br />

cooperative proprio per consentire la relazione diretta con i soci<br />

associazione oasi/aRea pRovincia<br />

lipu Ris.nat.crava morozzo cuneo<br />

lipu oasi arcola la spezia<br />

Wwf le Bine mantova/cremona<br />

lipu oasi celestina Reggio emilia<br />

lipu oasi cave gaggio venezia<br />

Wwf stagni di Focognano Firenze<br />

Wwf macchia grande Roma<br />

Wwf alviano terni<br />

Wwf acquaviva delle Fonti Bari<br />

WWF oASI LE bINE<br />

27<br />

al confine fra le province di mantova e cremona, lungo il<br />

basso corso del fiume oglio si trova questa piccola area<br />

protetta. l'oasi ha una superficie di circa 100 ettari ed è<br />

delimitata dall'argine maestro e dal fiume oglio,<br />

interamente all’interno della golena del fiume. la<br />

piccola zona umida, con la fascia di bosco adiacente,<br />

ospita molte specie di piante e animali di notevole<br />

interesse; tra questi la rana di lataste, una piccola rana<br />

rossa, simbolo della riserva, oltre a toporagni d'acqua,<br />

bisce, aironi cenerini, germani reali, picchi verdi e rossi,<br />

martin pescatori, allocchi, tassi ...<br />

le Bine e stagni di Focognano hanno una grande<br />

esperienza in attività di riconversione che svolgono<br />

anche in grande scala soprattutto nella rinaturazione di<br />

terreni agricoli: a le Bine si è appena completata la<br />

sostituzione dei pioppeti “industriali” con impianti di<br />

arboricoltura mista con specie autoctone – sono state<br />

piantate 16000 piante in questo inverno, mentre sulle<br />

aree a diretta vocazione naturale sono stati riforestati<br />

diversi ettari e con il progetto coop s’intende intervenire<br />

in una fascia lungo l’oglio che ha un’importante<br />

funzione di protezione delle sponde e di corridoio<br />

ecologico tra due aree rinaturalizzate in questi ultimi<br />

anni. a stagni di Focognano c’è un’intensa attività di<br />

riforestazione alimentata da un vivaio gestito con molta<br />

cura dal WWF locale e costituito da essenze autoctone,<br />

derivanti da sementi rigorosamente raccolte nel<br />

territorio su cui insiste l’area; tutta l’attività di<br />

riforestazione e manutenzione viene svolta con l’aiuto<br />

di gruppi di volontari coordinati dal responsabile<br />

dell’oasi.<br />

rose solidal dal Kenya<br />

Regalare fiori è un piacere almeno quanto<br />

riceverne, è possibile avere anche fiori dal<br />

commercio equo e quindi garantiti per i<br />

corretti rapporti fra lavoratori e acquirenti,<br />

per la tutela dell'ambiente, per gli<br />

investimenti sociali. le rose solidal coop<br />

certificate fair trade dal Kenya prodotte da<br />

eldana Ravine, Rift valley. Fondata nel 1997<br />

occupa 900 lavoratori, soprattutto donne, e<br />

produce 66 milioni di gambi ogni anno.<br />

Rispetto agli altri vivai della zona, quello di<br />

Ravine è caratterizzato proprio da corretti<br />

rapporti di lavoro. nel vivaio inoltre i fiori<br />

sono coltivati in coltura idroponica, in<br />

substrati a circolo chiuso che consentono la<br />

razionalizzazione dell’acqua e dei fertilizzanti<br />

impiegati. dove è possibile si utilizzano<br />

antiparassitari biologici invece di quelli<br />

chimici.<br />

dal dicembre 2011 è stato eliminato un altro<br />

passaggio nella filiera di importazione che è<br />

diventata italiana e ha un unico operatore.


28 consumare informati tecnologia<br />

Tabletmania<br />

è sbarcato in Italia<br />

il "new ipad" della apple<br />

e sono in arrivo una batteria<br />

di modelli che gli faranno<br />

concorrenza.<br />

per le tavolette, che nel 2011<br />

hanno triplicato le vendite,<br />

secondo gli osservatori<br />

questo sarà l'anno della<br />

consacrazione.<br />

ecco come orientarsi<br />

nella scelta di un tablet<br />

di claudio stRano<br />

Hanno più che triplicato i volumi di vendita<br />

nel 2011 (dati Gfk) fischiando come un Freccia Rossa<br />

nel tunnel della crisi: solo gli smartphone riescono<br />

a tener testa ai tablet in fuga, un "fenomeno" giovane<br />

dell'informatica che dovrebbe giungere – con<br />

diversi importanti arrivi sul mercato – alla stagione<br />

della sua consacrazione. Il locomotore è stato finora<br />

l'iPad2 della Apple che si porta a casa anche in <strong>Coop</strong><br />

l'80% del valore delle vendite. Al "resto del mondo"<br />

va il 20% suddiviso tra Samsung, Asus, Acer, Packard<br />

Bell e gli altri che adottano il sistema (con meno vincoli<br />

proprietari) Android. Ma se guardiamo ai pezzi<br />

venduti, ecco che le distanze si accorciano perché<br />

stanno acquisendo una certa rilevanza nell'ultimo<br />

periodo le tavolette "low cost", che con 100 o 200<br />

euro qualche soddisfazione la danno lo stesso.<br />

Le tavolette si diffondono e lo fanno rapidamente,<br />

dopo aver contribuito allo storico sorpasso, nel 2011,<br />

dei dispositivi mobili su quelli fissi in tutto il mondo.<br />

Il ritmo di crescita previsto sul pianeta da qui al 2015<br />

è del 38,8% annuo. Secondo gli esperti, dovrebbero<br />

comporre il terzetto dei dispositivi "inseparabili" del<br />

futuro assieme agli smartphone e agli ultrabook (i<br />

portatili più performanti, sotto i 15 pollici, sottili ed<br />

eleganti, tipo MacBook Air) mentre i netbook tenderanno<br />

a ridursi. Ma per chi sono maggiormente<br />

indicati i tablet? A parte il loro fascino, se focalizziamo<br />

l'attenzione su ciò che fanno, i web book (come<br />

sono anche chiamati) sono ritagliati sul popolo degli<br />

"internettiani" in mobilità. Non sostituiscono infatti<br />

i notebook – arduo lavorare con programmi e documenti<br />

di qualsiasi tipo – ma vanno bene per esplorare<br />

il web, sfogliare giornali e riviste on line, misurarsi<br />

con la didattica (gli editori sono obbligati per legge<br />

già il prossimo anno a fornire edizioni elettroniche<br />

dei manuali), rispondere alle email, gestire foto o al<br />

limite telefonare con Skype (sempre che si disponga<br />

della connessione 3G). Queste e milioni di altre cose<br />

si possono fare, perché i tablet scaricano dal Play store<br />

di Google (per i sistemi Android) e dall'iTune store<br />

di Apple applicazioni di ogni sorta, dalle più banali e<br />

gratis a quelle più complesse a pagamento. Qualche


consumatori<br />

aprile 2012<br />

ToUChSCrEEN<br />

CapaCItIVO O ReSIStIVO?<br />

i touchscreen (schermi tattili) si dividono in due categorie: capacitivi<br />

e resistivi. i primi sono molto più recenti dei secondi e offrono una<br />

maggiore nitidezza e una migliore qualità delle immagini. Questo tipo di<br />

digitalizzatori, montato sulla maggior parte degli smartphone e dei tablet<br />

moderni, ha come vantaggi la possibilità del multitouch (riconoscimento<br />

di più dita o oggetti presenti contemporaneamente sullo schermo), la<br />

robustezza e una migliore visibilità all’esterno. per essere attivato, uno<br />

schermo capacitivo va premuto solo con le dita o con speciali pennini,<br />

mentre i display resistivi si toccano con pennini, matite o qualsiasi altro<br />

strumento. Questi ultimi hanno dalla loro però i bassi costi di produzione,<br />

per cui sono spesso impiegati su dispositivi di basso prezzo che anche per<br />

questo risultano più economici. la scelta di coop, per offrire la massima<br />

qualità al consumatore, è quella di dare una corsia preferenziale ai capacitivi,<br />

anche "low cost", a partire dal tablet più semplice in offerta a 99 euro.<br />

sempre nei negozi coop si può trovare una proposta arricchita di accessori<br />

con altri due produttori specializzati che si affiancano alla apple.<br />

esempio? Giochi, meteo, borsa, ricettari, sveglie, navigatori,<br />

taggatori di musica, guide tv, streaming tv,<br />

applicazioni della propria banca, assicurazioni, compagnie<br />

aeree, un libro di Camilleri (il primo in app)<br />

e un'infinità di utility, dal convertitore al calcolatore<br />

di codice fiscale. Come gli smartphone, inoltre, i tablet<br />

consentono di gestire l'ufficio, videoriprendere,<br />

videogiocare e in più adesso, con l'avvento del "new<br />

iPad", guardare la tv ad altissima definizione.<br />

il new ipad. L'ultimo nato della Apple, infatti, in<br />

Italia dal 23 marzo, ha come principale novità proprio<br />

la gestione della grafica. Il suo "Retina display" dispone<br />

di una maglia fittissima di pixel. Con una risoluzione<br />

di 2.048x1.536, superiore a quella degli attuali<br />

tv full Hd, non solo il "new iPad" affatica meno l'occhio<br />

già ipereccitato dei lettori (vedi il servizio sul numero<br />

scorso di <strong>Consumatori</strong>) pur avendo lo schermo<br />

a retroilluminazione, ma prova a sedurre la categoria<br />

dei telespettatori. È anche molto più veloce della precedente<br />

versione, grazie a un processore A5X quad<br />

core graphics e a una connettività telefonica di tipo<br />

4g lte, che permette di vedere film in streaming in<br />

qualsiasi posto ci troviamo. Che cos'è l'LTE? È l'Internet<br />

veloce in mobilità, una tecnologia di cui per<br />

ora godono americani, tedeschi e alcuni scandinavi<br />

ma che entro l'anno anche le compagnie telefoniche<br />

italiane vincitrici dell'asta (Tim, Vodafone, Wind e<br />

H3g) dovrebbero metterci a disposizione, lanciando<br />

le prime chiavette con velocità di 100 megabit. Sarà<br />

questa l'ora X dell'alta velocità nel nostro paese?<br />

Intanto è utile sapere che il 4G della Apple è comunque<br />

un optional (negli Usa costa 130 dollari)<br />

e che anche col 3G si ottengono buoni risultati.<br />

Avere un tablet con la connettività costa agli italiani<br />

LE MANI SUL<br />

PorTAFogLI<br />

Tablet di fascia alta<br />

Dal "new ipad" a scendere. Il<br />

tablet di apple costa intorno ai<br />

500, 600 e 700 euro per le<br />

versioni wi-fi rispettivamente<br />

da 16, 32 e 64 GB, più un altro<br />

centinaio di euro per il 4G<br />

Tablet intermedi<br />

da 500 a 250 euro circa<br />

Tablet low cost<br />

tra i 250 e i 100 euro<br />

Ultrabook<br />

da 800 euro in su<br />

I prezzi sono indicativi e soggetti<br />

alle variazioni del mercato<br />

29<br />

mediamente un centinaio di euro in più rispetto al<br />

modello con il solo wi-fi. Chi vuole risparmiarli, considerato<br />

che il wi-fi pubblico è assai indietro nel nostro<br />

paese, sappia che può crearsi la rete agganciandosi<br />

o allo smartphone, o ad un router tascabile con<br />

abbonamento sotto i 20 euro mensili. Il "new iPad" è<br />

disponibile con o senza connettività e ricalca l'offerta<br />

della Apple a 16, 32 e 64 gigabyte di memoria (non<br />

espandibile) come già faceva l'iPad2, che ora può diventare<br />

interessante per i tagli prezzo: nel momento<br />

in cui scriviamo, il 16 giga passerebbe da 479 a 399<br />

euro e la versione con il 3G da 599 a 519 euro; prezzi<br />

ancora da fissare invece per il nuovo arrivato.<br />

le alternative. Nel secondo trimestre dell'anno<br />

troveremo altri nuovi tablet a prezzi certamente inferiori<br />

(di 100-150 euro) a quelli della Apple. L'acer risponde<br />

da maggio con due tablet con schermo 10,1<br />

pollici, wi-fi, fotocamera da 5 megapixel e 3G integrato:<br />

sono l'Iconia Tab A700 (che gira video in full hd)<br />

e l'Iconia Tab A510 Olympic Games. asus, invece,<br />

ribatte con un Transformer Pad Infinity per l'intrattenimento<br />

in full Hd classico e un Transformer Pad<br />

300 per i più giovani. C'è poi sempre il famoso Galaxy<br />

Tab 10.1 di samsung, il più vicino ai prezzi della Apple,<br />

al quale la archos, con il suo Arnova, contende<br />

il secondo posto del mercato tablet europeo. Ci sono<br />

amazon con il Kindle Fire, google che progetta il<br />

Nexus e i cosiddeti "smarcati", cioè i low cost: i minitablet<br />

da 7 pollici partono da 100 euro, ma per avere<br />

un 8 pollici con 3G la soglia iniziale sono i 200 euro.<br />

Il 2012 sarà dunque l'anno del tablet e, forse, degli ultrabook,<br />

ma anche probabilmente dei virus che li attaccheranno,<br />

anch'essi dati in crescita: attenzione perciò<br />

ad adottare le giuste strategie difensive. l


30<br />

un menu contro la crisi<br />

Delizie<br />

di campagna<br />

da scoprire<br />

Tocca a Enrico Pezzotti che dalla<br />

provincia di Rieti propone piatti<br />

semplici e di stagione, dai rigatoni<br />

al pollastro, ma circondati da delicate<br />

verdure. Per finire con una mousse<br />

di yogurt con fragole e timo<br />

frutta e verdura<br />

APrILe<br />

LA STAGIONE DI..<br />

Si trovano già le prime fave, ma<br />

sono gli asparagi la verdura<br />

primaverile per eccellenza. L’inizio<br />

della bella stagione porta in tavola<br />

però anche porri, bietole, carote,<br />

cavolfiore, cipolle, fagiolini,<br />

finocchi, indivia, patate novelle,<br />

spinaci e piselli. Per quanto<br />

riguarda la frutta invece potrete<br />

optare soprattutto per le fragole (e<br />

vi accorgerete della differenza con<br />

quelle che forse vi è capitato di<br />

mangiare d’inverno).<br />

cucina<br />

Questo mese la rubrica ci<br />

porta nelle mani di Enrico Pezzotti,<br />

uno chef che gestisce uno splendido<br />

agriturismo, nelle bellissime<br />

campagne della Sabina, nel rietino.<br />

Tutta materia prima di stagione e di<br />

campagna per i tre piatti che<br />

propone Pezzotti. Partiamo allora<br />

con un’immancabile carbonara, ma<br />

non tradizionalmente intesa, bensì<br />

con variante alle verdure.<br />

Il primo<br />

Rigatoni alla carbonara di zucchine<br />

con i loro fiori e menta<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

320 g. di rigatoni, 3 zucchine<br />

romanesche in fiore, 2 tuorli<br />

d’uovo, 4 foglioline di menta, 50 g.<br />

di parmigiano, 30g. di pecorino, 1<br />

scalogno, olio extravergine (della<br />

zona se possibile) q.b.<br />

Procedimento<br />

Lavare le zucchine e privarle del<br />

fiore. Tagliarle sottilmente a<br />

julienne, saltarle rapidamente in<br />

padella con lo scalogno e l’olio e<br />

di Helmut Failoni<br />

aggiustare di sale e pepe. Battere i<br />

tuorli con il parmigiano, il pecorino,<br />

la menta e i fiori tagliati a julienne.<br />

Aggiungere 40 g. di acqua fredda<br />

per evitare che il tuorlo coaguli<br />

durante la mantecatura. Cuocere i<br />

rigatoni in abbondante acqua<br />

salata, scolarli e saltarli in padella<br />

con le zucchine. Aggiungere lontano<br />

dal fuoco i tuorli e se necessario<br />

aggiungere un po’ di acqua di<br />

cottura. Mantecare velocemente<br />

aggiungere abbondante pepe nero<br />

e servire.<br />

Il secondo<br />

Pollastro e verdure in tempura<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

400 g. di petto di pollo, 50 g. di<br />

zenzero, un cucchiaio di salsa di<br />

soia, la scorza di un lime, una<br />

zucchina, una melanzana, un<br />

peperone rosso, una cipolla rossa.<br />

Per la pastella invece sono<br />

necessari 100 g. di farina 00, 130 g.<br />

di acqua, 3 g. di lievito di birra, 2 g.<br />

di sale e 2 g. di zucchero. Lievitare<br />

per 4 ore.


consumatori<br />

aprile 2012<br />

Procedimento<br />

Tagliare il pollo a bocconcini, marinarlo con zenzero<br />

grattugiato, scorza e succo di lime, e un cucchiaio di<br />

salsa di soia. Riporlo in frigorifero per un paio di ore.<br />

Tagliare le verdure a bastoncino. Passare il pollo nella<br />

pastella precedentemente preparata, passare le<br />

verdure nella stessa e friggere in abbondante olio di<br />

arachidi. Scolare su carta assorbente salare e servire<br />

immediatamente.<br />

Il dolce<br />

Mousse di yogurt con fragole marinate all’extra<br />

vergine d’oliva, pepe rosa e timo limonato<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

250 g. di yogurt magro, 5 g. di colla di pesce, 80 g. di<br />

zucchero, 125 g. di panna. Ingredienti per la<br />

marinatura delle fragole: un cestino di fragole, 50g. di<br />

olio extra vergine, 10 bacche di pepe rosa secco, 30 g.<br />

di zucchero di canna, un rametto di timo limone<br />

Procedimento<br />

Mettere in microonde a 80 gradi lo yogurt con lo<br />

zucchero, unirvi la colla di pesce precedentemente<br />

ammollata in acqua fredda, amalgamare bene e<br />

unirvi il restante yogurt. Lasciare intiepidire e unire<br />

con la panna semi-montata con movimenti che<br />

vanno dal basso verso l'alto. Riporre in frigorifero<br />

per circa 2 ore. Mondare le fragole unirvi l'olio, lo<br />

zucchero, il timo e il pepe.<br />

Lasciare riposare in frigo per circa un’ora.<br />

Un menu contro la crisi<br />

Tenuta Due Laghi<br />

Località Campigliano (Civico 29) rivodutri,<br />

provincia di rieti. Tel. 0746/685206<br />

Chef: enrico Pezzotti<br />

Il primo<br />

Rigatoni alla carbonara di zucchine con i loro fiori<br />

e menta (costo: 2 euro a persona)<br />

Il secondo<br />

Pollo e verdure in tempura (costo: 2,5 euro a<br />

persona)<br />

Il dolce<br />

Mousse di yogurt con fragole marinate all'extra<br />

vergine d’oliva, pepe rosa e timo limonato<br />

(costo: 1,5 euro a persona)<br />

Il fagiolo<br />

di Acerra<br />

31<br />

L'economia agricola di Acerra è legata storicamente<br />

ai suoi numerosi canali d'acqua, i regi Lagni,<br />

che attraversano i campi e delimitano i confini<br />

del suo territorio. Gli storici e gli scrittori dell'antica<br />

roma raccontano che la rete idrica creata dal fiume<br />

Clanio divenne così disordinata e ramificata da creare<br />

problemi: il fiume aveva molti canali affluenti e<br />

Acerra si trovò circondata da una enorme palude. Lo<br />

sbarramento creato dalle acque non fermò le attività<br />

agricole: dopo un lungo periodo di crisi seguito alla<br />

caduta dell'impero romano, dall'anno mille ripresero<br />

le coltivazioni e l'attività economica. Il canonico<br />

Andrea Sarnataro, autore di un diario quotidiano degli<br />

avvenimenti in Acerra dal 1736 al 1771 menziona in<br />

più parti i fagioli bianchi cannellini.<br />

Ma la descrizione più interessante e significativa<br />

del cosiddetto fagiolo "dente di morto" si trova nella<br />

"Guida Gastronomica d'Italia" pubblicata dal Touring<br />

Club Italiano del 1931.<br />

Nella guida i fagioli sono indicati come la specialità<br />

di Acerra, al tempo esportata addirittura in America.<br />

il nome è legato al colore bianco opaco, simile<br />

appunto al colore dei denti di un morto.<br />

Il commercio di questi fagioli fu un'attività economica<br />

molto significativa da inizio '900 fino agli anni<br />

'70. Le famiglie Messina e Cucco erano specializzate<br />

nella commercializzazione del fagiolo, tanto da avere<br />

un proprio marchio per l'esportazione. Caratterizzato<br />

da piante a cespuglio, non rampicanti, di colore<br />

verde intenso, e tradizionalmente seminato in due<br />

diverse epoche, aprile e luglio, per contare su due diversi<br />

periodi di raccolta, il fagiolo "dente di morto"<br />

viene coltivato secondo pratiche ecocompatibili. Ha<br />

buccia sottile, quasi impercettibile al palato, e cuoce<br />

rapidamente, caratteristiche che si sono fissate nel<br />

tempo in virtù della coltivazione su terreni di natura<br />

vulcanica ricchi di elementi nutritivi. L'eccellente<br />

pastosità e il sapore intenso ne fanno un ingrediente<br />

caratteristico della tradizione gastronomica napoletana:<br />

pasta e fagioli innanzi tutto e svariate zuppe.<br />

Negli ultimi decenni la coltivazione del dente di<br />

morto si è drasticamente ridotta. L'obiettivo del Presidio<br />

è promuovere l'attività degli ortolani di Acerra<br />

che fanno parte del progetto al fine di riportare sul<br />

mercato napoletano, e non solo, questo cannellino .<br />

Info sul Presidio: Patrizia Spigno, tel. 081 8446048 -<br />

335 5351275 - patspigno@hotmail.com.


32 vivere bene viaggi<br />

Gioielli ritrovati<br />

Grazie all'attività del Fondo ambiente italiano<br />

ville, castelli e palazzi tornano a vivere<br />

Salvati dall'abbandono,<br />

restaurati e aperti al pubblico, così,<br />

grazie al Fondo ambiente<br />

italiano (FAI), sono tornati a<br />

vivere splendidi gioielli d'arte e<br />

natura del nostro Paese. Ville,<br />

castelli, abbazie e giardini che<br />

rappresentano una piacevole meta<br />

per le prime gite primaverili, alla<br />

scoperta di alcuni degli angoli più<br />

belli dell'Italia.<br />

Il viaggio può iniziare in<br />

Piemonte, dove si visitano<br />

l'elegante Castello di Manta, sulle<br />

colline della provincia di Cuneo, che<br />

custodisce nel salone baronale una<br />

delle più stupefacenti testimonianze<br />

della pittura del gotico<br />

internazionale, e il Castello di Masino<br />

nel canavesano, in provincia di<br />

Torino, con il suo splendido parco.<br />

In Liguria bisogna assolutamente<br />

vedere la suggestiva Abbazia di San<br />

Fruttuoso, nei pressi di Portofino,<br />

raggiungibile solo in barca o a piedi<br />

e affacciata su un tratto ancora<br />

incontaminato di mare, nel quale<br />

riposa il celebre Cristo degli Abissi. È<br />

consigliata una sosta anche a Casa<br />

Carbone, edificio situato nel centro<br />

storico di Lavagna. Ricco di arredi e<br />

dipinti dell'epoca, conserva intatto<br />

l'ambiente domestico di una famiglia<br />

borghese del Novecento ligure.<br />

di Giuseppe Ortolano<br />

I beni recuperati dal Fai sono la meta ideale per le gite primaverili.<br />

Dal Castello di Manta in provincia di Cuneo all'abbazia di San Fruttuoso<br />

in Liguria, da Castel Grumello in Valtellina al castello di Avio in Trentino<br />

La Lombardia è decisamente la<br />

regione più ricca di beni FAI aperti al<br />

pubblico. Qui si visitano Castel<br />

Grumello, in Valtellina, costruito nel<br />

1326; il Monastero di Torba, in<br />

provincia di Varese, avamposto<br />

militare romano in seguito<br />

trasformato in convento dalle<br />

monache benedettine, e alcune<br />

splendide ville. Come la<br />

settecentesca Villa del Balbianello,<br />

voluta dal cardinal Durini su una<br />

romantica penisola lacustre sul lago<br />

di Como, frequentata poi da Silvio<br />

Pellico, Berchet, Giusti e Manzoni e<br />

quindi acquistata da Guido<br />

Monzino, noto imprenditore<br />

Foto © M. Ranzani


consumatori<br />

aprile 2012<br />

milanese, colto collezionista e<br />

appassionato viaggiatore, che<br />

partecipò a spedizioni nel Polo<br />

Nord e sull’Everest. Splendidi<br />

giardini circondano la Villa della<br />

Porta Pozzolo, in provincia di<br />

Varese, che raggiunse il suo<br />

massimo splendore in epoca<br />

barocca, anche se le sue origini<br />

risalgono all'inizio nel Cinquecento.<br />

In una gradevole frazione di Varese<br />

si incontra invece la settecentesca<br />

Villa Panza, circondata da un<br />

magnifico giardino all'italiana e<br />

celebre nel mondo per la collezione<br />

d'arte contemporanea che Giuseppe<br />

CI SoNo ANCHe<br />

Le Aree NATurALI<br />

Il FAI non protegge solo ville, castelli o antichi edifici<br />

religiosi, ma anche alcune tra le più interessanti aree<br />

naturali del nostro paese. Come il Parco di Villa<br />

Gregoriana, a Tivoli, con il folto bosco di alberi<br />

secolari, i resti di antiche costruzioni romane, i<br />

dirupi vertiginosi, i sentieri rupestri, le grotte<br />

naturali e le piccole gallerie volute da Papa Gregorio<br />

XVI. o l'incantevole Bosco di San Francesco, nei<br />

pressi di Assisi, da visitare seguendo uno dei tre<br />

itinerari proposti: il “percorso paesaggistico” che<br />

mette in evidenza il ruolo storico del paesaggio<br />

rurale italiano; il “percorso storico” che racconta la<br />

storia del luogo attraverso i suoi edifici originari e il<br />

“percorso spirituale” che stimola una riflessione sul<br />

rapporto tra uomo e natura. La Baia di Ieranto, in<br />

provincia di Napoli, proprio di fronte ai Faraglioni di<br />

Capri, fu antica sede del tempio delle Sirene e si<br />

ammira percorrendo il sentiero che parte dal piccolo<br />

abitato di Nerano e raggiunge una torre saracena e<br />

una splendida spiaggia.<br />

Nella Valle dei Templi<br />

In Sicilia il FAI ha recentemente recuperato lo<br />

splendido Giardino della Kolymbetra in una piccola<br />

valle situata nel cuore della Valle dei Templi di<br />

Agrigento. Un vero e proprio gioiello archeologico e<br />

agricolo le cui origini risalgono al 500 a.C., quando i<br />

greci colonizzarono la Sicilia. Inizialmente utilizzata<br />

come peschiera alimentata da fresche e limpide acque e<br />

circondata da verdi giardini, alla fine del Settecento<br />

l'area, trasformata in orto nel corso del medioevo,<br />

divenne quel rigoglioso agrumeto-frutteto che ancora<br />

oggi il visitatore può ammirare.<br />

Panza di Biumo vi ha raccolto a<br />

partire dagli anni Cinquanta. Anche<br />

Milano conserva un piccolo gioiello<br />

del FAI: Villa Necchi Campiglio,<br />

realizzata da Piero Portaluppi negli<br />

anni Trenta, che ospita una ricca<br />

raccolta di opere d'arte italiane del<br />

XX secolo. Spostandoci in Veneto,<br />

nei Colli Euganei, si visita la Villa dei<br />

Vescovi, splendida testimonianza di<br />

architettura civile italiana, edificata<br />

nel Cinquecento come casa di<br />

villeggiatura del vescovo di Padova,<br />

che ne fece un cenacolo intellettuale<br />

frequentato da letterati e umanisti<br />

del tempo. Bello e imponente è il<br />

33<br />

Castello di Avio, complesso militare<br />

tra i più suggestivi del Trentino,<br />

con la sua poderosa cinta muraria,<br />

le cinque torri, il palazzo baronale e<br />

l'imponente mastio. Nella casa delle<br />

guardie si ammira uno straordinario<br />

ciclo di affreschi trecenteschi con<br />

scene di guerra, mentre la stanza<br />

d'Amore conserva un esempio<br />

precoce di pittura profana del<br />

Trecento. Maggiori informazioni<br />

sui beni FAI aperti al pubblico<br />

sono reperibili sul sito<br />

www.fondoambiente.it<br />

o possono essere richieste<br />

al tel. 02-4676151.<br />

A Pralormo c'è Messer Tulipano<br />

Dal 2000 nel parco del castello medievale di Pralormo (tel.<br />

011-884870, www.castellodipralormo.com), nel cuore del<br />

Piemonte, la straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani<br />

e narcisi olandesi annuncia l'arrivo della primavera. Fino al<br />

1 maggio il vasto parco all'inglese progettato<br />

nell'Ottocento dall’architetto di corte Xavier Kurten,<br />

artefice dei più importanti giardini delle residenze<br />

sabaude, viene trasformato da Messer Tulipano in un vero<br />

giardino incantato, dai mille colori. Nella serra francese e<br />

nell'antica orangerie si ammirano esposizioni dedicate alle<br />

orchidee, mentre nel parco un'ampia sezione dedicata agli<br />

orti urbani fornisce suggerimenti utili ad allestire piccoli<br />

orti anche in minuscoli spazi, con soluzioni innovative e<br />

divertenti. La visita a Messer Tulipano e al Castello di<br />

Pralormo, che non è un bene FAI, offre l'opportunità di<br />

trascorrere l'intera giornata nel verde con tutta la<br />

famiglia, tra fiori, profumi, degustazioni, conversazioni,<br />

animazioni, angoli picnic, un bar ristorante e ciotole di<br />

acqua fresca per gli amici a 4 zampe.<br />

Foto © a. abissi


Convenzioni Vacanze ragazzi 2012<br />

EXPLorA IL MUSEo DEI bAMbINI<br />

Roma - Via Flaminia, 82<br />

tel. 06.3613776 - www.mdbr.it<br />

Una città a misura di bambino, progettata secondo<br />

il principio dell’apprendimento sul campo, con attività<br />

ed allestimenti che stimolano la naturale curiosità dei<br />

bambini.<br />

sconto 10% sul biglietto di ingresso al museo.<br />

sconto 10% sul biglietto formula settimanale dei campus<br />

invernale, primaverile, estivo.<br />

sconto 10% al punto di ristoro interno e allo Shop su<br />

giochi, educationals e libri.<br />

Lo sconto è esteso ad un accompagnatore.<br />

CENTrI roUSSEAU<br />

Milano - Via S. Vincenzo, 15<br />

tel. 02.89400425 - www.centrirousseau.org<br />

Dall’11 giugno al 25 agosto 2012<br />

Campeggi al mare in toscana (Donoratico) per ragazzi<br />

6-11 anni;<br />

in Sardegna (Santa teresa di Gallura) per ragazzi 12-14 anni.<br />

Campeggi itineranti per adolescenti 15-17 anni in puglia,<br />

Spagna, portogallo, Francia del sud.<br />

attività tesa a creare esperienze di relazione e di vita<br />

associata tra ragazzi, in un contesto divertente di<br />

laboratori (manuali, teatrali, ecc.)<br />

sconto medio 10% su tutte le attività.<br />

per prenotare rivolgersi direttamente alla struttura.<br />

SUMMEr SPorT<br />

torino - Via Maria Vittoria, 4<br />

tel. 011.19505116 - Cell. 335.8047091<br />

www.summersport.it<br />

Vacanze estive all’insegna dello sport, per ragazzi e<br />

ragazze dagli 8 ai 18 anni a:<br />

• Sauze D’Oulx (TO) - Grand Hotel La Torre ****<br />

dal 17 giugno al 11 agosto 2012<br />

con 7 tipologie di sport: calcio, tennis, volley, equitazione,<br />

danza, basket e multisport.<br />

• Roccaraso (AQ ) –Grande Albergo ***<br />

dal 24 giugno al 7 luglio 2012 con 3 tipologie<br />

di sport: calcio, tennis e multi sport.<br />

programma settimanale: euro 560 anziché 620.<br />

programma bisettimanale: euro 945 anziché 1.050.<br />

gIrA L’ESTATE CoN gIrATLANTIDE<br />

Cervia (Ra) - Via Bollana, 10<br />

Tel. 0544.965801 – www.giratlantide.net<br />

proposte di 7/15 giorni di vacanza in Italia: al mare, in<br />

montagna, o al lago, personalizzate per fasce d’età (dai<br />

bambini agli adolescenti) con programmi per una vacanza<br />

attiva e ricca di vita in comune che include sport,<br />

escursionismo e natura.<br />

sconto 8% sulle proposte di vacanza del catalogo "Gira<br />

l’estate 2012".<br />

sconto 10% per iscrizione di 2 o più fratelli.<br />

IL MASTIo – SUMMEr CAMP<br />

Villaggio per ragazzi da 8 a 14 anni<br />

Ufficio: Bresso (MI) - Via a. Strada, 33 - tel. 02.6100066<br />

Villaggio: Diacceto (FI) - tel. 055.8326738 - www.mastio.it<br />

Un angolo di bosco, tra le dolci colline toscane, a due passi<br />

da Firenze! Una vacanza per ragazzi intelligente che<br />

coniuga il divertimento con apprendimento della lingua<br />

inglese con animatori e insegnanti madrelingua.<br />

Dal 17 giugno all’11 agosto quattro periodi di vacanze di due<br />

settimane (dalla domenica pomeriggio al sabato mattina).<br />

I percorsi:<br />

• “avventura” per ragazzi dagli 8 ai 13 anni.<br />

all’insegna della natura, del gioco e della scoperta:<br />

euro 850 anziché 1.000.<br />

• “english” tre periodi diversi secondo la fascia di età.<br />

Il gioco e la vita in comune come stimolo ad ampliare la<br />

capacità linguistica. Un animatore-Insegnante madrelingua,<br />

lezione quotidiana di 75 minuti in aula: euro 910 anziché<br />

1070.<br />

• “special english” per ragazzi dagli 11 ai 14 anni.<br />

Due animatori-insegnanti madrelingua, lezione quotidiana<br />

di 2 ore in aula: euro 930 anziché 1.100.<br />

Ulteriore sconto di 70 euro su tutti i programmi, dal<br />

secondo fratello.<br />

per prenotare rivolgersi direttamente alla struttura.<br />

LE orME<br />

Grosseto - Via F. Ferrucci, 6<br />

tel. 0564.416276 - www.leorme.com<br />

Dal 24 giugno al 28 luglio, una settimana di vacanza<br />

da domenica a sabato (7 giorni/6 notti) per ragazzi dai 9<br />

ai 16 anni, all’insegna dell’avventura e della conoscenza,<br />

presso l’agriturismo S. Caterina, sulle rive del fiume<br />

Ombrone, nella Maremma grossetana.<br />

Ultima settimana (22-28 luglio) turno riservato a ragazzi<br />

dai 13 ai 16 anni.<br />

quota di partecipazione 420 euro anziché 495,<br />

iscrizione e assicurazione RCt obbligatoria 25 euro.<br />

sconto di 50 euro per la famiglia che iscrive più di un<br />

figlio.<br />

sconto di 25 euro a partecipante per la seconda settimana<br />

di vacanze.<br />

Sconti cumulabili.


SChooL AND vACATIoN<br />

Milano – Via Fratelli Ruffini, 1<br />

tel. 02.4335331 - numero verde 800 719 171<br />

Corsi di studio all’estero per tutte le lingue straniere e per<br />

tutti i livelli di età.<br />

sconto 15% sull’acquisto di un viaggio studio in diverse<br />

località, con partenze di gruppo e individuali.<br />

per regolamento e informazioni consultare<br />

il sito www.schoolandvacation.it/coop<br />

CENTro NAzIoNALE PEr Lo SvILUPPo SoSTENIbILE<br />

DI LEgAMbIENTE<br />

“il giRasole”<br />

loc. enaoli - Rispescia (GR)<br />

tel. 0564 487711 - Fax: 0564 487740<br />

www.legambienteilgirasole.it<br />

Soggiorni residenziali per ragazzi dagli 8 ai 13 anni<br />

dal 16 al 23 giugno 2012 (pensione completa: pernotto,<br />

prima colazione, pranzo, merenda, cena dalla cena del 16<br />

giugno al pranzo del 23 giugno).<br />

Minimo 25 partecipanti<br />

preiscrizioni: entro il 30 maggio 2012.<br />

quota di partecipazioni individuale: 430€<br />

sconto 30€ per il secondo fratello (400€ anziché 430€)<br />

Il programma delle attività prevede attività ludiche ed<br />

educative:<br />

• una uscita di ½ giornata presso la spiaggia del Parco<br />

della Maremma,<br />

• un’escursione in canoa sul fiume Ombrone,<br />

• uscite con autobus di linea per rendere i ragazzi attori<br />

della mobilità sostenibile,<br />

• esperienze didattiche in laboratorio e sul campo,<br />

escursioni, giochi di ruolo, sana alimentazione.<br />

Un educatore di elevata esperienza con i minori, ogni 10<br />

ragazzi.<br />

è attiva una assicurazione sulla responsabilità civile della<br />

conduzione della struttura ricettiva comprese le visite<br />

guidate e una assicurazione infortuni per tutti i partecipanti.<br />

I partecipanti dovranno essere accompagnati dai genitori<br />

al Girasole il giorno 16 giugno dalle ore 14 alle ore 17 e<br />

ripresi il giorno 23 giugno dalle ore 14 alle ore 17.<br />

CAMPI AvvENTUrA – vACANzE NATUrA<br />

panda avventure - 00185 Roma - Via dei Reti, 28a<br />

tel. 06 44362315 - 0644291587 - Fax 0644262246<br />

attività turistiche ed educative realizzate da operatori<br />

di turismo responsabile e sostenibile associati ad aItR.<br />

Un'immersione totale nella natura per scoprirla,<br />

apprezzarla e viverla assieme a tanti compagni.<br />

I ragazzi sono guidati da animatori preparati che sono<br />

prima amici e poi educatori, ma soprattutto appassionati<br />

di natura e sensibili ai problemi ambientali.<br />

le diverse proposte sostengono nel loro specifico<br />

progetti di tutela dei diritti dei minori in collaborazione<br />

con l’associazione “Save the Children Italia”.<br />

• sconto 5% della "quota" vacanza esposta al pubblico<br />

(sconto non cumulabile con altre promozioni).<br />

per prenotare i soci <strong>Coop</strong> possono accedere all’apposito<br />

modulo di prenotazione online:<br />

www.campiavventura.it/sociocoop<br />

indicare sempre il nome e il riferimento della carta socio<br />

coop.<br />

Su richiesta dei Soci <strong>Coop</strong> può essere inviata la scheda di<br />

prenotazione cartacea, da rispedire a mezzo fax, posta.<br />

Agriturismo di Libera Terra<br />

www.liberaterra.it<br />

è l’attività di turismo responsabile di libera, nata con lo<br />

scopo di valorizzare i beni confiscati alla mafia e gestiti<br />

dalle cooperative sociali del progetto libera terra.<br />

Un’attività turistica che permette di soddisfare ed<br />

arricchire viaggiatori di ogni età, un’opportunità per<br />

vivere una vacanza ricca di emozione, piacere e relax, alla<br />

scoperta di un patrimonio prezioso di saperi e tradizioni.<br />

sconto 8% su tutti i servizi dell’agriturismo.<br />

esclusi i giorni festivi.<br />

lo sconto è esteso agli accompagnatori.<br />

PorTELLA DELLA gINESTrA<br />

<strong>Coop</strong>erativa placido Rizzotto<br />

libera terra palermo<br />

Sp 34 km 5 -0 piana degli albanesi<br />

tel. 091.8574810 - www.liberaterra.it<br />

TErrE DI CorLEoNE<br />

<strong>Coop</strong>erativa pio la torre - libera terra<br />

contrada Drago - SS 118 km 25+100 - Corleone (pa)<br />

cell. +39.333.7993291<br />

email: terredicorleone@liberaterramediterraneo.it<br />

Informazioni più dettagliate sulle convenzioni e su tutti i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito www.e-coop.it.<br />

Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio <strong>Coop</strong>.


36 vivere bene cultura e oltre<br />

mostre<br />

La luce di Joaquìn Sorolla<br />

È la prima volta che in Italia<br />

si propone una mostra con i<br />

quadri della maturità di<br />

Joaquìn Sorolla, pittore<br />

spagnolo che ha fatto della<br />

luce viva e moderna la sua<br />

cifra. I lavori che si espongono a Ferrara sono di un<br />

periodo, nei primi 20 anni del 1900, in cui l’artista ha<br />

raggiunta la sua maturità e la sua massima notorietà e<br />

dunque può concedersi di dipingere quasi solo per se<br />

stesso. Il tema dominante è il giardino. La prima parte<br />

della mostra ci accompagna alla scoperta di una serie di<br />

ritratti di famigliari di Sorolla, colti tra il verde e le<br />

fontane che ne riflettono e ne ampliano la luminosità.<br />

Seguono poi i quadri dell’Andalusia, i cui colori e le cui<br />

architetture affascinano il pittore. Ecco esplodere il<br />

bianco della neve della Sierra Nevada o lo stupore<br />

dell’Alhambra di Granada. L’esposizione termina con i<br />

quadri che ci consegnano le luci dei giardini della nuova<br />

casa di Sorolla a Madrid, frutto e riassunto di tutti quelli<br />

che lo avevano affascinato nel passato.<br />

Sorolla, giardini di luce<br />

Ferrara, Palazzo dei Diamanti<br />

Dal 17 marzo al 17 giugno<br />

Ingresso: 10 euro, soci <strong>Coop</strong> 8,50 euro<br />

Info: Tel. 0532-244949, diamanti@comune.fe.it<br />

Italiani brava gente<br />

di Massimo Cirri e Filippo Solibello<br />

conduttori radiofonici<br />

Le mine antiuomo sono una vergogna<br />

dell'umanità. Sono tante, infide, cattive. Rimangono<br />

nel terreno per anni, aspettano. Ingannano, perché<br />

sembrano qualcos'altro: un giocattolo, un oggetto<br />

strano. Quelle seminate a migliaia dai sovietici in<br />

Afghanistan si chiamano Pappagalli Verdi.<br />

Poi qualcuno le prende in mano e esplodono. Alcune<br />

sono programmate per non scoppiare subito, ma<br />

solo dopo un certo numero di manipolazioni. Così il<br />

a cura di Giorgio Oldrini<br />

Wildt, sculture di un '900 difficile<br />

Una mostra provocatoria e difficile<br />

quella che a Forlì si presenta con le<br />

opere scultoree e i disegni di Adolfo<br />

Wildt, protagonista della vita<br />

culturale a cavallo dell’800 e del<br />

‘900, già professore dell’Accademia<br />

di Brera e insignito del titolo di Accademico d’Italia negli<br />

anni del montante fascismo. Sue le statue di Benito<br />

Mussolini, di Vittorio Emanuele III, di Papa Pio XI, letti<br />

come eroi del tempo. Molte di queste sono state raccolte<br />

e collezionate dalla famiglia di mecenati romagnoli<br />

Paolucci de’ Calboli. Il marmo, il suo uso raffinato e<br />

tecnicamente ineccepibile è stato la materia prima del<br />

suo lavoro. Nella mostra di Forlì l’opera di Wildt viene<br />

collocata e collegata insieme ai richiami che la spiegano,<br />

per assonanza o per contrasto, con i grandi scultori del<br />

passato più o meno remoto come Fidia, Michelangelo,<br />

Cellini, Bernini e altri ancora. O con gli artisti che di Wildt<br />

sono stati contemporanei, come Klimt, Rodin, De Chirico,<br />

Casorati. Senza dimenticare l’amicizia e l’assonanza con<br />

Gabriele D’Annunzio e la sua poesia.<br />

Wildt, l’anima e la forma tra Michelangelo e Klimt<br />

Forlì, Musei San Domenico<br />

Fino al 17 giugno<br />

Ingresso: 10 euro, soci <strong>Coop</strong> 7 euro<br />

Info: Tel. 199.757515. www.itinerariinromagna.it<br />

Patate e mine antiuomo<br />

Dall'idea di un artigiano un trattore speciale<br />

bambino che l'ha trovata fa in tempo a portarla ai<br />

suoi amici. Così molte vittime sono bambini: ne<br />

escono ciechi, mutilati, con il viso distrutto e una<br />

paura immensa. Dal 1999 il Trattato Internazionale<br />

di Ottawa ne vieta l'utilizzo, la vendita e la produzione.<br />

Lo hanno firmato quasi tutti i paesi del mondo,<br />

ma non Russia, Cina, India e Usa, anche se questi<br />

ultimi si attengono di fatto alle regole del trattato.<br />

L'Italia si è distinta come gran produttrice e vendi-


consumatori<br />

aprile 2012<br />

libri<br />

Storie dei tanti che vivono<br />

con un dollaro al giorno<br />

È un grande giornalista e fotografo<br />

inviato nel mondo Giovanni Porzio,<br />

animato da passione e da un senso<br />

profondo di solidarietà per quello che ha<br />

visto e vede in tante parti del globo. Per<br />

questo ha scritto un libro pieno di<br />

partecipazione per le storie tragiche di<br />

chi ha incontrato nelle sue missioni di<br />

lavoro in Asia, in Africa, in America latina. Persone che,<br />

come dice bene il titolo, sono costrette a vivere, o a<br />

sopravvivere con un dollaro al giorno. Sono un miliardo<br />

gli abitanti di questo nostro mondo che per l’appunto<br />

spendono questa cifra miserevole per campare. Ma ben<br />

tre miliardi sopravvivono con 2,5 dollari al giorno. Porzio<br />

ci racconta le loro storie, quelle dei bimbi di Gaza, dei<br />

reietti di Kabul, delle bimbe schiave del sesso. Ma non<br />

solo. Ci aiuta a capire quali sono i meccanismi economici<br />

che producono e moltiplicano questi drammi. Un grande<br />

reportage, fatto di storie e di considerazioni profonde,<br />

animato da una grande passione civile.<br />

Giovanni Porzio<br />

Un dollaro al giorno (eppure sono vite)<br />

Tropea Editore - 235 pagine, 14,50 euro<br />

trice di queste schifezze, poi, grazie all'impegno di<br />

tanti, Emergency più di altri, si arrivati alla messa al<br />

bando. Ma le mine restano.<br />

È difficile contarle, ma le Nazioni Unite dicono che ce<br />

ne sono disseminate cento milioni in una sessantina<br />

di paesi. Sono in Cambogia, Afghanistan, Angola,<br />

Mozambico, Sudan, Somalia, El Salvador, Kurdistan,<br />

Kuwait. Ma anche vicino a noi, in ex-Jugoslavia. Sminare<br />

costa molto e così molti luoghi rimangono impraticabili<br />

per la mobilità e l'agricoltura.<br />

Le mine restano lì e bloccano le vite. Dall'agricoltura<br />

viene adesso una possibilità. Si chiama Locostra, Low<br />

cost tractor, ed è un trattore sminatore radiocomandato.<br />

Lo ha realizzato un artigiano di Silvano D'Orba, provincia<br />

di Alessandria. Si chiama Gianni Polentes ed è il<br />

titolare di un'azienda che dal 1883 produce macchine<br />

agricole, la Pierre Trattori. Da qui l'idea di una macchina<br />

che sarchia il terreno per tirar fuori le mine antiuomo<br />

un po' come si fa quando si raccolgono le patate.<br />

Un normale trattore, ma comandato a distanza, con la<br />

struttura rinforzata e le ruote – gomma all'interno e<br />

acciaio fuori – che resistono all'esplosione accidentale<br />

delle mine.<br />

oltre le ricette, il cibo<br />

come identità e unione<br />

Non è soltanto un libro di ricette di cucina,<br />

anche se parla in ogni sua pagina di<br />

piatti prelibati. Ma quello che in realtà ci<br />

offrono le due autrici in questo loro volume<br />

è un inno al valore assoluto del cibo.<br />

Come nutrimento del corpo, naturalmente.<br />

Ma anche come elemento fondamentale<br />

di identificazione di popoli e di<br />

intere comunità. O come occasione sensuale di contatto<br />

con le materie naturali che diventano cibo, se comprate<br />

con attenzione, magari in un colorito mercato di quartiere<br />

o in un affascinante negozio, e scelte con cultura<br />

e poi manipolate, cucinate, offerte ad amici o amanti,<br />

mangiate da soli o meglio ancora in compagnia. Perché,<br />

come sostengono le due autrici nel sottotitolo del libro,<br />

nulla unisce più del cibo. Ecco quindi la ricerca gioiosa<br />

e sensuale di preparare un piatto, magari ricostruendo<br />

quello della nonna di tanti anni prima. Ma anche di scegliere<br />

i vini adatti ad ogni cibo, o ancora di preparare la<br />

tavola con ricercatezza, in un inno alla vita che dal cibo<br />

parte, ma che arriva dritto dritto fino al cuore.<br />

Simonetta Agnello Hornby<br />

e Maria rosario Lazzati<br />

La cucina del buon gusto<br />

Editore Feltrinelli - 288 pagine, 16 euro<br />

Per continuare a lavorare anche tra i botti. Poi, finito<br />

di sminare il campo, con poche e veloci manovre, il<br />

Locostra ridiventa un trattore. Per arare e seminare.<br />

Invece gli altri macchinari da sminamento derivano<br />

da carri armati o altri veicoli militari, sono molto<br />

grandi, meno manovrabili e sanno fare solo quello.<br />

Costano anche di più, fino a dieci volte tanto rispetto<br />

al Locostra che vale circa 50mila euro.<br />

Il Locostra, proprio perché pensato come una macchina<br />

agricola, potrebbe consolidare la posizione<br />

del nostro paese come leader in questo settore.<br />

Facendoci fare una bella figura internazionale.<br />

Piace ricordare che tra tutte le intelligenze messe in<br />

campo per un progetto così complesso – ci sono le<br />

Università di Genova e delle Marche, quella della<br />

Giordania e quella di Melbourne, l'Associazione Italiana<br />

di Robotica e Automazione, un'associazione<br />

non profit genovese ed una norvegese che lavora in<br />

Giordania, un istituto di ricerche esplosivistiche, il<br />

Ministero dello Sviluppo Economico e l'Istituto Italiano<br />

per il Commercio Estero - gioca un ruolo fondamentale<br />

un artigiano.<br />

Grazie a Gianni Polentes. ●<br />

37


38<br />

musica da sentire...<br />

Dall'Alabama tra country e blues<br />

Tra Sicilia e Africa<br />

C’è il il suono sporco,<br />

imbevuto di storie<br />

arcane che arrivano<br />

dall’Africa del<br />

rhythm’n'blues, nel<br />

nuovo disco di Il Pan<br />

Del Diavolo, giovane band siciliana che<br />

scrive ballate acustiche che parlano di<br />

incontri e lontananze, di vite vissute ai<br />

confini del razionale. Chitarre<br />

incalzanti e qualche notazione<br />

psichedelica arricchiscono un'opera di<br />

grande interesse.<br />

IL PAN DeL DIAVoLo<br />

Piombo polvere e carbone - La Tempesta<br />

Il nostro giudizio: R R R<br />

Se ti piace ascolta: Brunori S.A.S.,<br />

Fabrizio de Andrè<br />

consumatori<br />

aprile 2012<br />

Folk rock come nella stagione creativa dei tardi anni '60. Un gruppo, gli<br />

Alabama Shakes, che ostentano, sin dal primo brano, la bellissima "Hold On",<br />

un amore profondo per un suono che sa di strada e di viaggi infiniti, senza<br />

meta, e anche di feste con chitarre tra country e blues. Il gruppo prende il<br />

nome dello stato dal quale proviene. Tutto il disco suona come un omaggio<br />

all’America rurale, c’è Neil Young, ma anche, soprattutto, il southern rock,<br />

dove la musica popolare si incontra con il rhythm’n’blues. Le canzoni di "Boys<br />

& Girls" ci parlano di una natura ancora selvaggia, e lontana dalle metropoli.<br />

ALABAMA SHAkeS<br />

Boys and girls - Rough Trade<br />

Il nostro giudizio: R R R R<br />

Se ti piace ascolta: Neil Young, Allmann Brothers Band<br />

Bollani e i classici italiani<br />

Arriva anche in Italia<br />

questo album di<br />

Stefano Bollani,<br />

superstar del nostro<br />

jazz, uscito sinora<br />

solo in Giappone.<br />

"Volare" contiene le rivisitazioni, in<br />

chiave jazz, di alcuni brani della canzone<br />

italiana, dal capolavoro di Modugno ad<br />

"Azzurro", insieme a temi di colonne<br />

sonore ("La Dolce Vita"), e pagine di<br />

musica classica ("E Lucean le Stelle").<br />

Solito virtuosismo pianistico fatto di<br />

tecnica superlativa e di passione.<br />

STeFANo BoLLANI<br />

Volare - Incipit<br />

Il nostro giudizio: R R R<br />

Se ti piace ascolta: Nicola Piovani,<br />

Giorgio Gaslini<br />

Grande musica per l'acqua<br />

Quando la bella<br />

musica serve alle<br />

giuste cause. Saba è<br />

una cantante<br />

africana dalla voce<br />

limpida, come il<br />

progetto per il quale si batte,<br />

sostenendo le attività dell’AMREF (www.<br />

amref.org) per la costruzione di pozzi<br />

d’acqua nel suo paese. Ma è, Saba,<br />

soprattutto, una musicista che usa il<br />

jazz, il funk, il soul per regalarci una<br />

visione attuale, urbana della sua terra.<br />

SABA<br />

Life Changanysha - Egea<br />

Il nostro giudizio: R R R R<br />

Se ti piace ascolta: Nene Cherry, Dee<br />

Dee Bridgewater<br />

R da dimenticare - RR sufficiente - RRR buono - RRRR ottimo - RRRRR capolavoro<br />

... da leggere<br />

Il viaggio di Ivan Graziani<br />

Seconda uscita per la collana di<br />

biografie musicali di Minerva,<br />

questa volta caratterizzata dalla<br />

presenza di un dvd. Il nuovo libro<br />

racconta la passione creativa di<br />

Ivan Graziani, primo cantautore<br />

rock italiano, una fama vissuta tra<br />

celebrità e canzoni che nascevano<br />

dal beat. L’attrazione per il rock’n’roll, i grandi modelli<br />

americani utilizzati per raccontare le piccole storie della<br />

provincia. Alcuni brani capolavoro come "Pigro" e "Agnese<br />

Dolce Agnese", la dimostrazione di una capacità di scrittura<br />

unica, che passava dalla rabbia alle melodie più intime. .<br />

Lorenzo Arabia Ivan Graziani. Viaggi e intemperie<br />

Ed. Minerva<br />

a cura di Pierfrancesco Pacoda<br />

Fela, il Black President<br />

Mancava, in Italia, una pubblicazione che<br />

restituisse tutta l’intensità politica e<br />

artistica della vita di Fela ‘Anikulapo’ Kuti,<br />

il "Black President", il presidente nero,<br />

come lo chiamavano le schiere infinite di<br />

suoi ascoltatori in Nigeria. Fela ha<br />

rivoluzionato, negli anni ' 70, la musica<br />

nera, suonando una miscela tribale di<br />

suoni della tradizione più arcaica dell’Africa insieme alle<br />

chitarre elettriche del funk che nasceva in America nei<br />

ghetti. Artista contemporaneo e al tempo stesso legato a un<br />

passato che tornava alla luce nei suoi interminabili<br />

spettacoli dal vivo, vere dichiarazioni di lotta alla<br />

corruzione in un’Africa ancora colonizzata.<br />

Carlos Moore Fela Ed. Arcana


l’intervista<br />

Colapesce<br />

Loenzo Urciullo, nome d’arte Colapesce, è uno degli<br />

interpreti più "internazionali" della nuova canzone<br />

italiana. Si muove, infatti, tra le chitarre del rock<br />

duro, a volte blues, di star del pop mondiale, come<br />

Wilko e Fleet Foxes. Rispettando però la tradizione<br />

malinconica di un romanticismo irriverente (grazie<br />

anche alle orchestrazioni dei fiati curate da Roy Paci)<br />

che è sempre presente nelle canzoni del suo nuovo<br />

album, Un meraviglioso declino.<br />

Quali sono i tuoi ascolti più recenti?<br />

Premetto che sono ancora molto legato al supporto<br />

"fisico", quindi raramente scarico musica dal web!<br />

E che mi piace avere, quando ci sono, le versioni<br />

in vinile. Di recente ho comprato l’ultimo cd di<br />

Mark Lanegan, Blues Funeral, un disco intriso di<br />

atmosfere notturne, poesia dell’oscurità, il vinile<br />

di After the Gold Rush di Neil Young (dopo aver<br />

consumato per anni il cd), che è davvero un classico<br />

del suono folk elettrico americano e quello di The<br />

Whole love dei Wilco, la mia band del cuore.<br />

e i libri letti?<br />

Le due Zitelle di Tommaso Landolfi, Exit Music - La<br />

storia dei Radiohead di Mac Randall, un saggio<br />

ben scritto sulla rock band più influente degli ultimi<br />

15 anni e Io non ci volevo venire qui, romanzo sul<br />

presunto fallimento dell’istruzione di massa, vissuto<br />

attraverso gli occhi di un giovane scrittore di dubbio<br />

talento, il libro è del mio caro amico e conterraneo<br />

Angelo Orlando Meloni.<br />

il tour<br />

Tinariwen, blues del deserto<br />

Arrivano dal deserto del Sud dell’Algeria, i Tinariwen, una band<br />

tuareg che ha riportato il blues del delta del Mississippi, nel<br />

luogo dove è nato, l’Africa. Musica dai panorami infiniti con le<br />

chitarre elettriche a narrare la storia di un popolo che solca la<br />

sabbia, che ambienta tra le dune una quotidiana lotta per la<br />

sopravvivenza, fisica e culturale. Una molteplicità di linguaggi<br />

che ha portato sin qui, Robert Plant, dei Led Zeppelin, che ha<br />

registrato molte loro composizioni. E negli stessi luoghi è stato<br />

realizzato Massili, il disco interamente acustico che, tra<br />

percussioni, zucche e battimani, presenteranno nel loro tour.<br />

Un suono che fa entrare nella poetica di un’Africa dove le<br />

identità si aprono alle influenze che arrivano dal mondo, senza<br />

mai diluire il rapporto con la terra.<br />

Le date: 14 aprile Torino, 15 aprile Milano, 16 Ravenna<br />

(località Madonna dell'Albero), 17 Roma, 18 Firenze.<br />

Per informazioni: tel. 02 48194128.<br />

vivere bene cultura e oltre<br />

39<br />

ora dicci dei film...<br />

Di recente su Sky ho visto Il segreto del bosco<br />

vecchio, film di Ermanno Olmi, tratto da uno<br />

scritto del grande Dino Buzzati. Invece in dvd ho<br />

guardato When You’re Strange, docu-film sulla<br />

storia dei Doors, che a distanza di decenni ancora<br />

mi affascinano, perché la loro carica così sensuale e<br />

febbrile non ha eguali, e Man Who Knew too much<br />

(L’uomo che sapeva troppo) di Alfred Hitchcock, uno<br />

dei film più ricchi di suspense mai realizzati, che<br />

sicuramente continuerò a rivedere.<br />

Quando viaggi, ci sono degli oggetti dei<br />

quali non puoi fare a meno?<br />

Il mio kit culturale da viaggio è composto da: un libro,<br />

l’ipod, una rivista musicale e se lo trovo in edicola, un<br />

vecchio numero di Dylan Dog che riporti alla mente la<br />

mia adolescenza.


40<br />

Forchett e, coltelli, cucchiai e cucchiaini: parte il 30 aprile<br />

la raccolta dei bollini per collezionare il servizio in acciaio<br />

inox satinato fi rmato dalla storica azienda piemontese<br />

Che eleganza in tavola<br />

con le posate Sambonet<br />

sConti, orari e newsletter<br />

LA TUA COOP IN UN CLICK<br />

SUL NUOVO SITO DELLE OFFERTE<br />

Cercare velocemente un punto vendita <strong>Coop</strong> Adriatica,<br />

verificarne gli orari e le aperture straordinarie, sfogliare<br />

o scaricare il volantino delle offerte: da marzo è più<br />

facile con il nuovo sito www.offerte-coopadriatica.it,<br />

raggiungibile anche da www.adriatica.e-coop.it.<br />

Chi lo desidera, può iscriversi al servizio di newsletter<br />

per ricevere comodamente nella propria casella di<br />

posta elettronica il volantino, scegliendo quello di uno<br />

o più negozi preferiti.<br />

in home page, inoltre, sono in evidenza le informazioni<br />

su tutte le iniziative più importanti, mentre dalla<br />

sezione news si può restare aggiornati sulle principali<br />

attività della <strong>Coop</strong>erativa.<br />

le pagine di<br />

coop adriatica<br />

di SimONETTA COTELLESSA<br />

Un elegante set di posate dal design lineare,<br />

che entra nelle case di tutt i i consumatori<br />

grazie alla nuova raccolta di bollini che comincia<br />

il 30 aprile negli iper e supermercati di <strong>Coop</strong><br />

Adriatica. È il servizio da tavola di Sambonet,<br />

uno dei marchi più importanti nel sett ore degli<br />

accessori da cucina: ogni 20 euro di spesa si avrà<br />

diritt o a un bollino, ma acquistando alcuni prodott<br />

i, opportunamente segnalati, sarà possibile<br />

procedere più velocemente. C’è tempo fi no al 9<br />

sett embre per completare la collezione, con i set<br />

di posate da tavola, da pesce, da frutt a, da dolce:<br />

forchett e, coltelli, cucchiai e cucchiaini, ma anche<br />

cucchiaioni per servire le pietanze e la pala<br />

per tagliare le torte.<br />

Quella proposta da <strong>Coop</strong> – la linea Q in acciaio<br />

inox satinato – è una delle serie di punta<br />

dell’azienda fondata a Vercelli alla fi ne del ‘700<br />

dal nobiluomo Giuseppe Sambonet; nel 1856,<br />

poi, il fi glio ott enne il brevett o di “Maestro orefi<br />

ce” e depositò presso la zecca di Torino il punzone<br />

con le iniziali “GS”, il marchio destinato a<br />

diventare simbolo della tavola di prestigio. Nel<br />

corso dei secoli, Sambonet divenne il fornitore<br />

uffi ciale delle famiglia reale e di molte casate nobili<br />

di diverse citt à d'Italia, e nel 1938 iniziò la<br />

produzione di posate, mett endo a punto la tecnica<br />

per l'argentatura dell’acciaio inossidabile.<br />

A partire dagli anni '60, grandi designer come


consumatori<br />

aprile 2012<br />

prodotti tipiCi al Centro<br />

Con “le nostre Buone regioni” e “territori.<strong>Coop</strong>”<br />

Chianti e pecorino. La Toscana è servita<br />

dai profumi di un calice di Chianti al gusto di una fetta di promuovendo la sostenibilità e il consumo consapevole.<br />

prosciutto toscano dop, dalla bontà di un pecorino di L’iniziativa – premiata da Legambiente e con l’Ethic<br />

Pienza alla tradizione del lardo di Colonnata. <strong>Coop</strong> Award da GdoWeek – ha coinvolto ad oggi, regione per<br />

Adriatica mette al centro i prodotti tipici della Toscana: regione, 125 produttori, ospitandone le storie sul<br />

dal 10 al 24 aprile negli ipercoop e dal 19 aprile al 2 magazine dedicato e sul sito www.territori.coop.it, e<br />

maggio nei supermercati, gli scaffali proporranno i cibi e realizzando eventi nei punti vendita.<br />

i vini di questa regione ricca di gustose specialità, con il racconto continua quindi ora con nuovi produttori e<br />

tutto il buon sapore della terra, dove lavorano nuove storie: sulle pagine di “<strong>Consumatori</strong>”, con una<br />

le persone che da sempre li producono.<br />

rubrica riservata ogni mese a partire da maggio, e ancora<br />

Continua, dunque, l’iniziativa “Le nostre<br />

sul sito www.territori.coop.it, tra videointerviste e<br />

buone regioni”, che propone a prezzi<br />

gallerie fotografiche. inoltre, attraverso l’integrazione<br />

convenienti in tutti i punti vendita della<br />

con YouTube, Flickr, Twitter, e Facebook, i consumatori<br />

<strong>Coop</strong>erativa le eccellenze enogastronomiche<br />

potranno entrare in contatto con i protagonisti del<br />

di altre zone della nostra Penisola: prodotti<br />

territorio, mentre una ricca agenda sarà sempre<br />

che non sempre è facile acquistare al di fuori<br />

consultabile online per trovare gli eventi,<br />

dei luoghi in cui vengono realizzati.<br />

segnalati dagli stessi utenti, su cibo e<br />

mentre si arricchisce di tante novità<br />

tradizioni.<br />

“Territori.coop”, il progetto, nato nel<br />

Attenzione infine al logo: “Territori.coop”<br />

febbraio 2011 dalla collaborazione di <strong>Coop</strong><br />

diventerà così un segno di riconoscimento<br />

con i propri fornitori, che valorizza le filiere,<br />

dei prodotti locali, in un’ottica non solo di<br />

le tradizioni e le economie locali,<br />

tipicità, ma di valorizzazione del del territorio.<br />

Roberto Sambonet e Anna Castelli<br />

Ferrieri crearono modelli<br />

innovativi che raff orzarono<br />

ulteriormente l'immagine<br />

dell’azienda piemontese sul<br />

mercato: alcuni di essi, come la<br />

“Pesciera”, “Center line” e i vassoi<br />

Elite della “Linea 50”, sono<br />

oggi in esposizione al “Museo<br />

d'Arte Moderna” di New York.<br />

Intanto, non è ancora terminata<br />

la distribuzione dei piatt i, dei<br />

vassoi e delle tazzine di Richard<br />

NEI NEGOZI TRE WEEKEND PER SCAMBIARE I DOPPIONI<br />

le figurine Con gli animali fino al 29 aprile<br />

Grande successo nei negozi per l'iniziativa "il giro<br />

del mondo in 180 figurine”: la raccolta di<br />

adesivi con gli animali da tutti i continenti<br />

per completare l'album e sostenere il Wwf.<br />

Fino al 29 aprile, per ogni 10 euro di spesa<br />

alla <strong>Coop</strong> si riceverà una bustina con 5<br />

figurine. Solo nella prima settimana, sono<br />

stati venduti oltre 50 mila album e distribuiti 3<br />

milioni di pacchetti di adesivi. Chi avesse già<br />

collezionato dei doppioni potrà sostituirli con altre<br />

figurine nelle giornate di scambio organizzate in tutti i<br />

Ginori: per soddisfare le tantissime<br />

richieste arrivate – sono<br />

stati distribuiti quasi 29 milioni<br />

di bollini – servirà infatt i più<br />

tempo del previsto.<br />

Il 2 maggio, infi ne, riparte la<br />

“classica” raccolta punti sulla<br />

spesa, con tante possibilità<br />

di risparmiare. Restano infatt i<br />

gli sconti del 10%, 15% e 20%<br />

per chi avrà raggiunto, rispettivamente,<br />

500, 1.100 e 1.700<br />

punti, oltre alla possibilità di<br />

41<br />

usare quanto accumulato per i<br />

prodott i col simbolo “100%” o<br />

quelli in off erta, per l’autoricarica<br />

telefonica o il traffi co internet<br />

di <strong>Coop</strong> Voce. Aumentano<br />

anche le convenzioni. Chi<br />

vuole, poi, potrà sempre dare<br />

una mano alle iniziative di solidarietà<br />

sostenute dalla <strong>Coop</strong>erativa.<br />

Il catalogo della nuova<br />

raccolta punti sarà inserito nel<br />

prossimo numero di “<strong>Consumatori</strong>”.<br />

18 iper e in 67 super negli ultimi tre weekend di<br />

aprile, in appositi spazi allestiti nei negozi.<br />

Per ogni album acquistato, <strong>Coop</strong> Adriatica<br />

destinerà 50 centesimi al progetto del Wwf<br />

per la salvaguardia delle Tartarughe marine:<br />

nelle prossime settimane, 5 esemplari della<br />

specie Caretta caretta, dotati di trasmittenti<br />

satellitari, saranno liberati in mare e seguiti<br />

passo dopo passo, per individuare come tutelarli<br />

al meglio. La migrazione delle 5 “mascotte” potrà<br />

essere seguita su www.ilgirodelmondo.net.


42<br />

consumatori<br />

aprile 2012<br />

Un 8 marzo tra moda ed etica<br />

con Katharine Hamnett<br />

Mattinata di festa all’iper Lame di Bologna<br />

con la stilista inglese che ha firmato<br />

la nuova linea di abiti a marchio Solidal <strong>Coop</strong><br />

“I consumatori possono<br />

controllare le catene di produzione<br />

e decidere il futuro del mondo”.<br />

Parola di Katharine Hamnett,<br />

la stilista inglese paladina della<br />

moda etica, che l’8 marzo all’iper<br />

Lame di Bologna ha presentato la<br />

sua nuova linea d’abbigliamento a<br />

marchio Solidal <strong>Coop</strong>. Hamnett<br />

ha incontrato 50 studentesse del<br />

corso di moda dell’istituto Aldrovandi-Rubbiani<br />

(nella foto), che le<br />

hanno chiesto come si fa a conciliare<br />

responsabilità sociale e ambientale<br />

con creatività e logiche<br />

di produzione. La stilista è<br />

stata infatti la pioniera del<br />

sodalizio tra moda e impegno<br />

per i diritti dei lavoratori<br />

e tutela della natura; nel<br />

1984 fece scalpore per aver<br />

indossato a un party con Margaret<br />

Thatcher una maglietta con la<br />

scritta “58% don’t want pershing”,<br />

sulla contrarietà al nucleare.<br />

La collezione firmata da Hamnett<br />

per <strong>Coop</strong> comprende abiti per uomo,<br />

donna e bambino, in cotone<br />

bio certificato Fairtrade, proveniente<br />

dall’India: “Sono molto fe-<br />

SOCI CONVIENE DI PIÙ<br />

tutti i dettagli nel prossimo<br />

numero di <strong>Consumatori</strong><br />

lice di questa collaborazione – ha<br />

affermato la stilista – Io e <strong>Coop</strong><br />

condividiamo gli stessi valori”.<br />

In assortimento, anche le magliette<br />

con gli slogan che hanno reso<br />

celebre Hamnett, compresa la<br />

t-shirt prodotta per il 2012, anno<br />

della cooperazione, con la scritta<br />

“Together it is possibile”.<br />

dal 2 maggio<br />

riparte la<br />

RACCOLTA<br />

PUNTI<br />

dedicata<br />

ai soci coop!


vita di cooperativa coop adriatica<br />

Per la legalità<br />

al fianco di “Libera”<br />

In promozione nei negozi i prodotti<br />

realizzati da giovani agricoltori<br />

sulle terre confiscate alle mafie.<br />

In programma, anche iniziative<br />

a tema in collaborazione<br />

con l'associazione di don Ciotti<br />

di FRANCESCA mANiCARdi<br />

“<strong>Coop</strong> for words”<br />

Chiude il 30 aprile<br />

C'è tempo fino al 30 aprile per<br />

partecipare al concorso letterario<br />

“<strong>Coop</strong> for words”. Gli under 36 di<br />

Veneto, Emilia-Romagna, Marche,<br />

Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia e<br />

Lombardia possono inviare le loro<br />

opere – testi di prosa, poesie, post it,<br />

fumetti, e ora anche “i racconti dello<br />

scontrino” – a www.coopforwords.<br />

it. Sul sito tutte le informazioni e i<br />

premi per i vincitori. In palio, anche<br />

la partecipazione ai corsi della<br />

“Bottega finzioni” di Carlo Lucarelli.<br />

BilanCio 2011 di igd:<br />

riCavi per 124 milioni<br />

Quest’anno, Igd garantirà ai propri<br />

soci il più ricco dividendo di sempre:<br />

8 centesimi per azione (+ 6,7% sul<br />

2011). La società partecipata da<br />

<strong>Coop</strong> Adriatica, infatti, anche l’anno<br />

scorso ha continuato a correre,<br />

mettendo a segno un’importante<br />

crescita dei ricavi (124,7 milioni<br />

di euro, +7,3%) e degli utili (30,1<br />

milioni di euro, +2,4%). Gli azionisti<br />

che incasseranno il dividendo<br />

potranno reinvestirne nella società<br />

non più dell'80% di quanto incassato.<br />

43<br />

Legalità come lotta alla criminalità e<br />

promozione di un'economia pulita. È su questi<br />

principi che si basa il lavoro di “Libera”, l’associazione<br />

antimafia di don Luigi Ciotti, con cui<br />

<strong>Coop</strong> Adriatica, condividendone i valori, collabora<br />

da anni.<br />

E per sostenere sempre di più le cooperative di<br />

giovani agricoltori che coltivano le terre confiscate<br />

alla criminalità, i prodotti "Libera Terra"<br />

saranno in promozione in tutti i negozi – dal<br />

26 aprile al 9 maggio negli iper, e dal 10 al 18<br />

aprile nei super – con sconti dal 10% al 36% su<br />

olio, vini, taralli, pasta, legumi, limoncello e<br />

pomodorini.<br />

Le promozioni nei negozi si accompagneranno<br />

anche a momenti di approfondimento sul tema<br />

della legalità. Mercoledì 2 maggio alle 18,<br />

all'ipercoop “I Malatesta” di Rimini, si terrà un<br />

incontro sui prodotti provenienti dalle terre confiscate<br />

alle mafie con il giornalista enogastronomico<br />

Fabio Giavedoni, il presidente della cooperativa<br />

“Placido Rizzotto” Francesco Galante<br />

e il vicepresidente di <strong>Coop</strong> Adriatica Giovanni<br />

Monti. A fine incontro, si potranno gustare i vini<br />

"Centopassi" e "Hiso Telaray", con un aperitivo<br />

organizzato dalla Zona soci.<br />

Per testimoniare la propria vicinanaza a "Libera",<br />

infine, una delegazione di soci di <strong>Coop</strong> Adriatica<br />

ha marciato a Genova il 17 marzo nella Giornata<br />

della memoria delle vittime di mafia (nella<br />

foto).<br />

lavoratori in Crisi,<br />

sConto del 10%<br />

Prorogata fino al 12 agosto l’iniziativa<br />

che sconta del 10% una<br />

spesa settimanale di massimo 60<br />

euro, per lavoratori in difficoltà,<br />

come licenziati, cassintegrati o<br />

precari non rinnovati. L’intervento<br />

è stato lanciato nell’aprile<br />

2009: in tre anni ha permesso a 30<br />

mila persone di risparmiare oltre<br />

3,3 milioni di euro. Per usufruire<br />

degli sconti è necessario essere<br />

soci <strong>Coop</strong>; i lavoratori in difficoltà<br />

possono diventarlo a costo zero.


44 primo piano coop adriatica<br />

Assemblee di Bilancio<br />

al via dal 17 maggio<br />

Sono 93 gli appuntamenti in Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo,<br />

con 1 milione e 165 mila soci chiamati ad esprimersi sui risultati economici,<br />

sociali e ambientali di <strong>Coop</strong> Adriatica nel 2011. A febbraio, ben 15.400 persone<br />

hanno partecipato agli incontri sul Preventivo, “imbiancati” dalla neve<br />

di SANdRO ALBi<br />

BUONO BUONO<br />

valido valido per per il il ritiro ritiro di di 1 1 litro litro di di olio olio extravergine extravergine italiano italiano e e<br />

6 6 pacchi pacchi da da 500 500 gr. gr. di di pasta pasta di di semola semola di di grano grano duro duro<br />

(prodotti (prodotti a a marchio marchio COOP) COOP)<br />

Riservato Riservato ai ai partecipanti<br />

partecipanti<br />

alle alle “Assemblee “Assemblee separate separate sul sul bilancio bilancio 2011” 2011”<br />

(17 (17 Maggio Maggio - - 7 7 Giugno Giugno 2012) 2012)<br />

Il Il buono buono può può essere essere utilizzato utilizzato in in tutti tutti i i punti punti vendita vendita COOP COOP<br />

dal dal 18 18 Maggio Maggio al al 30 30 Giugno Giugno 2012 2012<br />

TIMBRO TIMBRO PUNTO PUNTO VENDITA VENDITA<br />

N° N° Scontrino Scontrino N° N° Cassa Cassa<br />

Importo Importo E E Data Data<br />

Prendono il via il 17<br />

maggio le assemblee separate sul<br />

Bilancio 2011 di <strong>Coop</strong> Adriatica.<br />

Negli incontri – 93 appuntamenti,<br />

fi no al 7 giugno: dal Veneto<br />

all’Abruzzo, dai capoluoghi<br />

ai piccoli centri (a lato, il calendario<br />

di zona) – più di 1 milione<br />

e 165 mila soci saranno chiamati<br />

a votare il bilancio e ad esprimersi<br />

sui risultati economici, sociali<br />

e ambientali realizzati dalla <strong>Coop</strong>erativa<br />

lo scorso anno, nominando<br />

i delegati all'assemblea generale<br />

del 16 giugno a Ravenna.<br />

Agli incontri – che saranno aperti<br />

simbolicamente, il 14 maggio<br />

a Bologna, dalla presentazione<br />

di una ricerca sui soci volontari<br />

(vedi box) – sono benvenuti anche<br />

tutt i i citt adini, e i rappresentanti<br />

delle istituzioni, del mondo<br />

dell’associazionismo e del volontariato.<br />

I presenti riceveranno un<br />

buono per il ritiro di un litro di<br />

olio extravergine italiano e 6 pacchi<br />

di pasta a marchio <strong>Coop</strong>.<br />

Nel 2011, alle assemblee di Bilancio<br />

hanno partecipato oltre 29<br />

mila persone, di cui circa 22.700<br />

soci. Sono stati invece quasi<br />

15.400 gli intervenuti – 11.600 i<br />

soci – alle assemblee di Preventivo<br />

di Sostenibilità, sugli obiett ivi<br />

della <strong>Coop</strong>erativa per il 2012:<br />

gli appuntamenti si sono svolti<br />

dall'8 al 22 febbraio, proprio nei<br />

giorni in cui gran parte dell’Italia<br />

è stata imbiancata da abbondanti<br />

nevicate. Nonostante il maltempo,<br />

però, che ha costrett o <strong>Coop</strong><br />

Adriatica a rimandare alcune assemblee,<br />

la partecipazione agli<br />

incontri – 44 in tutt o, contro i 42<br />

dell’anno precedente – ha subito<br />

solo un lieve calo, registrando<br />

persino un aumento importante,<br />

del 15%, in Veneto.<br />

LA PRESENTAZIONE DELLA RICERCA SUI VOLONTARI<br />

il 14 maggio a Bologna "l'utopia ConCreta"<br />

Sarà presentata il 14 maggio a Bologna la ricerca sui soci<br />

volontari curata dalle sociologhe Roberta Paltrinieri e<br />

Paola Parmiggiani. il convegno “L’utopia concreta: la<br />

cittadinanza attiva dei soci volontari e il modello<br />

partecipativo di <strong>Coop</strong> Adriatica” si terrà dalle 16.30<br />

nell'Aula Prodi di San Giovanni in monte; parteciperanno<br />

Adriano Turrini, presidente della <strong>Coop</strong>erativa, Giovanni<br />

moro, sociologo e presidente della Fondazione per la<br />

cittadinanza attiva, Aldo Soldi, presidente di Eurocoop,<br />

e Giovanni Pieretti, direttore del dipartimento di<br />

Sociologia dell'Università di Bologna. Lo studio ha<br />

coinvolto soci consiglieri eletti e rappresentanti di<br />

gruppi di volontari, come quelli di “Ausilio”,<br />

indagandone competenze, motivazioni e aspettative.


consumatori<br />

aprile 2012<br />

ordine del giorno<br />

1. Approvazione dell’importo destinato a titolo di ristorno<br />

in relazione al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2011<br />

2. Approvazione del Bilancio d’esercizio 2011<br />

e della relazione sulla gestione, lettura della relazione<br />

del collegio sindacale, della relazione della società<br />

di revisione; deliberazioni conseguenti<br />

3. Approvazione del Rapporto etico<br />

IL CALENDARIO DELLA romagna<br />

DATA ASSEMBLEA ORA LUOGO INDIRIZZO<br />

17-05 CONSELICE 20:30 Sala Il gabbiano Via Verdi 64 - Conselice (ra)<br />

18-05 RUSSI 20:30 Cinema Jolly Via Cavour 5 - russi (ra)<br />

21-05 CESENATICO/<br />

SAN MAURO PASCOLI<br />

15:00 Centro sociale<br />

anziani Insieme<br />

Viale Torino 6 - Cesenatico (FC)<br />

21-05 RAVENNA 20:30 Sala almagià Via dell'almagià 2 - Zona Darsena - ravenna<br />

21-05 SANTARCANGELO 20:30 Teatro Supercinema Piazza marconi 1 - Santarcangelo (rn)<br />

22-05 LUGO 20:30 Tendostruttura del Campo<br />

da calcio - Largo Corelli<br />

Largo Corelli - Lugo (ra)<br />

23-05 BELLARIA 15:00 Centro sociale alta marea Via Carducci 30 - Bellaria (rn)<br />

23-05 SAVARNA 20:30 Sala Cangina Via grattacoppa 277<br />

Conventello grattacoppa (ra)<br />

23-05 SAN GIOVANNI IN MARIGNANO 20:30 Centro sociale autogestito Via matteotti 7 - S.giovanni in marignano (rn)<br />

24-05 MASSALOMBARDA 20:30 Sala del Carmine Via rustici 2 - massalombarda (ra)<br />

25-05 LAVEZZOLA 20:30 Sala polivalente<br />

new Petrol<br />

Via resistenza 19 - Lavezzola (ra)<br />

28-05 FORLÌ/MELDOLA 20:30 auditorium Cariromagna Via Flavio Biondo 16 - Forli (FC)<br />

29-05 FUSIGNANO 20:30 Sala Brainstorm Piazza Corelli 14 - Fusignano (ra)<br />

30-05 MEZZANO 20:30 Centro sociale Il Salice Via E. malatesta 22 - mezzano (ra)<br />

30-05 RIMINI 20:30 galleria centro commerciale<br />

I malatesta<br />

Via Emilia 130/150 - rimini<br />

31-05 ALFONSINE 20:30 Teatro Vincenzo monti Corso della repubblica 30 - alfonsine (ra)<br />

1-06 CESENA/GAMBETTOLA 20:30 Circolo arci S. Egidio Via madonna dello Schioppo 1473<br />

(ang. via Cervese) - Cesena (FC)<br />

4-06 FAENZA 20:30 galleria centro commerciale<br />

Le maioliche<br />

Via Bisaura 1/3 - Faenza (ra)<br />

5-06 CERVIA 20:30 Cinema Sarti Via XX Settembre 98/a - Cervia (ra)<br />

6-06 RICCIONE 20:30 galleria centro commerciale<br />

Perla Verde<br />

Via Berlinguer - riccione (rn)<br />

45<br />

4. Presentazione della relazione annuale del comitato<br />

per il controllo interno<br />

5. Ratifica cooptazione del presidente della Commissione<br />

elettorale a seguito di intervenute dimissioni<br />

di un componente<br />

6. Nomina dei delegati all’assemblea generale<br />

7. Varie ed eventuali


LA NATURA SCEGLIEREBBE VIVI VERDE COOP.<br />

C’è una linea che unisce la qualità al massimo rispetto per<br />

l’ambiente: la linea Vivi Verde <strong>Coop</strong>. Una grande offerta di alimentari<br />

biologici, liberi liberi da OGM, fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi chimica.<br />

Scopri anche i prodotti non alimentari Vivi Vivi Verde, realizzati per la<br />

massima sostenibilità e e compatibilità ambientale: la scelta scelta più più sana<br />

per te e per l’ambiente. Facendo Facendo la spesa spesa con Vivi Verde <strong>Coop</strong>, <strong>Coop</strong>, ti ti<br />

prendi cura della natura. natura. Perché il pianeta, come la la <strong>Coop</strong>, sei tu. tu.


consumatori<br />

aprile 2012 vita di cooperativa coop adriatica<br />

Forlì: è una “vera chicca”<br />

il nuovo in<strong>Coop</strong> di via Repubblica<br />

“Una vera chicca”: così<br />

hanno commentato in tanti dopo<br />

la prima visita al nuovo in<strong>Coop</strong> di<br />

Corso della Repubblica a Forlì, a<br />

due passi da piazza Saffi.<br />

Affollatissima – con mille scontrini<br />

emessi in poche ore – la prima<br />

giornata di servizio del supermercato,<br />

inaugurato il 14 marzo nei<br />

locali della storica libreria Cappelli.<br />

Presenti al taglio del nastro anche<br />

il sindaco Roberto Balzani e il<br />

vicepresidente di <strong>Coop</strong> Adriatica<br />

Giovanni Monti.<br />

Nei 250 metri quadrati del negozio<br />

trova posto un assortimento<br />

completo per la spesa quotidiana,<br />

compresi i prodotti a marchio <strong>Coop</strong><br />

e le eccellenze gastronomiche,<br />

con l’etichetta Fior Fiore, pane<br />

caldo e piatti da asporto, pensati<br />

per le tante persone che lavorano<br />

in centro e che potranno anche<br />

consumare i prodotti acquistati<br />

sostando per la pausa pranzo nel<br />

piccolo spazio allestito oltre le tre<br />

47<br />

casse. Aperto dal lunedì al sabato<br />

dalle 8 alle 20, e anche la domenica<br />

dalle 9 alle 13, il punto vendita<br />

occupa otto lavoratori.<br />

A qualche chilometro da Forlì,<br />

ai piedi della colline, poi, un’altra<br />

inaugurazione: il 29 marzo è stata<br />

riaperta, dopo i lavori di ristrutturazione,<br />

la <strong>Coop</strong> di Meldola. Tutto<br />

rinnovato, anche il parcheggio,<br />

e il percorso interno al negozio,<br />

dalla piazza dell’ortofrutta ai banchi<br />

serviti e non, alle tre casse.<br />

A sinistra, il taglio del nastro con il vicepresidente Monti e il sindaco Balzani. A destra, il reparto gastronomia dell'in<strong>Coop</strong><br />

La “FamiLy card” a rimini:<br />

spesa Con lo sConto peR 4 mila famiglie in diffiColtà<br />

Un aiuto per le famiglie numerose e in difficoltà<br />

economiche di Rimini. Per sostenerle, la Provincia ha<br />

lanciato a marzo la “Family card”, una tessera che<br />

permette di ottenere riduzioni sulla spesa, utilizzabile<br />

anche nei negozi di <strong>Coop</strong> Adriatica, e riservata alle oltre 4<br />

mila famiglie residenti nel Riminese che hanno almeno<br />

tre figli a carico e un reddito Isee non superiore a 15 mila<br />

euro. La “Family card”, da ritirare all’Urp del proprio<br />

Comune, sarà valida fino alla fine del 2012, quando si<br />

concluderà la fase sperimentale del progetto.<br />

Nei 13 negozi di <strong>Coop</strong> Adriatica della provincia che<br />

Prevenire iL meLanoma<br />

Con l'ant alle “maioliChe”<br />

Una visita gratuita per la prevenzione del melanoma<br />

nell’ambulatorio allestito dall’Ant nel centro commerciale<br />

“Le Maioliche” di Faenza. Dal 12 al 14 aprile, infatti, la<br />

galleria di Igd (Immobiliare grande distribuzione) ospiterà<br />

i presidi, dove i medici effettueranno i controlli<br />

dermatologici: per prenotare il proprio check-up, ci si può<br />

rivolgere alle postazioni allestite in galleria già nelle<br />

settimane precedenti all’iniziativa.<br />

Il melanoma è un tumore della pelle che, in Italia, secondo<br />

le stime del Ministero della Sanità, causa circa 7 mila<br />

decessi ogni anno. Ma prevenire si può.<br />

aderiscono all’iniziativa (l'iper I Malatesta e 12<br />

supermercati), i beneficiari potranno usufruire di 5 buoni<br />

sconto al mese, da ritirare al punto d'ascolto, validi<br />

ciascuno per un taglio del 10% su una spesa di massimo<br />

50 euro. Le riduzioni si sommano alle promozioni e si<br />

applicano su tutti i prodotti, tranne i farmaci da banco, i<br />

giornali e le ricariche telefoniche. Per godere dello sconto<br />

è necessario essere soci <strong>Coop</strong>; i possessori della card che<br />

non lo fossero potranno diventarlo gratis: verrà infatti<br />

dato loro un buono spesa di 25 euro, dello stesso valore,<br />

cioè, della quota associativa.<br />

“FUmeTTi aL cenTro”<br />

oltRe mille disegni in mostRa<br />

Oltre mille disegni sul tema dell’incontro tra culture<br />

diverse. Sono le opere realizzate dagli studenti delle<br />

scuole medie "Marvelli" di Rimini, "Battaglia" di<br />

Fusignano, "Matteucci" di Faenza e "Anna Frank" di<br />

Cesena per il concorso “Fumetti al Centro”, promosso da<br />

<strong>Coop</strong> Adriatica e Igd con l’associazione Hamelin. Le<br />

tavole saranno in mostra nelle gallerie di Igd, dove si<br />

terranno anche le premiaizoni dei vincitori: ai Malatesta<br />

di Rimini fino all’11 aprile; all’Esp di Ravenna dal 6 al 16<br />

di aprile; alle Maioliche di Faenza dal 21 aprile al<br />

6maggio; al Lungo Savio di Cesena dal 10 al 20 maggio.


Punti vendita aperti nei giorni festivi<br />

aprile - maggio 2012<br />

Ipermercati<br />

ipercoop Centro Leonardo (Imola -Bo)<br />

Domenica 13 maggio, aperto ore 10-20<br />

ipercoop I Malatesta (Rn)<br />

Aperto lunedì 9 aprile e tutte le domeniche (escluso l’8<br />

aprile - Pasqua), ore 9-21<br />

ipercoop Le Maioliche (Faenza - Ra)<br />

Aperto tutte le domeniche (escluso l’8 aprile - Pasqua), ore<br />

10-20. Aperto anche lunedì 2, 23, 30 aprile, ore 9-21<br />

ipercoop Lungo Savio (Cesena - Fc)<br />

Domenica 1, 15, 22, 29 aprile aperto ore 9.30-20<br />

Supermercati<br />

Domenica 15, 22 e 29 aprile<br />

Aperti tutto il giorno: Ravenna via Roma, Rimini Stazione e<br />

Riccione<br />

Convenzioni & Servizi<br />

Nuove convenzioni<br />

Cinemacity e Cinema Teatro Astoria - Ravenna<br />

Soci <strong>Coop</strong>: ingresso ridotto € 6 per i film in 2D e € 8 per i<br />

film in 3D. Riduzioni valide lunedì, martedì e giovedì esclusi<br />

festivi e prefestivi e nei periodi di Pasqua e Natale.<br />

Cinema San Rocco - Lugo<br />

Soci <strong>Coop</strong>: € 5.50 tutti i venerdì, eccetto i festivi.<br />

Benessere<br />

Centro di estetica solarium - Lugo, Milano Marittima,<br />

Ravenna<br />

Ai soci <strong>Coop</strong> sconto del 10% sui servizi estetici e tessera<br />

solarium annuale con sconto del 50% sulle lampade.<br />

Sedi: Lugo “N.1 Relax e Sun”, tel. 0545 35268; Milano<br />

<br />

Aperti la mattina: Cesenatico; Rimini Marecchiese e<br />

Colonnella, Bellaria Igea Marina; Forlì Repubblica<br />

Domenica 6, 13, 20, 27 maggio<br />

Aperti tutto il giorno: Ravenna via Roma, Rimini Stazione e<br />

Riccione<br />

Aperti la mattina: Marina di Ravenna, Cervia Di Vittorio e<br />

Viale Roma, Cesenatico; Rimini Marecchiese e Colonnella,<br />

Bellaria Igea Marina, Miramare, Viserba, Bellaria Piazza<br />

Matteotti (quest'ultimo aperto solo domenica 20 e 27);<br />

Forlì Repubblica<br />

Sul nuovo sito www.offerte-coopadriatica.it orari<br />

dei negozi e aperture straordinarie sempre aggiornati<br />

Marittima “Mio Club”, tel. 0544 991234; Ravenna “Vanity<br />

Sun Club”, tel. 0544 590258.<br />

Centro Studi Maeva - Ravenna<br />

Ai soci <strong>Coop</strong> sconto 10% su: consulenze olistiche e<br />

naturopatia, iridologia, fito e fioriterapia, riflessologia,<br />

trattamenti shiatsu e anti-stress. Info: tel. 0544 36299.<br />

Araba Fenice - Forlì<br />

Corso introduttivo di shiatsu. Sconto soci <strong>Coop</strong> 15%.<br />

Info: tel. 347 8907021; www.shiatsuarabafenice.it.<br />

Maya club presso centro commerciale I Portici - Forlì<br />

Ai soci <strong>Coop</strong> sconto 40% sulle sedute di abbronzatura e del<br />

20% sui trattamenti di estetica.<br />

Associazione Shiatsu Jitsu Bao Gu - Cesena<br />

Ai soci <strong>Coop</strong> sconto 10% su corsi, seminari e trattamenti<br />

shiatsu. Info: tel. 349 2340463; shiatsujitsubaogu@tiscali.it.<br />

Centro Benessere Leform - Cesena<br />

Massaggi, estetica tradizionale, trattamenti viso-corpo<br />

specifici. Ai soci <strong>Coop</strong> e familiari sconto 10%, spesa minima<br />

€ 20. Info: tel. 0547 21316.<br />

Irte istituto di ricerche e terapie energetiche - Ra e Rn<br />

Ai soci <strong>Coop</strong> sconto 15% su corsi di shiatsu e 10% per i corsi<br />

formativi. Info: tel. 0544 473598; laradiceeifiori@libero.it.<br />

Terme di Punta Marina - Ravenna<br />

Fisiochinesi terapia, rieducazione motoria, centro di<br />

medicina estetica: ai soci <strong>Coop</strong> e familiari sconto 15%<br />

su prestazioni collettive e 10% su quelle individuali.<br />

Info: 800 469500; www.termepuntamarina.com.<br />

Rimini Terme - Miramare<br />

Centro benessere, corsi in palestra, piscina termale,<br />

aquagym. Sconto soci <strong>Coop</strong>: 15% (esclusi pacchetti<br />

weekend e settimanali). Info: tel. 0541 424011;<br />

info@riminiterme.it; www.riminiterme.com.


VIAGGI FIRMATI<br />

COLLEZIONAMENTO COOP: PUNTI DOPPI PER I SOCI COOP<br />

KENYA E TANZANIA<br />

TOUR ALLE ORIGINI DELLA VITA<br />

13 giorni/11 notti<br />

Voli di linea da Bologna<br />

Accompagnatore Robintur<br />

Trattamento come da programma<br />

Minimo 25 partecipanti<br />

PARTENZA: 14/09/2012<br />

Quota di partecipazione<br />

Euro 3.530<br />

Quota di iscrizione € 80<br />

INDIA DEL NORD<br />

TOUR INDIA MISTICA<br />

12 giorni/10 notti<br />

Voli di linea da Bologna e voli interni in India<br />

Accompagnatore Robintur<br />

Trattamento come da programma<br />

Minimo 25 partecipanti<br />

PARTENZA: 11/10/2012<br />

Quota di partecipazione<br />

Euro 2.230<br />

Quota di iscrizione € 80<br />

THAILANDIA<br />

TOUR LUCI SUONI & PROFUMI<br />

10 giorni/8 notti<br />

Voli di linea da Bologna<br />

Accompagnatore Robintur<br />

Trattamento come da programma<br />

Minimo 25 partecipanti<br />

PARTENZA: 25/11/2012<br />

Quota di partecipazione<br />

Euro 1.730<br />

Quota di iscrizione € 80<br />

Le quote comprendono: viaggio aereo con voli di linea in classe economica dagli aeroporti previsti, con possibilità di collegamento da<br />

altre città (con eventuale supplemento) ° trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto all’estero ° passaggi aerei in classe economica per i<br />

collegamenti interni ai Paesi visitati (dove previsti) ° sistemazione in camere doppie standard con servizi privati ° trattamento pasti come<br />

specificato nel programma dettagliato ° accompagnatore Robintur dall’Italia ° tour in pullman privato ° guide locali parlanti italiano °<br />

visite ed escursioni come dettagliato nei programmi disponibili in agenzia o nel sito www.robintur.it ° assicurazione sanitaria e bagaglio<br />

° garanzia annullamento Optimas di Unipol Assicurazioni. Le presenti offerte non sono cumulabili con sconti o promozioni in corso e futuri.<br />

Per tutto ciò che riguarda le condizioni generali di contratto di vendita di pacchetti turistici, i supplementi e/o le riduzioni, la categoria<br />

degli alberghi utilizzati durante i tour e l’elenco dettagliato dei servizi esclusi/inclusi nelle quote di partecipazione, fa fede esclusivamente<br />

quanto dettagliato nei programmi di viaggio disponibili presso le agenzie del gruppo Robintur o nel sito www.robintur.it<br />

I posti disponibili sono limitati. Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento degli stessi. Tutte le quote si intendono per persona<br />

e sono valide per partenze di gruppo (minimo partecipanti come indicato). Le date di partenza potrebbero subire variazioni.<br />

Nairobi, Lake Nakuru, Lake Naivasha, Masai<br />

Mara, Serengeti, Ngorongoro Crater, Lake<br />

Manyara, Tarangire National Park, Arusha<br />

Delhi, Jaipur, Fatehpur Sikri, Agra, Jhansi,<br />

Orcha, Khajuraho, Varanasi<br />

Bangkok, Damnoen Saduak, Bang Pa In, Ayutthaya,<br />

Phitsanuloke, Sukhothai, Chiang Mai, Chiang Dao,<br />

Thaton, Lampang, Kamphaeng Phet, Suphanburi<br />

I COSTI DEI VISTI DI INGRESSO<br />

(OVE RICHIESTI), LE TASSE<br />

DI IMBARCO, LE TASSE<br />

AEROPORTUALI (IMPORTI<br />

DETTAGLIATI NEI PROGRAMMI<br />

DI VIAGGIO) E LE SPESE DI<br />

AGENZIA SONO ESCLUSI DALLE<br />

QUOTE INDICATE


FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. L’OFFERTA NON SI EFFETTUA NEI PUNTI VENDITA INCOOP DI BOLOGNA, IMOLA, RIMINI, RAVENNA, FORLì, PESARO E PADOVA.<br />

SOCI CONVIENE DI PIÙ<br />

OFFERTE RISERVATE AI SOCI COOP ADRIATICA<br />

DAL 19 APRILE AL 2 MAGGIO<br />

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VeRDICCHIO<br />

DeI CASTeLLI<br />

DI JeSI<br />

MOnCARO<br />

ionfenione da 6x750 ml<br />

Anniichè 19,90 E<br />

12,40 €<br />

2,76 € al litro<br />

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<strong>Coop</strong> Adriatica<br />

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DAL 3 AL 16 MAGGIO NEI SUPERMERCATI E NEGLI IPERMERCATI COOP ADRIATICA<br />

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DI PARMA D.O.P.<br />

stagionatura minima 16 mesi, al kg<br />

InTeRO COn OSSO<br />

Anniichè 11,80 E<br />

7,90 €<br />

InTeRO DISOSSATO sottovuoto<br />

Anniichè 15,90 E<br />

10,90 €<br />

MeTÀ DISOSSATO sottovuoto<br />

Anniichè 16,70 E<br />

11,50 €<br />

DISOSSATO In TRe PeZZI<br />

sottovuoto, in rete<br />

Anniichè 17,20 E<br />

11,90 €<br />

SCONTO<br />

33%<br />

ALLA CASSA<br />

SCONTO<br />

31%<br />

ALLA CASSA<br />

SCONTO<br />

31%<br />

ALLA CASSA<br />

SCONTO<br />

30%<br />

ALLA CASSA


FINO AD ESAURIMENTO SCORTE. LE FOTOGRAFIE DEI PRODOTTI SONO SOLO INDICATIVE. I PREZZI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI NEL CASO DI EVENTUALI ERRORI TIPOGRAFICI E MODIFICHE ALLE LEGGI FISCALI. L’OFFERTA NON SI EFFETTUA NEI PUNTI VENDITA INCOOP DI BOLOGNA, IMOLA, RIMINI, RAVENNA, FORLì, PESARO E PADOVA.<br />

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BORSA TeRMICA<br />

21 LITRI<br />

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Anniichè 17,90 E<br />

12,90 €<br />

in poliestere,<br />

con manici e tracolla.<br />

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IMPASTATORe<br />

BOSCH<br />

MUM4825<br />

Anniichè 179,00 E<br />

119,00 €<br />

potenza 600 W, 1 frusta, gancio impastatore,<br />

3 dischi per affettare, tagliare, sminuzzare,<br />

4 velocità + pulse.<br />

Garanzia 2 anni.<br />

SCONTO<br />

27%<br />

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33%<br />

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SeT 6 PeZZI COLTeLLI<br />

PROFeSSIOnALI COn<br />

CePPO In LeGnO<br />

PInTInOX<br />

Anniichè 39,90 E<br />

29,90 €<br />

composto da:<br />

CEPPO IN LEGNO “Rubber wood”<br />

cm 19,5 x 12,7, altezza massima cm 24<br />

1 COLTELLO VERDURA<br />

lunghezza lama cm 7,5<br />

1 COLTELLO CUCINA<br />

lunghezza lama cm 20<br />

1 COLTELLO PANE<br />

lunghezza lama cm 19,5<br />

1 COLTELLO BISTECCA senza sega<br />

lunghezza lama cm 12<br />

1 COLTELLO SPELUCCHINO<br />

lunghezza lama cm 8<br />

1 COLTELLO AFFETTATI<br />

lunghezza lama cm 20<br />

SCONTO<br />

25%


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SALOTTInO<br />

4 PeZZI<br />

GRAnDSOLeIL<br />

MODeLLO “TOSCA”<br />

Anniichè 389,00 E<br />

319,00 €<br />

Colore antracite<br />

Composto da:<br />

1 DIVANO tre sedute<br />

2 POLTRONE<br />

1 TAVOLINO<br />

Cuscini inclusi<br />

SCONTO<br />

17%<br />

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SOLO NEGLI IPERMERCATI COOP ADRIATICA<br />

DAL 3 AL 16 MAGGIO SOLO NEGLI IPERMERCATI COOP ADRIATICA<br />

TAVOLO GRAnDSOLeIL<br />

MODeLLO “PAGODA”<br />

Anniichè 79,90 E<br />

62,90 €<br />

decoro a mosaico rettangolare,<br />

in resina bianca, struttura con gambe<br />

a croce, cm 140x85xh72.<br />

POLTROnA<br />

GRAnDSOLeIL<br />

MODeLLO “VICTORIA”<br />

Anniichè 14,90 E<br />

11,90 €<br />

decoro a mosaico rettangolare,<br />

in resina bianca, struttura con gambe<br />

a croce, cm 140x85xh72.<br />

SCONTO<br />

21%<br />

SCONTO<br />

20%


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<strong>Coop</strong> Adriatica<br />

DAL 3 AL 16 MAGGIO SOLO NEGLI IPERMERCATI COOP ADRIATICA<br />

ACCAPPATOIO<br />

ADULTO<br />

CALeFFI<br />

Anniichè 29,90 E<br />

19,90 €<br />

con cappuccio, in microspugna su entrambi<br />

i lati, 230 g/mq, colori assortiti,<br />

100% cotone, taglie dalla S alla XL.<br />

Cadauno.<br />

DAL 3 AL 16 MAGGIO SOLO NEGLI IPERMERCATI COOP ADRIATICA<br />

SCARPA<br />

UOMO O DOnnA<br />

SUPeRGA<br />

Anniichè 49,90 E<br />

29,90 €<br />

colori assortiti,<br />

misure uomo: dalla 40 alla 45;<br />

donna: dalla 35 alla 40.<br />

Al paio.<br />

SCONTO<br />

33%<br />

SCONTO<br />

40%<br />

TeLO<br />

BAGnO<br />

CALeFFI<br />

Anniichè 9,90 E<br />

6,90 €<br />

in microspugna su entrambi i lati, 300 g/mq,<br />

100% cotone, colori assortiti, cm 70x140.<br />

SCONTO<br />

30%


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<strong>Coop</strong> Adriatica<br />

DAL 10 AL 23 MAGGIO SOLO NEGLI IPERMERCATI COOP ADRIATICA<br />

GAZeBO<br />

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Anniichè 139,00 E<br />

79,00 €<br />

con camino e teli laterali,<br />

copertura poliestere 180 g<br />

metri 3x3<br />

SCONTO<br />

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PRENOTAZIONE DAL 10 AL 23 MAGGIO<br />

CONSEGNA DAL 21 GIUGNO AL 4 LUGLIO SOLO NEGLI IPERMERCATI COOP ADRIATICA<br />

TV LeD 40” 3D<br />

PHILIPS<br />

40PFL5507M<br />

Anniichè 799,00 E<br />

649,00 €<br />

risoluzione Full HD, contrasto 500.000:1,<br />

sintonizzatore Digitale Terrestre HD,<br />

predisposto per modulo cam (pay per<br />

view): Slot CI+, classe Effi cienza Energetica<br />

A+, tecnologia 3D, frequenza 400 HZ<br />

(PMR), internet TV, connessioni: Scart, 4<br />

HDMI, AV, Component, VGA, 3 USB, Wi-Fi.<br />

Dimensioni: cm 93x24xh60.<br />

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PER I SOCI PRESTATORI: ULTERIORE SCONTO DEL 10% SUL PREZZO PROMOZIONALE<br />

LO SCONTO NON È CUMULABILE CON ULTERIORI SCONTI O PROMOZIONI,<br />

FATTA ECCEZIONE PER I SOCI PRESTATORI CHE HANNO DIRITTO AD UN ULTERIORE SCONTO DEL 10% SUL PREZZO PROMOZIONALE.


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DI UN IMPORTO DI MINIMO UN IMPORTO PREFISSATO MINIMO PREFISSATO<br />

50 PUNTI 50 PUNTI SOCI SOCI<br />

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