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consumatori<br />
aprile 2012 7<br />
Storie di nuove cooperative<br />
nelle schede di questa e delle pagine seguenti, vi raccontiamo diverse storie di cooperative. la maggior parte sono<br />
nate negli anni recenti, a dimostrazione di come questo modello di impresa funzioni sia in contesti innovativi che<br />
per rispondere a crisi aziendali nei più diversi ambiti. ma si fa riferimento anche a settori (come quello dei<br />
professionisti) nei quali magari si potrebbe esser portati a pensare che la cooperazione non sia presente o alle<br />
cooperative legate al riutilizzo dei beni confiscati alla mafia per finire con le cooperative di comunità.<br />
I tetti fotovoltaici<br />
di Ecosole<br />
fghlkjfghlkjfghlkj<br />
aBn è un consorzio di acquisizione lavori di<br />
cooperative sociali per lo più umbre e di piccole<br />
dimensioni. opera nei settori tradizionali, dalla<br />
ristorazione alla manutenzione del verde, ha<br />
diversificato la propria attività nelle energie<br />
rinnovabili, specializzandosi nell'installazione di<br />
pannelli fotovoltaici e realizzando un impianto a<br />
olevano (sa), pannelli su abitazioni e capannoni e<br />
stipulando contratti con la multinazionale spagnola<br />
ga-solar per diversi campi fotovoltaici in puglia. con il<br />
sostegno di coopfond ha costituito una società di<br />
scopo a controllo cooperativo - ecosole - per la<br />
realizzazione di 3mila impianti domestici su un<br />
migliaio di tetti in umbria. i cittadini non hanno così<br />
l'onere dell'investimento che sarà finanziato da<br />
ecosole in cambio della cessione del contributo di<br />
conto energia per la durata di 20 anni.<br />
saldi nei comportamenti e nelle finalità sociali delle<br />
cooperative di tutto il mondo.<br />
Se le cooperative creano occupazione, ricostituiscono<br />
legami sociali spezzati dalla crisi, tutelano la<br />
ricchezza collettiva, tendono ad attenuare le diseguaglianze<br />
sociali, valorizzano la partecipazione alle<br />
scelte economiche, una ragione ci deve pur essere.<br />
L’osservatorio migliore per capire come se la passano<br />
le cooperative in Italia e cos’è che le rende così<br />
coriacee si chiama coopfond, la società che gestisce<br />
il fondo mutualistico per la promozione cooperativa<br />
alimentato dal 3 per cento degli utili annuali di<br />
tutte le cooperative aderenti a Legacoop.<br />
«Intendiamoci, la crisi c’è eccome – puntualizza il<br />
direttore di <strong>Coop</strong>fond aldo soldi –, e le cooperative<br />
non sono affatto immunizzate». Infatti, nel<br />
bilancio chiuso al 30 settembre 2011 (col quale sono<br />
comunque stati messi in moto investimenti per<br />
245 milioni di euro), il numero delle cooperative<br />
contribuenti è calato. Questo significa che le cooperative<br />
hanno diminuito gli utili, o non sono proprio<br />
riuscite a realizzarli.<br />
«Ma questo significa anche un’altra cosa – spiega<br />
Storie di rinascita<br />
Art Lining, Italstick<br />
e Alfa Engineering<br />
si chiama art lining e produce interni per cravatte, per<br />
il segmento alto. da Ferragamo a Hugo Boss, per<br />
intenderci. la cooperativa è nata dal fallimento della<br />
lincra che dal 1982 produceva a metà strada tra Reggio<br />
emilia e parma interni per cravatte e cravatte finite. dei<br />
40 dipendenti 11 non si danno per vinti: "in tre mesi -<br />
ricorda il presidente della cooperativa alberto Ferrari<br />
- abbiamo deciso di metterci in gioco. ognuno di noi ha<br />
investito 10mila euro". altre due storie di aziende rinate<br />
come cooperative vengono dalla provincia di modena: la<br />
prima è l' italstick, nata un anno fa a soliera e che ha<br />
salvato 25 posti di lavoro (produzione carta adesiva) e<br />
poi l'alfa engineering a Bastiglia (produzione raccordi<br />
per oleodotti, oltre il 90% di export). Qui c'è stato il<br />
salvataggio di 11 posti di lavoro. la produzione è di alta<br />
specializzazione.<br />
Soldi –. Questo significa che, per non scaricare i costi<br />
della crisi sui lavoratori, sui consumatori e sulle comunità,<br />
le cooperative sono in grado di incamerare su di<br />
sé parte dei costi della crisi». L’esempio della cooperazione<br />
di consumatori che ha assorbito in questi anni<br />
una bella fetta dell’aumento del prezzo delle materie<br />
prime e tenuto il tasso di inflazione interno molto<br />
al di sotto di quello Istat, è il più evidente. Dunque<br />
le cooperative reggono il colpo, anche se da un lato<br />
le banche (che non erogano finanziamenti) e dall’altro<br />
la Pubblica amministrazione (che non paga o paga<br />
tardi), danneggiano più del dovuto alcuni settori particolarmente<br />
esposti alle turbolenze della crisi.<br />
Eppure sono poche le cooperative che, a causa di<br />
questa crisi, si trovano a rischio sopravvivenza. Al<br />
contrario, quasi tutte dimostrano di possedere una<br />
forte capacità di reazione. La spiegazione? «C’è<br />
alla base di questa capacità di resistere agli effetti<br />
più devastanti della crisi, una notevole solidità patrimoniale<br />
frutto della intergenerazionalità che è<br />
stata praticata sul serio e ha fatto sì che le cooperative<br />
che negli anni sono riuscite ad accumulare<br />
risorse siano solide. Poi c’è anche l'elemento della<br />
continua a pagina 8 >